Patty Pravo
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Patty Pravo | |
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Patty Pravo nel 1968 | |
Nazionalità | Italia |
Genere | Pop[1] Pop rock[1] Beat[1] Chanson[2] Funk New wave Musica elettronica Rock |
Periodo di attività musicale | 1963 – in attività |
Strumento | Pianoforte |
Etichetta | ARC RCA Italiana Philips Dischi Ricordi CBO CGD Virgin Records Carrere Records Fonit Cetra Five Record Zard Record Sony Music Kyrone Gp-Music Edel Music Carosello Warner Music Italy Azzurra Music Museo dei Sognatori |
Album pubblicati | 31 |
Studio | 27 |
Live | 4 |
Sito ufficiale | |
Festival di Sanremo 1984 Premio della Critica
Festival di Sanremo 1997 Premio della Critica
Festival di Sanremo 2016 Premio della Critica
Patty Pravo, nome d'arte di Nicoletta Strambelli[3] (Venezia, 9 aprile 1948[4]), è una cantante italiana.
Diva annoverata come una delle più celebri e carismatiche interpreti della musica italiana, vanta una carriera che si protrae da oltre cinquant'anni, che l'ha consacrata come icona di stile, eleganza e trasgressione.[5][6]
Il contrasto tra l'inconfondibile timbrica bassa e sensuale e la bellezza filiforme, la forza imperiosa della personalità e gli eccessi legati alla vita privata ne hanno fatto un personaggio eclettico e sfuggente, che ha rotto schemi ed inciso su cambiamenti sociali e di costume, stravolgendo ogni canone legato alla figura dell'interprete femminile italiana degli anni sessanta e settanta.[7][8]
Da giovanissimo idolo beat indissolubilmente legato al mito del Piper Club, ha saputo reinventarsi infinite volte, spandendo provocazione e teatralità. Prima come struggente e raffinata interprete della canzone d'autore italiana e francese, quindi come audace sperimentatrice del rock nelle sue varie declinazioni, sino al Funk e all'elettronica. È stata la prima cantante italiana a conseguire una certa affermazione in Cina,[9] nonché la seconda artista donna con il maggior riscontro commerciale, con oltre 100 milioni di dischi venduti nel mondo.[10]
Su dieci partecipazioni al Festival di Sanremo è arrivata nove volte in finale, ottenendo inoltre numerosi premi speciali, tra cui tre Premi della Critica, che si aggiungono a numerosi altri prestigiosi riconoscimenti nazionali ed internazionali.
Ha ispirato artisti come Lucio Fontana, Tano Festa e Mario Schifano, oltre che l'élite del cantautorato italiano e straniero: Léo Ferré, Vinícius de Moraes, Lucio Battisti, Paolo Conte, Francesco Guccini, Gino Paoli, Riccardo Cocciante, Francesco De Gregori, Bruno Lauzi, Antonello Venditti, Ivano Fossati, Vasco Rossi, Mango, Lucio Dalla, Roberto Vecchioni, Enrico Ruggeri, Franco Battiato, Loredana Bertè, Franco Califano, Tiziano Ferro e Giuliano Sangiorgi.
Indice
1 Biografia
1.1 Gli esordi
1.1.1 La ragazza del Piper (1966-1967)
1.1.2 Il successo de La bambola: la consacrazione (1968-1969)
1.2 Gli anni settanta
1.2.1 Il cambiamento di repertorio: dal beat alla melodia (1970)
1.2.2 La trilogia Phonogram (1971-1972)
1.2.3 Pazza idea e il secondo periodo RCA (1973-1976)
1.2.4 The Biafra record (1976-1977)
1.2.5 Pensiero stupendo e il nuovo ritorno alla RCA (1977-1979)
1.3 Gli anni ottanta
1.3.1 Il periodo "statunitense" (1980-1983)
1.3.2 Il ritorno a Sanremo e la CGD (1984-1985)
1.3.3 Da Pigramente signora a Contatto (1986-1987)
1.3.4 Oltre l'Eden... (1989)
1.4 Gli anni novanta
1.4.1 Il viaggio in Cina e l'album Ideogrammi (1994-1995)
1.4.2 Il successo con ...E dimmi che non vuoi morire (1996-1997)
1.4.3 Un nuovo album d'autore: Notti, guai e libertà (1998-1999)
1.5 Gli anni 2000
1.5.1 Patty Pravo come un angelo da collezione (2000)
1.5.2 Una donna da sognare (2000-2001)
1.5.3 Radio station (2002-2003)
1.5.4 Un progetto all'avanguardia: Nic - Unic (2004-2006)
1.5.5 L'omaggio a Dalida: Spero che ti piaccia...Pour toi (2007)
1.5.6 La bambola compie quarant'anni (2008)
1.5.7 Il ritorno al Festival ed i nuovi concerti (2009-2010)
1.6 Anni 2010
1.6.1 Nella terra dei pinguini (2011)
1.6.2 2012-2015
1.6.3 Eccomi e il cinquantennale di carriera (2016)
1.6.4 La nuova autobiografia "La cambio io la vita che..." e il quarto album live
1.6.5 La decima volta a Sanremo con Un po' come la vita e il nuovo album Red
2 Vita privata
3 Premi
4 Partecipazioni a manifestazioni canore
4.1 Festival di Sanremo
4.2 Festivalbar
4.3 Scala Reale, Partitissima, Canzonissima e Premiatissima
5 Discografia
5.1 Album in studio
5.2 Album dal vivo
5.3 Raccolte
5.4 DVD e VHS
6 Filmografia
7 Cover
8 Tour
9 Opere
10 Note
11 Bibliografia
12 Voci correlate
13 Altri progetti
14 Collegamenti esterni
Biografia |
Nicoletta Strambelli è nata a Venezia, in una famiglia di umili origini: il padre Aldo Strambelli (1919-1991) era motoscafista, mentre la madre Bruna Caporin (1927-2018) casalinga. Trascorre i primi anni dell'adolescenza a Venezia, a Santa Marta nella casa di Calle dei Secchi della nonna Maria a cui i genitori, che abitano coi due figli minori a Mestre, la affidano. A Venezia ha occasione di conoscere, fra gli altri, il cardinale Angelo Roncalli (il futuro papa Giovanni XXIII) e il poeta statunitense Ezra Pound.[1][11] Fin da piccolissima studia danza e pianoforte presso il Conservatorio Benedetto Marcello, seguendo a quattro anni anche un corso di direzione d'orchestra.[11]
Dopo la morte del nonno Domenico, avvenuta nel 1962, fugge a Londra, ma dopo soli due giorni torna in Italia trasferendosi a Roma, dove comincia a farsi notare col nome di Guy Magenta.[12] L'agente Alberigo Crocetta la scopre durante una serata al Piper Club, celebre locale notturno della capitale, motivo per cui Patty Pravo verrà soprannominata "La ragazza del Piper".[12] La scelta del cognome d'arte Pravo, viene fatta dalla cantante in riferimento all'Inferno dantesco ("guai a voi anime prave", cioè malvagie).[11]
Gli esordi |
La ragazza del Piper (1966-1967) |
Nel 1966 incide per l'etichetta ARC (appartenente alla RCA) il suo primo singolo, Ragazzo triste (versione italiana di But you're mine di Sonny & Cher) col quale partecipa alla trasmissione televisiva Scala Reale (esibendosi il 12 novembre 1966) e che detiene un primato: è la prima canzone pop ad essere trasmessa da Radio Vaticana, mentre la Rai censura il verso:[13][14]
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«scoprire insieme il mondo che ci apparterrà» |
che si trasforma in:
«scoprire insieme il mondo che ci ospiterà» |
Per la "Ragazza del Piper"[15][16][17]
è solo il primo di una lunga serie di successi con canzoni a metà tra il beat e il melodico: prime, nel 1967, Qui e là (cover dell'originale Holy Cow di Lee Dorsey), con cui si esibisce alla trasmissione televisiva Partitissima il 23 settembre 1967, e Se perdo te (versione italiana del brano The time has come, di P.P. Arnold, molto più lenta dell'originale[18]), destinata a rimanere un classico del suo repertorio, nonché una delle sue più importanti interpretazioni.
Sempre nel 1967 appare nel cortometraggio Passeggiando per Subiaco, esibendosi nel brano Qui e là, girato e prodotto da Tullio Piacentini); tra gli altri attori è presente il giovane Lucio Dalla con la canzone Il cielo.[19]
Lo stesso anno prende parte alla serie TuttoTotò nella puntata Totò Ye Ye, in veste di presentatrice. Alla fine della puntata si esibisce col brano Sto con te.[20][21] Partecipa anche ad alcuni musicarelli, tra i quali: Una ragazza tutta d'oro, dove interpreta Ragazzo triste e l'inedito Respect (Rispetto), L'immensità, I ragazzi di Bandiera Gialla, Il ragazzo che sapeva amare e La coppia più bella del mondo; nei quali si esibisce con Qui e là.[22]
Il successo de La bambola: la consacrazione (1968-1969) |
Nel 1968 pubblica La bambola, brano che non le è mai piaciuto perché la costringeva a immedesimarsi in uno stereotipo di donna completamente dipendente dal suo uomo[23]. Il 45 giri che il 4 maggio 1968 raggiunge la prima posizione per nove settimane ottiene però un successo planetario, diventando immediatamente il suo "marchio di fabbrica" con oltre nove milioni di copie vendute[24] (che negli anni a venire diventeranno 40 milioni, in totale, in tutto il mondo[25]). Con La bambola, Patty si esibisce al programma televisivo Canzonissima il 28 settembre 1968.[26] In Italia, La bambola sarà il secondo 45 giri più venduto del 1968.[27] Successivamente entrano in classifica anche Sentimento[27] e Tripoli 1969 (di Paolo Conte);[27] brani con cui partecipa alla trasmissione Canzonissima 1968.[26]
Pubblica, sempre sotto l'etichetta ARC (RCA), il suo album di debutto intitolato Patty Pravo che contiene i suoi primi successi quali La bambola, Ragazzo triste, Se perdo te e Qui e là, più altri brani già pubblicati su 45 giri e altre versioni di brani celebri (Yesterday e With a Little Help from My Friends dei Beatles). L'album è il quarto più venduto dell'anno.[28]
Numerose le partecipazioni a trasmissioni televisive, caroselli e pubblicità per il marchio di gelati Algida, per cui realizza anche degli spot, nei quali si esibisce con Qui e là, Se c'è l'amore, Ci amiamo troppo, La bambola e l'inedito Vecchio mondo.[29] Bionda, esile e molto bella, disinibita e portabandiera della generazione sessantottina, Patty ha un'immagine magnetica ed energica che la farà diventare simbolo dell'emancipazione femminile e idolo beat.[30]
Tuttavia è di questo periodo il suo rifiuto di prender parte ad Il giardino dei Finzi-Contini,[31] film di Vittorio De Sica dal romanzo di Giorgio Bassani: il grande regista le aveva proposto addirittura il ruolo della protagonista;[32] mentre intraprende il ruolo di doppiatrice in un film di Gianni Bisiach, nel ruolo di Jacqueline Kennedy.[33] Per i concerti e i dischi ingaggia un gruppo inglese che si esibisce al Piper Club, i Cyan Three, e si fidanza con il batterista, Gordon Angus Fagetter.[34] Il gruppo l'accompagnerà fino al 1971.[35]
Nel 1969 esce Il paradiso, scritta da Mogol e Lucio Battisti, ma non si trattava di un brano inedito. Era già stato pubblicato un anno prima col titolo Il paradiso della vita da Ambra Borelli (in arte La Ragazza 77), passando però inosservato. Subito dopo il gruppo britannico Amen Corner la incide in inglese (If Paradise Is Half As Nice), decretandone il successo europeo. Ed è allora che la RCA decide di rilanciare la canzone anche in Italia, affidandola a Patty Pravo, con un nuovo arrangiamento curato da Piero Pintucci.
Il produttore Lilli Greco le cuce addosso un progetto ambizioso: un album sul cui lato A viene inciso un vero e proprio concerto di 12 minuti circa, in cui la giovane cantante spazia da un'aria all'altra col supporto di un'orchestra di 90 elementi. Concerto per Patty si rivela un vero e proprio esperimento. La seconda facciata funge da traino, con brani già usciti su 45 giri quali Tripoli 1969 e Il paradiso e altri brani, fra cui Un'ora fa di Fausto Leali. È anche protagonista di uno speciale televisivo curato da Antonello Falqui, con la partecipazione di Aldo Fabrizi, Franca Valeri e Don Lurio.[36] Nell'autunno del 1969 presenta a Canzonissima un nuovo 45 giri, che comprende sul lato A Nel giardino dell'amore (con cui accede alla seconda fase) e sul lato B la meno fortunata Ballerina ballerina, che le preclude l'accesso alla semifinale.
Gli anni settanta |
Il cambiamento di repertorio: dal beat alla melodia (1970) |
Nel 1970 arriva al Festival di Sanremo con La spada nel cuore in coppia con Little Tony, classificandosi al quinto posto.[37][38] Pubblica il 45 giri La spada nel cuore/Roma è una prigione e incide Per te, (di Lucio Battisti), con cui si esibisce a Canzonissima il 17 ottobre, che inserisce nel suo secondo album omonimo, poi soprannominato Cimiteria per l'immagine di copertina, disegnata da Gordon Angus Faggetter[35] (il batterista dei Cyan Three).
A settembre partecipa alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia con un brano del cantante canadese Robert Charlebois intitolato La solitudine,[39] pubblicato anche su 45 giri (La solitudine/1941). Partecipa a Canzonissima 1970, alla fine dell'anno, con Non andare via (adattamento in italiano di Gino Paoli del classico Ne me quitte pas di Jacques Brel), che interpreta il 17 ottobre 1970[26] e che pubblica anche su 45 giri (Non andare via/Un poco di pioggia), e con Tutt'al più, con cui partecipa il 21 novembre 1970,[26] che pubblica su 45 giri (Tutt'al più/Chissà come finirò) e che entrerà in classifica anche in Francia raggiungendo la quarta posizione.[40][41] Consolida il proprio successo oltralpe[40] realizzando lo speciale televisivo Bravo Pravo (che sarà anche il titolo del nuovo LP), in onda alla tv francese il 31 dicembre 1970[39].
«Sono la sola cantante italiana ad avere ricevuto fiori da Jacques Brel. Mi sentì cantare Ne me quitte pas. Commentò estasiato: “Questa interprete ha una voce che viene dalla luna”. Mi fece adornare l’intera camera d’albergo con rose rosse. È il ricordo di cui vado più fiera[42].» |
Partecipa, all'inizio dell'anno successivo, alle riprese dello sceneggiato televisivo A come Andromeda nel ruolo della protagonista (l'aliena Andromeda, un essere sintetizzato da un calcolatore), ma dopo un mese circa, si ritira dal set per motivi mai chiariti.[43] Verrà sostituita dall'attrice Nicoletta Rizzi.
La trilogia Phonogram (1971-1972) |
Nel 1971 lascia, non senza qualche polemica, la RCA e passa alla Phonogram, etichetta con cui Patty Pravo incide tre album da lei interamente prodotti[44][45][46] che prendono il nome di Trilogia Phonogram (o Trilogia Philips).[47]
Il primo della trilogia è Di vero in fondo (1971), da cui viene estratto il 45 giri Love Story/Di vero in fondo (Love Story è ispirato all'omonimo romanzo di Erich Segal, nonché all'omonimo film). Nell'album duetta con Vinícius de Moraes (Samba-Preludio), e interpreta i brani Canzone degli amanti di Jacques Brel (testo italiano di Sergio Bardotti e Duilio Delprete), E tornò la primavera di Francesco Guccini, Emozioni di Lucio Battisti e la stessa Di vero in fondo, scritta da Gino Paoli.[44][47]
Il 16 ottobre e il 20 novembre 1971 partecipa a Canzonissima rispettivamente con Non ti bastavo più e Preghiera, quest'ultima tratta dal nuovo LP Per aver visto un uomo piangere e soffrire Dio si trasformò in musica e poesia, secondo lavoro realizzato con la Phonogram.
Il 12 dicembre 1971, poco dopo un concerto, in provincia di Lucca, una donna (precedentemente internata in un manicomio) le lancia un pesante posacenere di cristallo in viso, che la colpisce in fronte e nel mento, provocandole un trauma facciale e la rottura di tre incisivi.[48][49] Si riprende presto dall'incidente, tornando sulla scene già il 31 dicembre, nello show di fine anno Cento di queste sere.[50]
Nel 1972 pubblica l'ultimo album della trilogia, Sì... Incoerenza, affidandosi a personalità come Léo Ferré, del quale incide Col tempo, Piccino e La solitudine. Fra le altre, l'album contiene: Per me amico mio, cover del famoso brano del duo Sonny & Cher A cowboy's work is never done; Non so perché mi sto innamorando, versione italiana di The Way of Love (ancora di Cher); e A Modo Mio, cover di My Way di Frank Sinatra, e il cui testo italiano porta la firma della stessa Pravo, di Alberto Testa e di Andrea Lo Vecchio.
Dall'album viene estratto anche un 45 giri (Io/Un po' di più), che non ottiene successo probabilmente anche a causa di uno scarso missaggio del brano inciso sulla facciata principale: Io di Bigazzi/Cavallaro.[46][47] Il 2 febbraio 1972 sposa l'arredatore romano Franco Baldieri[51] (da cui divorzierà subito dopo),[52] sancendo la rottura del lungo sodalizio con l'astrologa Linda Wolf.[53] Verso la fine dell'anno si lega al componente dei Pooh Riccardo Fogli.[54]
Pazza idea e il secondo periodo RCA (1973-1976) |
Successivamente ritorna alla sua etichetta storica, la RCA Italiana, dopo aver risolto alcune incomprensioni che avevano determinato la rottura due anni prima. Nell'estate 1973 ottiene un grande successo con il 45 giri Pazza idea, conquistando la prima posizione in classifica sia col singolo (oltre un milione di copie vendute) che con l'omonimo album.[55]
Nell'album include Poesia, scritta da Riccardo Cocciante, e I giardini di Kensington, adattamento in italiano di Walk on the Wild Side di Lou Reed. Incide e include anche altri due brani di Maurizio Monti, Sono cosa tua (Dipendi da me) e Morire tra le viole; quest'ultimo retro del 45 giri Pazza idea/Morire tra le viole. L'album viene inciso anche in spagnolo e il singolo esce in vari paesi e in diverse lingue, a riprova del suo successo internazionale; vengono pubblicate versioni in lingua inglese (Crazy Idea), spagnola (due versioni: Una locura e Loca idea) e tedesca (Was für ein tag).[56][57]
Col brano partecipa anche al Cantagiro 1973 e al Festivalbar. L'album e il 45 giri risulteranno rispettivamente il sesto[58] e il secondo[59] più venduti in Italia dell'anno 1973. Del brano Pazza idea vengono incise quattro versioni di altri artisti, di cui, la più famosa delle quali è di Iva Zanicchi, contenuta nell'album Care colleghe.
Nel 1974 lavora con lo stesso team di autori di Pazza idea (Maurizio Monti e Giovanni Ullu) ad un nuovo album, Mai una signora, che, trainato dal boom commerciale dell'Lp precedente, riuscirà a bissarne il successo grazie al brano La valigia blu raggiungendo ancora una volta la prima posizione nella classifica dei primi dieci album più venduti dell'anno. Mai una signora, infatti, risulterà il secondo album più venduto dell'anno 1974.[60] Col brano d'apertura dell'album, Quale signora, partecipa al Festivalbar 1974.
Nel 1975 incide l'album Incontro che include testi di Francesco De Gregori (Mercato dei fiori), Antonello Venditti (Le tue mani su di me), e Bruno Lauzi (Roberto e l'aquilone), e varie cover tradotte da Sergio Bardotti, che firma l'omonima Incontro (dove la Pravo torna a recitare nella strofa). Viene, inoltre, pubblicato il 45 giri Incontro/Mercato dei fiori. Durante l'estate è impegnata con il tour Magico incontro.[61][62]
Col brano Incontro partecipa al Festivalbar 1975.
Nel 1976 realizza ai Nemo Studios di Londra l'album Tanto, con gli arrangiamenti del celebre compositore greco Vangelis. Tre canzoni (Per te che mi apri l'universo, Per amarti d'amore e La mia stagione in più) sono firmate da un giovanissimo Giuseppe Mango, poi noto semplicemente come Mango.
Col brano Tanto partecipa al Festivalbar 1976, come ospite fuori concorso.
The Biafra record (1976-1977) |
Nello stesso anno intraprende un nuovo corso musicale con un Lp dal titolo Patty Pravo (Lp omonimo) pubblicato dalla milanese Ricordi, in seguito ribattezzato Biafra (per il disegno di copertina), ma all'epoca rimasto senza titolo: uno degli album a cui la Pravo rimane legata negli anni a venire, che considera originale, fresco, maturo.[63] L'album si rivelerà essere il suo primo grande insuccesso.[64]
Sei degli undici brani dell'album sono versioni italiane di brani esteri: La mela in tasca (Starvation), Jmanja (A Day in a Heaven) e Piramidi di vetro (Queen of the Universe) dei Socrates, Grand hotel (Motel) di Renato Zero, Stella cadente (Shooting Star) di Harry Chapin e Sconosciuti cieli (So long ago, so clear) di Vangelis.
Viene pubblicato il 45 giri Grand hotel/Innamorata io. Nel 1977 pubblica il 45 giri Tutto il mondo è casa mia/Da soli noi, quest'ultimo cover di un brano di Boz Scaggs, We're all alone. I due brani sarebbero dovuti essere le sigle di uno special, del 1976, condotto da Patty Pravo, e mai andato in onda.[65] Ha comunque raggiunto il vertice della classifica aggiudicandosi il 3 posto nel 1977.
Pensiero stupendo e il nuovo ritorno alla RCA (1977-1979) |
Alla fine del 1977 torna alla RCA, dove riprende quota grazie all'interpretazione di Pensiero stupendo, scritta da Ivano Fossati e Oscar Prudente e presentata per la prima volta il 25 dicembre 1977 al programma Sim sala bim.[66] Incide un brano rock dal titolo Miss Italia, versione italiana di Miss America degli Styx, che rimarrà inedito per diversi anni.
Miss Italia sarà comunque il titolo del nuovo album, da cui vengono estratti i 45 giri Pensiero stupendo/Bello e Sentirti/Notti bianche: Sentirti è firmata ancora da Mango (con cui la Pravo aveva collaborato già nel 1976), mentre Notti bianche è una celebre versione italiana di Bonnie Tyler (It's a Heartache).
Dell'album fanno parte altre versioni italiane, quali Marva (Sometimes Man) di Marva Jan Marrow, Bello mio (Bella mia) di Maurizio Monti, Bello (Love (goes to) building on fire) dei Talking Heads e Dai sali su (Come sail away) degli Styx.
Pensiero stupendo si classifica al nono posto tra i 45 giri più venduti in Italia nel 1978,[67] consacrandola "cantante femminile dell'anno"; la sera della premiazione al palasport di Bologna però, irritata dall'imposizione del playback, scaglia un microfono in testa all'organizzatore Gigi Vesigna ed inveisce pesantemente contro il pubblico, guadagnandosi una denuncia per turpiloquio.[68][69]
Nel 1979 realizza a Monaco di Baviera il Munich Album, un album all'avanguardia per le sonorità elettroniche, cantato per metà in inglese e per metà in italiano, che viene accolto tiepidamente ma in seguito rivalutato.[70] Dell'album fanno parte la controversa e dirompente Male Bello, composta dall'Ivan Cattaneo sperimentale e provocatorio d'inizio carriera e le reinterpretazioni di altri due brani: l'omonima New York di Lorella Pescerelli e Tie a ribbon round my soul di Bernie Paul. Viene pubblicato il 45 giri Autostop/New York.
Gli anni ottanta |
Il periodo "statunitense" (1980-1983) |
All'inizio del nuovo decennio, la Pravo sembra insistere nel suo allontanamento rispetto ai media, allontanamento iniziato alcuni anni prima anche a causa dei continui attacchi sul piano personale da parte della stampa scandalistica[71]. Pertanto lascia l'Italia per un periodo di vita e di ricerca musicale in California. Nel 1981 compare nuda sulla rivista Playboy[72]. Agli inizi del 1982, sempre negli Stati Uniti d'America, lavora all'album Cerchi con l'aiuto del musicista statunitense Paul Martinez, di David Kahne, e del suo autore di sempre Maurizio Monti.
L'album verrà pubblicato dalla CBO (etichetta del produttore Corrado Bacchelli), ma non ottiene il successo sperato, così come anche il relativo tour. Nello stesso anno sposa il chitarrista statunitense John Edward Johnson[73], attirandosi l'accusa di bigamia[74]. Dopo l'esperienza statunitense, suscitano un certo clamore i nudi apparsi su Le Ore, nota rivista pornografica, nel 1983[75].
Il ritorno a Sanremo e la CGD (1984-1985) |
Dopo quattordici anni, nel 1984 ritorna al Festival di Sanremo col brano Per una bambola (di Maurizio Monti), prodotto dalla CGD di Caterina Caselli.[38] Si presenta con uno stile di ispirazione orientale, con abiti di Gianni Versace e l'acconciatura di Marcello Casoni e, in proposito, il giornalista e scrittore Vincenzo Mollica ricorda:[76]
«Quando scese la prima volta restammo tutti meravigliati! Da quell'abbigliamento... Da quel modo che lei aveva studiato, fin nei minimi dettagli, perché lei aveva deciso di tornare... E tornare "Patty Pravo"» |
La canzone resta lontana dalle posizioni di vertici, classificandosi decima, ma si aggiudica il Premio della Critica.[77] Malgrado le rimostranze dell'artista, la CGD decide comunque di pubblicare l'album Occulte persuasioni, prima della sua definitiva stesura: il disco si avvale della collaborazione di Paolo Conte, nascosto dallo pseudonimo "Solingo".
In quello stesso anno, il brano Occulte persuasioni (scritta proprio da Paolo Conte) viene scelto come sigla finale del programma televisivo Giallo sera (viene realizzato anche un videoclip).[78] Partecipa, verso la fine del 1984, allo show di Canale 5 Premiatissima, con una stravagante interpretazione scenica e canora di alcune tra le più belle canzoni del primo Novecento, quali: Il terzo uomo (tre esecuzioni), Mille lire al mese, Come le rose (due esecuzioni), La danza di Zorba (tre esecuzioni), Che m'è 'mparato a fa' e Il negro Zumbon; brani che proporrà anche durante il nuovo tour (Occulte persuasioni tour[61]). Nel 1985 si presenta al Festivalbar con Menù, singolo dalle vendite non esaltanti, che sancisce anche la fine del tormentato rapporto con la CGD.
Da Pigramente signora a Contatto (1986-1987) |
Il 31 agosto 1986 mette in scena uno spettacolo particolare, nell'ambito di una manifestazione dal titolo L'altra metà della scena.[79] Firma un nuovo contratto con la Virgin e presenta al Festival di Sanremo 1987 il brano Pigramente signora[38]. Proprio durante lo svolgimento della kermesse, però, la Pravo viene accusata di plagio poiché il suo brano risulta identico alla canzone To the Morning di Dan Fogelberg, di cui per altro la cantante aveva già registrato un provino in lingua originale[80].
In seguito all'accaduto, viene annullato il contratto con la Virgin, e di conseguenza anche l'album di inediti inizialmente previsto. Il 45 giri di Pigramente signora verrà pubblicato in un'unica tiratura e mai più ristampato. A distanza di pochi mesi, la cantante firma con l'etichetta francese Carrère per l'incisione di un altro 45 giri, dal titolo Contatto, con cui partecipa al Festivalbar e in molte altre trasmissioni televisive.
Oltre l'Eden... (1989) |
Durante il periodo di silenzio seguito alla partecipazione al Festival di Sanremo del 1987, l'artista concepisce e realizza assieme a Paolo Dossena e Giovanni Ullu l'album Oltre l'Eden....
Il progetto rimane in attesa di essere pubblicato fino al 1989, quando la Pravo firma un nuovo contratto con la Fonit Cetra, che però pretende e ottiene delle modifiche alla scaletta originale del progetto.[81] L'album viene prodotto da Paolo Dossena e dalla stessa Patty Pravo, che firma quasi tutti i pezzi, e che in occasione dell'uscita dichiarerà di essere delusa e insoddisfatta, probabilmente a causa delle modifiche apportate, ma alquanto stupita al tempo stesso, per le critiche lusinghiere ottenute.[81]
Gli anni novanta |
Nel 1990 Patty Pravo avrebbe dovuto presentare il brano Donna con te al Festival di Sanremo, ma alla vigilia della manifestazione nega la sua presenza, giudicando il testo inadeguato al proprio personaggio. Al primo ascolto la Pravo accetta di interpretare il brano, ma non nasconde qualche perplessità; le assicurano che il testo può essere cambiato ma a pochi giorni dal festival, questa possibilità le viene negata:[82]
«Ragazzi, io mantengo sempre la parola data ma voi dovevate mantenere la vostra. Avevo detto che avrei partecipato al Festival con "Donna con te" e lo ribadisco, ma voi mi avevate assicurato che si poteva cambiare il testo di questa canzonaccia. Ora mi dite che non si può fare e allora fatela cantare a qualcun altro, perché io, questa roba qui, non la canto nemmeno morta.» |
Il pezzo viene poi interpretato da Anna Oxa.[83] Nello stesso anno partecipa alla manifestazione Una rotonda sul mare con La bambola e l'evergreen Pazza idea, con cui vince la competizione, davanti ai Dik Dik con L'isola di Wight.[84]
Incide un nuovo album (Pazza idea eccetera eccetera...) con tutti i suoi successi e altri brani del suo repertorio, riarrangiati. Coinvolta nel 1989 in un'inchiesta su un giro di cocaina nel veronese,[85] nel 1992 viene arrestata per possesso di hashish e incarcerata a Rebibbia.[86]
Al terzo giorno, non appena la scarcerano, le detenute la salutano in coro, intonando Ragazzo triste.[87]
Il viaggio in Cina e l'album Ideogrammi (1994-1995) |
Nel 1994 parte per la Cina,[88] diventando la prima artista italiana a cantare in lingua pechinese e ad esibirsi in terra cinese[9]. Durante il viaggio, Patty Pravo trova ispirazione per un nuovo progetto: l'album Ideogrammi (pubblicato il 21 maggio 1994) interamente prodotto in Cina, per l'etichetta del grande manager David Zard.[9] Vengono inoltre realizzati dei videoclip di tre brani appartenenti all'album, quali: Bye bye indicativo, Sogni e Indiachina[89]
Si esibisce, durante il soggiorno in Cina, nel programma televisivo Btv Cina, col brano Bye bye indicativo e duetta in Friends, I will remember you col cantante pechinese Zhao Dengfeng.[90]
Dopo ben otto anni, nel 1995, la Pravo torna in gara al Festival di Sanremo con I giorni dell'armonia, scritta da Maurizio Monti e Giovanni Ullu, (già autori di Pazza Idea e di altri successi). In origine il brano era una sorta di romanza e durava ben ventuno minuti: composto negli anni ottanta e dimenticato in un cassetto, il brano fu poi ripescato e ridotto a quattro minuti per motivi discografici.
Ma il pezzo finisce all'ultimo posto della graduatoria finale.[38][91] I giorni dell'armonia esce comunque su cd singolo,I giorni dell'armonia/La vita/Sogni, insieme ad altri due brani appartenenti all'album Ideogrammi, sempre per l'etichetta di David Zard.
Il successo con ...E dimmi che non vuoi morire (1996-1997) |
Nel settembre 1996 riparte col nuovo, attesissimo Warm-Up Tour[61], in cui l'artista ripercorre le tappe fondamentali della sua carriera, riprendendo gran parte dei suoi successi storici, e preparandosi così al grande rilancio dell'anno successivo. A distanza di trent'anni, la Pravo torna ad esibirsi al Piper Club di Roma. Alcune date vengono trasmesse in diretta radiofonica da RTL 102.5; inoltre, durante il tour viene registrato quello che sarà anche il suo primo album dal vivo.[61]
Nel 1997 torna nuovamente al Festival di Sanremo con il brano ...E dimmi che non vuoi morire, con testo di Vasco Rossi e musica di Gaetano Curreri (Stadio) e Roberto Ferri. Questa nuova partecipazione sancisce il suo definitivo rilancio dopo molti anni. Malgrado l'ottavo posto nella classifica finale, Patty Pravo viene dai più indicata come vincitrice morale del Festival, ricevendo il Premio della critica Mia Martini e il Premio per la Miglior Musica.[38][92]
La Pravo ritorna, dunque, in testa alle classifiche con il cd singolo ...E dimmi che non vuoi morire/Qui e là e soprattutto con l'album live Bye Bye Patty (pubblicato sotto la sua nuova etichetta Pensiero Stupendo, distribuita dalla Sony Music), doppio disco di platino per le oltre 300.000 copie vendute.[93] Il 16 aprile dello stesso anno, le vendite del nuovo disco vengono premiate nel programma televisivo Sanremo Top[93]. Il 23 settembre prende parte al programma Vota la voce, esibendosi col brano ...E dimmi che non vuoi morire e aggiudicandosi il Telegatto come "migliore interprete femminile".[93] Col nuovo e trionfale Bye Bye Patty Tour, registra ogni sera il tutto esaurito[61].
Un nuovo album d'autore: Notti, guai e libertà (1998-1999) |
Nel 1998 conferma il grande successo dell'anno precedente con l'album Notti, guai e libertà, dal quale vengono estratti ben quattro singoli: Les etrangers, Strada per un'altra città, Emma Bovary ed Angelus. All'album collaborano alcuni dei più grandi autori della canzone italiana: Ivano Fossati (Angelus), Franco Battiato (Emma-Bovary), Lucio Dalla (Les etrangers), Enrico Ruggeri (Strada per un'altra città), Roberto Vecchioni e Loredana Bertè (Treno di panna), Mario Lavezzi (Per un sogno vincente), Gaetano Curreri (Una casa nuova), Alex Baroni (Sweet love), Luca Madonia (Baby blu).
Il 19 luglio 1998 parte il Notti, guai e libertà Tour[61] e in ottobre si aggiudica la Targa Tenco come miglior interprete femminile dell'anno.[93][94] Nel 1999 vince il premio "Maschera d'argento per la musica"[93] e, pubblicato su cd singolo il remix di Angelus, riparte in concerto (Patty live '99).[61]
Gli anni 2000 |
Patty Pravo come un angelo da collezione (2000) |
Dal 25 marzo al 22 aprile 2000 a Villa Caruso di Bellosguardo a Lastra a Signa si è tenuta una mostra avente come tema la cantante italiana, in cui cinquanta artisti italiani e stranieri hanno esposto le proprie opere ispirate a Patty Pravo. Tra gli artisti che hanno partecipato al progetto, si ricorda Silvano Campeggi che ha disegnato la copertina del catalogo, edito da Tarab Edizioni, a cura di Riccardo Benelli ed Emanuele Bardazzi[95].
Una donna da sognare (2000-2001) |
Nel maggio 2000 esce l'album Una donna da sognare, prodotto da Vasco Rossi e Gaetano Curreri scritto in collaborazione con Pia Tuccitto e Bettina Baldassari. L'album, composto da brani "brevi e mielosi ma allo stesso tempo selvaggi" (Lino Terlati).[96], la riporta ai primi posti delle classifiche. Vengono pubblicati ben tre singoli: Una donna da sognare, Una mattina d'estate/Count down e Se chiudi gli occhi/Parliamone. Il video di Una donna da sognare[89] mostra Patty Pravo e Vasco Rossi in studio di registrazione durante la realizzazione dell'album, la canzone è inoltre utilizzata come sigla della soap opera di Rai 1, Ricominciare; estremamente più curato è il video utilizzato per la promozione estiva, del brano Una mattina d'estate, con cui partecipa per l'ultima volta al Festivalbar.
Nel 2001 viene pubblicato, contro il volere dell'artista, un doppio album dal vivo (Patty Live '99), tratto dal Notti, guai e libertà tour. Il 29 maggio partecipa al Pavarotti & Friends, dove canta ...E dimmi che non vuoi morire e Pazza idea, quest'ultima in duetto con Luciano Pavarotti.[97]
Radio station (2002-2003) |
Nel 2002 torna a Sanremo con il brano L'immenso (di Lara Tempestini, Roberto Pacco e Fabrizio Carraresi), qualificandosi al sedicesimo posto.[98] Escono due singoli (L'immenso e Noi di là) e un nuovo album: Radio Station, che si presenta come un lavoro particolare, eterogeneo nelle sonorità proposte e che vede la collaborazione dei Cugini di Campagna (cori) nel brano Lontano e che viene registrato fra Roma, Londra e il Brasile. Il 18 luglio 2002 parte il Rehearsal Tour[61] e il 23 luglio dell'anno successivo con lo Stupiscimi Tour.[61] Lo stesso anno, inoltre, partecipa al programma televisivo Portici d'estate e riceve un Premio alla carriera.[99]
Un progetto all'avanguardia: Nic - Unic (2004-2006) |
Nel 2004 pubblica il nuovo singolo Che uomo sei/Tender chiara seguito da un altro lavoro piuttosto innovativo e all'avanguardia, Nic - Unic (Nicoletta Unica), l'ultimo pubblicato dalla Sony, per il quale Patty si affida al talento di giovanissimi autori.[100] Il 27 aprile 2004 parte col nuovo Nic Unic Tour[61] e il 13 marzo 2005 parte col nuovo tour estivo Unplugged[61] e il 24 aprile 2005 intraprende un nuovo tour estivo.[61] Il 1º aprile 2006 parte col Tour della Felicità,[61] ma ad ottobre, durante un concerto a Siracusa, ha un incidente, che non le permetterà di continuare ad esibirsi, costringendola dunque a fermare il tour e ad annullare le date successive.[101]
L'omaggio a Dalida: Spero che ti piaccia...Pour toi (2007) |
Nel 2007 registra l'album Spero che ti piaccia...Pour toi, un tributo alla cantante italo-francese Dalida,[102] a vent'anni dalla sua scomparsa. Il cd raccoglie brani tratti dal repertorio di Dalida in francese, italiano e arabo, con nuovi arrangiamenti. L'album è prodotto dall'etichetta francese Kyrone Gp Music. Il 2 ottobre 2007 esce nelle librerie il libro Bla, bla, bla..., un'autobiografia scritta da Patty Pravo col giornalista musicale Massimo Cotto, edito da Arnoldo Mondadori Editore.[103] Esce anche un volume illustrato, dal titolo Patty Pravo - Discografia illustrata, di Fernando Fratarcangeli. Il libro ripercorre il percorso artistico di Patty e descrive, fin nei minimi dettagli, tutte le uscite discografiche, le pubblicazioni e le emissioni (anche estere), dal 1966 con Ragazzo triste al 2004 con Nic - Unic.[104]
La bambola compie quarant'anni (2008) |
Nel 2008 esce nelle radio e nelle piattaforme digitali il singolo La bambola 2008, per celebrare i quarant'anni dalla sua uscita. La nuova versione del brano, nata per gioco grazie ai musicisti durante le prove del tour, è accompagnata da un video in cui Patty Pravo omaggia Amy Winehouse attraverso il caratteristico stile.[105] Il 16 aprile 2008 parte col nuovo tour estivo, non solo nelle piazze, ma anche nei teatri (Sold Out - Promo Tour),[61] riscuotendo un certo successo. Il 18 settembre si esibisce in un concerto-evento all'Arena di Verona, che viene utilizzato per la registrazione del successivo album live.
Il ritorno al Festival ed i nuovi concerti (2009-2010) |
Nel 2009 partecipa al Festival di Sanremo con il brano E io verrò un giorno là, composto dal giovane Andrea Cutri, arrivando in finale senza tuttavia passare alla seconda parte;[106] ma aggiudicandosi il Premio AFI.[107] Pubblica il doppio album Live Arena di Verona - Sold Out, registrato in occasione dell'ultima tournée. Il disco comprende, oltre all'inedito sanremese, anche una cover del brano E mi manchi tanto degli Alunni del sole. Alla fine dell'anno raccoglie alcuni filmati realizzati dai fan durante i suoi ultimi concerti in un DVD intitolato Circola un video su di me..., in cui è inserito anche il contenuto speciale Comunicando: un incontro, registrato il 28 ottobre, con studenti e fan all'Università Studio 3 di Roma.[108]
Il DVD viene presentato e promosso poi alla Fnac di Milano il 10 febbraio 2010.[109] Verso la fine del 2009 la cantante riceve in Campidoglio il Premio Personalità Europea[110] e il Premio Ciampi alla carriera, per il quale si esibisce a Firenze il 14 novembre.[111][112] Nello stesso periodo prende parte alla trasmissione di beneficenza Telethon, esibendosi con i brani Pensiero stupendo, La bambola e ...E dimmi che non vuoi morire.[113]
Anni 2010 |
Agli inizi del 2010 il regista Ferzan Özpetek decide di inserire due brani di Patty Pravo nel film Mine vaganti, e cioè Pensiero stupendo e l'inedito Sogno, candidato al David di Donatello[114] e premiato col Nastro d'argento[115] e il Premio Lunezia per il miglior brano originale e per la qualità musical-letteraria del brano[116].
Il 14 maggio riparte col nuovo Serza vergogna Tour - Reprise[117], prendendo parte inoltre all'iniziativa Enel Correnti musicali[118]. Il 22 ottobre 2010 inaugura ed è madrina della Mostra del Cinema di Subiaco, un memoriale al regista Tullio Piacentini, reputato il creatore dei videoclip, che si tiene presso il Chiostro di San Francesco, in cui viene per la prima volta proposta la visione del musicarello Passeggiando per Subiaco, considerato il primo format televisivo al mondo sui videoclip e nel quale la Pravo si esibisce con Qui e là (1967)[119].
Nella terra dei pinguini (2011) |
Nel 2011 Patty Pravo partecipa nuovamente al Festival di Sanremo col brano Il vento e le rose,[120] scritto da Diego Calvetti e Marco Ciappelli[121]. Nella seconda serata della manifestazione canora viene temporaneamente eliminata dalla giuria demoscopica, avendo comunque la possibilità di esibirsi col brano Mille lire al mese durante la terza puntata, dedicata alle celebrazioni per il 150º anniversario dell'Unità d'Italia[122]; al termine della serata, viene eliminata definitivamente dalle votazioni del pubblico e dell'orchestra.
Non ha potuto quindi eseguire la propria canzone in gara con un artista esterno durante la quarta serata, il 18 febbraio 2011; a duettare con lei sarebbe stato il cantante Morgan[123]. Il 16 febbraio 2011, a distanza di sette anni dall'ultimo, pubblica per la casa discografica Carosello l'album di inediti Nella terra dei pinguini che contiene brani scritti da Diego Calvetti, Emiliano Cecere, Ania e Giuliano Sangiorgi, anticipato dal singolo Unisono, scritto anch'esso dal cantautore Giuliano Sangiorgi[124]. Il 26 marzo 2011 parte col nuovo Nella terra dei pinguini Tour dalla città di Fermo, per poi raggiungere alcuni tra i più importanti teatri italiani.[125]
Il tour teatrale si concluderà il 28 aprile 2011 nella città di Genova[126]. Dal 13 maggio viene trasmesso in tutte le radio il nuovo singolo La vita è qui, terzo brano estratto dall'album Nella terra dei pinguini, dopo Unisono e Il vento e le rose[127]. Dal 25 maggio 2011 Patty Pravo partecipa al programma televisivo condotto da Carlo Conti Lasciami cantare! in veste di giurata, affiancata da Gianni Boncompagni, Rosita Celentano, Paolo Limiti e Camila Raznovich[128].
2012-2015 |
Il 13 gennaio 2012 viene lanciato in radio il nuovo singolo Com'è bello far l'amore, scritto da Bruno Zambrini, storico autore de La bambola; il pezzo viene inserito nella colonna sonora dell'omonimo film di Fausto Brizzi, in uscita il 10 febbraio nelle sale in formato 3D. Sempre nel 2012, Patty Pravo rinnova la collaborazione con Vasco Rossi e Gaetano Curreri, incidendo il singolo La Luna.
Il 3 luglio 2012, riceve dai giornalisti della stampa estera accreditati in Italia, il premio cinematografico Globo d'oro alla miglior musica per la sua interpretazione di Com'è bello far l'amore (dall'omonimo film). Il 10 luglio 2012 viene inoltre insignita del Premio Lunezia insieme ai Nomadi, Antonello Venditti e i Subsonica.
Dopo essere stata colpita da un attacco di panico durante un concerto in Sicilia la sera del 13 agosto, Patty Pravo sospende per circa tre mesi i propri impegni professionali, per poi in autunno ritornare in tv a Domenica In, e successivamente a due serate-tributo in onda sempre su Rai 1 in ricordo di Lucio Battisti e Lucio Dalla.
Nel 2013 viene annunciata l'uscita di Meravigliosamente Patty, un triplo cofanetto antologico contenente 48 brani scelti dall'artista all'interno del suo repertorio, unitamente ad un booklet corredato di immagini e di una intervista.
Dopo l'uscita del singolo estivo Non mi interessa, prodotto da Diego Calvetti, Patty Pravo è ospite del programma televisivo di Massimo Ranieri Sogno e son desto, dove per la prima volta duetta con il cantante napoletano benché i due si conoscano già dai tempi del Piper.
Nel 2014, per la regia del greco Panos H. Koutras, esce nelle sale il film Pazza idea, in cui la cantante è presente sia con le sue canzoni, colonna sonora della vicenda drammatica di due fratelli alla ricerca del padre,che con un piccolo cameo nel ruolo di sé stessa. Il film ha partecipato al Festival di Cannes 2014 in concorso nella sezione Un Certain Regard.
Eccomi e il cinquantennale di carriera (2016) |
Il nuovo lavoro della cantante, intitolato Eccomi, viene lanciato dal brano Cieli immensi, scritto da Fortunato Zampaglione e presentato in gara al Festival di Sanremo 2016, in concomitanza con i suoi cinquant'anni di carriera. Durante la prima serata di Sanremo 2016, il pubblico dell'Ariston le tributa una lunga standing ovation, mentre durante la serata "cover" del Festival, Patty Pravo è l'unica concorrente a rieseguire un brano del suo repertorio, il classico Tutt'al più, in una versione però rivisitata, con gli inserimenti rap del giovane Fred De Palma.
Cieli immensi riscuote infatti un immediato successo, totalizzando in soli cinque giorni oltre un milione di visualizzazioni on-line, ed entrando stabilmente nella top-ten dei singoli più scaricati su iTunes e altre piattaforme digitali, così come l'intero album da cui è tratta. Patty Pravo conclude la gara al 6º posto, benché si classifichi al 3º posto nella graduatoria dei finalisti più televotati. Alla cantante viene riconosciuto, per la terza volta in carriera, il Premio della Critica del Festival della canzone italiana "Mia Martini". Il brano, inoltre, ottiene il disco d'oro per le oltre 25 000 copie vendute, certificate dalla FIMI.
Il 12 febbraio 2016 esce per la Warner Music Italy il suo nuovo album. Prodotto da Michele Canova Iorfida, Eccomi contiene collaborazioni con artisti quali Rachele Bastreghi dei Baustelle (Ci rivedremo poi), Fred De Palma, Tiziano Ferro (Per difenderti da me), Emis Killa (col quale duetta in Non siamo eroi), Gianna Nannini (Possiedimi), Giuliano Sangiorgi (A parte te), Samuel dei Subsonica (Se), Zibba (Qualche cosa di diverso), ma anche con autori esordienti come Francesca Xteferis (Un uomo semplice) e Tullio Mancino (Se chiudo gli occhi).
Il disco esordisce al 6º posto nella Classifica FIMI dei 100 album più venduti, raggiungendo anche il 1º posto nella graduatoria dei vinili.
Il 1º aprile 2016 esce l'album celebrativo per i 40 anni di carriera dell'amica Loredana Bertè, intitolato Amici non ne ho... ma amiche sì!, e contenente tra i vari duetti, quello con Patty Pravo nel brano Mi manchi.
A settembre le viene assegnato a Venezia il premio Kinéo Excellence Award[129].
La nuova autobiografia "La cambio io la vita che..." e il quarto album live |
Il 7 novembre 2017 esce una seconda autobiografia dal titolo La cambio io la vita che..., edita da Einaudi.
Il 30 aprile 2018 Pino Strabioli presenta su Rai 3 lo speciale In arte Patty Pravo in occasione del suo settantesimo compleanno[130].
Dall'8 giugno 2018 è giurata e coach della prima edizione di Ora o mai più su Rai 1, condotto da Amadeus e duetta con Massimo Di Cataldo cantando nella prima puntata Pensiero Stupendo, nella seconda Il Paradiso, nella terza E dimmi che non vuoi morire e nella quarta Pazza idea. Di Cataldo riuscirà ad arrivare terzo nella classifica finale.
Per tutto il 2018 è impegnata in un nuovo tour nei più importanti teatri italiani, riscuotendo grande successo di pubblico e di critica. A coronamento del progetto, a dicembre dello stesso anno viene pubblicato il doppio album Live Teatro Romano di Verona & La Fenice di Venezia: la prima parte consiste nell'esecuzione del repertorio di alcuni classici degli anni '60 e '70, con l'accompagnamento dell'Orchestra del Maestro Mauro Ottolini, mentre il secondo segmento riproduce le canzoni più rock dell'artista, coadiuvata dalla sua band. Nel mese di dicembre 2018 l'album viene pubblicato in vinile e - ad ulteriore testimonianza dell'evento - viene pubblicato anche un DVD.
La decima volta a Sanremo con Un po' come la vita e il nuovo album Red |
Il 21 dicembre 2018 viene annunciata da Fabio Rovazzi e da Pippo Baudo durante Sanremo Giovani 2018 la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2019 con il brano Un po' come la vita in coppia con Briga. Pravo annuncia il nuovo lavoro discografico Red in uscita l'8 febbraio 2019, in occasione della settimana sanremese. Verrà pubblicato sia in versione cd che in vinile, oltre al 45 giri del singolo Un po' come la vita.
Vita privata |
«Ero la prima vera hippy in quegli anni Sessanta: ribelle, irrequieta, assertrice dell'amore libero quando ancora una donna veniva giudicata priva di virtù soltanto se fumava in pubblico[131].» |
Patty Pravo è sempre stata sotto i riflettori della cronaca rosa, che le ha attribuito innumerevoli flirt e relazioni (tra cui l'impresario francese Jacques Marouani,[132] il bassista dei New Trolls Giorgio D'Adamo,[133] il compositore italo-americano Bill Conti,[134] il leader dell'Equipe 84 Maurizio Vandelli[135] e il rocker Vasco Rossi[136]).
Non ha avuto figli e si è sposata cinque volte, divorziando poi in tutte le occasioni. I mariti sono stati:
- Gordon Faggetter, batterista inglese dei Cyan Three, sposato nel 1968;
- Franco Baldieri, arredatore romano, sposato in Campidoglio il 2 febbraio 1972 e lasciato poche settimane più tardi;
- Paul Jeffery, chitarrista inglese, sposato nel 1976;
- Paul Martinez, musicista statunitense frequentato simultaneamente a Jeffery,[137] sposato nel 1978;
- John Edward Johnson, chitarrista statunitense sposato a San Francisco il 23 agosto 1982, incorrendo per la legge italiana nel reato di bigamia a causa del mancato scioglimento del precedente vincolo matrimoniale.[138]
Nel 1974 ha inoltre sposato a Gretna Green (Scozia) l'ex-bassista dei Pooh Riccardo Fogli, che per lei aveva abbandonato il gruppo, con un rito celtico non valido in Italia.
È fumatrice.[139]
Premi |
- 1970 - Premio giornalistico alla migliore interpretazione per l'interpretazione del brano La spada nel cuore (Festival di Sanremo 1970)[37]
- 1984 - Premio della critica per l'interpretazione del brano Per una bambola (Festival di Sanremo 1984)[77]
- 1990 - Premio 1º posto nel programma canoro Una rotonda sul mare col brano La bambola[84]
- 1997 - Premio della critica per l'interpretazione del brano ...E dimmi che non vuoi morire (Festival di Sanremo 1997)[92]
- 1997 - Premio Migliore musica per il brano ...E dimmi che non vuoi morire (Festival di Sanremo 1997)[92]
- 1997 - Premio 1º posto nel programma Sanremo Top per le vendite dell'album Bye Bye Patty
- 1997 - Telegatto nella categoria "migliore interprete femminile"
- 1998 - Targa Tenco alla migliore interprete dell'anno per l'album d'autore Notti, guai e libertà[94]
- 1999 - Premio Maschera d'argento per la musica
- 2003 - Premio alla carriera[99]
- 2009 - Premio AFI per l'interpretazione del brano E io verrò un giorno là (Festival di Sanremo 2009)[107]
- 2009 - Premio Ciampi alla carriera[111][112]
- 2009 - Premio Personalità Europea 2009[110]
- 2010 - Premio Lunezia per il miglior brano originale e per la qualità musical-letteraria del brano Sogno[116]
- 2010 - Nastro d'argento per l'interpretazione del brano Sogno[115]
- 2012 - Globo d'oro alla miglior musica per l'interpretazione di Com'è bello far l'amore, canzone originale dall'omonimo film di Fausto Brizzi[115]
- 2012 - Premio Lunezia per il miglior brano originale e per la qualità musical-letteraria del brano La Luna
- 2014 - Premio Personalità Europea 2014
- 2015 - Premio Primitivo di Manduria conferito dal Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria Doc, per la collaborazione con l'autore e compositore manduriano Tullio Mancino
- 2016 - Premio della critica per l'interpretazione del brano Cieli immensi (Festival di Sanremo 2016)
Partecipazioni a manifestazioni canore |
Festival di Sanremo |
Edizione | Artista | Brano | Autore | Categoria | Posizione | Premi |
---|---|---|---|---|---|---|
Festival di Sanremo 1970 | Patty Pravo & Little Tony | La spada nel cuore | Carlo Donida, Mogol | Interpreti | 5 | Premio giornalistico alla migliore interpretazione |
Festival di Sanremo 1984 | Patty Pravo | Per una bambola | Maurizio Monti | Campioni | 10 | Premio della critica |
Festival di Sanremo 1987 | Patty Pravo | Pigramente signora | Mauro Arnaboldi, Franca Evangelisti | Campioni | 20 | |
Festival di Sanremo 1995 | Patty Pravo | I giorni dell'armonia | Maurizio Monti, Giovanni Ullu | Campioni | 20 | |
Festival di Sanremo 1997 | Patty Pravo | ...E dimmi che non vuoi morire | Vasco Rossi, Gaetano Curreri e Roberto Ferri | Campioni | Finalista | Premio della critica Premio migliore musica |
Festival di Sanremo 2002 | Patty Pravo | L'immenso | Lara Tempestini, Roberto Pacco e Fabrizio Carraresi | Campioni | 16 | |
Festival di Sanremo 2009 | Patty Pravo | E io verrò un giorno là | Andrea Cutri | Artisti | Finalista | Premio AFI |
Festival di Sanremo 2011 | Patty Pravo | Il vento e le rose | Diego Calvetti e Marco Ciappelli | Artisti | Non finalista | |
Festival di Sanremo 2016 | Patty Pravo | Cieli immensi | Fortunato Zampaglione | Campioni | 6 | Premio della Critica |
Festival di Sanremo 2019 | Patty Pravo con Briga | Un po' come la vita | Sergio Vallarino (Zibba), Marco Rettani, Diego Calvetti, Mattia Bellegrandi (Briga) | Campioni | 21 |
Festivalbar |
- 1969 - Il paradiso
- 1970 - Per te
- 1974 - Quale signora
- 1975 - Incontro
- 1976 - Tanto (ospite fuori concorso)
- 1978 - Johnny (ospite fuori concorso)
- 1985 - Menù
- 1987 - Contatto
- 1989 - Oltre l'Eden...
- 1997 - Pensiero stupendo '97
- 1998 - Les etrangers e Strada per un'altra città
- 2000 - Una donna da sognare e Una mattina d'estate
Scala Reale, Partitissima, Canzonissima e Premiatissima |
- 1966 - Scala Reale: Ragazzo triste
- 1967 - Partitissima: Qui e là
- 1968 - Canzonissima: La bambola - Sentimento - Tripoli 1969
- 1969 - Canzonissima: Nel giardino dell'amore - Ballerina ballerina
- 1970 - Canzonissima: Per te - Non andare via - Tutt'al più
- 1971 - Canzonissima: Preghiera - Non ti bastavo più
- 1984 - Premiatissima: Il terzo uomo - Mille lire al mese - Come le rose - La danza di Zorba - Che m'è 'mparato a fa' - Il negro Zumbon
Discografia |
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Album in studio |
- 1968 - Patty Pravo
- 1969 - Concerto per Patty
- 1970 - Patty Pravo
- 1971 - Bravo Pravo
- 1971 - Di vero in fondo
- 1971 - Per aver visto un uomo piangere e soffrire Dio si trasformò in musica e poesia
- 1972 - Sì... incoerenza
- 1973 - Pazza idea
- 1974 - Mai una signora
- 1975 - Incontro
- 1976 - Tanto
- 1976 - Patty Pravo
- 1978 - Miss Italia
- 1979 - Munich Album
- 1982 - Cerchi
- 1984 - Occulte persuasioni
- 1989 - Oltre l'Eden...
- 1990 - Pazza idea eccetera eccetera...
- 1994 - Ideogrammi
- 1998 - Notti, guai e libertà
- 2000 - Una donna da sognare
- 2002 - Radio Station
- 2004 - Nic-Unic
- 2007 - Spero che ti piaccia...Pour toi
- 2011 - Nella terra dei pinguini
- 2016 - Eccomi
- 2019 - Red
Album dal vivo |
- 1997 - Bye Bye Patty
- 2001 - Patty Live '99
- 2009 - Live Arena di Verona - Sold Out
- 2018 - Live Teatro Romano di Verona & La Fenice di Venezia
Raccolte |
- 2013 - Meravigliosamente Patty
DVD e VHS |
- 1993 - I protagonisti: Patty Pravo - VHS
- 1997 - Bye bye Patty - Patty Pravo Live al Piper - VHS e DVD
- 1997 - The Life On My Own - La vita a modo mio - VHS
- 2009 - Circola un video su di me... - DVD
- 2018 - Live Teatro Romano di Verona & La Fenice di Venezia - DVD
Filmografia |
Passeggiando per Subiaco, regia di Tullio Piacentini (1967) - Cortometraggio
Una ragazza tutta d'oro, regia di Mariano Laurenti (1967)
Toto Ye Ye, episodio di TuttoTotò, regia di Daniele D'Anza (1967)
L'immensità (La ragazza del Paip's), regia di Oscar De Fina (1967)
I ragazzi di Bandiera Gialla, regia di Mariano Laurenti (1967)
Il ragazzo che sapeva amare, regia di Enzo Dell'Aquila (1967)
La più bella coppia del mondo, regia di Camillo Mastrocinque (1967)
Pazza idea, regia di Panos H. Koutras (2014)
Cover |
Canzone | Titolo cover | Artista | Anno | Album/Singolo |
---|---|---|---|---|
La bambola | La bambola | Dalida | 1968 | Barclay |
Tutt'al più | Tout au plus | 1971 | Jesus bambino/Tout au Plus | |
Non ti bastavo più | Wasn't it good enough | David Shel Shapiro | 1972 | Affittasi |
Storia di una donna che ha amato due volte un uomo che non sapeva amare | The same old chair | |||
Un po' di più | Un po' di più | |||
Come un Pierrot | Come un Pierrot | Ivan Graziani | 1974 | Tato Tomaso's Guitars |
Un po' di più | Un po' di più | Mersia | 1975 | Amava/Un po' di più |
Quale signora | Ragazzina | Giovanni Ullu | 1978 | Ullu |
Incontro | Encuentro | Ednita Nazario | Mujer sola | |
Un po' di più | Un po' di più | Mina | 1979 | Attila |
Sentirti | Sentirti | Mango | Emozioni e parole | |
La bambola | La bambola | Ivan Cattaneo | 1983 | Bandiera gialla |
Ragazzo triste | Ragazzo triste | Duemila60 Italian graffiati | ||
Pazza idea | Pazza idea | Iva Zanicchi | 1987 | Care colleghe |
Emma Bovary | Emma | Franco Battiato | 1998 | Fleurs |
Tripoli 1969 | Tripoli '69 | Platinette | 1999 | Platinette da viva vol 1 |
Tutt'al più | Tutt'al più | |||
Angelus | Angelus | Ivano Fossati | 2000 | La disciplina della Terra |
Count down | Count down | Pia Tuccitto | Pia Tuccitto | |
Se chiudi gli occhi | Se chiudi gli occhi | |||
Buongiorno a te | Buon giorno a te | |||
Pensiero stupendo | Pensiero stupendo | La Crus | 2001 | Crocevia |
Sentirti | Sentirti | Mietta | 2003 | Per esempio... per amore |
Baby blu | Il sole è spento | Luca Madonia | 2004 | L'essenziale |
Pensiero stupendo | Pensiero stupendo | Dolcenera | 2005 | Un mondo perfetto |
Il paradiso | Il paradiso | Lombroso | 2007 | Credi di conoscermi |
Se perdo te | Se perdo te | Mango | 2008 | Acchiappanuvole |
Per una bambola | Per una bambola | Baustelle | eseguita solo nei live | |
La bambola | La bambola | Giusy Ferreri | Non ti scordar mai di me | |
Se perdo te | Se perdo te | Francesco Renga | 2009 | Orchestraevoce |
Il paradiso | Il paradiso | Noemi | 7ª puntata di X Factor 2 e durante i live | |
...E dimmi che non vuoi morire | ...E dimmi che non vuoi morire | 2010 | eseguita solo nei live | |
La spada nel cuore | La spada nel cuore | Manuela Zanier | X Factor 4 Compilation | |
Se perdo te | Se perdo te | Paola Iezzi | 2013 | Se perdo te (EP) |
Tour |
- 1969 - Patty Pravo Live 1969
- 1973 - Cantagiro 1973
- 1974 - Mai una signora Tour
- 1975 - Magico incontro Show
- 1976 - Patty Pravo Live 1976
- 1978 - Miss Italia Tour
- 1979 - Autostop Tour
- 1982 - Cerchi Tour
- 1984 - Occulte persuasioni Tour
- 1987 - Contatto Tour
- 1996 - Warm-Up Tour
- 1997 - Bye Bye Patty Tour
- 1998 - Notti, guai e libertà Tour
- 1999 - Patty Live '99
- 2001 - Rehearsal Tour
- 2002-2003 - Stupiscimi Tour
- 2004 - Nic Unic Tour
- 2005 - Patty Pravo Tour 2005
- 2006 - Tour della felicità
- 2008 - Sold Out - Promo Tour
- 2009 - Senza vergogna Tour
- 2010 - Senza vergogna Tour - Reprise
- 2011 - Nella terra dei pinguini Tour
- 2011-2012 - Club Tour
- 2013-2015 - Sulla Luna Tour
- 2016 - Eccomi Tour
- 2018 - La cambio io la vita che... Tour
Opere |
- Bla, bla, bla..., con Massimo Cotto, Milano, Mondadori, 2007, p. 128, ISBN 978-88-04-57015-8.
- La cambio io la vita che... Tutta la mia storia, Einaudi, 2017, ISBN 978-88-06-23381-5.
Note |
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^ Scappo in America con Bill e con mio marito, in Eva express n.31, 1º agosto 1972.
^ Patty Pravo: terzo marito (in prova), in Gente n.4, 27 gennaio 1975.
^ Patty Pravo: con "padre" Vasco mi sono convertita all'amore, in Novella 2000 n.28, 10 luglio 1984.
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Bibliografia |
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- Corrado Rizza - Piper Generation. Beat, shake & pop art nella Roma anni '60- Lampi di Stampa, 2007, ISBN 978-88-488-0582-7
- Fernando Fratarcangeli, Patty Pravo - Discografia illustrata, Trento, Coniglio Editore, 2007, ISBN 978-88-88833-61-3.
Voci correlate |
- Musica beat
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Collegamenti esterni |
Sito ufficiale, su pattypravoweb.com.
(EN) Patty Pravo, su Internet Movie Database, IMDb.com.
Patty Pravo (2), su Discografia nazionale della canzone italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
(EN) Patty Pravo, su AllMusic, All Media Network.
(EN) Patty Pravo, su Discogs, Zink Media.
(EN) Patty Pravo, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 11918298 · ISNI (EN) 0000 0003 6840 1356 · SBN ITICCUTO0V261059 · LCCN (EN) no98024090 · GND (DE) 121475379 · BNF (FR) cb13980804c (data) |
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