Capraia Isola
Capraia Isola comune | |||
---|---|---|---|
Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Toscana | ||
Provincia | Livorno | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Maria Ida Bessi dal 10-06-2018 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 43°03′N 9°51′E / 43.05°N 9.85°E43.05; 9.85 (Capraia Isola) | ||
Altitudine | 52 m s.l.m. | ||
Superficie | 19,33 km² | ||
Abitanti | 405[2](31-5-2017) | ||
Densità | 20,95 ab./km² | ||
Comuni confinanti | nessuno | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 57032 | ||
Prefisso | 0586 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 049005 | ||
Cod. catastale | B685 | ||
Targa | LI | ||
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa) | ||
Nome abitanti | capraiese, capraiesi[1] | ||
Patrono | san Nicola | ||
Giorno festivo | 6 dicembre | ||
Cartografia | |||
Capraia Isola | |||
Posizione del comune di Capraia Isola all'interno della provincia di Livorno | |||
Sito istituzionale | |||
Capraia Isola (Isula di Capraghja in dialetto capraiese, Isoa de Cravæa in ligure, Isula di Capraia in corso) è un comune italiano di 405 abitanti della provincia di Livorno, corrispondente all'omonima isola dell'Arcipelago Toscano.
Si trova a 64 km da Livorno, 53 km dal promontorio di Piombino, 37 km da Gorgona e 31 km dalla Corsica.
È il comune italiano meno popolato fra quelli con sbocco al mare[3].
Indice
1 Geografia fisica
1.1 Territorio
1.1.1 Endemismi
1.2 Clima
2 Toponomastica dell'isola
2.1 Insenature
2.2 Promontori
2.3 Rilievi
2.4 Isolotti
2.5 Torrenti
3 Origini del nome
4 Storia
5 Economia
6 Il porto
7 Il paese
8 Luoghi d'interesse
8.1 Strutture difensive
8.2 Fari
9 Società
9.1 Evoluzione demografica
9.2 Etnie e minoranze straniere
9.3 Lingue e dialetti
10 Amministrazione
11 Parco Nazionale
12 Note
13 Voci correlate
14 Altri progetti
15 Collegamenti esterni
Geografia fisica |
Territorio |
L'isola di Capraia è situata nel Canale di Corsica (braccio di mare al confine tra Mar Ligure e Mar Tirreno), ed è un'isola di origine vulcanica, la terza per grandezza dell'Arcipelago Toscano dopo l'Elba e il Giglio. È infatti lunga circa 8 km (da punta Teglia a nord a punta dello Zenòbito a sud) e larga 4, per una superficie di 19,26 km². Il perimetro è di circa 30 km. È l'isola dell'arcipelago più lontana dalla terra ferma trovandosi più vicina alla costa orientale della Corsica che alla costa toscana, rispetto alla quale sorge a ovest del Golfo di Baratti (Piombino). È un'isola di origine vulcanica, con un cono di eruzione ancora oggi ben visibile per metà nella tipica Cala Rossa[4], sicuramente una delle cale più particolari dell'Arcipelago.
Presenta coste alte e rocciose con assenza di spiagge (a volte nella Cala della Mortola si forma una piccola spiaggia di sabbia[5]) ed un piccolo bacino lacustre (denominato Stagnone o Laghetto[6]) nell'area più interna montuosa, con cime lungo una catena centrale (che si avvicina fino a 1 km dalle coste) con vette di oltre 400 metri. Il rilievo maggiore è il Monte Castello alto 447 metri, che sul versante occidentale si avvicina al mare con dirupi mentre su quello orientale scende più dolcemente con piccole valli torrentizie (vadi), la più importante delle quali è il Vado del Porto[7], lungo circa 3 km, che sfocia presso Capraia Porto.
Da un punto di vista geologico la composizione dell'isola è prevalentemente caratterizzata da colate di andesite, associate a tufo e breccia, mentre alla Punta dello Zenòbito si trovano rocce basaltiche più recenti. All'estrema punta meridionale sono visibili i resti di un antico vulcano non più attivo, esploso in epoca remota, che ha lasciato traccia nelle pareti rocciose a forma di tronco di cono, con colori variabili tra il rosso e il nero dovuti all'accumulo di lava che si è depositata sulle scogliere (la Cala Rossa).
La costa è rocciosa e spesso inaccessibile via terra per la mancanza di strade; vi si aprono grotte e insenature, con guglie di roccia dovute all'erosione dell'acqua.
Dal 1996 fa parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano. La vegetazione è ricchissima e presenta alcune specie endemiche rarissime. Tra queste spiccano le tre specie dell'isolotto della Peraiola, distante solo pochi metri dall'isola principale, ma sufficienti per isolare alcune specie che si sono evolute diversamente dall'isola vicina. Sul versante ovest dell'isola in corrispondenza della Punta del Dattero, su una parete ripidissima, vive anche il «fossile vivente» della palma nana, risalente a quando tutta l'Europa era coperta da specie oggi presenti solo molto più a sud.
Prevale la gariga (vegetazione a cavallo tra la steppa e la macchia mediterranea) con elicriso[8], cisto marino[9], mirto[10], lentisco[11], rosmarino[12], oleandro[13], euforbia arborea[14], ecc. Le capre selvatiche e le foche monache sono oggi estinte. Da segnalare, infine, lo Stagnone della Capraia (o Laghetto), piccola zona umida che si estende nella parte alta dell'isola, recentemente restaurato dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano.[15][16][17]
Classificazione sismica: zona 4 (sismicità molto bassa), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
Endemismi |
- Flora
Capraia:
Centaurea gymnocarpa (Fiordaliso di Capraia)[18]
Saxifraga granulata var. brevicaulis
- Silene capraria
- Lavanda stecare
Arcipelago Toscano:
Linaria capraria (Linaria di Capraia)[19]
Calicotome villosa var. inermis (Ginestra spinosa della Peraiola)[20], presente anche sull'Isola dei Topi
Mentha requienii ssp. bistaminata (Menta di Capraia)- Romulea insularis
Orchis provincialis var. capraria (Orchidea di Capraia)
Sardo-Corsi:
- Borago pygmaea
- Carex microcarpa
- Cymbalaria aequitriloba
- Galium caprarium
Limonium contortirameum (Limonio a rami contorti)[21]
Pancratium illyricum (Giglio di mare)[22]
- Soleirolia soleirolii
- Stachys corsica
- Stachys glutinosa
Stachys salisii[23]
- Trisetaria burnoufii
- Fauna
Tacheocampylaea tacheoides (Lumaca della Peraiola)
Podarcis sicula ssp. caporiaccoi (Lucertola della Peraiola)
Clima |
Classificazione climatica: zona C, 1260 GR/G
Diffusività atmosferica: alta, Ibimet CNR 2002
Toponomastica dell'isola |
Insenature |
Cala della Carbicina, Cala del Ceppo, Cala del Fondo, Cala del Moreto, Cala della Mòrtola, Cala Nuova, Cala dei Porcili, Cala del Reciso, Cala della Ripa, Cala Rossa, Cala di San Francesco, Cala del Vetriolo, Cala dello Zurletto, Cala dello Zurlittello, Calanca, Getti del Micione, Mergonalia, Macinaiolo, Porto Vecchio, Radice, Sdragonato, Seno della Peruccia.
Promontori |
Capo di Scòpoli, Punta dell'Acquissùcola, Punta delle Barbice, Punta del Capo, Punta del Cavallo, Punta della Civitata, Punta delle Cote, Punta del Ferraione, Punta della Fica, Punta del Fondo, Punta delle Linguelle, Punta della Manza, Punta dell'Ortondomo, Punta del Patello, Punta di Porto Vecchio, Punta del Recisello, Punta del Sale, Punta della Seccatoia, Punta delle Scaffe, Punta del Trattoio, Punta del Turco, Punta dei Vecchiaioli, Punta del Vecchiaione, Punta dello Zenòbito.
Rilievi |
Monte Albero, Monte Arpagna, Monte Campanile, Monte Casalino, Monte Castelletto, Monte Castello, Monte Castelluccio, Monte Encrociate, Monte Forcone, Monte Gavagnolo, Monte Maione, Monte delle Penne, Monte Persalle, Monte Pontica, Monte Pozzalamone, Monte Ripalta, Monte delle Ripe, Monte Rosso, Monte Rucitello, Monte della Scopa, Monte del Sondaretto, Aghiale, Calcinaio, Campo dell'Oro, Grotta del Prete, Noceto, Finestra Pisana, Mandrie, Pentoni di Rosanna, Piana dello Zenòbito, Piano, Piazzole, Poggio, Regione di Fronte, Seccatoia, Serra, Stagnoli, Stagnone, Torre del Bai.
Isolotti |
Formiche, Isola Manza, Peraiola, Scoglio della Capra, Scoglio del Gatto, Scoglio della Menaglia, Scogli del Mosè, Scoglio del Reciso, Scoglione.
Torrenti |
Vado dell'Acciatore, Vado dell'Aghiale, Vado dell'Albero, Vado del Capo, Vado della Carbicina, Vado del Casalino, Vado del Ceppo, Vado delle Cote, Vado del Codolone, Vado della Cosciscola, Vado dell'Erbicina, Vado Gavagnolo, Vado della Grotta, Vado delle Linguelle, Vado del Moreto, Vado del Mulino, Vado dell'Orto di Morello, Vado dei Porcili, Vado del Porto, Vado del Porto Vecchio, Vado delle Saline, Vado del Saracello, Vado della Scopa, Vado del Serpaio.
Origini del nome |
Il nome dell'isola si riferì, sin dall'Antichità classica, alla presenza di capre (àighes): Aigylion (Αιγύλιον)[24] in greco antico, Capraria[24] e Caprasia[25] in latino, Capraghja in dialetto capraiese e Cravæa in ligure.
Storia |
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(LA) «Processu pelagi iam se Capraria tollit; | (IT) «Proseguendo per mare già si staglia la Capraia, |
(Claudio Rutilio Namaziano, De reditu, I, 440, V secolo d.C.) |
Anticamente chiamata Aigylion dai greci e poi Capraria dai romani, deriverebbe il nome dalla presenza di capre selvatiche nell'isola, ma secondo un'altra ipotesi il toponimo deriverebbe da un tema mediterraneo *karpa con il significato di «roccia».
Un ritrovamento avvenuto nel 2017 ha permesso di appurare la presenza, sul Monte Castello, di un probabile insediamento protostorico (II-I millennio avanti Cristo) in cui sono stati rinvenuti frammenti fittili di vasellame, rocchetti per la tessitura e un macinello in pietra verde; dallo stesso sito provengono inoltre due frammenti di ossidiana di verosimile origine neolitica.[26] Capraia fu in seguito sicuramente base di approdo etrusca come le altre isole tirreniche nel VII secolo, divenendo base di pirati quando fu occupata dai Romani verso il 238 avanti Cristo che ne fecero una base navale per combattere la pirateria cartaginese e quella ligure e successivamente punto di riferimento per le rotte dell'alto Tirreno. Vestigia della presenza romana sono state trovate negli scavi attorno alla chiesa dell'Assunta, con il reperimento di un busto marmoreo di una Venere, un basamento di una colonna, presumibilmente di un tempio e un frammento di un sarcofago di marmo.
Nel IV secolo vi ebbe sede un asilo per cenobiti che vi si rifugiarono durante le persecuzioni dei cristiani. Successivamente una comunità di monaci di Sant'Antonio vi dimorò dissodando la zona più fertile del Piano ed introducendovi la cultura di vitigni di origine africana. Nel 962 l'imperatore Ottone I la concesse in feudo a Pisa, che ne tentò la colonizzazione con genti pisane e corse.
Nel 1055 fu conquistata dai pirati saraceni, poi fu dominata nuovamente dai Pisani e passò definitivamente sotto l'orbita di Genova dopo la battaglia della Meloria, che vi pose la signoria del patrizio Jacopo de Mari (1430). Dal 1540, dopo le distruzioni perpetrate dal corsaro ottomano Dragut, viene costruita dai genovesi la fortezza di San Giorgio e le tre torri di avvistamento (Torre del Porto (1541), Torre dello Zenobito (1545) e più tardi la Torre delle Barbici (1699) per controllare la pirateria.
Venduta alla Repubblica di Genova nel 1562, fu legata amministrativamente alla Corsica e nel 1767 fu occupata dalle truppe corse di Pasquale Paoli. Rimase un possedimento genovese anche in seguito alla concessione, nel 1768, dell'isola maggiore alla Francia con il Trattato di Versailles. Dal 1805 tornò sotto il governo francese, essendo coinvolta nelle guerre napoleoniche. Dopo l'annessione dell'ex Repubblica di Genova al Regno di Sardegna col Congresso di Vienna del 1814 nel 1837 vi fu istituito il porto franco e una manifattura di tabacchi nel tentativo di alleviare le condizioni economiche della popolazione locale. L'11 giugno 1864 vennero portate a domicilio coatto 660 persone.
Con la proclamazione del Regno d'Italia, fece parte della provincia di Genova fino al 15 novembre 1925, quando con il Regio Decreto n. 2111, passò alla provincia di Livorno[27]; per la Chiesa cattolica rimase parte dell'arcidiocesi di Genova fino al 1º gennaio 1977.
Dal 1873 al 1986 è stata sede di una colonia penale (Colonia Penale Agricola di Capraia[28]) che provocò una massiccia emigrazione della popolazione autoctona, con il quasi definitivo dissolvimento dell'originario tessuto culturale dell'isola.
Economia |
Attualmente Capraia ha una vocazione prettamente turistica, soprattutto estiva, con una particolare attenzione per l'ambiente. Non è un'isola che predilige un turismo di massa, ha una ricettività abbastanza ridotta ed una stagionalità che va dalla primavera all'autunno.
La stagione turistica si apre a primavera con il Festival del Camminare (Walking Festival) e si conclude ai primi di novembre con la tradizionale Sagra del Totano di Capraia.[29]
Tra le produzioni agricole spicca quella dell'Capraia aleatico che ha avuto il riconoscimento dell'IGP.
Il porto |
Il porto di Capraia si trova in un'insenatura abbastanza riparata sulla costa nord-orientale, protetto su uno sperone a picco dalla fortezza genovese, il Forte di San Giorgio. Anticamente qui si trovava un villa romana, i cui resti però furono ricoperti dopo gli scavi.
Dal porto una strada di circa un km lungo il golfo porta al paese di Capraia Isola. Sulla stessa strada viene regolarmente effettuato un servizio di linea di autobus di trasporto pubblico locale.
Il paese |
Il centro di Capraia Isola si trova a 52 metri di altitudine. Da qui si può salire al Forte di San Giorgio, a 91 m di altitudine, eretto dai genovesi dal 1540 a seguito della distruzione ad opera del corsaro Dragut del fortilizio di antiche origini pisane. Davanti al castello, in una casa soggiornò Francesco Domenico Guerrazzi in esilio.
A sud di Capraia Isola, in località La Piana, la chiesa di Santo Stefano, fondata nel IV secolo, testimonia l'insediamento antico.
Luoghi d'interesse |
- Chiesa di San Nicola
- Chiesa e convento di Sant'Antonio
- Pieve di Santa Maria Assunta
- Chiesa di Santo Stefano
Grande interesse rappresentano il giro dell'isola in barca e le opportunità di escursione. Lo Stagnone è un laghetto di origine incerta lungo la cresta del Monte Castello, all'altitudine di 321 metri (6 km dal centro abitato); la sua estensione è variabile a seconda della stagione e in primavera vi fiorisce una vegetazione acquatica, tra cui i ranuncoli.
Strutture difensive |
- Forte di San Giorgio
- Torre del Porto
- Torretta del Bagno
- Torre delle Barbici
- Torre dello Zenobito
Fari |
- Faro di Capraia
- Semaforo di Monte Arpagna
Società |
Evoluzione demografica |
Abitanti censiti[30]
Etnie e minoranze straniere |
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 46 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Romania 33 8,19%
Moldavia 6 1,49%
Lingue e dialetti |
Un aspetto interessante della cultura isolana è rappresentato dal peculiare idioma che si parlò a Capraia fino a tempi recenti: affine al còrso più che al toscano continentale, subì per secoli l'influenza del ligure, arricchendosi di una quantità di prestiti lessicali e di componenti morfologiche di tale origine. Il dialetto capraiese si estinse nel corso del XX secolo in seguito al rinnovo della popolazione dell'isola: quella di ceppo locale venne infatti progressivamente sostituita da immigrati, in gran parte familiari dei dipendenti della colonia penale, che finirono per diventare la maggioranza senza assimilare le consuetudini linguistiche dei vecchi abitanti.
Amministrazione |
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
18 luglio 1988 | 7 giugno 1993 | Claudia Della Maggiore | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [31] |
7 giugno 1993 | 28 aprile 1997 | Manlio Della Rosa | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [31] |
28 aprile 1997 | 14 maggio 2001 | Gaetano Guarente | lista civica | Sindaco | [31] |
14 maggio 2001 | 30 maggio 2006 | Gaetano Guarente | lista civica | Sindaco | [31] |
30 maggio 2006 | 16 maggio 2011 | Maurizio Della Rosa | lista civica | Sindaco | [31] |
16 maggio 2011 | 3 novembre 2017 | Gaetano Guarente | lista civica: Guarente per Capraia | Sindaco | [31] |
3 novembre 2017 | 10 giugno 2018 | Arturo Vasuino | lista civica: Guarente per Capraia | Vicesindaco | [31] |
10 giugno 2018 | in carica | Maria Ida Bessi | Sindaco |
Parco Nazionale |
Il Parco Nazionale Arcipelago Toscano nasce grazie ad un decreto nel 1990 del Ministro dell'Ambiente Ruffolo e la prima isola a farne parte è Capraia. Questa instituzione nasce con l'obiettivo di preservare la flora e la fauna locale, proteggendola dalle attività umane, particolarmente intense nel periodo estivo. Nel 2017 infatti Capraia è inserita per due terzi all'interno del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano; il terzo rimanente corrisponde alle aree del porto e del paese sino alle strutture dell'ex colonia penale.
Infatti il territorio isolano è tutelato a terra per il 77% mentre le acque che circondano l'isola sono state di recente interessate dall’istituzione di una amp suddivisa in varie aree con varie regolamentazioni. Le precedenti suddivisioni in zona 1 e zona 2 non sono più valide. Per il dettaglio vedere il sito del parco. [32][33][34]
Note |
^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 99.
^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2017.
^ Elenco comuni italiani
^ La Cala Rossa
^ La Cala della Mortola
^ Il Laghetto
^ Il vado del Porto
^ La fioritura dell'Elicrico
^ La fioritura del Cisto marino
^ La fioritura del Mirto
^ La fioritura del Lentisco
^ La fioritura del Rosmarino
^ La fioritura dell'Oleandro
^ La fioritura dell'Euforbia
^ Lastrucci, L., Foggi, B., Mantarano, N., Ferretti, G., Calamassi, R. and Grigioni, A. 2009 - La vegetazione del laghetto «Lo Stagnone» (Isola di Capraia, Toscana). Atti Società Toscana Scienze Naturali, Memorie, Serie B, 116, 17-25.
^ Carta Angelino, Bedini Gianni, Foggi Bruno, Probert Robin. 2012 - Laboratory germination and seed bank storage of Ranunculus peltatus subsp. baudotii seeds from the Tuscan Archipelago, Seed Science and Technology, 40(1): 11-20.
^ Foto del recupero del Laghetto
^ Foto e scheda scientifica del Fiordaliso di Capraia
^ Foto e scheda scientifica della Linaria di Capraia
^ Foto e scheda scientifica della Ginestra spinosa della Peraiola
^ Foto e scheda scientifica del Limonio a rami contorti
^ Foto e scheda scientifica del Giglio di mare
^ Un nuovo endemismo sardo-corso per l'Arcipelago Toscano
^ ab Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, III, 81.
^ Marco Terenzio Varrone, De re rustica, II, 3, 33.
^ Angiolo Naldi, Monte Castello (Capraia Isola). Prime considerazioni sugli antichi insediamenti del Monte Castello, in storiaisoladicapraia.com.
^ Regio Decreto Legge 15 novembre 1925, n. 2011
^ La Colonia Penale Agricola di Capraia 1873-1986
^ La Sagra del Totano di Capraia organizzata dalla Pro Loco dell'Isola di Capraia
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
^ abcdefg http://amministratori.interno.it/
^ Marco Lambertini, Isola di Capraia. Natura, cultura, itinerari, Pisa, Pacini Editore, 2011, pp. 132-133, ISBN 978-88-6315-294-4.
^ Gianfranco Barsotti, Nuova guida Isola di Capraia, Pisa, Pacini Editore, 2012, pp. 118-119, ISBN 978-88-6315-354-5.
^ Isola di Capraia, su islepark.it. URL consultato il 20 maggio 2017.
Voci correlate |
- Fusione perfetta del 1847
- Capraia aleatico
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikiquote
- Wikimedia Commons
Wikiquote contiene citazioni di o su Capraia Isola
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Capraia Isola
Collegamenti esterni |
- Sito del comune, su comune.capraiaisola.li.it.
- Sito della Proloco, su prolococapraiaisola.it.
- Nuova delimitazione del Parco, su regione.toscana.it.
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