Lewis Hamilton
Lewis Hamilton | ||||||||||||||||||||||||||||
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Hamilton nel 2017 | ||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Regno Unito | |||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 174 cm | |||||||||||||||||||||||||||
Peso | 68 kg | |||||||||||||||||||||||||||
Automobilismo | ||||||||||||||||||||||||||||
Categoria | Formula 1 | |||||||||||||||||||||||||||
Squadra | Mercedes | |||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al Gran Premio di Abu Dhabi 2018 |
Lewis Carl Davidson Hamilton (IPA: [ˈluɪs kɑɹl ˈdeɪvɪdsən ˈhæməltən]; Stevenage, 7 gennaio 1985) è un pilota automobilistico britannico, cinque volte campione del mondo di Formula 1, nel 2008 con la McLaren e nel 2014, 2015, 2017 e 2018 con la Mercedes.
Annoverato tra i piloti più forti e talentuosi di tutti i tempi,[1][2][3] si distingue per il suo stile di guida molto aggressivo,[4] per la sua tenacia e abilità nei sorpassi e per la sua velocità in qualifica,[5] oltre che per la sua destrezza sul bagnato,[6] caratteristiche che lo rendono un pilota completo e molto ostico per i rivali.[4][5]
Nato da una coppia mista, con padre nero e madre bianca,[7] è spesso definito come "il primo pilota di colore della Formula 1",[7][8][9][10][11] sebbene Willy T. Ribbs avesse già testato una vettura nel 1986 pur non partecipando a nessun gran premio.[12]
Nel dicembre 1995 ha incontrato per la prima volta il presidente della McLaren Ron Dennis, che tre anni dopo lo ha incluso nel Young Driver Development Program.[9] Dopo aver vinto titoli in competizioni minori come la Formula Renault 2.0, Formula Three Euroseries, e GP2, ha compiuto il suo esordio in Formula 1 nel 2007, 12 anni dopo il suo incontro con Dennis. Ciò lo ha reso il più giovane pilota ad assicurarsi un contratto con la McLaren e a ottenere un posto in F1.
Dal suo esordio in massima categoria, Hamilton si è aggiudicato almeno una gara e una pole position durante il campionato mondiale, il che lo rende l'unico pilota nella storia della massima formula a esserci riuscito dalla prima stagione per dodici annate consecutive.[13] Con cinque titoli mondiali è il britannico più titolato di tutti i tempi, nonché l'unico anglosassone ad essere riuscito a trionfare per due edizioni consecutive (nel 2014 e 2015 e nel 2017 e 2018).[14] È, inoltre, il pilota che ha ottenuto più pole position nella storia della Formula 1 (83) e il secondo per numero di successi conquistati (73), dietro al solo Michael Schumacher (91).[15]
Il suo numero di gara è il 44.
Indice
1 Biografia
1.1 Vita privata
1.2 Cinema e televisione
2 Carriera
2.1 Le formule minori
2.2 2007-2012: Il debutto in Formula 1 con la McLaren e il primo titolo mondiale
2.2.1 2007
2.2.2 2008
2.2.3 2009
2.2.4 2010
2.2.5 2011
2.2.6 2012
2.3 2013-presente: I titoli con la Mercedes ed il record di pole position
2.3.1 2013
2.3.2 2014
2.3.3 2015
2.3.4 2016
2.3.5 2017
2.3.6 2018
3 Risultati in GP2
4 Risultati in Formula 1
4.1 Confronto con i compagni di squadra
5 Record in Formula 1
6 Onorificenze
7 Casco
8 Note
9 Altri progetti
10 Collegamenti esterni
Biografia |
Vita privata |
Hamilton è nato a Stevenage, nella contea dell'Hertfordshire, da Anthony Hamilton e Carmen Larbalestier. La sua famiglia materna è originaria dell'Inghilterra, mentre quella paterna proviene dall'America centrale più precisamente dallo Stato di Grenada, nel mar dei Caraibi, da cui il nonno arrivò nel Regno Unito nel 1954.[9][16] A seguito della loro separazione nel 1987, Hamilton è andato a vivere con la madre e le due sorellastre Nicola e Samantha[17] sino all'età di dodici anni, prima di trasferirsi dal padre, dalla matrigna Linda e dal fratellastro Nicolas.[18] Ha scoperto la passione per i motori nel 1991 dopo aver ricevuto in regalo dal padre un automodello elettrico. Avendo compreso il talento naturale di Lewis per le corse, Anthony si indebitò pur di far salire il figlio su un kart,[3] e sino al 2010 ha svolto il ruolo di suo manager. È tifoso dell'Arsenal.[19]
È stato fidanzato con la ex cantante delle Pussycat Dolls, Nicole Scherzinger da novembre 2007 a febbraio 2015.[20]
Cinema e televisione |
Nel novembre 2007 ha partecipato come ospite ad una puntata di Top Gear facendo registrare il sorprendente tempo di 1:44:7 (sul bagnato) e di 1:42:9 sull'asciutto nel circuito del programma. Nel film Cars 2 ha prestato la voce ad una McLaren MP4-12C interpretando sé stesso. Tornerà in questo ruolo anche in Cars 3.
Ha inoltre eseguito un cameo tramite motion capture nel videogioco Call of Duty: Infinite Warfare.[21]
Carriera |
Le formule minori |
Dopo aver vinto diversi campionati di kart in gioventù (nel 1995 vince il campionato cadetto britannico), Hamilton è messo sotto contratto dalla squadra McLaren di Formula 1 dall'età di 12 anni; la scuderia diretta da Ron Dennis ha sponsorizzato il pilota nella sua scalata attraverso le serie minori dell'automobilismo. Nel 2000 è campione Europeo di Kart Formula A e l'anno successivo esordisce in Formula Renault 2.0. Nel 2003 conquista il titolo in questa categoria, con 10 successi in 15 gare. Diviene campione nella classe Euro Series F.3 due anni più tardi, anche in questo caso dominando la stagione con 15 primi posti in 20 corse.
Nella stagione 2006 ha esordito nella serie GP2 con la ART Grand Prix sostituendo il campione uscente Nico Rosberg e ponendosi subito in testa al campionato, vincendo per due volte entrambe le gare del weekend della serie in aggiunta alla Gara di Montecarlo, per poi conquistare il titolo nell'ultimo appuntamento di Monza.
Grazie alla vittoria nel campionato GP2 il patron della McLaren Ron Dennis ha annunciato la notizia del suo ingaggio il 24 novembre 2006.
2007-2012: Il debutto in Formula 1 con la McLaren e il primo titolo mondiale |
2007 |
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Hamilton ha esordito con la McLaren in Formula 1 già nella stagione 2007 ottenendo ottimi risultati, ponendosi in testa alla classifica piloti per gran parte del campionato e fino all'ultima gara. Durante la prima parte della stagione ha concluso per nove volte consecutive a podio, contando due vittorie e andando a controllare la classifica a partire dal Gran Premio di Spagna. Dopo un nono posto in Europa, dovuto anche a un incidente in qualifica, che lo ha costretto a partire decimo, e alla scelta del suo team di montare le gomme da asciutto troppo presto, conquista una vittoria in Ungheria, ma da qui cominciarono vari problemi, come il dechappamento di una gomma in Turchia e in Cina (con clamoroso errore nell'entrata della corsia box e conseguente ritiro), che permisero ai rivali di recuperare, tanto da essere in tre a contendersi il titolo all'ultima gara. Proprio in Brasile vari errori del pilota britannico, come un'uscita di pista nelle fasi iniziali di gara, gli fecero perdere il titolo a favore di Kimi Räikkönen. Giunse quindi 2º nella classifica iridata (davanti al suo compagno di squadra e campione del mondo in carica Fernando Alonso, 3º a pari punti ma con meno piazzamenti), a solo un punto di svantaggio dal ferrarista, sfiorando quindi di un soffio il titolo già all'esordio (in caso di vittoria sarebbe stato il più giovane vincitore di un mondiale e l'unico pilota a vincere all'esordio mondiale esclusa la prima stagione nel 1950).
I difficili rapporti di coabitazione con Fernando Alonso hanno portato quest'ultimo a rescindere il suo ricco contratto pluriennale e tornare alla Renault, scuderia meno competitiva con cui Fernando Alonso aveva già corso gli anni prima e con cui si era laureato due volte campione del mondo.
2008 |
Nel gennaio 2008 ha firmato un contratto di 138 milioni di dollari con la McLaren fino al 2012. I dettagli contrattuali prevedono una cifra base di 17 milioni di euro per il 2008, più altri sei milioni nel caso in cui riuscisse a vincere il campionato. Entrambe le parti avrebbero inoltre la possibilità di prolungare l'accordo.[22]
Durante i test pre-mondiali della stagione 2008, poi, a Barcellona dei tifosi di Fernando Alonso lo hanno schernito con striscioni e magliette offensive e razziste sull'argomento del colore della pelle e credenze religiose. La Spagna ha infatti rischiato 2 dei suoi gran premi[23] fino a quando si sono presi provvedimenti molto severi: telecamere su tutte le tribune e divieto assoluto di entrare nell'autodromo con striscioni di ogni tipo. Il 13 febbraio 2008 la FIA lancia una campagna antirazzismo. Si chiamerà Racing Against Racism.
La stagione 2008 è comunque incominciata con una vittoria, seguita da due gare in cui il pilota ha commesso vari errori, in particolare in Bahrain, mancando anche la zona punti. A Monaco dopo una gara molto movimentata e segnata da una piccola disavventura per lui legata al leggero urto contro una barriera che lo ha costretto al rientro ai box, ha trionfato mentre nella gara successiva, in Canada dopo una sosta ai box nella quale han preso parte altri piloti, è andato a tamponare Räikkönen il quale stava uscendo anche lui dalla pit lane trovando però il semaforo rosso. Il ferrarista (con la BMW di Robert Kubica al suo fianco) ha alzato il piede e Lewis, un po' disattento, non accorgendosi del semaforo, ha urtato il retrotreno della monoposto dell'avversario compromettendo la gara sua e del finlandese.
Dopo una gara opaca in Francia, Hamilton conquista due vittorie consecutive in Gran Bretagna e in Germania: a Silverstone, sul bagnato, Hamilton sfodera una delle sue migliori gare; a Hockenheim, il pilota inglese controlla per tutta la gara e solo nei giri finali, dopo l'ingresso della safety car, deve impegnarsi per riprendere la prima posizione.
Dopo queste due vittorie, il pilota britannico subisce un leggero stop nel Gran Premio d'Ungheria nel quale, dopo aver forato una gomma, riesce a classificarsi solo quinto. Le cose andranno meglio nel Gran Premio d'Europa dove arriva secondo alle spalle del ferrarista Felipe Massa. Al Gran Premio del Belgio conquista la pole e vince la gara sotto un improvviso diluvio dopo un discusso sorpasso a Kimi Räikkönen a due giri dalla fine. I commissari di gara però, nonostante il direttore di gara Charlie Whiting avesse, durante la corsa, comunicato due volte al team la regolarità della manovra, decidono in serata di infliggere 25 secondi di penalità per taglio di chicane, che declassano Lewis al terzo posto.[24]
Nel Gran Premio di Singapore Hamilton lotta con Felipe Massa e Kimi Räikkönen per la prima posizione, ma un incidente di Nelson Piquet Jr.. costringe la safety car a entrare in pista stravolgendo la classifica. Hamilton riesce a limitare i danni recuperando posizioni e classificandosi terzo, mentre la vittoria va al rivale Alonso. Successivamente nel Gran Premio del Giappone Hamilton parte in pole deciso a dominare il gran premio, ma al via il finlandese Raikkonen riesce abilmente a scavalcarlo, tuttavia pensando di avere uno spiraglio in cui reinfilarsi, Hamilton finisce "lungo" trascinandosi dietro le due Ferrari. Quattro vetture finiscono lunghe nelle due curve successive perdendo posizioni, con Hamilton dietro all'avversario principale per il titolo Felipe Massa che supera dopo poche tornate. Il brasiliano però non molla e tagliando la chicane tocca con l'anteriore destra l'inglese, mandandolo in testacoda. Hamilton si trova così in ultima posizione. Successivamente Felipe Massa sarebbe stato penalizzato con un drive-through per il sorpasso pericoloso, sanzione inflitta anche a Hamilton per aver forzato Kimi Räikkönen nella prima curva ad andare lungo. Di questa lotta ne avrebbe approfittato nuovamente Fernando Alonso, ancora vincitore.
Dopo la vittoria nel Gran Premio della Cina Hamilton ha 7 punti di vantaggio su Massa: ciò significa che gli è sufficiente un quinto posto nell'ultimo Gran Premio del Brasile per laurearsi campione del mondo: a 5 giri dal termine della gara comincia a piovere sul circuito e dopo il valzer dei pit stop Hamilton si ritrova arretrato dalla 4ª alla 5ª posizione, tallonato da Sebastian Vettel. La pioggia mette in difficoltà Hamilton che subisce il sorpasso di Vettel a 3 giri dal termine. A sole due curve dal traguardo, Timo Glock su Toyota, subisce il sorpasso sia di Hamilton sia di Vettel, in quanto non essendosi fermato per il cambio gomme, correva con gomme d'asciutto nonostante la pista fosse bagnata. Hamilton conclude la gara al 5º posto laureandosi come il più giovane campione del mondo della storia a soli 23 anni 9 mesi e 26 giorni (record poi migliorato da Sebastian Vettel nel 2010). La conquista del titolo lo rende anche il primo vincitore di una serie cadetta della FIA (Formula 2, Formula 3000 o GP2) a diventare anche campione del mondo di Formula 1.
Grazie a questo risultato, uno scommettitore del Cambridgeshire ha vinto 125.000 sterline, avendo scommesso nel 1998 che il tredicenne Lewis sarebbe diventato campione del mondo prima dei 25 anni. Lo stesso scommettitore, l'anno precedente, aveva vinto altre 40.000 sterline grazie alla scommessa che Hamilton avrebbe vinto la sua prima gara di Formula 1 prima dei 23 anni.[25]
2009 |
Nel 2009 la McLaren comincia il mondiale consapevole di avere una vettura poco competitiva, a causa dei mutati regolamenti che stravolgono l'interpretazione tecnica e aerodinamica delle vetture causando un rimescolamento generale di carte. Inoltre molti team che nel 2008 non erano in lotta per il titolo avevano incominciato a sviluppare la monoposto in anticipo, lasciando in ritardo Ferrari e McLaren che se l'erano conteso fino alla fine.
Nonostante ciò Hamilton riesce durante il gran premio iniziale in Australia a inserirsi in zona punti e persino a lottare per il podio con la Toyota di Jarno Trulli. Durante un regime di safety car, però, il pescarese compie una escursione fuori pista facendo così passare l'inglese che, insicuro su cosa fare (in teoria durante la safety car è vietato effettuare sorpassi) restituisce la posizione all'italiano per evitare di incappare in penalità. Al termine del gran premio i commissari di gara tuttavia penalizzano di 25 secondi proprio Trulli perché, essendo uscito di pista, aveva perso comunque la posizione e non doveva riprendersela.
Successivamente durante le indagini sull'episodio il direttore tecnico della McLaren impone a Hamilton di modificare la sua versione dei fatti sulle comunicazioni coi box, raccontando ai commissari di gara che nessuno gli ha confermato di lasciar passare pure Trulli. Ma le comunicazioni ai box sono registrate e i commissari di gara decidono di squalificare Hamilton e la McLaren per comportamento antisportivo, avendo mentito al fine di ottenere il terzo posto.[26] Trulli riottiene la sua posizione.
Il tribunale della FIA si riunisce ulteriormente il 29 aprile decidendo che la McLaren sarebbe stata messa sotto osservazione per il resto del mondiale e alla prima violazione di regolamento sarebbe stata squalificata per tre gran premi.
Nel frattempo Hamilton ottiene altri punti in Malesia, Cina e Bahrain, dando ossigeno alla travagliata situazione del team in ritardo sul piano tecnico rispetto alle altre scuderie.
Torna a vincere nel Gran Premio d'Ungheria, dove arriva 1º davanti a Kimi Räikkönen e Mark Webber. I progressi della McLaren si notano soprattutto nel Gran Premio d'Europa dove ottiene la pole ma regala la vittoria a Rubens Barrichello per un errore dei meccanici durante il pit stop. Nel Gran Premio del Belgio tuttavia si registra un calo di competitività della scuderia e sia lui sia Heikki Kovalainen chiudono la qualifica fuori dalla top ten. La sua gara si conclude a metà del primo giro quando un incidente lo mette fuori gioco insieme con Jenson Button, Romain Grosjean e Jaime Alguersuari. Al Gran premio d'Italia la McLaren e Hamilton tornano molto competitivi tanto che Lewis riesce a ottenere la pole position. Sfortunatamente la sua gara si concluderà a un giro dalla fine quando in uscita dalla curva di lesmo urta violentemente contro le barriere. Lo sfortunato incidente ha dato inoltre fine alle sue possibilità di difendere il titolo iridato.[27] L'inglese vincerà a Singapore da dove parte in prima posizione. Seguono due 3º posti in Giappone e Brasile. Sarà sfortunato all'ultima gara, ad Abu Dhabi dove partendo dalla pole aveva una vittoria assicurata, ma un problema alla vettura lo farà ritirare, chiudendo il campionato 5º con 49 punti.
2010 |
Lewis viene confermato in McLaren fino al 2012: il suo nuovo compagno di squadra sarà, al posto del licenziato Heikki Kovalainen, Jenson Button, campione in carica con la Brawn GP.
Nel Gran Premio del Bahrain ottiene il podio sul gradino più basso dietro i due ferraristi Fernando Alonso e Felipe Massa. Nel Gran Premio d'Australia si piazza al sesto posto dopo una gara in rimonta con partenza dall'undicesima piazza. Nel Gran Premio della Malesia, dopo le qualifiche disastrose a causa della pioggia, partendo dalla ventesima posizione rimonta fino alla sesta. Nel Gran Premio di Cina, dopo essersi qualificato sesto, fa una gara con molti sorpassi e sotto la pioggia arriva secondo, dietro al compagno di squadra Jenson Button, completando così la prima doppietta McLaren dell'anno; viene tuttavia ammonito dai commissari per il duello in pit-lane con Sebastian Vettel.[28] In Spagna si qualifica terzo dietro le due Red Bull. Dopo un'ottima gara è però vittima di un problema tecnico quando è in seconda posizione che lo mette fuori gioco. Si giunge quindi a Monaco, dove Lewis e Jenson Button portano un casco speciale. Qui la McLaren, forse a causa del suo passo lungo, non riesce a dare il meglio di sé e Lewis chiude la gara al quinto posto, nella stessa posizione da dove era partito.
Due settimane dopo, a Istanbul, Hamilton ottiene la sua migliore qualifica stagionale, collocandosi secondo tra le due Red Bull di Mark Webber e Sebastian Vettel. Per tutta la gara Lewis resta attaccato a Webber anche dopo il pit-stop nel quale perde la posizione su Vettel. Al 41º giro le due Red Bull si scontrano durante un tentato sorpasso di Sebastian Vettel e Lewis ne approfitta, conquistando così la sua prima vittoria stagionale. La seconda vittoria, consecutiva, arriva due settimane dopo in Canada, dove termina al comando davanti al suo compagno di squadra Jenson Button e al ferrarista Fernando Alonso. Nel Gran Premio d'Europa 2010 Hamilton parte terzo dietro la due Red Bull. Al via supera Webber e insidia Vettel. Al 9º giro Webber ha un brutto incidente ed entra la safety car.
Mentre sta entrando in pista, Lewis la supera, cosa che gli comporterà un drive through. Resta però secondo, posizione in cui conclude la gara, con il terzo podio consecutivo. Nel Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone la McLaren porta un nuovo pacchetto con gli scarichi bassi e un nuovo diffusore ma dopo le prove libere del venerdì si decide di smontarlo e non utilizzarlo per la qualifica e la gara. La McLaren ha dunque perso 3 ore disponibili per trovare il set-up corretto con la MP4-25 non modificata. Le qualifiche sembrano piuttosto difficili per la scuderia inglese ma Lewis dà il massimo e si qualifica al quarto posto, definendo il suo ultimo giro come il migliore di sempre della sua carriera. Alla partenza della gara Lewis scatta benissimo e supera sia Fernando Alonso sia Sebastian Vettel, tallonando Mark Webber per alcuni giri. Ma la Red Bull dell'australiano è imprendibile e Lewis sfrutta al meglio la sua ottima partenza per conquistare il secondo posto nella gara di casa, il quarto podio consecutivo. Rimane dunque in testa alla classifica iridata con 145 punti, raddoppiando il vantaggio sul secondo, che rimane il compagno Jenson Button, che dopo questa gara diventa di 12 punti.
Due settimane dopo, in Germania, la McLaren ci riprova con gli aggiornamenti (scarichi bassi e nuovo diffusore) ma durante le prime prove libere del venerdì Lewis ha un incidente nel quale danneggia la sua vettura. Ciò fa sì che Lewis non riesca a completare più di 18 giri durante tutto il venerdì e non riesca a trovare il miglior bilanciamento. Si qualifica sesto, dietro a Jenson Button. Scatta bene alla partenza e conclude al quarto posto, conquistando 12 punti. Il suo vantaggio su Button diventa di 14 punti. Nelle qualifiche del Gran Premio d'Ungheria Hamilton si qualifica quinto, nonostante una scarsa competitiva della MP4-25 che nel settore centrale perde nel confronto con la Red Bull oltre 1 secondo. In gara perde una posizione al via nei confronti di Vitaly Petrov che riconquista però al giro successivo. Entra in seguito la safety car e tutti si precipitano ai box, dai quali Lewis esce in quarta posizione, davanti al ferrarista Felipe Massa. La situazione rimane così finché Lewis, al 24º giro, a causa di un problema tecnico, è costretto a ritirarsi. La testa della classifica appena persa viene però riconquistata nel Gran Premio del Belgio, gara disputata il 29 agosto appena al rientro delle vacanze estive: l'inglese parte dalla seconda posizione in griglia dietro Webber ma lo sopravanza a seguito di uno scatto bruciante e mantiene la testa della corsa fino al traguardo nonostante le mutevoli condizioni climatiche; i ritiri di Button e Alonso e la pessima prestazione di Vettel (che finisce fuori dalla zona punti) gli consentono inoltre di guadagnare 25 punti nei confronti di tre diretti rivali per la vittoria del mondiale.
Nel Gran Premio d'Italia si qualifica in 5º posizione dopo che la squadra aveva deciso di non fargli montare l'f duct a differenza del compagno di squadra Button classificatosi così secondo. Alla partenza però uno scontro dopo poche curve con Massa in un tentativo di sorpasso lo mette fuori gioco per una rottura della sospensione, ritiro che gli fa perdere la vetta della classifica a favore di Webber giunto in sesta posizione. Due settimane dopo, a Singapore, la McLaren rimane un po' in ombra e durante la gara dopo un ingresso della safety car in un tentativo di sorpassare Webber per la 3º posizione viene centrato da quest'ultimo e costretto nuovamente al ritiro, ritrovandosi 3º nel mondiale dietro Webber e Alonso.
Nel Gran Premio del Giappone si qualifica in 3º posizione ma viene retrocesso per la sostituzione del cambio danneggiato nello scontro con Webber a Singapore. In gara il suo tentativo di rimonta nei confronti di Alonso e Webber per la 2º posizione viene frenato da un nuovo problema al cambio che gli fa perdere le prime 3 marce, costringendolo a farsi passare dal compagno di box e a finire miracolosamente 5º.
Si arriva così al Gran Premio di Corea in cui la vera protagonista è la pioggia. Vettel domina il gran premio davanti ad Alonso e Hamilton, ma il cedimento del suo propulsore a pochi giri dal termine riapre i giochi per il mondiale, grazie anche al contemporaneo ritiro di Webber. Hamilton risale così al 3º posto in classifica dopo averlo perduto Suzuka.
Al Gran Premio del Brasile la pole position va a sorpresa a Nico Hulkenberg davanti alle Red Bull, che il giorno successivo si sbarazzano di lui al primo giro facendo gara a sé con Vettel e Webber davanti ad Alonso e Hamilton. Qui Hamilton dice addio alle speranze mondiali, anche se non matematicamente visti i 24 punti in meno rispetto al leader Alonso.
Ad Abu Dhabi l'inglese deciso a tentare il tutto per tutto si qualifica per un soffio secondo alle spalle di Vettel, mentre Alonso sembra gestire tranquillamente il suo rivale più vicino Mark Webber.
Tuttavia un incidente al primo giro provoca l'ingresso della safety car, così Webber ne approfitta per il cambio gomme seguito a ruota da Alonso che gli rimane davanti mentre i due in testa fanno corsa a sé.
Dopo il pit stop però Hamilton viene frenato nella sua rincorsa a Vettel dalla Renault di Kubica, mentre Alonso e Webber bloccati dall'altra Renault, quella di Petrov, perdono molto terreno e finiscono per regalare il mondiale a Vettel che si aggiudica il gran premio e il campionato davanti ad Alonso, al compagno di squadra e a Hamilton, quest'ultimo staccato di 16 punti. si conclude così la stagione 2010, con Hamilton che guadagna solo una posizione rispetto al campionato 2009.
2011 |
Il 2011 per la McLaren non comincia nel migliore dei modi. La scuderia di Woking, dopo aver deciso di effettuare il primo dei test invernali a Valencia con la macchina dell'anno precedente per aver più tempo di lavorare alla nuova MP4-26, incappa in diversi problemi di affidabilità dovuti in buona parte al complesso sistema di scarichi denominato Octupus, che la McLaren è intenzionata a portare in pista per il primo gran premio. Conclusi i test, la McLaren decide però di tornare indietro e monta per il Gran Premio d'Australia degli scarichi simili a quelli della Red Bull.[29]
Contrariamente a quanto tutti credevano, la McLaren si dimostra subito molto veloce, dominando le seconde libere. In qualifica Hamilton riesce addirittura a conquistare la prima fila al fianco di Sebastian Vettel, subendo però oltre 8 decimi di distacco dal campione del mondo. In gara è un'altra cosa e Lewis riesce a stargli più vicino, concludendo la gara in seconda posizione e conquistando quindi il primo podio del 2011. In Malesia parte di nuovo in prima fila. Al traguardo arriverà settimo ma sarà penalizzato di 20 secondi per aver cambiato traiettoria 4 volte mentre duellava con Alonso e giungerà ottavo.[30] In Cina parte terzo dietro Vettel e Button e a 4 giri al termine della corsa sorpasserà Vettel andando a vincere il gran premio. In Turchia complice un errore al primo giro e alcune difficoltà a un pit-stop giunge solamente quarto.Al Gran Premio di Monaco innesca una furiosa polemica con la FIA a seguito delle penalizzazioni che gli vengono inflitte dai commissari nel corso del week-end. A fine corsa tornerà nel paddock per scusarsi con la FIA ed evitare sanzioni per violazione del codice che impedisce di rilasciare affermazioni lesive nei confronti dello sport.[31] In Germania conquista la seconda vittoria dell'anno[32] e ad Abu Dhabi la terza. Nelle ultime tappe del campionato si intensifica la rivalità con Felipe Massa; i due si chiariranno solamente al termine del Gran Premio del Brasile.[33]
2012 |
Hamilton incomincia la stagione 2012 in modo positivo, conquistando la pole position nel Gran Premio d'apertura in Australia. In gara, però, il pilota inglese si deve accontentare del terzo posto, dopo essere stato sopravanzato dal compagno di squadra Jenson Button in partenza e aver perso un'ulteriore posizione a vantaggio di Sebastian Vettel, anche a causa di una strategia meno efficace di quella del rivale. Hamilton fa segnare lo stesso risultato anche nel Gran Premio della Malesia e nel Gran Premio di Cina, portandosi in testa alla classifica mondiale.
Nel successivo Gran Premio del Bahrain il pilota inglese non riesce a far meglio dell'ottavo posto, anche a causa di un problema in un cambio gomme che gli costa alcune posizioni, perdendo così il primo posto in classifica. Nel Gran Premio di Spagna Hamilton fa segnare il miglior tempo in qualifica, ma viene retrocesso in fondo alla griglia perché nella sua vettura non c'è il quantitativo minimo di benzina previsto dal regolamento. In gara il pilota inglese riesce a rimontare fino alla zona punti, chiudendo nuovamente ottavo. Dopo aver ottenuto un quinto posto nel Gran Premio di Monaco, Hamilton ottiene la prima vittoria stagionale nel Gran Premio del Canada, anche grazie alla decisione della squadra di fargli effettuare un cambio gomme in più rispetto ai rivali Sebastian Vettel e Fernando Alonso, scelta che lo avvantaggia nella parte finale della corsa. La vittoria permette a Hamilton di tornare momentaneamente in testa al campionato, ma nel successivo Gran Premio d'Europa a Valencia il pilota inglese si ritira per un contatto con Pastor Maldonado nelle ultime fasi di gara, venendo superato in classifica da Alonso.
Nelle due gare seguenti Hamilton non ottiene risultati di rilievo (ottavo in Inghilterra, con una Mclaren in difficoltà, e ritirato in Germania per una foratura nelle prime fasi di gara), facendo segnare appena quattro punti e vedendo aumentare il proprio distacco dalla testa della classifica fino a 62 lunghezze. Nella seconda metà della stagione la McLaren si dimostra una delle vetture più competitive in pista, ma questo non basta a Hamilton per migliorare significativamente la propria posizione in classifica. Le due vittorie in Ungheria e in Italia sono, infatti, intervallate da due ritiri in Belgio, dove Hamilton è coinvolto in una carambola causata da Romain Grosjean, e a Singapore, dove il pilota inglese è costretto al ritiro per problemi meccanici mentre occupava la prima posizione. Proprio all'indomani del Gran Premio di Singapore viene ufficializzato il suo passaggio alla Mercedes a partire dalla stagione 2013, con un contratto di 60 milioni di sterline più bonus di vittorie per 3 anni.[34]
Nelle gare successive Hamilton esce definitivamente dalla lotta per il titolo mondiale, tagliando il traguardo fuori dal podio in Corea, in Giappone e in India, a causa di una vettura ora meno competitiva rispetto agli avversari, e ritirandosi per problemi meccanici mentre occupava la prima posizione nel Gran Premio di Abu Dhabi. Il pilota inglese torna alla vittoria nel Gran Premio degli Stati Uniti, sul nuovo circuito di Austin, avendo la meglio su Vettel al termine di un lungo duello. Nell'ultima gara della stagione, in Brasile, Hamilton fa segnare la pole position, dovendosi però ritirare per un incidente causato da un errore di Nico Hülkenberg, mentre quest'ultimo stava tentando di superarlo. Il pilota inglese chiude la stagione in quarta posizione, con 190 punti.
2013-presente: I titoli con la Mercedes ed il record di pole position |
2013 |
Le insistenti voci di corridoio che lo volevano in Mercedes a partire dal 2013 trovarono conferma il 28 settembre 2012, quando arrivò l'ufficialità sul sito della casa di Stoccarda. L'Inglese prende quindi il posto di Michael Schumacher, che avrebbe annunciato il ritiro dalle competizioni qualche giorno dopo, il 4 ottobre 2012.
Hamilton cominciò la stagione con un quinto posto nel Gran Premio d'Australia, dove la Mercedes si rivelò competitiva in qualifica ma non all'altezza di Lotus, Ferrari e Red Bull in gara. Seguirono due terzi posti in Malesia e in Cina, dove il pilota inglese conquistò la pole position ma non fu in grado di mantenere il primo posto per l'eccessiva usura degli pneumatici. Questo fattore influì negativamente anche nelle gare successive, concluse fuori dal podio. In Canada Hamilton conquistò un nuovo terzo posto, mentre nei due Gran Premi seguenti, in Gran Bretagna e in Germania, il pilota inglese fece sua la pole position ma concluse in entrambe le occasioni fuori dal podio.
Hamilton colse la sua prima vittoria con la Mercedes nel Gran Premio d'Ungheria, nel quale il pilota inglese conquistò anche la terza pole position consecutiva.
Dopo il 3º posto di Spa-Francorchamps (in cui fa segnare il miglior tempo in qualifica), seguiranno soltanto gare negative, che non saranno sufficienti all'inglese per mantenere il 3º posto in classifica.
Termina la prima stagione in Mercedes al 4º posto con 189 punti.
2014 |
Nella stagione 2014 la Mercedes sfrutta le importanti novità tecniche introdotte (in particolare, dei nuovi motori turbocompressi in luogo dei V8 aspirati in uso fino all'anno precedente) per guadagnare un importante vantaggio sulla concorrenza. La superiorità tecnica della scuderia tedesca è evidente già dai test invernali e si conferma anche a campionato incominciato.
Nella gara d'apertura a Melbourne, però, Hamilton è costretto al ritiro per un problema tecnico dopo poche tornate, dopo essere partito dalla pole position. Il pilota britannico si rifà nel successivo Gran Premio della Malesia, nel quale ottiene il primo Grand Chelem in carriera, avendo fatto segnare pole position e giro veloce ed essendo rimasto in testa dal primo all'ultimo passaggio. Hamilton vince anche in Bahrein (dopo un intenso duello con il compagno di squadra Rosberg), Cina e Spagna, portandosi in testa alla classifica. A Montecarlo è invece Rosberg ad avere la meglio: Hamilton torna alle spalle del compagno di squadra, vedendo poi aumentare il proprio svantaggio in Canada, dove è costretto nuovamente al ritiro per problemi tecnici, e in Austria, dove giunge secondo dietro a Rosberg dopo essere scattato dalla nona posizione per un errore in qualifica.
Il pilota britannico arriva quindi al Gran Premio di casa con uno svantaggio di 29 lunghezze da Rosberg. In qualifica Hamilton fatica, non riuscendo a interpretare al meglio le mutevoli condizioni del tracciato e piazzandosi in sesta posizione, ma in gara l'inglese coglie la quinta vittoria stagionale, approfittando del ritiro di Rosberg per ridurre considerevolmente il distacco in classifica. Nei successivi Gran Premi di Germania e Ungheria Hamilton è costretto a partire dal fondo per problemi tecnici verificatisi sulla sua vettura durante le qualifiche. In entrambe le occasioni il pilota britannico riesce a rimontare fino al terzo posto, nel secondo caso chiudendo davanti a Rosberg che era scattato dalla pole position.
In Belgio Hamilton e Rosberg vengono a contatto mentre il pilota tedesco, partito dalla pole, stava cercando di riguadagnare la testa della corsa dopo essere stato passato da Hamilton al via. L'inglese è costretto a percorrere un intero giro con una gomma forata: la vettura si danneggia sensibilmente, al punto da costringere Hamilton al ritiro a poche tornate dalla conclusione. Il contatto causa aspre polemiche tra i due a fine gara, con Rosberg che, arrivato secondo, riporta a 29 i punti di vantaggio su Hamilton. A Monza, invece, Hamilton sfrutta un errore in frenata del compagno di squadra per sopravanzarlo, andando a vincere proprio davanti a Rosberg.
A Singapore Hamilton vince nuovamente, approfittando del concomitante ritiro di Rosberg per riportarsi in testa alla classifica. Il pilota britannico consolida la propria posizione nelle tre gare successive, conquistando altrettante vittorie (nonostante Rosberg fosse scattato dalla pole position in due di queste occasioni) e portando a 24 punti il proprio vantaggio dopo il Gran Premio degli Stati Uniti. Rosberg tiene aperta la lotta per il mondiale interrompendo la serie di vittorie di Hamilton nel Gran Premio del Brasile. All'ultima gara i due arrivano separati da 17 punti: per via del doppio punteggio assegnato nel conclusivo Gran Premio di Abu Dhabi, in caso di vittoria di Rosberg, Hamilton deve giungere in seconda posizione per aggiudicarsi il secondo titolo in carriera. In qualifica Hamilton viene battuto dal compagno di squadra, ma alla partenza il pilota britannico si porta in prima posizione e nei primi giri accumula un vantaggio superiore ai 2 secondi su Rosberg. Rosberg viene poi messo fuori causa da problemi meccanici, consegnando definitivamente a Hamilton la vittoria nel mondiale, con 384 punti.
2015 |
Anche nel 2015 la Mercedes si rivela la monoposto migliore del lotto sin dai test invernali. Hamilton inizia la stagione cogliendo pole position e vittoria nel Gran Premio d'Australia, precedendo il compagno di squadra Rosberg sia in griglia di partenza che sul traguardo.
Nel successivo Gran Premio della Malesia il pilota britannico conquista la pole position, venendo però battuto in gara da Sebastian Vettel su Ferrari. Hamilton torna poi alla vittoria in Cina e in Bahrein, dopo essere scattato dalla pole position in entrambe le occasioni.
Poco prima del Gran Premio di Monaco, la Mercedes annuncia il prolungamento del contratto del pilota inglese per altre tre stagioni, sino al 2018.[35] A Monaco ottiene la pole, ma in gara chiude solo 3º dopo aver dominato la gara a lungo: rientra ai box durante i regimi di safety car e si ritrova terzo. A Montreal ottiene una vittoria dopo essere partito in testa. Nel successivo Gran Premio d'Austria ottiene la sua 45° pole position. Nonostante la partenza dalla pole position, viene superato al via dal compagno di squadra Rosberg e termina la gara in seconda posizione. Al termine del gran premio, Hamilton vede quindi il suo vantaggio su Rosberg ridursi a soli 10 punti. Nel Gran Premio di Gran Bretagna l'inglese ritorna alla vittoria. Dopo la pole del sabato, in gara parte male ma sul finale con pioggia battente Lewis azzecca il momento del pit-stop e beffa Rosberg sul finale di gara e vince davanti al tedesco della Mercedes e Vettel. Al successivo appuntamento in Ungheria, Hamilton scatta dalla prima posizione ma, a causa di una brutta partenza viene superato subito da Vettel, Raikkonen e Rosberg finendo in quarta posizione, che manterrà solo per pochi secondi a causa di un errore durante un tentativo di sorpasso sul compagno di squadra. Dovendo rimontare dalla decima posizione, ormai escluso dalla lotta per la vittoria sarà protagonista di alcuni errori nelle ultime fasi della gara che lo relegheranno alla sesta posizione finale.
Nel successivo appuntamento a Spa, Hamilton firma la sua trentanovesima vittoria dopo essere partito dalla pole position e aver battuto il proprio compagno di squadra arrivato secondo. Due settimane dopo domina il Gran Premio d'Italia arrivando primo con 25" di vantaggio su Vettel ed ottenendo la sua 40° vittoria in carriera (ad un successo di distanza dal pilota tedesco ed Ayrton Senna), che lo porta a 53 punti di vantaggio sul compagno di squadra Rosberg. Ottiene inoltre il secondo grand chelem della carriera con pole position, giro veloce, gara e rimanendo in testa dal 1° all'ultimo giro. Al termine della gara si verifica un'indagine riguardo a una possibile pressione irregolare degli pneumatici della Mercedes, ma dopo chiarimenti effettuati dalla squadra tedesca non si ricorre ad alcuna sanzione.[36] Nel successivo Gran Premio di Singapore, la Mercedes è in difficoltà e Lewis è costretto al primo ritiro stagionale. Vince sia in Giappone sia in Russia, nonostante fosse stato il compagno Nico Rosberg a conquistare la pole position.
Il 25 ottobre vince il Gran Premio di Austin e conquista matematicamente il terzo campionato del mondo piloti dopo una gara caratterizzata da una condizione di umido iniziale e il successivo cambio gomme dalle intermedie alle slick, con l'asciugarsi della pista, oltre alle numerose safety car normale e virtuali, dovute a diversi incidenti e ritiri (in totale otto nel gran premio) che hanno più volte spezzato il ritmo della gara.[37] Nel Gran Premio del Messico parte e termina secondo alle spalle di Rosberg, così come in Brasile e ad Abu Dhabi.
2016 |
Il 2016 sembra iniziare bene per il pilota britannico, con la conquista della 50ª pole in carriera nel GP d'Australia. In gara Hamilton, scattato malissimo, non riesce ad imporre il proprio ritmo trovandosi 6° dopo il primo giro. Grazie alla bandiera rossa, a causa dell'incidente di Fernando Alonso, il pilota della Mercedes riesce a limitare i danni risalendo fino alla 2ª posizione, dietro al vincitore della gara, il compagno di squadra Nico Rosberg.[38]
Al secondo appuntamento della stagione in Bahrein ottiene la sua 51ª pole position, siglando anche il record del circuito, ma alla partenza della gara viene superato nello scatto da Rosberg, e alla prima curva viene urtato dal finlandese della Williams Bottas (successivamente penalizzato con un drive through). Il contatto ha compromesso l'aerodinamica di Hamilton che malgrado le difficoltà, il tre volte campione del mondo riesce tuttavia a rimontare, terminando la contesa in 3ª posizione.[39] Nelle successive due gare, in Cina e Russia, Hamilton accusa problemi di affidabilità nelle qualifiche dovendo partire in ultima posizione in Cina e decimo in Russia. Mentre nel GP di Cina Hamilton non riesce ad andare oltre il settimo posto, penalizzato da un incidente al via con lo Svedese della Sauber Marcus Ericsson,[40] in Russia l'Inglese della Mercedes riesce a rimontare arrivando secondo, dietro al compagno di squadra Nico Rosberg.[41] Malgrado l'evidente superiorità tecnica della Mercedes, i ripetuti problemi di affidabilità della vettura di Hamilton portano alcuni sostenitori della scuderia tedesca ad ipotizzare una possibile cospirazione contro il campione del mondo in carica, ma queste teorie vengono fermamente negate dal direttore esecutivo Toto Wolff.[42][43][44]
Durante il successivo Gran Premio di Spagna, dopo aver realizzato la pole position in qualifica, nel tentativo di superare Rosberg (che lo aveva superato al via) finisce nell'erba e cercando di riprendere il controllo della vettura, colpisce il suo compagno di squadra, eliminando così entrambe le Mercedes dalla gara già alla terza curva.[45] Nel Gran Premio di Monaco, dopo essere scattato dalla terza casella, riesce prima a superare il compagno di scuderia Nico Rosberg, poi con una grande strategia su una sosta passa il leader Daniel Ricciardo, vincendo la sua prima gara dell'anno.[46] In Canada, dopo aver fatto la pole position, scatta male ma riesce a vincere sopravanzando Sebastian Vettel, grazie ad una tattica più conservativa.[47] Nel Gran Premio d'Europa chiude quinto, dopo essere scattato dalla decima piazza per via di un incidente in qualifica. Nel successivo Gran Premio d'Austria ottiene la pole position davanti a Rosberg, che viene penalizzato di cinque posizioni e parte sesto In gara si trova secondo dietro al compagno di scuderia che ha rimontato fino alla testa, ma all'ultimo giro tenta di sorpassarlo e i due entrano in contatto. Hamilton vince e Rosberg termina quarto con la monoposto danneggiata riducendo lo svantaggio in classifica generale a 11 punti dal compagno di squadra. Nel Gran Premio di casa in Gran Bretagna, Hamilton vince agevolmente, dopo aver segnato anche la pole position in qualifica. Con questa vittoria (la quarta in Gran Premio di Gran Bretagna, la terza consecutiva) accorcia lo svantaggio dal compagno di squadra Nico Rosberg a solo una lunghezza, complice una penalizzazione di quest'ultimo. Vince sia in Ungheria sia in Germania, prendendo la leadership del mondiale. Nel Gran Premio del Belgio, Hamilton, partito in ultima fila per aver sostituito tutto il pacchetto motore, approfittando di ritiri ed incidenti, riesce ad arrivare terzo. Il vincitore è Rosberg che diminuisce il distacco dal pilota britannico di 10 punti. In Italia arriva secondo, dopo aver perso la possibilità di lottare per la vittoria in partenza. A Singapore chiude terzo, mai in lotta per la vittoria. In Malesia, mentre era in testa, è costretto a ritirarsi per problemi al motore. In Giappone chiude terzo, non riuscendo a sorpassare Max Verstappen nei giri finali. Negli Stati Uniti d'America domina la gara dopo essere partito dalla pole, concludendo primo davanti a Nico Rosberg e riducendo lo svantaggio a 26 punti da quest'ultimo nel mondiale.
In Messico arriva un'altra vittoria che gli consente di eguagliare Alain Prost al secondo posto della classifica dei piloti con più vittorie di tutti i tempi e di tenere il mondiale aperto con 19 punti di distacco dal compagno di scuderia a due gare dalla conclusione. Il britannico vince in Brasile davanti a Rosberg, ritrovandosi a sole 12 lunghezze di distacco. Ad Abu Dhabi vince dalla pole, ma non gli basta perché Nico Rosberg è secondo e perde il titolo di soli 5 punti. Tuttavia si rende protagonista di una condotta di gara discussa poiché rallenta il retrostante Rosberg nella speranza di far raggiungere Sebastian Vettel e Max Verstappen (nonostante i ripetuti richiami via radio) negli ultimi 10 giri. Chiude secondo nel mondiale con 10 vittorie e 380 punti.
2017 |
Nella stagione 2017 il suo nuovo compagno di squadra è l'ex Williams Valtteri Bottas, a causa del ritiro dalla Formula 1 di Nico Rosberg, annunciato pochi giorni dopo la vittoria del titolo mondiale. Il campionato per Lewis inizia con una pole in Australia. In gara giunge però secondo dietro Sebastian Vettel, dopo essere stato condizionato da una perdita di tempo dietro Verstappen. In Cina fa segnare di nuovo la pole, ma questa volta domina la gara, ottenendo un Grand Chelem (ha ottenuto pole position, vittoria del Gran Premio, giro veloce e ha trascorso la gara sempre al comando). In Bahrain giunge in seconda posizione, la stessa ottenuta in qualifica. A Soči parte e arriva quarto. Torna alla vittoria in Spagna in una gara in cui, dopo essere parto dalla pole, si fa bruciare alla partenza da Vettel; ma poi, grazie anche a un'ottima strategia, si mette in condizione di poterlo attaccare con gomme di mescola più morbida di quelle del pilota della Ferrari, che sorpassa al 44º giro e va a vincere.
A Monaco, Hamilton è in difficoltà in qualifica e viene eliminato in Q2: dopo aver fallito diversi tentativi per vari errori suoi, all'ultima possibilità per qualificarsi alla Q3 si ritrova le bandiere gialle e non può concludere il giro. In gara recupera qualche posizione e giunge settimo. Vince la gara monegasca Vettel, che aumenta il vantaggio su Lewis a 25 punti. In Canada ottiene la 65° pole position in carriera, raggiungendo Ayrton Senna e vince controllando una gara mai in discussione davanti a Bottas, per il secondo Grand Chelem della stagione e la prima doppietta Mercedes dell'anno. Riduce lo svantaggio in classifica da Vettel a 12 punti, perché il tedesco a Montreal giunge quarto dopo una gara in rimonta. Nel Gran Premio d'Azerbaigian durante il regime di safety car, mentre era in testa Hamilton viene tamponato da Vettel; alcuni giri dopo la bandiera rossa il britannico è costretto ad entrare ai box per sostituire la protezione per la testa perché non era stata fissata in modo corretto e chiude quinto dietro a Vettel che mentre era in testa, viene penalizzato di uno stop&go di 10 secondi. In Austria l'inglese deve sostituire il cambio e quindi viene penalizzato di 5 posizioni. In gara Lewis deve accontentarsi del quarto posto dopo una lotta per il podio con la Red Bull di Daniel Ricciardo. Nel Gran Premio di Gran Bretagna, Hamilton ottiene il quinto Grand Chelem in carriera, il terzo in stagione, ottenendo pole position, giro veloce, vittoria e in testa per tutta la gara. Con questi risultati l'inglese ha un solo punto di svantaggio su Sebastian Vettel. In Ungheria mentre era terzo nell'ultimo giro, Hamilton viene sorpassato dal compagno di squadra Valtteri Bottas proprio nell'ultima curva (per ordine di scuderia) e quindi giunge quarto.
Nel Gran Premio del Belgio, Lewis ottiene la 68° pole position eguagliando così Michael Schumacher. In gara arriva primo davanti al rivale Vettel. Nel Gran Premio successivo, a Monza, Hamilton conquista la pole in una sessione bagnata e supera Schumacher conquistando - record assoluto per la Formula 1 - la sua 69ª partenza al palo. La gara è un dominio Mercedes con Lewis che vince precedendo il compagno di scuderia Bottas. Vettel è terzo e cede a Hamilton la testa della classifica mondiale con un distacco di 3 punti tra i due. A Singapore si qualifica soltanto quinto, penalizzato dal passo lungo della Mercedes. In gara giunge primo grazie a un'ottima partenza che gli consente di sorpassare Ricciardo (partito quarto) e all'incidente che mette fuori gioco i primi tre, tra cui il suo avversario nella lotta al titolo iridato, Sebastan Vettel. In Malesia giunge 2º alle spalle di Verstappen (mentre Vettel, partito ultimo per un guasto, è solamente 4°), rafforzando ulteriormente il vantaggio in classifica. Con la vittoria in Giappone, a fronte del ritiro di Vettel, porta il suo vantaggio a 59 punti sul tedesco. Nel Gran Premio degli Stati Uniti d'America, sul circuito di Austin in Texas, Hamilton ottiene nuovamente la pole position, andando a vincere la gara il giorno seguente nonostante il sorpasso subito da Vettel alla partenza e guadagnando ulteriori 7 punti nella classifica iridata. In Messico, Lewis si laurea campione del mondo giungendo 9º, con due gran premi in anticipo. Nelle qualifiche del Gran Premio del Brasile, Hamilton sbatte contro le barriere ed è costretto a partire ultimo. Dopo le qualifiche Hamilton e la Mercedes decidono di sostituire il motore partendo così dalla pit lane, ma riesce, con una bella gara, a giungere 4°. Ad Abu Dhabi giunge 2º alle spalle del compagno di scuderia Bottas concludendo la stagione con 9 vittorie e 363 punti.
2018 |
Nel 2018 Hamilton comincia la stagione ottenendo la 73ª pole in carriera nel gran premio d'Australia. Al via mantiene il primo posto nella prima parte della gara, fino a quando entra in azione la Virtual Safety Car che permette a Sebastian Vettel di effettuare la sosta ai box e ritrovarsi in testa, vincendo il GP davanti all'inglese. In Bahrein si qualifica quarto, ma per via della sostituzione del cambio parte nono, concludendo la gara sul gradino più basso del podio. In Cina parte quarto e termina la gara nella stessa posizione. In Azerbaigian parte secondo dietro il poleman Vettel, ma dopo una gara rocambolesca e la foratura della ruota posteriore destra del compagno Bottas, che si trovava davanti a lui, vince il primo Gran Premio stagionale portandosi in testa al Mondiale Piloti con 70 punti. Nel Gran Premio di Spagna, dopo essere partito dalla pole, riesce a vincere davanti a Bottas e Verstappen, allungando il vantaggio nella classifica del campionato su Sebastian Vettel. A Monaco prende il via dal terzo posto e conclude la gara nella stessa posizione. In Canada si qualifica quarto, però in gara termina quinto e perde la leadership del Mondiale con Vettel che lo supera di un punto. In occasione del Gran Premio di Francia, sul Circuito Paul Ricard, conquista la sua 75ª pole position. Il giorno dopo vince il GP guidando la corsa per la maggior parte dei giri, e si riporta in testa al campionato con 14 punti di vantaggio sul rivale tedesco. Nel Gran Premio d'Austria si qualifica secondo dietro il poleman e compagno di squadra Valtteri Bottas, ma in gara è costretto al ritiro insieme a quest'ultimo - un doppio ritiro per entrambe le Mercedes non si verificava dal GP di Spagna 2016 - per un problema alla power unit (così come anche Bottas e il pilota della Red Bull Daniel Ricciardo), interrompendo così la serie di 33 gare consecutive concluse. Nel Gran Premio di casa Hamilton, dopo aver ottenuto la pole position, è autore di una brutta partenza e viene superato da Vettel e Bottas. Durante il primo giro inoltre ha un contatto da Kimi Raikkonen, che lo manda in testacoda e in fondo al gruppo. Alla fine della gara, anche grazie a una buona strategia e all'uscita della Safety Car, riesce a giungere secondo davanti a Raikkonen e dietro all'altro ferrarista, riuscendo così a limitare il distacco da Vettel a 8 punti. Due settimane dopo ad Hockenheim l'inglese non prende parte alla Q2 per un problema al cambio della sua W09, motivo per il quale il campione del mondo è costretto così a partire in 14ª posizione. In gara, grazie alla buona competitività della sua Mercedes e alle condizioni atmosferiche miste (che portano tra l'altro al ritiro di Sebastian Vettel), unite inoltre anche alla sua sensibilità e capacità di guida sul bagnato, riesce a rimontare fino a vincere il Gran Premio e portandosi nuovamente in testa al mondiale con 17 punti vantaggio sul rivale tedesco. In Ungheria ottiene la pole position sul bagnato, e in gara riesce a mantenere la testa della corsa fino alla fine, davanti a Vettel. Porta così il vantaggio in classifica a 24 punti. Dopo la pausa estiva, in Belgio giunge secondo dopo essere partito in pole, sorpassato da Vettel nel corso del primo giro. Nel successivo Gran Premio d'Italia a Monza riesce a vincere e incrementa così il suo vantaggio su Vettel (+30), coinvolto in un contatto con lo stesso Hamilton durante il primo giro della gara. Da Monza, innesca una serie consecutiva di 3 vittorie, che gli permettono di consolidare notevolmente la sua leadership iridata su Vettel in classifica. In Russia ottiene la sua 70ª vittoria in carriera, davanti al compagno di squadra. La settimana successiva a Suzuka, dopo aver conquistato la sua pole numero 80, trionfa nuovamente con Bottas alle sue spalle (portandosi a -20 dal record di vittorie di Schumacher) ed allunga ulteriormente in classifica. Infatti dopo il Gran Premio del Giappone, frutto anche di alcune prestazioni sottotono del rivale tedesco, il vantaggio di Hamilton arriva a 67 punti, e ciò gli consente di avere il primo match point iridato a 4 gare dal termine. Nella successiva tappa del mondiale, negli Stati Uniti, il pilota inglese non riesce a chiudere il discorso mondiale. Infatti, dopo aver ottenuto la nona pole stagionale, chiude la gara al terzo posto davanti al rivale Vettel, firmando anche il giro più veloce (eguagliato Prost a quota 41, al terzo posto di sempre); tale piazzamento gli consente di allungare ancora in campionato e mantenere un margine rassicurante (+70), vedendo così avvicinarsi il titolo iridato. La settimana dopo, in Messico, nonostante una gara difficile, chiude definitivamente i giochi iridati: riesce a terminare 4º e si conferma matematicamente campione del mondo per la quinta volta in carriera, sulla stessa pista in cui aveva conquistato il mondiale l'anno prima, eguagliando così i titoli mondiali di Juan Manuel Fangio (davanti a lui solo Michael Schumacher a quota 7). In Brasile, dopo aver siglato la pole numero 10 della stagione (82ª in carriera, nonché la 100ª della storia per la Mercedes, di cui solo 56 quelle firmate da Hamilton), si conferma anche in gara cogliendo la decima affermazione del 2018, la 72ª personale. Inoltre la vittoria di Hamilton, unita alla quinta posizione del compagno di squadra Bottas, garantisce aritmeticamente il titolo Costruttori alla Mercedes per il 5° anno consecutivo (seconda striscia più vincente di sempre, dietro solamente a quella della Ferrari, a quota 6 successi iridati di fila ottenuti tra il 1999 e il 2004). Nell'ultimo appuntamento di Abu Dhabi, quello che rappresenta la 100ª gara dell'era turbo-ibrida, Hamilton, dopo l'undicesima pole dell'anno, riesce a confermarsi anche in gara cogliendo la vittoria, la 52ª con la Mercedes, appena 20 in meno delle 72 di Schumacher con la Ferrari: conclude così la stagione con 11 successi, 17 podi (così come nel 2015 e nel 16, record peraltro condiviso anche con Vettel e Schumacher) e 408 punti, record assoluto di punti in una stagione. Con l'ultima gara raggiunge e supera la soglia dei 3000 punti iridati, primo pilota nella storia ad ottenere tale traguardo.
Risultati in GP2 |
(Legenda) N.B. Le gare in grassetto indicano una pole position mentre quelle in corsivo indicano il giro più veloce in gara.
Anno | Scuderia | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | Posizione | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
2006 | ART Grand Prix | VAL FEA 2 | VAL SPR 6 | SAN FEA SQ | SAN SPR 10 | EUR FEA 1 | EUR SPR 1 | SPA FEA 2 | SPA SPR 4 | MON FEA 1 | GBR FEA 1 | GBR SPR 1 | FRA FEA 19 | FRA SPR 5 | GER FEA 2 | GER SPR 3 | UNG FEA 10 | UNG SPR 2 | TUR FEA 2 | TUR SPR 2 | ITA FEA 3 | ITA SPR 2 | 1º | 114 |
Risultati in Formula 1 |
2007 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||||||
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McLaren | MP4-22 | 3 | 2 | 2 | 2 | 2 | 1 | 1 | 3 | 3 | 9 | 1 | 5 | 2 | 4 | 1 | Rit | 7 | 109 | 2º |
2008 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
McLaren | MP4-23 | 1 | 5 | 13 | 3 | 2 | 1 | Rit | 10 | 1 | 1 | 5 | 2 | 3 | 7 | 3 | 12 | 1 | 5 | 98 | 1º |
2009 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
McLaren | MP4-24 | SQ | 7 | 6 | 4 | 9 | 12 | 13 | 16 | 18 | 1 | 2 | Rit | 12 | 1 | 3 | 3 | Rit | 49 | 5º |
2010 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
McLaren | MP4-25 | 3 | 6 | 6 | 2 | 14 | 5 | 1 | 1 | 2 | 2 | 4 | Rit | 1 | Rit | Rit | 5 | 2 | 4 | 2 | 240 | 4º |
2011 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
McLaren | MP4-26 | 2 | 8 | 1 | 4 | 2 | 6 | Rit | 4 | 4 | 1 | 4 | Rit | 4 | 5 | 5 | 2 | 7 | 1 | Rit | 227 | 5º |
2012 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
McLaren | MP4-27 | 3 | 3 | 3 | 8 | 8 | 5 | 1 | 19 | 8 | Rit | 1 | Rit | 1 | Rit | 5 | 10 | 4 | Rit | 1 | Rit | 190 | 4º |
2013 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Mercedes | F1 W04 | 5 | 3 | 3 | 5 | 12 | 4 | 3 | 4 | 5 | 1 | 3 | 9 | 5 | 5 | Rit | 6 | 7 | 4 | 9 | 189 | 4º |
2014 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Mercedes | F1 W05 | Rit | 1 | 1 | 1 | 1 | 2 | Rit | 2 | 1 | 3 | 3 | Rit | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 2 | 1 | 384 | 1º |
2015 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Mercedes | F1 W06 | 1 | 2 | 1 | 1 | 2 | 3 | 1 | 2 | 1 | 6 | 1 | 1 | Rit | 1 | 1 | 1 | 2 | 2 | 2 | 381 | 1º |
2016 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Mercedes | F1 W07 | 2 | 3 | 7 | 2 | Rit | 1 | 1 | 5 | 1 | 1 | 1 | 1 | 3 | 2 | 3 | Rit | 3 | 1 | 1 | 1 | 1 | 380 | 2º |
2017 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Mercedes | F1 W08 | 2 | 1 | 2 | 4 | 1 | 7 | 1 | 5 | 4 | 1 | 4 | 1 | 1 | 1 | 2 | 1 | 1 | 9 | 4 | 2 | 363 | 1º |
2018 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||||||
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Mercedes | F1 W09 | 2 | 3 | 4 | 1 | 1 | 3 | 5 | 1 | Rit | 2 | 1 | 1 | 2 | 1 | 1 | 1 | 1 | 3 | 4 | 1 | 1 | 408 | 1º |
Legenda | 1º posto | 2º posto | 3º posto | A punti | Senza punti | Grassetto=Pole position Corsivo=Giro più veloce |
Solo prove/Terzo pilota | Non qualificato | Ritirato/Non class. | Squalificato | Non partito |
Confronto con i compagni di squadra |
Anno | Punti di Hamilton | Punti del compagno | Compagno di squadra | Scuderia |
---|---|---|---|---|
2007 | 109 | 109 | Fernando Alonso | McLaren |
2008 | 98 | 53 | Heikki Kovalainen | McLaren |
2009 | 49 | 22 | Heikki Kovalainen | McLaren |
2010 | 240 | 214 | Jenson Button | McLaren |
2011 | 227 | 270 | Jenson Button | McLaren |
2012 | 190 | 188 | Jenson Button | McLaren |
2013 | 189 | 171 | Nico Rosberg | Mercedes AMG F1 |
2014 | 384 | 317 | Nico Rosberg | Mercedes AMG F1 |
2015 | 381 | 322 | Nico Rosberg | Mercedes AMG F1 |
2016 | 380 | 385 | Nico Rosberg | Mercedes AMG F1 |
2017 | 363 | 305 | Valtteri Bottas | Mercedes AMG F1 |
2018 | 408 | 247 | Valtteri Bottas | Mercedes AMG F1 |
Record in Formula 1 |
(Aggiornato dopo il Gran Premio di Abu Dhabi 2018)
Record | Numero/Data |
---|---|
Maggior numero di punti totali[49] | 3 018 |
Maggior numero di punti nella stagione di debutto[50] | 109 (2007) |
Maggior numero di punti in una stagione[51] | 408 (2018) |
Maggior numero di gare consecutive terminate a punti[52] | 33 (Giappone 2016–Francia 2018) |
Maggior numero di podi in una stagione[53] | 17 (2015, 2016, 2018; a pari merito con Sebastian Vettel e Michael Schumacher) |
Maggior numero di podi consecutivi dalla gara di debutto[54] | 9 (Australia 2007–Gran Bretagna 2007) |
Pilota più giovane in testa al campionato mondiale[55] | 22 anni, 4 mesi e 6 giorni (Spagna 2007) |
Maggior numero di vittorie per un britannico[56] | 73 (a Abu Dhabi 2018) |
Maggior numero di vittorie nella stagione di debutto[57] | 4 (2007; a pari merito con Jacques Villeneuve) |
Maggior numero di vittorie partendo dalla pole position[58] | 47 (a Abu Dhabi 2018) |
Maggior numero di stagioni consecutive con almeno una vittoria a partire dall'anno di debutto[59] | 12 (2007-2018) |
Maggior numero di vittorie in un mese[60] | 4 (luglio 2016, Austria 2016–Germania 2016) |
Maggior numero di vittorie in Gran Premi differenti[61] | 23 (a Francia 2018) |
Maggior numero di vittorie in circuiti differenti[62] | 26 (a Paul Ricard 2018) |
Maggior numero di vittorie in una stagione senza aver vinto il campionato | 10 (2016) |
Maggior numero di pole position in assoluto[63] | 83 (a Abu Dhabi 2018) |
Maggior numero di pole position nella stagione di debutto[64] | 6 (2007) |
Maggior numero di stagioni consecutive con almeno una pole position a partire dall'anno di debutto[65] | 12 (2007-2018) |
Maggior numero di pole position in Gran Premi differenti[66] | 24 (a Francia 2018) |
Maggior numero di pole position in circuiti differenti[67] | 27 (a Paul Ricard 2018) |
Maggior numero di pole position nel gran premio di casa | 6 (Gran Premio di Gran Bretagna); a pari merito con Ayrton Senna - Gran Premio del Brasile |
Maggior numero di prime file in assoluto[68] | 132 (a Abu Dhabi 2018) |
Maggior numero di Gran Premi consecutivi con almeno un giro al comando[69] | 18 (Ungheria 2014–Gran Bretagna 2015) |
Maggior numero di partenze con un unico costruttore di motori[70] | 229 (Mercedes-Benz; Australia 2007–Abu Dhabi 2018) |
Onorificenze |
Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico | |
«Per il prestigio reso agli sport motoristici britannici» — 31 dicembre 2008[71] |
Casco |
Hamilton ha usato, fino al 2013, un casco molto simile a quello leggendario di Senna, suo idolo da piccolo, poi cambiato in quanto assomigliava al casco del compagno Rosberg.
Dal 2014 Hamilton indossa un casco bianco (con qualche parte di colore oro n.d.r) con strisce ai lati rosse;
Nella parte posteriore del suo casco c'è una scritta ''Still I Rise'' (in italiano "Mi alzo ancora") e le sue iniziali ''HAM'', mentre nella parte superiore c'è il suo numero ''44''.
Spesso durante la stagione Hamilton cambia casco per commemorare eventi: per esempio nel Gran Premio del Brasile del 2013 si è presentato con un casco che riprende la livrea della bandiera del Paese e dietro veniva raffigurato il Cristo Redentore.
Note |
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^
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^ - Insulti razzisti a Hamilton. Si muove il governo inglese
^ http://www.repubblica.it/2008/07/motori/formulauno/stagione-2008a/spa-gara/spa-gara.html Articolo da Repubblica.it
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(EN) Sito ufficiale, su lewishamilton.com.
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(EN) Lewis Hamilton, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
(EN) Lewis Hamilton, su racing-reference.info, NASCAR Digital Media LLC.
(EN) Lewis Hamilton, su driverdb.com, DriverDB AB.
(EN) Lewis Hamilton, su Internet Movie Database, IMDb.com.
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