Borso d'Este
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Borso d'Este | |
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Borso d'Este in un ritratto di Baldassarre d'Este (1443 – 1504). | |
Marchese di Ferrara, Modena e Reggio | |
In carica | 1450 – 1471 |
Predecessore | Leonello d'Este |
Successore | se stesso come Duca di Ferrara, Modena e Reggio |
Duca di Ferrara, Modena e Reggio | |
Predecessore | se stesso come Marchese di Ferrara, Modena e Reggio |
Successore | Ercole I d'Este |
Nascita | 1413 |
Morte | 20 agosto 1471 |
Sepoltura | Certosa di Ferrara |
Luogo di sepoltura | Ferrara |
Dinastia | Este |
Padre | Niccolò III d'Este |
Madre | Stella de' Tolomei |
Figli | nessuno |
Religione | Cattolicesimo |
Borso d'Este (1413 – 20 agosto 1471) è stato un figlio illegittimo di Niccolò III d'Este e della sua favorita Stella de' Tolomei, nota anche con il nome di Stella dell'Assassino, ultimo marchese di Ferrara, e primo duca di Ferrara, Modena e Reggio. Nel 1453 venne nominato conte di Rovigo dall'imperatore Federico III d'Asburgo[1]. Successe al fratello Leonello d'Este il 1º ottobre 1450 nei domini paterni.
Indice
1 Biografia
2 Politica e vita di corte
3 Discendenza
4 Ascendenza
5 Note
6 Bibliografia
7 Voci correlate
8 Altri progetti
9 Collegamenti esterni
Biografia |
Borso il 18 maggio 1452 ricevette i feudi di Reggio e Modena dall'Imperatore Federico III come duca.
L'occasione dell'incontro fu un ricevimento in occasione del matrimonio tra Bartolomeo Pendaglia e Margherita Costabili che venne festeggiato in una delle più sontuose dimore patrizie estensi di quel periodo, Palazzo Pendaglia.
Il 14 aprile 1471 il papa Paolo II lo nominò primo duca di Ferrara ma la morte lo colse pochi mesi dopo, il 20 agosto 1471.
Politica e vita di corte |
La sua politica fu sempre incentrata sul tentativo di espandere lo stato estense e di nobilitare la famiglia d'Este. In questa ottica va vista la sua volontà di ottenere il titolo ducale per i suoi possedimenti. In politica estera fu molto vicino alla Repubblica di Venezia e avverso sia a Francesco Sforza che alla famiglia dei Medici per vecchie ruggini che consistevano nel tentativo di Filippo Maria Visconti, ultimo duca di Milano della famiglia Visconti di far succedere un estense nella città lombarda. Questi dissidi portarono alla vana battaglia della Riccardina che non ebbe né vincitori né vinti.
La corte di Borso fu il centro della Scuola di pittura di Ferrara, cui appartengono Francesco del Cossa, Ercole de' Roberti, Cosmè Tura e Antonio Marescotti.
Nella tradizione successiva (come per esempio nell'Orlando furioso dell'Ariosto) Borso venne visto come sovrano magnanimo e illuminato, soprattutto per il fatto di aver consentito al ramo legittimo degli Este (rappresentato da Ercole I d'Este in quanto figlio di Niccolò III e della sua terza moglie Ricciarda di Saluzzo) di tornare al potere; in realtà Borso era piuttosto avaro per quanto riguarda la cultura: celebre è l'episodio in cui Francesco del Cossa, uno degli autori degli affreschi del Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia chiese un compenso maggiore per le sue fatiche pittoriche, e sentendoselo negare da Borso se ne andò a Bologna a fondare la sua scuola pittorica. La fama di Borso come committente è legata alla famosa Bibbia, miniata da Taddeo Crivelli, una delle più alte opere di miniatura del Rinascimento italiano.
Discendenza |
Borso d'Este non si sposò e non ebbe figli. Il successore fu il fratellastro Ercole I d'Este.
Ascendenza |
Genitori | Nonni | Bisnonni | ||||||||
Alberto V d'Este | Obizzo III d'Este | | ||||||||
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Lippa Ariosti | | |||||||||
Niccolò III d'Este | | |||||||||
Isotta Albaresani | Alberto Albaresani | | ||||||||
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... | | |||||||||
Borso d'Este | | |||||||||
Giovanni de' Tolomei | ... | | ||||||||
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... | | |||||||||
Stella de' Tolomei | | |||||||||
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... | | |||||||||
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Note |
^ C.M.Goldoni, p.87
Bibliografia |
Luciano Chiappini, Gli estensi. Storia di mille anni, Ferrara, Corbo Editore, 2001, ISBN 978-88-8269-029-8.accesso
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(aiuto)
- Claudio Maria Goldoni, Atlante estense - Mille anni nella storia d'Europa - Gli Estensi a Ferrara, Modena, Reggio, Garfagnana e Massa Carrara, Modena, Edizioni Artestampa, 2011, ISBN 978-88-6462-005-3.
- Graziano Gruppioni, LA NOSTRA STORIA Storie di storia ferrarese, in Documenti per la storia di Ferrara 2, Ferrara, 2G Editrice, 2010, ISBN 978-88-89248-19-5.
- Gerolamo Melchiorri, Donne illustri ferraresi dal Medioevo all'Unità, a cura di Graziano Gruppioni, prefazione Enrica Guerra, Ferrara, 2G Editrice, 2014, ISBN 978-88-89248-18-8.
Voci correlate |
- Ducato di Ferrara
- Duchi di Ferrara
- Bibbia di Borso d'Este
- Rinascimento ferrarese
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Borso d'Este
Collegamenti esterni |
Borso d'Este, su Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
(EN) Borso d'Este, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (FR) GENEALOGIE DES DUCS DE MODENE ET FERRARE Maison d'ESTE, su genroy.fr. URL consultato l'8 marzo 2016.
- (EN) fmg.ac, 15 ottobre 2014, http://fmg.ac/Projects/MedLands/MODENA,%20FERRARA.htm#_Toc248721868 Titolo mancante per url
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(aiuto). URL consultato l'8 marzo 2016.
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 42628884 · ISNI (EN) 0000 0000 6634 6742 · LCCN (EN) n94092560 · GND (DE) 118513753 · BNF (FR) cb13557103g (data) · CERL cnp01369588 |
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