Magnate








Il termine magnate si riferisce in genere ai membri delle più potenti e ricche famiglie appartenenti all'oligarchia cittadina soprattutto in età comunale.


Laddove queste famiglie potevano vantare antiche origini feudali; magnate può essere considerato sinonimo di nobile, anche se il termine non allude ai loro privilegi giuridici codificati ed ereditari, ma piuttosto alla compresenza di una consistente ricchezza fondiaria ed una radicata tradizione militare.


Accanto a queste si trovano però anche famiglie di origine mercantile fortemente arricchitesi con i propri affari e che, soprattutto a partire dal XIII secolo, si avvicinano lentamente a quelle dell'antica nobiltà feudale inurbata (cioè migrata dalla campagna verso la città), imitandone lo stile di vita ed iniziando ad ordinare i propri figli cavalieri, attraverso le tradizionali cerimonie d'investitura.


Le famiglie magnatizie, sempre ai vertici delle istituzioni comunali, tramite l'esercizio delle più alte magistrature e la partecipazione costante nei consigli cittadini, si scontreranno spesso e con violenza per il predominio sulla scena politica; è per questo che alla fine del Duecento, in molte città italiane verranno proclamate delle Leggi antimagnatizie, miranti proprio all'esclusione dal governo di tutte quelle famiglie, sia di origine feudale che mercantile, nelle cui file si trovassero dei cavalieri; a questo proposito, si possono ricordare i provvedimenti presi a Firenze nel 1293 da Giano della Bella, conosciuti come Ordinamenti di Giustizia, che più che rivolgersi contro la nobiltà di sangue, intendevano porre un freno al potere esercitato da questa oligarchia che condivideva gli stessi ideali e si era a lungo imposta ai vertici delle istituzioni.
Non c'è da stupirsi pertanto se queste leggi avranno breve durata, dato che anche i membri delle Arti Maggiori ne facevano ormai parte.


Nell'accezione odierna il magnate è colui che è a capo, generalmente dopo averlo creato, di un impero economico-finanziario, di un'industria o di notevoli possedimenti immobiliari.



Nell'Europa centrale |


In Polonia erano chiamati così i rappresentanti dell'alta nobiltà, che avevano anche un proprio organo rappresentativo nel Senato; il resto della nobiltà era rappresentato dalla Camera dei nunzi.


Anche in Ungheria il termine magnate designò la nobiltà più alta, contraddistinta da immensi possedimenti terrieri. La loro assemblea prese il nome di Főrendiház o Camera dei Magnati. Tradizionalmente i magnati si sentivano come gli elettori del re d'Ungheria, anche quando, ormai il titolo era ereditario per gli imperatori d'Austria.






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