Lajos Kossuth










Lajos Kossuth ritratto da August Prinzhofer


Lajos Kossuth, in italiano noto anche come Luigi Kossuth (Monok, 19 settembre 1802 – Torino, 20 marzo 1894), è stato un politico ungherese.


Fu a capo dell'ala democratico-radicale dei nazionalisti ungheresi che attuò l'indipendenza dell'Ungheria dall'Impero austriaco durante i moti del 1848 e che durò fino all'agosto del 1849, quando la giovane repubblica ungherese fu invasa da 250.000 russi.




Indice






  • 1 Biografia


    • 1.1 Famiglia


    • 1.2 I primi anni


    • 1.3 Giornalista e leader politico




  • 2 Riconoscimenti


  • 3 Note


  • 4 Voci correlate


  • 5 Altri progetti


  • 6 Collegamenti esterni





Biografia |



Famiglia |




La casa natale di Kossuth (Monok)


Lajos Kossuth nacque a Monok, una piccola cittadina nel comitato di Zemplén in Ungheria, primo di quattro figli. Suo padre apparteneva alla piccola nobiltà, aveva una piccola azienda ed era avvocato di professione. Gli antenati della famiglia Kossuth avevano vissuto nel comitato di Turóc, nell'odierna Slovacchia, a partire dal XIII secolo.


La madre di Lajos Kossuth, Karolina Weber, era nata da una famiglia luterana.



I primi anni |


La madre crebbe i figli con rigorosa istruzione luterana. Lajos completò la propria formazione presso il collegio calvinista di Sárospatak e all'Università degli Studi di Pest (oggi Budapest). Poco più che diciannovenne, entrò nella prassi giuridica del padre. Era popolare a livello locale; venne nominato amministratore dalla contessa Szapáry, una vedova con grandi patrimoni.




La sedia Kossuth nella Grande Chiesa protestante di Debrecen (1848)


Poco dopo essersi dimesso dalla contessa Szapáry, Kossuth venne raccomandato come segretario presso il conte Hunyady alla Dieta nazionale ungherese, che all'epoca si riuniva (in lingua latina) a Presburgo, oggi Bratislava, nella quale nasceva il movimento nazionale slovacco. In quelle prime riunioni, però, non si distinse granché (leader erano Miklós Wesselényi e István Széchenyi), ma le sue lettere furono notate da molti leader liberali.


Presto fondò un giornale denominato Országgyűlési tudósítások, che però incontrò subito l'opposizione della censura. La Dieta venne chiusa nel 1836 e Kossuth, insieme a Wesselényi (il futuro "salvatore barcarolo dell'inondazione del 1838 di Pest)), fu arrestato l'anno seguente.
Dopo un anno di prigione a Buda in attesa della conclusione del processo, si fece altri quattro anni di carcere, che gli permisero comunque di studiare scienze politiche, la Bibbia e le lingue (per esempio quella inglese, che acquisì leggendo soprattutto Shakespeare).
La durezza del carcere venne alleviata anche dalle visite di Teresa Meszlényi, che poi diventerà sua moglie (anche se il prete cattolico si rifiutò di benedire il matrimonio[1]).


Nel frattempo una campagna per la sua liberazione venne avviata dai suoi amici. Con la riapertura della Dieta nel 1839, la campagna in favore della sua liberazione aumentò di visibilità e importanza simbolica.
Alla fine Metternich, benché intenzionato a tenere un atteggiamento duro fino all'ultimo, non poté che liberarlo nel 1840.




La prima statua elevata a Kossuth in Ungheria. Miskolc, piazza Elisabetta d'Austria.



Giornalista e leader politico |


Fu così che Kossuth si trovò a svolgere il ruolo di simbolo e icona della lotta degli ungheresi per la loro indipendenza.


Completamente rimessosi dai traumi della prigionia, nel 1841 fu nominato direttore di un nuovo giornale liberale, denominato Pesti Hírlap.
Il giornale ebbe subito grande successo, raggiungendo una tiratura giornaliera di 7.000 copie (un numero imponente per l'epoca).
Il partito legittimista filo-imperiale gli contrappose il giornale "Világ", ma con scarsi risultati (alla fine finì per aumentare il prestigio della testata liberale).


Avvertito da Széchenyi del pericolo che la sua penna, facendo appello al "popolo", avrebbe portato allo scoppio della rivoluzione, egli continuò a chiedere (oltre all'abolizione del servaggio e alla tassazione della nobiltà) l'indipendenza dall´Austria. Con la sua retorica nazionalista magiarocentrica finì per alimentare anche i nazionalismi degli altri popoli dell'Ungheria, indebolendo quindi il terreno del movimento liberale, che venne da troppi cittadini ungheresi identificato con il partito dell'etnia magiara.


Nel 1844 fu licenziato dalla direzione del Pesti Hírlap e tentò, invano, di ottenere una licenza per aprire un suo nuovo giornale.
Metternich gli offrì un incarico governativo, ma egli rifiutò passando tre anni in cerca di una nuova occupazione stabile. Nel frattempo continuò la sua attività politica avvicinandosi a Friedrich List, fondatore dell'associazione denominata "Védegylet", finché nel 1847, con l'appoggio di Lajos Batthyány, riuscì a farsi eleggere deputato di Pest. Una volta eletto avrebbe dichiarato: "Adesso che sono deputato, smetterò di fare l'agitatore!".
In parlamento divenne il capo dei liberali estremisti, attirandosi le accuse di Batthyány, István Széchenyi, Szemere e József Eötvös, che gli rimproverarono di voler diventare capo della nazione.


Massone, fu Gran Maestro onorario del Grande Oriente Ungarico in esilio a Torino[2].



Riconoscimenti |




Bancanota da 100 fiorini (1948–1999)


Considerato un eroe nazionale ungherese, dopo la seconda guerra mondiale una sua statua è stata posta nel colonnato della Piazza degli Eroi a Budapest al posto di quella dell'imperatore Francesco Giuseppe I d'Austria. Quasi ogni comune d'Ungheria ha delle vie o piazze nominate di lui. Ha una statua sulla piazza del parlamento ungherese che porta anche il suo nome. Università, scuole, ponti, associazioni, organizzazioni a scopo diverso, la stazione numero uno della radio statale ungherese ecc. portano o hanno portato il nome di Kossuth. La moneta d'argento da 5 fiorini per anni e la banconota da 100 fiorini ungheresi per lungo tempo hanno portato il suo ritratto.



Note |




  1. ^ Questo episodio convinse Kossuth sulla necessità di incentivare i matrimoni interconfessionali.


  2. ^ Luigi Polo Friz, Lodovico Frapolli, la Loggia massonica Dante Alighieri e l'emigrazione ungherese (PDF), Rivista di studi ungheresi. URL consultato il 3 agosto 2015.



Voci correlate |


  • Presidenza di Millard Fillmore

  • Rivoluzione ungherese del 1848


Altri progetti |



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Collegamenti esterni |






  • Lajos Kossuth, su openlibrary.org, Internet Archive. Modifica su Wikidata


  • (EN) Lajos Kossuth, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata


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