Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio"

































































Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio"

Museo archeologico nazionale d'Abruzzo 01.jpg

Villa Frigerj, sede storica dell'ateneo dannunziano
Ubicazione
Stato
Italia Italia
Città Chieti
Altre sedi
Pescara, Vasto, Lanciano, Torre de' Passeri, Torrevecchia Teatina
Dati generali
Nome latino
Adriatica Studiorum Universitas
Soprannome Ud'A
Fondazione 1960
Tipo Statale
Dipartimenti 13
Rettore Sergio Caputi
Studenti 25 274 (2016/17) [1]
Colori
     Verde
Affiliazioni
UEA, Netval, CINECA, AL
Sport CUS Chieti
Mappa di localizzazione

Sito web

L'Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio" è una università italiana statale, avente sede legale nella città di Chieti, intitolata allo scrittore abruzzese Gabriele d'Annunzio.


Istituita nel 1965 come Libera Università e divenuta statale nel 1982, l'ateneo attualmente conta tredici dipartimenti e due scuole, dislocate nei campus universitari di Chieti e Pescara. Alcuni corsi distaccati di laurea si svolgono anche nei comuni di Vasto, Lanciano, Torre de' Passeri e Torrevecchia Teatina, sede dell'Università telematica "Leonardo da Vinci", istituita e promossa per volontà dell'ateneo dannunziano.




Indice






  • 1 Storia


    • 1.1 Le origini


    • 1.2 La fondazione e la costituzione delle facoltà


    • 1.3 Lo sviluppo e la statizzazione




  • 2 Organizzazione e struttura


    • 2.1 Sedi


    • 2.2 Scuole e dipartimenti


    • 2.3 Centri e scuole superiori


    • 2.4 Biblioteche e musei




  • 3 Note


  • 4 Bibliografia


  • 5 Voci correlate


  • 6 Altri progetti


  • 7 Collegamenti esterni





Storia |



Le origini |


Le istituzioni comunali e provinciali della città di Chieti dichiararono al Ministero della pubblica istruzione, nel novembre del 1955, le intenzioni di costituire un consorzio per l'istituzione di una libera università presso il comune teatino grazie all'idea dell'ingegner Filippo de Apulia. La nascita del Consorzio Universitario Abruzzese, che deriva da tale richiesta, fu ufficialmente approvata nel 1960 dal Prefetto di Chieti, in seguito alla partecipazione della camera di commercio e della cassa di risparmio assieme ad oltre sessanta comuni abruzzesi.[2]


Seguì nell'ottobre del 1961 l'inaugurazione della facoltà di lettere e filosofia da parte di un comitato tecnico ordinatore, presieduto dal professore Ettore Paratore, la quale anticipò la cerimonia inaugurale dei corsi liberi universitari, svoltasi a Chieti il 12 novembre dello stesso anno.[3] Nel mese successivo fu celebrata la nascita dei corsi di economia e commercio con annesso corso di lingue e letterature straniere presso il Salone dei Marmi della Provincia di Pescara, con la prolusione del professore Carlo Izzo.[4]



La fondazione e la costituzione delle facoltà |


La richiesta per l'istituzione della Libera Università degli Abruzzi fu avanzata nel gennaio del 1963 da parte del comitato promotore, spingendo le istituzioni di Chieti, Pescara e Teramo a riunirsi per discutere l'unificazione dei tre consorzi universitari in un unico consorzio interprovinciale. Il Ministro della pubblica istruzione Luigi Gui firmò in data 3 marzo 1965 il decreto di riconoscimento della Libera Università Abruzzese degli Studi "Gabriele d'Annunzio", intitolata al poeta pescarese.[5]




Dipartimento di Lettere presso il campus di Chieti


Chieti divenne la sede legale dell'ateneo con gli uffici del rettorato e la facoltà di lettere e filosofia; Pescara disponeva della facoltà di economia e commercio, con annesso corso di lingue e letterature straniere, mentre a Teramo veniva collocata la facoltà di giurisprudenza.[6] Il professore Renato Balzarini fu eletto come primo rettore dell'Università, il quale presiedette il primo consiglio d'amministrazione, composto da 14 membri.[7]


La cerimonia di inaugurazione del primo anno accademico 1965/66 si svolse a Pescara il 19 marzo 1966, con la presenza del ministro Luigi Gui.[8] Negli anni successivi, l'Università assistette all'inaugurazione della facoltà di medicina e chirurgia a Chieti, all'istituzione della facoltà di architettura a Pescara e di scienze politiche a Teramo.[9] Venne inoltre istituito il corso di laurea in lingue e letterature straniere, che si separò definitivamente da economia e commercio. Nel dicembre del 1979, il professore Aldo Bernardini fu eletto rettore.[10]



Lo sviluppo e la statizzazione |


Con l'approvazione del Senato della Repubblica, la Libera Università "Gabriele d'Annunzio" divenne università statale nel 1982.[11] Seguì l'inaugurazione delle facoltà di farmacia, veterinaria e scienze con corso di laurea in scienze geologiche, dislocate presso i tre poli universitari abruzzesi.[12] Il sigillo dell'Università, che si ispira alla scultura di Pietro Cascella collocata nei campus di Chieti e di Pescara, riproduce in forma stilizzata la testa della Minerva, posta su capitello semplice, che porta la dicitura «Università degli Studi "G. d'Annunzio"», su cui è sovraimpresso l'acronimo «Ud'A». Nel novembre del 1993, le facoltà presenti nella città di Teramo si scorporarono dall'ateneo dannunziano, dando vita all'Università degli Studi di Teramo.[13] La sede di Chieti attraversò negli anni successivi un netto ampliamento che portò all'istituzione del Museo di Storia delle Scienze Biomediche e all'inaugurazione del presidio ospedaliero clinicizzato.[14][15]


Agli inizi degli anni 2000, il Continuing Education Centre (CEduC), un centro di formazione permanente, fu fondato presso la città di Torrevecchia Teatina, mentre a Chieti veniva aperta la sede della scuola di specializzazione all'insegnamento secondario (SSIS).[16][17] Nel 2002, l'ateneo inaugurò quattro nuove facoltà producendo un aumento della popolazione studentesca che portò alla realizzazione di un secondo polo didattico, il campus di Madonna delle Piane.[18] Nell'anno successivo seguirono la nascita della Fondazione Università d'Annunzio e l'inaugurazione del Centro di Scienze per l'Invecchiamento (CeSI).[19][20] Quest'ultimo assunse notevole valenza nazionale per essere uno dei venti centri di eccellenza di ricerca biomedica selezionati e finanziati dal MIUR.[21] Nel 2004 al centro venne riconosciuto lo speciale status consultivo per il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite.[22]


L'ateneo istituì e promosse l'attivazione dell'Università telematica "Leonardo da Vinci", legalmente riconosciuta nel 2004, con sede a Torrevecchia Teatina.[23] Tale Università costituisce il campus online dell'ateneo dannunziano ed eroga i suoi servizi esclusivamente online. Nel 2006, la facoltà di scienze della formazione fu inaugurata a Chieti. Con l'approvazione della riforma Gelmini, a partire dall'anno accademico 2012/13, le facoltà sono state sostituite da tredici dipartimenti.[24]



Organizzazione e struttura |




Rettorato



Sedi |


Le sedi dell'Università degli Studi "G. d'Annunzio" sono due: il campus di Chieti ed il polo di Pescara. Il campus di Chieti si trova in località Madonna delle Piane, a Chieti Scalo, dove hanno sede il rettorato, la direzione generale e gli uffici centrali dell'amministrazione, oltre alle aule per la didattica e alle biblioteche. Il campus dispone di strutture e servizi utilizzati dalla comunità accademica e da quella cittadina, tra cui gli impianti sportivi.[25] Il polo di Pescara è collocato lungo l'infrastruttura ecologica della "via verde", destinata a collegare servizi e impianti come la cittadella giudiziaria, edifici universitari e strutture terziarie e residenziali. All'interno del corpo centrale del polo, si trova la biblioteca unificata.[26]


Alcuni corsi distaccati di laurea si tengono anche nei comuni di Vasto, Lanciano e Torre de' Passeri. Nella città di Torrevecchia Teatina ha sede il polo di teledidattica, strutturato nel dottorato di ricerca in e-learning, development and delivery e nell'Università telematica "Leonardo da Vinci", nata su impulso dell'ateneo dannunziano e per iniziativa della Fondazione Università d'Annunzio.[27]



Scuole e dipartimenti |


L'Università degli Studi "G. d'Annunzio" si articola in tredici dipartimenti e due scuole.[28]



  • Scuola di Medicina e Scienze della Salute

    • Dipartimento di Medicina e Scienze dell'Invecchiamento

    • Dipartimento di Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche

    • Dipartimento di Scienze Psicologiche, della Salute e del Territorio

    • Dipartimento di Scienze Mediche, Orali e Biotecnologiche



  • Scuola delle Scienze Economiche, Aziendali, Giuridiche e Sociologiche

    • Dipartimento di Economia

    • Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali



  • Dipartimento di Architettura

  • Dipartimento di Economia Aziendale

  • Dipartimento di Farmacia

  • Dipartimento di Ingegneria e Geologia

  • Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali

  • Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne

  • Dipartimento di Scienze Filosofiche, Pedagogiche ed Economico-Quantitative




Il Giardino dei Semplici del Dipartimento di Farmacia



Centri e scuole superiori |


L'ateneo dispone del Centro di Scienze dell'Invecchiamento (CeSI), del dipartimento CeSI Biotech, del Centro di Ricerca Clinica (CRC) e dell'Istituto di Tecnologie Avanzate Biomediche (ITAB), istituito dall'Unione europea.[29] L'Università ha anche un centro linguistico di ateneo (CLA) e ha istituito la Scuola Superiore "Gabriele d'Annunzio" (School of Advanced Studies), finalizzata ad attività di internazionalizzazione e di alta formazione per la ricerca.[30]



Biblioteche e musei |


I poli bibliotecari sono formati dalle Biblioteche di Area, Interdisciplinari e dai Fondi Librari delle due sedi di Chieti e Pescara. All'interno del campus di Chieti, si trova la Biblioteca Medico Scientifica e la Biblioteca Interfacoltà "Ettore Paratore".[31][32] Il polo universitario di Pescara dispone della Biblioteca Unificata.[33] La biblioteca digitale dell'ateneo gestisce una selezione di riviste scientifiche pubblicate dai dipartimenti e dai gruppi di ricerca dell'Università degli Studi "G. d'Annunzio".[34]


L'ateneo offre una serie di collezioni che con il tempo sono state arricchite e organizzate nel Museo universitario. Affiliato all'International Council of Museums, sin dal momento della sua costituzione il museo partecipa inoltre alla Conferenza Permanente dei Musei universitari istituita presso la CRUI.[35]



Note |




  1. ^ Anagrafe Nazionale Studenti: Iscritti 2016/2017 Ateneo Chieti-Pescara, MIUR. URL consultato il 22 agosto 2018.


  2. ^ Morgese, pp. 6–8


  3. ^ Morgese, pp. 9–12


  4. ^ La Facoltà di Lingue e Letterature Straniere della "d'Annunzio" festeggia i 45 anni, in Il Tempo, 14 dicembre 2006. URL consultato il 25 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2015).


  5. ^ Bompiani 1979, pp. 7–8


  6. ^ Catalano, pp. 141–151


  7. ^ Morgese, pp. 24–27


  8. ^ Chirivi, p. 61


  9. ^ Sensi, p. 19


  10. ^ D'Acunzo et al., p. 11


  11. ^ Bompiani 1982, p. 9


  12. ^ Martinelli et al., p. 213


  13. ^ Sistema Universitario Abruzzese, p. 116


  14. ^ La storia, Museo Universitario di Chieti. URL consultato il 25 settembre 2015.


  15. ^ Barbieri et al., p. 102


  16. ^ Martinelli et al., p. 391


  17. ^ Decreto istitutivo del C.Edu.C., Continuing Education Center. URL consultato il 25 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2007).


  18. ^ Barbieri 2003, p. 256


  19. ^ Fondazione Università Gabriele d'Annunzio .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
    [collegamento interrotto], su fondazioneunich.it. URL consultato il 25 settembre 2015.



  20. ^ Intervento del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Letizia Moratti all'inaugurazione Cesi, Centro di scienze dell'invecchiamento, Ministero della Pubblica Istruzione, 16 aprile 2003. URL consultato il 25 settembre 2015.


  21. ^ I Settori di eccellenza: i centri di ricerca e le best practices – CESI, CORDIS. URL consultato il 25 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).


  22. ^ Ricerca: ONU, CeSI di Chieti sarà 'consulente' su invecchiamento, in Adnkronos, 13 giugno 2003. URL consultato il 25 settembre 2015.


  23. ^ Istituzione dell'Università telematica non statale «Leonardo da Vinci» (PDF)
    [collegamento interrotto], Gazzetta Ufficiale, 27 ottobre 2004. URL consultato il 25 settembre 2015.



  24. ^ Relazione del Rettore, su unich.it. URL consultato il 25 settembre 2015.


  25. ^ Barbieri 2003, p. 289


  26. ^ Martinelli et al., p. 295


  27. ^ Sede di Torrevecchia Teatina, su unich.it. URL consultato il 25 settembre 2015.


  28. ^ Scuole e Dipartimenti, su unich.it. URL consultato il 25 settembre 2015.


  29. ^ Istituto di Tecnologie Avanzate Biomediche
    [collegamento interrotto], su fondazioneunich.it. URL consultato il 28 settembre 2015.



  30. ^ Scuola Superiore "G. d'Annunzio", su unich.it. URL consultato il 28 settembre 2015.


  31. ^ Biblioteche, su unich.it. URL consultato il 25 settembre 2015.


  32. ^ Biblioteca Interfacoltà "Ettore Paratore", su unich.it. URL consultato il 25 settembre 2015.


  33. ^ Biblioteca Unificata Polo Bibliotecario di Pescara, su unich.it. URL consultato il 25 settembre 2015.


  34. ^ Biblioteca Digitale dell'Ateneo G. d'Annunzio
    [collegamento interrotto], su unich.it. URL consultato il 25 settembre 2015.



  35. ^ Museo Universitario (PDF), su unich.it. URL consultato il 25 settembre 2015.



Bibliografia |



  • AA.VV., Sistema Universitario Abruzzese, Sant'Atto di Teramo, Edigrafital, 1997.

  • Giuseppe Barbieri, Adalberto Del Bo, Carlo A. Manzo, Raffaele Mannella, Il Campus Universitario di Chieti, Milano, Electa, 1997, ISBN 88-435-6186-3.

  • Giuseppe Barbieri, Il Campus Universitario di Chieti, in L'architettura. Cronache e storia, nº 578, dicembre 2003, ISSN 0003-8830 (WC · ACNP).

  • Adriano Bompiani, La programmazione universitaria, le "statizzazioni" e i nuovi atenei, in Oggi e Domani, vol. 10, nº 12, 1982.

  • Adriano Bompiani, Università e Mezzogiorno, in Oggi e Domani, vol. 7, nº 5, 1979.

  • Antonio Catalano, La "questione universitaria" e i suoi riflessi in Abruzzo, in Itinerari, vol. 16, nº 2, 1977.

  • Romano Chirivi, Università Abruzzese. Progetto di larga massima per la città universitaria di Chieti, Venezia, Istituto Universitario di Architettura – Istituto di Urbanistica, 1967, OCLC 638314518.

  • Sergio d'Acunzo, Carlo Finocchetti, Guida agli studi superiori in Abruzzo, Firenze, F. Le Monnier, 1980, ISBN 88-00-72101-X.

  • Nicola Martinelli, Piero Rovigatti, Università, città e territorio nel Mezzogiorno, Milano, Franco Angeli Editore, 2005, ISBN 88-464-7094-X.

  • Guido Morgese, Storia dell'ateneo. Bilancio del primo venticinquennio 1965–1991. 25° di fondazione, Chieti, Tipolitografia Di Virgilio, 1991, OCLC 879845199.

  • Sergio Sensi, Attività della Clinica medica dell'Università di Chieti, Pescara, Tip. Terenzio, 1978.



Voci correlate |



  • Gabriele d'Annunzio

  • Lista delle università in Italia

  • Ordine della Minerva

  • Università telematica "Leonardo da Vinci"



Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



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Collegamenti esterni |


  • Sito ufficiale, su unich.it.

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