Giochi della XVII Olimpiade





1leftarrow blue.svgVoce principale: Giochi olimpici estivi.


















































Giochi della XVII Olimpiade
Olimpiade Roma 1960.jpg
Città ospitante
Roma, Italia
Nazioni partecipanti 83 (vedi sotto)
Atleti partecipanti 5.338
(4.727 Uomini - 611 Donne)
Competizioni 150 in 19 sport
Cerimonia apertura
25 agosto 1960
Cerimonia chiusura
11 settembre 1960
Aperti da Giovanni Gronchi
Giuramento atleti Adolfo Consolini
Ultimo tedoforo Giancarlo Peris
Stadio Stadio Olimpico di Roma
Medagliere





























Nazione Medaglie d'oro vinte Medaglie d'argento vinte Medaglie di bronzo vinte Medaglie complessive vinte

Flag of the Soviet Union (dark version).svg Unione Sovietica
43 29 31 103

Stati Uniti Stati Uniti
34 21 16 71

Italia Italia
13 10 13 36
Cronologia dei Giochi olimpici









Giochi precedenti Giochi successivi
Melbourne 1956 Tokyo 1964

I Giochi della XVII Olimpiade si sono svolti a Roma, in Italia, dal 25 agosto all'11 settembre 1960.


Roma si era già aggiudicata l'organizzazione dei Giochi Olimpici del 1908, ma a seguito dell'eruzione del Vesuvio del 1906 rinunciò a tale evento, cedendo l'onore dell'organizzazione alla città di Londra.


In precedenza soltanto un'altra città italiana era stata sede di evento olimpico: Cortina d'Ampezzo nel 1956 con i VII Giochi olimpici invernali.




Indice






  • 1 Selezione della città


  • 2 Storia


  • 3 Eventi importanti


  • 4 Strutture


  • 5 Nazioni partecipanti


  • 6 Medagliere


  • 7 Sport e calendario


  • 8 Citazioni e riferimenti


  • 9 Note


  • 10 Bibliografia


    • 10.1 Filmografia




  • 11 Voci correlate


  • 12 Altri progetti


  • 13 Collegamenti esterni





Selezione della città |


La scelta di Roma come città ospitante è stata presa dal Comitato Olimpico Internazionale riunitosi il 15 giugno 1955 a Parigi. Le altre città candidate erano: Losanna, Detroit, Budapest, Bruxelles, Città del Messico e Tokyo. Roma ha avuto la meglio nell'ultimo ballottaggio contro la città di Losanna.






























































Risultati assegnazione della XVII Olimpiade[1]
Città
Nazione
1º giro
2º giro
3º giro
Roma
Italia Italia
15 26
35
Losanna
Svizzera Svizzera
14 21 24
Detroit
Stati Uniti Stati Uniti
6 11
Budapest
Ungheria Ungheria
8 1
Bruxelles
Belgio Belgio
6
Città del Messico
Messico Messico
6
Tokyo
Giappone Giappone
4

In occasione dei grandi lavori realizzati per adeguare Roma ad accogliere i Giochi, molti artisti, tra cui Mario Mafai, Afro e Giuseppe Capogrossi, raccontarono nei loro dipinti la città nei suoi mutamenti[2]. I più importanti architetti dell'epoca, tra cui Adalberto Libera, Luigi Moretti e Pier Luigi Nervi, lavorarono alla realizzazione del Villaggio Olimpico, nei pressi dello Stadio Flaminio.



Storia |


La fiamma olimpica attraversò l'Egeo e la Magna Grecia richiamando alla memoria i campioni dell'antichità.[3] Alla vigilia della inaugurazione gli atleti si riunirono in Piazza San Pietro per ricevere la benedizione di Giovanni XXIII. Il giuramento fu pronunciato da Adolfo Consolini, che in quell'occasione stabilì il record assoluto di partecipazioni olimpiche (quattro).


Gli iscritti furono oltre cinquemila (5393) e le Nazioni partecipanti ottantaquattro.


Il bel tempo aiutò il raggiungimento di buoni risultati tecnici, basti pensare ai venti primati olimpici e ai quattro primati mondiali migliorati nell'atletica leggera maschile e ai dodici olimpici e tre mondiali in quella femminile. Nelle gare veloci, dopo trent'anni di predominio gli statunitensi persero l'oro sui 100 metri consegnandolo al primatista tedesco Armin Hary; nella distanza doppia per la prima volta prevalse un mediterraneo, Livio Berruti, che eguagliò il record mondiale; nel salto in alto apparve il sovietico Valeri Brumel, che con la tecnica ventrale risulterà uno dei migliori esponenti in assoluto della disciplina; nella velocità femminile si mise in luce Wilma Rudolph (oro nei 100 metri piani, 200 metri piani e staffetta 4 x 100 metri) colpita da poliomielite nella prima infanzia e ricca di talento e volontà.


Lo stesso trend si ebbe nel nuoto, con tre record mondiali in campo maschile e quattro in quello femminile e con un dominio complessivo degli australiani e degli statunitensi.


Miglioramenti tecnici si ebbero anche nel sollevamento pesi, dove proseguì la supremazia della scuola dell'Europa orientale, e nel ciclismo su pista, dove gli italiani si misero in evidenza. La disputa della prima medaglia d'oro risultò fatale al venticinquenne ciclista danese Knud Enemark Jensen che durante la cronometro a squadre crollò in terra colpito da un'insolazione.[3]


Nella scherma, gli atleti sovietici si inserirono nella spartizione delle medaglie rompendo la tradizionale egemonia latina; l'introduzione del fioretto elettrico premiò qualità come la resistenza degli atleti a scapito dell'eleganza e dell'astuzia.[3]


Nella ginnastica si assistette al consueto dominio dello squadrone sovietico, contrastato efficacemente solo dai sorprendenti ginnasti giapponesi, che misero al collo ben quattro ori.


Venne scalfito, invece, il mito dell'invincibilità dei mediorientali nella lotta, dato che sia nella lotta libera sia in quella greco-romana le medaglie furono maggiormente ripartite fra occidentali, orientali e mediorientali.


Questa Olimpiade vide sfumare altre consuetudini come quella della vittoria dell'India nell'hockey su prato e quella dell'imbarcazione statunitense nell'otto del canottaggio; nel primo caso fu il Pakistan ad arrecare la prima delusione agli indiani, mentre nel secondo caso furono i tedeschi, in forte ascesa in questa disciplina, a soffiare l'oro agli statunitensi.


Una particolarità riguarda il cronometraggio, che solo in questa occasione non fu effettuato dalla Omega SA, ma dalla Federazione Italiana Cronometristi, con la presenza di 82 cronometristi provenienti da quasi tutta Italia e che hanno rilevato e certificato le prestazioni degli atleti e i record nelle gare di atletica, nuoto, ciclismo, canottaggio, pugilato e sport equestri. Alcune apparecchiature "storiche" utilizzate nell'occasione sono conservate presso la sede della FICr a Roma e presso il Museo del Cronometraggio a Bari.


Per la prima volta, inoltre, ai Giochi Olimpici di Roma, la televisione coprì buona parte del programma di gare; la Rai produsse ben 106 ore di trasmissione, riprodotte (prima volta per un'Olimpiade estiva dopo Cortina 1956) anche in tutta Europa, una quantità notevole considerata l'esistenza, comune praticamente in tutta Europa, di un solo canale. In America, la statunitense CBS, la canadese CBC e Telesistema Mexicano trasmisero un certo numero ore montando da Roma alcuni eventi, inviando poi tutto a Londra e da lì al continente.


Grande successo di critica e pubblico in tutto il mondo anche per il film ufficiale sull'evento La grande Olimpiade, prodotto dall'Istituto Luce e diretto dal regista documentarista Romolo Marcellini, che ottenne una nomination all'Oscar nel 1962 e il premio d'oro al Festival di Mosca.[4]



Eventi importanti |




Abebe Bikila al traguardo della maratona




  • Cassius Clay, il futuro Muhammad Ali, vince la medaglia d'oro nei pesi mediomassimi della boxe (chiamati all'epoca massimi-leggeri), anche se la Coppa Val Barker, che in ogni Olimpiade premia il pugile migliore per stile e qualità tecniche, viene assegnata all'azzurro Nino Benvenuti, vincitore dell'oro nei pesi welter e destinato anch'egli ad una grande carriera come professionista.

  • La squadra maschile di ginnastica del Giappone vince il primo di cinque ori olimpici consecutivi.

  • Il velocista Livio Berruti è il primo europeo nella storia delle olimpiadi a spezzare il dominio dei nordamericani nei 200 metri piani; dopo di lui tale impresa riuscirà solo a Valerij Borzov, a Pietro Mennea e al greco Konstadínos Kedéris. Nelle semifinali Berruti batté con molta semplicità l'inglese Redford e gli statunitensi neri Norton e Johnson, che erano all'epoca primatisti mondiali con il tempo di 20"5. In finale, nonostante egli avesse rischiato un'azzardata falsa partenza (errore mai più ripetuto in nessun'altra competizione ufficiale) resistette con successo a ogni tentativo di rimonta. Quando Berruti terminò la competizione oltre all'oro aveva stabilito nuovamente il record di 20"5.




Livio Berruti taglia per primo il traguardo nella finale dei 200 metri piani




  • Wilma Rudolph, statunitense, soprannominata in Italia la Gazzella Nera, gareggia con un piccolo apparecchio ortopedico ai piedi, retaggio della poliomielite. Questo però non le impedisce di trionfare nei 100 e 200 metri piani e nella staffetta 4x100 e di meritarsi il titolo di Regina delle Olimpiadi Romane.

  • L'etiope Abebe Bikila, sergente della guardia del Negus, giunge a Roma da perfetto sconosciuto. Tagliò il traguardo da trionfatore sotto l'arco di Costantino, dove era stato posto il traguardo finale della maratona, correndo a piedi scalzi su suggerimento del suo allenatore. L'atleta africano, dal fisico particolarmente magro, aveva stabilito anche, con 2h15'16"2 il nuovo record olimpico.

  • L'americano Rafer Johnson e il taiwanese Yang Chuan-kwang, compagni di università ad UCLA, danno vita ad una delle più combattute gare dell'Olimpiade, nel decathlon, che sarà vinta dal primo con un distacco di soli 63 punti.

  • Nella lotta i Turchi su sedici specialità vincono ben 7 medaglie d'oro e due d'argento.

  • Lo statunitense David Glenn bissa il successo dell'Olimpiade precedente nei 400 m ostacoli.

  • Le sorelle sovietiche Irina e Tamara Press trionfano rispettivamente negli 80 m ostacoli e nel getto del peso. All'Olimpiade seguente Irina si imporrà nel pentathlon, e Tamara conquisterà l'oro nel peso e nel disco.

  • Nel nuoto Australia e Stati Uniti fanno la parte del leone con 4 medaglie d'oro per nazione; l'unico titolo non conquistato dagli australiani e dagli statunitensi sono i 200 rana femminile, che va alla britannica Lonsbrough.

  • L'americana Chris von Saltza trionfa con ben 3 medaglie d'oro nel nuoto (400 stile libero, staffette 4x100 stile libero e mista).

  • Il ginnasta sovietico Boris Šachlin conquista 4 medaglie d'oro, 2 d'argento e 1 di bronzo: un'impresa storica. L'URSS si afferma trionfalmente nella ginnastica femminile: sulle 15 medaglie in palio, 14 sono sovietiche. La ginnasta russa Larisa Latynina vince 2 ori e sale sul podio in tutte le specialità.

  • L'ungherese Aladar Gerevich conquista nella sciabola a squadre la sua settima medaglia d'oro (la prima l'aveva vinta alle Olimpiadi di Los Angeles del 1932).

  • Inaspettata sorpresa azzurra nella pallanuoto: l'Italia, 12 anni dopo Londra, si aggiudica la medaglia d'oro davanti a Unione Sovietica e Ungheria. Nel ciclismo, su 6 categorie gli Azzurri se ne aggiudicarono 5.

  • Nella scherma le medaglie d'oro per l'Italia furono 2: nella spada individuale con Delfino, e nella spada a squadre, con un sestetto di cui faceva parte anche Edoardo Mangiarotti, alla sua ultima Olimpiade. Nell'equitazione i fratelli Raimondo e Piero D'Inzeo (già rispettivamente argento e bronzo ai Giochi del 1956) conquistarono rispettivamente la medaglia d'oro e quella d'argento nel concorso a ostacoli individuale.



Strutture |


Per i Giochi della XVII Olimpiade, furono utilizzati i seguenti impianti sportivi. Alcune strutture vennero realizzate in modo temporaneo per ospitare alcune delle gare in programma (come ad esempio la ginnastica alle Terme di Caracalla). La capacità degli impianti permanenti, realizzati per le olimpiadi o ristrutturati per l'evento e a tutt'oggi funzionanti, è riferita alla capienza del periodo olimpico e non a quella attuale che potrebbe aver subito variazioni (come ad esempio lo Stadio Olimpico progettato allora per ospitare 90.000 spettatori e sceso a 73.261 spettatori attuali dopo la ristrutturazione del 2009).





























































































































































































































Stadio Comune Sport Inaugurazione Capacità Note
Fonte
Acqua Santa golf club Roma Pentathlon moderno - -
[5]
Basilica di Massenzio Roma Lotta - 5.300 Tribune provvisorie per l'evento
Campo di Tiro a volo Lazio Roma Tiro 1960 2.000
Centro Militare di Equitazione Montelibretti Pentathlon moderno - -
Golfo di Napoli Napoli Vela - -
Lago Albano Castel Gandolfo
Canoa/Kayak
Canottaggio
- 8.000 Tribune provvisorie per l'evento
Palazzetto dello Sport Roma
Pallacanestro
Sollevamento pesi
1957 5.600
Palazzo dei Congressi Roma
Scherma
Pentathlon moderno
1954 - Tribune provvisorie per l'evento
Palazzo dello Sport Roma
Pallacanestro
Pugilato
1960 15.000 Ristrutturato nel 2003
Piazza di Siena Roma Equitazione - 15.000
Piscina delle Rose Roma Pallanuoto 1957 2.000
Poligono di Cesano Roma
Tiro

- -
Poligono Olimpico Roma
Tiro
Pentathlon moderno
1960 - Ricostruito sull'area dove sorgeva il vecchio Poligono di Tiro Umberto I
Pratoni del Vivaro Rocca di Papa Equitazione - -
Stadio Adriatico Pescara Calcio 1955 21.000
Stadio Ardenza Livorno Calcio 1934 25.000
Stadio Comunale Firenze Calcio 1934 60.000 Ristrutturato per il Campionato mondiale di calcio 1990
Stadio Comunale Grosseto Calcio 1956 18.000
Stadio Comunale L'Aquila Calcio 1929 20.000
Stadio Fuorigrotta Napoli Calcio 1959 90.000 Ristrutturato per il Campionato mondiale di calcio 1990
Stadio dei Marmi Roma Hockey su prato 1936 15.000
Stadio Flaminio Roma Calcio 1959 42.000 Ristrutturato per il Sei Nazioni
Stadio Olimpico Roma
Cerimonia di apertura
Cerimonia di chiusura
Atletica leggera
Calcio
Equitazione
1953 90.000 Ristrutturato per il Campionato mondiale di calcio 1990
Stadio Olimpico del Nuoto Roma
Nuoto
Tuffi
Pallanuoto
Pentathlon moderno
1959 20.000 Ristrutturato per i Campionati mondiali di nuoto 2009
Terme di Caracalla Roma Ginnastica 5.300 Tribune provvisorie per l'evento
Velodromo Olimpico Roma
Ciclismo
Hockey su prato
1960 20 000 Demolito nel 2008


Nazioni partecipanti |




































Europa (3447)



  • Austria Austria (103)


  • Belgio Belgio (101)


  • Bulgaria Bulgaria (98)


  • Cecoslovacchia Cecoslovacchia (114)


  • Danimarca Danimarca (100)


  • Finlandia Finlandia (117)


  • Francia Francia (237)


  • Gran Bretagna Gran Bretagna (252)


  • Grecia Grecia (48)


  • Irlanda Irlanda (50)





  • Islanda Islanda (9)


  • Italia Italia (280)


  • Jugoslavia Jugoslavia (115)


  • Liechtenstein Liechtenstein (5)


  • Lussemburgo Lussemburgo (52)


  • Malta Malta (10)


  • Monaco Principato di Monaco (11)


  • Norvegia Norvegia (40)


  • Paesi Bassi Paesi Bassi (109)


  • Polonia Polonia (185)





  • Portogallo Portogallo (65)


  • Romania Romania (98)


  • San Marino San Marino (9)


  • Spagna Spagna (142)


  • Squadra Unificata Tedesca Squadra Unificata Tedesca (293)


  • Svezia Svezia (139)


  • Svizzera Svizzera (149)


  • Turchia Turchia (49)


  • Ungheria Ungheria (184)


  • URSS Unione Sovietica (284)


America (828)



  • Antille Olandesi Antille Olandesi (5)


  • Argentina Argentina (91)


  • Bahamas Bahamas (13)


  • Bermuda Bermuda (9)


  • Brasile Brasile (71)


  • Canada Canada (85)


  • Cile Cile (9)





  • Colombia Colombia (16)


  • Cuba Cuba (12)


  • Guyana britannica Guyana britannica (5)


  • Haiti Haiti (1)


  • Indie Occidentali Indie Occidentali (14)


  • Messico Messico (70)





  • Panama Panama (6)


  • Perù Perù (31)


  • Porto Rico Porto Rico (27)


  • Stati Uniti Stati Uniti d'America (292)


  • Uruguay Uruguay (34)


  • Venezuela Venezuela (36)


Asia (529)



  • Afghanistan Afghanistan (12)


  • Birmania Birmania (10)


  • Ceylon Ceylon (5)


  • Corea del Sud Corea del Sud (35)


  • Filippine Filippine (40)


  • Giappone Giappone (161)


  • Hong Kong Hong Kong (4)





  • India India (45)


  • Indonesia Indonesia (22)


  • Iraq Iraq (21)


  • Iran Iran (23)


  • Israele Israele (23)


  • Libano Libano (19)





  • Federazione della Malesia Malaysia (9)


  • Pakistan Pakistan (44)


  • Singapore Singapore (5)


  • Taiwan Taiwan (28)


  • Thailandia Thailandia (20)


  • Vietnam del Sud Vietnam del Sud (3)


Africa (320)



  • Etiopia Etiopia (10)


  • Ghana Ghana (13)


  • Kenya Kenya (27)


  • Liberia Liberia (4)





  • Marocco Marocco (47)


  • Nigeria Nigeria (12)


  • Rep. Araba Unita Repubblica Araba Unita (75)


  • Rhodesia Rhodesia (14)





  • Sudafrica Sudafrica  (55)


  • Sudan Sudan (10)


  • Tunisia Tunisia (43)


  • Uganda Uganda (10)


Oceania (228)


  • Australia Australia (189)



  • Figi Figi (2)



  • Nuova Zelanda Nuova Zelanda (37)


(Tra parentesi: Numero atleti per nazione)



Le Nazioni che hanno partecipato alle Olimpiadi
Blu = nazioni che partecipano per la prima volta
Verdi = nazioni che hanno precedentemente partecipato
Quadrato giallo = città ospitante (Roma).




Numero atleti per nazione



Medagliere |



































































































































































































































































































































































Posizione
Paese

Gold medal.svg

Silver medal.svg

Bronze medal.svg
Totale
1

URSS Unione Sovietica
43
29
31
103
2

Stati Uniti Stati Uniti d'America
34
21
16
71
3

Italia Italia
13
10
13
36
4

Squadra Unificata Tedesca Germania
12
19
11
42
5

Australia Australia
8
8
6
22
6

Turchia Turchia
7
2
0
9
7

Ungheria Ungheria
6
8
7
21
8

Giappone Giappone
4
7
7
18
9

Polonia Polonia
4
6
11
21
10

Cecoslovacchia Cecoslovacchia
3
2
3
8
11

Romania Romania
3
1
6
10
12

Gran Bretagna Gran Bretagna
2
6
12
20
13

Danimarca Danimarca
2
3
1
6
14

Nuova Zelanda Nuova Zelanda
2
0
1
3
15

Bulgaria Bulgaria
1
3
3
7
16

Svezia Svezia
1
2
3
6
17

Finlandia Finlandia
1
1
3
5
18

Austria Austria
1
1
0
2

Jugoslavia Jugoslavia
1
1
0
2
20

Pakistan Pakistan
1
0
1
2
21

Etiopia Etiopia
1
0
0
1

Grecia Grecia
1
0
0
1

Norvegia Norvegia
1
0
0
1
24

Svizzera Svizzera
0
3
3
6
25

Francia Francia
0
2
3
5
26

Belgio Belgio
0
2
2
4
27

Iran Iran
0
1
3
4
28

Paesi Bassi Paesi Bassi
0
1
2
3

Sudafrica Sudafrica
0
1
2
3
30

Argentina Argentina
0
1
1
2

Rep. Araba Unita Rep. Araba Unita
0
1
1
2
32

Canada Canada
0
1
0
1

Ghana Ghana
0
1
0
1

India India
0
1
0
1

Marocco Marocco
0
1
0
1

Portogallo Portogallo
0
1
0
1

Singapore Singapore
0
1
0
1

Taiwan Taiwan
0
1
0
1
39

Brasile Brasile
0
0
2
2

Indie Occidentali Indie Occidentali
0
0
2
2
41

Spagna Spagna
0
0
1
1

Iraq Iraq
0
0
1
1

Messico Messico
0
0
1
1

Venezuela Venezuela
0
0
1
1

Totale

152

149

160

461


Sport e calendario |











   ●    Cerimonia di apertura
   ●    Competizioni
   ●    Numero Finali
   ●    Cerimonia di chiusura































































































































































































































































































































































































































































































































Sport
Agosto/Settembre 1960
Finali
25 26 27 28 29 30 31 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11
Cerimonia d'apertura    ●   

Athletics pictogram.svg Atletica leggera
   2       4       7       3       3       5       3       6       1   
34

Football pictogram.svg Calcio
   ●       ●       ●       ●       ●       ●       1   
1

Canoeing (flatwater) pictogram.svg Canoa/kayak
   ●       ●       7   
7

Rowing pictogram.svg Canottaggio
   ●       ●       ●       ●       7   
7

Cycling (road) pictogram.svg Ciclismo
   2       1       2       1   
6

Equestrian pictogram.svg Equitazione
   ●       1       1       ●       2       1   
5

Gymnastics (artistic) pictogram.svg Ginnastica
   ●       ●       2       2       4       6   
14

Field hockey pictogram.svg Hockey su prato
   ●       ●       ●       ●       ●       ●       ●       ●       ●       ●       ●       1       ●       ●   
1

Wrestling pictogram.svg Lotta
   ●       ●       ●       ●       8       ●       ●       ●       ●       8   
16

Swimming pictogram.svg Nuoto
   ●       2       1       2       2       3       2       3   
15

Basketball pictogram.svg Pallacanestro
   ●       ●       ●       ●       ●       ●       ●       ●       ●       1   
1

Water polo pictogram.svg Pallanuoto
   ●       ●       ●       ●       ●       ●       ●       ●       1   
1

Modern pentathlon pictogram.svg Pentathlon moderno
   ●       ●       ●       ●       2   
2

Boxing pictogram.svg Pugilato
   ●       ●       ●       ●       ●       ●       10   
10

Fencing pictogram.svg Scherma
   ●       1       ●       1       1       1       ●       1       ●       1       1       1   
8

Weightlifting pictogram.svg Sollevamento pesi
   2       2       2       1   
7

Shooting pictogram.svg Tiro
   ●       1       1       ●       1       2       1   
6

Diving pictogram.svg Tuffi
   ●       1       1       1       ●       ●       1   
4

Sailing pictogram.svg Vela
   ●       ●       ●       ●       ●       ●       5   
5
Cerimonia di chiusura    ●   
0
Finali 0 2 4 0 11 5 14 8 11 15 0 14 16 13 12 12 12 1
150


Citazioni e riferimenti |



  • Lo scrittore contemporaneo Niccolò Ammaniti, nel suo libro Che la festa cominci, immagina che un gruppo di atleti sovietici partecipanti a questa olimpiade, per sfuggire dall'oppressione del regime comunista, si sia rifugiato per decenni nelle catacombe romane per paura di essere trovati dal KGB.

  • La serie tv Raccontami, trasmessa in due stagioni da Rai 1, ha come punto di partenza gli ultimi preparativi in vista di queste Olimpiadi.



Note |




  1. ^ Past Olympic host city election results, GamesBids. URL consultato il 17 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2011).


  2. ^ Arnaldo Romani Brizzi, Ludovico Pratesi, Cantieri Romani. Gangemi Editore, 2001. ISBN 88-492-0151-6


  3. ^ abc "Storia delle Olimpiadi" di Antonino Fugardi, Universale Cappelli, 1972, pag.155-167


  4. ^ Alessandra Cori Il cinema di Romolo Marcellini tra storia e società dal colonialismo agli anni '70, Le mani-Microart's, 2009. ISBN 978-88-8012-488-7


  5. ^ (EN) Official report of the Games of the XVII Olympiad, su digital.la84.org, vol. 2.



Bibliografia |



  • Comitato Organizzatore, The XVII Olympiad - Rome 1960 - Volume One, 1963 (versione digitalizzata)

  • Comitato Organizzatore, The XVII Olympiad - Rome 1960 - Volume Two part 1, 1963 (versione digitalizzata)

  • Comitato Organizzatore, The XVII Olympiad - Rome 1960 - Volume Two part 2, 1963 (versione digitalizzata)

  • Augusto Frasca, Vanni Lòriga, Roma Olimpica. La meravigliosa estate del 1960, Vallardi, Milano, 2010

  • ENIT, Olimpiade 1960: Giochi della XVII olimpiade ROMA MCMLX, Roma.



Filmografia |




  • La grande Olimpiade di Romolo Marcellini documentario dell'Istituto Luce sull'evento


  • Le olimpiadi dei mariti di Mario Bianchi, commedia galante con Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi. Sport assenti.



Voci correlate |


  • I Giochi paralimpici estivi


Altri progetti |



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  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giochi della XVII Olimpiade


Collegamenti esterni |



  • (EN) Rome 1960 Summer Olympics, su olympic.org. URL consultato il 15 luglio 2017.

  • (EN) 1960 Rome Summer Games, su sports-reference.com. URL consultato il 15 luglio 2017.

  • Olimpiadi estive: Roma 1960, su Enciclopedia dello sport Treccani. URL consultato il 15 luglio 2017.


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