Partito Comunista di Germania
.mw-parser-output .nota-disambigua{clear:both;margin-bottom:.5em;border:1px solid #CCC;padding-left:4px}.mw-parser-output .nota-disambigua i{vertical-align:middle}
Partito Comunista di Germania | |
---|---|
(DE) Kommunistische Partei Deutschlands (KPD) | |
Leader | Rosa Luxemburg Karl Liebknecht Ernst Thälmann |
Stato | Germania |
Fondazione | 1918 |
Dissoluzione | 1933 in Germania nazista 1946 in Germania Orientale 1956 in Germania Ovest |
Ideologia | Comunismo, Marxismo-leninismo, Socialismo rivoluzionario |
Collocazione | Sinistra |
Affiliazione internazionale | Comintern |
Testata | Die Rote Fahne |
Organizzazione giovanile | Kommunistischer Jugendverband Deutschlands |
Iscritti | 360.000 (1932) |
Colori | Rosso |
Il Partito Comunista di Germania (in tedesco Kommunistische Partei Deutschlands, KPD) è stato un partito politico tedesco dal 1918 al 1956 e fu un partito di minoranza nella Germania Ovest del periodo post-bellico.
Indice
1 Storia
2 Organizzazione
3 Risultati delle elezioni statali in percentuale
4 Note
5 Voci correlate
6 Altri progetti
Storia |
Fondato alla fine della prima guerra mondiale da socialisti che si opponevano alla guerra e condotto da Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht, il partito, dopo la morte della fondatrice, si avvicinò al leninismo, e nel 1920 da una scissione di sinistra nacque il KAPD. Durante il periodo della Repubblica di Weimar, la KPD crebbe di importanza e passò dal 10% al 16,9% dei voti (5.980.614 riportati nelle elezioni del 6 novembre 1932) potendo così ottenere un gran numero di seggi (100) al Reichstag, e nei parlamenti dei vari land.
Bandito e perseguitato dal regime nazista di Adolf Hitler, che assassinò in carcere il suo segretario generale Ernst Thälmann, la KPD mantenne un'organizzazione clandestina e dovette subire pesanti perdite. Il partito rinacque nella Germania post-bellica e conquistò pochi seggi (15) col 5,7% dei suffragi alla prima elezione al Bundestag del 1949; i suoi sostenitori comunque subirono un grande calo a causa dell'instaurazione di uno stato socialista nella zona di occupazione sovietica in Germania. Un altro fatto che lasciò margini molto stretti alla diffusione del comunismo nella Germania occidentale fu l'esperienza di milioni di soldati tedeschi che durante la campagna di Russia avevano constatato le condizioni di vita del popolo sovietico.[1]Nelle elezioni federali del 14 agosto 1949 il K.P.D. ottenne il 5,7% dei suffragi con 1.361.706 voti e 15 deputati al Bundestag. Nelle successive elezioni federali del 6 settembre 1953 il K.P.D. ottenne il 2,2% dei suffragi con 611.317 voti. Tra le cause della debacle del K.P.D. tra le due elezioni (perdita di 750.389 voti e della rappresentanza parlamentare) non furono estranei i Moti operai del 1953 nella Germania Est contro il regime comunista nel giugno-luglio 1953 ed il relativo soffocamento con energia dell'insurrezione da parte delle truppe sovietiche (arresti in massa, corte marziale, fucilazioni e fughe nella Germania occidentale). Il partito fu bandito nella Germania Ovest nel 1956 (il K.P.D. venne sciolto dalla Corte Costituzionale Federale tedesca di Karlsruhe il 17 agosto 1956 in applicazione dell'articolo 21, 2°comma, della Legge Fondamentale della Repubblica Federale Tedesca ed il successivo ricorso alla Commissione Europea dei Diritti dell'uomo avverso tale decisione venne dichiarato irricevibile in data 20 luglio 1957), ma nel 1968 fu fondato un nuovo partito comunista, il Partito Comunista Tedesco (DKP).
Organizzazione |
Nei primi anni del 1920 il partito operava in base al principio del centralismo democratico. Proprio per questo almeno una volta all'anno avevano luogo congressi e meeting.[2]
Risultati delle elezioni statali in percentuale |
Anno | BD | BW | BY | HB | HH | HE | NI | NW | RP | SL | SH | WB | WH |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1946 | – | 6,1 | 11,5 | 10,4 | 10,7 | 10,3 | |||||||
1947 | 7,4 | – | 8,8 | 5,6 | 14,0 | 8,7 | 8,4 | 4,9 | 7,3 | ||||
1948 | – | ||||||||||||
1949 | – | 7,4 | |||||||||||
1950 | – | 1,9 | 4,7 | 5,5 | 2,2 | 4,9 | |||||||
1951 | – | 6,4 | 1,8 | 4,3 | |||||||||
1952 | – | 4,4 | 9,5 | – | – | ||||||||
1953 | – | 3,2 | – | – | |||||||||
1954 | – | 2,1 | 3,4 | 3,8 | 2,1 | – | – | ||||||
1955 | – | 5,0 | 1,3 | 3,2 | 6,6 | – | – | ||||||
1956 | – | 3,2 | – | – |
| Entrata nel parlamento dello stato |
---|---|
| Il più alto profitto nelle singole province, ad esclusione dell'ingresso nel Landtag |
Note |
^ La Germania da Adenauer a oggi, Tempi Nuovi Laterza, p. 39.
^ Broue, P. (2006) The German Revolution: 1917-1923, Chicago: Haymarket Books, pg.635
Voci correlate |
- Partito Comunista Operaio di Germania
- Armata Rossa Ruhr
- Resistenza tedesca
- Rivoluzione di novembre
- Rotfrontkämpferbund
- Lega Spartachista
- Rosa Luxemburg
- Karl Liebknecht
- Paul Levi
- Erich Mielke
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Partito Comunista di Germania
.mw-parser-output .navbox{border:1px solid #aaa;clear:both;margin:auto;padding:2px;width:100%}.mw-parser-output .navbox th{padding-left:1em;padding-right:1em;text-align:center}.mw-parser-output .navbox>tbody>tr:first-child>th{background:#ccf;font-size:90%;width:100%}.mw-parser-output .navbox_navbar{float:left;margin:0;padding:0 10px 0 0;text-align:left;width:6em}.mw-parser-output .navbox_title{font-size:110%}.mw-parser-output .navbox_abovebelow{background:#ddf;font-size:90%;font-weight:normal}.mw-parser-output .navbox_group{background:#ddf;font-size:90%;padding:0 10px;white-space:nowrap}.mw-parser-output .navbox_list{font-size:90%;width:100%}.mw-parser-output .navbox_odd{background:#fdfdfd}.mw-parser-output .navbox_even{background:#f7f7f7}.mw-parser-output .navbox_center{text-align:center}.mw-parser-output .navbox .navbox_image{padding-left:7px;vertical-align:middle;width:0}.mw-parser-output .navbox+.navbox{margin-top:-1px}.mw-parser-output .navbox .mw-collapsible-toggle{font-weight:normal;text-align:right;width:7em}.mw-parser-output .subnavbox{margin:-3px;width:100%}.mw-parser-output .subnavbox_group{background:#ddf;padding:0 10px}
.mw-parser-output .CdA{border:1px solid #aaa;width:100%;margin:auto;font-size:90%;padding:2px}.mw-parser-output .CdA th{background-color:#ddddff;font-weight:bold;width:20%}
Controllo di autorità | GND (DE) 2016052-5 |
---|