Estrema destra




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Estrema destra (chiamata anche destra radicale) è l'espressione che indica la posizione di un soggetto, gruppo, movimento o partito politico che si caratterizza per un'interpretazione radicale e massimalista dell'ideologia tipica della destra. Date le modifiche a cui è andato incontro il concetto di destra nella storia e nel mondo, anche il concetto di estrema destra è cambiato più volte.


Per quanto riguarda l'Europa all'origine tra Settecento e Ottocento si identificavano come tali i fautori dell'assolutismo monarchico e delle prerogative divine delle monarchie. Tuttavia con lo svanire degli ideali assolutistici regi il concetto finì per identificare posizioni estremamente conservatrici e reazionarie in materia di religione, diritti politici e diritti civili fino ad abbracciare tra Ottocento e Novecento gli ideali del militarismo, del razzismo e del nazionalismo. Con l'avvento dei fascismi negli anni 1930 del XX secolo, che pure dovevano molto all'estrema destra dei decenni precedenti, il concetto europeo di estrema destra si identificò quasi completamente con essi anche dopo la seconda guerra mondiale col fenomeno del neofascismo.


Negli Stati Uniti invece mancando completamente l'esperienza storica della monarchia e del fascismo l'estrema destra identifica una visione estrema degli ideali del Partito Repubblicano, quali libertarianismo, paleoconservatorismo e in generale lotta a qualsiasi tipo di intervento statale economico, unito a un marcata visione cristiana e in taluni casi al razzismo.




Indice






  • 1 Definizione


  • 2 Tendenze


  • 3 Fondamenti ideologici


  • 4 Uso contemporaneo del termine


  • 5 Partiti e movimenti


    • 5.1 Afganistan


    • 5.2 Belgio


    • 5.3 Birmania


    • 5.4 Canada


    • 5.5 Cile


    • 5.6 Croazia


    • 5.7 Danimarca


    • 5.8 Francia


    • 5.9 Germania


    • 5.10 Gran Bretagna


    • 5.11 Grecia


    • 5.12 India


    • 5.13 Italia


    • 5.14 Libano


    • 5.15 Palestina


    • 5.16 Romania


    • 5.17 Russia


    • 5.18 Serbia


    • 5.19 Spagna


    • 5.20 Sri Lanka


    • 5.21 Stati Uniti d'America


    • 5.22 Sudafrica


    • 5.23 Svezia


    • 5.24 Svizzera


    • 5.25 Tunisia


    • 5.26 Turchia


    • 5.27 Ucraina


    • 5.28 Ungheria


    • 5.29 Zimbabwe




  • 6 Note


  • 7 Bibliografia


  • 8 Voci correlate


  • 9 Collegamenti esterni





Definizione |


La definizione non rigorosa di «estrema destra», variabile anche a seconda dell'area geopolitica, rende oggetto di dibattito la dimensione e il numero di movimenti e partiti a essa ascrivibili. Molti di questi inoltre rifiutano tale qualifica giudicandola pregiudizievole o denigratoria. L'aggettivo «estrema», che potrebbe richiamare il sostantivo estremismo, è da alcuni movimenti respinto, considerandolo come un'etichetta arbitraria loro assegnata dagli avversari politici per oscurarne le proposte politiche.[1]


La larga maggioranza di questi movimenti cavalca sentimenti popolari di opposizione all'immigrazione, definendola come uno strumento delle classi liberiste per introdurre nuovo capitale umano sul territorio o una conseguenza di un eccesso di solidarismo propugnato da ideologie di sinistra. Agli occhi dei seguaci di questi movimenti l'immigrazione non solo sottrarrebbe posti di lavoro, ma intaccherebbe in varie forme lo stipendio medio della popolazione e porterebbe inoltre degrado sociale e delinquenza.


Gli aspetti ideologici su cui questi movimenti si fondano portano a volte al rifiuto più o meno parziale dei valori democratici (come per esempio il parlamentarismo), considerati corrotti e inadeguati, spesso soggetti all'ingerenza di poteri extranazionali come l'Unione europea, la NATO, le Nazioni Unite e i gruppi di pressione. Essi infatti prediligono forme di partecipazione come lo Stato organico,[2][3] che sarebbero capaci di integrare il volere popolare a un forte potere centrale. In nome del bene comune tali movimenti si oppongono a qualsiasi forma di società segreta, da quelle massoniche a quelle legate alla delinquenza organizzata, che in nome di interessi privati derogasse da questo principio. Dichiaratamente antisionista, alcune frange minoritarie dell'estrema destra hanno riproposto a più riprese le teorie del complotto massone-giudaico pan-sionista che vede come protagonisti numerosi personaggi dell'alta finanza appartenenti al mondo ebraico.


Alcuni movimenti affermano che il termine «estrema destra» sia ambiguo e utilizzato dai commentatori politici e dai partiti maggioritari per classificare un gran numero di formazioni politiche che ben poco hanno in comune, si collocano in posizioni contrapposte rispetto a certi argomenti e provengono da storie politiche diverse (ad esempio guardando all'estrema destra francese .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}si può notare come a fronte di una maggioranza di partiti nati dal collaborazionismo con il nazismo esistano, seppur rari, movimenti che hanno avuto origine all'interno della resistenza francese, come ad esempio i realisti della Confraternita di Notre Dame del Colonnello Rémy.[senza fonte]



Tendenze |


Il termine «estrema destra» è di fatto utilizzato in riferimento a quattro tipi di movimenti o gruppi politici:



  • l'insieme dei movimenti e dei partiti disposti dopo le elezioni all'estrema destra dell'emiciclo del parlamento (a destra e in alto) e in questo caso si parla di «estrema destra parlamentare»;

  • i movimenti qualificati come reazionari secondo la definizione marxista del termine, presunti partigiani di un ritorno a un presupposto «ordine antico» e che alcuni chiamano erroneamente «conservatori»;

  • un insieme di gruppi rivoluzionari la cui ideologia prende nettamente le distanze dal parlamentarismo delle volte definendosi «anarcofascista»;

  • un insieme di gruppi insurrezionalisti realmente estremisti che fanno dell'avanguardismo la loro bandiera.



Fondamenti ideologici |


Le diverse correnti della filosofia politica solitamente apparentate a questi movimenti e a questi partiti e comunemente classificate come «estrema destra» si rifanno al nazionalismo, al comunitarismo (da non confondere col comunismo), al neofascismo (talvolta anche al nazionalsocialismo) o alle religioni. Di fatto però questi gruppi politici si pongono in maniera antitetica rispetto l'ideologia fascista.[4]


L'estrema destra può richiamarsi a diverse ideologie, tra cui:



  • il nazionalismo;

  • il nazionalismo religioso o etnico;

  • il tradizionalismo;

  • lo sciovinismo;

  • il militarismo;

  • il gingoismo;

  • il realismo radicale;

  • il fondamentalismo religioso;

  • il comunitarismo identitario;

  • l'etnodifferenzialismo;

  • il sindacalismo rivoluzionario;

  • il socialismo nazionale;

  • l'avanguardismo;

  • il corporativismo;

  • il fascismo;

  • il nazionalsocialismo.


Alcune delle quali non appartengono esclusivamente all'estrema destra:



  • l'antiamericanismo;

  • il nazionalismo rivoluzionario;

  • il nazional-bolscevismo;

  • il nazional-anarchismo;

  • il populismo;

  • il clericalismo;

  • l'anticlericalismo;

  • il repubblicanesimo;


e specificatamente in Francia:



  • il bonapartismo;

  • il pétainismo;

  • il boulangismo;


e in particolare in Spagna:



  • il franchismo;

  • il falangismo;

  • il carlismo.



Uso contemporaneo del termine |


Solitamente come «estrema destra» si indicano gruppi come:



  • i neofascisti, ovvero tutti quei partiti, movimenti e associazioni che si rifanno (più o meno coerentemente) ai principi della rivoluzione fascista o prendono comunque a modello i fascismi della prima metà del XX secolo (principalmente il Partito Nazionale Fascista, la Falange Española de las JONS, le Croci Frecciate e la Guardia di Ferro per quanto riguarda l'Europa);

  • i nazionalsocialisti o nazisti: i gruppi neonazisti si richiamano al Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi di Adolf Hitler e propugnano la rinascita del grande Reich tedesco e la supremazia della razza ariana;

  • i razzisti: il Ku Klux Klan sostiene anch'esso la supremazia della «razza bianca». Altri movimenti, che propugnano invece la supremazia della razza nera, sono attivi negli Stati Uniti o nello Zimbabwe;

  • alcuni partiti religiosi tradizionalisti, portatori di una politica classificabile come clericale al pari degli estremisti cristiani, certi partiti religiosi in Israele come lo Shas, Kipot srugot e A'Hihud Ha'Leumi, oltre che nelle parti del mondo con forti comunità ebraiche. Si possono contare anche partiti islamisti. Da notare che la componente nazional-cattolica è rappresentata in seno a numerosi partiti nazionalisti. Per esempio in Francia il Fronte Nazionale di cui molti lefebvriani sono simpatizzanti.[5]


La religione rappresenta comunque un tema di divisione in seno all'estrema destra. Anche limitando l'analisi alla società europea è indispensabile operare una distinzione tra i partiti cristiani, i partiti laici o atei e i partiti affiliati in qualche modo al neopaganesimo come ad esempio in Francia i nazionalisti druidisti:


  • i partiti populisti, nazionalisti e sovranisti: il Partito del Popolo Danese, il Partito della Libertà Austriaco, il sopracitato Fronte Nazionale francese, il Movimento Nazionale Repubblicano, i Democratici Svizzeri, il Partito dei Nazionalisti Svizzeri, I Repubblicani in Germania, l'Interesse Fiammingo in Belgio, il partito LAOS in Grecia e altri ancora.

D'altro canto alcune formazioni sono considerate da taluni osservatori come di estrema destra, ma questa classificazione può essere criticata da coloro che stimano le medesime posizioni politiche come estranee a una necessaria connotazione estremista, in altri tempi e in altri luoghi. Tra queste ultime formazioni si possono citare:



  • i monarchici, fautori del potere reale nelle monarchie o almeno nelle repubbliche di una restaurazione della monarchia.

    • In Francia i realisti sono divisi tra orléanisti e legittimisti:

      • gli orleanisti (liberali);

      • i legittimisti (monarchici).



    • In Serbia la corrente monarco-nazionalista fu rappresentata durante la seconda guerra mondiale dai Cetnici. Negli anni 1990 l'eredità cetnica fu raccolta da partiti come il Movimento del Rinnovamento Serbo di Vuk Drašković e in parte dal Partito radicale di Vojislav Šešelj.



  • I nazionalisti-rivoluzionari e i nazional-bolscevichi o «eurasisti» che si rifanno alle teorie di Jean Thiriart e di Aleksandr Dugin. Il termine «nazional-bolscevismo» è stato impiegato abusivamente per designare gli antichi membri della nomenklatura comunista riconvertiti al nazionalismo,
    come ad esempio fu fino al 2000 per il Partito Socialista di Serbia di Slobodan Milošević in Serbia.[senza fonte]
    • La sinistra nazionale, la quale si autocolloca a metà tra estrema destra ed estrema sinistra.




Partiti e movimenti |



Afganistan |


Nell'Afghanistan è particolarmente noto il gruppo dei Talebani, ormai permanente presente nella società civile propugna un'ideologia basata sull'ultranazionalismo Pashtun e sul fondamentalismo islamico sunnita. Tuttora il movimento compie attentati nel Paese nel tentativo di riconquistarlo e applicare la sharia alla popolazione.



Belgio |


In Belgio partiti e movimenti di estrema destra includono:




  • Vlaams Belang, partito fiammingo xenofobo e indipendentista;


  • Front National, partito francofono xenofobo e unitarista, diretto da Daniel Féret;


  • Front Nouveau de Belgique, guidato da François-Xavier Robert. Nato ufficialmente nel 1996, è stato fondato da dissidenti del Front National di Daniel Féret guidati dalla deputata federale frontista Marguerite Bastien;


  • Force Nationale, fondato nel 2004 dal senatore frontista Francis Detraux in seguito a numerosi conflitti con il presidente del Front National;


  • Nation, fondato a Bruxelles nel 1999 da Hervé Van Laethem (capo politico dei giovani del Front Nouveau de Belgique fino al 1997) e Michel Demoulin (parlamentare a lungo vicino a Marguerite Bastien, all'epoca presidente del Front Nouveau de Belgique).



Birmania |


In Birmania dal 2012 il movimento fondamentalista buddhista 969 compie attacchi anti-islamici contro la minoranza bengalese dei Rohingya. Il suo ispiratore, il monaco Bhikkhu Wirathu, ha giustificato le aggressioni come difesa della cultura birmana, considerata minacciata dalla crescita della popolazione musulmana.[6]



Canada |


In Canada Christian Heritage Party of Canada ha raccolto lo 0,3% dei consensi popolari e rappresenta in qualche modo l'ala religiosa di destra e di estrema destra del Partito Conservatore del Canada che lotta contro i diritti accordati o riconosciuti alle minoranze sessuali e religiose. Anche il deputato indipendente André Arthur è portatore di valori di estrema destra.



Cile |


In Cile il più noto movimento di estrema destra è quello pinochetista.



Croazia |


In Croazia i movimenti nazionalisti sorti negli anni 1990 ebbero un carattere neofascista e paramilitare. Il principale fu il Partito Croato dei Diritti e la sua filiale paramilitare le Forze di Difesa Croate, anche se alcuni settori dell'Unione Democratica Croata di Franjo Tuđman non fecero differenza. Oltre a ciò vi fu un riproponimento di antisemitismo e negazionismo in istanza con le posizioni degli Ustascia croati durante la seconda guerra mondiale.



Danimarca |


In Danimarca tra il 2001 e il 2004 il Paese è stato governato da Anders Fogh Rasmussen del Partito Liberale di Danimarca (Venstre) che beneficiava dell'appoggio del populista Partito Popolare Danese, considerato di estrema destra da alcuni media. Rieletto nel 2005, in quelle elezioni i movimenti dichiaratamente di estrema destra hanno accresciuto il loro consenso, ottenendo 24 seggi al parlamento e totalizzando il 13,2% dei voti.[senza fonte]



Francia |


In Francia numerosi giornali di estrema destra sono stati pubblicati all'inizio del XX secolo, tra cui Le Nouveau Siècle (1925), L'Ami du peuple, Le Franciste, Les Cahiers, La Revue française, Combats, Plans e Je suis partout.


Nel corso della seconda guerra mondiale il regime di Vichy ha favorito la pubblicazione di numerosi giornali di estrema destra come Au Pilori o Le Petit Marseillais mentre nel dopoguerra vengono fondati Paroles françaises (1946), Aspects de la France (1947), Verbe (1949), Rivarol (1951), Fraternité française (1954), La Nation française (1955), Défense de l'Occident, Jeune Nation (1959), Europe-Action (1963), Militant, Nouvelle École, Éléments, Initiative nationale (1975), Pour une force nouvelle (1982), Présent, National hebdo, Alliance populaire - mensuel (1994) e Le Choc du mois. Negli anni 1970 compare il Parti de force nouvelle di Jean-Louis Tixier-Vignancour mentre negli anni 1980 incominciò il successo elettorale di Jean-Marie Le Pen con il Front national. Nell'area culturale si evidenziò il Groupement de Recherche et d'Études pour la Civilisation Européenne fondato da Alain de Benoist.


Nel 2004 secondo i renseignements généraux francesi esisterebbero da 2 500 a 3 500 militanti o simpatizzanti di diversi gruppi minoritari di estrema destra al di fuori del Front national.



Germania |


In Germania i quattro partiti etichettati di estrema destra più noti sono:




  • Nationaldemokratische Partei Deutschlands (Partito Nazionaldemocratico di Germania), con circa 5 000 iscritti, 9,2% dei voti alle elezioni in Sassonia del 2004 e un eurodeputato eletto nel 2014. Nel 2011 ha assorbito al suo interno la Deutsche Volksunion (DVU) (Unione Popolare Tedesca), che ha ottenuto il 6,1% dei voti alle elezioni in Brandeburgo del 2004);


  • Die Republikaner (I Repubblicani), che ha ottenuto l'1,9% dei voti alle elezioni europee del 2004;


  • Pegida, movimento anti-islamico sorto nel 2013 e diventato partito politico nel 2016;


  • Alternative für Deutschland, movimento nazionalista di estrema destra fondato nel 2013 che nelle elezioni federali in Germania del 2017 ha ottenuto il 12,6% dei voti.



Gran Bretagna |


In Gran Bretagna di partiti e movimenti di estrema destra si possono citare:



  • Il Partito Nazionale Britannico, il cui capo politico è Adam Walker e che ha ottenuto il 6,2% dei voti alle elezioni europee del 2009;

  • La Lega di Difesa Inglese, movimento anti-islamico nato nell'ambiente hooligan delle curve Inglesi. Nonostante possa sembrare un movimento neonazista si oppone solo ed esclusivamente ai musulmani jihadisti e vi sono sezioni di questo movimento composte da persone di religione ebraica.



Grecia |


In Grecia il partito di estrema destra più noto è Alba Dorata.



India |


In India sono attivi gruppi integralisti indù come il movimento All India Hindu Mahasabha, responsabile di aggressione a comunità sikh e mussulmane.



Italia |


In Italia l'estrema destra nel tempo è stata composta da formazioni politiche molto diverse, alcune attive e altre disciolte.


Attive e di rilievo nazionale




  • CasaPound, centro sociale neofascista fondato nel 2003 e diventato partito politico nel 2008;


  • Forza Nuova, partito politico fondato nel 1997;


  • Movimento Sociale Fiamma Tricolore, partito fondato nel 1995 dai missini che non aderirono ad Alleanza Nazionale.


Minori



  • Alternativa Tricolore, movimento politico di rinascita nazionale, fondato da Luigi Cortese e confluito in Forza Nuova nel 2016;

  • Fiamma Nazionale;

  • Lealtà e Azione;

  • Militia, organizzazione neonazista attiva a Roma e Como[7] considerata da Raggruppamento operativo speciale un'associazione «dedita alla commissione di atti violenti, anche di matrice xenofoba»;[8]


  • Veneto Fronte Skinheads, movimento neonazista veneto autoproclamatosi associazione culturale;[8]

  • Comunità Politica d’Avanguardia, movimento comunitario antiamericano e filo islamico;[9]

  • Leoni Crociati Brianzoli, gruppo locale neonazista;[8]

  • Alba Dorata in Italia, ispirato all'omonimo partito greco;[8]

  • Unione per il Socialismo nazionale - Raggruppamento Sociale Italiano, movimento socialista nazionale che raccoglie l'eredità del fascismo di sinistra e del Raggruppamento Sociale Repubblicano;

  • Movimento Patria Nostra, confluito in Forza Nuova nel 2016 e fondato da Valerio Arenare, il responsabile lavoro e politiche sindacali di Forza Nuova;[8]


  • Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale, partito politico fondato nel 1991;


  • Movimento Idea Sociale, partito fondato nel 2004;


  • Fronte Nazionale, partito fondato nel 1997 federatosi nel 2008 con La Destra di Storace per poi riprendere un sentiero autonomo nel 2013;

  • Fasci italiani del lavoro;

  • Comunità militante Dodici Raggi;

  • Militia Christi, movimento cattolico attivo principalmente a Roma di carattere integralista, intransigentista e distributista.


Disciolti




  • Ordine Nuovo (sciolto il 21 novembre 1973);


  • Lotta di Popolo (OLP) (sciolto nel 1973);


  • Avanguardia Nazionale (sciolto nel 1976);


  • Lotta Popolare (sciolto nel 1978);


  • Terza Posizione (sciolto nel 1980);


  • Costruiamo l'azione (sciolto nel 1980);


  • Fronte Nazionale (1990) (sciolto nel 1993);


  • Movimento Politico (sciolto nel 1993).



Libano |


Nel Libano è radicato il movimento politico-militare Hezbollah fautore di diversi attentati contro Israele, nonché esempio di fondamentalismo islamico sciita.



Palestina |


In Cisgiordania e nella Striscia di Gaza il partito fondamentalista sunnita Hamas ha compiuto diversi attentati contro civili israeliani, spesso anche suicidi.



Romania |


In Romania il principale partito di estrema destra è il Partito Grande Romania.



Russia |


In Russia il principale partito di estrema destra è il Partito Nazionale Socialista Russo.



Serbia |


In Serbia la caduta del regime comunista e la guerra civile fecero sì che molti movimenti nazionalisti conseguissero importanti affermazioni e oltre a ciò la maggior parte di essi durante la guerra organizzarono formazioni paramilitari. Essi includono:



  • il Partito Radicale Serbo di Vojislav Šešelj, il principale movimento nazionalista che raccoglie massicci consensi fra il 30% e il 40%. Negli anni 1990 costituì i Volontari del Partito Radicale Serbo, che guidati da Šešelj combatterono durante tutto il periodo di guerra;

  • il Movimento del Rinnovamento Serbo di Vuk Drašković, che si considera erede della tradizione cetnica, apertamente monarchico e conservatore;

  • altri meno importanti organizzazioni furono il Partito dell'Unità Serba, nato dalle ceneri della Guardia Volontaria Serba e guidato da Željko Ražnjatović, oppure i Falchi serbi di Siniša Vučinić, che però ebbero più un carattere militare che politico.



Spagna |


In Spagna sono attive principalmente la Falange Española de las JONS, la rete di centri sociali neofascisti Hogar Social e altri piccoli movimenti come Democrazia Nazionale e il Movimento Sociale Repubblicano.



Sri Lanka |


Nello Sri Lanka il gruppo Budhu Bala Sena (in italiano: Forza potere buddhista) di stampo razzista e anti-islamico guidato dal monaco Galagoda Aththe Gnanasara Thero che ha compiuto e compie tuttora centinaia di missioni, uccisioni, persecuzioni ed esecuzioni contro l'esigua minoranza musulmana nell'isola.[10]



Stati Uniti d'America |


Negli Stati Uniti l'estrema destra è piuttosto variegata ed esistono tre principali categorie, ovvero razzisti (suprematisti bianchi), fondamentalisti religiosi (evangelici) e libertariani. Essi includono:



  • La Chiesa battista di Westboro, setta battista composta da circa una cinquantina di persone e nota alla stampa per le sue feroci campagne omofobe, dove accostano gli omosessuali a pedofili e stupratori;[11]

  • La Nazione Ariana, organizzazione neonazista sostenitrice del nazionalismo bianco e fondata negli anni 1970 da Richard Girnt Butler come branca del gruppo seguace dell'identità cristiana chiamato Chiesa cristiana di Gesù Cristo. Al 2009 vi sono varie fazioni diverse che rivendicano la diretta continuità con il gruppo, definito dall'FBI una «minaccia terroristica».[12]



Sudafrica |


In Sudafrica il nazionalismo afrikaner è stato rappresentato per quasi ottant'anni dal Partito Nazionale, che nel 1948 instaurò la politica di segregazione razziale nota come «apartheid». L'estrema destra si è talvolta espressa in seno al Partito Nazionale, ma più frequentemente tra i dissidenti fondamentalisti come l'Ordine Nuovo (in afrikaans: Neuwe Orde) con Oswald Pirow, la Sentinelle dei carri trainati da buoi (in afrikaans: Ossewabrandwag) negli anni 1940 e il Partito Nazionale Rifondato del Sudafrica a partire dal 1969, o conservatori come il Partito Conservatore.


A partire dagli anni 1970 si formano dei gruppi parlamentari di ispirazione neonazista. Il più simbolico e rappresentativo tra questi fu il Movimento di Resistenza Afrikaner di Eugène Terre'Blanche. Nel 1994 il Fronte della Libertà Più è un nuovo partito sostenuto dalla destra e dall'estrema destra sudafricana che rifiuta il ricorso alla violenza e partecipa alle prime elezioni multirazziali del Paese. Con quattro deputati nel 2005 ha ampliato il suo spazio politico ed è diventato un partito rispettabile e rispettato mentre l'antico Partito Nazionale ha chiuso la sua carriera fondendosi con il Congresso Nazionale Africano nel 2004 dopo aver ottenuto a quelle elezioni l'1,6%.



Svezia |


In Svezia esistono almeno tre partiti di estrema destra:



  • i Democratici Svedesi, partito nazionalista che ha raggiunto il 12,9% dei voti alle elezioni legislative in Svezia del 2014);

  • il Nordisk Ungdom, fondato nel 2010 da Fredrik Hagberg);

  • il Movimento di resistenza nordica, facente parte del più grande movimento omonimo, è presente anche in Finlandia, Danimarca e Norvegia.



Svizzera |


In Svizzera l'estrema destra è composta principalmente da due formazioni:



  • i Democratici Svizzeri, ideologicamente radicali, ma democratici e politici;

  • il Partito dei Nazionalisti Svizzeri.


I Democratici Svizzeri sono i discendenti dell'Azione Nazionale fondata nel 1961 da James Schwarzenbach. Una delle sue prime campagne fu il lancio dell'iniziativa «contro la sovrappopolazione straniera» che vide Schwarzenbach solo contro tutti in parlamento. Il partito rivendica oltre a consuete posizioni dell'estrema destra (sovranità, identità e patriottismo) una componente ideologica basata sulla sovrappopolazione della Svizzera e sul conseguente costo sociale derivatone. Hanno al momento un solo rappresentante al Consiglio Nazionale e nessuno al Consiglio degli Stati, ma sono presenti a livello cantonale in alcuni parlamenti.


Il Partito dei Nazionalisti Svizzeri, il cui simbolo è una bandiera svizzera con sopra un mazzafrusto, è un partito nettamente più radicale e vicino agli ambienti nazisti, oltre che più propenso alle manifestazioni che non alla politica tradizionale. Membri del partito si sono presentati a elezioni locali e cantonali. Personaggi importanti del partito sono già stati condannati a ammende e/o a pene reclusive per aggressione.



Tunisia |


In Tunisia è attivo Hizb ut-Tahrir, partito panislamico salafita a cui le autorità hanno vietato di candidarsi perché anti-democratico.



Turchia |


In Turchia il Partito del Movimento Nazionalista e la sua milizia privata, nota come i Lupi grigi, sono le principali organizzazioni estremiste turche dal 1969. Un'ideologia nazional-islamista è alla base delle loro azioni violente (i Lupi grigi sono ritenuti responsabili dell'assassinio di circa 700 persone durante gli anni di piombo che vanno dal 1974 al 1980), si oppongono a qualsiasi concessione sui diritti dei curdi e all'ingresso della Turchia nell'Unione europea e intrattengono legami con alcuni circoli politici e militari turchi (uno dei capi clandestini della milizia è rimasto ucciso durante un incidente automobilistico in compagnia di un ministro dello Stato).



Ucraina |


In Ucraina il Partito Social Nazionale, il partito Svoboda e il Partito Repubblicano Conservatore possono essere assimilati a partiti estremisti, ma la principale organizzazione è il Settore Destro, partito che appoggia apertamente Julija Tymošenko e che si è fatto notare per l'espulsione di preti russi da chiese ortodosse, per l'intimidazione delle minoranze ungheresi, polacche e rumene dell'Ucraina occidentale alle elezioni del 2004 e per la richiesta di riabilitare i combattenti anticomunisti che parteciparono a fianco delle SS all'invasione della Russia sovietica.



Ungheria |


In Ungheria il Partito Ungherese Giustizia e Vita è stato creato nel 1993 da dissidenti del partito principale di destra, il Forum Democratico Ungherese. Uno dei suoi dirigenti è già stato condannato nel 2003 per proposte antisemite.
Il partito si allea con la destra ungherese di Viktor Orbán su quelli che considera problemi delle minoranze ebree e gitane e chiede che la nazionalità ungherese sia concessa immediatamente a tutte le etnie ungheresi straniere, in primo luogo ai magiari di Slovacchia, Romania, Serbia e Ucraina. L'iniziativa è stata bocciata da un referendum nel 2004, ma è poi stata adottata dal parlamento ungherese nel 2010.
Il principale partito di estrema destra è Jobbik, che alle elezioni europee del 2009 ha ottenuto il 14,7% e tre seggi a Strasburgo.



Zimbabwe |


In Zimbabwe il principale partito di estrema destra è il Fronte Rhodesiano.



Note |




  1. ^ Jean-Marie Le Pen al telegiornale notturno su TF1, 15 gennaio 1982.


  2. ^ Rutilio Sermonti, Lo Stato organico, unica democrazia seria.


  3. ^ Julius Evola, Lo Stato organico. Scritti sull'idea di Stato 1934-1963.


  4. ^ Marco Piraino, L'estrema destra contro il fascismo, lulu.com, 2011.


  5. ^
    Guido Caldiron, Lefebvre, l'estrema destra e i funerali di Priebke.



  6. ^ I fanatici buddhisti, in Il Post.


  7. ^ Militia Como: Conferenza / Presentazione Libro "Datemi 4 anni di tempo", atuttadestra.it.


  8. ^ abcde Profondo nero: da CasaPound a Forza Nuova, viaggio nella galassia della destra italiana, in Linkiesta.


  9. ^ L'arcipelago della destra radicale, laltralombardia.it.


  10. ^ Estremismo Buddhista all'attacco, in La Stampa.


  11. ^ "Dio odia l'Italia". I perché sulla mappa globale della setta fondamentalista Westboro Baptist Church (WBC).


  12. ^ Threat of Terrorism to the United States, testimonianza di Louis J. Freeh, direttore dell'FBI, 10 maggio 2001.



Bibliografia |




  • Nicola Rao, La Fiamma e la Celtica, Sperling & Kupfer, Roma, 2006, ISBN 8820041936.


  • Gabriele Adinolfi, Quel domani che ci appartenne, Barbarossa editore, Milano, 2005.

  • Nicola Antolini, Fuori dal cerchio, Elliot, 2010. ISBN 9788861921405.

  • Ugo Maria Tassinari, Fascisteria, Castelvecchi Editore, 2001.

  • Joseph Algazy, L'Extrême droite en France, L'Harmattan, 1989.

  • Christophe Bourseiller, La nouvelle extrême droite. Monaco, Paris, Éditions du Rocher, 2002, collection Documents. 235 pagine. ISBN 226804419X.


  • Jean-Christophe Cambadélis et Éric Osmond, La France blafarde, 2001.

  • Vincent Duclert, L'histoire contre l'extrême droite. Les grands textes d'un combat français. Mille et une nuits, 2002, Les petits libres. 121 pagine. ISBN 2842057120.


  • François Duprat, Les mouvements d'extrême droite en France de 1940 à 1944. Paris, Éditions de l'Homme Libre, 1999. 324 pagine.

  • François Duprat, Les mouvements d'extrême droite en France de 1944 à 1971. Paris, Éditions de l'Homme Libre, 1998. 196 pagine.

  • François Duprat, La droite nationale en France de 1971 à 1975. Paris, Éditions de l'Homme Libre, 2002. 168 pagine.

  • Olivier Guland, Le Pen, Mégret et les Juifs. L'obsession du «complot mondialiste», La Découverte, 2000.


  • Pierre Milza, L'Europe en chemise noire. Les extrêmes droites en Europe de 1945 à aujourd'hui, Flammarion, collection «Champs», 2002.

  • Emmanuel Ratier, Les Guerriers d'Israël, Editions FACTA, 1993.

  • Madeleine Rebérioux (sous dir.), L'Extrême droite en questions, EDI, 1991.

  • H. De Schampheleire et Y. Thanassekos (sous dir.), Extreem rechts in West-Europa/L'extrême droite en Europe de l'Ouest. Bruxelles, Presses Universitaires de la Vrije Universiteit Brussel, 1991. 407 pagine.

  • Patrice Chairoff, Dossier néo-nazisme, éditions Ramsay, 1977.



Voci correlate |



  • Anticomunismo

  • Antisemitismo

  • Fondamentalismo cristiano

  • Fascismo

  • Metapedia

  • Michael Kühnen

  • Nazi punk

  • Nazionalismo

  • Nazionalismo religioso

  • Nazismo

  • Neoantisemitismo

  • Neonazismo

  • Rock Against Communism

  • Skin88

  • Socializzazione dell'economia (fascismo)



Collegamenti esterni |



  • (FR) Dossier sul nazionalismo, su agora.qc.ca.

  • (EN) Mappa dei gruppi d'odio americani, su splcenter.org.


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