Pistoia




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Nota disambigua.svgDisambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Pistoia (disambigua).






































































































Pistoia
comune



Pistoia – Stemma Pistoia – Bandiera

Pistoia – Veduta
La torre del campanile di Pistoia
Localizzazione
Stato
Italia Italia
Regione
Coat of arms of Tuscany.svg Toscana
Provincia
Provincia di Pistoia-Stemma.png Pistoia
Amministrazione
Sindaco
Alessandro Tomasi (FdI) dal 27/06/2017
Territorio
Coordinate
43°56′N 10°55′E / 43.933333°N 10.916667°E43.933333; 10.916667 (Pistoia)Coordinate: 43°56′N 10°55′E / 43.933333°N 10.916667°E43.933333; 10.916667 (Pistoia)
Altitudine 67 m s.l.m.
Superficie 236,17 km²
Abitanti 90 118[2](31-3-2018)
Densità 381,58 ab./km²
Frazioni vedi sezione
Comuni confinanti
Agliana, Alto Reno Terme (BO), Cantagallo (PO), Lizzano in Belvedere (BO), Marliana, Montale, Quarrata, Sambuca Pistoiese, San Marcello Piteglio, Serravalle Pistoiese
Altre informazioni
Cod. postale 51100
Prefisso 0573
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT
047014
Cod. catastale G713
Targa PT
Cl. sismica zona 2 (sismicità media)
Cl. climatica zona D, 1 885 GG[3]
Nome abitanti pistoiese, pistoiesi[1]; pistorese, pistoresi (antico)[1]
Patrono san Jacopo
Giorno festivo 25 luglio
Cartografia

Mappa di localizzazione: Italia

Pistoia

Pistoia



Pistoia – Mappa
Posizione del comune di Pistoia all'interno dell'omonima provincia
Sito istituzionale

Pistoia (pronuncia: [pisˈtoːja], ascolta[?·info]) è un comune italiano di 90 118 abitanti[2], capoluogo dell'omonima provincia in Toscana nell'Italia Centrale.


Pistoia è stata Capitale italiana della cultura 2017.[4]




Indice






  • 1 Geografia fisica


    • 1.1 Territorio


    • 1.2 Clima




  • 2 Storia


    • 2.1 San Jacopo, il patrono


    • 2.2 Simboli


    • 2.3 Onorificenze




  • 3 Monumenti e luoghi d'interesse


    • 3.1 Architetture religiose


      • 3.1.1 Chiese


      • 3.1.2 Cimiteri




    • 3.2 Architetture civili


      • 3.2.1 Palazzi


      • 3.2.2 Ville


      • 3.2.3 Teatri


      • 3.2.4 Altri edifici




    • 3.3 Architetture militari


    • 3.4 Altro




  • 4 Società


    • 4.1 Evoluzione demografica


    • 4.2 Etnie e minoranze straniere




  • 5 Cultura


    • 5.1 Istruzione


      • 5.1.1 Archivi e biblioteche


      • 5.1.2 Università


      • 5.1.3 Istituti culturali


      • 5.1.4 Musei


        • 5.1.4.1 Musei di arte antica e moderna


        • 5.1.4.2 Musei di arte contemporanea




      • 5.1.5 Associazioni




    • 5.2 Musica


    • 5.3 Media


    • 5.4 Cinema


    • 5.5 Cucina


    • 5.6 Eventi


      • 5.6.1 Eventi annuali


      • 5.6.2 Altri eventi






  • 6 Geografia antropica


    • 6.1 Frazioni


      • 6.1.1 Arcigliano


      • 6.1.2 Campiglio


      • 6.1.3 Cireglio


      • 6.1.4 Collina


      • 6.1.5 Stazzana






  • 7 Economia


    • 7.1 Vivaismo


    • 7.2 Cantieristica


    • 7.3 Artigianato




  • 8 Infrastrutture e trasporti


    • 8.1 Strade


    • 8.2 Ferrovie


    • 8.3 Mobilità urbana




  • 9 Amministrazione


    • 9.1 Gemellaggi




  • 10 Sport


    • 10.1 Calcio


    • 10.2 Pallacanestro


    • 10.3 Maratona


    • 10.4 Hockey sul prato


    • 10.5 Impianti sportivi


    • 10.6 Ciclismo




  • 11 Citazioni


  • 12 Note


  • 13 Bibliografia


  • 14 Voci correlate


  • 15 Altri progetti


  • 16 Collegamenti esterni





Geografia fisica |



Territorio |




Il Monte Gomito nella Riserva naturale Abetone nel comune di Abetone Cutigliano




La facciata del Palazzo di Giano




Gli orsi bruni nel Giardino zoologico di Pistoia


La città si sviluppa all'estremità nord-occidentale della piana di Firenze-Prato-Pistoia. Il territorio comunale di Pistoia è attraversato da diversi corsi d'acqua, nessuno però di grandi dimensioni e tutti caratterizzati da un regime spiccatamente torrentizio. Il principale di essi è l'Ombrone Pistoiese che lambisce ad ovest la città. Giunto nelle vicinanze del quartiere di San Biagio, l'Ombrone Pistoiese ha acque limpide e pulite, in grado di ospitare anche specie ittiche pregiate quali la trota fario, il vairone e lo scazzone. Tuttavia la sua portata (a volte anche eccezionale nei mesi freddi) subisce drastiche diminuzioni d'estate, a causa soprattutto di prelievi indiscriminati per fini agricoli, quindi il torrente può rimanere in secca anche per diversi mesi, con gravi danni alla fauna ittica. Altro corso d'acqua importante è il torrente Brana, che cinge le mura della città a nord-est. Anche in questo caso il torrente giunge alle porte della città con discreta portata e acque abbastanza buone qualitativamente. Tuttavia, giunto nella zona industriale di Sant'Agostino, il Brana risente notevolmente di inquinamenti di varia natura, leggermente mitigati da un impianto di depurazione posto nei pressi della località Armacani. Il torrente Bure nasce dal poggio dell'Acquifredola in due rami, che percorrono le valli di Santo Moro e di Baggio e si riuniscono in prossimità di Candeglia; prosegue a nord della città di Pistoia per gettarsi nel torrente Agna. Altri corsi d'acqua minori risultano: il rio Diecine, affluente del Brana presso i cimiteri; il Vincio di Montagnana, che si getta nell'Ombrone Pistoiese in località Pontelungo; il Vincio di Brandeglio, anch'esso affluente del principale corso d'acqua pistoiese presso la frazione di Gello. Anche questi ultimi piccoli torrenti risentono di prelievi idrici da parte di aziende vivaistiche e, quindi, la parte finale del loro corso è pressoché priva di vita.


L'area in cui si estende il territorio comunale è classificata a rischio sismico, tanto che Pistoia è stata l'epicentro di alcuni eventi sismici anche di forte intensità. Nel 1196 un terremoto raggiunse la magnitudo 4,83 della scala Richter e il VI grado della scala Mercalli; l'11 luglio 1293 si verificò il più forte evento sismico, che raggiunse la magnitudo 5,57 della scala Richter e l'VIII grado della Mercalli; il 4 ottobre 1527 un altro forte terremoto ebbe magnitudo 5,37 della scala Richter ed il VI-VIII grado della Mercalli in base alle zone; infine, il 12 agosto 1815 un altro sisma raggiunse la magnitudo di 4,83 della scala Richter ed il VI grado della Mercalli.[5]



  • Classificazione sismica: zona 2 (sismicità medio-alta), ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003


Clima |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Clima della Toscana e Stazione meteorologica di Pistoia.

Il clima della città è influenzato sia dalla posizione all'estremità nord-occidentale della conca, che dalle vicine alture dell'Appennino e della Montagna pistoiese.


Le escursioni termiche risultano piuttosto elevate mentre, rispetto alla vicina città di Prato, Pistoia si caratterizza per una minore ventilazione e per una maggiore piovosità (più di 1250 mm annui secondo i dati del consorzio Lamma). Pistoia è infatti una delle città più fredde della Toscana durante la stagione invernale (per quanto riguarda la pianura), mentre in estate è caratterizzata da maggiore ventilazione e nottate meno afose. Le termiche di gennaio si attestano sui 6 °C (le minime sono vicine a 0 °C) e spesso la notte si scende sotto lo zero; anche se le ore centrali del giorno sono spesso miti, la sensazione di freddo è acuita dall'alto tasso di umidità; può cadere la neve, anche se poca e con una breve permanenza al suolo. In luglio e agosto il caldo è accentuato dall'elevato tasso di umidità e le scarse precipitazioni sono esclusivamente in forma di temporali.


L'inverno è generalmente relativamente secco e freddo, con minima assoluta di -13,0 °C registrata l'11 gennaio 1985, mentre l'estate risulta piuttosto calda nelle ore diurne, con massima assoluta di +42,4 °C il 20 agosto 1943 (un improbabile valore di +43,4 °C, dovuto ad un possibile errore di trascrizione o ad un'errata misurazione, è stato registrato il 22 luglio 1982).[6]




  • Classificazione climatica: zona D, 1885 GG


  • Diffusività atmosferica: bassa, Ibimet CNR 2002



Storia |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Pistoia.

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«[…] T'amo, città di crucci, aspra Pistoia,
pel sangue de' tuoi Bianchi e de' tuoi Neri,
che rosseggiar ne' tuoi palagi fieri
veggo, uom di parte, con antica gioia.»


(Gabriele D'Annunzio, Le città del silenzio: Pistoia)



Pistoia - Piazza Duomo




Il Palazzo dei vescovi nel 1625





Statuto dei consoli del Comune di Pistoia C.90, carta 2 recto dall'Archivio capitolare di Pistoia


Fondata in epoca romana, come Pistoria, Pistoriae, Pistorium,[7] su un'area dove esistevano precedenti insediamenti etruschi e, nelle zone più montane, liguri, divenne nel II secolo a.C. un oppidum di Roma per appoggiare le truppe romane in lotta contro i Liguri stanziati nelle aree appenniniche. La città è menzionata anche da Sallustio, che riporta la battaglia del 62 a.C. in cui perse la vita Catilina.


Pistoia divenne nel V secolo importante sede vescovile e fu conquistata dai Goti, Bizantini, Longobardi e Franchi. Al passaggio del potente esercito composto di tribù germaniche guidate dall'ostrogoto Radagaiso venne in parte distrutta. Un paio di secoli più tardi, sotto la dominazione longobarda, Pistoia fu elevata al rango di città e grazie alla sua posizione geografica, conobbe un significativo sviluppo demografico ed economico che continuò anche intorno all'anno 1000, quando la città passò sotto l'orbita degli imperatori tedeschi.


Pistoia divenne così libero comune nel 1105, e nel 1117 fu approvato lo statuto dei consoli del Comune di Pistoia (Constitutum, consulum, Communis Pistoriae), la più antica raccolta scritta di leggi, regolamenti e consuetudini dell'età comunale, a noi pervenuta.
Importante centro medievale ghibellino sostenitore del Sacro Romano Impero, Pistoia fu a lungo alleata di Pisa e di Siena[8]. La posizione geografica, nel crocevia di grandi direttrici commerciali, alimenta la vocazione commerciale della città, e a partire dal XII secolo, emerge un ceto mercantile molto attivo. Le famiglie pistoiesi più importanti di mercanti-banchieri sono gli Ammannati e i Panciatichi, attivi in Francia, i Cancellieri, i Chiarenti, i Dondori, i Partini, i Reali, i Simiglianti, i Vesconti[9][10]. Questo è considerato il periodo di maggior splendore di Pistoia. Tuttavia, dopo un assedio di undici mesi, l'11 aprile 1306, Pistoia si arrese ai nemici di sempre, i fiorentini e i lucchesi, perdendo così la sua autonomia.









«poscia fecero disfare le mura e riempire i fossi, disfacendo tutte le fortezze e palagi de Ghibellini e dei Bianchi di Pistoia»


(Istorie Pistolesi ovvero delle cose avvenute in Toscana dal MCCC al MCCCXLVII - Anonimo Pistoiese)

I numerosi tentativi di ribellione dei pistoiesi furono, di volta in volta, soffocati nel sangue. Con la perdita dell'autonomia, e il controllo dei fiorentini che dominavano la vita pubblica di Pistoia con uomini di fiducia, nel XIV secolo iniziò una crisi sociale ed economica inarrestabile, acuita dalle lotte interne tra guelfi bianchi e neri, che, secondo lo storico Giovanni Villani ebbero inizio propria a Pistoia, per poi propagarsi a Firenze, e nel resto della Toscana.


Con la nascita del Granducato di Toscana, sotto la signoria medicea, ci fu un deciso cambio di tendenza, e si aprì una grande stagione di rinnovamento e di riqualificazione del tessuto urbano. Pistoia ritornò così un importante nodo politico e culturale, con la nascita di circoli o accademie: la più importante fu l'Accademia dei Risvegliati fondata da monsignor Felice Cancellieri e dal nobile Federigo Manni dove si recitavano poemi, poesie e prose e si faceva musica. Le riunioni avvenivano per lo più nei salotti delle case nobiliari ed erano a loro esclusivo uso e divertimento. Alla fine del XVII secolo fu costruito un teatro dove ebbe sede l'accademia sino alla sua estinzione avvenuta nel secolo scorso. Ne fecero parte numerosi esponenti della nobiltà locale tra cui Felice Cancellieri, Roberto Rospigliosi, Vincenzo Manni, Annibale Bracciolini, Domenico Manni, Pietro Banchieri e altri.


Con l'arrivo dei Lorena, che furono artefici di importanti riforme, Pistoia, come tutta la Toscana, conobbe, a partire dalla seconda metà del Settecento, un significativo risveglio sociale, culturale ed economico. Nell'Ottocento la realizzazione delle linee ferroviarie favorirono lo sviluppo industriale della città. Nel 1861 Pistoia, come il resto della Toscana, venne annessa al Regno d'Italia. Nel 1927 Pistoia divenne provincia e sede di prefettura.


Il comune di Pistoia è tra le Città decorate al valor militare per la guerra di liberazione perché è stato insignito della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale la cui motivazione è visionabile all'URL: [2]



San Jacopo, il patrono |






Le origini della venerazione che i pistoiesi hanno per l'apostolo San Jacopo sono remote. Lo storiografo pistoiese Michelangelo Salvi narra che nell'anno 849, temendo i pistoiesi che la loro città venisse invasa dai Saraceni, che erano giunti alle porte di Roma, chiese all'apostolo San Jacopo la sua protezione, ricordando come in simili circostanze, anche il re Ramiro II di León fosse ricorso all'aiuto del Santo.


Pistoia non venne invasa e, in segno di gratitudine per la grazia ricevuta, i pistoiesi elessero San Jacopo a loro patrono e gli edificarono una chiesetta entro il primo cerchio di mura; esse fu costruita nelle vicinanze di un fortilizio della città e fu chiamata San Jacopo in Castellare.


Nei secoli successivi il vescovo Atto, che era succeduto al vescovo Ildebrando dei conti Guidi nel governo della diocesi, chiese al vescovo di Compostela una piccola parte della reliquia del corpo del santo. Ranieri, che si trovava come canonico della cattedrale di Santiago, accordò la reliquia (un frammento di osso del cranio del santo) e venne recata con grandi onoranze a Pistoia e deposta in una cappella appositamente costruita nel 1145.


Fu così che la cappella con apposito altare, dedicato a San Jacopo, diventò subito meta di pellegrinaggi inaspettati. Per tanti devoti, con in programma un pellegrinaggio a Compostela, Pistoia si fece spesso capolinea di partenza. Presso la cappella, infatti, si veniva a chiedere protezione per il lungo viaggio. Al ritorno poi si faceva traguardo d'arrivo, con sosta di doveroso ringraziamento per il buon esito dell'impresa.


Fra il 1170 e il 1180 gli statuti comunali ricordano una “festa di San Jacopo”.


Fin da allora, tuttavia, il culto per l'apostolo risultava sotto la tutela non più del vescovo, ma del comune di Pistoia.


Nel corso del Duecento quest'ultimo adottò San Jacopo come proprio protettore e patrono della città, apponendo la sua immagine sui propri sigilli.


Il periodo delle solenni celebrazioni religiose iniziava il giorno antecedente quello della festa con un'imponente processione di tutta la comunità; raggiungeva il suo culmine per il 25 luglio, e poi continuava per i successivi otto giorni (“Ottava di San Jacopo”).


In questo periodo si teneva una grande fiera annuale o “mercato”, che garantiva immunità a chi vi partecipasse, eccetto i criminali ed i banditi. La giornata festiva, caratterizzata durante la mattina da una serie di cerimonie liturgiche molto suggestive in onore del santo patrono, si concludeva nel tardo pomeriggio con una manifestazione concepita come omaggio a San Jacopo: la corsa del “Palio”. Essa prendeva nome dalla lunga pezza di stoffa pregiata (pallio) che ne costituiva il premio. Alla “corsa del Palio” partecipavano cavalli purosangue di razza berbera montati da fantini che spingevano gli animali al galoppo sfrenato lungo un percorso variato durante il tempo. Si trattava perciò di una gara di velocità in lungo, che evidenziava soprattutto le qualità dei cavalli.


Tra la fine del Settecento e durante l'Ottocento occasionalmente andò ad aggiungersi alla corse del Palio una serie di corse in tondo, lungo il circuito di una piazza, generalmente piazza San Francesco.



Simboli |




Onorificenze |











Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
Titolo di Città
«Legge del Gran Ducato di Toscana»
— 1º ottobre 1750

Pistoia è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignita della medaglia d'argento al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale [11]:











Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'argento al valor militare
«Fedele ai valori già espressi nel corso dell'epopea risorgimentale si oppose alla prepotenza degli occupanti nazifascisti con fierezza ed atteggiamento di sfida sostenendo ed alimentando la locale organizzazione di resistenza armata. La spietata repressione nemica provocò lutti e distruzioni ma non fiaccò la volontà a combattere fino alla vittoria finale. Il contributo di sacrifici e di sangue offerti, culminato con un feroce cannoneggiamento nemico protattosi per molti giorni, ne esalta l'attaccamento ai superiori principi di libertà e giustizia. Pistoia, 8 settembre 1943»
— 21 aprile 1977 [12]


Monumenti e luoghi d'interesse |




La Cattedrale di San Zeno





Battistero di San Giovanni in corte





Pieve di Sant'Andrea, col pulpito di Giovanni Pisano


La città di Pistoia è particolarmente ricca di pregevoli monumenti romanici e rinascimentali (in particolare chiese) e soprattutto può vantare una delle più suggestive piazze d'Italia: piazza del Duomo, centro geometrico di Pistoia, monumentale fulcro sia del potere civile che ecclesiastico che comprende svariate architetture di pregio quali:



  • La cattedrale di San Zeno, intitolata a San Zeno vescovo, che custodisce al suo interno l'altare argenteo di San Jacopo. Costruita nell'alto medioevo, fu distrutta da due incendi e quindi ricostruita nel XIII secolo e successivamente rimaneggiata fino all'epoca moderna. Il suo aspetto esterno risale al XIV secolo; l'interno a tre navate è originario del Trecento, abbellito da affreschi seicenteschi e numerosi quadri. Sotto al presbiterio si trovano i resti visitabili di una villa romana di età imperiale e della chiesa originaria. L'altare di San Jacopo, a cui lavorò anche Filippo Brunelleschi, è un capolavoro dell'oreficeria sacra e fu realizzato tra il 1287 e il 1456.

  • Il campanile del Duomo, costruito su di un'antica torre di origine longobarda in stile romanico, è diviso in tre ordini di loggette e provvisto di cella campanaria con tanto di cuspide che a causa di terremoti che flagellarono la città in epoca tardo-medievale venne rifatta più volte. Costruito nel XII secolo, l'aspetto attuale risale al 1576; raggiunge un'altezza totale di 67 metri ed è uno dei più bei campanili d'Italia.

  • Il battistero di San Giovanni in corte del XIV secolo, in stile gotico, con decorazioni in marmi bianco-verdi. A pianta ottagonale e sormontato da una pittoresca cupola, progettato dalla bottega del celebre Andrea Pisano; al suo interno custodisce un fonte battesimale risalente al 1226.

  • Il palazzo dei Vescovi composto da loggiato, al primo piano, in stile gotico e restaurato nel 1981. I sotterranei sono arricchiti da un importante percorso archeologico con scavi in sito di una stele etrusca di tipo fiesolano, una fornace romana e di tratti di mura dell'antica Pistoriae. Da non molti anni è aperto al pubblico ed è un raro esempio di museo dello scavo stratigrafico. Costruito sotto forma di palazzo fortificato nell'anno 1000, l'aspetto attuale risale al XII secolo quando fu trasformato in palazzo signorile; fu la residenza dei vescovi per ben 8 secoli.

  • Il palazzo Pretorio o del tribunale anch'esso in stile gotico (ha perso negli interni parte del suo stile a causa dei lavori di ampliamento condotti nell'Ottocento). È famoso per il suo cortile interno con gli stemmi dei magistrati. Costruito nel XIV secolo e pesantemente rimaneggiato nell'Ottocento, fu da sempre la dimora di coloro che amministravano la giustizia. L'aspetto esterno, tuttavia, è simile all'originario. L'altra sede del Tribunale è il Palazzo San Mercuriale, dal nome del primo vescovo di Forlì, a cui era dedicato un monastero anticamente qui collocato[13].

  • Il palazzo del Comune, con una bella facciata ornata di bifore e trifore. Iniziato nel XII secolo, raggiunse l'aspetto attuale solo nel 1350 circa. Un'importante ristrutturazione interna avvenne nel Cinquecento. Sulla facciata campeggiano lo stemma dei Medici e la testa del Re Negro Musetto di Maiorca, ucciso da un capitano pistoiese nel 1114. L'interno è ornato da bellissimi affreschi cinquecenteschi, sede del "Centro di Documentazione Giovanni Michelucci" e del Museo Civico.

  • L'ex chiesa di Santa Maria Cavaliera, costruita nel 979, subì molti rimaneggiamenti tanto che oggi è molto difficile individuare tracce dell'aspetto originario.

  • L'altomedioevale torre di Catilina, alta 30 metri. Il nome della torre deriva da una leggenda secondo la quale il corpo del generale romano Catilina fu sepolto in questa via, che si chiama appunto "Tomba di Catilina".


Di seguito altri monumenti e luoghi d'interesse presenti a Pistoia.



Architetture religiose |



Chiese |




Facciata della chiesa di San Giovanni Fuorcivitas


In stile romanico:




  • chiesa di San Giovanni Fuorcivitas, con un'ampia decorazione in marmi bianchi e verdi. Iniziata nel XII secolo, fu ampliata nel XIV. All'interno si trovano bellissime opere scultoree, come il pergamo di Fra' Guglielmo da Pisa, scolpito nel 1270, e la celebre Visitazione di Luca della Robbia, in terracotta invetriata, del 1445. Nell'interno sono da notare l'acquasantiera di Giovanni Pisano e il polittico medievale di Taddeo Gaddi, che rappresenta la Madonna in trono con San Iacopo, San Giovanni Evangelista, San Pietro e San Giovanni battista. Interessanti anche il crocifisso e il chiostro romanico, entrambi del Duecento.


  • chiesa di San Pier Maggiore, sconsacrata, costruita in epoca longobarda. La facciata è stata ultimata nel 1263, mentre l'interno è stato modificato nel 1640 e vi si trova un bell'organo ottocentesco. Anticamente il vescovo, al termine di una lunga processione, giungeva in questa chiesa dove si scambiava gli anelli con la badessa in una sorta di matrimonio mistico. Questa scena è rappresentata nel dipinto di Kristian Zahrtmann "il matrimonio mistico di Pistoia".


  • chiesa di San Bartolomeo in Pantano, con un antico pergamo all'interno di Guido Bigarelli.


  • chiesa di San Michele in Cioncio.


  • chiesa di Sant'Andrea, con all'interno il celebre pulpito di Giovanni Pisano.


  • chiesa di San Biagio o di Santa Maria in Borgo Strada, conserva affreschi di epoca seicentesca.


In stile rinascimentale:




La cupola della basilica della Madonna dell'Umiltà




  • Basilica della Madonna dell'Umiltà coronata con una cupola ottagonale, opera di Giorgio Vasari, alta 59 metri.


  • chiesa di Santa Maria delle Grazie, o del Letto, situata in piazza San Lorenzo.

  • ex chiesa di San Giovanni Battista, costruita nel secolo XVI dall'architetto pistoiese Ventura Vitoni (1442-1522) e ricostruita negli anni cinquanta dopo essere stata danneggiata gravemente durante la seconda guerra mondiale. Al suo interno è visibile un grande crocifisso ligneo attribuito allo stesso Vitoni. Nell'anno 2015 la facciata è stata completamente restaurata e riportata all'antico splendore da parte dell'Ente proprietario, Fondazione Conservatorio "San Giovanni Battista". Nell'anno 2017, anno di Pistoia capitale della cultura,' è stato presentato nel Conservatorio il restauro dei frammenti di una pala, distrutta dal bombardamento del 1943, del pittore Sebastiano Vini, detto il Veronese, relativa alla ADORAZIONE DEI PASTORI. La nuova pala è stata così restaurata e adeguatamente sistemata nell'ex chiesa che, in orari stabiliti, viene aperta al pubblico.


In stile barocco:




  • chiesa della Santissima Annunziata famosa anche per il Chiostro dei Morti, ricco di lunette istoriate.


  • chiesa dello Spirito Santo.


  • chiesa di Santa Maria del Carmine, recentemente restaurata.




Il Monumento votivo militare brasiliano


In stile moderno:




  • chiesa delle Sante Maria e Tecla di Giovanni Michelucci


  • chiesa del Sacro Cuore Immacolato di Maria al Villaggio Belvedere, di Giovanni Michelucci, prototipo della più celebre chiesa dell'Autostrada del Sole a Firenze


Nei dintorni:




  • pieve di San Michele a Groppoli, con pregevole statua dell'Arcangelo all'interno

  • ex convento di Giaccherino, in posizione dominante la valle del Vincio di Montagnana

  • pieve di San Giovanni Evangelista a Montecuccoli in Valdibure


  • santuario della Madonna di Valdibrana;



Cimiteri |



  • Monumento votivo militare brasiliano

  • Cimitero di Pistoia

  • Cimitero della Misericordia



Architetture civili |



Palazzi |





Palazzo dei Vescovi



  • Palazzo degli Anziani

  • Palazzo dei Vescovi

  • Palazzo Vescovile Nuovo


  • Palazzo Panciatichi, con originali finestre a crociera

  • Palazzo Fioravanti

  • Palazzo Manni

  • Palazzo Tolomei

  • Palazzo Rospigliosi

  • Palazzo Ganucci Cancellieri


  • Palazzo del Priorino, fine Cinquecento inizi Seicento, attribuito all'architetto Jacopo Lafri

  • Palazzo de Rossi


  • Palazzo Amati (poi Amati Cellesi)


  • Palazzo della Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, costruito in stile neorinascimentale nel 1905

  • ex Casa del Balilla di Pistoia del 1928, progettata da Giovanni Michelucci

  • Palazzo del Capitano del Popolo

  • Palazzo Rospigliosi Pallavicini

  • Palazzo del Monte Pio

  • Palazzo Fabroni

  • Palazzo Marchetti

  • Palazzo Cancellieri

  • Palazzo Rossi Cassigoli

  • Palazzo delle Poste


  • Palazzo Scarfantoni poi Manni, sul Corso


  • Palazzo Macciò già appartenuto alla famiglia Fabroni, conserva alcuni affreschi attribuiti a Giovanni Bartolomeo Cristiani



Ville |




  • Villa Philipson a Valdibrana


  • Villa Celle a Santomato

  • Villa Puccini di Scornio

  • Villa Colonna

  • Villa de' Rossi Passerin d'Entreves

  • Villa de' Franceschi


  • Villa La Farnia a San Giorgio all'Ombrone

  • Villa Iozzelli

  • Villino Pacini



Teatri |




Palchetti del Teatro Manzoni



  • Teatro Manzoni

  • Teatro Mauro Bolognini



Altri edifici |



  • Cinema Eden

  • Condominio di via San Biagio

  • Edificio Il Triangolo

  • Edificio dei bagni pubblici

  • Ex sede Consorzio Pistoiese Trasporti

  • Mensa Sant'Agostino

  • Palazzina d'ingresso Officine San Giorgio

  • Villaggio Belvedere

  • Centro Polifunzionale per servizi alle imprese

  • Centro annonario

  • Casa-studio Vivarelli


  • Casa museo Sigfrido Bartolini

  • Pantheon degli uomini illustri

  • Il Padiglione di emodialisi progettato da Giannantonio Vannetti e realizzato nel 2005, ospita al suo interno un murale di Sol LeWitt e opere di Claudio Parmigianni, Hidetoshi Nagasawa, Daniel Buren, mentre nel contiguo giardino sono collocate le opere di Dani Karavan, Robert Morris, Gianni Ruffi.




Il padiglione di emodialisi



Architetture militari |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Mura di Pistoia.

La città è circondata da mura trecentesche che in origine includevano quattro porte di accesso: Porta al Borgo, Porta San Marco, Porta Carratica e Porta Lucchese, ma di esse non rimane traccia in quanto demolite nei primi anni del Novecento. Di rilievo anche la Fortezza medicea di Santa Barbara, costruita nel Cinquecento per volontà di Cosimo de' Medici.



Altro |




Fontana del Leoncino in Piazza della Sala




  • Piazza della Sala, dove si svolge da secoli il mercato degli ortaggi, con al centro, in marmo, il pozzo detto "del Leoncino", danneggiato nella seconda guerra mondiale e reintrodotto nella piazza nel 1989.


  • Giardino zoologico di Pistoia, costruito nel 1970 e ristrutturato nel 2005 per migliorare le condizioni degli animali presenti, copre una superficie di 7 ettari e ospita circa 400 animali appartenenti alle classi dei mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e insetti.[14]

  • L'Area Ex Breda è lo spazio occupato dagli inizi del secolo XX dalle Officine meccaniche ferroviarie pistoiesi San Giorgio trasferite nel 1973 in zona esterna della città[15]; a seguito di un complesso piano di riqualificazione, la zona vede ora la presenza della Biblioteca San Giorgio, di una sede distaccata dell'Università di Firenze, la sede dell'INAIL, un albergo, la sede dei Carabinieri e della Questura[16]



Società |



Evoluzione demografica |


Abitanti censiti[17]







    • 2011 94.421 abitanti


    • 2012 93.629 abitanti



Etnie e minoranze straniere |


Secondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2016 la popolazione straniera residente era di 7.838 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:




  • Albania, 3.377


  • Romania, 1.566



Cultura |




Biblioteca San Giorgio



Istruzione |



Archivi e biblioteche |


Nella città sono presenti diversi archivi e biblioteche: la principale biblioteca pubblica è la Biblioteca San Giorgio; svolgono un ruolo di conservazione la Biblioteca Forteguerriana[18], una delle più antiche d'Italia, nata nel 1473 da una donazione del cardinale Niccolò Forteguerri e la Biblioteca Fabroniana, istituita nel 1726 nei locali allestiti sopra la chiesa dei SS. Filippo e Prospero. È presente l'Archivio di stato di Pistoia, l'Archivio Bardi, l'Archivio CGIL e la Biblioteca del centro di documentazione che raccoglie dagli anni sessanta materiale a carattere politico-sociale.




Università |


La città è stata designata per ospitare dall'anno accademico 2001/2002 una delle sedi distaccate dell'Università degli Studi di Firenze. Nella nuova sede in via Sandro Pertini erano presenti la facoltà di Economia (corsi di laurea in Economia Aziendale, Economia e Commercio, Scienze turistiche), la facoltà di Ingegneria (corso di laurea in Ingegneria dei trasporti) e la facoltà di Agraria (corso di laurea in Scienze vivaistiche, ambiente e gestione del verde). Facendo riferimento al mese di giugno del 2007, il numero di studenti immatricolati al polo pistoiese ammonta a 1.337 unità.
Dal 2015 sono frequentabili i corsi di laurea di 1º livello di Infermieristica e Fisioterapia[19].



Istituti culturali |




  • Il Funaro, centro culturale dedicato al teatro, che ospita la donazione del Fondo Andres Neumann costituito da parte del suo archivio professionale (1972-2000) e da una raccolta di libri teatrali;

  • Fondazione Conservatorio San Giovanni Battista, Agenzia Formativa di rilievo e antico Conservatorio femminile leopoldino.



Musei |



Musei di arte antica e moderna |

Pistoia annovera diversi musei di arte antica e moderna:




L'Ospedale del Ceppo




  • Museo civico, è ospitato all'interno del Palazzo Comunale. In esso è rappresentata l'intera storia artistica della città e comprende opere provenienti dalle soppressioni di Settecento e Ottocento, lasciti, donazioni (come la collezione Puccini) e opere di antica proprietà comunale.


  • Palazzo dei Vescovi, all'interno ospita un percorso archeologico, il museo della Cattedrale di San Zeno, la collezione Bigongiari e importanti opere d'arte moderna realizzate da Marino Marini e Giovanni Boldini. Di quest'ultimo è esposto il ciclo di affreschi proveniente dalla villa “La Falconiera”[20].


  • Palazzo Rospigliosi, a poca distanza dalla Piazza del Duomo si trova l'imponente edificio donato in anni recenti alla diocesi di Pistoia. Esso ospita il Museo diocesano e il Museo del ricamo. Pistoia e il suo territorio vantano un'antica e affermata tradizione dell'arte del ricamo. Il museo ad essa dedicato comprende un'esposizione permanente e prestiti temporanei. Palazzo Rospigliosi ospita anche il museo Clemente Rospigliosi, costituito dall'appartamento che la famiglia volle allestire all'illustre parente Giulio Rospigliosi per le sue eventuali visite in città, e rimasto praticamente intatto nei secoli.

  • Ex Ospedale del Ceppo, con il museo dei ferri chirurgici, la saletta anatomica e il famoso robbiano, fregio delle sette opere di misericordia.



Musei di arte contemporanea |

A Pistoia sono presenti diversi musei di arte contemporanea:




Grande ferro Celle di Alberto Burri all'ingresso della Villa Celle




  • Palazzo Fabroni, sede di esposizioni permanenti e mostre dedicate all'arte contemporanea. Inoltre vi è la Casa studio Fernando Melani. Particolarmente singolare quest'ultima, in quanto non mera contenitrice di opere d'arte ma essa stessa un'opera d'arte, riallestita dopo il restauro come l'artista l'aveva voluta lasciare e dove ogni cosa, anche un sacco di fiammiferi o una scala sommersa di giornali trovano la loro spiegazione nelle parole stesse dell'artista.


  • Museo Marino Marini, sede e museo della fondazione dell'omonimo artista che nacque nella città.

  • Centro di Documentazione Giovanni Michelucci, anch'esso ospitato all'interno del palazzo comunale.


  • Casa museo Sigfrido Bartolini, sede della omonima Associazione-"Centro Studi", e di un importante Archivio (notificato dal Ministero dei Beni Culturali) contenente il Fondo epistolare di Sigfrido Bartolini e i fondi "Barna Occhini" e "Giulio Innocenti" oltre a inediti di autori del '900 quali G.Papini,G. Manzini, G. Spadolini ecc. La casa museo è sede anche della biblioteca entrata a far parte della Rete Documentaria Pistoiese. Particolarmente interessante lo "studio-laboratorio" nel quale l'artista,considerato uno dei maggiori incisori del '900) per 12 anni aveva lavorato all'edizione nazionale del Pinocchio, illustrato da più di 300 xilografie in nero e a colori.


  • Villa Celle a Santomato che ospita opere di arte ambientale di molti artisti quali tra gli altri: Alberto Burri, Sol LeWitt, Beverly Pepper, Anselm Kiefer, Keith Haring.


  • Casa-studio Vivarelli, nelle campagne di Arcigliano, sede della Fondazione Jorio Vivarelli.

  • Fondazione Luigi Tronci, Museo della Musica e degli Strumenti Musicali a Percussione.[21]



Associazioni |


Nella città sono presenti e attive varie associazioni tra le quali: Associazione teatrale pistoiese[22], Caritas diocesana di Pistoia[23], l'Aias Pistoia, Misericordia di Pistoia[24]



Musica |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Collezioni musicali a Pistoia.


Media |


A Pistoia sono presenti le redazioni di due quotidiani locali (La Nazione e Il Tirreno), un settimanale a carattere nazionale (La Vita) ed una emittente televisiva (Tv Libera Pistoia). Sono inoltre attive piccole case editrici come, ad esempio, il "Micco", "Settegiorni", "Via del Vento", “Edizioni Via Laura” ; pubblica libri e una rivista a carattere storico (i Quaderni di Fare Storia) anche l'Istituto storico per la resistenza di Pistoia.


Da 110 anni la Società pistoiese di storia patria pubblica regolarmente ogni anno il Bullettino Storico Pistoiese.



Cinema |


A Pistoia nel 2005 è stato girato il film Ti amo in tutte le lingue del mondo diretto ed interpretato da Leonardo Pieraccioni. Il film è stato girato in gran parte nei locali dell'Istituto Tecnico "Pacini", il cui Preside, Paolo Baldassarri, è stato sostituito nel film dal cantautore Francesco Guccini. Nel 2006 è stata girata la miniserie televisiva Le ragazze di San Frediano diretta da Vittorio Sindoni. Nel 2010 invece è stata girata una parte del film Amici miei - Come tutto ebbe inizio diretto da Neri Parenti. Sempre nel 2010 è stato girato il film La fine è il mio inizio sulla vita di Tiziano Terzani per la regia di Jo Baier, con Elio Germano e Bruno Ganz. A Montecatini è stato invece girato La pazza gioia di Paolo Virzì. Nel 2018 è stato girato il film Non è mai passato.



Cucina |




La pastella, base del castagnaccio


La cucina pistoiese è caratterizzata, come tutta la cucina toscana, dalla parsimonia che la rende sana anche se a prima vista può sembrare povera. Come da tradizione, vengono utilizzati anche ingredienti "di riciclo". Tra gli antipasti è famosa la fett'unta, l'arista sott'olio, i crostini di milza, i crostini di frattaglie di pollo (o crostini neri) ed i crostoni di cavolo nero. Come primi piatti: la zuppa di pane alla pistoiese, la zuppa di pane della montagna pistoiese, il carcerato, la farinata con le leghe ed i maccheroni all'anatra (piatto tipico della festa del patrono San Jacopo). I secondi più rinomati sono lo zimino di lampredotto, la trippa, la rigaglia, il lesso rifatto e i fegatelli di maiale nella rete. Come contorni infine: i fagioli di sorana al fiasco, i fagiolini serpenti in umido, i funghi trifolati. I dolci tipici sono, invece, il berlingozzo, i cenci (tipici del periodo carnevalesco), oltre ai necci e al castagnaccio tipici delle colline e montagne pistoiesi fatti dalla farina neccia o farina dolce tratta dalla frantumazione delle castagne, i confetti di Pistoia (confetti a forma di riccio), i brigidini (di Lamporecchio).



Eventi |


Il calendario degli eventi culturali che si svolgono a Pistoia copre tutto l'anno solare.



Eventi annuali |




  • Giostra dell'orso, tradizione medievale dove in una sorta di palio equestre con tornate si sfidano i rioni cittadini; ogni anno il 25 di luglio. I rioni: Grifone (colori bianco e rosso); Cervo Bianco (verde e bianco); Leon d'Oro (giallo e rosso) e Drago (verde e rosso). La Giostra dell'orso è stata sospesa dopo gli incidenti che costarono la vita a due cavalli nell'edizione del 2014. La manifestazione è stata ripresa, dopo un referendum cittadino sul suo mantenimento, nell'anno 2016. Il regolamento ha subito pesanti modifiche consistenti, perlopiù, nell'inserimento di stringenti limitazioni della velocità e nell'introduzione di un tempo minimo per tornata.


  • Pistoia Blues, rassegna internazionale di musica blues, considerata tra le cinque più importanti in Europa; nata nel 1980 si svolge a cadenza annuale nella seconda settimana del mese di luglio. Diversi artisti celebri hanno onorato la città della loro presenza, tra i quali: Frank Zappa, B.B. King, Deep Purple, Dream Theater, Muddy Waters, Bob Dylan, Stevie Ray Vaughan, John Lee Hooker, Lou Reed e Canned Heat, Carlos Santana, Steve Vai, Joe Satriani, Ray Charles, Patti Smith, Joe Cocker, Robert Plant, The Doors, Chickenfoot, Joss Stone, PFM, Porcupine Tree, Gamma Ray, Anathema, David Bowie, Skunk Anansie.


  • Pistoia - Dialoghi sull'uomo,[25]




Pubblico durante un evento


festival di approfondimento culturale dedicato all'antropologia e alla sociologia del presente. Diretto da Giulia Cogoli, è nato nel 2010 su iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e del Comune di Pistoia. Ogni edizione si svolge nell'ultimo fine settimana di maggio ed è dedicata ad un tema specifico trattato da sociologi e antropologi, ma anche da scienziati, filosofi, scrittori, registi, artisti italiani e stranieri.



  • Leggere la città, festival di urbanistica che rende omaggio anche nel titolo al grande architetto pistoiese Giovanni Michelucci, richiamando il suo libro “Pistoia: leggere una città”. Si svolge normalmente la seconda settimana di aprile. Ogni edizione ha un tema attorno al quale vengono organizzate mostre, incontri, spettacoli laboratori. L'edizione del 2015 è stata dedicata allo spazio pubblico.

  • Infanzia e città, progetto culturale a cura dell'Associazione Teatrale Pistoiese che ha lo scopo di trovare un dialogo tra educazione ed espressioni artistiche, tra sguardo dell'infanzia e spazio pubblico. Si svolge normalmente nel mese di ottobre.

  • Presente italiano: il cinema che non ti aspetti, festival cinematografico interamente dedicato al cinema italiano in un ideale confronto tra il presente e il passato. Diretto da Michele Galardini si svolge nel mese di ottobre.

  • Arca Puccini, festival di musica, arte e cultura dove protagonista è il mondo giovanile pistoiese. Si svolge nel mese di novembre.

  • Pistoia Festival, ricco calendario di appuntamenti culturali concentrati nel mese di luglio.



Altri eventi |



  • Festa della Spiga: celebrazione ideata da Niccolò Puccini che si tiene ogni 200 anni. L'ultima celebrazione risale all'anno 2000..mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
    [senza fonte]

  • Settimana sociale italiana del 1907 (prima edizione) e Settimana sociale 2007 (In ricordo del centenario dell'iniziativa).

  • Dal 21 settembre 2013 al 29 settembre 2013 nella città, come a Firenze, Lucca e Montecatini Terme si sono svolti i Campionati del mondo di ciclismo su strada 2013.



Geografia antropica |



Frazioni |


Le frazioni di Pistoia sono: Arcigliano, Badia a Pacciana, Badia a Taona, Baggio, Barile, Bargi, Belvedere, Bonelle, Bottegone, Bussotto, Campiglio, Capostrada, Canapale, Candeglia, Casamarconi, Casenuove di Masiano, Cassarese, Castagno di Piteccio, Castagno di Pieve a Celle, Castel de' Gai, Castel di Cireglio, Castel di Piazza, Chiazzano, Cignano, Cireglio, Collina di Spedaletto, Collina di Vinacciano, Corbezzi, Corsini Bianchi, Corsini Neri, Cugna, Fabbiana, Fabbrica, Felceti, Fornaci di San Giorgio, Forralpitta, Gello, Germinaia, Iano, La Bianca, Le Fornaci, Le Grazie, Le Piastre, Le Pozze, Lupicciano, Masiano, Nespolo, Orsigna, Piazza, Piteccio, Pitornecca, Pracchia, Piuvica, Ponte alla Pergola, Ponte alle Tavole, Pontelungo, Pontenuovo, Pontepetri, Ponzano, Pupigliana, Ramini, San Felice, Sammommè, San Biagio, San Quirico, San Rocco, Sant'Alessio in Bigiano, Santomato, Santomoro, San Pantaleo, San Pierino Casa al Vescovo, San Vito, Sarripoli, Saturnana, Scornio, Signorino, Spazzavento, Spedaletto, Sperone, Stazzana, Torbecchia, Uzzo, Valdibrana, Villa di Baggio, Villa di Cireglio, Villa di Piteccio, Villanova di Valdibrana.



Arcigliano |


La frazione di Arcigliano, sorge a 298 metri di altitudine su un versante della valle del Vincio di Torbecchia che sfocia nell'Ombrone nella zona nord-ovest della piana di Pistoia. Dista circa 5 km dal capoluogo.



Campiglio |


La frazione di Campiglio è situata a 500 metri di altitudine a nord-ovest di Pistoia e dista circa 7 km dal capoluogo.



Cireglio |


La frazione di Cireglio sorge a 650 metri di altitudine sulla statale 66 dell'Abetone, a 13 km da Pistoia. Circondato da boschi di castagni, è sovrastato dal cosiddetto Sasso di Cireglio, da cui si gode un ottimo panorama sulla piana pistoiese. Nella località Castello di Cireglio è nato Policarpo Petrocchi.



Collina |


Collina si trova a 146 metri di altitudine sul livello del mare. Gli edifici principali a livello architettonico sono la Villa di Fontana, un'antica dimora nobiliare, e la Chiesa dei Santi Pietro e Girolamo.



Stazzana |


Stazzana è un piccolo borgo collinare a 400 m di altezza s.l.m. sulle prime pendici appenniniche a nord ovest della città di Pistoia, da cui dista circa 12 km.


Caratteristica la presenza di numerosi mulini ad acqua ormai in disuso. La coltivazione prevalente è quella dell'olivo.



Economia |



Vivaismo |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Vivaismo pistoiese.

Il vivaismo professionale è la più importante attività economica cittadina e vanta una tradizione che parte dal 1859. Oggi Pistoia vanta circa duemila aziende[26][27] che coltivano piante da esterni per la grande distribuzione, per il verde pubblico, per giardini privati, per il paesaggio e per altri fini ornamentali. La maggior parte delle vendite è dovuta alle esportazioni in Europa anche se sono numerose le richieste in Italia e in molti paesi extraeuropei. Le aziende florovivaistiche sono in gran parte a conduzione familiare, nel loro complesso rappresentano circa il 25% dell'intera produzione di piante ornamentali in Italia.



Cantieristica |


Lo stabilimento AnsaldoBreda oggi Hitachi Rail Italy è la maggiore impresa pistoiese nel settore della meccanica. L'azienda nacque nel 1907 come officina per la riparazione e la costruzione di materiale rotabile ferroviario, sede distaccata della San Giorgio di Genova.
Nel secondo dopoguerra, fortemente danneggiato dai bombardamenti, divenne la OFMP (Officine Meccaniche Ferroviarie Pistoiesi), iniziando la costruzione di trattori "Ursus", progettati dall'ingegnere Ulisse Bubba.
A partire dal 1971, con la trasformazione in Breda Ferroviaria, riprese la primigenia vocazione produttiva rivolta al materiale rotabile, fino a diventare nel 2001 l'attuale AnsaldoBreda. Questo complesso occupa a circa 2.000 persone fra interne e nell'indotto ed è apprezzato in tutto il mondo per i suoi prodotti ferroviari di avanguardia.



Artigianato |


Per quanto riguarda l'artigianato, è ancora attiva e diffusa la lavorazione del rame finalizzata alla produzione di oggetti sia domestici sia artistici.[28]



Infrastrutture e trasporti |




Stazione ferroviaria di Pistoia



Strade |


Pistoia è collegata alla rete autostradale nazionale tramite la Firenze-Mare che si può raggiungere facilmente dal centro urbano grazie al Raccordo Autostradale di Pistoia. Altre strade importanti che toccano la città sono la Strada statale 64 Porrettana che la collega con le città emiliane di Bologna e Ferrara, la ex Strada statale 66 Pistoiese che la collega sia con il capoluogo regionale sia con la Strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero e la ex Strada statale 435 Lucchese che la collega con la Toscana occidentale.



Ferrovie |


Il comune di Pistoia, interessato da traffico ferroviario regionale ma non da quello nazionale per il quale è necessario fare scalo a Firenze, Prato oppure a Pisa, viene attraversato da due linee ferroviarie




  • Ferrovia Viareggio-Firenze, dove è presente lo scalo ferroviario principale della città: la stazione di Pistoia


  • Ferrovia Porrettana, che la collega alla parte settentrionale del suo comune e della sua provincia. Qui vi è la stazione di Pistoia Ovest


Oltre a questi due scali cittadini, Pistoia presenta altre stazioni sparse nel suo territorio comunale





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Le singole voci sono elencate nella Categoria:Stazioni ferroviarie di Pistoia


Mobilità urbana |


Il trasporto pubblico locale per la città e la sua provincia è gestito da Blubus s.c.a.r.l..



Amministrazione |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Pistoia.

Nel 2000, con la delibera n.130[29], il Consiglio Regionale della Toscana ha incluso la città nell'Area metropolitana di Firenze, Prato e Pistoia.



Gemellaggi |




  • Serbia Kruševac, dal 1967


  • Germania Zittau, dal 1970


  • Francia Pau, dal 1975


  • Giappone Shirakawa, dal 1994


  • Italia Palermo, dal 1996


  • Romania Onești, dal 2005


Dal 2014 sono in atto una serie di iniziative promosse dal Comune e dalla Diocesi di Pistoia in vista di un gemellaggio tra Pistoia e Santiago de Compostela[30].



Sport |




La Pistoiese del 1980-1981, nella sua unica partecipazione in Serie A.



Calcio |


La principale squadra di calcio cittadina è la Pistoiese, che ha disputato un campionato in Serie A nel 1980-1981.



Pallacanestro |


Ha sede nel comune la società di pallacanestro Pistoia Basket 2000, militante nel campionato di Serie A.



Maratona |


La Pistoia-Abetone è una classica ultramaratona podistica di 50 km che si svolge dal 1976.



Hockey sul prato |


L'Hockey su prato in città è rappresentato dalle squadre Hockey Club Pistoia e Hockey Pistoia Etrusca.



Impianti sportivi |



  • Lo stadio comunale, costruito nel 1966, ha una capienza di circa 5.000 spettatori.


  • PalaCarrara, impianto dedicato alla pallacanestro, omologato per 3916 posti



Ciclismo |


Pistoia è stata sede di arrivo dell'8ª tappa del Giro d'Italia 1928, che vide il trionfo di Albino Binda, sede di partenza della tappa successiva, sede di arrivo della cronometro della 4ª tappa del Giro d'Italia 1978, vinta da Dietrich Thurau, della 9ª tappa del Giro d'Italia 1979 conclusasi in favore di Roger De Vlaeminck e sede di arrivo della 7ª tappa del Giro d'Italia 2005 con la vittoria di Koldo Gil.

Dal 21 settembre 2013 al 29 settembre 2013 la città è stata sede in concomitanza con Firenze, Lucca e Montecatini Terme dei Campionati del mondo di ciclismo su strada 2013.



Citazioni |


  • Contro Pistoia è dedicata una dura invettiva nell'Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, dopo i Canti XXIV e XXV dove viene presentato il ladro pistoiese Vanni Fucci:








«Vita bestial mi piacque e non umana,
sì come a mul ch'i' fui; son Vanni Fucci
bestia, e Pistoia mi fu degna tana.»


(Inf.XXIV, vv. 122-126)








«Ahi Pistoia, Pistoia, ché non stanzi
d'incenerarti sì che più non duri,
poi che 'n mal fare il seme tuo avanzi?»


(Inf. XXV, vv. 10-12)

  • Nemmeno Dino Compagni è tenero con i pistoiesi, e scrive nella sua Cronica:








«Naturalmente i Pistolesi sono uomini discordevoli, crudeli e salvatichi.»


(Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi, Libro I, 25)


  • Niccolò Machiavelli cita Pistoia a più riprese per essere città instabile e facile alle passioni violente delle fazioni:








«Pistoia ancora ti resta, poco fedele, per essere divisa, e contro al sangue nostro dalle fresche ingiurie irritata.»


(La vita di Castruccio Castracani da Lucca)








«Solevano li antiqui nostri, e quelli che erano stimati savi, dire come era necessario tenere Pistoia con le parti e Pisa con le fortezze; e per questo nutrivano in qualche terra loro suddita le differenzie, per possederle più facilmente.»


(Il Principe, Cap. XX)

  • Ed anche in questo inno cittadino, scritto da un anonimo probabilmente fra il 1700 e il 1800, Pistoia non viene proprio descritta come una città idilliaca:








«Pistoja è la città dei malandrini
e quel che c'ho sofferto lo so io,
Ma se tu ascolti questi birichini
son più puri degli angeli di Dio.
Ma quando in Lucca e popoli vicini
non potevan trovar l'uomo adattio,
per decollar quei celebri assassini
Si fu trovato nel paese mio.
D'ogni piaga social qui c'è il fetore
vi son ladri spie e puttane e poi,
ci naque anche Tedici il traditore.
Il più onesto di tutti se tu vuoi
sarebbe il nostro Santo protettore,
ma ha sempre da pagar un par di boi.»


(Anonimo)


Note |




  1. ^ ab Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 415.


  2. ^ ab Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2018.


  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.


  4. ^ Valentina Bernabei, Pistoia è la nuova capitale italiana della cultura, La Repubblica, 25 gennaio 2016.


  5. ^ http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/consultazione/terremoto.php?visualizzazione=svg Stucchi et al. (2007). DBMI04, il database delle osservazioni macrosismiche dei terremoti italiani utilizzate per la compilazione del catalogo parametrico CPTI04. Quaderni di Geofisica, INGV.


  6. ^ Annali idrologici del Compartimento di Pisa: temperature massime e minime assolute registrate a Pistoia


  7. ^ Plinio il Vecchio, Naturalis historia, III, 52.


  8. ^ È del 1228 il giuramento di 4300 Pisani di mantenere l'alleanza con Siena, Pistoia e Poggibonsi.


  9. ^ Federigo Melis, Marco Tangheroni, Industria e commercio nella Toscana medievale, Le Monnier, Firenze 1989, p. 164.


  10. ^ Luigi Lotti, Storia della civiltà toscana, Volume 1, Le Monnier, Firenze 2000, p. 96.


  11. ^ http://www.istitutonastroazzurro.it/istituzionidecoratemedagliaargentovalormilitare.html


  12. ^ [1]]


  13. ^ Una testimonianza della vita di tale Monastero è la recente edizione dell'opera: Anna Maddalena Favilla, Ricettario di San Mercuriale: manoscritto pistoiese del secolo 18. Raccolta di ricette fatta dalla molto reverenda madre donna Anna Maddalena Favilla speziale del Monastero di San Mercuriale della città di Pistoia quest'anno 1750, Edizioni del Comune di Pistoia, Pistoia 1999.


  14. ^ Storia dello zoo sul sito web ufficiale Archiviato il 30 aprile 2010 in Internet Archive.


  15. ^ Ex Breda, nuove funzioni metropolitane, su Comune di Pistoia.


  16. ^ Pistoia, la fabbrica della città. I progetti per costruire il futuro (PDF), su Comune di Pistoia, 2006.


  17. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.


  18. ^ Biblioteca Fortegguerriana, su Comune di Pistoia. URL consultato il 10 giugno 2017.


  19. ^ Pagina ufficiale UNISER, su www.uniser-pistoia.com. URL consultato il 13 giugno 2017.


  20. ^ Giovanni Boldini. La stagione della Falconiera, su comune.pistoia.it. URL consultato il 18 agosto 2018.


  21. ^ http://www.fondazioneluigitronci.org/


  22. ^ Associazione teatrale pistoiese, su teatridipistoia.it.


  23. ^ Caritas Pistoia, su caritasitaliana.it.


  24. ^ Venerabile Arciconfraternita Misericordia di Pistoia, su misericordia.pistoia.it.


  25. ^ www.dialoghisulluomo.it, su dialoghisulluomo.it.Sito ufficiale


  26. ^ Elenco delle aziende vivaistiche pistoiese.


  27. ^ Comune di Pistoia - comunicato stampa Archiviato il 27 settembre 2007 in Internet Archive. sui dati del vivaismo.


  28. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 8.


  29. ^ Il testo della Delibera nº 130 Archiviato il 7 agosto 2011 in Internet Archive.


  30. ^ «Verso il gemellaggio Pistoia-Santiago de Compostela», su iltirreno.gelocal.it. URL consultato il 3 maggio 2017.



Bibliografia |



  • Alberto Cipriani, Breve storia di Pistoia, Pisa, Pacini, 2016.

  • Alberto Chiappelli, Storia e costumanze delle antiche feste patronali di S. Iacopo in Pistoia, Pistoia, Settegiorni, 2016, ISBN 9788897848578.

  • Susanna Daniele, Il ceppo fiorito: storia dell’Ospedale del Ceppo di Pistoia attraverso i secoli, Pistoia, Atelier, 2012, ISBN 9788890723858.

  • Paolo Piazzesi, Conoscere Pistoia e dintorni, Milano, RotalSele, 2011, ISBN 9788864780658.

  • Giannozzo Manetti, Storia di Pistoia, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2010, ISBN 9788862742573.

  • Pistoia e provincia: storia, arte, luoghi del benessere e paesaggi, Milano, Touring Club Italiano, 2009, ISBN 9788836546626.

  • Iacopo Cassigoli e Francesca Rafanelli, L’annual gioco di San Jacopo patrono della città di Pistoia: dal palio dei berberi alla Giostra dell’orso, Pistoia, Settegiorni, 2009, ISBN 9788889314623.

  • Piero Gualtieri (a cura di), La Pistoia comunale nel contesto toscano ed europeo (secoli XIII-XIX), Pistoia, Società Pistoiese di Storia Patria, 2008.

  • Alberto Cipriani, Storia illustrata di Pistoia, Firenze, Edifir, 2005, ISBN 8879702513.

  • Alfredo Pacini, Appunti di storia pistoiese, Pistoia, [s.n.], 2005.

  • Serafina Lanatà, Le armi, le insegne, i cavalieri: il Palio della Giostra dell’Orso dal 1947 ad oggi, Pistoia, Comune di Pistoia, 2002.

  • Augusto Cecchi e Mario Innocenti, Vie e piazze di Pistoia: schede di toponomastica urbana, Pistoia, Società Pistoiese di Storia Patria, 2001.

  • Alberto Cipriani, Pistoia allo specchio: eventi, realtà e personaggi di storia locale, [Pistoia], Maschietto & Musolino, 2001.

  • Gianluca Iori, I sotterranei di Pistoia, Città di Castello, Genoma, 1999.

  • Claudio Rosati, Paolo Fabrizio Iacuzzi e Fabrizio Zollo, L’Orso: il simbolo di Pistoia nella storia della città e nell’interpretazione dello scultore Leonardo Begliomini, Pistoia, Comune di Pistoia, 1992.

  • Giovanna Gorgeri, La giostra dell’orso: il palio dei berberi, Pistoia, Etruria, 1991.

  • Storia di Pistoia, Firenze, Le Monnier, 1988.

  • Giancarlo Savino, Breve storia di Pistoia, Pistoia, a cura del Comune di Pistoia, 1965.



Voci correlate |



  • Area metropolitana di Firenze, Prato e Pistoia

  • Diocesi di Pistoia

  • Provincia di Pistoia

  • Regione Toscana

  • Storia di Pistoia



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Collegamenti esterni |






  • Sito ufficiale, su comune.pistoia.it. Modifica su Wikidata


  • Pistoia, su Treccani.it, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Modifica su Wikidata


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