Bielorussia
Bielorussia | |||||
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Dati amministrativi | |||||
Nome completo | Repubblica di Bielorussia | ||||
Nome ufficiale | Рэспубліка Беларусь Республика Беларусь | ||||
Lingue ufficiali | Bielorusso e russo[1] | ||||
Capitale | Minsk (1 959 781 ab. / 2016) | ||||
Politica | |||||
Forma di governo | Repubblica semipresidenziale (de iure) Dittatura autoritaria (de facto)[2][3] | ||||
Presidente | Aleksandr Lukašenko | ||||
Primo ministro | Siarhiej Rumas | ||||
Indipendenza | Dall'URSS 27 luglio 1990 (dichiarata), 25 agosto 1991 (riconosciuta) 25 dicembre 1991 (completa) | ||||
Ingresso nell'ONU | 24 ottobre 1945 (Membro fondatore) | ||||
Superficie | |||||
Totale | 207 600 km² (84º) | ||||
% delle acque | molto bassa (laghi)% | ||||
Popolazione | |||||
Totale | 9 950 000 ab. (2015) (87º) | ||||
Densità | 46 ab./km² | ||||
Tasso di crescita | -0,18% (2012)[4] | ||||
Nome degli abitanti | Bielorussi | ||||
Geografia | |||||
Continente | Europa orientale | ||||
Confini | Polonia, Lituania, Russia, Ucraina, Lettonia | ||||
Fuso orario | UTC +3 | ||||
Economia | |||||
Valuta | Rublo bielorusso | ||||
PIL (nominale) | 63 259[5] milioni di $ (2012) (68º) | ||||
PIL pro capite (nominale) | 6 739 $ (2012) (83º) | ||||
PIL (PPA) | 145 289 milioni di $ (2012) (62º) | ||||
PIL pro capite (PPA) | 18 616 $ (2016) (70º) | ||||
ISU (2016) | 0,796 (alto) (52º) | ||||
Fecondità | 1,4 (2010)[6] | ||||
Consumo energetico | 0,38 kWh/ab. anno | ||||
Varie | |||||
Codici ISO 3166 | BY, BLR, 112 | ||||
TLD | .by | ||||
Prefisso tel. | +375 | ||||
Sigla autom. | BY | ||||
Inno nazionale | My, belarusy | ||||
Festa nazionale | 3 luglio | ||||
Evoluzione storica | |||||
Stato precedente | RSS Bielorussa ( URSS) | ||||
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Coordinate: 53°31′42″N 28°02′48″E / 53.528333°N 28.046667°E53.528333; 28.046667
La Bielorussia (in bielorusso: Белару́сь?, traslitterato: Belarus', in russo: Белору́ссия?, traslitterato: Belorussija), detta anche Belarus è uno stato che si trova nell'Europa orientale.
Confina a ovest con Polonia e Lituania, a est con la Russia, a sud con l'Ucraina e a nord con la Lettonia; è uno stato senza sbocco al mare con corsi d'acqua navigabili.
La Bielorussia è una repubblica, l'attuale presidente è Aleksandr Lukašenko, che governa il paese dal 1994. Il Primo ministro è Siarhiej Rumas, che sostituisce dal 2018 Andrej Kabjakoŭ.
Le lingue ufficiali sono il bielorusso e il russo[1] dal 1995. È l'unico paese in Europa che utilizza ancora la pena di morte.
Indice
1 Storia
2 Geografia
2.1 Clima
3 Popolazione
3.1 Etnie
3.2 Religione
3.3 Lingue
4 Ordinamento dello Stato
4.1 Suddivisioni amministrative
4.2 Città principali
4.3 Istituzioni
5 Politica
6 Economia
6.1 Trasporti
7 Tradizioni
7.1 Gastronomia
8 Festività nazionali
9 Cultura
9.1 Letteratura
9.2 Scienza e tecnologia
10 Sport
10.1 Atletica
10.2 Biathlon
10.3 Tennis
10.4 Giochi olimpici
11 Note
12 Bibliografia
13 Voci correlate
14 Altri progetti
15 Collegamenti esterni
Storia |
Storicamente in italiano la Bielorussia veniva a volte chiamata "Russia Bianca" o "Rutenia Bianca", una traduzione letterale del nome, usata anche in alcune altre lingue: Weißrussland in tedesco o Baltarusija (Baltarus, oggi) in lituano.
Il nome "Russia Bianca", come anche "Bielorussia", è percepito come una reminiscenza dell'imperialismo russo e sovietico e delle politiche di russificazione: il titolo completo dello zar russo era "Imperatore di tutte le Russie - Grande, Piccola e Bianca". Perciò viene preferito "Belarus". Rus' fa riferimento alla popolazione che precedette russi, ucraini e bielorussi.
Ci sono diverse ipotesi sull'origine del nome, nessuna confermata da prove certe. Una si basa sul fatto che l'etnia bielorussa si è formata dalle interazioni tra etnie slave e baltiche. La radice "balt-" significa "bianco" nelle lingue del ceppo baltico: "mar Baltico", Balta jura in Lituano, vuol dire letteralmente "mare bianco"[7]. Quindi "Balta Rusija" potrebbe essere stata l'originale autodenominazione, piuttosto che una successiva derivata dalla "Russia". Altre lo fanno derivare dal colore predominante degli abiti tradizionali in lino grezzo o da quello dei capelli. Un'altra teoria fa risalire l'etimologia del termine Belarus' a una corrispondenza, tipica dei toponimi di origine slava, tra i colori e i punti cardinali: secondo quest'ipotesi il colore bianco sarebbe stato associato dagli antichi slavi all'Ovest, pertanto la Belarus' non sarebbe altro che la "Rus' occidentale". A supporto di questa teoria si adduce l'etimologia del toponimo Belgrado, in serbo Beograd, cioè "città bianca" ovvero "città dell'Ovest". Esempi simili di nomi "colorati" nelle etnie slave sono i Serbi Bianchi e i Croati Bianchi.
Le prime tracce di presenza umana risalgono al paleolitico (100 000-40 000 anni fa). I primi insediamenti compaiono 27 000-24 000 anni fa. Fra il VII e IX secolo il territorio era abitato dalle popolazioni slave dei Dregovici, Kriviči e Radimici. Le prime compagini statali furono i Principati di Polock, di Turov e di Smolensk. Le prime testimonianze scritte riguardo a Polock sono datate all'862. Il primo principe che conosciamo è Rogvolod. Il principato di Polock raggiunge la massima potenza nell'XI secolo sotto il governo di Vceslav Charodey "Il Mago". Con il diffondersi del feudalesimo i principati di Polock e Turov si divisero in compagini minori.
Alla fine del X secolo inizia a diffondersi il Cristianesimo secondo il rito bizantino. Ciò favorisce lo sviluppo della cultura, la comparsa della pittura e della letteratura. All'inizio del XIII secolo comincia a formarsi la lingua bielorussa. Nel XIII secolo i territori della Bielorussia, insieme a quelli dell'odierna Lituania, formano il Granducato di Lituania, con capitale Novogorodok, nel 1323 la capitale viene trasferita a Vilnius. Il Granducato raggiunse il culmine della propria potenza sotto il governo del granduca Vitoldo.
I confini dello Stato si estendevano dal mar Baltico fino al mar Nero. Grande importanza per il consolidamento dello Stato ebbe la vittoria in alleanza con la Polonia nella battaglia di Grunwald (1410) contro l'ordine teutonico. Nel XVI secolo venne stabilizzata la struttura statale con gli statuti del 1529, 1566 e 1588. Lo Stato era governato dal gran principe e dalla nobiltà feudale. Fra il 1558 e il 1583 entra in conflitto con il principato di Mosca. Le pesanti sconfitte quali la caduta nelle mani delle truppe dello zar Ivan il Terribile della città di Polack e al dimezzamento della popolazione bielorussa determinano la necessità dell'unione con il regno della Polonia in uno Stato federale nel 1569.
Il Granducato mantiene la propria autonomia e grazie all'unione sconfigge il principato di Mosca conquistando la regione Baltica di Livonia. Nel 1596, con l'Unione di Brest, si raggiunge un compromesso anche sul piano religioso e nasce la Chiesa uniate: i cristiani bielorussi del Granducato di Lituania riconoscono i dogmi e l'autorità papale, ma conservano il rito bizantino. Nel XVII secolo, approfittando dei contrasti dovuti alla Riforma protestante, alla crisi economica e alla guerra antifeudale, la Russia si impadronisce di gran parte della Bielorussia. Ne consegue un grande regresso economico e calo demografico.
Fra il 1700 e il 1721 la Bielorussia fu teatro del conflitto tra Russia e Svezia che provocò un'altra crisi economica, superata solo nella seconda metà del XVIII secolo. Nel XVIII secolo lo Stato nato dall'unione del regno della Polonia e del Granducato di Lituania venne diviso tra Russia, Prussia e Austria.
La Bielorussia fu il principale campo di battaglia della campagna russa di Napoleone e qui si svolse la battaglia della Beresina. Nel 1831 scoppiò una rivolta patriottica per la liberazione dall'Impero Russo, rivolta che fu sedata con conseguente indebolimento dei cattolici e della nobiltà, poiché la rivolta fermentò in questi strati della popolazione. Nel 1839 fu proibita la Chiesa uniate. Nel 1861 venne abolita la servitù della gleba. In Polonia, Bielorussia e Lettonia ci fu una rivolta per la liberazione dallo zarismo, anche questa volta fallita. Lo sviluppo del movimento democratico porta alla nascita nel 1903 del primo partito politico nazionale e alla rinascita della cultura bielorussa. Con l'entrata della Russia nella Prima guerra mondiale, il territorio bielorusso di nuovo diventa teatro di cruenti eventi bellici. Dal 1915 al 1918 le truppe tedesche occupano parte della Bielorussia e a marzo del 1918 l'intero territorio.
Il 25 marzo 1918, durante l'occupazione tedesca, i rappresentanti del movimento nazionale proclamano la creazione della Repubblica Popolare Bielorussa (Беларуская Народная Рэспубліка), che viene riconosciuta dalla Lituania e dall'Ucraina. Missioni diplomatiche vengono mandate in Svizzera, Germania, Danimarca, Polonia, Stati Uniti. Con l'avanzata dell'Armata Rossa e il ritiro delle truppe tedesche il governo della Repubblica Popolare Bielorussa è costretto all'esilio. Nel 1919 viene proclamata la Repubblica Socialista Sovietica Bielorussa, la RSSB.
Nel 1921 i territori occidentali della Bielorussia passano alla Polonia. Nel 1922 i territori orientali vengono occupati dalle guardie rosse. Nasce in tal modo la Repubblica Socialista Sovietica Bielorussa che viene a far parte dell'URSS. Nel 1939, a seguito del patto fra Germania nazista e l'URSS, quest'ultima invade da est la Polonia, che viene sconfitta in poche settimane. I territori occidentali della Bielorussia tornano a far parte della Repubblica Socialista Sovietica Bielorussa. Nel 1941 la Bielorussia viene occupata dalle truppe tedesche e viene resa indipendente (Consiglio Centrale Bielorusso). Nasce il movimento di lotta partigiana che coinvolge più di 400.000 persone. Nel luglio del 1944 le truppe sovietiche scacciano i nazisti tedeschi e l'intera Bielorussia viene occupata e riannessa all'URSS. Durante il conflitto sono state rase al suolo dai nazisti tedeschi tutte le città medio-grandi, un numero considerevole di villaggi rurali è stato bruciato insieme agli abitanti, è morto un terzo della popolazione e tutte le industrie sono state distrutte.
Nel 1986, a causa dell'incidente alla centrale atomica di Černobyl', le regioni (voblasci) di Homel', Mahilëŭ e parte di quelle di Brėst, Minsk e Hrodna vengono contaminate dalle radiazioni.
La Bielorussia si rende indipendente dall'URSS il 27 luglio 1990 e l'indipendenza viene riconosciuta il 25 agosto 1991. La Bielorussia è uno degli stati membri fondatori della CSI, la cui sede amministrativa si trova tuttora a Minsk, adesione ratificata il 10 dicembre 1991. Il 15 marzo 1994 viene approvata la nuova costituzione. Il 10 luglio 1994 Aleksandr Lukašenko viene eletto primo presidente della repubblica. Lukašenko rifiuta le indicazioni del Fondo Monetario Internazionale e mantiene gran parte degli apparati pubblici esistenti, differenziando la politica economica bielorussa da quella adottata da quasi la totalità delle ex repubbliche sovietiche. La Bielorussia è l'unica repubblica ex-sovietica ad avere il servizio segreto nominato ancora KGB.
Nel 1996 viene fondata l'Unione Russia-Bielorussia, entità sovranazionale che riavvicina i due paesi.
Geografia |
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La Bielorussia si trova nell'Europa Orientale. Ha una superficie di 207 600 km²; non ha sbocco al mare, ma ha 11 000 laghi. Viene attraversata da quattro fiumi principali: il Nëman, il Pryp"jat', il Dnepr che si dirige verso l'Ucraina per sfociare nel Mar Nero e la Dvina occidentale che attraversa le regioni settentrionali del paese. La Bielorussia è relativamente pianeggiante e ricca di paludi. Il più grande territorio paludoso è la Polesia.
Il suo punto più alto è la Dzjaržynskaja Hara (Monte Dzeržinskij), con 345 m, mentre il punto più basso è sul fiume Neman a 90 m.
Le risorse naturali della Bielorussia sono foreste, depositi di torba, piccole quantità di petrolio e gas naturale, granito, pietra calcarea dolomitica, marna, gesso, sabbia, ghiaia e argilla.
Il territorio settentrionale fa parte della Regione biogeografica boreale.
È formata da estese pianure e basse colline; a sud presenta zone paludose in parte bonificate; a nord est un'ampia zona dei laghi.
Clima |
La Bielorussia è caratterizzata da clima continentale con notevoli escursioni termiche. Le temperature medie invernali si aggirano sui -6 e -10 °C e possono scendere sotto i -18 °C. Nelle notti invernali non è difficile raggiungere i -30 °C, anche se mediamente la temperatura si mantiene sui -20 °C. La neve copre il suolo per 3-4 mesi. Le precipitazioni non sono particolarmente abbondanti, rimanendo ovunque sotto i 750 mm/anno[8], con apporti maggiori in estate sotto forma di violenti temporali o di rovesci.
Popolazione |
La popolazione bielorussa sta subendo un periodo storico di sensibile diminuzione della natalità, quindi con prevalenza dei morti sui nati e un conseguente invecchiamento della popolazione. Infatti il tasso di mortalità è del 14,7 per mille mentre quello di natalità è del 10,4 per mille. La mortalità infantile è del 13 per mille e la speranza di vita è di 68,73 anni.
Etnie |
La maggioranza della popolazione bielorussa fa parte del gruppo etnico dei Bielorussi che costituisce l'83,7% del totale su una popolazione di 9 470 400 persone. I Russi sono il secondo gruppo etnico più grande. Seguono i Polacchi e gli Ucraini. La minoranza polacca è concentrata principalmente nella regione di Hrodna, gli ucraini sono invece maggiormente presenti nel sud-ovest del paese. Ci sono poi altre piccole minoranze etniche, quali ebrei, armeni, tatari, rom, azeri, lituani e altri ancora. Seguono le percentuali dei gruppi etnici secondo i dati del censimento del 2009:
Bielorussi 83,7%,
Russi 8,3%,
Polacchi 3,1%,
Ucraini 1,7%,
Ebrei 0,1%,
Armeni 0,1%,
Tatari 0,1%,
Rom 0,1%,
Azeri 0,1%,
Lituani 0,1%,- altri 2,8%.
Religione |
Secondo il censimento del 2011, il 58,9% della popolazione è affiliata a una qualche religione, mentre il 41,1% della popolazione non è religioso. Tra i religiosi, il 48,3% della popolazione è membro della Chiesa ortodossa bielorussa (esarcato della Chiesa ortodossa russa), il 7,1% sono cattolici, e il 3,3% sono membri di altre religioni.[9]
Lingue |
Le lingue ufficiali dello Stato sono il bielorusso e il russo[1] dal 1995. Sebbene entrambe siano ufficiali e gran parte delle indicazioni siano scritte in bielorusso, la popolazione tende a parlare il russo. È molto difficile trovare una persona che parli solo bielorusso, mentre è facile il contrario. Il russo è la lingua usata dal 70% della popolazione, contro il 23% del bielorusso; il resto è rappresentato da minoranze linguistiche, tra cui polacco e ucraino.[1]
Ordinamento dello Stato |
La Bielorussia, indipendente dal 1991, è una repubblica presidenziale, governata da un presidente, dal 1994 Aleksandr Lukašenko, e dall'Assemblea nazionale, il parlamento. Secondo la costituzione del 1994 l'elezione del presidente dovrebbe avvenire ogni cinque anni; tuttavia nel 1996 il termine fu prorogato a sette quando Lukashenko chiese con un controverso referendum di estendere il mandato presidenziale da cinque a sette anni, col risultato che le elezioni presidenziali previste per il 1999 furono rimandate al 2001. Il referendum di estensione del 1996 fu denunciato come un "fantastico" falso da Viktar Hanchar, il funzionario elettorale capo, che fu rimosso dal suo incarico durante la campagna e sparì misteriosamente nel 1999[10].
L'Assemblea Nazionale è un parlamento bicamerale e comprende i 110 membri della Camera dei Rappresentanti (camera bassa) e i 64 membri del Consiglio della Repubblica (camera alta).
La Camera dei Rappresentanti ha il potere di nominare il primo ministro, di apportare modifiche alla costituzione e di promuovere un voto di fiducia nei confronti del primo ministro, inoltre svolge funzioni consultive, predisponendo pareri in materia di politica interna ed estera.
Il Consiglio della Repubblica ha il potere di scegliere i vari funzionari di governo e di approvare o respingere le leggi varate dalla Camera dei Rappresentanti.
Ogni camera ha la facoltà di opporsi alle leggi redatte dalle autorità locali, se contrarie alla costituzione bielorussa.
Suddivisioni amministrative |
Al più alto livello amministrativo, la Bielorussia è divisa in 6 regioni (вобласці - voblasci, pron. ['vobɫasʲtsʲ]; sing. вобласць - voblasć) e un territorio della capitale (gorad, ovvero "città"), ossia la città di Minsk.
Minsk, horad
Regione di Brėst (Brėst)
Regione di Homel' (Homel')
Regione di Hrodna (Hrodna)
Regione di Mahilëŭ (Mahilëŭ)
Regione di Minsk (Minsk)
Regione di Vicebsk (Vicebsk)
(Nota: i centri amministrativi sono tra parentesi).
Le regioni sono ulteriormente divise in distretti (raëny).
Città principali |
Elenco delle principali 24 città, fino a 50 000 abitanti, in ordine di popolazione.
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Istituzioni |
Politica |
Ministro | Nome |
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Ministro degli Affari Esteri | Uladzimir Makei |
Ministro dell'Agricoltura e del Cibo | Leonid Zayats |
Ministro del Commercio | Valentin Chekanov |
Ministro delle Comunicazioni e della Tecnologia dell'Informazione | Anatoly Sivak |
Ministro della Cultura | Boris Svetlov |
Ministro della Difesa | Andrei Ravkov |
Ministro dell'Economia | Nikolai Snopkov |
Ministro dell'Energia | Vladimir Potupchik |
Ministro delle Finanze | Vladimir Amarin (Амарин) |
Ministro delle Foreste | Mikhail Amelianovich |
Ministro della Giustizia | Viktor Golovanov |
Ministro delle Infrastrutture | Aleksandr Selezenev |
Ministro dell'Industria | Dmitry Katerinich |
Ministro dell'Informazione | Lilia Ananich |
Ministro dell'Interno | Igor Shunevich |
Ministro dell'Istruzione | Sergei Maskevich |
Ministro del Lavoro e della Sicurezza Sociale | Marianna Shchetkina |
Ministro delle Risorse Naturali e della Protezione Ambientale | Vladimir Tsalko |
Ministro della Salute | Vasiliy Zharko |
Ministro delle Situazioni d'Emergenza | Vladimir Vashchenko |
Ministro dello Sport e del Turismo | Aleksandr Shamko |
Ministro delle Statistiche e dell'Analisi | Vladimir Zinovskiy |
Ministro delle Tasse Collettive | Vladimir Poluyan |
Economia |
L'economia della Bielorussia è basata principalmente sulle risorse minerarie del sottosuolo. Il terreno, essendo poco fertile, non è molto adatto alle coltivazioni agricole, anche se fruttano un discreto introito alcune colture specializzate, come quella del lino.
Nel settore primario si coltivano soprattutto cereali e patate e si allevano bovini.
Lo sviluppo economico del paese è in discreto aumento, anche grazie all'industrializzazione nei campi della meccanica, della chimica e del settore tessile. Vicino a Minsk, la capitale, si stanno sviluppando anche industrie dedicate alla microelettronica e all'informatica.
Nel 1986 le regioni meridionali bielorusse furono danneggiate dall'incidente della centrale nucleare di Chernobyl. Questo incidente danneggiò gravemente l'economia della Bielorussia, causando gravi danni da contaminazione radioattiva alle coltivazioni e all'allevamento, oltre che un drastico calo nelle esportazioni. Attualmente dal 5% al 7% della spesa pubblica in Bielorussia è costituito da varie forme di risarcimento dei danni fatti dalla radioattività, per l'inquinamento provocato alla catena alimentare.[11].
Trasporti |
- Targhe automobilistiche bielorusse
- Compagnia aerea bielorussa Belavia Belarusian Airlines
- Compagnia aerea bielorussa Gomelavia
- Fabbrica di autoveicoli di Minsk Minsky Avtomobilny Zavod
Tradizioni |
Gastronomia |
La cucina bielorussa è formata principalmente di verdure (soprattutto patate), carne (specialmente maiale) e pane. I cibi vengono solitamente cotti lentamente o in umido. Tipicamente i bielorussi fanno una colazione leggera e due pasti abbondanti, con la cena che è il pasto più importante della giornata. Frumento e pani di segale vengono consumati dai bielorussi, ma la segale è più abbondante in quanto le condizioni non permettono la coltivazione del grano. Tradizionalmente per dimostrare ospitalità vengono offerti pane e sale quando si saluta un ospite o un visitatore.[12]
Festività nazionali |
Data | Nome | Significato |
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15 marzo | Giorno della Costituzione | adozione della Costituzione della Bielorussia, nel 1994 |
9 maggio | Giorno della Vittoria: Дзень Перамогi | Giornata della vittoria nella Seconda guerra mondiale, nel 1945 |
3 luglio | Giorno dell'indipendenza della Bielorussia | Festa nazionale: celebrazione della liberazione di Minsk dai nazisti, nel 1944 |
Altre festività civili e religiose in Bielorussia sono[13]:
- 1º gennaio - capodanno civile
- 7 gennaio - Natale ortodosso
- 23 febbraio - Festa del difensore della patria
- 8 marzo - Giornata Internazionale della Donna
- 2 aprile - Giornata dell'unità dei popoli della Russia e della Bielorussia
- 1º maggio - festa dei lavoratori
- 9 maggio - Denʹ Pobedy[14]. Fine della seconda guerra mondiale (liberazione di Berlino - avvenuta l'8 maggio)
- 7 novembre - anniversario della Rivoluzione d'Ottobre
- 25 dicembre - Natale cattolico
Lo scambio dei doni avviene la notte del 31 dicembre, quando secondo la tradizione Babbo Natale, che prende il nome di Nonno Gelo (ded moroz), porta i doni; l'Albero di Natale si chiama "Abete di Capodanno". Esiste anche in Bielorussia la tradizione del Vecchio Nuovo Anno russo.
Cultura |
Letteratura |
La letteratura bielorussa e il suo stesso linguaggio di lingua slava si affermano nel XVI secolo con Francysk Skaryna, il primo traduttore della Bibbia in bielorusso e in genere in una lingua slava orientale.
Nel XX secolo la produzione letteraria bielorussa raggiunge i suoi massimi vertici con Janka Kupala e Jakub Kolas, autore di romanzi di carattere sociale. Inoltre si segnala Svjatlana Aleksievič (in bielorusso: Святлана Аляксандраўна Алексіевіч?; Stanislav, 31 maggio 1948), giornalista e scrittrice bielorussa di lingua russa, insignita del Premio Nobel per la letteratura nel 2015.
Scienza e tecnologia |
- 26 luglio 2006: viene lanciato BelKA, il primo satellite della Bielorussia indipendente (lancio fallito)
Sport |
Atletica |
Tra gli atleti bielorussi che si sono maggiormente affermati nel panorama internazionale ricordiamo Natal'ja Šikolenko, nel lancio del giavellotto, medaglia d'oro mondiale ai Campionati del mondo di atletica leggera 1995 disputatisi in Svezia.
Biathlon |
La squadra bielorussa di biathlon è fra le più forti al mondo. La biatleta Dar"ja Domračava è la più titolata delle olimpiadi con 6 medaglie di cui 4 d'oro. Vanta complessivamente 6 coppe del mondo, di cui una generale. Nadzeja Skardzina è invece la biatleta col più alto numero di "zeri" (gare concluse senza alcun errore al poligono) della storia.
Maggior apice della nazionale bielorussa è la vittoria della staffetta olimpica femminile di Pyeongchang 2018.
Tennis |
La Bielorussia conta come migliore risultato a livello di nazione il 2º posto nella finale Fed Cup 2017 tra donne. In finale sono state sconfitte dagli USA per 2-3. Le migliori tenniste sono: Viktoryja Azaranka, ex n° 1 del mondo; Aryna Sabalenka, top 40; Aljaksandra Sasnovič, top 50; Nataša Zvereva, ex n° 5; Nastas'sja Jakimava, ex top 50; Vol'ha Barabanščikava, ex top 50; Vol'ha Havarcova, ex top 40 e Taccjana Pučak, ex top 60. I migliori tennisti sono: Maks Mirny, ex top 20; Andrėj Vasileŭski, ex top 60 e Vladimir Volčkov, ex top 40.
Giochi olimpici |
Tra le atlete olimpiche bielorusse più medagliate ricordiamo Dar"ja Domračava, nel Biathlon, con 4 ori, 1 argento e 1 bronzo.
Prima atleta bielorussa a ottenere una medaglia d'oro olimpica fu Kacjaryna Karstėn, nel canottaggio, ad Atlanta 1996.
L'atleta bielorusso più titolato ai Giochi olimpici è Vital' Ščėrba, nella ginnastica artistica, con 6 ori e 4 bronzi conquistati.
Note |
^ abcd(EN) BELARUS, su The World Factbook, Central Intelligence Agency. URL consultato il 3 giugno 2018 (archiviato il 19 gennaio 2018).
^ CIA - The World Factbook 2015 Sezione Government::, sottosezione Government type:"republic in name, although in fact an authoritarian system centered on the executive"
^ Bielorussia, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 15 marzo 2011.
^ (EN) Population growth rate, su CIA World Factbook. URL consultato il 28 febbraio 2013.
^ Dati dal Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2013
^ Tasso di fertilità nel 2010, su data.worldbank.org. URL consultato il 12 febbraio 2013.
^ Introduzione generale sulla Bielorussia, bielorussia.officialguide. URL consultato il 6 giugno 2018 (archiviato il 18 aprile 2016).
^ Giovanni Staiano, Il clima della Bielorussia: continentale, con temperature medie di gennaio inferiori a -4 °C, Meteo Giornale S.r.l., 2 marzo 2008. URL consultato il 6 giugno 2018 (archiviato il 21 marzo 2016).
^ Religion and denominations in the Republic of Belarus (PDF), Ministry of Foreign Affairs of the Republic of Belarus. URL consultato il 13 aprile 2018.
^ (EN) Tenth Anniversary Of Belarus's 'Disappeared'|
^ Chernobyl, the accident scenario and its global impact.
^ Canadian Citizenship and Immigration – Cultures Profile Project – Eating the Belarusian Way Archiviato il 20 marzo 2007 in Internet Archive.. Published in 1998. Retrieved 21 March 2007.
^ Указ Президента Республики Беларусь 26 марта 1998 г. N 157 О государственных праздниках, праздничных днях и памятных датах в Республике Беларусь (RU)
^ Traduzione: Giornata della vittoria
Bibliografia |
- Margarita M. Balmaceda, Living the High Life in Minsk : Russian Energy Rents, Domestic Populism and Belarus' Impending Crisis, 978-615-5225-19-2 Central European University Press 2014
Lizaveta Kasmach, "Forgotten occupation: Germans and Belarusians in the lands of Ober Ost (1915–17)", Canadian Slavonic Papers 58, no 4 (2016)- Valsecchi, Riccardo 'Prezzi bassi, pochi crimini e niente disoccupazione. Ma la Bielorussia è un bunker', Liberazione, 22.03.2009
- Valsecchi, Riccardo, 'Intervista a Alexander Milinkevich leader dell'opposizione', Liberazione, 22.03.2009
- Michael E. Urban, An Algebra of Soviet Power: Elite Circulation in the Belorussian Republic 1966-86 [1 ed.], 0521054885, 9780521054881, 0521372569, 9780521372565, 9780511598890 Cambridge University Press 2008
Voci correlate |
- RSS Bielorussa
- Rutenia Bianca
- Letteratura bielorussa
Altri progetti |
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Collegamenti esterni |
Scheda della Bielorussia dal sito Viaggiare Sicuri - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI- - Bielorussia, i media sotto dittatura, su rassegna.it.
- (EN) - The Last Dictatorship of Europe, su worldpress.org.
- (EN) - A Pressing Issue, su newint.org.
- (EN) Bielorussia sul sito ufficiale
- (RU) Copia archiviata, su belarus-misc.org. URL consultato il 18 novembre 2000 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2000).
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 122714179 · ISNI (EN) 0000 0001 2171 2080 · LCCN (EN) n91128701 · GND (DE) 4079143-9 · BNF (FR) cb153259176 (data) |
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