Niger
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Repubblica del Niger | |||||||
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Dati amministrativi | |||||||
Nome completo | Repubblica del Niger | ||||||
Nome ufficiale | République du Niger | ||||||
Lingue ufficiali | francese | ||||||
Capitale | Niamey | ||||||
Politica | |||||||
Forma di governo | Repubblica semipresidenziale | ||||||
Presidente | Mahamadou Issoufou | ||||||
Primo ministro | Brigi Rafini | ||||||
Indipendenza | dalla Comunità francese, 3 agosto 1960 | ||||||
Superficie | |||||||
Totale | 1.267.000 km² (22º) | ||||||
Popolazione | |||||||
Totale | 20.670.000 ab. (2016) | ||||||
Densità | 16 ab./km² | ||||||
Tasso di crescita | 3,36% (2012)[1] | ||||||
Nome degli abitanti | Nigerini[2][3] | ||||||
Geografia | |||||||
Continente | Africa | ||||||
Confini | Algeria, Libia, Ciad, Nigeria, Benin, Burkina Faso e Mali | ||||||
Fuso orario | UTC +1 | ||||||
Economia | |||||||
Valuta | Franco CFA | ||||||
PIL (nominale) | 9,095 milioni di $ (2017) | ||||||
PIL pro capite (nominale) | 440 $ (2017) (182º) | ||||||
PIL (PPA) | 23,832 milioni di $ (2017) | ||||||
PIL pro capite (PPA) | 1,153 $ (2017) (183º) | ||||||
ISU (2016) | 0,353 (basso) (187º) | ||||||
Fecondità | 7,0 (2011)[4] | ||||||
Varie | |||||||
Codici ISO 3166 | NE, NER, 562 | ||||||
TLD | .ne | ||||||
Prefisso tel. | +227 | ||||||
Sigla autom. | RN | ||||||
Inno nazionale | La Nigérienne | ||||||
Festa nazionale | 18 dicembre | ||||||
Evoluzione storica | |||||||
Stato precedente | Comunità francese | ||||||
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Coordinate: 17°N 10°E / 17°N 10°E17; 10
Il Niger (AFI: /ˈniʤer/[5]; pronuncia francese [niʒɛʁ]) è uno Stato senza sbocco al mare dell'Africa occidentale. Confina a nord con l'Algeria e la Libia, a est con il Ciad, a sud con la Nigeria e il Benin e a ovest con il Burkina Faso e il Mali.
Deve il suo nome al fiume (Niger) che l'attraversa. La capitale è Niamey. Gli abitanti prendono il nome di nigerini (i nigeriani sono invece gli abitanti della Nigeria). Il Niger è tra gli ultimi 10 stati nel mondo per PIL pro capite.
Indice
1 Storia
2 Geografia
2.1 Morfologia
2.2 Idrografia
2.3 Clima
3 Popolazione
3.1 Demografia
3.2 Etnie
3.3 Religione
3.4 Lingue
4 Ordinamento dello Stato
4.1 Suddivisione amministrativa
4.2 Città principali
4.3 Istituzioni
4.3.1 Ordinamento scolastico
4.3.2 Sistema sanitario
5 Politica
6 Economia
6.1 Agricoltura e allevamento
6.2 Pesca
6.3 Produzione, commercio e sicurezza alimentare
7 Ambiente
8 Trasporti
8.1 Ferrovie
9 Arte
9.1 Musica
10 Sport
10.1 Olimpiadi
10.2 Calcio
11 Tradizioni
11.1 Giochi
11.2 Gastronomia
11.3 Festività
12 Note
13 Bibliografia
14 Voci correlate
15 Altri progetti
16 Collegamenti esterni
Storia |
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- la prima, datata tra il 7.700 e il 6.200 a.C., è riferita ad una popolazione di cacciatori/pescatori e raccoglitori, affini ai tipi umani iberomaurusiani e capsiani del Maghreb e a quelli mechtoidi del Mali e della Mauritania, i quali abitavano in insediamenti stabili e utilizzavano recipienti in ceramica, con manufatti riferibili alla cultura kiffiana (dal sito di Adrar-n-Kiffi, presso Adrar Bous, a circa 500 km a nord);
- la seconda, datata tra il 5200 e il 2500 a.C., legata ad una rioccupazione da parte di una diversa popolazione di pastori sedentari, apparentemente privi di rapporti con le altre popolazioni sahariane contemporanee, che integravano la dieta con la caccia, la pesca e la raccolta di molluschi, appartenevano alla cultura tenereana e seppellivano i morti in forme ritualizzate.
Fra il X e il XIX secolo in Niger ci fu un forte regno chiamato Hausa, che controllava le rotte delle carovane che attraversavano il Sahara e dominava la regione fertile del sud del territorio. L'apogeo di questa cultura iniziò nel XV secolo, per cominciare a decadere con la conquista europea del Niger nel XVIII secolo. Tra questi regni ricordiamo quello di Samory Turé, che fu uno degli ultimi ad arrendersi.
La colonizzazione francese si completò nel XIX secolo, quando l'attuale territorio del Niger venne a far parte dell'Africa Occidentale Francese fino al 3 agosto 1960 (data dell'indipendenza).
Il Niger divenne una repubblica presidenziale. Dal 1999 ha una nuova costituzione, varata a luglio 1999. I governi sono cambiati fra dittature militari e governi di transizione. Il parlamento è stato sciolto più volte dopo colpi di stato vicini tra loro.
Il 18 febbraio 2010 un colpo di Stato rovescia il capo di Stato Tandja Mamadou.
Nell'aprile 2011 si svolgono nuove elezioni, che vedono vincitore Mahamadou Issoufou, che diventa nuovo Presidente del Niger col 58% delle preferenze. Le elezioni, al contrario di altre nel continente africano, non portano particolari contestazioni e si svolgono in maniera pacifica. Nel luglio 2011 viene sventato un attentato contro il Presidente.
Geografia |
Morfologia |
Situato nel medio continente africano, il Niger è composto per i 2/3 del territorio dal deserto del Sahara, inabitabile, che costituisce il nord del paese. Il resto, sulle sponde del fiume Niger, presenta grandi savane dove è possibile allevare bestiame e praticare agricoltura di sussistenza. In quest'ultima regione si trovano la capitale, Niamey, e la maggior parte dei centri abitati, come Zinder, Maradi e Tillabéri.
La zona desertica raggiunge il suo massimo rigore nel Ténéré. In esso si trovano massicci montagnosi come l'Aïr, la cui cima più elevata è il Mont Idoukal-n-Taghès, di 2.022 m s.l.m. Le città più importanti in questa zona interna sono Bilma, Tahoua e Agadez.
Idrografia |
Nella parte sudorientale del paese si trova il Lago Ciad, che è condiviso con il Ciad, la Nigeria e il Camerun. Questa zona è abitata dai Beri Beri. A sudovest si trova il fiume Niger, la maggiore fonte di acqua potabile del paese. Tra i maggiori fiumi del paese troviamo il Goulbi de Maradi e il Rima, entrambi stagionali ed entrambi localizzati lungo il confine con la Nigeria, e lo Yobe che si tuffa nel lago Ciad.
Clima |
Il clima del Niger è uno dei più caldi al mondo, tanto che la temperatura media supera facilmente i 30 °C
Le precipitazioni sono trascurabili nelle regioni settentrionali, mentre nelle regioni meridionali raggiungono gli 800 mm annui al sud, concentrandosi tra giugno e ottobre.
Popolazione |
Demografia |
La mortalità infantile è molto alta come nei paesi confinanti. Inoltre, la mortalità dei bambini di età compresa fra uno e quattro anni è eccezionalmente elevata (248 su 1000) ed è dovuta all'alimentazione povera e alle precari) condizioni di salute.
Ciononostante, il tasso di fecondità molto alto (7,2) fa sì che quasi la metà (49%) degli abitanti del Niger abbia meno di 15 anni di età. La popolazione del Niger è destinata a raddoppiare entro il 2040.[6][7][8][9][10]
Il tasso di scolarizzazione è del 29% (60% maschi e 40% femmine).[11][12] Un mezzo di diffusione della cultura è rappresentato dalle scuole coraniche.
Etnie |
Le etnie del Niger sono:
Hausa, agricoltori stanziali, insediati fra Dallol Mauri e Zinder, vivono nel centro e nell'est; sono presenti anche nella Nigeria settentrionale;
Djerma-Songhai, agricoltori stanziali, insediati a ovest; sono presenti anche in alcune aree del Mali; includono i Wogo e i Kurtei;
Tuareg, Tubu e Arabi, allevatori nomadi, insediati a nord e nord-est;
Kanuri e Buduma, allevatori semi-nomadi, insediati all'estremità orientale, ai confini con il Ciad;
Peul o Fulani, allevatori semi-nomadi, disseminati su tutto il territorio.
Gli Hausa e i Djerma-Songhai rappresentano i due gruppi etnici più diffusi nel paese e insieme formano i 3/4 della popolazione. Anche i Gurmantche sono stanziali, dediti all'agricoltura e vivono nelle regioni meridionali, le più fertili del Niger.
A causa della vorticosa crescita demografica e della conseguente competizione per le scarse risorse naturali disponibili, negli anni recenti si sono registrati alcuni scontri fra le tribù di agricoltori e quelle di allevatori.
Religione |
La maggioranza della popolazione del Niger è di religione musulmana, di professione sunnita (più del 93%). Le minoranze, concentrate nella regione di Dosso, praticano credenze animiste oppure sono cristiane. La coabitazione fra le tre fedi è nel complesso pacifica.
Lingue |
La lingua ufficiale del Niger è il francese, dai tempi del colonialismo. Tra la decina di lingue autoctone si contano:
hausa (56%), afro-asiatica, parlata in Africa centrale e occidentale; è compresa dall'85% degli abitanti ed è quindi la più utilizzata, soprattutto per il commercio;
djerma/zarma o songhai (22%), nilo-sahariana;
peul o fulfuldé (8%), nigero-congolese;
tamazight o tuareg (8%), afro-asiatica;
kanuri (5%), nilo-sahariana;
arabo dialettale (1%), afro-asiatica;
gurmantché;- tubu.
Ordinamento dello Stato |
Secondo la costituzione del dicembre 1992, riattivata per referendum nel luglio 1999, il Niger è una repubblica semipresidenziale e ammette il multipartitismo.
Il presidente, con funzioni di capo dello Stato e di capo del Governo, viene eletto a suffragio universale con un mandato di 5 anni, ripetibile una sola volta.
Il potere legislativo è esercitato da un'assemblea nazionale composta da 113 membri (in passato 83), eletti sempre a suffragio universale (105 in collegi uninominali e 8 dalle minoranze) e sempre ogni 5 anni.
Nel 2009 essa è stata cancellata, e il potere straordinario è nelle mani del Presidente Tandja Mamadou, rendendo di fatto il Paese una dittatura. Il 19 febbraio 2010, Mamadou è stato deposto a seguito di un golpe militare.[13]
L'ordinamento del potere giudiziario si basa sul modello francese, ma comprende anche usi consuetudinari del Niger.
Suddivisione amministrativa |
Il Niger è suddiviso in 8 regioni, tra cui quella della capitale, Niamey, 36 dipartimenti e 129 comuni. Le regioni sono differenziate per condizioni climatiche e di vita della popolazione.
Città principali |
Le principali città dello Stato sono:
Città | Regioni | Popolazione 2001[14] | Posizione[15] |
Niamey | Niamey | 1.004.000 | 13°31′N 2°07′E / 13.516667°N 2.116667°E13.516667; 2.116667 |
Zinder | Zinder | 214 945 | 13°48′N 8°59′E / 13.8°N 8.983333°E13.8; 8.983333 |
Maradi | Maradi | 148.017 | 13°29′30″N 7°05′47″E / 13.491667°N 7.096389°E13.491667; 7.096389 |
Tahoua | Tahoua | 88.761 | 14°53′25″N 5°16′04″E / 14.890278°N 5.267778°E14.890278; 5.267778 |
Agadez | Agadez | 79.228 | 16°58′26″N 7°59′27″E / 16.973889°N 7.990833°E16.973889; 7.990833 |
Arlit | Agadez | 69.435 | 18°43′57″N 7°22′05″E / 18.7325°N 7.368056°E18.7325; 7.368056 |
Birni N'Konni | Tahoua | 103.259 | 13°48′N 5°15′E / 13.8°N 5.25°E13.8; 5.25 |
Dosso | Dosso | 91.561 | 13°02′40″N 3°11′41″E / 13.044444°N 3.194722°E13.044444; 3.194722 |
Tessaoua | Maradi | 119 506 | 13°45′12″N 7°59′11″E / 13.753333°N 7.986389°E13.753333; 7.986389 |
Dogondoutchi | Dosso | 29.244 | 13°38′46″N 4°01′44″E / 13.646111°N 4.028889°E13.646111; 4.028889 |
Gaya | Dosso | 28.385 | 11°53′16″N 3°26′48″E / 11.887778°N 3.446667°E11.887778; 3.446667 |
Diffa | Diffa | 23.409 | 13°18′56″N 12°36′32″E / 13.315556°N 12.608889°E13.315556; 12.608889 |
Madaoua | Tahoua | 22.175 | 14°06′N 6°26′E / 14.1°N 6.433333°E14.1; 6.433333 |
Téra | Tillabéri | 19.508 | 14°00′38″N 0°45′11″E / 14.010556°N 0.753056°E14.010556; 0.753056 |
Miria | Zinder | 19.161 | 13°42′51″N 9°09′02″E / 13.714167°N 9.150556°E13.714167; 9.150556 |
Dakoro | Maradi | 18.875 | 13°49′N 6°25′E / 13.816667°N 6.416667°E13.816667; 6.416667 |
Matameye | Zinder | 17.930 | 13°25′26″N 8°28′40″E / 13.423889°N 8.477778°E13.423889; 8.477778 |
Magaria | Zinder | 17.776 | 14°34′N 8°44′E / 14.566667°N 8.733333°E14.566667; 8.733333 |
Tillabéri | Tillabéri | 16.683 | 14°12′22.13″N 1°27′12.45″E / 14.206146°N 1.453457°E14.206146; 1.453457 |
N'guigmi | Diffa | 15.922 | 14°15′10″N 13°06′39″E / 14.252778°N 13.110833°E14.252778; 13.110833 |
Illéla | Tahoua | 15.805 | 14°27′42″N 5°14′51″E / 14.461667°N 5.2475°E14.461667; 5.2475 |
Tanout | Zinder | 15.779 | 14°58′13″N 8°53′30″E / 14.970278°N 8.891667°E14.970278; 8.891667 |
Goure | Zinder | 13.422 | 13°59′13″N 10°16′12″E / 13.986944°N 10.27°E13.986944; 10.27 |
Abalak | Tahoua | 12.764 | 15°27′08″N 6°16′42″E / 15.452222°N 6.278333°E15.452222; 6.278333 |
Filingue | Tillabéri | 11.661 | 14°21′N 3°19′E / 14.35°N 3.316667°E14.35; 3.316667 |
Aguie | Maradi | 11.475 | 13°30′29″N 7°46′38″E / 13.508056°N 7.777222°E13.508056; 7.777222 |
Birni N'Gaouré | Dosso | 10.775 | 13°05′16″N 2°55′01″E / 13.087778°N 2.916944°E13.087778; 2.916944 |
Guidan Roumji | Maradi | 10.744 | 13°51′N 6°58′E / 13.85°N 6.966667°E13.85; 6.966667 |
Kollo | Tillabéri | 10.533 | 13°18′31″N 2°19′51″E / 13.308611°N 2.330833°E13.308611; 2.330833 |
Say | Tillabéri | 10.502 | 13°06′29″N 2°21′35″E / 13.108056°N 2.359722°E13.108056; 2.359722 |
Maine-Soroa | Diffa | 10.176 | 13°13′04″N 12°01′36″E / 13.217778°N 12.026667°E13.217778; 12.026667 |
Tchirozerine | Agadez | 10.032 | 17°15′37″N 7°45′03″E / 17.260278°N 7.750833°E17.260278; 7.750833 |
Istituzioni |
Ordinamento scolastico |
A causa della disastrosa situazione finanziaria e socio-politica del Paese, i finanziamenti alla scuola pubblica, a partire dagli anni 2000, sono stati ridotti. Di conseguenza buona parte della popolazione, in particolare nelle zone rurali, è esclusa dalla possibilità di usufruire del sistema scolastico[16].
Il tasso di alfabetizzazione del Niger è tra i più bassi del mondo; nel 2005 era stimato al 28,7%[17]. Nel 2001 il tasso di scolarizzazione era di appena il 37 % (9,6 per le femmine).
Sistema sanitario |
Le strutture sanitarie pubbliche sono di basso livello e carenti dal punto di vista igienico. Solo nella capitale Niamey esistono alcune strutture private di livello accettabile.
Nella parte meridionale del Paese è diffusa la malaria. Sono presenti anche malattie endemiche quali tifo, tubercolosi, meningite e morbillo. Nel 2010 si è diffusa un'epidemia di colera nelle zone agricole meridionali, con un migliaio di casi segnalati e numerosi decessi.
L'AIDS è diffuso, in particolare fra la popolazione giovanile delle città[18].
Politica |
Insieme a vari altri Stati, il Niger è membro dell'Unione Monetaria dell'Africa Occidentale (UMOA-Union Monetaire Ouest Africaine) e con essi condivide una banca centrale (BCEAO) e una moneta, il Franco CFA (Communauté Financière Africaine).
Economia |
L'economia del Niger è una delle più povere fra quelle degli stati che fanno parte del "terzo mondo" ed è basata sulla pastorizia e sull'agricoltura; a queste si sta affiancando lentamente l'industria mineraria e in particolare l'estrazione e l'esportazione dell'uranio. Il nord del Niger, costituito dall'altopiano di Djado e da parte del deserto del Ténéré, è abitato da comunità nomadi che praticano la pastorizia. A sud e ad ovest, dove ci sono maggiori precipitazioni, la popolazione è sedentaria e dedita alla coltivazione di cereali. Poche sono le foreste, che si trovano esclusivamente nel sud del paese.
Fra le principali risorse minerarie del paese si trovano l'uranio, il carbone, il ferro, i fosfati, l'oro e il petrolio. L'industria è ancora agli inizi; attività prevalenti sono quella mineraria e quella manifatturiera. Il Niger è il quinto paese al mondo per l'estrazione dell'uranio (circa 3243 tonnellate l'anno), ad opera della multinazionale francese Areva.
La moneta del Niger è il franco CFA, che nel 2005 aveva una parità con il dollaro statunitense di 525,85.
Il suo PIL a parità di potere d'acquisto è di 807 dollari pro capite (2012), uno dei più bassi del mondo, mentre l'inflazione è del 3% annuale (2002). Il Niger ha un debito pubblico estero di 1.600 milioni di dollari (2002).
Agricoltura e allevamento |
Dei 127 milioni di ettari di superficie territoriale, il deserto del Sahara costituisce il 74%, il resto ricade nel Sahel: il 18% nella la zona sahariano-saheliana e saheliana tipica, con pluviometria annuale compresa tra 200 e 400 mm e il 7% nella zona sahelo-sudanese, con pluviometria annuale tra 400 e 600 mm. Appena l'uno per cento si trova nella sottostante fascia sudanese. Del totale, 15 milioni di ettari sono coltivabili e 4,4 milioni coltivati; i pascoli occupano 29 milioni di ettari e le foreste coprono l'uno per cento del territorio[19][20][21].
Sono attive nel paese 1,6 milioni di aziende, per la maggior parte di famiglie coltivatrici; l'85 per cento della produzione è destinato all'autoconsumo[22]. I cereali asciutti (miglio, sorgo, mais e fonio) rappresentano il grosso della produzione, le colture commerciali principali, anch'esse coltivate in seccagno, sono il fagiolo dell'occhio, l'arachide e il sesamo. L'irrigazione si pratica su centomila ettari circa lungo il fiume Niger e nelle oasi per la produzione di riso, grano, ortaggi e frutta[23][24].
Oltre un milione di persone lavorano a tempo pieno nell'allevamento, che è praticato in forma estensiva soprattutto nelle zone pastorali settentrionali e riguarda principalmente i piccoli ruminanti (24,2 milioni di capi) e i cammelli (1,7 milioni di capi), capaci di resistere meglio dei bovini (10,1 milioni di capi) alle difficili condizioni ambientali[25][26].
Pesca |
L'attività alieutica, praticata nel lago Ciad e nel fiume Niger, fornisce 53.000 tonnellate circa (2011) di prodotto destinato al consumo locale e regionale.[27]
Produzione, commercio e sicurezza alimentare |
Il Prodotto Interno Lordo (PIL) per abitante si aggira sugli 800 dollari all'anno con una partecipazione del settore agricolo del 39,6% nel 2012[28]. Nello stesso anno, il settore impiega l'82% della popolazione attiva, con il 37% di lavoro femminile. Importatore di prodotti alimentari di base quali oli, latte in polvere, farine, zucchero e cereali, il paese esporta cipolle e fagioli secchi[29].
Il 13,9% della popolazione è malnutrita; il 59,5% vive sotto la soglia della povertà (nel 2008) che colpisce in particolare la popolazione rurale (63,9%)[30].
Ambiente |
La vegetazione è strettamente legata al clima e varia da sud a nord, includendo la savana che via via trapassa alla prateria, sponda (sahel) del deserto secondo la definizione araba. La savana, che rappresenta la degradazione delle antiche foreste per effetto dei grandi mutamenti climatici che hanno inaridito il Sahara ed estesamente impoverita anche dagli incendi provocati dagli indigeni, presenta alberi radi frammisti ad arbusti. Tra le piante predominano le acacie, i tamarischi, l'albero del burro. La zona saheliana, che costituisce la parte più importante del territorio del Niger, offre l'aspetto di una formazione steppica con il suolo coperto dalle corte graminacee del tipo cram-cram, e punteggiata da arbusti a fogliame ridotto adatti alla lotta contro l'evaporazione e la traspirazione (uno dei più diffusi è il teborak). Verso nord gli arbusti spariscono e nel deserto non resta che una vegetazione occasionale dopo le rare piogge; nelle oasi è consentita la vita alle palme dattilifere.
Vasto e poco popolato, il Niger è un Paese ricco di specie animali allo stato selvaggio. Numerose specie animali che durante la fase umida del Sahara popolavano le zone settentrionali del Paese (come è testimoniato dalle belle raffigurazioni rupestri dell'Adrar des Iforas e dell'Aïr) si sono spostate verso sud e nelle zone desertiche sono rimaste le specie meglio adatte all'habitat sahariano: una grande varietà di antilopi e gazzelle, mufloni, ecc. Nelle zone pre-desertiche a questa fauna si aggiungono scimmie, ghepardi, iene, leoni che si ritrovano anche nel sahel, dove però prevalgono gli animali domestici (zebù, cavalli, asini, capre e montoni).
Le specie della savana del Niger sono rappresentate dalla ricca e varia fauna del parco nazionale di W al confine con il Benin, una delle più ricche zone faunistiche dell'Africa occidentale e una delle più battute da turisti e cacciatori. Oltre agli uccelli che stazionano lungo il fiume Niger (ibis, cormorani, pellicani, anitre, aironi, ecc.) si trovano pressoché tutti i mammiferi tipici delle savane africane: le grandi antilopi, i bufali, i leoni, gli elefanti, gli ippopotami, i facoceri.
Preoccupazioni sono espresse dai gruppi ambientalisti in seguito a un rapporto di Greenpeace che denuncia il grande inquinamento da materiale radioattivo nei pressi delle zone di estrazione dell'uranio.[31]
Trasporti |
Ferrovie |
totale: 0 km
scartamento ridotto: 0 km, 1067 mm
È in costruzione dal 2014 la ferrovia Cotonou-Niamey assieme al Benin, il capolinea di Niamey è stato aperto nel 2014 ma la ferrovia è stata costruita fino a Parakou; mentre il tratto nigerino è lungo 140 km.
Arte |
Musica |
La musica del Niger, come tutte le altre forme di espressione culturale, è caratterizzata dalla mescolanza di influssi provenienti dalle diverse componenti etniche del paese, tutte fortemente influenzate dalla cultura francese. Forse la più nota forma di espressione musicale del Niger è il Tuareg Blues, sviluppatosi negli anni 90 durante l'insurrezione dei Tuareg.
Sport |
Olimpiadi |
Il Niger ha partecipato alle competizioni olimpiche dal 1964, con l'eccezione delle edizioni del 1976 e 1980. Ha vinto due medaglie: un bronzo nel 1972 grazie a Issaka Daborg, che ha conquistato il terzo gradino del podio nel pugilato. La seconda l'ha conquistata alle Olimpiadi del 2016, grazie a Issoufou Alfaga Abdoulrazak, che si è aggiudicato un argento nel Taekwondo.
Calcio |
Il Niger non si è mai qualificato per le fasi finali dei mondiali di calcio, né ha mai vinto alcuna competizione internazionale. Il miglior risultato si è registrato nel 1982 quando fu eliminato ai quarti dall'Algeria, che si sarebbe poi qualificata per la fase finale dei mondiali.
Tradizioni |
Giochi |
Il Krur (o Crur) è un gioco astratto della famiglia dei mancala giocato dalla popolazione Hassaniya. Il Krur è generalmente concepito come gioco per bambini.
Gastronomia |
La cucina del Niger è abbastanza semplice, ricca di verdure, pesce nelle zone intorno al fiume Niger e carne nelle zone rurali del deserto. I piatti tipici sono il pesce alla griglia con una salsa aromatizzata con sesamo e datteri.[32]
Festività |
Note |
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^ FAOSTAT (FAO) Data Base della FAO - Indicatori economici http://faostat.fao.org/CountryProfiles/Country_Profile/Direct.aspx?lang=en&area=158
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^ Left in the dust: L'eredità radioattiva di Areva nelle città del deserto del Niger
^ Gastronomia del Niger, su paesionline.it (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2017).
Bibliografia |
La Geografia - dizionario enciclopedico - Gruppo Editoriale Fabbri, Bompiani, Sonzogno, Etas S.p.A., Milano (1984)
Voci correlate |
- Croce Rossa del Niger
- Rotte dei migranti africani nel Sahara
Altri progetti |
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Collegamenti esterni |
Scheda del Niger dal sito Viaggiare Sicuri - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI- ONG Actions Education au Niger, su aeniger.ch.
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