Carolina Panthers
Carolina Panthers Football americano | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Segni distintivi | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Uniformi di gara
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Colori sociali | Nero, Blu, Argento | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Mascotte | Sir Purr | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Dati societari | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Città | Charlotte (NC) | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Paese | Stati Uniti | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Lega | National Football League | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Conference | NFC | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Division | NFC South | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Fondazione | 1995 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Denominazione | Carolina Panthers (1995-presente) | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Presidente | Danny Morrison | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Proprietario | Jerry Richardson (48%) ed altri 14 azionisti (52%) | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
General manager | Marty Hurney | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Capo-allenatore | Ron Rivera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Stadio | Bank of America Stadium (73778 posti) | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Sito web | www.panthers.com | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Palmarès | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Titoli NFC | 2 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Titoli divisionali | 6 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Apparizioni ai playoff | 7 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Stagione in corso | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
I Carolina Panthers sono una squadra di football americano della National Football League con sede a Charlotte, nella Carolina del Nord. Competono nella South Division della National Football Conference. Al 2017, secondo la rivista Forbes, il valore della squadra è di circa 2,30 miliardi di dollari, ventesima tra le franchigie della NFL[1], ed è controllata al 48% da Jerry Richardson e dalla sua famiglia. Il capo-allenatore è Ron Rivera mentre il presidente è Danny Morrison.
I Panthers hanno giocato la prima stagione nel 1995 terminando con un record di 7 vittorie e 9 sconfitte, il miglior bilancio della storia per una squadra al debutto. L'anno successivo sono saliti a un record di 12-4. La loro stagione successiva con un record positivo è stata nel 2003, quando hanno raggiunto il Super Bowl XXXVIII, perso 32–29 contro i New England Patriots. Le successive apparizioni ai playoff sono state nel 2005, 2008, 2013, 2014 e 2015. In totale la squadra ha raggiunto sette volte i playoff, giocando quattro finali della NFC. Ha vinto inoltre quattro titoli di division, una nella NFC West e cinque nella NFC South. Nel 2015 si sono qualificati per il secondo Super Bowl della loro storia, dove sono stati battuti dai Denver Broncos.
Indice
1 Storia
1.1 Origini (1987-1994)
1.2 L'era di Dom Capers (1995–98)
1.3 L'era di George Seifert (1999–2001)
1.4 L'era di John Fox (2002-2010)
1.5 L'era di Cam Newton (2011-presente)
2 Cronistoria
3 Giocatori importanti
3.1 Membri della Pro Football Hall of Fame
3.2 Numeri ritirati
3.3 Premi individuali
3.4 Record di franchigia
4 La squadra
5 Lo staff
6 Note
7 Altri progetti
8 Collegamenti esterni
Storia |
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Origini (1987-1994) |
Nel 1987, poco dopo che Charlotte aveva ricevuto una franchigia di espansione della National Basketball Association (gli Charlotte Hornets), l'ex giocatore dei Baltimore Colts Jerry Richardson incontrò un gruppo di potenziali sostenitori per discutere la possibilità di portare una franchigia di espansione della NFL nella regione della Carolina.
Nel 1992, la NFL pubblicò una lista di potenziali aree in cui avrebbe preso in considerazione la possibilità di creare una franchigia: Baltimora (Maryland), St. Louis (Missouri), Memphis (Tennessee), Jacksonville (Florida) e la Carolina del Nord e del Sud rappresentate da Charlotte. La decisione fu sospesa a causa di una disputa tra i giocatori e la lega, e se ne riparlò nel 1993. Nel giugno di quell'anno, la Richardson Sports annunciò che avrebbe finanziato la costruzione dello stadio attraverso la vendita degli abbonamenti a sedere permanenti e di box di lusso all'interno dello stadio. Sorprendentemente, i posti a sedere permanenti furono venduti tutti in un giorno.
Il 26 ottobre 1993, la lega annunciò che i proprietari avevano unanimemente votato per Carolina come ventinovesima franchigia della NFL, la prima nuova squadra dal 1976 (Jacksonville fu nominata trentesima franchigia un mese dopo). I tifosi di tutta l'area della regione festeggiarono con fuochi d'artificio. Durante la conferenza stampa dell'annuncio al pubblico, Richardson parlò direttamente nella videocamera per ringraziare le 40.000 persone che avevano acquistato in precedenza gli abbonamenti permanenti, consentendo così di costruire il nuovo stadio senza pesare sui contribuenti.
L'era di Dom Capers (1995–98) |
I Panthers assunsero Dom Capers, precedentemente coordinatore difensivo dei Pittsburgh Steelers, come primo capo-allenatore della loro storia. Nella loro stagione inaugurale, Dom guidò i Panthers a un bilancio di 7 vittorie e 9 sconfitte, stabilendo il record di vittorie per un nuovo team. I Panthers divennero anche il primo team esordiente a battere i campioni del Super Bowl in carica quando superarono i San Francisco 49ers 13-7.
Nel 1996, Capers guidò la squadra a un record di 12–4 e alla vittoria del titolo di division della NFC West. Nei playoff, dopo aver sconfitto i campioni in carica, i Dallas Cowboys, i Panthers avanzarono fino alla finale della NFC, dove persero 30-13 coi Green Bay Packers, che avrebbero poi trionfato nel Super Bowl.
Dopo i successi del 1996, Capers guidò i Panthers a due stagioni deludenti: 7–9 nel 1997 e 4–12 nel 1998, un record che portò al licenziamento di Capers dopo quattro stagioni con la squadra. Durante la sua esperienza con i Panthers, Capers terminò con un record complessivo di 31–35 (compresi i playoff) e un titolo di division.
L'era di George Seifert (1999–2001) |
Dopo il licenziamento di Dom Capers, George Seifert fu assunto come secondo capo-allenatore della storia dei Panthers. Nella sua prima stagione, Seifert portò la squadra a vincere quattro gare in più dell'annata precedente, terminando con un bilancio di 8–8. L'anno successivo Seifert terminò con un record di 7–9, prima di guidare i Panthers al peggior record della storia della franchigia.
Nel 2001, i Panthers vinsero la prima gara della stagione 24–13 sui Minnesota Vikings, ma stabilirono l'allora record NFL con 15 sconfitte consecutive, terminando la stagione sull'1-15. Seifert fu licenziato poco dopo il termine della stagione, terminando con un record di 16 vittorie e 32 sconfitte come allenatore di Carolina.
L'era di John Fox (2002-2010) |
I Panthers assunsero così l'ex coordinatore difensivo dei New York Giants John Fox, che guidò la squadra a un record di 7-9 nel 2002. La difesa dei Panthers si classificò al secondo posto della lega ma la squadra fu rallentata dal secondo peggior attacco della NFL. I Panthers salirono a un record di 11-5 nella stagione 2003, vincendo la NFC South e raggiungendo per la prima volta il Super Bowl, dove furono sconfitti dai New England Patriots 32-29 in una gara che fu ritenuta una delle migliori edizioni della storia[2].
Carolina terminò con un record di 7-9 nel 2004, una stagione in cui persero 14 giocatori a causa degli infortuni. Anche se la squadra partì con un bilancio di 1-7, si rifece vincendo 6 delle ultime sette partite. La squadra mancò tuttavia i playoff a causa della sconfitta nell'ultima gara della stagione in casa dei New Orleans Saints[3]. I Panthers tornarono a un record di 11-5 nel 2005, terminando secondo nella division dietro i Tampa Bay Buccaneers ma riuscirono ad agguantare un posto ai playoff. Nel primo turno la squadra affrontò i New York Giants, battendoli per 23-0 nella prima gara di playoff dal 1980 in cui la squadra in casa non riuscì a segnare alcun punto. Nel turno successivo batterono i Chicago Bears 29-21 ancora una volta in trasferta, ma persero giocatori chiave come il defensive end Julius Peppers e il running back DeShaun Foster per infortuni. La stagione si concluse nella finale della NFC perdendo 34-14 in una gara senza storia in casa dei Seattle Seahawks.
I Panthers iniziarono la stagione 2006 come favoriti per vincere la NFC South, ma finirono con un deludente record di 8-8. La successiva scesero a 7-9 dopo aver perso il quarterback Jake Delhomme all'inizio della stagione per un infortunio al gomito. Nel 2008, i Panthers salirono a un ottimo record di 12-4, vincendo la propria division e assicurandosi la possibilità di qualificarsi direttamente al secondo turno di playoff. Tuttavia, i Panthers furono subito eliminati, perdendo 33-13 contro gli Arizona Cardinals dopo che Delhomme subì ben 6 intercetti. Le difficoltà del quarterback proseguirono anche nella stagione successiva, quando lanciò 18 intercetti, prima di rompersi un dito della mano. I Panthers, che si trovavano su un record di 4-7 al momento dell'infortunio, misero in campo la riserva Matt Moore, che guidò la squadra a un record parziale di 4-1 e a un record di 8-8 finale.
Nel 2010, senza Delhomme, i Panthers terminarono col peggior record della lega, 2-14, e col peggior attacco della NFL. John Fox, il cui contratto scadeva alla fine della stagione, non fu confermato, così come il suo staff.
L'era di Cam Newton (2011-presente) |
I Panthers assunsero Ron Rivera come nuovo capo allenatore e con la prima scelta assoluta del Draft NFL 2011 selezionarono il quarterback della Auburn University Cam Newton[4], vincitore dell'Heisman Trophy nel 2010. Nella sua prima stagione, Newton stabilì diversi record incluso il maggior numero di yard passate e corse per un rookie, il record assoluto di touchdown su corsa per un quarterback per una stagione (14) e fu il primo quarterback a passare oltre 4.000 yard e correrne altre 500 in una stagione, vincendo il premio di rookie dell'anno. I Panthers iniziarono la stagione con un record di 2-6 ma terminarono 6-10.
Nel 2012, i Panthers partirono con elevate aspettative, ma ancora una volta nella prima metà della stagione iniziarono con un parziale di 2-6. per questo motivo il general manager Marty Hurney fu licenziato. La squadra si rifece nella seconda parte concludendo con un record 7-9, salvando il lavoro di Rivera.
Nella stagione 2013 terminarono invece col secondo miglior record della NFC (12-4), vincendo il loro terzo titolo di division e qualificandosi direttamente per il secondo turno di playoff, dove furono battuti in casa dai San Francisco 49ers[5][6].
La stagione 2014 iniziò bene, con due vittorie, a cui seguì però una lunga sequenza di prestazioni poco brillanti, giungendo a dicembre con tre vittorie, otto sconfitte e un pareggio (evento rarissimo nella NFL, avvenuto contro i Cincinnati Bengals). Vincendo le ultime quattro partite, i Panthers riuscirono comunque ad arrivare primi nella propria divisione e dunque ad accedere ai playoff. Nel turno delle wild-card batterono gli Arizona Cardinals, conseguendo la prima vittoria nei playoff dopo nove anni; furono invece battuti nel turno successivo dai Seattle Seahawks.
Nel 2015 i Panthers sorpresero tutti, inanellando quattordici vittorie e terminando la stagione regolare con 15 vittorie e una sola sconfitta, accedendo così direttamente al secondo turno dei playoff. Dieci giocatori dei Panthers, di cui sei dell'attacco e quattro della difesa, furono selezionati per il Pro Bowl.
Nei playoff, contro i Seattle Seahawks, partirono fortissimo portandosi sul 31-0, poi riuscirono a limitare la rimonta di Seattle chiudendo a 31-24. Nella partita per il titolo della NFC contro gli Arizona Cardinals, partirono nuovamente fortissimo e gestirono ancor meglio la seconda metà della gara, vincendo 49-15. Arrivarono così al Super Bowl, dove furono battuti dai Denver Broncos per 24 a 10.
Attesi a ripetersi nella stagione 2016, i Panthers delusero invece le aspettative. Dopo sei partite si trovarono già con cinque sconfitte; con una difesa meno forte del 2015, e un quarterback, Cam Newton, che patì i numerosi colpi subiti durante le azioni di corsa, i Panthers non riuscirono mai davvero a entrare nella corsa per i playoff, e chiusero la stagione con sei vittorie e dieci sconfitte, ultimi nella loro division.
Cronistoria |
Giocatori importanti |
Membri della Pro Football Hall of Fame |
Alla classe del 2015, un giocatore e un membro della dirigenza dei Panthers sono stai stati indotto nella Pro Football Hall of Fame[7].
Hall of Famer dei Panthers | ||||
Anno | Giocatore | Ruolo | ||
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2006 | Reggie White | DE | ||
2015 | Bill Polian | GM |
Numeri ritirati |
Numeri ritirati dai Panthers | ||||
N. | Giocatore | Ruolo | ||
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51 | Sam Mills | LB |
Premi individuali |
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Record di franchigia |
Carriera
| Stagionali
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Fonte:[8]
La squadra |
Roster dei Carolina Panthers | ||||
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Lo staff |
Staff dei Carolina Panthers | |||
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Note |
^ (EN) NFL Team Valuations: Carolina Panthers, Forbes, settembre 2017. URL consultato il 21 novembre 2017.
^ (EN) What more could you want?, Sports Illustrated, febbraio 2004. URL consultato il 21 aprile 2013.
^ (EN) New Orleans and Carolina Battle as if There's No Tomorrow, and There Isn't, New York Times, 3 gennaio 2005. URL consultato il 21 aprile 2013.
^ (EN) 2011 National Football League Draft, Pro Football Hall of Fame, 2 maggio 2011. URL consultato il 28 settembre 2012.
^ (EN) Niners beat up Panthers, advance to NFC title game, NFL.com, 12 gennaio 2014. URL consultato il 13 gennaio 2014.
^ (EN) Nfl, colpo 49ers a casa dei Panthers, La Gazzetta dello Sport, 13 gennaio 2014. URL consultato il 13 gennaio 2014.
^ (EN) Hall of Famers By Franchise, Pro Football Hall of Fame. URL consultato il 6 maggio 2016.
^ (EN) Carolina Panthers Franchise Encyclopedia, Pro Football Reference. URL consultato il 18 gennaio 2017.
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
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Collegamenti esterni |
(EN) Sito ufficiale, su panthers.com.
(EN) Carolina Panthers, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 124497629 · LCCN (EN) n95098801 |
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