Nazionale di calcio del Mali
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Uniformi di gara
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Sport | Calcio | ||
Federazione | FMF Fédération Malienne de Football | ||
Confederazione | CAF | ||
Codice FIFA | MLI | ||
Soprannome | Les Aigles (Le Aquile) | ||
Selezionatore | Mohamed Magassouba (ad interim) | ||
Record presenze | Seydou Keita (102) | ||
Capocannoniere | Seydou Keita (25) | ||
Ranking FIFA | 63° (16 agosto 2018)[1] | ||
Esordio internazionale | |||
Mali 4 - 3 Rep. Centrafricana Madagascar; 13 aprile 1960 | |||
Migliore vittoria | |||
Mali 11 - 0 Mauritania Senegal; 1º ottobre 1972 | |||
Peggiore sconfitta | |||
Algeria 7 - 0 Mali Algeria; 13 novembre 1988 Kuwait 8 - 1 Mali Kuwait City; 5 settembre 1997 | |||
Coppa d'Africa | |||
Partecipazioni | 10 (esordio: 1972) | ||
Miglior risultato | Secondo posto nel 1972 |
La nazionale di calcio del Mali è la rappresentativa calcistica nazionale del Mali ed è posta sotto l'egida della Fédération Malienne de Football. Fondata nel 1960, è affiliata alla FIFA dal 1962.
Nonostante la nazionale abbia ormai più di quarant'anni di attività alle spalle e una buona competitività a livello continentale, non ha preso parte alle qualificazioni per il campionato del mondo prima del 2000 a causa di ripetuti abbandoni e non partecipazioni. Si è qualificata per dieci volte alla fase finale della Coppa d'Africa. Il suo miglior risultato nel torneo è la finale persa nel 1972 contro la Repubblica del Congo (3-2), mentre è salita sul terzo gradino del podio nel 2012 e in tre occasioni (1994, 2002 e 2004) ha chiuso il torneo in quarta posizione.
Ha vinto 3 Coppe Amílcar Cabral (1981, 1989, 2001).
Nel 2010, nella prima partita del primo turno della Coppa d'Africa, è stata protagonista di una rara rimonta da 0-4 a 4-4 contro l'Angola, avvenuta nell'ultimo quarto d'ora di gioco.
Nella graduatoria FIFA in vigore da agosto 1993 il miglior posizionamento raggiunto è stato il 23º posto nel giugno 2013, mentre il peggiore è stato il 117º posto di ottobre 2001; occupa attualmente il 63º posto della graduatoria.[1]
Indice
1 Storia
1.1 Esordi e ascesa ai vertici del calcio africano (1960-1972)
1.2 Declino del calcio maliano (1972-1994)
1.3 Una schiarita e risultati altalenanti (1994-2002)
1.4 Ritorno ai vertici continentali (2002-2004)
1.5 Delusioni (2006-2010)
1.6 Rinascita (2010-2013)
1.7 Nuova crisi (2013-oggi)
2 Colori e simboli
2.1 La maglia
2.1.1 Maglie storiche
2.1.1.1 Casa
2.1.1.2 Trasferta
3 Commissari tecnici
4 Palmarès
5 Partecipazione ai tornei internazionali
6 Tutte le rose
6.1 Coppa d'Africa
6.2 Giochi olimpici
7 Rosa attuale
8 Note
9 Collegamenti esterni
Storia |
Esordi e ascesa ai vertici del calcio africano (1960-1972) |
Il Sudan francese ottiene l'indipendenza dalla Francia nel 1960 e diviene Federazione del Mali insieme al Senegal. Qualche mese la federazione si scioglie e nasce la Repubblica del Mali.
Dopo la fondazione della federazione calcistica del Mali, nel 1960 la nazionale partecipa alla Coppa Kwame Nkrumah, dove vince contro la Sierra Leone il 10 luglio a Bamako grazie ad un gol di Karounga Kéïta.
La Repubblica del Mali gioca il suo primo match dopo l'indipendenza il 22 settembre 1960 contro la Nigeria. L'8 novembre 1960 a Lagos vince per 3-1. Questa la formazione maliana scesa in campo: Abdoulaye Traoré dit M'Baye Elastique, Bouaré, Oumar Traoré, Labass, Bakaridian Samaké, Seydou Daw, Abdoulaye Diawara "Blocus", M'Baye Niambélé, Boubacar Touré, Karounga Kéïta.
Finalista della Coppa Kwame Nkrumah del 1963, perde per 4-0 con il Ghana ad Accra[3], dopo aver eliminato, il 24 febbraio 1963, il Senegal nel primo incontro tra le due squadre dopo la separazione della Federazione del Mali, avvenuta il 19 agosto 1960. In quella squadra figurano Ousmane Traoré "Ousmanebléni", Abdoulaye Diawara “Blocus”, il portiere Abdoulaye Traoré "Elastic"[4].
Il Mali prende poi parte alle eliminatorie della Coppa d'Africa 1965[5].
Nel 1965 è finalista dei Giochi panafricani di Brazzaville, in Congo, dove in finale affronta i padroni di casa. La partita si conclude sullo 0-0 dopo due tempi supplementari, uno di 30 e uno di 20 minuti. Avendo ottenuto più calci d'angolo dei maliani (7 contro 2), i congolesi vinsero il trofeo, come previsto dal regolamento[6].
Il Mali partecipa per la prima volta alla Coppa d'Africa in occasione dell'edizione del 1972. Allenata dal tedesco Karl-Heinz Weigang[7], la squadra giunge in finale, a Yaoundé contro la Rep. del Congo e perde per 3-2[8]. Il maliano Fantamady Keita si laurea miglior marcatore del torneo con 5 reti.
Declino del calcio maliano (1972-1994) |
A quattro anni dall'inizio della dittatura militare di Moussa Traoré, durata dal 1968 al 1991, la nazionale maliana entra in una fase di declino. La squadra non parteciperà ad alcuna fase finale della Coppa d'Africa (per mancate qualificazioni o iscrizioni) e per un anno sarà esclusa dalla CAF dai tornei continentali a seguito delle minacce rivolte dal colonnello Tiécoro Bagayoko, membro del Comitato militare di liberazione nazionale e capo dei servizi di sicurezza del Mali, nei riguardi della classe arbitrale.
In questo periodo il Mali mette a referto la migliore vittoria della sua storia, battendo per 6-0 la Mauritania il 1º maggio 1975, e una delle sconfitte più larghe della sua storia, perdendo per 7-0 contro l'Algeria il 13 novembre 1988.
Nel 1989 il Mali vince per la prima volta la Coppa Amílcar Cabral[9].
Nel 1991, deposta la dittatura militare, la nazionale maliana di calcio torna sulla scena internazionale.
Una schiarita e risultati altalenanti (1994-2002) |
Dopo un'assenza di ventidue anni, il Mali si qualifica per la Coppa d'Africa in occasione dell'edizione del 1994, giocata in Tunisia[10] · [11]. Il 26 marzo 1994 batte a Tunisi la Tunisia padrona di casa per 2-0 di fronte a 45.000 spettatori, nella gara inaugurale del torneo. Pur perdendo due giorni dopo contro lo Zaire (0-1) a Tunisi, si qualifica per la fase successiva grazie al secondo posto nel girone. Ai quarti di finale, il 2 aprile, elimina l'Egitto battendolo per 1-0 sempre a Tunisi, prima di cadere per 2-4 ai tiri di rigore nella semifinale del 6 aprile contro la Nigeria poi vincitrice del trofeo (2-2 dopo i tempi supplementari). Nella finale per il terzo posto, il 10 aprile a Tunisi, perde per 3-1 contro la Costa d'Avorio, chiudendo al quarto posto.
Nel 1997 il Mali vince per la seconda volta la Coppa Amílcar Cabral. Il 5 settembre di quell'anno fa, invece, registrare una delle peggiori sconfitte della propria storia, perdendo per 8-1 contro il Kuwait.
Ritiratasi prima del sorteggio delle qualificazioni CAF sia al campionato del mondo 1994 che al campionato del mondo 1998, nelle qualificazioni al campionato del mondo 2002 la selezione maliana delude ed esce già contro la Libia nel turno preliminare dell'aprile 2000.
Dal 1996 al 2000 il Mali manca la qualificazione a tre edizioni consecutive della Coppa d'Africa (1996, 1998 e 2000), ma ottiene il terzo posto al mondiale Under-20 del 1999 in Nigeria, torneo che vede emergere giovani talenti quali Seydou Keita (eletto miglior giocatore del torneo) e Mahamadou Dissa (capocannoniere della manifestazione).
Ritorno ai vertici continentali (2002-2004) |
Ammessa alla fase finale della Coppa d'Africa 2002 in qualità di nazionale del paese ospitante, la compagine maliana riesce a raggiungere la semifinale del torneo. Superato il girone alle spalle della Nigeria con due pareggi (1-1 contro la Liberia e 0-0 contro la Nigeria) e una vittoria 2-0 contro l'Algeria), la squadra elimina ai quarti il Sudafrica (2-0 con gol di Bassala Touré e Dramane Coulibaly), ma in semifinale, di fronte ai 50.000 spettatori di Bamako, perde per 3-0 contro il Camerun poi vincitore del trofeo. Nella finale di consolazione è sconfitto per 1-0 dalla Nigeria e chiude quarto, come sei anni prima[12].
Presente anche alla Coppa d'Africa 2004 dopo aver vinto il girone di qualificazione sorpassando lo Zimbabwe per una migliore differenza reti, il Mali riesce a confermarsi tra le prime quattro nazionali d'Africa. Vinto il girone con Senegal, Kenya e Burkina Faso (3-1 al Kenya, 3-1 al Burkina Faso e 1-1 con il Senegal), elimina ai quarti la Guinea (2-1), ma è eliminato in semifinale dal Marocco (4-0) (2-1). La finale per il terzo posto è ancora una volta contro i nigeriani, che si impongono per 2-1, lasciando al Mali il quarto posto. Frédéric Kanouté, autore di 4 gol, figura nella squadra ideale del torneo ed è capocannoniere di questa edizione della Coppa d'Africa insieme ad altri tre calciatori.
Nel 2005 il Mali vince a Bamako la Coppa delle nazioni dell'Africa Occidentale[13][14].
Delusioni (2006-2010) |
Dopo un biennio tutto sommato soddisfacente, il Mali attraversa una fase di crisi di risultati, malgrado possa contare su una generazione di calciatori molto validi affermatisi nei campionati europei, come Frédéric Kanouté (Siviglia), Mamadou Diarra (Real Madrid), Momo Sissoko (Juventus), Seydou Keïta (Barcellona).
Malgrado un organico sulla carta di prim'ordine, il Mali manca sia la qualificazione alla Coppa d'Africa 2006 che al campionato del mondo 2006 (penultimo nel girone di qualificazione)[15].
Nel 2007 vince per la terza volta la Coppa Amílcar Cabral[16].
Si qualifica per la Coppa d'Africa 2008 vincendo il girone eliminatorio grazie al successo all'ultima giornata contro il Togo (2-0). Inserito in un girone con Benin, Nigeria e Costa d'Avorio, ottiene tre punti contro il Benin (1-0), un punto contro la Nigeria (0-0) e perde contro la Costa d'Avorio (3-0), venendo eliminato al primo turno del torneo per la prima volta nella sua storia[17][18].
Nel 2008, con una squadra composta da calciatori militanti nel campionato locale, prende parte al Torneo dell'Unione economica e monetaria ovest-africana, dove perde in finale a Bamako ai rigori contro la Costa d'Avorio.
Il Mali fallisce anche la qualificazione al campionato del mondo 2010. Malgrado qualche sconfitta sorprendente (contro Sudan e Rep. del Congo), vince il girone eliminatorio del secondo turno e accede al terzo turno di qualificazione, dove nel gruppo trova Ghana, Benin e Sudan. Chiude al terzo posto, a quattro punti dal Ghana capolista, e manca l'accesso a Sudafrica 2010, ma ottiene la qualificazione alla Coppa d'Africa 2010. Nella fase finale del torneo continentale esce però al primo turno, nel girone con i padroni di casa dell'Angola, dell'Algeria e del Malawi. Pareggia con l'Angola (4-4), perde con l'Algeria (1-0) e batte il Malawi (3-1), terminando il girone al terzo posto, a un punto dall'Angola e a pari punti con l'Algeria[19][20] · [21].
Rinascita (2010-2013) |
Il Mali è finalista del Torneo dell'Unione economica e monetaria ovest-africana del 2001, sconfitto in finale contro il Senegal con una squadra interamente composta da giocatori militanti nel campionato maliano[22].
Dopo la bruciante eliminazione alla Coppa d'Africa 2010, la federazione ingaggia il francese Alain Giresse al posto del CT Stephen Keshi. Il debutto nelle eliminatorie della Coppa d'Africa 2012 è negativo a causa della sconfitta per 1-0 in casa di Capo Verde, ma nella gara di ritorno il Mali vince per 3-0 e poi si rilancia battendo la Liberia per 2-1. Il cammino del nuovo CT prosegue con una vittoria contro la RD del Congo (3-1) e una sconfitta di misura contro la Costa d'Avorio.
La fase finale della Coppa d'Africa 2012 vede il Mali, capitanato da Seydou Keita, decimato dalle assenze. Mancano Mohamed Sissoko (ritiratosi temporaneamente dalla nazionale)[23], Mahamadou Diarra (svincolato), Adama Coulibaly, Sigamary Diarra, Amadou Sidibé[24], Mahamane Traoré, Mohamed Fofana[25] e Khalilou Traoré (tutti infortunati)[26].
La competizione parte con una vittoria per 1-0 contro la Guinea e prosegue con la sconfitta per 2-0 contro il Ghana. Il successo contro il Botswana grazie ad un gol di Seydou Keita consente ai maliani di qualificarsi ai quarti di finale, dove la squadra di Giresse elimina il Gabon ai tiri di rigore (l'ultimo tiro dal dischetto, quello decisivo, è di Keita). In semifinale, contro la Costa d'Avorio di Didier Drogba, il Mali perde per 1-0, ma vince per 2-0 contro il Ghana la finale di consolazione, chiudendo così terzo[27] · [28]. Cheick Diabaté, autore di 3 gol, è capocannoniere del torneo ex aequo con un altro calciatore. Adama Tamboura e Seydou Keita figurano nell'undici ideale della Coppa d'Africa redatto dalla CAF e Cheick Diabaté è tra le riserve della squadra ideale del torneo[29]. Nel torneo si mettono in luce anche il 23enne Samba Diakité[30] e il portiere Soumbeyla Diakité, protagonista contro la Guinea[31]. La squadra maliana torna dunque sul podio continentale dopo quarant'anni, vincendo per la prima volta la finale per il terzo posto, già persa in tre occasioni (1994, 2002 e 2004)[32].
Nel maggio 2012 Giresse non raggiunge un accordo sul rinnovo del contratto e lascia la panchina della nazionale[33]. La federazione ingaggia al suo posto Amadou Pathe Diallo[34], in attesa della nomina di Patrice Carteron, in carica dal luglio 2012[35].
Nel giugno 2012 il Mali inizia il suo percorso nelle eliminatorie del mondiale di Brasile 2014 nel girone con Algeria, Benin e Ruanda.
Qualificatasi alla Coppa d'Africa 2013 grazie al successo contro il Botswana[36][37] ottenuto nell'ottobre 2012, la nazionale si presenta alla fase finale della coppa proprio mentre nel paese maliano infuria una guerra[38]. Nella rosa che vola in Sudafrica per disputare il torneo mancano il giocatore del Fulham Mahamadou Diarra, infortunato al ginocchio e Bakaye Traoré del Milan, mentre torna Mohamed Sissoko, militante nel PSG[39]. Sambou Yatabaré abbandonerà il ritiro della nazionale per la scarsa considerazione riservatagli dal CT nelle prime due partite del primo turno[40][41]. Il Mali ottiene dapprima il secondo posto nel girone di prima fase, alle spalle del Ghana, con una vittoria (1-0 contro il Nigeria), una sconfitta (1-0 contro il Ghana) e un pareggio (1-1 contro la RD del Congo). Ai quarti, il 2 febbraio, batte per 3-1 il Sudafrica padrone di casa ai tiri di rigore (1-1 dopo i tempi supplementari), ma in semifinale perde male (1-4) contro la Nigeria poi laureatasi campione d'Africa. Giunge sul podio sconfiggendo per 3-1 il Ghana nella "finalina".
Nuova crisi (2013-oggi) |
Eliminata nel settembre 2013 nella seconda fase delle qualificazioni CAF al campionato del mondo 2014 (secondo posto nel girone vinto dall'Algeria e comprendente anche Benin e Ruanda), la squadra è affidata a dicembre al polacco Henryk Kasperczak, con cui si qualifica per la Coppa d'Africa 2015, dove esce al primo turno dopo tre pareggi per 1-1 contro Camerun, Costa d'Avorio e Guinea. Kasperczak si dimette e al suo posto subentra di nuovo il francese Alain Giresse.
Non andrà meglio, agli inizi del 2017, il percorso nella Coppa d'Africa 2017, conclusa ancora una volta con l'eliminazione al primo turno (0-0 contro l'Egitto, sconfitta per 1-0 contro il Ghana e 1-1 contro l'Uganda).
Nelle qualificazioni al campionato del mondo 2018 il Mali non va oltre l'ultimo posto nel girone del terzo turno. Nel settembre 2017 il CT Giresse lascia la nazionale[42].
Colori e simboli |
La maglia |
Maglie storiche |
Casa |
Qualificazione Coppa d'Africa 2012 | Coppa d'Africa 2012 | Coppa d'Africa 2013 |
Trasferta |
Qualificazione Coppa d'Africa 2012 | Coppa d'Africa 2012 | Coppa d'Africa 2013 |
Commissari tecnici |
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Palmarès |
- Torneo Amilcar Cabral: 3
- Mali 1989, Gambia 1997, Guinea Bissau 2007
Partecipazione ai tornei internazionali |
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Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni
Tutte le rose |
Coppa d'Africa |
- Coppa d'Africa 1994
- P Farota, P K. Kéïta, D Dembelé, D Diop, D Guindo, D Mo. Keita, D So. Sangare, D A. K. Sidibé, D M. Sidibé, C Diallo, C N'Diaye, C H. Sangaré, C Sé. Sangaré, C I. S. Touré, C A. Traoré, C B. Traoré, A Camara, A Coulibaly, A Mak. Keita, A Soumano, A B. Touré, A S. Traoré, CT: Mam. Keita
- Coppa d'Africa 2002
- 1 M. Sidibé, 2 D. Diakité, 3 S. Diawara, 4 A. Coulibaly, 5 F. Diawara, 6 M. Diarra, 7 Dabo, 8 Touré, 9 Bagayoko, 10 S. Coulibaly, 11 D. Sidibé, 12 S. Keita, 13 Camara, 14 Doukantié, 15 B. Diarra, 16 K. Kéïta, 17 Dr. Coulibaly, 18 Dissa, 19 Ad. Diakité, 20 Haïdar, 21 Da. Coulibaly, 22 Ab. Diakité, CT: Kasperczak
- Coppa d'Africa 2004
- 1 M. Sidibé, 2 Diamoutene, 3 Diawara, 4 A. Coulibaly, 5 Thiam, 6 Diarra, 7 Sidibe, 8 Touré, 9 Abouta, 10 S. Coulibaly, 11 D. Sidibé, 12 Keita, 13 Koné, 14 D. Coulibaly, 15 Demba, 16 Bathily, 17 S. Traoré, 18 Sissoko, 19 Kanouté, 20 D. Traoré, 21 M. Traoré, 22 Tangara, CT: Stambouli
- Coppa d'Africa 2008
- 1 M. Sidibé, 2 Koné, 3 Tamboura, 4 A. Coulibaly, 5 Diamoutene, 6 Diarra, 7 Sidibe, 8 Touré, 9 A. Sidibé, 10 D. Traoré, 11 D. Sidibé, 12 Keita, 13 Diallo, 14 D. Diakité, 15 Kanté, 16 S. Diakité, 17 S. Traoré, 18 Dembélé, 19 Kanouté, 20 M. Sissoko, 21 Dissa, 22 O. Sissoko, 23 M. Coulibaly, CT: Jodar
- Coppa d'Africa 2010
- 1 Sidibé, 2 Berthé, 3 Tamboura, 4 Sow, 5 Diamoutene, 6 Diarra, 7 N'Diaye, 8 Diallo, 9 Bagayoko, 10 M. Maïga, 11 Samassa, 12 Keita, 13 Soumaré, 14 A. Traoré, 15 B. Traoré, 16 Diakité, 17 M. Traoré, 18 M. Sissoko, 19 Kanouté, 20 Fané, 21 Yatabaré, 22 O. Sissoko, 23 A. Maïga, CT: Keshi
- Coppa d'Africa 2012
- 1 Sissoko, 2 A. Maïga, 3 Tamboura, 4 Berthé, 5 Kanté, 6 Yatabaré, 7 A. Traoré, 8 So. Keïta, 9 Diabaté, 10 M. Maïga, 11 Dembélé, 12 Se. Keita, 13 I. Coulibaly, 14 D. Diakité, 15 B. Traoré, 16 So. Diakité, 17 M. Traoré, 18 Sow, 19 Koné, 20 Sa. Diakité, 21 N'Diaye, 22 Sogoba, 23 O. Coulibaly, CT: Giresse
- Coppa d'Africa 2013
- 1 Samassa, 2 Diawara, 3 Tamboura, 4 A. Coulibaly, 5 I. Coulibaly, 6 Sissoko, 7 C. Diarra, 8 K. Traoré, 9 Diabaté, 10 Maïga, 11 S. Diarra, 12 Keita, 13 Wague, 14 Yatabaré, 15 Samassa, 16 So. Diakité, 17 M. Traoré, 18 Sow, 19 S. Coulibaly, 20 Sa. Diakité, 21 N'Diaye, 22 Yirango, 23 O. Coulibaly, CT: Carteron
- Coppa d'Africa 2015
- 1 Berthé, 2 Diawara, 3 Tamboura, 4 S. Coulibaly, 5 I. Coulibaly, 6 Doumbia, 7 M. Yatabaré, 8 Sylla, 9 M. Traoré, 10 Sako, 11 Diarra, 12 Keita, 13 O. Coulibaly, 14 S. Yatabaré, 15 D. Diakité, 16 S. Diakité, 17 N'Diaye, 18 Diaby, 19 Konaté, 20 Maïga, 21 A. Traoré, 22 Samaké, 23 Wague, CT: Kasperczak
- Coppa d'Africa 2017
- 1 Sissoko, 2 H. Traoré, 3 Koné, 4 S. Coulibaly, 5 C. Traoré, 6 L. Coulibaly, 7 M. Yatabaré, 8 Sylla, 9 Marega, 10 K. Coulibaly, 11 Sako, 12 Doumbia, 13 Wague, 14 S. Yatabaré, 15 Konaté, 16 Diakité, 17 Mam. N'Diaye, 18 Sow, 19 A. Traoré, 20 Bissouma, 21 Mah. N'Diaye, 22 Diarra, 23 O. Coulibaly, CT: Giresse
Giochi olimpici |
NOTA: per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.
Rosa attuale |
Lista dei convocati per le partite contro il Burundi del 12 e 16 ottobre 2018 valide per le qualificazioni alla Coppa d'Africa 2019[43].
Presenze e reti aggiornate al 9 settembre 2018[44].
N. | Pos. | Giocatore | Data nascita (età) | Pres. | Reti | Squadra |
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P | Oumar Sissoko | 13 settembre 1987 | 29 | 0 | Le Havre | |
P | Djigui Diarra | 27 febbraio 1995 | 20 | 0 | Stade Malien | |
P | Mamadou Samassa | 16 febbraio 1990 | 12 | 0 | Troyes | |
P | Adama Keita | 3 maggio 1990 | 1 | 0 | Djoliba | |
D | Molla Wagué | 21 febbraio 1991 | 30 | 4 | Udinese | |
D | Salif Coulibaly | 13 maggio 1988 | 28 | 1 | Al Ahly | |
D | Hamari Traoré | 27 gennaio 1992 | 15 | 0 | Rennes | |
D | Mamadou Fofana | 21 gennaio 1998 | 4 | 0 | Alanyaspor | |
D | Charles Traoré | 1º gennaio 1992 | 3 | 0 | Troyes | |
D | Falaye Sacko | 1º maggio 1995 | 2 | 0 | Vitória Guimarães | |
C | Sambou Yatabaré | 2 marzo 1989 | 33 | 5 | Anversa | |
C | Yves Bissouma | 30 agosto 1996 | 17 | 3 | Brighton & Hove Albion | |
C | Lassana Coulibaly | 10 aprile 1996 | 9 | 0 | Rangers | |
C | Diadie Samassékou | 11 gennaio 1996 | 5 | 0 | Salisburgo | |
C | Amadou Haidara | 31 gennaio 1998 | 4 | 0 | Salisburgo | |
C | Souleymane Diarra | 30 gennaio 1995 | 2 | 0 | Lens | |
C | Cheick Doucouré | 8 gennaio 2000 | 0 | 0 | Lens | |
A | Moussa Marega | 14 aprile 1991 | 16 | 2 | Porto | |
A | Adama Traoré | 5 giugno 1995 | 14 | 2 | Metz | |
A | Moussa Doumbia | 15 agosto 1994 | 14 | 2 | Rostov | |
A | Abdoulay Diaby | 21 maggio 1991 | 13 | 5 | Sporting Lisbona | |
A | Kalifa Coulibaly | 21 agosto 1991 | 12 | 1 | Nantes | |
A | Moussa Djenepo | 15 giugno 1998 | 4 | 0 | Standard Liegi | |
A | Hadi Sacko | 24 marzo 1994 | 1 | 0 | Las Palmas | |
A | Almamy Gory | 30 agosto 1996 | 0 | 0 | Le Havre |
Note |
^ ab Men's Ranking, su fifa.com.
^ Salif Keita, la panthère malienne, fifa.com
^ The Kwame Nkrumah Gold Cup - West African Football Competition, footysphere.com
^ Parcours du sportif : Abdoulaye Traoré dit M’Baye Elastic, le chat noir, bamanet.net, 28 juin 2010
^ Mali, blog de football-malien, 12 février 2004
^ African Games 1965, rsssf.com
^ Aigles: Yaoundé 72, KARL-HEINZ WEIGANG DIT TOUT, L'Essor, 17 décembre 2009
^ La légende de la CAN Template:8e le Congo Brazzaville crée la sensation 23 février–5 mars 1972 au Cameroun, rfi.fr
^ Dossier : le sport malien de 1960 à nos jours, la constance dans la volonté politique, bamanet.net, 17 settembre 2010
^ 1994 Template:19e : le Nigeria fait l’unanimité, rfi.fr
^ 1994/2004: autre temps, autre espérance, L'Essor, 21 gennaio 2004
^ DEMI-FINALES DE LA CAN 2002 - MALI/CAMEROUN ET NIGERIA/SENEGAL Tout est possible, Sud Quotidien, 7 febbraio 2002
^ Mali: Coupe UFOA : le Mali dominateur, allafrica.com, 28 febbraio 2005
^ CSSA Nations Cup, rsssf.com
^ Match Mali-Togo, la grosse déception, afribone.com, 29 marzo 2005
^ Mali: Coupe Amilcar Cabral - Le Mali s'offre un troisième trophée, allafrica.com, 12 dicembre 2007
^ Match Mali-Côte d’Ivoire : Déception, amertume et angoisse, afribone.com, 31 gennaio 2008
^ Les Aigles du Mali, un gâchis , Avant France A’ - Mali, 21 marzo 2008
^ Aigles, Stephen Keshi : "C’est impossible de travailler au Mali", journaldumali.com, 26 gennaio 2010
^ CAN 2010 : Réactions des Aigles après leur élimination hier, journaldumali.com, 19 janvier 2012
^ Les Aigles du Mali et CAN Orange 2010 : Après le gâchis, le balai !, bamanet.net, 25 gennaio 2010
^ Le Sénégal gagne le tournoi de l'Uemoa sur le fil contre le Mali, rfi.fr, 6 novembre 2011
^ Absent à la CAN, Momo Sissoko espère retrouver le Mali à l'avenir, football365.fr, 5 febbraio 2012
^ CAN 2012: ALAIN GIRESSE « MALGRE L’ABSENCE DE NOMBREUX CADRES, LE MALI PEUT FAIRE UNE BONNE CAN », L'Essor, 10 gennaio 2012
^ Can 2012/ Forfait de Mohamed Fofana : « Je ne vais pas m'apitoyer sur mon sort », malifootball.com
^ Le Malien Mahamane Traoré forfait pour la CAN, rfi.fr, 23 gennaio 2012
^ Mali: les miraculés de la CAN ont la foi, slateafrique.com, 11 febbraio 2012
^ CAN 2012 : « Les aigles, comme des guerriers de retour », maliweb.net, 14 febbraio 2012
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Collegamenti esterni |
- (DE, EN, IT) Nazionale di calcio del Mali, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
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