Tinamidae
Tinamidi | |
---|---|
Tinamus major | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Paleognathae |
Ordine | Tinamiformes Huxley, 1872 |
Famiglia | Tinamidae Gray, 1840 |
Sottofamiglie | |
|
I Tinamidi (Tinamidae Gray, 1840) sono una famiglia di uccelli alla quale appartengono 47 specie suddivise in nove generi. È l'unica famiglia dell'ordine Tinamiformes (Huxley, 1872).[1]
Indice
1 Descrizione
2 Distribuzione e habitat
3 Biologia
3.1 Alimentazione
3.2 Riproduzione
4 Tassonomia
5 Conservazione
6 Note
7 Altri progetti
8 Collegamenti esterni
Descrizione |
I tinamidi sono uccelli simili alle pernici, ma la cui origine è incerta. Si suppone comunque che questa sia da ricollegarsi più a quella dei grandi uccelli corridori sudamericani, come i nandù, che a uccelli da selvaggina. La loro grandezza varia da quella di una quaglia, 18 cm, a quella di un tetraonide, 35 cm. Hanno corpi tozzi e arrotondati che a volte sembrano tronchi per le lunghe piume della schiena che ricoprono quelle corte della coda. Le ali sono corte e arrotondate e le gambe sono pure corte e a volte prive di alluce o con alluce appena accennato. La testa è piccola e il collo sottile. Il piumaggio non è certo vistoso con il suo color marrone opaco o grigio chiazzettato o anche a strisce, infittito però da un piumino lanuginoso simile a quello degli aironi e dei pappagalli.
Uno fra i tinamidi di maggiori dimensioni, la martinetta dal ciuffo, lunga 35 cm, è di color marrone spento e chiazzato; inoltre, ha una lunga cresta che si irrigidisce quando l'uccello è eccitato. Anche il tinamo ornato è dotato di una bella cresta che si solleva quando è eccitato. Uno dei Tinamidi più piccoli è il tinamo piccolo, lungo 25 cm circa, con parti dorsali marrone carico, lati della testa grigi e mento e gola bianchi che, man mano che si avvicinano alle parti ventrali, diventano grigi.
Distribuzione e habitat |
Le numerose specie di Tinamidi vivono nel Nuovo Mondo, dal Messico meridionale al sud del Cile e dell'Argentina, inclusa l'isola di Trinidad.
I Tinamidi vivono in diversi habitat, dalle umide foreste piovose alle distese cespugliose; inoltre, il tinamo ornato può vivere sulle Ande fino a un'altezza di 4000 m. Di solito, rimangono sul terreno e si mantengono in contatto tra loro emettendo melodiosi richiami. Si alzano in volo soltanto se spaventati, ma volano solo per un breve tratto; infatti, anche se i muscoli per il volo sono ben sviluppati, il cuore e i polmoni non sono di dimensioni tali da poter sopportare un volo troppo lungo. I Tinamidi, inoltre, non sembrano dotati delle capacità di coordinamento e capita spesso che, alzatisi in volo, vadano a urtare contro i rami degli alberi e muoiano. La loro incapacità di coordinamento li porta anche a inciampare spesso quando corrono, anche se sanno correre velocemente. C'è da meravigliarsi, dunque, che questi uccelli goffi e distratti siano riusciti a sopravvivere all'intensa caccia cui vanno soggetti per la loro ottima carne, ma non si può dimenticare che riescono a sfuggire agli agguati rimanendo nascosti immobili o scappando via di soppiatto fra l'erba del sottobosco, ben mimetizzati dal loro piumaggio grigiastro.
Biologia |
Alimentazione |
I Tinamidi si nutrono principalmente di piante e particolarmente di semi e di frutta, anche se non disdegnano insetti e altri piccoli invertebrati. Il tinamo ornato è, tra gli altri, quello che ingerisce maggior quantità di cibo animale, inclusi coleotteri, lombrichi e cavallette, e a volte anche animali più grandi quali i topi. Invece la dieta vegetale comprende piccole foglie, fiori, frutta, semi e, solo raramente, radici.
Riproduzione |
Al di fuori della stagione della riproduzione i Tinamidi conducono vita solitaria, ma durante il periodo riproduttivo è dato vederli invece in gruppetti di due o tre e, verso la fine di questo periodo, in piccoli gruppi formati dai due genitori e dai figli già cresciutelli. Le abitudini di riproduzione dei Tinamidi sono insolite, in quanto questi uccelli sono per la maggior parte poligami e le femmine, che in questo caso sono loro a sfoggiare i colori più brillanti e a essere più grandi dei loro compagni, hanno un ruolo di primissimo piano nel corteggiamento. Alcune specie di Tinamidi, quali per esempio quello ornato, ove il rapporto femmina/maschio rimane strettamente di uno a uno, vivono a coppie, ma questo non è affatto il caso per altre specie, come per il tinamo variegato, ove i maschi sono quattro volte più numerosi delle femmine. Ogni femmina depone le proprie uova in più di un nido e, viceversa, varie femmine possono deporre le uova in un singolo nido. Ciò è possibile per il semplice fatto che sono i maschi a costruire i nidi e a covare le uova.
Nel tinamo ornato, il corteggiamento è alquanto elementare: la femmina è la più aggressiva nel difendere il suo territorio, di circa 2,5 km², ed è lei che corteggia il maschio seguendolo. Mentre camminano continuano entrambi a beccare il cibo. Il maschio si esibisce alzando le piume della schiena e allargando le penne per mettere in mostra una larga chiazza scura. Invece, nel tinamo variegato il corteggiamento è più elaborato: la femmina corre da una parte e dall'altra emettendo il suo richiamo per attirare il maschio e, avvicinandosi a lui, abbassa le ali, e alza la coda, sollevando altresì le penne del dorso per mettere in evidenza una bellissima chiazza disegnata. Il nido, che è una semplice depressione del terreno miseramente rivestita, è costruito dai maschi nel sottobosco, i quali covano da uno a dodici uova, la cui schiusa avviene in poco meno di tre settimane, periodo questo molto breve se si considera la grandezza dell'uccello. Il maschio rimane con i pulcini sin dalla loro nascita, sempre pronto a difenderli.
Tassonomia |
I Tinamidi sono classificati in un ordine loro proprio, quello dei Tinamiformi; dal punto di vista anatomico sembrano più vicini ai nandù, anche se questi sono ratiti incapaci di volare, al pari degli struzzi e degli emù, dato che non hanno lo sterno carenato. I Tinamidi, al contrario, sono dei carenati alla stessa stregua della maggior parte degli uccelli viventi. Comunque, anche le abitudini di riproduzione dei Tinamidi sono simili a quelle dei nandù, con femmine aggressive e maschi dall'«istinto materno». Esistono inoltre somiglianze fisiche nella struttura del palato e nella conformazione della ranfoteca, l'astuccio corneo che riveste il becco, oltre a somiglianze chimiche nella composizione delle uova.
Quindi, il rapporto fra Tinamidi e nandù indica che questi sono uccelli molto primitivi la cui origine va ricercata in uno dei primi antenati degli uccelli moderni.
La famiglia dei Tinamidi viene suddivisa in due sottofamiglie: i Tinamini (Tinaminae), con 3 generi e 29 specie, e i Rincotini (Rhynchotinae), con 6 generi e 18 specie.[1]
Sottofamiglia Tinaminae
- Genere Tinamus Hermann, 1783
Tinamus tao Temminck, 1815 - tinamo grigio
Tinamus solitarius (Vieillot, 1819) - tinamo solitario
Tinamus osgoodi Conover, 1949 - tinamo nero
Tinamus major (Gmelin, 1789) - tinamo grosso
Tinamus guttatus Pelzeln, 1863 - tinamo golabianca
- Genere Nothocercus Bonaparte, 1856
Nothocercus bonapartei Gray, 1867 - tinamo delle alture
Nothocercus julius (Bonaparte, 1854) - tinamo pettofulvo
Nothocercus nigrocapillus (Gray, 1867) - tinamo monaco
- Genere Crypturellus Brabourne e Chubb, 1914
Crypturellus berlepschi Rothschild, 1897 - tinamo di Berlepsch
Crypturellus cinereus (Gmelin, 1789) - tinamo cenerino
Crypturellus soui (Hermann, 1783) - tinamo piccolo
Crypturellus ptaritepui Zimmer e Phelps, 1945 - tinamo dei tepui
Crypturellus obsoletus (Temminck, 1815) - tinamo bruno
Crypturellus undulatus (Temminck, 1815) - tinamo vermicolato
Crypturellus transfasciatus (Sclater e Salvin, 1878) - tinamo dai sopraccigli
Crypturellus strigulosus (Temminck, 1815) - tinamo del Brasile
Crypturellus duidae Zimmer, 1938 - tinamo zampegrigie
Crypturellus erythropus (Pelzeln, 1863) - tinamo zamperosse
Crypturellus noctivagus (Wied, 1820) - tinamo zampegialle
Crypturellus atrocapillus (Tschudi, 1844) - tinamo capinero
Crypturellus cinnamomeus (Lesson, 1842) - tinamo di boscaglia
Crypturellus boucardi (Sclater, 1859) - tinamo pettoardesia
Crypturellus kerriae (Chapman, 1915) - tinamo del Chocò
Crypturellus variegatus (Gmelin, 1789) - tinamo variegato
Crypturellus brevirostris (Pelzeln, 1863) - tinamo rugginoso
Crypturellus bartletti (Sclater e Salvin, 1873) - tinamo di Bartlett
Crypturellus parvirostris (Wagler, 1827) - tinamo beccopiccolo
Crypturellus casiquiare (Chapman, 1929) - tinamo barrato
Crypturellus tataupa (Temminck, 1815) - tinamo tataupa
Sottofamiglia Rhynchotinae
- Genere Rhynchotus von Spix, 1825
Rhynchotus rufescens (Temminck, 1815) - tinamo alirosse
Rhynchotus maculicollis Gray, 1867 - tinamo di Huayco
- Genere Nothoprocta Sclater e Salvin, 1873
Nothoprocta taczanowskii Sclater e Salvin, 1875 - tinamo di Taczanowski
Nothoprocta ornata (Gray, 1867) - tinamo ornato
Nothoprocta perdicaria (Kittlitz, 1830) - tinamo del Cile
Nothoprocta cinerascens (Burmeister, 1860) - tinamo delle erbe
Nothoprocta pentlandii (Gray, 1867) - tinamo delle Ande
Nothoprocta curvirostris Sclater e Salvin, 1873 - tinamo beccocurvo
- Genere Nothura Wagler, 1827
Nothura boraquira (von Spix, 1825) - cotorna pettobianco
Nothura minor (von Spix, 1825) - cotorna minore
Nothura darwinii Gray, 1867 - cotorna di Darwin
Nothura maculosa (Temminck, 1815) - cotorna macchiata
Nothura chacoensis Conover, 1937 - tinamo del Chaco
- Genere Taoniscus Gloger, 1842
Taoniscus nanus (Temminck, 1815) - tinamo nano
- Genere Eudromia Geoffroy Saint-Hilaire, 1832
Eudromia elegans Geoffroy Saint-Hilaire, 1832 - martinetta dal ciuffo
Eudromia formosa (Lillo, 1905) - martinetta del quebracho
- Genere Tinamotis Vigors, 1837
Tinamotis pentlandii Vigors, 1837 - tinamo della puna
Tinamotis ingoufi Oustalet, 1890 - tinamo di Patagonia
Conservazione |
I Tinamidi cadono vittime sia di uccelli da preda che di predatori terricoli, quali volpi e felini di piccola e media grandezza. Dato, per giunta, che costituiscono una cacciagione ambita, i Tinamidi sono presi di mira anche dall'uomo: una situazione che non consente alcun quieto vivere a qualsiasi uccello. Da notare infine che dei Tinamidi surgelati sono stati esportati negli Stati Uniti come «quaglie sudamericane».
Note |
^ ab (EN) Gill F. and Donsker D. (eds), Family Tinamidae, in IOC World Bird Names (ver 8.2), International Ornithologists’ Union, 2018. URL consultato il 5 maggio 2014.
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
- Wikispecies
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tinamiformes
Wikispecies contiene informazioni su Tinamiformes
Collegamenti esterni |
Tinamou videos on the Internet Bird Collection
Tinamou sounds on the xeno canto collection
.mw-parser-output .CdA{border:1px solid #aaa;width:100%;margin:auto;font-size:90%;padding:2px}.mw-parser-output .CdA th{background-color:#ddddff;font-weight:bold;width:20%}
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85135505 |
---|