UEFA Champions League
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UEFA Champions League | |
---|---|
Sport | Calcio |
Tipo | squadre di Club |
Federazione | UEFA |
Continente | Europa |
Organizzatore | UEFA |
Titolo | UEFA Champions League winner (vincitore dell'UEFA Champions League) (de iure) European champion (campione europeo) (de facto) |
Cadenza | annuale |
Apertura | giugno (preliminari), settembre (fase a gruppi) |
Chiusura | maggio/giugno |
Partecipanti | 32 squadre |
Formula | 8 gironi all'italiana da 4 squadre + eliminazione diretta A/R con le prime due + finale |
Sito Internet | uefachampionsleague |
Storia | |
Fondazione | 1955[1] |
Detentore | Real Madrid |
Record vittorie | Real Madrid (13) |
Ultima edizione | UEFA Champions League 2017-2018 |
Edizione in corso | UEFA Champions League 2018-2019 |
Trofeo o riconoscimento | |
La UEFA Champions League o Coppa dei Campioni d'Europa, nota come Champions League o semplicemente Champions, è il più prestigioso torneo internazionale calcistico in Europa per squadre di club maschili.
La denominazione di Champions League («Lega dei Campioni») sostituì nel 1992 quella storica di Coppa dei Campioni d'Europa propriamente detta e istituita nel 1955, cui fino al 1997 parteciparono le squadre vincitrici dei rispettivi campionati nazionali di massima divisione. Inizialmente tale coppa prevedeva esclusivamente doppi turni a eliminazione diretta e la sola partecipazione delle squadre vincitrici della massima divisione del proprio Paese. Dagli anni novanta i requisiti per la partecipazione al torneo furono rivisitati ed estesi inizialmente ad alcune squadre classificatesi seconde nel proprio campionato nazionale e successivamente anche alle terze e quarte classificate delle prime nazioni della classifica UEFA (terze e quarte delle prime tre nazioni, terze delle prime sei nazioni). Inoltre dal 1991 sono state introdotte una o più fasi a gironi nella parte iniziale.
Nella sua formula odierna la Champions League inizia a luglio con tre turni preliminari di qualificazione e un turno di play-off. Le dieci squadre che superano questa fase accedono alla fase a gironi, unendosi ad altre ventidue squadre già qualificate. Le trentadue compagini si affrontano dunque in otto gironi composti ciascuno da quattro squadre con partite di andata e ritorno. Le sedici squadre classificatesi al primo o al secondo posto nei gironi vengono ammesse alla fase a eliminazione diretta, che inizia con gli ottavi di finale e culmina con la finale in gara unica, disputata nel mese di maggio o giugno. La squadra campione acquisisce il diritto a disputare la gara valida per l'assegnazione della Supercoppa UEFA e si qualifica per la Coppa del mondo per club FIFA, che assegna il titolo di campione del mondo per club.
La formazione più titolata è il Real Madrid con 13 titoli (di cui cinque consecutivi dal 1956 al 1960), seguita dal Milan (7) e dal terzetto formato da Liverpool, Bayern Monaco e Barcellona, tutte a quota 5. La competizione vanta ventidue club vincitori, dodici dei quali plurimi (oltre ai cinque citati, anche Ajax, Manchester Utd, Inter, Juventus, Benfica, Porto e Nottingham Forest). La più recente vincitrice di due o più edizioni consecutive del torneo è il Real Madrid, campione nel 2015-16, 2016-17 e nel 2017-18.
Indice
1 Storia
2 Formula del torneo
2.1 Evoluzione della formula
2.2 Storia della formula
2.3 La formula attuale
3 Trofeo
3.1 Distintivo dei plurivincitori e logo del detentore
4 Squadre ammesse
4.1 Modifiche annunciate
5 Informazioni finanziarie
6 Albo d'oro e statistiche
6.1 Vittorie per squadra
6.2 Vittorie per federazione
7 Note
8 Bibliografia
9 Voci correlate
10 Altri progetti
11 Collegamenti esterni
Storia |
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Formula del torneo |
Evoluzione della formula |
La formula della competizione è mutata radicalmente solo dal 1991, con l'introduzione della fase a gironi, e dal 1998, quando per ogni nazione fu ammessa più di una squadra.
- 1955-1991: Eliminazione diretta. Un club per nazione (la squadra campione del proprio paese) più i campioni in carica.
- 1956-1961: Nel caso in cui la squadra campione in carica sia anche la squadra campione del proprio paese, si allarga la partecipazione ai vicecampioni di quel paese[2].
- 1991-1993: Tre turni di qualificazione a eliminazione diretta, fase a gironi con due gruppi. Le vincitrici dei due gruppi si affrontano in finale. Un club per nazione (la squadra campione del proprio paese) più i campioni in carica.
- 1993-1994: Dopo la fase a gironi sono introdotte le semifinali.
- 1994-1997: Un turno di qualificazione a eliminazione diretta, fase a gironi con quattro gironi. Le vincitrici e le seconde classificate nei gironi accedono ai quarti di finale. Un club per nazione (la squadra campione del proprio paese) più i campioni in carica.
- 1997-1999: Due turni di qualificazione a eliminazione diretta, fase a gironi con sei gironi. Le vincitrici e le due migliori seconde classificate nei gironi accedono ai quarti di finale. Fino a due squadre per nazione.
- 1999-2003: Tre turni di qualificazione a eliminazione diretta, due fasi a gironi: prima fase con otto gironi e sedici squadre qualificate (le vincitrici e le seconde classificate nei gironi), seconda fase con quattro gironi. Le vincitrici e le seconde classificate nei gironi della seconda fase accedono ai quarti di finale. Fino a quattro squadre per nazione.
- dal 2003: Tre turni di qualificazione a eliminazione diretta, fase a gironi con otto gironi. Le vincitrici e le seconde classificate nei gironi accedono agli ottavi di finale. Fino a quattro squadre per nazione.
- dal 2009: Turno aggiuntivo di spareggio dopo il terzo turno.
Fino al 1970 in caso di parità nel punteggio complessivo tra andata e ritorno si procedeva a uno spareggio e (se necessario) al lancio della moneta. Da allora vige la regola dei gol fuori casa e (se necessari) si disputano i tempi supplementari e si tirano i rigori. Fino alla fine degli anni settanta la finale, se terminata in parità, veniva ripetuta.
Storia della formula |
La formula iniziale era quella del torneo a eliminazione diretta: ad eccezione della finale, disputata in gara unica, i turni precedenti (sedicesimi, ottavi, quarti di finale, semifinali) erano giocati con gare di andata e ritorno. In caso di parità del punteggio aggregato era prevista una terza partita (spareggio) da giocare in altra nazione. Nel caso vi fossero più di trentadue squadre ai nastri di partenza, quelle con il coefficiente UEFA più basso dovevano spareggiare per entrare a far parte del tabellone principale. La vincitrice della Coppa dei Campioni era ammessa di diritto all'edizione dell'anno successivo e questo era l'unico caso in cui era possibile vedere più di una squadra per federazione; inoltre fino al 1961-1962 se la vincitrice della Coppa dei Campioni era anche campione nazionale, la squadra seconda classificata in campionato era invitata a partecipare.
Tale formula rimase praticamente immutata per oltre trent'anni: l'unica novità fu l'introduzione, nei primi anni settanta, della regola dei gol fuori casa in luogo della partita di spareggio. Furono anche introdotti i tempi supplementari e gli eventuali tiri di rigore per le situazioni di parità aggregata con punteggi speculari. Solo sul finire degli anni ottanta si cominciarono a mettere in cantiere progetti di riforma. La struttura delle coppe europee era da sempre considerata provvisoria, e riecheggiava ciclicamente quell'idea di un campionato europeo per club che era stata proposta da Gabriel Hanot decenni prima.
Il primo cambiamento alla ormai classica formula della coppa fu apportato nella stagione 1991-1992, quando furono previsti, in luogo dei quarti di finale e delle semifinali, due gruppi di qualificazione all'italiana di quattro squadre ciascuna. Il pubblico dimostrò di gradire la novità, tanto che nella successiva stagione 1992-1993 l'UEFA diede a questi nuovi raggruppamenti il nome "UEFA Champions League", registrandone un logo e un inno ufficiale.
Nel 1993-1994 fu introdotta una piccola variazione al regolamento: dopo i gruppi eliminatori fu introdotta una semifinale di sola andata (in casa delle prime classificate) tra prime e seconde, le cui vincenti andavano in finale.
Un altro grande cambiamento avvenne nella stagione 1994-1995. Con l'edizione precedente, infatti, si era concluso il contratto che legava l'UEFA all'Unione Europea di Radiodiffusione e che dava diritto a quest'ultima di trasmettere in esclusiva la finale della Coppa dei Campioni. Ciò diede campo libero all'UEFA per rivedere integralmente il format (formula) della competizione secondo canoni più appetibili per le televisioni private. L'accesso alla coppa fu dunque riservato ai soli 24 migliori campioni del continente, mentre gli altri furono qualificati alla meno prestigiosa Coppa UEFA. Il termine UEFA Champions League prese ad indicare l'intera manifestazione e non solo la fase a gruppi, e la Coppa si strutturò su una fase a gruppi autunnale e una ad eliminazione diretta primaverile.[3]
Un'ulteriore svolta avvenne con la stagione 1997-1998, quando fu abrogata quella clausola che era divenuta l'essenza stessa della Coppa dei Campioni: la partecipazione dei soli campioni nazionali in carica. In quell'anno, infatti, il meccanismo dei preliminari estivi da un lato ricomprese quelle nazioni che erano state escluse tre anni prima, e dall'altro aprì le porte alle seconde classificate degli otto migliori campionati continentali.
La paventata ipotesi di una Superlega fra le migliori società europee spinse nel 1999 l'UEFA a ridisegnare l'intero impianto delle sue tre coppe. La porta della Champions League venne aperta anche alle terze classificate delle sei principali federazioni e alle quarte classificate delle migliori tre. Il format fu ampliato con ben due fasi a gironi seguite da due turni ad eliminazione più la finale. Per laurearsi campione era dunque necessario disputare ben 17 gare, se non 19, 21 o addirittura 23 nel caso di partenza dai preliminari. La Champions League assunse quindi un ruolo di assoluto predominio nell'immaginario sportivo collettivo, relegando in una posizione marginale la Coppa UEFA e determinando l'abrogazione della Coppa delle Coppe. La crescente visibilità e importanza della Champions League ha portato con sé un calo di interesse per le altre competizioni continentali.[4] Nel 2008-09 la UEFA ha cercato di ovviare a questo problema riformando la Coppa UEFA e ribattezzandola UEFA Europa League.
Dalla stagione 2003-2004 il torneo si compone di tre turni iniziali di qualificazione ad eliminazione diretta, le squadre iniziavano a prendere parte a una delle tre fasi in base alla posizione ottenuta nel proprio campionato nazionale e al coefficiente UEFA della propria federazione (vedi anche la sezione Squadre ammesse). Sedici squadre, quelle meglio classificate nei campionati nazionali più importanti del continente, prendevano direttamente parte alla fase a gruppi senza passare dai turni preliminari. Le squadre sconfitte al terzo turno preliminare venivano ammesse alla Coppa UEFA, mentre le 16 squadre uscite vincenti potevano prendere parte alla fase a gironi, assieme alle altre 16 già ammesse direttamente. La fase a gruppi venne ridotta a una soltanto, con la reintroduzione degli ottavi di finale a eliminazione diretta.
La formula attuale |
Nel 2009 è stata operata una riforma della competizione, che ha coinvolto soprattutto i turni preliminari. Le squadre ammesse direttamente ai gruppi sono 22: i campioni d'Europa, le prime quattro classificate dei tre migliori campionati, le prime due delle nazioni dal 4º al 6º posto del ranking e i campioni delle federazioni fra il 7º e il 12º posto. I dieci posti residui sono attribuiti attraverso quattro turni preliminari di andata e ritorno, ad eliminazione diretta. Cinque posti sono riservati ai campioni nazionali minori che devono affrontare obbligatoriamente almeno due turni di qualificazione, cui se ne aggiunge un terzo per le federazioni dal 16º posto in giù, e un quarto per i sei più piccoli paesi. Altri cinque ingressi riguardano invece le peggiori piazzate dei quindici migliori campionati: in questo caso si svolgono solo due turni preliminari, dal primo dei quali sono esclusi i club delle cinque migliori nazioni.
Le quindici squadre eliminate negli ultimi due turni preliminari accedono comunque alla UEFA Europa League: le cinque eliminate al terzo turno sono obbligate ad affrontare l'ultimo turno preliminare dell'Europa League, mentre le dieci eliminate al quarto turno accedono direttamente alla fase a gironi.
Nessun cambiamento sostanziale per la formula della competizione vera e propria, confermata sino al 2015. Sono stabiliti solo piccoli ritocchi di calendario: gli ottavi si svolgono nell'arco di un mese (quattro partite a settimana), mentre dal 2010 la finale si svolge di sabato per agevolare l'afflusso del pubblico all'atto conclusivo della manifestazione, in uno stadio determinato un paio di anni prima. Nell'edizione 2014-15 la finale si è disputata per la prima volta a giugno, essendo in programma la chiusura dei campionati europei a fine maggio.
La fase a gruppi si compone di 8 gruppi eliminatori di 4 squadre e ogni squadra gioca con le altre tre due volte, una in casa e una in trasferta. Questa fase dura da metà settembre ai primi di dicembre. Le terze classificate vengono ammesse in Europa League, mentre l'ultima verrà eliminata da ogni torneo. Le prime due passano al turno successivo, ad eliminazione diretta (da fine febbraio fino alla finale di maggio): agli ottavi le prime classificate giocheranno con le seconde e avranno il fattore campo a favore nella partita di ritorno. Nella fase a gironi e negli ottavi non possono disputarsi per regolamento incontri fra squadre della stessa nazione.
In caso di parità di punti fra due o più squadre nella fase a gironi, si utilizzano i seguenti criteri:
- 1: maggior numero di punti negli scontri diretti (classifica avulsa)
- 2: miglior differenza reti negli scontri diretti
- 3: maggior numero di gol segnati negli scontri diretti
- 4: maggior numero di gol segnati fuori casa negli scontri diretti
- 5: in caso di più squadre a pari punti, se utilizzando i criteri dall'1 al 4 due squadre sono ancora pari, questi criteri vengono riutilizzati considerando i soli incontri fra queste due
- 6: miglior differenza reti generale del girone
- 7: maggior numero di gol segnati nel girone
- 8: miglior coefficiente UEFA.[5]
Negli incontri a eliminazione diretta, in caso di parità al termine dei 180 minuti è prevista la regola dei gol fuori casa, con tempi supplementari ed eventualmente calci di rigore in caso di ulteriore parità. Anche nella finale a turno unico, in caso di parità si giocheranno tempi supplementari e rigori.
Il 23 maggio 2013 il Comitato Esecutivo dell'UEFA ha deliberato, a partire dalla stagione 2015-2016, la partecipazione in UEFA Champions League della vincitrice della UEFA Europa League,[6] con la conseguente rimozione dello storico limite massimo di quattro club per nazione.
Trofeo |
La forma del trofeo così com'è conosciuto ora fu commissionata nel 1966 per 10.000 franchi svizzeri e la prima squadra a vincere la nuova coppa fu il Celtic Glasgow (vincente nella finale del 25 maggio 1967 a Lisbona contro l'Inter). La forma, con i particolari manici denominati "grandi orecchie", venne approvata dall'allora segretario generale dell'UEFA, Hans Bangerter, sulla base di varie proposte presentate da uno specialista di Berna, Hans Stadelmann. I ritocchi finali furono opera dell'incisore Fred Bänninger dopo 340 ore di lavoro del figlio di Stadelmann, Jürg. La coppa misura 62 cm di altezza e pesa 8,5 kg. Se le versioni del 1973 e del 1976 furono sostanzialmente conformi all'originale del 1966, quella del 1994 variò nel particolare della scritta Coupe des clubs champions européens che da minuscola divenne maiuscola, e del retro su cui si incominciarono a incidere i risultati delle finali, mentre il trofeo attuale, datato 2005, porta incisi sul retro i nomi di tutte le squadre che l'hanno vinto in precedenza, e ha le orecchie più aggraziate.
Dal 1997 il trofeo originale viene consegnato al sindaco della città ospitante la finale, così da poter essere visitato dal pubblico per uno o due mesi prima dell'incontro decisivo. Fino al 2008, per le squadre capaci di aggiudicarsi tre tornei consecutivi o cinque in tutto, era inoltre possibile trattenere in via definitiva la versione originale della coppa.[7]
Solo cinque società detengono il trofeo originale:
Real Madrid (Spagna), unico club ad ottenere la Coppa dei Campioni originaria (sostituita poi dal modello "dalle grandi orecchie"), su richiesta di Gabriel Hanot all'UEFA, dopo la vittoria nell'edizione 1965-1966
Ajax (Paesi Bassi), che ottenne il trofeo originale dopo il terzo trionfo consecutivo nell'edizione 1972-1973
Bayern Monaco (Germania), che ottenne il trofeo originale dopo la terza vittoria consecutiva nell'edizione 1975-1976
Milan (Italia), che ottenne il trofeo originale dopo la conquista del quinto titolo nell'edizione 1993-1994
Liverpool (Inghilterra), ultima squadra ad ottenere il trofeo originale dopo il suo quinto trionfo nell'edizione 2004-2005
Dal 2009, la coppa originale, che è la sesta utilizzata viste le cinque assegnazioni permanenti e che è in uso dal 2006, resta in ogni caso alla UEFA.[8][9] La squadra vincitrice della Champions League ritira la coppa al termine della cerimonia di premiazione, e riconsegna il trofeo al quartier generale della UEFA due mesi prima della finale della stagione successiva. La UEFA consegna comunque una replica della coppa che viene mantenuta dalla società vincitrice, replica che dal 2009 è delle stesse dimensioni del trofeo originale,[8] mentre in precedenza erano in scala massima dell'80%.
Distintivo dei plurivincitori e logo del detentore |
Dalla stagione 2000-2001 le squadre capaci di aggiudicarsi tre tornei consecutivi o cinque in tutto sono, inoltre, insignite del multiple-winner badge (in italiano: distintivo dei plurivincitori). Tale stemma, inizialmente di colore blu e divenuto argento dal 2012, consiste in un bollo raffigurante la coppa stilizzata con all'interno il numero di Champions League (e Coppe Campioni) vinte, ed è posto sulla manica sinistra della divisa ufficiale.[7]
I sei club che possono fregiarsi del distintivo dei plurivincitori sono:
Real Madrid (Spagna)
Ajax (Paesi Bassi)
Bayern Monaco (Germania)
Milan (Italia)
Liverpool (Inghilterra)
Barcellona (Spagna)
Nell'edizione 2004-2005 l'UEFA ha, infine, introdotto il title-holder logo (in italiano: logo del detentore del titolo), che viene apposto sulla manica destra della maglia della detentrice del trofeo nella stagione successiva alla vittoria. La prima squadra a indossare il logo è stato il Porto, campione d'Europa 2003-2004.[10]
Squadre ammesse |
Alla UEFA Champions League possono partecipare le squadre che militano nei campionati associati alla UEFA, in base alla posizione in classifica ottenuta durante la precedente stagione. A queste si aggiungono per diritto la squadra detentrice del trofeo e la squadra vincitrice della UEFA Europa League.
Ogni nazione quindi apporta un numero di partecipanti differente a seconda della difficoltà del proprio campionato, calcolato in base al coefficiente UEFA. Secondo questa classifica viene deciso il numero di squadre partecipanti:
- dalla prima alla quarta nazione: si qualificano le squadre classificate dal 1º al 4º posto;
- dalla quinta alla sesta nazione: si qualificano le squadre classificate dal 1º al 3º posto;
- dalla settima alla quindicesima nazione: si qualificano le squadre classificate al 1º e al 2º posto;
- oltre la sedicesima nazione: si qualifica solo la squadra classificata al 1º posto.
Il coefficiente UEFA determina automaticamente a che livello una squadra dovrà iniziare a competere: i primi tre campionati, che apportano quattro squadre, vedono le prime tre classificate iniziare dai gironi all'italiana, mentre la quarta dovrà iniziare dai play-off Champions League, ovvero dal quarto turno di qualificazione.
Le successive tre nazioni iscrivono due squadre direttamente alla fase a gironi, e una ai preliminari; le seguenti sei federazioni di posti assicurati nei gironi ne hanno uno solo a testa, con un posto nei preliminari.
Le altre nazioni devono necessariamente passare integralmente dai preliminari, con due formazioni le prime tre, e una sola tutte le altre.
Oltre ai già citati meriti sportivi, ogni club deve ricevere una particolare licenza dalla propria associazione calcistica per partecipare alla Champions League, utile a comprovare l'adeguatezza dello stadio, delle infrastrutture e della stabilità finanziaria.
Modifiche annunciate |
Il 26 agosto 2016 la UEFA ha annunciato alcuni cambiamenti, in vigore a partire dalla stagione 2018-2019, riguardanti le squadre ammesse alla massima competizione europea per club. I principali cambiamenti prevedono che:[11]
- La vincitrice dell'Europa League si qualificherà direttamente alla fase a gironi della Champions League[11]
- Le prime quattro squadre delle quattro nazioni con il ranking più alto parteciperanno direttamente alla fase a gironi della Champions League[11]
- Sarà adoperato un nuovo metodo per la determinazione dei coefficienti dei club: le squadre saranno valutate individualmente e verrà considerata la reputazione internazionale delle stesse (in base ai successi in ambito europeo)[11]
- La distribuzione finanziaria ai club sarà aumentata significativamente per entrambe le competizioni e vedrà premiate maggiormente le prestazioni sportive, mentre diminuirà la quota relativa al market pool[11]
Informazioni finanziarie |
La Champions League è una competizione che garantisce ai club, che vi partecipano e che riescono a giocare il maggior numero di partite, dei grandi ritorni economici. L'UEFA, infatti, distribuisce parte dei ricavi ottenuti dalle vendite dei diritti televisivi in tutta Europa tra le squadre partecipanti in base ai livelli raggiunti (gironi, quarti di finale, semifinali e finale).
Nel dettaglio, a partire dalla stagione 2016-2017 entrare nella fase a gironi della competizione vale 12,7 milioni di euro, che possono e se vogliono aumentare a seconda della performance offerta nelle successive sei partite. Nella fase a eliminazione diretta, il raggiungimento degli ottavi regala ai club 6 milioni di euro, quello dei quarti 6,5 milioni e quello delle semifinali 7,5 milioni mentre la finale vale per la seconda e la prima classificata rispettivamente 11 e 15,5 milioni di euro. A questi soldi vanno aggiunti quelli del market pool, ossia quelli derivanti dai diritti tv che ammontano complessivamente a 507 milioni.[12]
Albo d'oro e statistiche |
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(*) Dall'edizione 1992-1993 viene cambiato il nome in UEFA Champions League
Vittorie per squadra |
Squadra | Nazione | Vittorie | Secondi posti | Finali giocate |
---|---|---|---|---|
Real Madrid | Spagna | 13 | 3 | 16 |
Milan | Italia | 7 | 4 | 11 |
Bayern Monaco | Germania | 5 | 5 | 10 |
Barcellona | Spagna | 5 | 3 | 8 |
Liverpool | Inghilterra | 5 | 3 | 8 |
Ajax | Paesi Bassi | 4 | 2 | 6 |
Inter | Italia | 3 | 2 | 5 |
Manchester Utd | Inghilterra | 3 | 2 | 5 |
Juventus | Italia | 2 | 7 | 9 |
Benfica | Portogallo | 2 | 5 | 7 |
Nottingham Forest | Inghilterra | 2 | 0 | 2 |
Porto | Portogallo | 2 | 0 | 2 |
Amburgo | Germania Ovest | 1 | 1 | 2 |
Borussia Dortmund | Germania | 1 | 1 | 2 |
Celtic | Scozia | 1 | 1 | 2 |
Chelsea | Inghilterra | 1 | 1 | 2 |
O. Marsiglia | Francia | 1 | 1 | 2 |
Steaua Bucarest | Romania | 1 | 1 | 2 |
Aston Villa | Inghilterra | 1 | 0 | 1 |
Feyenoord | Paesi Bassi | 1 | 0 | 1 |
PSV | Paesi Bassi | 1 | 0 | 1 |
Stella Rossa | Jugoslavia | 1 | 0 | 1 |
Vittorie per federazione |
Federazione | Finali vinte | Finali perse | Finali totali | Vincitrici | Finaliste |
---|---|---|---|---|---|
Spagna | 18 | 11 | 29 | Real Madrid (13) Barcellona (5) | Real Madrid (3) Barcellona (3) Atlético Madrid (3) Valencia (2) |
Italia | 12 | 16 | 28 | Milan (7) Inter (3) Juventus (2) | Juventus (7) Milan (4) Inter (2) Fiorentina (1) Roma (1) Sampdoria (1) |
Inghilterra | 12 | 8 | 20 | Liverpool (5) Manchester Utd (3) Nottingham Forest (2) Aston Villa (1) Chelsea (1) | Liverpool (3) Manchester Utd (2) Leeds Utd (1) Arsenal (1) Chelsea (1) |
Germania | 7 | 10 | 17 | Bayern Monaco (5) Amburgo (1) Borussia Dortmund (1) | Bayern Monaco (5) Borussia M'gladbach (1) Eintracht Francoforte (1) Bayer Leverkusen (1) Borussia Dortmund (1) Amburgo (1) |
Paesi Bassi | 6 | 2 | 8 | Ajax (4) PSV (1) Feyenoord (1) | Ajax (2) |
Portogallo | 4 | 5 | 9 | Benfica (2) Porto (2) | Benfica (5) |
Francia | 1 | 5 | 6 | O. Marsiglia (1) | Stade Reims (2) Saint-Étienne (1) O. Marsiglia (1) Monaco (1) |
Jugoslavia | 1 | 1 | 2 | Stella Rossa (1) | Partizan (1) |
Romania | 1 | 1 | 2 | Steaua Bucarest (1) | Steaua Bucarest (1) |
Scozia | 1 | 1 | 2 | Celtic (1) | Celtic (1) |
Belgio | — | 1 | 1 | — | Club Bruges (1) |
Grecia | — | 1 | 1 | — | Panathīnaïkos (1) |
Svezia | — | 1 | 1 | — | Malmö FF (1) |
Note |
^ Fondata con il nome "Coppa dei Campioni d'Europa", fu rinominata nel 1992 Champions League.
^ European Cups trivia: Runners-Up Stuff
^ Alessandro Tommasi, L' EUROPA PER DIVERTIRE, in Sport - la Repubblica (Ginevra), 26 agosto 1994, p. 34.
^ La Coppa dei cambiamenti, lechampions.it, 23 luglio 2009. URL consultato il 23 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2013).
^ (EN) Regulations of the UEFA Champions League (PDF), uefa.com. URL consultato il 5 ottobre 2012.
^ Bonus per i vincitori della UEFA Europa League, in UEFA.com, 24 maggio 2013. URL consultato il 27 febbraio 2014.
^ ab (EN) Capitolo XI, articolo 19º, paragrafo 14º: multiple-winner badge (PDF), Regolamento dell'UEFA Champions League 2009-2010, 24 marzo 2009. URL consultato il 23 maggio 2010.
^ ab (ES) La Orejona ya es del Barça, marca.com, 6 giugno 2015. URL consultato il 7 giugno 2015.
^ (EN) Regulations of the UEFA Champions League (PDF), uefa.com. URL consultato il 19 agosto 2013.
^ Foto del multiple-winner badge e del title-holder badge, Flickr. URL consultato il 23 maggio 2010.
^ abcde Modifiche a format competizioni UEFA per club dal 2018, su it.uefa.com, 26 agosto 2016. URL consultato il 26 agosto 2016.
^ Quanto vale la Champions League 2016-17 e come saranno ripartiti i premi, in calcioefinanza.com, 25 settembre 2016. URL consultato il 24 febbraio 2017.
Bibliografia |
- (EN) Mike Mike, Champions League Yearbook 2007/2008, Know the Score Books, 2007, ISBN 1-905449-93-3.
Voci correlate |
- Inno della UEFA Champions League
- Competizioni UEFA per club
- Statistiche dei trofei internazionali di calcio
- Statistiche della UEFA Champions League
- Statistiche delle competizioni UEFA per club
- Partecipazioni alla UEFA Champions League
- Coefficiente UEFA
- Coppa delle Fiere
- Coppa delle Coppe
- UEFA Europa League
- UEFA Youth League
- UEFA Club Football Awards
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikiquote
- Wikinotizie
- Wikimedia Commons
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Collegamenti esterni |
- UEFA-COEFFICIENTS.COM - Country Ranking and Champions League Statistics, su uefa-coefficients.com.
- (EN, IT, FR, DE, ES, PT) Sito ufficiale della Champions League, su uefa.com.
- (EN) Regolamento ufficiale Champions League, su it.uefa.com.
- Statistiche, schede e tabellini su TM.it, su transfermarkt.it.
- Storia della Coppa dei Campioni, su storiedicalcio.altervista.org.
- Storia della moderna Champions League di calcio, dal 1991 al 2009, su thechampions.it.
- Mappa di Uefa Champions League Winners Per Paese, su up2maps.net.
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