Raffaella Carrà
Raffaella Carrà | |
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Raffaella Carrà nel 1974 | |
Nazionalità | Italia |
Genere | Pop Musica leggera Italo disco Dance Musica house |
Periodo di attività musicale | 1969 – in attività |
Album pubblicati | 51 |
Studio | 34 |
Live | 2 |
Raccolte | 20 |
Sito ufficiale | |
Raffaella Carrà, nome d'arte di Raffaella Maria Roberta Pelloni (Bologna, 18 giugno 1943), è una showgirl, cantante, ballerina, attrice, conduttrice televisiva e radiofonica e autrice televisiva italiana.
Presente ininterrottamente nei palinsesti televisivi dagli anni '60 a oggi, durante la sua lunga carriera è diventata un'icona della musica e della televisione italiana, riscontrando grandi consensi anche all'estero.[1][2][3][4]
Indice
1 Biografia
1.1 Anni cinquanta e sessanta
1.1.1 Il cambio del cognome
1.2 Anni settanta
1.3 Anni ottanta
1.4 Anni novanta
1.5 Anni duemila
1.6 Anni duemiladieci
2 Apparizioni come icona televisiva
3 Onorificenze
3.1 Onorificenze straniere
4 Discografia
5 Teatro
6 Filmografia
6.1 Cinema
6.2 Sceneggiati TV
6.3 Prosa televisiva Rai
7 Doppiatrici
8 Programmi televisivi
8.1 Autrice
9 Programmi radiofonici
10 Pubblicità
11 Opere letterarie
12 Note
13 Bibliografia
14 Altri progetti
15 Collegamenti esterni
Biografia |
Nasce a Bologna da padre romagnolo,[5] gestore di un bar di Bellaria (cittadina adriatica oggi in provincia di Rimini), e da Iris Dellutri (1923-1987[6]), di famiglia siciliana[7][8]. I genitori, tuttavia, si separarono poco dopo le nozze[9] e la piccola Raffaella passa gran parte della sua infanzia tra il bar del padre e la gelateria di Bellaria-Igea Marina. Proprio in quest'ultima, crebbe seguendo in TV la trasmissione de Il Musichiere, imparando a memoria titoli e ritornelli delle canzoni. A soli otto anni lasciò la riviera romagnola, per proseguire gli studi direttamente a Roma, prima presso l'Accademia Nazionale di Danza, fondata dalla ballerina russa Jia Ruskaja, poi al Centro sperimentale di cinematografia.
Anni cinquanta e sessanta |
La sua carriera cinematografica incominciò molto presto, ovvero agli inizi degli anni cinquanta, partecipando come attrice bambina, non ancora decenne, al film di Mario Bonnard, Tormento del passato (1952), un melodramma strappalacrime (filone allora molto in voga tra il pubblico italiano) nel quale interpretò il personaggio infantile di Graziella.[10] Tra il 1958 e il 1959 prese parte ad altri tre film.
Nel 1960 conseguì il diploma al Centro sperimentale di cinematografia; nello stesso anno, prese parte ai film La lunga notte del '43 di Florestano Vancini e Il peccato degli anni verdi di Leopoldo Trieste. Contemporaneamente, incominciò anche il teatro, scritturata dalla compagnia Carli-Pilotto. Dopo un passaggio alla radio, dove su mandato di Luciano Rispoli, realizzò e condusse la rubrica Raffaella col microfono a tracolla, nei primi mesi del 1962 debuttò in televisione nel programma Tempo di Musica, dove il regista Stefano de Stefani la scelse come valletta di Lelio Luttazzi per il programma Il Paroliere questo sconosciuto.
Partecipò quindi ad altre pellicole, tra le quali I compagni di Mario Monicelli e Il colonnello Von Ryan a Hollywood al fianco di Frank Sinatra. Nel 1965 recitò la parte di Costanza De Mauriac nello sceneggiato televisivo Scaramouche, con Domenico Modugno.[11] Negli anni sessanta le cronache rosa si occuparono spesso di lei per la relazione con il calciatore della Juventus Gino Stacchini,[12] durata otto anni.
Il cambio del cognome |
È sempre a metà degli anni sessanta che le fu dato lo pseudonimo Carrà, consigliatole dal regista Dante Guardamagna, il quale, appassionato di pittura, associò il suo vero nome, Raffaella, che ricorda il pittore Raffaello Sanzio, al cognome del pittore Carlo Carrà.[13] Tuttavia, Raffaella non riuscì a ottenere molto successo (in termini di popolarità) come attrice, tant'è che, all'inizio degli anni settanta, a seguito del successo ottenuto come soubrette in televisione, decise di abbandonare la recitazione (salvo alcune sporadiche ed isolate esperienze successive in alcuni film e sceneggiati TV), e di concentrarsi sulla carriera di presentatrice televisiva, soubrette e cantante, con la quale invece otterrà successo e fama a livello internazionale.
Anni settanta |
Nella stagione 1969-1970 arriva il successo televisivo, nello spettacolo Io, Agata e tu (con Nino Taranto e Nino Ferrer), in cui la Carrà lancia un nuovo stile di showgirl, scattante e moderna.
Nell'autunno dello stesso anno è al fianco di Corrado in Canzonissima, dove dà scandalo per l'ombelico scoperto mostrato nella sigla d'apertura Ma che musica maestro!, che raggiunge le vette delle classifiche vendendo 200.000 copie. Gli indici di gradimento e di ascolto toccano livelli inaspettati consacrando Raffaella come la nuova stella dello spettacolo italiano. Visto i soddisfacenti esiti dell'anno precedente, la Rai decide di riconfermare la stessa coppia di conduttori anche per la nuova edizione del programma. Infatti nel 1971 è di nuovo a Canzonissima, dove vedrà entrare in classifica tre singoli: la sigla Chissà se va, Maga Maghella (destinata al pubblico infantile) ed il celebre Tuca tuca con annesso balletto. Quest'ultimo dalla terza puntata del programma venne censurato dalla Rai per via delle mosse audaci e provocatorie. Solo dopo l'esibizione insieme con Alberto Sordi, il ballo superò le censure e le polemiche iniziali, diventando un autentico fenomeno popolare.
Sempre nel 1971, partecipa accanto a Georges Descrières all'episodio intitolato La donna dai due sorrisi, nella serie televisiva di produzione francese Arsenio Lupin, prodotta dal 1971 al 1974.[14] Segue poi, nel 1974, Milleluci, presentato al fianco di Mina, che otterrà un clamoroso successo di pubblico, affermando definitivamente Raffaella come showgirl a tutto tondo. Nonostante notizie relative a una presunta rivalità tra le due artiste, le quali invece andarono molto d'accordo durante il programma, tanto che fu la stessa Mina a chiedere al regista Antonello Falqui di dare maggiore spazio alla co-conduzione dello show a Raffaella. Nello stesso anno presenta la sua terza Canzonissima, questa volta condotta in solitaria, dove inoltre duetta con Topo Gigio nel brano dedicato ai bambini Strapazzami di coccole. Nello stesso anno pubblica l'album Felicità tà tà, contenente uno dei suoi maggiori successi, il brano disco-music Rumore. L'album riscuote un buon successo non solo in Italia, aggiudicandosi diversi dischi d'oro e platino.
Tra il 1975 e il 1980 si fa conoscere in Spagna, e il successo delle sue canzoni porta TVE a offrirle una monografia, La hora de Raffaella (puntata della serie La hora de...), grazie alla quale diventa popolare presso il pubblico iberico.
In questi anni Raffaella si concentrerà maggiormente sulla sua carriera di cantante, ottenendo consensi in tutto il mondo come Germania, Francia, Olanda, Belgio, Inghilterra e in particolare nei paesi del Sudamerica, divenendo un vero e proprio fenomeno di esportazione della musica italiana nel mondo. Uno dei successi più clamorosi fu il brano A far l'amore comincia tu, che riuscì a toccare, nella sua versione inglese, il secondo posto della classifica dei singoli più venduti in Inghilterra, ottenendo dischi d'oro e platino.[15]
Nel 1976 indice l'album Forte forte forte, pubblicato in 36 paesi del mondo, aggiudicandosi in Spagna, Regno Unito e Germania vari dischi d'oro, mentre in Italia due dischi di platino.
Nel 1978 rientra in Italia, dopo numerose tournée all'estero, per presentare il varietà del sabato sera Ma che sera, nel quale presenta, canta e balla affiancata da Paolo Panelli, Bice Valori ed Alighiero Noschese. Particolarmente ricordata è la sigla iniziale, Tanti auguri, in cui Raffaella canta un inno all'amore libero, il cui video viene girato all'interno del parco a tema dell'Italia in miniatura a Rimini, e che diventerà immediatamente un successo internazionale. Il programma però, è oggetto di controversie e polemiche perché trasmesso nei difficili giorni del Caso Moro.
Anni ottanta |
Nel 1980 è sul set del film Barbara, girato in Argentina e distribuito per il mercato sudamericano (ma non in Italia dove è a tutt'oggi ancora inedito), diretto da Gino Landi.
Nel 1981 presenta Millemilioni, che rappresenta il primo esperimento di cooperazione televisiva internazionale: cinque speciali, ognuno dei quali girato in una diversa capitale: Buenos Aires, Città del Messico, Londra, Roma e Mosca.
Nel 1982 affianca ancora Corrado presentando Fantastico 3 con Gigi Sabani e Renato Zero, con una media di 25 milioni di spettatori, cantandone anche la sigla d'apertura, la celebre Ballo ballo.
A febbraio del 1983 è per la prima volta ospite al Festival di Sanremo, nel quale si esibisce sulle note di due brani inediti, Soli sulla luna e Ahi.
Dal 1983 al 1985, presenta Pronto, Raffaella?, il primo programma di mezzogiorno della Rai che segna la sua definitiva affermazione come conduttrice, mettendo in risalto, non solo le sue qualità di soubrette, ma anche di intrattenitrice e padrona di casa, capace di relazionarsi con uguale empatia sia agli ospiti illustri sia ai telespettatori che telefonavano per partecipare ai giochi del programma, in cui lavora per la prima volta con Gianni Boncompagni (che ne cura la regia e ne è autore assieme a Giancarlo Magalli), in concorrenza diretta con Il pranzo è servito del suo amico Corrado, col quale condurrà anche un'edizione dei Telegatti nel 1991. Nel giro di breve tempo la trasmissione divenne oggetto di studio delle televisioni brasiliana, spagnola, tedesca e francese che ne copiarono il format. Anche in questa trasmissione, Raffaella interpreta la sigla del programma: Fatalità nella prima edizione, Que dolor nella seconda.
Lo straordinario successo di Pronto, Raffaella? le fa vincere nel 1984 il titolo di Personaggio televisivo femminile a livello europeo consegnato dall'European TV Magazines Association. Nel 1984 firma un contratto milionario per la durata di due anni con la ditta di cucine Scavolini, con lo slogan la più amata dagli Italiani. Sempre nel 1984, il rinnovo del contratto di lavoro con la Rai fu al centro di una accesa controversia con l'allora Presidente del Consiglio, Bettino Craxi, che definì "immorale e scandalosa" la cifra che la conduttrice avrebbe guadagnato per un'esclusiva di due anni (6 miliardi di lire di allora).[16]
Tra il 1985 e il 1986, Raffaella Carrà è inviata del settimanale Radiocorriere TV, per Gli incontri di Raffaella, in cui intervistava politici prima, poi persone di spettacolo.
Nella stagione televisiva 1985-1986 è la conduttrice del supershow Buonasera Raffaella (versione di prima serata di Pronto, Raffaella?), le cui prime dieci puntate andarono in onda da Roma, mentre le ultime cinque puntate vennero trasmesse in diretta, per la prima volta nella storia della TV pubblica italiana, dagli studi della Rai Corporation di New York (ora dismessi) e grazie a Rai International, visibili in tutto il nord e sud America. Raffaella, inoltre, intervista e duetta con ospiti illustri come Henry Kissinger, Joe Cocker, Riccardo Cocciante, Patty Pravo, Stevie Wonder, Ginger Rogers e Sammy Davis Jr. e canta le sigle Fidati! e Bellissimo.
Nella stagione successiva 1986/1987 condusse la trasmissione ideata da Corrado nel 1976 Domenica in, di cui canta anche la sigla Curiosità, che fu una delle prime sigle della TV italiana ad essere realizzata attraverso grafiche elaborate al computer (grande innovazione per l'epoca). Proprio a Domenica in, nel mese di novembre, la Carrà reagisce ad un articolo pubblicato dal settimanale scandalistico Novella 2000, minacciando un'azione legale nei confronti del giornale, che l'aveva accusata di trascurare la madre morente.[17]
La madre di Raffaella infatti muore nel 1987. Raffaella le renderà omaggio proprio durante un'altra puntata di Domenica in, dedicandole il brano I thank you life.
Nel 1987 dopo le lusinghe da parte di Silvio Berlusconi passa alla Fininvest, con un contratto miliardario della durata di due anni, realizzando gli spettacoli Raffaella Carrà Show e Il principe azzurro, entrambi trasmessi da Canale 5, che non ottengono però grossi risultati in termini di ascolto, e sembrano appannare la sua popolarità.
Ritorna quindi in Rai nel 1989 prima con Raffaella Venerdì, Sabato e Domenica... E saranno famosi e poi con Ricomincio da due, entrambi in onda su Raidue, che ottengono ottimi indici di ascolto, che la riportano al successo.
Anni novanta |
Assieme a Johnny Dorelli, nel 1991 conduce il varietà del sabato sera di Raiuno, Fantastico 12, che, pur essendo ricordato per l'ospitata di Roberto Benigni del 19 ottobre, che simulò un amplesso con la conduttrice, fino a cinturarla, per poi cimentarsi in una elencazione dei vari modi di pronunciare gli organi genitali maschile e femminile, ottiene però bassi indici d'ascolto. Dal 1992 al 1995 torna in Spagna, prima due anni su TVE 1, conducendo tre edizioni di Hola Raffaella, premiato con tre TP de oro, equivalente iberico del Telegatto, e il preserale A las 8 con Raffaella, che la consacrano nel paese (in seguito TVE ha richiamato sovente Raffaella per alcuni eventi di un giorno, come i festeggiamenti del capodanno del 1997); successivamente, nella stagione 1994-95, passa invece all'emittente spagnola della Fininvest, Telecinco, con il programma pomeridiano En casa con Raffaella (vero e proprio remake spagnolo di Pronto, Raffaella?) che otterrà molto successo, tanto che al termine della stagione, Telecinco offrì alla presentatrice un nuovo contratto di esclusiva di due anni, che però la showgirl rifiutò per tornare a lavorare in Italia.
Nel 1995 torna su Raiuno con Carràmba! Che sorpresa, considerata la sua trasmissione di maggior successo. Nel programma, inventato insieme con Sergio Japino e Brando Giordani (prendendo ispirazione dal format britannico Surprise surprise!) Raffaella coinvolgeva in diretta gli ospiti ed il pubblico in sala in sorprese e incontri inaspettati con persone care (parenti, amici) che non vedevano da molto tempo, architettati insieme con un complice chiamato gancio. Ciò era alternato a momenti di puro spettacolo attraverso la presenza di vari ospiti illustri tra i quali Adriano Celentano, Madonna, Britney Spears e Robbie Williams. Il programma già dalla prima edizione segnò il record di ascolti con una media di 10.000.000 di telespettatori, che saranno riconfermati anche nelle successive edizioni, considerandolo uno dei programmi di maggior successo degli anni novanta. Nel 1998 al programma venne affidato il compito di risollevare le sorti della Lotteria Italia (a cui era stato abbinato già nel 1996), si decise quindi di cambiare il nome in Carràmba! Che fortuna. La trasmissione riuscì a riscuotere un successo ancora maggiore rispetto alle precedenti edizioni, raggiungendo picchi del 66% di share con 14.000.000 di telespettatori. Nel 1996 e dal 1998 al 2000, in contemporanea con Carràmba! Che sorpresa/Carràmba! Che fortuna, conduce anche le strisce 40 minuti con Raffaella, Centoventitré ed I Fantastici di Raffaella, appendici quotidiane di quaranta minuti del varietà del sabato sera, in onda dal lunedì al venerdì subito dopo il TG1 delle 13:30, che davano la possibilità di vincere i premi giornalieri della Lotteria Italia.
Nel 1997 partecipa inoltre da protagonista ad una miniserie in quattro puntate della Rai intitolata Mamma per caso, diretta da Sergio Martino, nella quale interpreta il ruolo di una giornalista single, affiancata da Ray Lovelock, Jean Sorel, Maurizio Crozza e Carla Signoris, e trasmessa in prima serata su Raiuno.
Anni duemila |
Nel 2000 presenta per la seconda volta su Canale 5 il Gran Premio Internazionale dello Spettacolo assieme a Paolo Bonolis (conduce il programma di nuovo nel 2004 assieme a Gerry Scotti, esibendosi con Loretta Goggi, da sempre considerata la sua rivale artistica).
Nel 2001, affiancata da Enrico Papi, Megan Gale e Massimo Ceccherini, presenta la 51ª edizione del Festival di Sanremo, edizione che non riscuote grande successo, come poi da lei ammesso senza reticenze. L'edizione numero cinquantuno del più importante concorso canoro italiano fu al centro di non poche polemiche, sia sul piano televisivo sia sul piano della conduzione. Grandi furono le critiche relative all'ospitata di Eminem, che però non diede luogo ad alcuno scandalo; al contrario a fare scalpore furono i Placebo e soprattutto il loro cantante Brian Molko il quale, visibilmente "alterato" dall'alcool, diede in escandescenza distruggendo parte del palco, facendo infuriare il pubblico in sala e costringendo Raffaella a scusarsi pubblicamente al rientro da una pausa pubblicitaria.
Dopo una pausa lunga circa un anno dall'esperienza poco felice del festival, dal 24 gennaio 2002 tornò in prima serata su Rai 1 con la quarta edizione di Carràmba! Che sorpresa. Nel 2004 conduce il programma Sogni, nel quale, rivisitando Carràmba! Che sorpresa, si concentrava sulla possibilità di realizzare i sogni degli italiani e nel 2006 Amore, replica di un esperimento riuscito in TVE (Contigo), dedicato alle adozioni a distanza. L'obiettivo è quello di raccogliere tramite un centralino le adesioni di quanti vorranno aiutare i bambini dei paesi più poveri del mondo con un sostegno a distanza, riuscendone a raccogliere circa 130.000 euro.
Nello stesso anno l'attore Fabio Canino, coadiuvato da Roberto Mancinelli, le dedica un libro pubblicato da Sperling & Kupfer: il RAFFAbook, sorta di circo di una lunga carriera dedicato alla show-girl. Allo stesso modo, una puntata de La storia siamo noi è dedicata a lei. Sempre nel 2006 Tiziano Ferro pubblica nell'album Nessuno è solo la canzone E Raffaella è mia, dedicata alla Carrà, che partecipa al videoclip del brano, mentre la cantante spagnola Roser incide l'album Raffaella, tributo con i maggiori successi della Carrà cantati in spagnolo. In seguito partecipa, insieme con Robbie Williams, al programma di Diego Armando Maradona La noche del 10.
Il 30 novembre 2007 è uscito Raffica, due CD e un DVD in cui vengono raccolte le sigle cantate e ballate da Raffaella durante tutta la carriera che raggiunge in Italia la posizione numero 15 nella classifica FIMI,[18] vendendo più di 50.000 copie.
Nel 2008 TVE la chiama per tre programmi legati all'Eurovision Song Contest. Il primo è la selezione in onda l'8 marzo, Salvemos Eurovisión in cui gli spettatori, attraverso televoto e sms, scelgono la canzone tra 10 scelte dagli utenti di Myspace da portare all'edizione di quell'anno della kermesse europea svoltasi a maggio a Belgrado. Seguono poi due speciali in maggio sempre legati all'Eurovision Song Contest: il primo, Europasión, una gara fra alcune delle canzoni che negli anni hanno rappresentato la Spagna all'evento; il secondo, una sorta di salotto con dibattiti e critiche sul festival, va in onda nel giorno della serata finale, prima e dopo la diretta da Belgrado, con regia di Sergio Japino. Dopo tale impegno, torna su Rai 1 per presentare una nuova edizione di Carràmba! Che fortuna (dove inserisce, memore del recente impegno per TVE, come ospiti alcuni cantanti dell'ESC 2008) premiata ancora dall'auditel, con una media di 5.000.000 di telespettatori, inoltre il bilancio di quest'ultima edizione legata alla Lotteria Italia è stato molto positivo rispetto agli anni precedenti: infatti sono stati venduti oltre 18 milioni di tagliandi (+25.5% rispetto al 2007); Raffaella Carrà è la conduttrice ad aver condotto più programmi abbinati alla lotteria Italia, ben dieci: Canzonissima (1970-71; 1971-72; 1974-75), Fantastico (1982-83; 1991-92), Carràmba che sorpresa e Carràmba che fortuna (1996-97; 1998-99; 1999-2000; 2000-2001; 2008-2009); globalmente in 5 edizioni di Carràmba ha venduto oltre 125.000.000 di tagliandi.
Successivamente torna in Spagna per condurre una puntata della versione iberica del Saturday Night Live sul canale Cuatro.
Sempre nel 2008 viene pubblicato il libro Mito in Tre Minuti di Antimo Verde, biografia artistica basata su un lavoro di ricerca. Il 7 novembre di quell'anno esce anche Raffica - Balletti & Duetti, un secondo cofanetto con due CD e un DVD con una selezione delle esibizioni televisive della Carrà, fra le quali duetti con Mina in Milleluci, il celebre Tuca Tuca con Alberto Sordi a Canzonissima 1971, Money Money con Loretta Goggi a Fantastico 12 e i balletti di Millemilioni, registrati in esterna in varie città del mondo, che raggiunge in Italia la posizione numero 66 nella classifica FIMI[19] e la posizione numero 2 tra i DVD musicali più venduti.
Nello stesso anno per Rai 3, Raffaella è autrice de Il Gran Concerto, programma televisivo dove la Grande Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai presenta brani di musica classica e operistica per una platea di 700 bambini e ragazzi, al fine di far scoprire loro la musica classica; a presentarlo è Alessandro Greco e la regia è di Sergio Japino.
Anni duemiladieci |
Nel 2010 viene scelta come testimonial dalla Danone, girando uno spot pubblicitario. Il 7 agosto dello stesso anno a Rimini, durante il Festival Milleluci, a lei dedicato, circa 250 coppie ballano il Tuca Tuca, balletto che compie 40 anni (ballato per la prima volta con Enzo Paolo Turchi durante Canzonissima 1971-72). Il 5 ottobre 2010 duetta con Renato Zero nel suo album Sei Zero, cantando la canzone Triangolo rubandogli il look. Nel 2011, dopo 13 anni di assenza, l'Italia torna a partecipare all'Eurovision Song Contest, e la Rai sceglie la Carrà per condurre e commentare dall'Italia la serata finale (e la seconda semifinale con diritto di voto) della manifestazione, oltre che presentare i voti assegnati da giuria e televoto.
In questo periodo esce nell'estate 2011 il remix di un suo successo musicale, Far l'amore, nel quale il dj francese Bob Sinclar, suo partner nella conduzione della finale dell'ESC, la vuole al suo fianco e che si rivela un nuovo successo internazionale. In seguito, assieme a Neri Marcorè fa da testimonial ad alcuni spot TIM, interpretando la regina Isabella di Castiglia. Nell'ottobre 2011, per il quarto anno consecutivo, è nuovamente autrice del programma televisivo di Rai 3 Il Gran Concerto, condotto da Alessandro Greco.
Nel giugno 2012 partecipa al Concerto per l'Emilia a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto del 20 e del 29 maggio 2012, in cui canta il suo primo successo, Rumore. A gennaio 2013, Raffaella Carrà sarebbe dovuta tornare, dopo dieci anni, a condurre il varietà del sabato sera di Rai 1: il programma, dal titolo provvisorio Auditorium, si sarebbe dovuto sfidare con il talent-show di Canale 5 Italia's Got Talent, ma nel mese di ottobre 2012 il direttore di Rai Intrattenimento, Giancarlo Leone annuncia che l'inizio della trasmissione sarebbe stato posticipato a data da destinarsi ma poi il programma è stato annullato. A febbraio 2013 diventa invece uno dei coach, insieme con Noemi, Piero Pelù e Riccardo Cocciante, nel programma The Voice of Italy, talent show musicale di Rai 2, condotto da Fabio Troiano e Carolina Di Domenico. Il 16 luglio 2013 pubblica il singolo dance Replay che anticipa il suo nuovo album, a diciassette anni di distanza dal suo ultimo disco di inediti, dal titolo Replay (The Album).
L'album viene pubblicato il 19 novembre 2013, accompagnato dal secondo singolo estratto Cha Cha Ciao. Sempre nello stesso anno interpreta sé stessa nel cine-panettone Colpi di fortuna per la regia di Neri Parenti. Nel 2014 partecipa di nuovo a The Voice of Italy sempre nelle veste di coach, affiancata da Piero Pelù, Noemi e il rapper J-Ax (che sostituisce Riccardo Cocciante). Anche i conduttori del programma cambiano: Fabio Troiano e Carolina Di Domenico vengono sostituiti da Federico Russo e Valentina Correani. A febbraio dello stesso anno è ospite alla prima serata del Festival di Sanremo in cui si esibisce in un medley di canzoni del suo ultimo album, raggiungendo il picco di share della puntata (e secondo in assoluto) con il 55,36%.
Nella stagione televisiva 2014-2015 torna su Rai 1 con un nuovo talent-show, chiamato Forte forte forte, dal titolo di un successo della stessa Carrà remixato da Bob Sinclar, andato in onda in prima serata ogni venerdì dal 16 gennaio al 13 marzo 2015. Alla vigilia del programma, vasta risonanza è stata data alle dichiarazioni di Lorella Cuccarini, inizialmente scelta per far parte del cast del programma, che ha accusato la Carrà di scarsa professionalità e poco rispetto nei suoi confronti.
A partire dal 24 febbraio 2016 torna come coach nel programma di Rai 2 The Voice of Italy affiancata da Emis Killa, Max Pezzali e Dolcenera; durante la puntata finale annuncia che abbandonerà definitivamente il programma. Il 19 dicembre 2016 conduce con successo il gala dei 60 anni (Gala 60 años juntos) della TVE, la televisione pubblica spagnola. Nell'estate 2017 diventa produttrice musicale (mantenendo la promessa fatta in diretta) per uno dei suoi concorrenti di The Voice, Samuel Pietrasanta.
Nell'estate 2018 le viene dedicata una mostra nella quale vengono esposti quaranta tra i più importanti abiti che la consacrarono icona di stile. La mostra, organizzata a Cinecittà, ha registrato uno straordinario successo di presenze.
Il 13 ottobre 2018 è stata insignita dell'onorificenza di Dama all'Ordine al merito civile dall'ambasciatore spagnolo in Italia, Alfonso Dastis, per conto del re di Spagna Felipe VI.[20]
Il 30 novembre 2018 esce l'album natalizio Ogni volta che è Natale, che rappresenta il grande ritorno discografico dell'artista a distanza di cinque anni dal suo ultimo lavoro in studio (Replay - The Album) e il ritorno sulla scena televisiva dopo due anni di assenza, come ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa e da Carlo Conti a Un Natale d'Oro Zecchino. Nell'album è presente un brano inedito, Chi l'ha detto, in rotazione radiofonica dal 16 novembre e su Youtube dal 23 novembre.
Nella primavera 2019 torna ufficialmente in TV come conduttrice di un nuovo programma d'interviste a grandi personaggi, dal titolo A raccontare comincia tu, ispirato al programma spagnolo Mi casa es la tuya, che sarà trasmesso in prima serata su Rai 3.[21]
Apparizioni come icona televisiva |
- Nel film Maradona - La mano de Dios, Raffaella Carrà appare in tv mentre Maradona fa amicizia con Francis Ford Coppola.
- Nel film Buongiorno, notte di Marco Bellocchio del 2003, in una scena durante la prigionia di Aldo Moro nel covo delle Brigate Rosse (BR) i terroristi guardano la TV mentre Raffaella Carrà esegue il brano Tango, nella trasmissione Ma che sera.
- Nel film Puerto Escondido, Diego Abatantuono, nel corso della fuga dal carcere, spara a un televisore sintonizzato su un canale che trasmette Raffaella Carrà che canta e balla al Raffaella Carrà Show la canzone Love is a contact sport di Whitney Houston.
- Nel decimo episodio della quarta stagione della serie Doctor Who, in un monitor che trasmette programmi di intrattenimento per i viaggiatori di un'astronave, si vede un frammento di un videoclip in cui Raffaella Carrà canta Do it do it Again, la versione in inglese di A far l'amore comincia tu.
- Nel documentario britannico Television, sui cinquanta anni della BBC, il brano di una trasmissione di Raffaella Carrà fa da esempio per i programmi contenitori di nuova concezione.
- Il 24 luglio 2012 Madonna, durante il suo ciclo di concerti estivo MDNA Tour, ripropone i passi di danza del Tuca Tuca omaggiando Raffaella Carrà.
- Nel film di Antonio Albanese Tutto tutto niente niente (2012) compare un omaggio a Raffaella Carrà e alla sua canzone Tuca tuca.
- Nel 2014 la band statunitense Saint Motel ripropone la canzone My Type su un video da essi artefatto in cui si vede la Carrà che balla nello storico programma Milleluci in coppia con il frontman del gruppo.
- Raffaella Carrà è stata invitata a Madrid dall'Ambasciatore d'Italia quale madrina della Festa del 2 giugno 2017.
Onorificenze |
Onorificenze straniere |
Dama dell'Ordine al merito civile (Spagna) | |
— 13 ottobre 2018 |
Discografia |
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Teatro |
Il seduttore di Diego Fabbri, regia di Josè Quagliò (1965)
Ciao Rudy, regia di Garinei e Giovannini (1966)
Del vento tra i rami del sassofrasso di René de Obaldia, regia di Sandro Bolchi (1967)
Processo di famiglia di Diego Fabbri, regia di Josè Quagliò (1967)
Non sparate al reverendo di Faele e Torti, regia di Erminio Macario (1967)
Filmografia |
Cinema |
Tormento del passato, regia di Mario Bonnard (1952)
Valeria ragazza poco seria, regia di Guido Malatesta (1958)
Europa di notte, regia di Alessandro Blasetti (1958)
Caterina Sforza, la leonessa di Romagna, regia di Giorgio Walter Chili (1959)
La lunga notte del '43, regia di Florestano Vancini (1960)
La furia dei barbari, regia di Guido Malatesta (1960)
Il peccato degli anni verdi, regia di Leopoldo Trieste (1960)
Maciste l'uomo più forte del mondo, regia di Antonio Leonviola (1961)
Ulisse contro Ercole, regia di Mario Caiano (1961)
Maciste nella terra dei ciclopi, regia di Antonio Leonviola (1961)
5 marines per 100 ragazze, regia di Mario Mattoli (1962)
Ponzio Pilato, regia di Gian Paolo Callegari (1962)
Giulio Cesare, il conquistatore delle Gallie, regia di Tanio Boccia (1962)
I Don Giovanni della Costa Azzurra, regia di Vittorio Sala (1962)
L'ombra di Zorro, regia di Joaquín Luis Romero Marchent (1962)
Il terrorista, regia di Gianfranco De Bosio (1963)
I compagni, regia di Mario Monicelli (1963)
Dopo il buio, regia di Roberto Faenza (1964)
L'amore e la chance, episodio La fortuna si chiama Lucky, regia di Charles L. Bitsch (1964)
La Celestina P... R..., regia di Carlo Lizzani (1965)
Il colonnello Von Ryan, regia di Mark Robson (1965)
Il vostro superagente Flit, regia di Mariano Laurenti (1966)
Il Santo prende la mira, regia di Christian-Jaque (1966)
Rose rosse per Angelica, regia di Steno (1968)
7 eroiche carogne (Comando al infierno), regia di José Luis Merino (1969)
Professione bigamo, regia di Franz Antel (1969)
Il caso "Venere privata", regia di Yves Boisset (1970)
Barbara, regia di Gino Landi (1980)
"FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?", regia di Renzo Arbore (1983)
Colpi di fortuna, regia di Neri Parenti (2013)
Sceneggiati TV |
Vivere insieme, episodio La figlia dell'oca bianca (Rai, 1964)
I grandi camaleonti, regia di Edmo Fenoglio (Secondo Programma, 1964)
Lo stagno del diavolo, regia di Guglielmo Morandi (Rai, 1965)
Scaramouche, regia di Daniele D'Anza (Programma Nazionale, 1965)
Le spie, (I Spy) episodio Sophia con Bill Cosby (NBC, 1966)
Idillio Villereccio, regia di Vittorio Barino (Tv Svizzera, 1968)
Arsenio Lupin, episodio La donna dai due sorrisi, regia di Marcello Baldi (Tv Francese, 1971)
Ekines ki ego Episodio unico (Tv Greca, 1977)
Mamma per caso, regia di Sergio Martino (Rai 1, 1997)
Prosa televisiva Rai |
Tutto per bene di Luigi Pirandello, regia di Anton Giulio Majano, trasmessa il 3 marzo 1967.
Del vento fra i rami del sassofrasso di René de Obaldia, regia di Sandro Bolchi, trasmessa il 2 settembre 1967.
Processo di famiglia di Diego Fabbri, regia di José Quaglio, trasmessa il 29 giugno 1968.
Il sorriso della Gioconda, regia di Enrico Colosimo, trasmessa il 16 dicembre 1969.
Doppiatrici |
Maria Pia Di Meo in Maciste l'uomo più forte del mondo, Ponzio Pilato, Giulio Cesare il conquistatore delle Gallie, Rose rosse per Angelica
Miranda Bonansea in I dongiovanni della Costa Azzurra
Flaminia Jandolo in Il colonnello Von Ryan
Rita Savagnone in Arsenio Lupin
Programmi televisivi |
Il paroliere questo sconosciuto (Secondo Programma, 1962-1963)
Musica Hotel (Secondo Programma, 1963)
Incontro con (Programma Nazionale, 1967)
Tempo di samba (Secondo Programma, 1968)
Vedettes d'America (Secondo Programma, 1968)
Io, Agata e tu (Programma Nazionale, 1970)
Canzonissima 1970 (Programma Nazionale, 1970-1971)
Canzonissima 1971 (Programma Nazionale, 1971-1972)
Milleluci (Programma Nazionale, 1974)
Canzonissima 1974 (Programma Nazionale, 1974-1975)
La hora de Raffaella (TVE 1, 1976)
Ma che sera (Rete 1, 1978)
Raffaella Show (Rete 1, 1978)
Saint Vincent estate '79 (Rete 1, 1979) Concorrente
Applauso (Tv private, 1979)
Millemilioni (Rete 2, 1981)
Fantastico 3 (Rete 1, 1982-1983)
Magic night (Rete 1, 1983)
Azzurro 1983 (Rete 2, 1983) Concorrente
Speciale Tg1 - Elezioni politiche (Rete 1, 1983)
Pronto, Raffaella? (Rai 1, 1983-1985)
Buon compleanno Tv (Rai 1, 1984)
Buonasera Raffaella (Rai 1, 1985-1986)
Dietro le quinte di un varietà (Rai 1, 1986)
Sfogliando le pagine di un varietà (Rai 1, 1986)
Domenica in (Rai 1, 1986-1987)
Tivù Tivù (Canale 5, 1987) Inviata speciale
Raffaella Carrà Show (Canale 5, 1988)
Speciale Raffaella Carra’ Show (Canale 5, 1988)
Pubblico e privato del Raffaella Carra' Show (Canale 5, 1988)
Il principe azzurro (Canale 5, 1989)
Raffaella Venerdì Sabato Domenica - Ricomincio da due (Rai 2, 1989-1990)
Raffaella Venerdì Sabato Domenica... E saranno famosi (Rai 2, 1989-1990)
Uno, due, tre...Rai - Vela d'oro '90 (Rai 1, 1990)
Weekend con Raffaella Carra' - Ricomincio da due (Rai 2, 1990-1991)
Bellissimo Beautiful (Rai 2, 1990)
Telegatti 1991 (Canale 5, 1991)
Cuando calienta el sol (Rai 1 - TVE 1, 1991)
Fantastico 12 (Rai 1, 1991-1992)
Anteprima UmbriaFiction TV (Rai 2, 1992)
La parola ai bambini - Pronto, Raffaella? (Rai 1, 1992)
Sevilla sogna (Rai 1, TVE 1, 1992)
Hola Raffaella! (TVE 1, 1992-1994)
A las 8 con Raffaella (TVE 1, 1993-1994)
En casa con Raffaella (Telecinco, 1994-1995)
Carràmba! Che sorpresa (Rai 1, 1995-1998, 2002)
Tutti in una notte (Rai 1, 1996, 1998)
Anteprima di Carràmba! Che sorpresa (Rai 1, 1996)
40 minuti con Raffaella (Rai 1, 1996-1997)
Carràmba! Che fortuna (Rai 1, 1998-2001, 2008-2009)
Centoventitré (Rai 1, 1998-1999)
I Fantastici di Raffaella (Rai 1, 1999)
Telegatti 2000 (Canale 5, 2000)
Festival di Sanremo 2001 (Rai 1, 2001)
Dopo il Festival tutti da me (Rai 1, 2001)
L'uomo che si innamorò di Dio (Rai 1, 2002)
Sogni (Rai 1, 2004)
Telegatti 2004 (Canale 5, 2004)
Contigo (TVE 1, 2004)
Amore (Rai 1, 2006)
Salvemos Eurovision (La 1, 2008)
Europasión (La 1, 2008)
Salvemos Eurovision con Chikilicuatre (La 1, 2008)
Saturday Night Live (Cuatro, 2009)
56º Eurovision Song Contest (Rai 5, Rai 2, 2011)
The Voice of Italy (Rai 2, 2013-2014, 2016) Coach
Forte Forte Forte (Rai 1, 2015) Giurata
60 anos juntos (La 1 e La 2, 2016)
A raccontare comincia tu (Rai 3, 2019)
Autrice |
Furore (Rai 2, 1997-2001, 2003, 2017)
Navigator (Rai 1, 1999)[22]
Segreti e bugie (Rai 1, 1999)
Il Gran Concerto (Rai 3, 2008-2011)
Forte Forte Forte (Rai 1, 2015)
Programmi radiofonici |
Raffaella col microfono a tracolla (Rai Radio 2, 1969)[23]
Gran varietà (Rai Radio 2, 1972-1973, 1975-1976)
Incontro con Raffaella Carrà (Rai Radio 2, 1979)
Carràdio che sorpresa (Radio Italia, 1996)
Pubblicità |
Big Bon Agip (1971)
Stock (1975-1977)
Scavolini (1984-1987)
Motta (1988)
Banco Central Hispano (1993) per la TV spagnola
Valleverde (1997-1999)
Danone - Danacol (2010-2012)
TIM (2011)
Opere letterarie |
L'isola dell’incanto, (1987, Arnoldo Mondadori Editore)
Le ricette di Raffaella, (1991, Arnoldo Mondadori Editore)
Note |
^ Raffaella Carrà 75 anni oggi: celebriamo la storia (galattica) di un'icona intramontabile, in Gioia, 18 giugno 2018. URL consultato il 15 settembre 2018.
^ (ES) Lorena Pacho, Raffaella Carrà, el mito cumple 75 años, in El País, 19 giugno 2018. URL consultato il 15 settembre 2018.
^ (ES) RAFFAELLA CARRA// Icono del espectáculo italiano — Radio Imagina, in Radio Imagina, 14 maggio 2012. URL consultato il 15 settembre 2018.
^ 75 anni di Raffaella Carrà, icona da Trieste in giù - VanityFair.it, in VanityFair.it, 1529295344. URL consultato il 15 settembre 2018.
^ [1]
^ [2]
^ Raffaella Carrà: "Mio padre? Mi chiamava per sapere se ero ancora vergine" - Perizona Magazine, in Perizona Magazine. URL consultato il 28 novembre 2018.
^ Raffaella Carrà: "Mio padre mi chiamava per chiedermi se ero ancora vergine", in ilGiornale.it. URL consultato il 28 novembre 2018.
^ [3]
^ Scheda Imdb, su imdb.com.
^ Gigi Vesigna, Sorprese VIP, in Oggi, 5 giugno 2013, p. 74-80.
^ Gli eroi in bianconero: Gino STACCHINI - Tutto Juve
^ .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
Intervista a Raffaella Carrà[collegamento interrotto], Mixer 1985
^ Fonte: Internet Movie DataBase (IMDB)
^ [4]
^ Martini, pp. 21-34
^ Fonte: Repubblica
^ FIMI - Federazione Industria Musicale Italiana - Classifiche Archiviato il 25 febbraio 2014 in Internet Archive.
^ FIMI - Federazione Industria Musicale Italiana - Classifiche Archiviato il 23 febbraio 2012 in Internet Archive.
^ Raffaella Carrà "Dama" di Spagna: «Il mio ombelico scoperto simbolo di libertà», su ilmessaggero.it, Il Messaggero, 13 ottobre 2018. URL consultato il 14 ottobre 2018.
^ il Resto del Carlino, Raffaella Carrà a Ravenna, in città per registrare una puntata del suo nuovo programma, su il Resto del Carlino, 1550038678000. URL consultato il 15 febbraio 2019.
^ Raiuno, da lunedì il via a «Navigator» con Enzo Decaro Un viaggiatore in tv Il programma è di Japino e Carrà - La Nuova Sardegna, in Archivio - La Nuova Sardegna. URL consultato il 13 gennaio 2018.
^ Il focolare radio - TV 1969, su ilfocolare-radiotv.blogspot.it.
Bibliografia |
- Paolo Martini, TV sorrisi e milioni, Grandi Edizioni Italiane, 1985, ISBN 88-345-0020-2.
- Joseph Baroni, Dizionario della televisione, Raffaello Cortina Editore, 2005, ISBN 88-7078-972-1.
- Aldo Grasso (a cura di), Enciclopedia della televisione, 3aed., Garzanti Editore, 2008, ISBN 978-88-11-50526-6.
Le Ricette di Raffaella di Raffaella Carrà, 1991- Enrico Lancia e Roberto Poppi (a cura di), Le attrici: dal 1930 ai giorni nostri, Roma: Gremese Editore, 1999, p. 70.
- Le teche Rai, la prosa televisiva dal 1954 al 2008.
- Le teche Rai, il varietà televisivo dal 1954 al 2008.
Raffabook di Fabio Canino
Mito In Tre Minuti di Antimo Verde
Grazie Raffa di Valeria Muccifora, Castelvecchi, 2000
Gli ospiti di Raffaella / libro a tiratura limitata distribuito alla Stampa
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Collegamenti esterni |
Carramba che Raffa! - Regina dello spettacolo La Storia siamo noi
(EN) Raffaella Carrà, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- Scheda su Raffaella Carrà in Discogs
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 4152221 · ISNI (EN) 0000 0000 5545 6794 · SBN ITICCUCFIV47765 · LCCN (EN) n93120201 · GND (DE) 134344006 · BNF (FR) cb13928685b (data) |
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