Ashmolean Museum









































Ashmolean Museum
(EN) Ashmolean Museum of Art and Archaeology

Ashmolean Museum Entrance March 2015.png
Ingresso dell'Ashmolean Museum
Ubicazione
Stato
Regno Unito Regno Unito
Località Oxford
Indirizzo Beaumont Street,
Oxford OX1 2PH
Caratteristiche
Tipo
arte, scultura
Fondatori Elias Ashmole
Apertura
24 maggio 1683
Direttore Alexander Sturgis

Sito web

Coordinate: 51°45′20.02″N 1°15′38.02″W / 51.75556°N 1.26056°W51.75556; -1.26056


L'Ashmolean Museum of Art and Archaeology (in italiano Museo ashmoleano di arte e archeologia) fa parte del sistema museale dell'Università di Oxford, nella omonima città. Fu fondato nel 1683 ed è uno dei musei pubblici più antichi al mondo e il più antico in Europa.


Si trova dislocato nella Beaumont Street, nel centro della città. Possiede, tra le altre collezioni, la Bates Collection (sugli strumenti musicali), il Creswell Archive (sull'architettura islamica) ed una sezione di egittologia. Comprende, naturalmente, anche collezioni di arte antica e moderna. Al momento diverse gallerie sono chiuse per lavori di ristrutturazione.


Deve il suo nome al collezionista e storico Elias Ashmole, che raccolse le opere che andarono a costituire il primo nucleo del museo.




Indice






  • 1 Storia


  • 2 Rinnovamento dei locali


  • 3 Collezioni


  • 4 Custodi e direttori


  • 5 Note


  • 6 Altri progetti


  • 7 Collegamenti esterni





Storia |




Prospetto dell'Ashmolean Museum, realizzato da C.D. Laing basandosi sui disegni di Cockerell


Il museo fornisce una degna sistemazione agli oggetti collezionati da Elias Ashmole e da John Tradescant il Vecchio. L'elenco delle opere accumulate dai due era molto vasto, e spaziava in ogni settore artistico; vi erano infatti monete antiche, libri, incisioni, campioni di minerali ed esemplari imbalsamati di specie animali.


La collezione annoverava addirittura un dodo imbalsamato, che però nel 1755 era talmente divorato dalle tarme che i curatori del museo decisero di bruciarlo, ad eccezione della testa e di un artiglio (tuttora conservati). Il museo fu ufficialmente inaugurato il 24 maggio 1683, grazie all'impulso di Robert Plot che ne divenne il primo direttore. La sede originaria del museo, oggi nota come «Old Ashmolean», è talvolta attribuita a Sir Christopher Wren o Thomas Wood.[1]


Dopo il trasferimento delle varie collezioni in nuovi musei, l'edificio dell'Old Ashmolean a Broad Street venne degradato a ufficio per l'Oxford English Dictionary. Dal 1924, gli spazi sono stati occupati dal Museum of the History of Science, che conserva gli strumenti scientifici donati all'università da Lewis Evans.


L'edificio attuale, progettato da Charles Cockerell nel 1841-45 in stile neoclassico,[2] è ubicato a Beaumont Street. Il museo vanta un ricco e pregevole patrimonio di opere d'arte, raccogliendo alcune fra le più importanti collezioni di quadri preraffaelliti, di maioliche, e di argenti inglesi. Notevole è anche la raccolta di manufatti archeologici, di cui fanno parte i ritrovamenti di Arthur Evans, numerose ceramiche greche e minoiche e un ragguardevole numero di reperti egizi (non a caso, l'edificio ospita anche il Griffith Institute, dedicato agli studi dell'egittologia).



Rinnovamento dei locali |




Il nuovo atrio, frutto della matita di Rick Mather


Gli interni dell'Ashmolean sono stati coinvolti in un vasto intervento di modernizzazione, che ha donato al museo un ristorante e una nuova libreria.


I lavori di ristrutturazione, durati tre anni (dal 2006 al 7 novembre 2009), vennero affidati a Rick Mather e alla compagnia Metaphor, sponsorizzata dai Fondi del Gioco del Lotto. L'intervento, dal costo complessivo di $98,2 milioni,[3] ha consentito la realizzazione di una struttura più moderna, con l'aggiunta di due nuovi piani (divenuti quindi cinque), il raddoppiamento degli spazi espositivi e la creazione di un centro educativo.[4]


I grandi lavori intrapresi in quel triennio furono affiancati da altri forse meno appariscenti. ma altrettanto importanti ed impegnativi che riguardarono l'inaugurazione delle nuove gallerie sulla Nubia e l'Antico Egitto, fortemente volute da una consistente serie di mecenati, fra cui David Sainsbury, Selz Foundation e Mr Christian Levett.



Collezioni |


Di seguito vengono riportate le opere maggiori del museo:



  • Il carrello di Lucera, gruppo di bronzetti con figure umane ed animali, datato all'VIII secolo a.C. e ritrovato a Lucera[5];

  • Disegni di Michelangelo, Raffaello Sanzio e Leonardo da Vinci;

  • Opere di Pablo Picasso, Giambattista Pittoni, Paolo Uccello (notevole la Caccia notturna), Anthony van Dyck, Pieter Paul Rubens, Paul Cézanne, John Constable, Tiziano, Claude Lorrain, Samuel Palmer, John Singer Sargent, Gustave Courbet, Piero di Cosimo, William Holman Hunt e Edward Burne-Jones;

  • Acquarelli e disegni di William Turner;

  • Lo Stradivari Messiah, violino realizzato a Cremona da Antonio Stradivari;

  • Il Pissarro Family Archive, donato al museo negli anni cinquanta, e costituito da dipinti, stampe, disegni, libri e lettere di Camille Pissarro, Lucien Pissarro, Orovida Camille Pissarro, e altri membri della famiglia Pissarro;[6]

  • Un abito arabo da cerimonia di Thomas Edward Lawrence;

  • Una maschera mortuaria di Oliver Cromwell;

  • Un consistente numero di papiri di Ossirinco;

  • Più di trenta medaglioni d'oro romani provenienti dalle catacombe di Roma;

  • Gli Arundel marbles, collezione di sculture ed epigrafi greche antiche

  • Il Marmor Parium, primo esempio riscontrato di documento greco con impostazione cronologica;

  • Il mantello da cerimonia di Capo Powhatan;

  • La lanterna che Guy Fawkes usò nel 1605 in occasione della Congiura delle polveri;

  • La collezione minoica di Arthur Evans, la più grande al di fuori di Creta.



Custodi e direttori |





Elias Ashmole, fondatore del museo














































































Custode
Dal
Al

Robert Plot
1683
1691

Edward Lhuyd
1691
1709
David Parry
1709
1714
John Whiteside
1714
1729
George Huddesford[7]
1732
1755
William Huddesford[7]
1755
1772
John Shute Duncan
1823
1829
Philip Duncan
1829

John Henry Parker
1869


Arthur Evans
1884
1908
David George Hogarth
1909
1927
Edward Thurlow Leeds
1928
1945
Karl Parker
1945
1962
Robert W. Hamilton
1962
1973

A partire dal 1973, il ruolo del «custode» venne sostituito da quello di «direttore»:

































Direttore
Dal
Al
David Piper
1973
1985
Christopher White
1985
1997
Roger Moorey
1997
1998
Christopher Brown
1998[8]
2014
Alexander Sturgis
2014
in carica


Note |




  1. ^ Salter, H. E. & Lobel, Mary D. (editori), Victoria County History, in A History of the County of Oxford, vol. 3, 1954, 47–49.


  2. ^ Alden's Oxford Guide, Oxford, Alden & Company, 1946, p. 105.


  3. ^ Vogel, Carol, Director of Ashmolean Museum at Oxford to Step Down, in New York Times, 20 giugno 2013.


  4. ^ «The galleries are quirky and unpredictable, full of nooks and crannies and yet completely navigable even to the dyspraxically challenged, like me. That's as much to do with the layout by the exhibition designers Metaphor as with the architecture», tratto da Richard Dorment, The reopening of The Ashmolean, review, in Telegraph (Londra), 2 novembre 2009 (archiviato il 5 novembre 2009). Più di un parametro tra urlmorto e deadurl specificato (aiuto)


  5. ^ Luisa Pietropaolo (a cura di), Sformate immagini di bronzo. Il Carrello di Lucera tra VIII e VII secolo a.C. (catalogo della mostra, Lucera 2002), Foggia 2002.


  6. ^ Ashmolean Museum, in Ashmolean website. URL consultato il 4 marzo 2014.


  7. ^ ab M. St John Parker, ‘Huddesford, William (bap. 1732, d. 1772)’, Oxford Dictionary of National Biography, Oxford University Press, Sept 2004; online edn, Jan 2008 accessed 16 Feb 2010


  8. ^ Ashmolean Annual Report 1997-1998 Oxford University Gazette (9 December 1998)



Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file sull'Ashmolean Museum


Collegamenti esterni |






  • (EN) Sito ufficiale, su ashmolean.org. Modifica su Wikidata


  • Canale ufficiale, su YouTube. Modifica su Wikidata


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Controllo di autorità
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