Torri di Quartesolo
Torri di Quartesolo comune | |||
---|---|---|---|
Ponte sul fiume Tesina, attribuito ad Andrea Palladio | |||
Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Veneto | ||
Provincia | Vicenza | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Ernesto Ferretto (lista civica) dal 26-5-2014 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 45°31′N 11°37′E / 45.516667°N 11.616667°E45.516667; 11.616667 (Torri di Quartesolo) | ||
Altitudine | 30 m s.l.m. | ||
Superficie | 18,67 km² | ||
Abitanti | 11 809[1](31-12-2015) | ||
Densità | 632,51 ab./km² | ||
Frazioni | Lerino, Marola | ||
Comuni confinanti | Gazzo (PD), Grumolo delle Abbadesse, Longare, Quinto Vicentino, Vicenza | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 36040 | ||
Prefisso | 0444 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 024108 | ||
Cod. catastale | L297 | ||
Targa | VI | ||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa) | ||
Nome abitanti | quartesolani | ||
Patrono | Santi Gervasio e Protasio | ||
Giorno festivo | 19 giugno | ||
Cartografia | |||
Torri di Quartesolo | |||
Posizione del comune di Torri di Quartesolo all'interno della provincia di Vicenza | |||
Sito istituzionale | |||
Torri di Quartesolo (Le Tóri in veneto[2]) è un comune italiano di 11 809 abitanti[1] della provincia di Vicenza in Veneto.
Indice
1 Storia
1.1 Toponimi
1.2 Epoca antica e Medioevo
1.3 Età moderna e contemporanea
2 Monumenti e luoghi d'interesse
2.1 Architetture religiose
2.2 Architetture civili
3 Società
3.1 Evoluzione demografica
4 Cultura
4.1 Istruzione
4.2 Eventi
5 Geografia antropica
5.1 Marola
5.1.1 Storia
5.2 Lerino
5.2.1 Storia
6 Amministrazione
6.1 Altre informazioni amministrative
7 Note
8 Bibliografia
9 Voci correlate
10 Altri progetti
Storia |
.mw-parser-output .vedi-anche{border:1px solid #CCC;font-size:95%;margin-bottom:.5em}.mw-parser-output .vedi-anche td:first-child{padding:0 .5em}.mw-parser-output .vedi-anche td:last-child{width:100%}
Toponimi |
"Torri" si riferisce chiaramente alle opere difensive qui erette dai Vicentini nel medioevo. "Quartixolum" è invece più antico e rimanda al latino quartum milium solum cioè un luogo che distava quattro miglia romane (circa 6 km) da Vicenza[2].
Si è ipotizzato che "Lerino" derivi da "Larine", isoletta a fronte della Provenza nella quale sorgeva il cenobio, dedicato a San Martino di Tours, oppure da Larin, da lares (cioè "focolare" o "dei della casa"). Nel 1297 i documenti riportano "Lerinum"[3].
Per "Marola" vi sono varie interpretazioni: dalla famiglia romana de Maruli, oppure da Marula o Mara, che significano rispettivamente palude e canale, e questa è l'interpretazione più realistica, rispondendo alla conformazione geologica del terreno. Il nome definitivo di Marola appare in un documento del 1262, il Regestum Possessionum Comunis Vincentie[3].
Epoca antica e Medioevo |
In epoca romana il territorio di Torri di Quartesolo era attraversato da un'importante strada romana, la via Gallica; è perciò probabile che fosse interessato da stanziamenti umani. Torri di Quartesolo, in particolare, distava quattro miglia da Vicenza, da cui il nome in latino del centro abitato (Ad Quartum), che esisteva già in questa epoca storica. A Lerino è stato rinvenuto un cippo riportante il nome di due famiglie romane.
Le torri di Quartixolus de subtus, così chiamato per distinguerlo dal Quartixolus de supra che è l'attuale frazione di Setteca', furono edificate dai vicentini a protezione della vicina città nel primo periodo comunale - il XII secolo - caratterizzato dalle rivalità con Padova. Le fortificazioni furono costruite nel punto in cui il fiume Tesina, dopo che vi è confluito l'Astico ed ingrossato dal Tribolo e dalla Tergola, tagliando la strada per Padova "perde – come scriveva Filippo Pigafetta – la nominanza nel Bacchíglione".
Qui si trovavano una o più torri che lo storico padovano Albertino Mussato (1261 – 1329) chiama "Bitifredo". Egli parla con diretta cognizione della fortificazione vicina al ponte sul Tesina ed afferma che i padovani "sopra il ponte trovarono impedimento", ma finalmente "presero una torre nella quale uccisero tutte le guardie dello Scaligero (Cangrande)". Lo scontro in questione avvenne nell'aprile del 1313 ed è assai probabile che in quell'occasione i padovani abbiano distrutto la torre del ponte[4].
Nella cronaca del Pagliarino[5], infatti, si legge che "nel 1315 li Signori della Scala ristaurarono la torre del Quartisolo la quale molto tempo avanti era stata spianata da padovani et fu ristaurata accioché i padovani non infestassero con le armi et il fuoco li sobborghi della città".
La distruzione definitiva delle Torri di Quartixolus de subtus ebbe luogo nel 1387 quando Antonio della Scala - come narra la cronaca di Conforto da Costozza[6] - ormai sull'orlo della disfatta e temendo di non poterle difendere, le fece demolire; di esse, da quel momento, non si parla più[7].
Verso la metà del Trecento, durante la signoria scaligera, il territorio di Torri fu sottoposto, sotto l'aspetto amministrativo, al Vicariato civile di Camisano e tale rimase, anche sotto la dominazione veneziana, sino alla fine del XVIII secolo[8].
Età moderna e contemporanea |
Nel Cinquecento il ponte sul Tesina venne ricostruito su progetto di Andrea Palladio e nel corso del medesimo secolo vennero costruite anche le ville Da Porto.
All'arrivo delle truppe napoleoniche nel 1797 Torri subì un violento saccheggio e - con il Dipartimento del Bacchiglione - vennero unificati in un solo comune i paesi di Torri, Lerino e Marola, che fino ad allora avevano goduto di vita autonoma.
Con il congresso di Vienna del 1815 si viene a creare il Lombardo Veneto, regno dipendente all'Austria Ungheria e con esso il suo inevitabile cambio di Governo. La dominazione asburgica durerà fino al 22 ottobre 1866, data della pace di Vienna ed annessione al regno d'Italia.
Durante le due guerre mondiali vi furono numerose vittime e, nella seconda, soprattutto Torri e Lerino subirono violenti bombardamenti. Nell'ultimo trentennio si è verificata una notevole esplosione demografica, dovuta anche al sorgere di molteplici attività industriali, artigianali e commerciali.
In pochissimi chilometri sono sorte due grandi aree commerciali: quella denominata "Le Piramidi" (che con i suoi 150 negozi in un unico blocco, i grandi magazzini, i pub, le discoteche e la multisala cinematografica è diventata uno dei maggiori poli commerciali del Veneto), e il centro "Palladio" di 100 negozi, solo per poche decine di metri amministrativamente entro il territorio del Comune di Vicenza, ma di fatto gravitante su Torri.
Presso la grande sede di "Centro Torri" ("Torri 1" e "Torri 2") sono accentrati servizi bancari ed amministrativi. I due grandi palazzi furono edificati dalla ex-Banca Cattolica del Veneto rispettivamente nel 1974 e nel 1979.
Monumenti e luoghi d'interesse |
Architetture religiose |
- Chiesa parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio, a Torri
- L’attuale chiesa di Torri fu ricostruita nel dopoguerra perché la precedente fu bombardata dagli alleati il 24 aprile 1945, nel tentativo di colpire il ponte, rimasto indenne, allo scopo di ritardare la ritirata delle truppe tedesche[9].
- Chiesa parrocchiale dedicata alla Presentazione del Signore, a Marola
- Fu completata nel 1881, sostituendo la precedente, dedicata a Santa Maria
- Chiesa parrocchiale di San Martino, a Lerino
- La prima fondazione risale al XIII secolo, fu ricostruita nel 1742 e più volte restaurata. Conserva al suo interno una pregevole scultura della Madonna col Bambino in pietra policroma degli inizi del Quattrocento e i tondi Misteri del Rosario, dipinti da Giulio Carpioni nel Seicento.
Architetture civili |
- Villa Da Porto Slaviero, a Torri
- Fu fatta costruire nel Cinquecento dal conte Porto. In seguito la proprietà passò ai conti Velo e poi ancora a Giovanni Battista Clementi che, infine, nel 1920 la cedette alla famiglia Slaviero, attuale proprietaria. Nel corso degli anni l'interno della villa è stato completamente ristrutturato.
- Villa Da Porto Rigon, a Torri
- Ponte sul fiume Tesina
- Attribuito ad Andrea Palladio, ma ricostruito.
Società |
Evoluzione demografica |
Abitanti censiti[10]
Cultura |
Istruzione |
A Torri, capoluogo e frazioni, vi sono quattro scuole dell'infanzia (di cui tre private), quattro scuole primarie (di cui una privata) e due scuole secondarie inferiori[11]. Sono presenti un asilo nido e due sezioni di asilo nido presso scuole dell'infanzia, tutti privati.
Nel capoluogo vi è anche la Biblioteca civica, che fa parte della rete di biblioteche vicentine.
Eventi |
.mw-parser-output .avviso .mbox-text-div>div,.mw-parser-output .avviso .mbox-text-full-div>div{font-size:90%}.mw-parser-output .avviso .mbox-image div{width:52px}.mw-parser-output .avviso .mbox-text-full-div .hide-when-compact{display:block}
Geografia antropica |
Frazioni del Comune di Torri sono Marola e Lerino.
Altre località sono Stradone, Vedelleria, Castello, Marconi, Risaro, Guizze, Ghiotto, Cantarana, Sinigaglia
Marola |
Storia |
Nella "Cronica di Ecelino" si accenna a non meglio identificati "castellani di Marola" e ciò proverebbe l'esistenza in questa località di un castello antico, molto probabilmente del tipo di quelli sorti nel secolo X a protezione della chiesa e degli abitanti dalle scorrerie degli Ungari[12].
Marola è la più grande tra le frazioni di Torri di Quartesolo.
Dagli inizi del 2000 ha subito uno sviluppo intenso e senza sosta, passando da frazione di campagna a prolungamento della città.
Marola è legata al fiume che vi scorre, ossia il fiume Tesina, che da sempre accompagna la storia di tutto il comune di Torri di Quartesolo.
Il baricentro della frazione è nella sua chiesa parrocchiale, ma le attività commerciali principali si svolgono lungo Via dal Ponte, ovvero lungo il collegamento Marola-Lerino. Di grande importanza anche Via Stradone che collega la frazione ai comuni limitrofi.
Marola è ricordata anche per la beata Mamma Rosa.
Lerino |
Storia |
Nel 1181 le monache benedettine di San Pietro, cui apparteneva la giurisdizione sulla circoscrizione pievana di Grumolo, cedettero il castello di Lerino (castrum Lidrini) ai decani di questa villa, che agivano per conto dei "vicini", ossia gli appartenenti al vicus di Lerino. Dall'atto notarile rogato per tale cessione si può comprendere l'importanza del castello ("est circumdatum aqua et fossato") e che i vicini erano tenuti alla sua manutenzione e difesa.
Il castello di Lerino si chiamava anche "castrum Belfredi", probabilmente dal nome di uno dei feudatari che lo avevano tenuto, ed era ancora in efficienza nel 1256 quando ne ritornavano nuovamente in possesso le monache di San Pietro.
Il silenzio dei documenti dopo il Duecento induce a ritenere che anche il castello di Lerino sia rimasto distrutto, come tantissimi altri, nel corso della lunga guerra tra i padovani e i veronesi nel secolo successivo[13].
A Lerino transita la linea ferroviaria Milano-Venezia, una delle tratte ferroviarie più importanti d'Italia.
Amministrazione |
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1980 | 1990 | Giampietro Busatta | Democrazia Cristiana | Sindaco | Anagrafe degli Amministratori Articolo GDV |
1990 | 1995 | Tarcisio Oliviero | Democrazia Cristiana | Sindaco | Anagrafe degli amministratori |
1995 | 2004 | Gastone Valente | Centro-sinistra | Sindaco | Anagrafe degli amministratori |
2004 | 2014 | Diego Marchioro | Centro-sinistra | Sindaco | Anagrafe degli amministratori |
2014 | In carica | Ernesto Ferretto | Lista "Torri nel cuore" | Sindaco | Anagrafe degli amministratori |
Altre informazioni amministrative |
La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1987 distacco di territori aggregati al comune di Vicenza e aggregazione di territori staccati dal comune di Vicenza (zone disabitate)[14].
Note |
^ ab Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2015.
^ ab AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 780.
^ ab Sito del Comune - Storia
^ Dalla cronaca si rileva non solo una precisa descrizione dei luoghi e dei fatti, ma anche una malcelata soddisfazione del cronista per come erano andate le cose. L'anno precedente, 1312, il Mussato era stato fatto prigioniero dai vicentini nella battaglia persa dai padovani presso il borgo di San Pietro.
^ Giambattista Pagliarino, Croniche di Vicenza, 1663, III, 152
^ Conforto da Costozza, Frammenti di storia vicentina (aa.1371-1387), a cura di C. Steiner, in RIS, 2, XIII/1, Città di Castello, 1915
^ Antonio Canova e Giovanni Mantese, I castelli medievali del vicentino, Accademia Olimpica, Vicenza, 1979, pp. 89-90
^ Canova e Mantese, op. cit., pp. 24-25
^ Sito della parrocchia - Storia, su parrocchiatorri.org. URL consultato l'8 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2016).
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
^ Sito dell'Istituto comprensivo di Torri
^ Canova e Mantese, op. cit., p. 91
^ Canova e Mantese, op. cit., pp. 90-91
^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3
Bibliografia |
- Augusto Ferrari e Sandro Mazzarol, Torri di Quartesolo e il suo territorio: memorie storiche, Vicenza, La grafica veneta, 1981
- Giovanni Mantese, Memorie storiche della Chiesa vicentina, I, Dalle origini al Mille, Vicenza, Accademia Olimpica, 1952 (ristampa 2002).
- Giovanni Mantese, Memorie storiche della Chiesa vicentina, II, Dal Mille al Milletrecento, Vicenza, Accademia Olimpica, 1954 (ristampa 2002).
- Giovanni Mantese, Memorie storiche della Chiesa vicentina, III/1, Il Trecento, Vicenza, Accademia Olimpica, 1958 (ristampa 2002).
- Fernando Rigon, La chiesa parrocchiale di Torri di Quartesolo, Torri Di Quartesolo, Parrocchia Santi Gervasio e Protasio, 1992
Voci correlate |
- Ponte sul Tesina
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Torri di Quartesolo
.mw-parser-output .navbox{border:1px solid #aaa;clear:both;margin:auto;padding:2px;width:100%}.mw-parser-output .navbox th{padding-left:1em;padding-right:1em;text-align:center}.mw-parser-output .navbox>tbody>tr:first-child>th{background:#ccf;font-size:90%;width:100%}.mw-parser-output .navbox_navbar{float:left;margin:0;padding:0 10px 0 0;text-align:left;width:6em}.mw-parser-output .navbox_title{font-size:110%}.mw-parser-output .navbox_abovebelow{background:#ddf;font-size:90%;font-weight:normal}.mw-parser-output .navbox_group{background:#ddf;font-size:90%;padding:0 10px;white-space:nowrap}.mw-parser-output .navbox_list{font-size:90%;width:100%}.mw-parser-output .navbox_odd{background:#fdfdfd}.mw-parser-output .navbox_even{background:#f7f7f7}.mw-parser-output .navbox_center{text-align:center}.mw-parser-output .navbox .navbox_image{padding-left:7px;vertical-align:middle;width:0}.mw-parser-output .navbox+.navbox{margin-top:-1px}.mw-parser-output .navbox .mw-collapsible-toggle{font-weight:normal;text-align:right;width:7em}.mw-parser-output .subnavbox{margin:-3px;width:100%}.mw-parser-output .subnavbox_group{background:#ddf;padding:0 10px}
.mw-parser-output .CdA{border:1px solid #aaa;width:100%;margin:auto;font-size:90%;padding:2px}.mw-parser-output .CdA th{background-color:#ddddff;font-weight:bold;width:20%}
Controllo di autorità | VIAF (EN) 157290827 |
---|