Provincia di Venezia
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Provincia di Venezia ex provincia | |||
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Palazzo Corner, sede della Provincia. | |||
Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Veneto | ||
Amministrazione | |||
Capoluogo | Venezia | ||
Data di istituzione | 23 dicembre 1866 | ||
Data di soppressione | 31 agosto 2015 | ||
Territorio | |||
Coordinate del capoluogo | 45°26′23″N 12°19′55″E / 45.439722°N 12.331944°E45.439722; 12.331944 (Provincia di Venezia) | ||
Superficie | 2 472,91 km² | ||
Abitanti | 857 841[1](31-12-2013) | ||
Densità | 346,9 ab./km² | ||
Comuni | 44 comuni | ||
Province confinanti | Treviso, Pordenone, Udine, Rovigo, Padova | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 30121-30176 Venezia, 30010-30039 | ||
Prefisso | 041, 049, 0421, 0422, 0426, 0431 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
ISO 3166-2 | IT-VE | ||
Codice ISTAT | 027 | ||
Targa | VE | ||
Cartografia | |||
Sito istituzionale | |||
La provincia di Venezia è stata una provincia italiana del Veneto di 857.841 abitanti.[1]
Indice
1 Storia
2 Geografia fisica
2.1 Chioggia
2.2 Riviera del Brenta e Miranese
2.3 Veneto Orientale
2.3.1 Sandonatese
2.3.2 Portogruarese
3 Società
3.1 Evoluzione demografica
4 Amministrazione
5 Comuni
6 Note
7 Voci correlate
8 Altri progetti
9 Collegamenti esterni
Storia |
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Fu dapprima abitata dagli Euganei; successivamente, in epoca protostorica, fu occupata dai Veneti. Essi, designati anche come Paleoveneti, si insediarono nell'attuale territorio della provincia (XI secolo a.C.), integrandosi con gli Euganei. Secondo la leggenda, erano guidati da Antenore, il quale, fuggendo da Troia, condusse il popolo degli Èneti, popolo alleato proveniente dalla Paflagonia, ad abitare le coste del Mar Adriatico.
Essendo Veneti e Romani popoli alleati, la latinizzazione dei primi fu pacifica. Nel 102 a.C. i Romani sconfissero nella zona Cimbri e Germani, aumentando così la loro influenza nel territorio fino a formare la Regio X Venetia et Histria. La nascita di Venezia non ha date precise. Circa nel 570 alcuni profughi provenienti dall'entroterra, specialmente da Aquileia, si rifugiarono in alcune isole della Laguna di Venezia al fine di sfuggire alle frequenti invasioni barbariche. Al quel tempo il territorio della provincia faceva parte dell'Impero Bizantino (Esarcato di Ravenna).
Con il passare dei secoli Venezia si fece sempre più indipendente e nel 697, ad Eracliana, venne eletto il primo doge. Successivamente, con la distruzione di Eracliana (805), la capitale fu spostata a Rialto (Venezia).
Nel Basso Medioevo, Venezia, ormai importante repubblica marinara, è totalmente indipendente da Bisanzio e inizia la sua espansione nell'entroterra. Nel 1260 fu sconfitta la famiglia degli Ezzelini. In risposta alle minacciose mire espansionistiche dei Visconti di Milano, nel 1395 anche Venezia cominciò a invadere i territori vicini. Già nel 1410 i territori della Regio X Venetia et Histria erano riuniti, comprese Padova e Verona. All'inizio nel XVI secolo la repubblica comprendeva i territori dalle Alpi Giulie a Crema, l'Istria, la Dalmazia, Cipro e parte della Morea. L'"Atlantizzazione" conseguente alla scoperta dell'America di Cristoforo Colombo, la caduta dell'Impero Bizantino e il rafforzamento dell'Impero Ottomano indebolirono i commerci nel mar Mediterraneo e la Repubblica dapprima orientò la sua economia all'agricoltura, poi si rese neutrale.
Nel 1797 Napoleone invase la Repubblica e con i trattati di Campoformido la cedette all'Austria. Dopo la sconfitta definitiva di Napoleone, l'Impero austriaco fondò una provincia di Venezia sulla circoscrizione del Dipartimento Adriatico, ente a sua volta istituito dal Governo del Regno Italico napoleonico. Il Dipartimento comprendeva il territorio del Dogado a cui furono, a più riprese, aggregati i cantoni friulani (suddivisione amministrativa francese equivalente al mandamento) di Aquileia, Latisana e Portogruaro. Con la dominazione austriaca il Dipartimento fu convertito nella provincia di Venezia, a cui furono però sottratti i mandamenti friulani, che vennero reinseriti nella provincia del Friuli (tranne il mandamento di Portogruaro che rimase a Venezia). Col passaggio all'Italia si celebrarono le prime elezioni provinciali, il 23 dicembre 1866.[2]
Geografia fisica |
La provincia di Venezia è sostanzialmente una realtà eterogenea, che unisce all'interno di un unico territorio più circondari [1]:
Venezia;
Chioggia;
Cavarzere e Cona;
Riviera del Brenta;
Miranese;
Sandonatese;
Portogruarese.
I comuni di Chioggia, Cavarzere e Cona costituiscono un'exclave separata dal resto della provincia, confinante con le provincia di Padova e provincia di Rovigo.
La morfologia del territorio evidenzia le oggettive difficoltà di inter-relazioni socioeconomiche tra le varie realtà dei singoli circondari e comuni. Si nota che la provincia ha un territorio a di forma a "banana" con una lunghezza che misura all'incirca 120 km, e con una larghezza media di circa 25 km. Inoltre, la diversità è amplificata dalla vicinanza di importanti realtà cittadine appena al di là del confine (come Padova, Treviso e Pordenone) che molto spesso fungono da richiamo molto più forte della stessa città capoluogo, di cui peraltro si avverte la storica importanza.
Chioggia |
In un viaggio ideale dal Sud al Nord della provincia di Venezia, il primo grosso centro urbano è quello di Chioggia, realtà lagunare isolata che ha sempre avuto un rapporto ambivalente nei confronti di Venezia; attualmente la città intrattiene rapporti stretti anche con la vicina area della Saccisica e con Padova.
Riviera del Brenta e Miranese |
Segue l'area della Riviera del Brenta, area da sempre a cavallo tra la dominazione veneziana e quella padovana, che condivide in parte i caratteri di entrambe le città perché, assieme all'area del Miranese, sono le zone in cui la storia e le relazioni economiche e culturali sono più vicine alla città di Venezia e al suo polo industriale.
Veneto Orientale |
Sandonatese |
Il Sandonatese è sempre stata una zona di confine tra il Dogado e il Trevigiano, area a cui buona parte del territorio fa attualmente riferimento per affinità socio-economiche, culturali e religiose. Interessato dalla bonifica fino agli anni trenta del Novecento, il circondario del Sandonatese presenta un'economia fondata su numerose piccole e medie imprese, sull'agricoltura (in particolare sulla produzione di ortaggi, frutta e vini DOC "Piave"[3]) e sul turismo (Cavallino-Treporti, Jesolo, Eraclea). Nell'area, oltre all'italiano, è parlata in prevalenza la variante Sandonatese del dialetto trevigiano, mentre nella gronda lagunare i maggiori influssi derivano dal veneto parlato a Venezia. Dal punto di vista religioso il territorio è diviso tra la diocesi di Treviso e la diocesi di Vittorio Veneto a nord, mentre la zona costiera è compresa nel patriarcato di Venezia.
Portogruarese |
Unica parte del territorio veneto che si trova oltre il fiume Livenza, il Portogruarese fu storicamente sotto la potestà del Friuli e solo in età napoleonica aggregato amministrativamente a Venezia. Anche in ambito religioso la situazione è sostanzialmente quella ritratta; gran parte del territorio rientra sotto la diocesi di Concordia-Pordenone, fatta eccezione per la cittadina di Caorle, compresa nel patriarcato di Venezia, e per San Giorgio di Livenza (frazione di Caorle), inclusa nella diocesi di Vittorio Veneto.
Tuttora, nelle zone confinanti con la Regione Friuli Venezia Giulia, si stima che il 29% della popolazione parli correntemente il friulano. L'idioma è riconosciuto e tutelato ufficialmente come lingua minoritaria e storica nei comuni di San Michele al Tagliamento, Cinto Caomaggiore e Teglio Veneto in base alle delibere provinciali 20 aprile 2006, n. 32, e 21 dicembre 2006, n. 120[4][5].
Non è quindi un caso che, soprattutto nella parte orientale della provincia, probabilmente quella più distante dall'essenza veneziana, vi siano volontà più o meno marcate di passare ad altro ente provinciale (o regionale, come nel caso della vittoria del "Sì" nel referendum di distacco dal Veneto e aggregazione al Friuli Venezia Giulia del comune di Cinto Caomaggiore) o per la creazione di una nuova provincia.
Società |
Evoluzione demografica |
Abitanti censiti
Nel 2007 si sono contati Venezia 7.593 nati,(9,1‰) e 8.064 morti (9,6‰) con un saldo naturale di -471 unità rispetto all'anno precedente (-0,6‰). I comuni dove l'incremento naturale è più elevato sono Santa Maria di Sala (+7,9‰), Annone Veneto (7,0‰) e Fossò (+6,8‰), mentre negativi sono i valori di Cona (-5,3‰), Cavarzere (-4,7‰) e Venezia stessa (-4,5‰).
In realtà, gran parte dei comuni dimostra un incremento naturale positivo e al deficit contribuisce in massima parte Venezia, la quale negli ultimi anni ha dimostrato un notevole tasso di invecchiamento. Escludendo quest'ultima, il saldo risulterebbe infatti in attivo (+1,3‰).
Amministrazione |
La sede provinciale era in Ca' Corner - San Marco, 2662.
Segue un elenco delle amministrazioni locali.[6]
Periodo | Presidente | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
29 gennaio 1988 | 14 agosto 1990 | Stefano Petris | Partito Socialista Italiano | Presidente | |
14 agosto 1990 | 8 giugno 1993 | Oliviero Pillon | Partito Socialista Italiano | Presidente | |
8 giugno 1993 | 8 maggio 1995 | Anna Luisa Furlan | Partito Democratico della Sinistra | Presidente | |
8 maggio 1995 | 14 giugno 2004 | Luigino Busatto | Partito Democratico della Sinistra | Presidente | |
14 giugno 2004 | 23 giugno 2009 | Davide Zoggia | Democratici di Sinistra | Presidente | |
23 giugno 2009 | 12 gennaio 2015 | Francesca Zaccariotto | Lega Nord | Presidente | |
12 gennaio 2015 | 31 agosto 2015 | Cesare Castelli | - | Commissario |
Comuni |
Appartenevano alla provincia di Venezia i seguenti 44 comuni:
- Annone Veneto
- Campagna Lupia
- Campolongo Maggiore
- Camponogara
- Caorle
- Cavallino-Treporti
- Cavarzere
- Ceggia
- Chioggia
- Cinto Caomaggiore
- Cona
- Concordia Sagittaria
- Dolo
- Eraclea
- Fiesso d'Artico
- Fossalta di Piave
- Fossalta di Portogruaro
- Fossò
- Gruaro
- Jesolo
- Marcon
- Martellago
- Meolo
- Mira
- Mirano
- Musile di Piave
- Noale
- Noventa di Piave
- Pianiga
- Portogruaro
- Pramaggiore
- Quarto d'Altino
- Salzano
- San Donà di Piave
- San Michele al Tagliamento
- Santa Maria di Sala
- San Stino di Livenza
- Scorzè
- Spinea
- Stra
- Teglio Veneto
- Torre di Mosto
- Venezia
- Vigonovo
Note |
^ ab Dati ISTAT - Popolazione residente al 31 dicembre 2013
^ http://www.archivi.beniculturali.it/dga/uploads/documents/PAS/Pubblicazioni_LXII_I.pdf
^ Consorzio Tutela Vini del Piave DOC Copia archiviata, su vinidelpiave.com. URL consultato il 15 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2014).
^ Delibera del consiglio provinciale di Venezia del 21.12.2006, n. 120.
^ Delibera del consiglio provinciale di Venezia del 20.04.2006, n. 32
^ Anagrafe amministratori locali e regionali, su amministratori.interno.it. URL consultato il 6-11-2011.
Voci correlate |
- Armoriale dei comuni della provincia di Venezia
- laguna di Venezia
- Palazzo Corner
- Dipartimento dell'Adriatico
- Repubblica di Venezia
- Strade provinciali della provincia di Venezia
- Veneto Orientale
- lingua veneziana
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su provincia di Venezia
Collegamenti esterni |
- Sito della provincia di Venezia, su provincia.venezia.it.
- Provincia di Venezia su Comuni italiani.it
- Assessorato al turismo della provincia, su turismo.provincia.venezia.it.
- Elenco di tutti i presidenti, su archivio.provincia.venezia.it.
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