Spilimbergo









































































































Spilimbergo
comune



Spilimbergo – Stemma Spilimbergo – Bandiera

Spilimbergo – Veduta
Il centro storico
Localizzazione
Stato
Italia Italia
Regione
Friuli-Venezia-Giulia-Stemma.svg Friuli-Venezia Giulia
Provincia Non presente
Amministrazione
Sindaco Enrico Sarcinelli (centro-destra) dal 30-4-2018
Territorio
Coordinate
46°06′41″N 12°54′06″E / 46.111389°N 12.901667°E46.111389; 12.901667 (Spilimbergo)Coordinate: 46°06′41″N 12°54′06″E / 46.111389°N 12.901667°E46.111389; 12.901667 (Spilimbergo)
Altitudine 132 m s.l.m.
Superficie 71,88 km²
Abitanti 12 110[1](31-3-2018)
Densità 168,48 ab./km²
Frazioni Barbeano, Baseglia, Gaio, Gradisca, Istrago, Tauriano, Vacile
Comuni confinanti
Arba, Dignano, Flaibano, Pinzano al Tagliamento, San Daniele del Friuli, San Giorgio della Richinvelda, Sequals, Vivaro
Altre informazioni
Cod. postale 33097
Prefisso 0427
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT
093044
Cod. catastale I904
Targa PN
Cl. sismica zona 2 (sismicità media)
Cl. climatica zona E, 2 626 GG[2]
Nome abitanti spilimberghesi
Patrono
Maria Ss. Assunta in cielo,
san Rocco
Giorno festivo
15 e 16 agosto
Cartografia

Mappa di localizzazione: Italia

Spilimbergo

Spilimbergo



Spilimbergo – Mappa
Posizione del comune di Spilimbergo nella provincia di Pordenone
Sito istituzionale

Spilimbergo (Spilimberc[3] o Spilinberc[4] in friulano) è un comune italiano di 12 110 abitanti[1] del Friuli-Venezia Giulia, sulla sponda destra del Tagliamento.




Indice






  • 1 Storia


    • 1.1 Onorificenze




  • 2 Monumenti e luoghi d'interesse


  • 3 Società


    • 3.1 Evoluzione demografica


    • 3.2 Etnie e minoranze straniere


    • 3.3 Lingue e dialetti




  • 4 Cultura


    • 4.1 Eventi




  • 5 Infrastrutture e trasporti


    • 5.1 Ferrovie


    • 5.2 Mobilità urbana ed extraurbana




  • 6 Amministrazione


  • 7 Sport


    • 7.1 Calcio


    • 7.2 Pallacanestro




  • 8 Note


  • 9 Voci correlate


  • 10 Altri progetti


  • 11 Collegamenti esterni





Storia |


La storia di Spilimbergo inizia attorno all'XI secolo, quando i conti Spengenberg, originari della Carinzia, si trapiantarono nella zona in qualità di vassalli del patriarca di Aquileia. Dal castrum de Spengenberg, come fu detto il loro castello, derivò il nome del paese.


In verità la presenza umana ha origini ben più antiche. Nella frazione Gradisca, infatti, sono stati individuati i resti di un castelliere, mentre lo stesso castrum potrebbe risalire all'epoca romana: per di qui transitava una strada che, provenendo da Sacile, attraversava il Tagliamento per dirigersi poi verso la Germania.


Nei secoli successivi all'insediamento degli Spengenberg, Spilimbergo si sviluppò sia come piazzaforte militare, sia come centro di transito commerciale. Si assistette a una vistosa crescita demografica e urbanistica, grazie anche all'arrivo di "forestieri" come lombardi, toscani ed ebrei. Nel 1284, ad opera del conte Walterpertoldo II, si iniziò la costruzione del Duomo, uno dei più pregevoli monumenti romanico-gotici del Friuli; coevi sono il palazzo del Daziario, la casa del Capitano e la Loggia (attuale municipio). Nel 1326, su iniziativa dei conti Bregonia e Bartolomeo, la giurisdizione di Spilimbergo si dotò addirittura di un proprio corpus legislativo lo "Statuto della Terra di Spilimbergo".


Nel 1420 la cittadina seguì le sorti della Patria del Friuli e passò alla Repubblica di Venezia.


La guerra della Lega di Cambrai colpì particolarmente la regione che fu teatro dello scontro tra le fazioni filoimperiali (Strumieri) e filoveneziane (Zamberlani). Nel 1511 il castello venne attaccato e incendiato.


Nonostante tutto, negli anni successivi Spilimbergo proseguì il suo periodo di prosperità economica che si rifletté anche a livello culturale. Di questo periodo sono la ricostruzione del castello in forme rinascimentali e le opere lasciate da insigni artisti quali Giovanni Antonio Pilacorte, il Pordenone, Pomponio Amalteo, Gasparo Narvesa e Irene di Spilimbergo. In campo letterario si distinsero Gian Domenico Cancianini, Eusebio Stella e Bernadino Partenio, quest'ultimo fondatore di un'accademia per lo studio del latino, del greco e dell'ebraico. Notevole il contributo trasmesso da alcune dinamiche casate di estrazione borghese come i Balzaro, i Monaco, gli Stella, i Cisternini, i Fannio e i Santorini.


Dopo la caduta della Repubblica di Venezia (1797) anche Spilimbergo attraversò i convulsi eventi dell'epoca napoleonica approdando poi nell'Impero austriaco a partire dal 1814. Alcuni suoi cittadini si distinsero nei moti del 1848, in particolare Giovanni Battista Cavedalis e Leonardo Andervolti, ma solo dopo la terza guerra d'indipendenza (1866) il Friuli entrò a far parte del Regno d'Italia.


Negli anni recenti non è venuta meno la tradizione artistica della città con la fondazione della Scuola mosaicisti del Friuli, intitolata a Irene di Spilmbergo.


Spilimbergo fu tra i comuni maggiormente colpiti dal terremoto del Friuli del 1976: il paese pianse una vittima e vide la devastazione del suo patrimonio storico-artistico. La ricostruzione degli anni successivi portò alla rinascita della città[5].



Onorificenze |











Medaglia d'oro al Merito Civile - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro al Merito Civile
«In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, morale ed economico. Splendido esempio di valore civico e d'alto senso del dovere, meritevole dell'ammirazione e della riconoscenza della Nazione tutta.»


Monumenti e luoghi d'interesse |




Corso Roma


Il cuore della città è sicuramente Corso Roma, che attraversa il centro storico da est ad ovest. È luogo di passeggio sul quale si affacciano storici edifici multicolori.


Percorrendo la via partendo da ovest si incontra subito la Torre occidentale, risalente al XIV secolo e che era l'ingresso al Borgo Nuovo, racchiuso dalla terza cinta muraria, ora scomparsa.




Duomo


Proseguendo verso est si incontra prima il Palazzo Monaco e si giunge poi in Piazza Garibaldi, centro ideale della città. A sud della piazza si trovano la Chiesa di San Giuseppe e Pantaleone, nel cui interno è conservato il Coro Ligneo, e la Chiesa di San Giovanni.


Proseguendo ancora si arriva alla Torre Orientale, che apparteneva alla seconda cinta muraria. Adagiata alla torre si può ammirare la Casa Dipinta, con affreschi del XVI secolo rappresentanti scene della vita di Ercole.




Castello


Corso Roma termina in piazza Duomo, delimitata a sud dal Duomo, risalente al XIII secolo. Affacciati alla piazza, a ovest il Palazzo de Daziaro e a nord la Loggia della Macia, sulla cui colonna ad angolo è ancora visibile la Macia, unità di misura di lunghezza anticamente usata negli scambi commerciali.




Palazzo di sopra, attuale sede municipale


Dalla piazza, attraverso un ponte sull'antico fossato, si entra nel Castello, l'edificio più orientale della città, costruito sul limitare del fiume Tagliamento. Risale al 1120 il primo documento che parla del Castrum de Spengenberg. Distrutto da un incendio nel 1511 fu ricostruito secondo schemi medioevali. Al suo interno il Palazzo Dipinto e il Palazzo Tadea, costruzione portata a termine nel 1566 da Tadea, vedova del conte Bernardino.


A nord del castello si trova il Palazzo di sopra, recentemente restaurato e ora sede del Municipio. Dal cortile del palazzo si gode di una magnifica vista sulla valle del Tagliamento. Di fronte al palazzo il quartiere Valbruna, dalla tipica struttura medioevale.


Tra il Castello e il Palazzo di sopra, a fianco della strada che scende verso il greto del fiume Tagliamento, si trova la Chiesetta dell'Ancona.


Nella frazione di Baseglia si trova la Chiesa di Santa Croce con un importante ciclo di affreschi di Pomponio Amalteo.


Altra chiesa con interessanti affreschi del XVI secolo è la chiesa di San Nicolò a Tauriano.



Società |



Evoluzione demografica |


Abitanti censiti[6]






Etnie e minoranze straniere |


Al 31 dicembre 2010 gli stranieri residenti nel comune sono 1 538, ovvero il 12,6% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[7]:




  1. Albania, 419


  2. Burkina Faso, 313


  3. Romania, 278


  4. Marocco, 62


  5. Moldavia, 52


  6. Ucraina, 52


  7. Croazia, 36


  8. Serbia, 36


  9. Polonia, 32


  10. Repubblica di Macedonia, 26



Lingue e dialetti |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua friulana.

A Spilimbergo, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza il friulano occidentale, una variante della lingua friulana. Nel territorio di Spilimbergo vige la Legge regionale 18 dicembre 2007, n. 29 "Norme per la tutela, valorizzazione e promozione della
lingua friulana"[8].



Cultura |




Panorama di Spilimbergo con le Alpi sullo sfondo e il Tagliamento in primo piano


È famosa la sua Scuola Mosaicisti del Friuli, che assegna a Spilimbergo il nome di città del mosaico.



Eventi |




  • Folkest (Luglio), rassegna internazionale di musica folk

  • Rievocazione storica della Macia (Agosto), festa paesana in occasione del santo patrono (San Rocco)



Infrastrutture e trasporti |



Ferrovie |


Spilimbergo disponeva di una stazione posta sulla ferrovia Gemona del Friuli-Casarsa, dismessa nel 1987.

Attualmente le stazioni più vicine sono:




  • Italian traffic signs - icona stazione.svg Stazione di Pinzano, sulla linea Sacile-Gemona del Friuli, a 8 km


  • Italian traffic signs - icona stazione.svg Stazione di Casarsa, sulla linea Venezia-Udine, a 17 km



Mobilità urbana ed extraurbana |


La cittadina dispone di un'autostazione con collegamenti per Udine, Pordenone, Casarsa della Delizia, Maniago e le vallate circostanti quali la Val d'Arzino e la Val Tramontina.



Amministrazione |


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Sport |



Calcio |


La squadra di calcio della città è l'U.S. Spilimbergo che milita nel girone A friulano di 3ª categoria. È nata nel 1924. Nel 2016 é retrocessa in Terza Categoria.
L'U.S. Barbeano milita in Prima Categoria dal 2015-2016.



Pallacanestro |


La Vis Spilimbergo principale realtà cittadina dopo i fasti della C1 e gli anni in B Dilettanti é retrocessa dapprima in DNC e poi nella stagione 2015-2016 in C Silver Friuli.



Note |




  1. ^ ab Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2018.


  2. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.


  3. ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana.


  4. ^ La forma Spilimberc è quella utilizzata a livello ufficiale, ma è attestata anche la variante Spilinberc, cfr. Ce fastu?, Vol. 79-80, Società Filologica Friulana, 2003.


  5. ^ La Città e la sua Storia, Comune di Spilimbergo. URL consultato il 31 luglio 2014.


  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.


  7. ^ Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 per sesso e cittadinanza, ISTAT. URL consultato il 22 dicembre 2012.


  8. ^ lista ufficiale Denominazioni ufficiali in Lingua Friulana Controllare il valore del parametro url (aiuto), Arlef. URL consultato il 26 ottobre 2011.



Voci correlate |



  • Comunità Montana del Friuli Occidentale

  • Stazione di Spilimbergo



Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su Spilimbergo


Collegamenti esterni |



  • Biblioteca Civica di Spilimbergo, su bibliotecaspilimbergo.it.

  • Scuola Mosaicisti del Friuli, su scuolamosaicistifriuli.it.

  • Cartoline d'epoca di Spilimbergo, su spilimbergo.eu.


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