Halfling
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Il nome halfling è, in origine, un altro nome degli hobbit nelle opere di J. R. R. Tolkien[1], in italiano reso in genere con mezzuomo[2]. Questo nome fu in seguito utilizzato nel gioco di ruolo Dungeons & Dragons. Nelle prime edizioni di D&D gli halfling si chiamavano "hobbit", ma il nome fu mutato quando la società tolkieniana minacciò di intraprendere un'azione legale contro la TSR[3]. Da allora, "halfling" si è diffuso nel fantasy (sia nella letteratura che nei giochi e videogiochi); in sostanza, esso serve come nome per le creature che svolgono ruolo analogo a quello degli hobbit nell'universo tolkieniano, e consente di aggirare le implicazioni legali che seguirebbero dall'uso del nome "originale" di tali creature.
Diversi significati del termine |
Come per molti altri "termini" in uso nel fantasy, halfling appare in molte diverse ambientazioni con varianti sul suo significato.
- Nella maggior parte dei casi gli halfling sono simili a esseri umani, ma alti la metà circa. Di norma "ereditano" altre caratteristiche degli hobbit di Tolkien, come la socievolezza, l'amore per la tranquillità e il cibo, e così via. Gli halfling compaiono nel gioco di carte Munchkin, vincitore dell'Origins Award come miglior gioco di carte nel 2001 e creato da Steve Jackson, e sono una delle razze presenti nel gioco. Di questo genere sono gli halfling del gioco originale Dungeons & Dragons e di molte sue ambientazioni come Forgotten Realms e Eberron e di videogiochi derivati come Neverwinter Nights, quelli di Warhammer Fantasy, dei videogiochi strategici a turni della serie Heroes of Might and Magic, e via dicendo.
- In altri casi, il termine halfling si riferisce a individui per metà umani e per metà di un'altra razza; viene detto halfling, per esempio, il personaggio mezzo-uomo e mezzo-elfo Shea Ohmsford della saga di Shannara di Terry Brooks.
Note |
^ Appendix F, in J. R. R. Tolkien, The Return of the King, Thorndike Press, 1994, p. 836
^ Appendice F, in J. R. R. Tolkien, Il signore degli anelli, Bompiani, p. 1350
^ Neal e Jana Hallford, Swords & circuitry: a designer's guide to computer role playing games, Cengage Learning, 2001, p. 39