Agrume






Arance




Mandarini


Con il termine agrumi si intendono le piante coltivate appartenenti al genere Citrus della sottofamiglia Aurantioideae (famiglia delle Rutaceae) e i loro frutti.


La sottofamiglia comprende specie definite e stabili ma anche molte varietà e mutazioni naturali, nell'infiorescenza come pure nei frutti, per cui si trovano vari tipi di agrumi in varie parti del mondo. Oltre a ciò sono stati sviluppati numerosissimi ibridi, alcuni dei quali con caratteristiche non durevoli, per cui si trovano sul mercato solo per tempi relativamente brevi.




Indice






  • 1 Origine e distribuzione


  • 2 Descrizione


    • 2.1 Foglie


    • 2.2 Fiori


    • 2.3 Frutti




  • 3 Incroci


  • 4 Note


  • 5 Voci correlate


  • 6 Altri progetti


  • 7 Collegamenti esterni





Origine e distribuzione |


L'origine di tutti i Citrus è l'India e l'Estremo Oriente. Oggi gli agrumi crescono spontaneamente anche in Indonesia, Malaysia, Nuova Guinea e nelle Filippine. Le varie specie hanno raggiunto l'Europa in tempi diversi. Sembra che il primo sia stato il cedro, ben noto tra gli antichi Romani come pomo di Persia. È documentato che sempre costoro conoscevano già nel I secolo anche il limone e l'arancio amaro, ma la loro coltivazione è stata introdotta nel Mar Mediterraneo solo nel X secolo dai Saraceni. La coltivazione dell'arancio dolce invece è stata introdotta dai Portoghesi nel XVI secolo, mentre risale addirittura al XIX secolo l'acquisizione del mandarino. Gli agrumi sono largamente coltivati nella fascia subtropicale di tutto il mondo. Oltre che in Asia e nel Mediterraneo, coltivazioni importanti sono presenti in Oceania, Nuova Zelanda, Australia, Azzorre, Sudafrica, Sudamerica e USA. produttore maggiore è gli USA segue il Mediterraneo (Europa e Africa), Asia e Sudamerica.


L'Italia (soprattutto la Sicilia) occupa un posto di rilievo nella produzione mondiale degli agrumi, con una quota attorno al 5% (paragonabile alla produzione giapponese e spagnola, ma molto inferiore a quella del Brasile e degli USA che producono rispettivamente il 25% e 20%).


In Italia la produzione di agrumi (arance, limoni, mandarini, clementina, bergamotto, chinotto) si concentra nelle regioni meridionali, con la Sicilia in prima fila (circa i due terzi della produzione nazionale), seguita dalla Calabria (circa un quarto) e a distanza da Campania, Puglia, Basilicata, Sardegna e altre regioni.


È molto apprezzata la produzione di agrumi nel Gargano che vanta specie autoctone e DOP sia di limone sia di arancia nei territori di San Menaio e di Rodi Garganico, nella cosiddetta oasi agrumaria.



Descrizione |



Foglie |




Fiori di limone


Con poche eccezioni (esempio arancio trifogliato Citrus trifoliata) gli agrumi sono piante sempreverdi. Le foglie sono lanceolate o ellittiche, intere, coriacee, articolate sul picciolo. Sembrano foglie semplici, ma sono in realtà la foglia centrale di un antico insieme di tre foglioline che è andato perduto con lo sviluppo; solo il Poncirus conserva la forma originale a tre unità. Nelle piante da seme ci sono delle spine più o meno grandi accanto alle foglie, ma le piante che vengono coltivate nei frutteti di solito le perdono. Se però un agrume viene abbandonato e si inselvatichisce, torna a mettere le spine.



Fiori |


I fiori si chiamano zàgare e crescono in infiorescenze corimbose oppure solitari. La corolla a petali liberi racchiude moltissimi stami; il pistillo ha un ovario con almeno cinque logge ricche di ovuli. I fiori degli agrumi sono generalmente bianchi, sebbene alcune specie presentino boccioli variamente colorati, per cui alle volte i petali conservano lievi sfumature di colore all'attaccatura. I fiori di limone e di cedro hanno generalmente una sfumatura violacea. A seconda della specie, i fiori sono di grandezza variabile, e possono misurare da 1 a 5 cm di diametro. Sono tutti molto profumati.




In figura la cosiddetta "scorza" di un'arancia. Quest'ingrediente ottenuto per raschiatura della buccia esterna dell'agrume (solitamente arancia, limone, lime o cedro) molto utilizzata in cucina ad esempio come condimento per marmellate, budini, biscotti, liquori e caramelle


Questi fiori di agrumi, sono bottinati dalle api, da cui si ottiene un buon miele monoflorale profumato per cui sono buone piante mellifere.



Frutti |


In botanica il frutto degli agrumi è chiamato esperidio. La forma varia da tondeggiante, a volte schiacciata ai poli, a un ovoide allungato e appuntito. La buccia è costituita da uno strato esterno rugoso, raramente liscio, colorato dal giallo all'arancione fino al rosso, e da uno strato interno bianco e spugnoso chiamato albedo che può essere più o meno spesso. Allo stato fresco, solitamente la buccia non si mangia con il frutto, ma è commestibile, per cui se ne fa largo uso in cucina (in tale uso usata sia l'intera buccia oppure la scorza). Oltre a ciò è di notevole importanza nello sfruttamento industriale degli agrumi. Il frutto sbucciato è costituito da spicchi avvolti ciascuno nella propria membrana a protezione di un insieme di particelle filiformi assai succose. I semi sono alloggiati all'interno degli spicchi e sono molto coriacei. Non essendo in alcun modo commestibili, si producono preferibilmente varietà di agrumi prive di semi.


Tutti gli agrumi sono ricchi di vitamine, innanzi tutto quelle dei gruppi C e P. Vengono consumati prevalentemente freschi oppure in preparati come marmellate, canditi, bevande. Sono molto importanti per l'estrazione di olii essenziali, pectine, acido citrico e altri derivati.



Incroci |


Le possibilità di ibridazione degli agrumi sono elevatissime. La maggior parte dei generi e praticamente tutte le specie conosciute sono infatti i risultati di fortunate ibridazioni che durante il passare del tempo hanno mantenuto le proprietà iniziali. Sono ibridi antichi tutti i citrus tranne il mandarino, il pomelo e il cedro. Particolare fortuna hanno avuto gli incroci tra mandarino e vari tipi di arancio, dal mandarancio alla clementina e al tangerino.


Tra gli incroci sul mercato si possono citare il mapo, il lipo, il lice, la pompìa, il limo, il tacle[1] e altri prodotti di notevole interesse ma di incerta possibilità di sviluppo costante.



Note |




  1. ^ Arriva il Tacle, un agrume tutto nuovo fioriefoglie.tgcom24.it



Voci correlate |



  • Avversità degli agrumi

  • Specie botaniche in Italia

  • Embrioni nucellari



Altri progetti |



Altri progetti



  • Wikizionario

  • Wikimedia Commons





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  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file sugli agrumi



Collegamenti esterni |






  • Agrume, su thes.bncf.firenze.sbn.it, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Modifica su Wikidata

  • AA.VV., Gli agrumi, coordinamento scientifico di Eugenio Tribulato e Paolo Inglese, Coltura & Cultura (www.colturaecultura.it)


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