Richard Feynman




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(EN)

«I don't know what's the matter with people: they don't learn by understanding; they learn by some other way — by rote or something. Their knowledge is so fragile![1]»


(IT)

«Non so che cosa non va nella gente: non imparano capendo; imparano in altri modi - meccanicamente o giù di lì. Il loro sapere è così fragile!»


(da Sta scherzando, Mr. Feynman!)



Richard Feynman

Medaglia del Premio Nobel Premio Nobel per la fisica 1965


Richard Phillips Feynman (IPA: [ˈfaɪnmən]) (New York, 11 maggio 1918 – Los Angeles, 15 febbraio 1988) è stato un fisico e divulgatore scientifico statunitense, Premio Nobel per la fisica nel 1965 per l'elaborazione dell'elettrodinamica quantistica.


Le sue innovazioni fisico-teoriche e matematiche nell'ambito della meccanica quantistica, come l'integrale sui cammini, furono fondamentali per elaborare le varie interpretazioni della teoria e diverse teorie di cosmologia quantistica.




Firma di Feynman




Indice






  • 1 Biografia


    • 1.1 Partecipazione al Progetto Manhattan


    • 1.2 L'insegnamento e il Premio Nobel


    • 1.3 Disastro dello Space Shuttle Challenger


    • 1.4 Altri interessi e personalità


    • 1.5 Opposizione alla teoria delle stringhe


    • 1.6 Malattia e morte


    • 1.7 Eredità




  • 2 Riconoscimenti


  • 3 Opere


  • 4 Note


  • 5 Bibliografia


  • 6 Voci correlate


  • 7 Altri progetti


  • 8 Collegamenti esterni





Biografia |


Richard Phillips Feynman nacque l'11 maggio 1918 a Manhattan da una famiglia ebraica ashkenazita[2] di origini russe e polacche, e visse la maggior parte della giovinezza nel quartiere di Far Rockaway nel Queens (un borough di New York). Al padre Melville, un venditore di uniformi, va ascritto il merito di averne saputo stimolare la curiosità, proponendogli, fin dalla più tenera età, letture e problemi di carattere scientifico. Un esempio significativo dell'influenza del padre è riportato nella raccolta di aneddoti Che t'importa di ciò che dice la gente? e riguarda i limiti della scienza, specialmente in riferimento al concetto di inerzia nella seconda legge della dinamica.


La sua vivace intelligenza trovò nei volumi dell'Enciclopedia Britannica un fertile terreno di coltura, che venne precocemente ampliato ricorrendo a testi specifici di matematica. Feynman si dedicò autonomamente al calcolo differenziale molto prima dei suoi coetanei e arrivò a sviluppare indipendentemente una serie di notazioni e strumenti per rappresentare e trattare le funzioni trigonometriche elementari. Questa abilità nel costruirsi strumenti applicativi su misura la si ritrova negli anni della maturità scientifica, con lo sviluppo dei diagrammi di Feynman e degli integrali di Feynman, che avrebbero costituito la "balestra in un mondo in cui tutti erano armati di arco e frecce". I suoi interessi nel campo della scienza furono molteplici e riguardarono anche la chimica, la biologia e l'elettronica.



Partecipazione al Progetto Manhattan |




Feynman e Oppenheimer a Los Alamos


Conseguì la laurea e il dottorato in fisica al MIT e a Princeton. Mentre portava avanti il dottorato di ricerca, il suo riconosciuto talento per la fisica e la matematica gli valse un posto all'interno del Progetto Manhattan, con il quale il governo degli Stati Uniti si proponeva di sviluppare la prima bomba nucleare. Feynman è anche l'unica persona ad aver visto l'esplosione nucleare di Trinity a occhio nudo, con la sola protezione del vetro del parabrezza di un autocarro per schermare le radiazioni ionizzanti nocive; è stato ipotizzato che questo o altri esperimenti abbiano causato danni futuri alla sua salute. La conclusione del progetto soddisfece Feynman, ma gli provocò anche emozioni contrastanti a causa dell'uso bellico della bomba atomica sganciata sul Giappone nel 1945.[3] Va notato inoltre che nel 1946, mentre si trovava a Los Alamos, la sua prima moglie Arlene morì di tubercolosi.[4]



L'insegnamento e il Premio Nobel |




Richard Feynman insegnante all'università Cornell


Dopo la seconda guerra mondiale accettò una cattedra alla Cornell University, dove riprese a sviluppare l'idea su cui stava lavorando prima della guerra; si trattava di un metodo per calcolare le probabilità di transizione da uno stato quantistico a un altro. Sviluppò così, basandosi sulle idee di Paul Dirac e Werner Karl Heisenberg un nuovo formalismo per la meccanica quantistica, denominato integrale sui cammini, grazie al quale poté elaborare in seguito l'elettrodinamica quantistica, che gli valse il premio Nobel per la fisica nel 1965 assieme a Sin-Itiro Tomonaga e Julian Schwinger. Tale integrale, noto anche come somma sulle storie di Feynman è stato utilizzato in seguito da Stephen Hawking, nell'ambito dell'interpretazione a molti mondi, per elaborare le teorie della cosmologia top down (un modello di fine-tuned Universe) e dello stato di Hartle-Hawking.[5]


Elaborò delle formule, note come formule di Feynman, attraverso cui è possibile dedurre i potenziali ritardati di Liènard e Wiechert relativi a campi prodotti da una carica puntiforme che si muove di moto arbitrario in un riferimento inerziale e che, sulla base del principio di sovrapposizione, permettono poi di esprimere i potenziali prodotti da un qualsiasi sistema di cariche in moto arbitrario. Dall'espressione formale di questi potenziali, in particolare risalta il ruolo del tempo e delle sue relative simmetrie nei fenomeni elettromagnetici[6].


A partire dagli anni cinquanta fu docente di fisica al California Institute of Technology e si occupò di superfluidità, superconduttività e del decadimento beta dei neutroni. Le lezioni di fisica tenute al California Institute of Technology negli anni compresi tra il 1962 e il 1964 sono state raccolte in una serie di volumi apprezzati da generazioni di fisici e oggetto di numerose ristampe (v. The Feynman Lectures on Physics).



Disastro dello Space Shuttle Challenger |




Il disastro dello Space Shuttle Challenger del 1986


Feynman era esitante a unirsi alla commissione Rogers, incaricata nel 1986 dal presidente Ronald Reagan di indagare sulle cause del disastro dello Space Shuttle Challenger. Disse a sua moglie: "Washington D.C. è un grande mondo misterioso per me, con una forza straordinaria."[7] Lei l'ha convinto a unirsi, dicendo che avrebbe potuto scoprire qualcosa che altri non avevano notato. Dato che Feynman non si era tirato indietro dall'incolpare NASA per il disastro, si è scontrato con William Rogers, presidente della commissione e ex Segretario di Stato. Durante una pausa in un'udienza, Rogers disse a Neil Armstrong, un altro membro della commissione: "Feynman sta diventando un rompiscatole." Durante un'udienza trasmessa in TV, Feynman dimostrò che il materiale usato negli O-ring dello shuttle era diventato meno resiliente con il freddo della notte precedente il lancio. Ha fatto vedere un campione di quel materiale immerso in acqua gelata. In conclusione, la commissione ha determinato che il disastro è stato causato dall'O-ring primario che non si era sigillato adeguatamente per l'insolito freddo a Cape Canaveral.[8]


Feynman ha dedicato la seconda metà del suo libro Che t'importa di ciò che dice la gente alla sua esperienza nella commissione Rogers, divagando dai soliti aneddoti, brevi e scherzosi per un racconto esteso e sobrio. Il resoconto di Feynman rivela una disconnessione tra gli ingegneri della NASA e i dirigenti che fu molto più impressionante di quello che si aspettava. Le sue interviste ai manager di alto rango della NASA hanno rivelato fraintendimenti sorprendenti di concetti elementari. Ad esempio, i manager della NASA ha dichiarato che c'era una possibilità su 100 000 di un fallimento catastrofico dello shuttle, ma Feynman ha scoperto che gli ingegneri proprio della NASA stimarono quella probabilità a 1 su 200. Ha concluso che la stima dei manager della NASA riguardo l'affidamento dello shuttle era irrealistica, ed era particolarmente irritato dal fatto che la NASA avesse arruolato Christa McAuliffe nel progetto Teacher-in-Space. Ha avvisato nell'appendice al rapporto della commissione (che fu inclusa solo dopo aver minacciato di non firmare il rapporto), "Per una tecnologia di successo, la realtà deve avere la precedenza sulle pubbliche relazioni, perché la natura non può essere ingannata."[9]



Altri interessi e personalità |




Feynman nel 1984


Alle riconosciute doti di fisico affiancava un senso dell'umorismo fuori dal comune e un carattere eccentrico e originale (molti aneddoti sulla sua vita sono raccontati in prima persona nelle raccolte di scritti autobiografici "Sta scherzando, Mr. Feynman!" e "Che ti importa di cosa dice la gente?"); aveva la passione per la musica - suonava il bongo[10], talvolta con una band in locali notturni anche in età matura - e per le arti figurative: eseguiva ritratti femminili a matita che firmava come 'Ofey', talvolta nudi raffiguranti prostitute e spogliarelliste che frequentavano i bar di Los Angeles dove Feynman si esibiva come musicista[11].[12][13] Amava definirsi "Nobelist Physicist, teacher, storyteller, bongo player", ovvero Fisico premio Nobel, insegnante, cantastorie, suonatore di bongo.


Quando fu arruolato nell'esercito durante la guerra, fu subito assegnato ad incarichi scientifici riguardanti la balistica; si divertiva ad aprire quasi ogni serratura o cassaforte, gettando regolarmente nel panico i responsabili della sicurezza del progetto, fino a che venne scelto per il Progetto Manhattan. A rendere ancora più surreale e divertente il tutto, scoprì a guerra finita, durante la tradizionale visita medica di leva, di non raggiungere un profilo psichico sufficientemente equilibrato per poter vestire la divisa.


Sua caratteristica era anche una certa insofferenza verso gli impegni ufficiali, la fama inopportuna e le regole della società, manifestata anche nell'occasione dell'assegnazione del Nobel. Il libro Sta scherzando, Mr. Feynman! si conclude con la trascrizione di una conferenza, in cui vengono messe in ridicolo alcune teorie pseudoscientifiche, mostrandone i molti parallelismi con il fenomeno del Cargo cult, e come il rigore metodologico, definito dal concetto di integrità scientifica, sia la componente fondamentale per distinguere cosa è scienza da cosa non lo è.[14]


A Los Alamos, durante il Progetto Manhattan, Richard Feynman scrisse in una lettera a sua moglie Arlene che l'espansione decimale della frazione 1/243 si ripete in maniera piuttosto divertente:


1243=0,00411522633744…{displaystyle {frac {1}{243}}=0,00411522633744ldots }{displaystyle {frac {1}{243}}=0,00411522633744ldots }


Questa lettera irritò il censore della posta fra Los Alamos e il mondo esterno, che temette che la serie di numeri potesse comunicare segreti tecnici. Divertito, Feynman precisò che se realmente si divide 1 per 243, si ottiene quella serie di cifre, così non ci può essere più "informazione" nella lunga serie di numeri di quanta ve ne sia nel singolo numero 243.[15]


Egli possedeva inoltre un piccolo furgone-automobile decorato da lui stesso con i diagrammi da lui inventati e a cui aveva installato la targa personalizzata (possibile nella legislazione californiana) con la scritta QANTUM.[16] In questo furgone spesso si muoveva e a volte ospitava gli studenti, trattandoli in maniera cordiale e allegra, il che lo fece diventare uno dei professori universitari più amati e popolari.[11] Nell'episodio La corrosione dell'addio al celibato della sit-com "The big bang theory" i protagonisti fanno un viaggio in Messico, affittando il furgone di Feynman; per le riprese è stato utilizzato il veicolo originale[17].


Feynman era distinguibile anche per il suo forte accento e abbigliamento tipici degli Stati Uniti meridionali, residuo degli anni nel New Mexico.[11]



Opposizione alla teoria delle stringhe |




Un diagramma di Feynman nel francobollo dedicato all'Anno mondiale della fisica 2005


In un'intervista poco prima della morte, espresse così la sua opinione sui colleghi sostenitori della teoria delle stringhe, un'ipotetica teoria del tutto mai verificata sperimentalmente: «Non mi piace il fatto che non calcolano alcunché... Non mi piace che non verifichino le loro idee... Non mi piace che quando ci sono disaccordi con un esperimento, essi confezionino una spiegazione, un aggiustamento, per poi dire, "Beh, potrebbe ancora essere giusta"».[18]



Malattia e morte |


Richard Feynman fu colpito nel 1979 da due rare forme di tumore: il liposarcoma e la macroglobulinemia di Waldenstrom. Morì a 69 anni, poco tempo dopo aver subito un'operazione di asportazione del sarcoma che si era ripresentato allo stomaco. Le sue ultime parole furono «Non sopporterei di morire due volte. È una cosa così noiosa».[18]



Eredità |


Feynman è ritenuto il padre delle nanotecnologie, avendo considerato per la prima volta nel 1959, con un noto discorso passato alla storia come There's Plenty of Room at the Bottom[19], la possibilità di manipolazione diretta degli atomi nella sintesi chimica. È inoltre considerato uno degli ispiratori del computer quantistico.



Riconoscimenti |


  • Gli è stato dedicato un asteroide, 7495 Feynman[20].


Opere |



  • Il piacere di scoprire (The Pleasure of Finding Things Out, a cura di J. Robbins), traduzione di Grazia Giberti, Collana Biblioteca Scientifica n.33, Milano, Adelphi, 2002, ISBN 88-459-1722-3.

  • Feynman, R. P., Leighton, R. e Sands, M.: The Feynman Lectures on Physics: The Definitive and Extended Edition, (Feynman, Leighton, Sands), 3 vv., Addison Wesley, Reading (MA) 2nd ed. 2005, ISBN 0-8053-9045-6.
    • trad. it. di Ezio Clementel, Sergio Focardi, Luigi Monari, La fisica di Feynman, Zanichelli, Bologna 2001

    Inizialmente pubblicate tra il 1964 e il 1966, le lezioni sono considerate da molti una lettura obbligata per chiunque si interessi alla fisica. L'edizione del 2005 comprende inoltre quattro lezioni rimaste fino ad allora inedite, vertenti sulle tecniche di risoluzione dei problemi e disponibili anche come volume separato: Feynman's Tips on Physics (v. sotto).

    • trad. it. dell'edizione 2005, a cura di G. Altarelli, C. Chiuderi, E. Clementel, S. Focardi, S. Franchetti, L. Monari, Giuliano Toraldo di Francia (A. Suvero per il vol. 4), Zanichelli, Bologna, 2007 ISBN 978-88-08-04297-2 (cofanetto di 4 volumi, disponibili anche separatamente)

      • Volume 1 - Meccanica, radiazione, calore, pp. 752 ISBN 978-88-08-16782-8

      • Volume 2 - Elettromagnetismo e materia, pp. 844 ISBN 978-88-08-14298-6

      • Volume 3 - Meccanica quantistica, pp. 528 ISBN 978-88-08-04299-6

      • Volume 4 - Consigli per risolvere i problemi di fisica (di R. P. Feynman, R. B. Leighton, M. A. Gottlieb), pp. 160 ISBN 978-88-08-24300-3




  • Feynman, R. P., Gottlieb, M. A. e Leighton, R.: Feynman's Tips On Physics: A Problem-Solving Supplement to the Feynman Lectures On Physics, Addison Wesley, Reading (MA) 2005, ISBN 0-8053-9063-4



  • Sei pezzi facili (Six Easy Pieces: Essentials of Physics Explained by Its Most Brilliant Teacher, Perseus, Reading (MA) 1994, ISBN 0-201-40955-0, traduzione di Laura Servidei, Collana Piccola Biblioteca n.450, Milano, Adelphi, 2000, ISBN 978-88-459-1551-2.

  • (a cura di David L. Goodstein e Judith R. Goodstein), Feynman's Lost Lecture: The Motion of Planets Around the Sun, pubblicazione postuma di una lezione inedita sul moto dei pianeti, W. W. Norton & Company Inc., di New York, 1996
    • Trad. it.: Il moto dei pianeti intorno al Sole. Una lezione inedita di Richard Feynman, trad. di Paolo Cavallo, Zanichelli, Bologna, 1997 ISBN 88-08-24326-5

    L'opera più nota al grande pubblico è la rielaborazione in forma di saggio delle lezioni introduttive ai suoi corsi di Fisica. Una panoramica completa dello stato delle ricerche della fisica nel XX secolo, scoperte, personaggi e problemi aperti, ma anche un inno di amore dello scienziato per la sua materia


  • Sei pezzi meno facili (Six Not So Easy Pieces: Einstein's Relativity, Symmetry and Space-Time, Addison Wesley, Reading MA 1997, ISBN 0-201-15026-3), traduzione di G. Rigamonti, Collana Piccola Biblioteca n.512, Milano, Adelphi, 2004, ISBN 978-88-459-1870-4.

  • "Sta scherzando, Mr. Feynman!" Vita e avventure di uno scienziato curioso (Surely You're Joking, Mr. Feynman!, Norton, NY, 1985), traduzione di Sylvie Coyaud, riveduta da A. Fruscione, Bologna, Zanichelli, 1988, ISBN 88-08-03718-5.

  • Che t'importa di ciò che dice la gente? Altre avventure di uno scienziato curioso (What Do YOU Care What Other People Think? Further Adventures of a Curious Character, Norton, New York 1988), traduzione di Sylvie Coyaud, Bologna, Zanichelli, 1989, ISBN 88-08-15098-4.

  • Il senso delle cose (The Meaning of It All, Addison Wesley, New York 1998), traduzione di Laura Servidei, Collana Biblioteca Scientifica, Milano, Adelphi, 1999, ISBN 978-88-459-1463-8.

  • Deviazioni perfettamente ragionevoli dalle vie battute. Le lettere di Richard Feynman (Perfectly Reasonable Deviations From the Beaten Track: The Letters of Richard P. Feynman, a cura di Michelle Feynman, introduzione di Timothy Ferris, Basic Books, New York 2005), traduzione di Franco Ligabue, La collana dei casi, Milano, Adelphi, 2006, ISBN 88-459-2119-0.

  • Le battute memorabili di Feynman, traduzione di Franco Ligabue, a cura di Michelle Feynman, La collana dei casi, Milano, Adelphi, 2017, ISBN 978-88-459-3150-5.

  • Richard P. Feynman, QED. La strana teoria della luce e della materia (Qed: The Strange Theory of Light and Matter, 1985), Adelphi, 1989. ISBN 9788845907197.



Note |




  1. ^ Richard P. Feynman, Sta Scherzando, Mr. Feynman!, New York, W.W. Norton & Company, 1985, pp. 36-37, ISBN 978-88-08-06627-5.


  2. ^ Nobel-Winners.com, Nobel-winners.com, June 2009. URL consultato il 1º dicembre 2012.


  3. ^ Brian Clegg,Rhodri Evans, I dieci geni che hanno cambiato la fisica e il mondo intero


  4. ^ Feynman si sposò in totale tre volte.


  5. ^ S. Hawking, La teoria del tutto, pp- 92-94


  6. ^ S. Bobbio, E. Gatti, Elettromagnetismo, ottica, Bollati Boringhieri, Torino, 1991, Capitolo 10.


  7. ^ (EN) Mr. Feynman Goes to Washington, The Attic. URL consultato il July 14, 2018.


  8. ^ (EN) James Gleick, Richard Feynman Dead at 69; Leading Theoretical Physicist, in New York Times, 17 febbraio 1988 (archiviato dall'url originale urlarchivio richiede dataarchivio (aiuto)).


  9. ^ (EN) Richard Feynman, Appendix F – Personal observations on the reliability of the Shuttle, Kennedy Space Center. URL consultato il September 11, 2017.


  10. ^ Feynman suona il bongo


  11. ^ abc È morto Richard Feynman, 'grande vecchio' della fisica, repubblica.it, 18 febbraio 1988. URL consultato il 3 giugno 2017.


  12. ^ (EN) Raccolta di sue opere


  13. ^ Ma è Arte? in Richard Feynman. Sta scherzando, Mr. Feynman! Vita e avventure di uno scienziato curioso, Zanichelli, Bologna 1988


  14. ^ Sta scherzando, Mr. Feynman! Vita e avventure di uno scienziato curioso, traduzione di Sylvie Coyaud, revisione scientifica di Antonella Fruscione, Le ellissi, Bologna, Zanichelli, giugno 1988 [1985], ISBN 88-08-03718-5.


  15. ^ Richard Feynman. Sta scherzando, Mr. Feynman! Vita e avventure di uno scienziato curioso, Zanichelli, Bologna 1988, pp. 111-112


  16. ^ Fotografia della vettura


  17. ^ melty.it, https://www.melty.it/big-bang-theory-9-spoiler-su-raj-e-su-un-viaggio-in-messico-a171516.html Titolo mancante per url url (aiuto).


  18. ^ ab Come riportato in James Gleick, Genius: The Life and Science of Richard Feynman, 1992.


  19. ^ Trad. "C'è moltissimo spazio in basso" - dove il termine "in basso" è inteso come il mondo al di sotto delle dimensioni molecolari.
    Qualche anno dopo Jean-Marie Lehn parafraserà Feynman con l'espressione There's even more room at the top "C'è ancora più spazio di sopra" indicando la strada al di sopra delle dimensioni molecolari verso la chimica supramolecolare



  20. ^ (EN) M.P.C. 29673 del 22 aprile 1997



Bibliografia |


  • Gleick, J.: Genius, Pantheon, New York 1992 [trad. it. di S. Minucci: Genio: La vita e la scienza di Richard Feynman, Garzanti, Milano 1994, ISBN 88-11-59355-7, ripubblicato nel 1998 con ISBN 88-11-67456-5]

Altre letture



  • Lawrence Krauss, Quantum Man: Richard Feynman's Life in Science (2010) ISBN 978-0-393-06471-1
    • trad. it.: L'uomo dei quanti. La vita scientifica di Richard Feynman, edizione speciale per Le Scienze, 2011


  • LE SCIENZE, 5 settembre 2012. i grandi della scienza, FEYNMAN



Voci correlate |



  • Diagramma di Feynman

  • Elettrodinamica quantistica

  • Integrale sui cammini

  • Punto di Feynman

  • La fisica di Feynman

  • Feynman's Lost Lecture: The Motion of Planets Around the Sun

  • Teoria assorbitore-emettitore di Wheeler-Feynman



Altri progetti |



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Collegamenti esterni |






  • Sito ufficiale, su richardfeynman.com. Modifica su Wikidata


  • Richard Feynman, su openlibrary.org, Internet Archive. Modifica su Wikidata


  • (EN) Richard Feynman, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata


  • (EN) Richard Feynman, su Internet Movie Database, IMDb.com. Modifica su Wikidata


  • (EN) Richard Feynman, su Internet Broadway Database, The Broadway League. Modifica su Wikidata


  • (EN) Richard Feynman, su Discogs, Zink Media. Modifica su Wikidata


  • (EN) Richard Feynman, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. Modifica su Wikidata


  • (EN) Richard Feynman, su MacTutor, University of St Andrews, Scotland. Modifica su Wikidata


  • (EN) Richard Feynman, su Mathematics Genealogy Project, North Dakota State University. Modifica su Wikidata


  • (EN) Richard Feynman, su nobelprize.org, Nobel Media AB. Modifica su Wikidata


  • (EN) Bibliografia di Richard Feynman, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff. Modifica su Wikidata


  • (EN) Richard Feynman, su Goodreads. Modifica su Wikidata

  • (EN) Biografia di Richard Feynman sul sito ufficiale del Premio Nobel

  • Dal sito Torinoscienza, su torinoscienza.it.

  • Feynman, su geocities.com. URL consultato il 3 giugno 2005 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2006; seconda copia archiviata il 1º gennaio 2010).

  • Feynman, la costruzione di un mito, in il Tascabile, 21 novembre 2016. URL consultato il 28 novembre 2016.

  • (EN) Feynman On Line, su feynman.com.

  • (EN) Lavorare con Feynman (EN) e (FR)

  • (EN) Raccolta di opere di Feynman firmate con lo pseudonimo "Ofey", su museumsyndicate.com.

  • Piergiorgio Odifreddi, Il genio buffone, su odifreddi.blogautore.repubblica.it.


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