Pecorara
































































































Pecorara
frazione



Pecorara – Stemma Pecorara – Bandiera
Pecorara – Veduta
Localizzazione
Stato
Italia Italia
Regione
Regione-Emilia-Romagna-Stemma.svg Emilia-Romagna
Provincia
Provincia di Piacenza-Stemma.svg Piacenza
Comune
Alta Val Tidone-Stemma.png Alta Val Tidone
Territorio
Coordinate
44°53′N 9°23′E / 44.883333°N 9.383333°E44.883333; 9.383333 (Pecorara)Coordinate: 44°53′N 9°23′E / 44.883333°N 9.383333°E44.883333; 9.383333 (Pecorara)
Altitudine 481 m s.l.m.
Superficie 53,77 km²
Abitanti 706[1](28-2-2017)
Densità 13,13 ab./km²
Sottodivisioni Brevì, Busseto, Caprile, Cicogni, Cognoli, Corneto, Costalta, Geneprino, Lazzarello, Marzonago, Montemartino, Morasco, Poggio Moresco, Praticchia, Roncaglie, Sevizzano, Vallerenzo.
Altre informazioni
Cod. postale 29010
Prefisso 0523
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT
033031
Cod. catastale G399
Targa PC
Cl. sismica zona 3 (sismicità bassa)
Nome abitanti pecoraresi
Patrono san Giorgio
Giorno festivo 23 aprile
Cartografia

Mappa di localizzazione: Italia

Pecorara

Pecorara



Pecorara – Mappa
Posizione del comune di Pecorara nella provincia di Piacenza
Sito istituzionale

Pecorara (Pügrèra [pygrɛrɐ] o [pygʁɛʁɐ] in dialetto piacentino[2]) è una frazione di 706 abitanti[1] di Alta Val Tidone in Emilia-Romagna.
Piccolo centro agricolo situato in una posizione tranquilla e boschiva nella valle del Tidoncello presso la confluenza dei due rami del piccolo torrente, tributario del Tidone. Si trova al limite nord-ovest della provincia, confinante con l'Oltrepò pavese con i comuni di Romagnese e Zavattarello.


Il 1º gennaio 2018 Pecorara, insieme con Caminata e Nibbiano, confluì nel nuovo comune di Alta Val Tidone, istituito con Legge Regione Emilia - Romagna 18/07/2017, n. 13, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 203 del 18/07/2017: l'istituzione del nuovo comune è conseguenza del risultato del referendum per la fusione fra i tre comuni svoltosi il 28 maggio 2017.




Indice






  • 1 Storia


  • 2 Cultura


  • 3 Società


    • 3.1 Evoluzione demografica




  • 4 Monumenti e luoghi d'interesse


    • 4.1 Aree naturali


    • 4.2 Altro


      • 4.2.1 Osservatorio astronomico






  • 5 Sport


  • 6 Economia


    • 6.1 Agricoltura




  • 7 Amministrazione


  • 8 Geografia antropica


    • 8.1 Frazioni




  • 9 Comunità montane


  • 10 Note


  • 11 Bibliografia


  • 12 Voci correlate


  • 13 Altri progetti


  • 14 Collegamenti esterni





Storia |


Anche se il territorio fu abitato nella preistoria, da tracce di insediamenti presso Cicogni, le prime notizie certe risalgono all'833 dove risulta nella Carta di Wala, primo documento che censiva i possedimenti dell'Abbazia di San Colombano di Bobbio, fondata da San Colombano nel 614. Una strada metteva in comunicazione la val Tidone con il monastero, risalendo il Tidoncello, passava per Pecorara, Cicogni e superato il Colle della Crocetta scendeva a Bobbio in val Trebbia. Era presidiata da torri a Montemartino e Lazzarello e da fortificazioni a Cicogni.


Dopo la caduta dei Longobardi a opera di Carlo Magno, il Sacro Romano Impero costituì i Feudi Imperiali, all'interno della Marca Obertenga, con lo scopo di mantenere un passaggio sicuro verso il mare, assegnò Pecorara, con molti dei territori limitrofi, alla famiglia dei Malaspina, con l'arrivo dei Visconti a Piacenza passò alla famiglia Dal Verme assieme alla Contea di Bobbio e Voghera, Borgonovo Val Tidone, Pianello Val Tidone, Castel San Giovanni, della val Tidone e altri feudi. Al tempo dei Borbone Cicogni era sul confine tra il Ducato di Parma e Piacenza e lo Stato Sardo.


Il territorio di Pecorara fu teatro negli anni della seconda guerra mondiale di numerosi episodi di lotta di Resistenza da parte delle prime bande partigiane formatesi nelle colline adiacenti.



Cultura |


Questo paese fa parte del territorio culturalmente omogeneo delle Quattro Province (Alessandria, Genova, Pavia, Piacenza), caratterizzato da usi e costumi comuni e da un importante repertorio di musiche e balli molto antichi. Strumento principe di questa zona è il piffero appenninico che accompagnato dalla fisarmonica, e un tempo dalla müsa (cornamusa appenninica), guida le danze e anima le feste. L'usanza della questua del calendimaggio, qui chiamato galëina grisa è ancora viva nella frazione di Cicogni.



Società |



Evoluzione demografica |


Abitanti censiti[3]





Secondo i dati Istat del 2010 i residenti comunali sono 813.



Monumenti e luoghi d'interesse |



Aree naturali |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Giardino botanico alpino di Pietra Corva.

Nella frazione di Praticchia si può visitare il Giardino botanico alpino di Pietra Corva, ideato da Antonio Ridella, sotto la gestione dell'Istituto di Botanica dell'Università di Pavia, ospita piante d'alta quota che, pur provenendo da vari sistemi montuosi, si sono adattate alle condizioni climatiche dell'Appennino[4].


  • Pietra Corva


Altro |



Osservatorio astronomico |


L'Osservatorio Astronomico si trova in località Lazzarello di Pecorara, in posizione elevata (785 m/slm), isolata e lontana dall'inquinamento luminoso. Realizzato dal Gruppo Astrofili di Piacenza[5] in collaborazione con l'amministrazione comunale dell'epoca e con alcuni sponsor pubblici e privati. Con un telescopio Schmidt-Cassegrain del diametro di 35,5 cm, consente al Gruppo Astrofili di Piacenza di esercitare la pratica e la divulgazione dell'astronomia da una posizione privilegiata, di particolare interesse per gli appassionati di scienze astronomiche e per le scolaresche.



Sport |


La squadra di calcio locale nasce nel a metà degli anni '70 e rimane l'unica entità sportiva del paese. Dopo i primi anni di mediocri campionati, negli anni '80 un noto imprenditore locale porta nuova linfa alla società, riuscendo nell'impresa di portare la squadra a solcare i campi di Promozione nel campionato 1991/92, raggiungendo un inaspettato sesto posto. Il presidentissimo lascia la squadra nel 1992, la squadra così si ridimensiona e torna a giocare in campionati di categoria inferiore. Il Pecorara può vantare il record di non essere mai retrocesso sul campo, le retrocessioni patite sono state determinate da motivi economici e non sportivi.



Economia |



Agricoltura |


Pecorara rientra tra i comuni in zona svantaggiata secondo le direttive del Piano Regionale di Sviluppo Rurale 2007-2013 approvato a livello provinciale. L'agricoltura continua ad essere la risorsa primaria del comune anche se le aziende agricole e gli addetti sono in continua flessione e, il ricambio generazionale ne è uno dei principali fattori. I terreni coltivabili si estendono dai punti più bassi del comune a circa 160 m s.l.m. nelle frazioni Pergallini, Alberta, Pianoni, fino ai limiti del territorio comunale nelle frazioni di Cicogni e Praticchia attorno ai 1000 m s.l.m. Il territorio agricolo è caratterizzato da colline più o meno dolci che lo compongono ma soprattutto per gli innumerevoli edifici rurali ultimi testimoni dell'intensa vita del comune. La maggior parte di essi di costruzione Ottocentesca secondo le caratteristiche tipiche del Podere emiliano: un unico blocco in sassi e legno a comporre la casa del fittavolo, accanto alla stalla con sovrastante il fienile.
Oggi, causa il fenomeno dello spopolamento della valle durante il Boom Economico, le aziende agricole sono in numero minore ma di dimensioni maggiori, le produzioni comprendono: il latte crudo, da bovine allevate in regime biologico, così come la carne da allevamenti a pascolo, non meno importanti i cereali, tra cui frumento tenero ed orzo e i pregiati foraggi di erba medica e fieno polifita. Di nicchia, ma non meno importanti invece le produzioni di patate nella cosiddetta "Valle di Sopra" comprendenti il nucleo rurale di Busseto con le relative frazioni; il mais vitreo da polenta e l'allevamento dei suini per la produzione dei salumi insaccati tipici della zona.



Amministrazione |










































































































Periodo
Primo cittadino
Partito
Carica
Note

1945

1945
Pizzi Giovanni


Sindaco


1946

1948
Bertola Pierino


Sindaco


1948

1951
Quadrelli Primo


Sindaco


1951

1956
Pizzi Giovanni


Sindaco


1956

1960
Lontani Pierino


Sindaco


1960

1964
Magnocavallo avv. Giulio


Sindaco


1964

1975
Coccalini cav. Giovanni


Sindaco


1975

1976
Ghigini geom. Benito

lista civica (centrosinistra)

Sindaco


1976

1988
Miotti Carlo Roberto

lista civica (centrosinistra)

Sindaco


1988

1990
Ghigini geom. Benito

lista civica (centrosinistra)

Sindaco


1990

2004
Miotti Carlo Roberto

lista civica (centrosinistra)

Sindaco


2004

2017
Albertini Franco

lista civica (centrodestra)

Sindaco



Geografia antropica |



Frazioni |



  • Cicogni

  • Vallerenzo

  • Caprile

  • Cognoli

  • Costalta

  • Geneprino

  • Marzonago

  • Monte Martino

  • Poggio Moresco

  • Busseto

  • Roncaglie


Casa Fracchioni



Comunità montane |


Fa parte dell'Unione dei Comuni Valle del Tidone.



Note |




  1. ^ ab Dato Istat - Popolazione residente al 28 febbraio 2017.


  2. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 478.


  3. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.


  4. ^ Copia archiviata, su reteortibotanicilombardia.it. URL consultato l'11 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2006). Orti botanici della Lombardia


  5. ^ Gruppo Astrofili di Piacenza – Osservatorio



Bibliografia |



  • Girovagando...Piacenza e le sue valli, vol. I - Percorsi&Itinerari 2005


Voci correlate |



  • Galina grisa

  • Storia di Bobbio

  • Obertenghi

  • Malaspina

  • Dal Verme



Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pecorara


Collegamenti esterni |



  • Sito istituzionale, su comune.pecorara.pc.it.

  • Dedicato alla fraz. Sevizzano di Pecorara, su sevizzano.net.


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Controllo di autorità
VIAF (EN) 311190167


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