Playback




.mw-parser-output .nota-disambigua{clear:both;margin-bottom:.5em;border:1px solid #CCC;padding-left:4px}.mw-parser-output .nota-disambigua i{vertical-align:middle}

Nota disambigua.svgDisambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Playback (disambigua).

Il playback è una tecnica consistente nel sovrapporre, durante una esibizione, una registrazione precedentemente effettuata di un brano alla reale performance dell'artista, o degli artisti. In tale caso lo spettatore osserva la performance ma ascolta una registrazione e difficilmente può percepire se l'interpretazione sia originale o artefatta.


Nella lingua inglese è il termine lip sync, o lip synch, e non playback, che indica la situazione in cui l'artista mima il canto su una base pre-registrata. Infatti il termine playback indica la tecnica di sincronizzazione di una ripresa cinematografica o televisiva con una colonna sonora registrata separatamente.[1] Inoltre, il termine playback singer, usato per lo più a Bollywood, indica un cantante di canzoni preregistrate per uso nei film, che gli attori mimano nel senso italiano.[2]




Indice






  • 1 Storia


  • 2 La tecnica


  • 3 Playback, supporti e basi


  • 4 Note


  • 5 Bibliografia





Storia |


Il termine playback può essere tradotto come "riprodotto" o "suonato dietro" ovvero riprodurre una registrazione come sottofondo ad una performance. Questa tecnica nasce negli anni '10 e '20 del 1900 come stratagemma durante le riprese di un film. La tecnica può essere semplicisticamente spiegata così: veniva registrata prima di tutto la traccia vocale del film e in seguito veniva riprodotta tale traccia durante le riprese della scena. Tale metodo, come spiega l'esperto tecnico del suono Luciano Muratori, era una prima soluzione all'avvento del sonoro.[3]


Questa tecnica è attualmente utilizzata nella realizzazione di video musicali in cui il brano viene trasmesso in playback durante le riprese e gli artisti fingono di suonare seguendo la registrazione.[4]


Il termine poi passò a descrivere la tecnica di sovrapporre all'audio originale un audio precedentemente registrato. Tale tecnica venne vantaggiosamente utilizzata in televisione per cancellare i tempi e i problemi dovuti alle prove precedenti ad una performance del vivo. Inoltre la tecnica venne anche introdotta in alcuni balletti che richiedevano che l'artista cantasse e ballasse allo stesso momento. Ricordiamo programmi musicali come Studio Uno e Canzonissima che utilizzavano, chi più chi meno, la tecnica del playback per i cantanti e i balletti cantati. Il più ricordato è il balletto delle sorelle Kessler che le vedeva cantare il Dadaumpa.


La prima attribuzione di playback televisivo per il Festival di Sanremo è attribuita da molte fonti a Claudio Villa che, nell'edizione del 1955, ricorse a tale tecnica a causa di motivi di salute[5]. In seguito pare che anche Bobby Solo abbia utilizzato tale stratagemma durante un'edizione del Festival di Sanremo.


L'uso del playback si fece strada anche nelle performance live di cantanti e musicisti che con il tempo spesso utilizzarono questo stratagemma nei concerti live.



La tecnica |


Il playback può essere utilizzato sia per cantanti sia per musicisti.


Nel canto l'artista muove le labbra in sincrono con la registrazione oppure canta ma in questo caso il volume del microfono sarà azzerato.


Nella performance strumentale l'artista finge di suonare lo strumento che ha "volume zero" oppure non è nemmeno collegato al mixer audio.



Playback, supporti e basi |


Possiamo differenziare la tecnica del playback dall'uso di supporti in campo musicale.


Con "supporto" possiamo intendere sia una intera traccia utilizzata nell'esecuzione musicale che è impossibile da realizzare da parte del gruppo sia alcune parti che vengono inserite durante l'esecuzione.


Un altro uso dei supporti è "l'uso misto" ovvero l'esecuzione di una parte cantata o suonata dal vivo da un musicista e l'inserimento di una parte registrata con la mancata esecuzione del musicista. Tale tecnica può essere usata per non affaticare un cantante durante un tour facendo in modo di non fargli eseguire acuti o brani in particolari tonalità. Allo stesso modo può essere usata per gli strumentisti.


Con il termine "uso di base" o "uso di base musicale" si intende invece l'uso di una registrazione completa di tutte le parti strumentali di un brano trasmessa in playback durante un'esibizione. Nel caso di esibizioni con band spalla alcuni cantanti utilizzano delle basi musicali. In questo modo la band suona in playback e il cantante dal vivo evitando tempi da dedicare a prove con la band o altro. A volte si verifica il caso che un cantante usi una base registrata e che i musicisti suonino dal vivo.


Si può anche registrare il caso di playback totale ovvero un'esibizione totalmente in playback da parte sia dei musicisti che del/dei cantanti.



Note |




  1. ^ Merriam-Webster Dictionary. URL consultato il 4 novembre 2015.


  2. ^ Oxford Dictionaries. URL consultato il 4 novembre 2015.


  3. ^ Il Cinema Sonoro di Luciano Muratori - il Playback


  4. ^ Un esempio sull'uso del playback per i video musicali


  5. ^ www.galleriadellacanzone.it



Bibliografia |


  • Luciano Muratori, Le orecchie in scena, Edizioni TGBOOK, 2015, ISBN 978-88-98416-48-6.

.mw-parser-output .CdA{border:1px solid #aaa;width:100%;margin:auto;font-size:90%;padding:2px}.mw-parser-output .CdA th{background-color:#ddddff;font-weight:bold;width:20%}



Controllo di autorità
GND (DE) 4174903-0


MusicaPortale Musica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica



Popular posts from this blog

Сан-Квентин

Алькесар

Josef Freinademetz