Vasco Rossi






















































Vasco Rossi
VascoRossi.JPG
Nazionalità
Italia Italia
Genere
Rock[1]
Pop rock[1][2]
Hard rock
Periodo di attività musicale
1977 – in attività
Strumento
Voce, chitarra
Etichetta
Lotus, Targa, Carosello, EMI Italiana, Universal

Album pubblicati
33
Studio 17
Live 10
Raccolte 5
Opere audiovisive 1

Sito ufficiale

Vasco Rossi, noto anche come Vasco o con l'appellativo Blasco[3] (Zocca, 7 febbraio 1952), è un cantautore italiano.


Autodefinitosi provoca(u)tore,[4][5] ha pubblicato 33 album dall'inizio della sua carriera (dal 1977), di cui 17 album in studio, 10 album dal vivo e 5 raccolte ufficiali, e ha pubblicato complessivamente ben 179 canzoni oltre a numerosi testi e musiche per altri interpreti. .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}Con oltre 30 milioni di copie vendute[senza fonte] è uno dei cantautori italiani di maggior successo e fama,[6][7] e uno tra gli artisti italiani che hanno venduto il maggior numero di dischi.


Negli anni ottanta, per via dello stile di vita sregolato caratterizzato da alcol, droghe, donne e continui tour frenetici, finì per impersonare per la prima volta in Italia, lo stereotipo della rockstar.[8]


Soprannominato inizialmente Il Komandante dai membri del suo fan club ufficiale, tale appellativo è rimasto nell'immaginario collettivo e utilizzato anche in ambito diverso.[9][10][11]


Detiene il record mondiale di spettatori paganti in un singolo concerto, il Modena Park 2017, 225.173. [12]




Indice






  • 1 Biografia


    • 1.1 L'infanzia e la giovinezza (1952-1974)


      • 1.1.1 L'infanzia


      • 1.1.2 L'adolescenza e il periodo universitario




    • 1.2 I primi passi nel mondo della musica (1975-1981)


      • 1.2.1 Punto Radio e gli inizi da DJ


      • 1.2.2 L'esordio da cantautore e i primi due album


      • 1.2.3 Il successo supera i confini dell'Emilia-Romagna




    • 1.3 Il successo, gli eccessi e l'arresto (1982-1986)


      • 1.3.1 Le partecipazioni al Festival di Sanremo


      • 1.3.2 La caduta: le droghe, il carcere e l'etichetta di "sballato"




    • 1.4 La consacrazione (1987-1994)


      • 1.4.1 La rinascita e la conquista dei grandi stadi




    • 1.5 La maturità artistica (1995-2000)


      • 1.5.1 A San Siro contro la guerra e il ritorno alle origini con Canzoni per me


      • 1.5.2 Il record di pubblico all'Heineken Jammin Festival '98 e la morte di Massimo Riva




    • 1.6 I concerti diventano produzioni colossali (dal 2001 a oggi)


      • 1.6.1 2001-2003: Stupido hotel e il triplo concerto evento a San Siro


      • 1.6.2 2004-2007: Buoni o cattivi e il ritorno a Sanremo come ospite


      • 1.6.3 2008-2009: Il mondo che vorrei e il concerto del 1° maggio


      • 1.6.4 2009-2010: Tracks 2 - Inediti & rarità e l'Europe Tour Indoor


      • 1.6.5 2011-2012: Vivere o niente, i problemi di salute e progetti paralleli


      • 1.6.6 2013-2016: Sono innocente e i Live Kom


      • 1.6.7 2017-presente: i quarant'anni di carriera con la raccolta VascoNonStop e Modena Park 2017




    • 1.7 Vita privata




  • 2 Controversie


    • 2.1 Luciano Ligabue


    • 2.2 Altri artisti




  • 3 Discografia


  • 4 Concerti e tour


  • 5 Formazione


    • 5.1 Live


      • 5.1.1 Band attuale


      • 5.1.2 Ex componenti band


        • 5.1.2.1 Chitarre


        • 5.1.2.2 Basso


        • 5.1.2.3 Batteria


        • 5.1.2.4 Tastiere


        • 5.1.2.5 Sax


        • 5.1.2.6 Cori






    • 5.2 Timeline


    • 5.3 Studio


    • 5.4 Altri




  • 6 Premi e riconoscimenti


  • 7 Libri


  • 8 Vasco nella cultura di massa


    • 8.1 Vasco e il cinema


      • 8.1.1 Ciao ma'... - Il film sulla Vasco mania


      • 8.1.2 Il Decalogo di Vasco


      • 8.1.3 Vasco Modena Park - Il film


      • 8.1.4 La musica di Vasco nei film e colonne sonore






  • 9 Note


  • 10 Bibliografia


  • 11 Voci correlate


  • 12 Altri progetti


  • 13 Collegamenti esterni





Biografia |



L'infanzia e la giovinezza (1952-1974) |



L'infanzia |


Vasco Rossi nasce a Zocca il 7 febbraio 1952.[1] Il nome gli è stato dato dal padre Giovanni Carlo, di mestiere camionista, in omaggio a un omonimo compagno di prigionia in Germania durante la seconda guerra mondiale. Figlio unico, trascorre un'infanzia serena, circondato dall'affetto della sua famiglia, mostrando un carattere timido.


Il mestiere di autotrasportatore del padre lo porta a trascorrere un paio d'anni della sua prima giovinezza a Siniscola, come da lui stesso confermato durante un suo concerto a Cagliari del 2010.[13]


Fin da bambino, su decisione della madre Novella Corsi, casalinga appassionata di musica, viene iscritto a scuola di canto dal maestro Bononcini e inizia ad appassionarsi al mondo della musica. A 13 anni vince l'"Usignolo d'oro", una manifestazione canora modenese organizzata dalla società del Sandrone, con il brano Come nelle fiabe,[14] mentre a 14 anni entra a far parte del suo primo gruppo musicale, un quintetto chiamato "Killer", nome successivamente trasformato in "Little Boys";[15] del gruppo fa parte anche Marco Gherardi, che più volte sarà compagno di avventura di Vasco.[16]



L'adolescenza e il periodo universitario |


Nel 1967, dopo la licenza media, viene iscritto dalla famiglia all'istituto dei salesiani San Giuseppe a Modena, affinché possa conseguire il diploma. L'esperienza in collegio si rivela traumatica e segnerà profondamente il carattere di Vasco Rossi: il pessimo rapporto maturato coi salesiani si estenderà nei riguardi delle altre figure ecclesiastiche. Scappa due volte, rifugiandosi a casa di una zia a Bologna; in seguito alla seconda fuga, il padre lo iscrive all'Istituto Tecnico Commerciale "Tanari" del capoluogo emiliano, dove alloggia presso la casa della zia. Nel 2017 Vasco affermerà che, quando voleva fare l'università, suo padre lo iscrisse a ragioneria perché voleva che Vasco facesse un lavoro al coperto, dato che Giovanni Carlo lavorava come camionista e si preoccupava di conseguenze delle intemperie. La scelta della scuola non soddisferà mai il futuro rocker[17]. Comunque, è riuscito a conseguire il diploma di ragioniere.[1]


A Bologna, Vasco soggiorna nel periodo della contestazione studentesca, appoggiando le posizioni anarchiche, anche se non si distingue per la partecipazione alle lotte politiche, cui resta fondamentalmente indifferente. È affascinato, invece, dal mondo del teatro, tanto che matura il sogno di iscriversi al DAMS per frequentare il corso di teatro alternativo. Ma il padre non approva l'idea; pertanto, nell'autunno del 1972 Vasco si vede costretto ad iscriversi al corso di laurea in Economia e Commercio all'Università di Bologna.


Pochi mesi prima, aveva aperto insieme a Marco Gherardi, suo amico d'infanzia, un piccolo locale, il "Punto Club", nei pressi di Zocca, che più tardi diventerà una vera e propria discoteca; in questo primo periodo viene utilizzato come base per organizzare feste ed eventi, e Vasco si spende per l'organizzazione con discreti risultati.


Vasco successivamente lascia la casa della zia per andare a vivere presso una casa in affitto, sempre a Bologna, insieme a due amici, decidendo di prendere seriamente l'impegno universitario; tuttavia, dopo un buon inizio, si lascia sedurre dalla turbolenza della Bologna di quegli anni. Continua a restare sempre piuttosto ai margini della lotta politica; frequenta poi il Teatro Evento di Bologna, per il quale firmerà qualche regia e qualche presenza come attore. Infine si fidanza con Paola Panzacchi, una convinta femminista, iniziando una storia d'amore molto difficile, da cui uscirà "con le ossa rotte". In questo periodo amplia notevolmente la sua cultura musicale: oltre agli italiani Lucio Battisti, Francesco Guccini e Francesco De Gregori, ascolta molto rock anglosassone, soprattutto i Rolling Stones.


Nel 1974, abbandona definitivamente Economia e Commercio per iscriversi a Pedagogia, più affine alle sue inclinazioni, ma interromperà gli studi a otto esami dalla laurea. L'anno successivo si trasferisce a Modena, per risparmiare sull'affitto, dividendo l'appartamento con altri amici.



I primi passi nel mondo della musica (1975-1981) |



Punto Radio e gli inizi da DJ |




Vasco Rossi in una foto ai tempi di Punto Radio


Il 1975 è un anno storico per la sua formazione: convinto dall'idea dell'amico Marco Gherardi, fonda a Zocca Punto Radio, la prima Radio libera dopo la sentenza del pretore di Vignola del 1976 che dichiarò incostituzionale il monopolio della Rai assolvendo Vasco, amministratore della radio, e sul modello della quale nacquero centinaia di radio libere in quegli anni in Italia. La radio, che trasmetteva dall’alto dell'Appennino tosco-emiliano, copriva gran parte della pianura padana arrivando ad essere ricevuta persino in Piazza San Marco a Venezia.


Punto Radio viene citata da Pupi Avati nel suo film Gli amici del bar Margherita.[18]


L'esperienza della radio è decisiva per la carriera di Vasco Rossi. Gli dà, prima di tutto, la possibilità di maturare come showman, visto che Rossi sarà uno dei principali DJ sia dei programmi radiofonici sia delle serate speciali che la radio organizzerà presso le principali discoteche dell'Emilia-Romagna e, in secondo luogo, di conoscere una serie di persone fondamentali nella sua futura carriera, come Gaetano Curreri, Maurizio Solieri, Massimo Riva, allora giovanissimo, e Red Ronnie, che lavorava per la BBC, altra radio libera di Bologna. È proprio nelle serate-evento organizzate dalla radio nei locali emiliani che Vasco imbraccia per la prima volta la chitarra e canta al pubblico alcune canzoni, tra cui alcune scritte da lui stesso.



L'esordio da cantautore e i primi due album |


Sotto la spinta dei suoi amici, tra i quali Gaetano Curreri, leader degli Stadio, incide nel 1977 il suo primo 45 giri, Jenny/Silvia contenente i brani Jenny (una sorta di bozza di Jenny è pazza) e Silvia, per l'etichetta Borgatti Music, che fino ad allora aveva curato la produzione e distribuzione di dischi legati al ballo liscio.


L'anno successivo esce invece il suo primo album, ...Ma cosa vuoi che sia una canzone..., distribuito solo in Emilia-Romagna.[1] L'album è di stampo cantautorale, ancora distante dalla linea rock adottata da Vasco negli anni successivi.


Il suo secondo album viene pubblicato nel 1979 con il titolo Non siamo mica gli americani!. Il disco ottiene più successo rispetto al precedente, seppur non raggiungendo clamorose cifre di vendita. L'album è diventato famoso soprattutto per la canzone Albachiara, che anni dopo sarà scoperta dal grande pubblico e diventerà uno dei maggiori successi di Vasco, nonché pezzo conclusivo di gran parte dei suoi concerti. La prima apparizione di Rossi in televisione è datata 10 gennaio 1979, quando partecipa come concorrente alla trasmissione 10 Hertz condotta da Gianni Morandi. Alla fine del programma, Vasco canta La strega (la diva del sabato sera). Lo spezzone è stato riproposto, a trent'anni di distanza, da La Storia siamo noi nello speciale Solo Vasco di Caterina Stagno del 26 novembre 2008.


È di quel periodo la sua prima esibizione in piazza, precisamente nella Piazza Maggiore di Bologna, su iniziativa di Bibi Ballandi, il suo primo manager.[19]


Il 31 ottobre 1979 il padre Giovanni Carlo muore stroncato da un ictus mentre era intento a compiere una manovra a bordo del suo camion in Friuli-Venezia Giulia. È uno shock per Vasco, che in un primo momento, pensò di abbandonare il mondo della musica.[20] In un'intervista con Paolo Bonolis del 2017 Vasco dirà che suo padre, se fosse stato vivo, non si sarebbe vergognato di essere orgoglioso del successo di suo figlio, mentre sua madre si sarebbe preoccupata un po'.[17]



Il successo supera i confini dell'Emilia-Romagna |


Nel 1980 viene pubblicato il terzo album, Colpa d'Alfredo. Neanche questo album ottiene molto successo di vendite, anche a causa della censura da parte di alcune radio della canzone che dà il titolo all'album, in quanto ritenuta volgare e offensiva in alcune parti del testo.


Lo stesso anno Vasco fonda la Steve Rogers Band, con la quale verrà organizzato il suo primo tour ufficiale.


La popolarità di Vasco Rossi, che inizia a farsi conoscere anche a livello nazionale, cresce in seguito a una sua esibizione dal vivo, durante la nota trasmissione televisiva Domenica In, durante la quale canta il brano Sensazioni forti.


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«... Sensazioni sensazioni sensazioni, sempre più forti! Non importa se la vita sarà breve, vogliamo godere! godere! godere!»


(da Sensazioni forti, 1980)

La sua esibizione viene ampiamente criticata dal giornalista Nantas Salvalaggio che, in un suo articolo sul settimanale Oggi, si scaglia contro il cantante e contro la RAI colpevole di ospitare nel suo più popolare programma della domenica, un simile esempio di ebete, cattivo e drogato.[21]


Il rocker non risponderà direttamente al giornalista, ma lo farà con una canzone molto ironica Vado al massimo presentata al Festival di Sanremo 1982.
La definizione di drogato data dal pubblicista finirà però per etichettarlo, condizionando la sua immagine e travisando la percezione delle sue canzoni nei primi anni ottanta.









«...Voglio vedere se là davvero si può volare... senza rischiare di cadere... d'incontrare sempre sempre quel tale... quel tale che scrive sul giornale... »


(da Vado al massimo, 1982)

È con il quarto album che inizia ad arrivare il successo. Siamo solo noi viene pubblicato nel 1981 e, tuttora, viene considerato uno dei migliori lavori del cantante; la canzone che dà il titolo all'album verrà più volte identificata come un vero e proprio "inno generazionale", tutt'oggi attuale per i suoi fan.









«...Siamo solo noi, che andiamo a letto la mattina presto e ci svegliamo con il mal di testa...
Siamo solo noi, che non abbiamo vita regolare, che non ci sappiamo limitare...
Siamo solo noi, quelli che non han più rispetto per niente, neanche per la mente...
Siamo solo noi, quelli che poi muoiono presto, quelli che però è lo stesso... »


(da Siamo solo noi, 1981)


Il successo, gli eccessi e l'arresto (1982-1986) |



Le partecipazioni al Festival di Sanremo |


L'esperienza che cambia radicalmente la carriera di Vasco è la partecipazione al Festival di Sanremo. Nonostante il festival non appartenga all'orizzonte artistico del rocker, quest'ultimo e il suo entourage decidono di sfruttare la crescente popolarità del cantante facendolo partecipare all'importante vetrina offerta dalla RAI.


Così, nel 1982, Vasco partecipa al Festival con la canzone Vado al massimo, che contiene un'ironica risposta a Nantas Salvalaggio (nel testo viene apostrofato come quel tale che scrive sul giornale[22]). La performance del rocker fece scalpore: al termine della sua esecuzione, nell'atto di abbandonare il palco, Vasco si infilò il microfono nella tasca della giacca, con l'intenzione di darlo al concorrente successivo. A causa del filo troppo corto tuttavia, esso gli si sfilò e cadde a terra, creando un boato in sala, facendo diffondere l'opinione che lo avesse gettato intenzionalmente sul pavimento, per spregio nei confronti della manifestazione.
Fu lo scalpore che proprio il rocker di Zocca voleva creare per distinguersi dagli altri partecipanti.


Nell'aprile dello stesso anno esce l'album omonimo, che resterà in classifica per sedici settimane.


L'anno seguente, nel 1983, Vasco Rossi si ripresenta a Sanremo con Vita spericolata. La canzone, che, pur entrando in finale al Teatro Ariston, si classificò al penultimo posto nella graduatoria e raggiunse lo stesso anno solo il sesto posto nella classifica dei 45 giri[23], diventerà uno dei classici della musica italiana.









«Voglio una vita spericolata Voglio una vita come quelle dei film Voglio una vita esagerata Voglio una vita come Steve McQueen Voglio una vita che non è mai tardi Di quelle che non dormi mai Voglio una vita, la voglio piena di guai. E poi ci troveremo come le star A bere del whisky al "Roxy Bar"»


(da Vita spericolata, 1983)

Anche in questa occasione, la partecipazione del rocker emiliano fece scalpore: all'attacco dell'ultimo ritornello, Vasco abbandonò improvvisamente il palco, mentre la base musicale continuava a suonare, evidenziando che aveva cantato in playback.


Segue l'uscita dell'album Bollicine. È il sesto album in sei anni, quello che consacra definitivamente Vasco Rossi a icona del rock italiano. Resta in classifica per 35 settimane, e si piazza come quinto album più venduto dell'anno.[24] L'ironica canzone Bollicine, farcita di slogan e frasi ad effetto (con chiari riferimenti all'uso della cocaina), vince il Festivalbar 1983, e il tour per promuovere l'album è un trionfo. È sicuramente uno dei periodi di massimo successo dal punto di vista musicale, ma non dal punto di vista umano: secondo alcuni biografi, in quel periodo Vasco è farmaco-dipendente, vive come se fosse sempre su un palco, non dorme per giorni interi mentre continua ad assumere anfetamina e Lexotan, tanto da costringere il manager Guido Elmi ad annullare vari concerti.[21]


Nel 1983 si approfondisce anche la collaborazione con gli Stadio di Gaetano Curreri e Ricky Portera, per i quali scrive il testo del brano Acqua e sapone, che diverrà hit nazionale anche in quanto colonna sonora dell'omonimo film di Carlo Verdone. Nel 1984 ulteriori interventi di Vasco Rossi con gli Stadio sono il testo e la voce (con cori di Lucio Dalla) in La faccia delle donne,[25] brano di spicco dell'omonimo album della band di Curreri.



La caduta: le droghe, il carcere e l'etichetta di "sballato" |





1984: Fabrizio De André e Dori Ghezzi visitano Vasco in carcere


All'inizio del 1984, esce la prima raccolta dal vivo: Va bene, va bene così, che resterà in classifica 33 settimane di cui 8 al primo posto. Ma il 20 aprile dello stesso anno, il rocker viene fermato in una discoteca nei pressi di Bologna e arrestato. Dopo una perquisizione in un casolare di Casalecchio, dove abita insieme ad altri componenti della sua band, Rossi consegna spontaneamente 26 grammi di cocaina ai carabinieri.[26] Trascorre 22 giorni di prigione (di cui 5 in isolamento)[27][28][29] presso il carcere di Rocca Costanza a Pesaro, con l'accusa di detenzione di cocaina e spaccio non a scopo di lucro.[30] Nei giorni di detenzione riesce a liberarsi dalle anfetamine, nonostante la sua situazione psicofisica rimanga piuttosto precaria. Del panorama musicale italiano soltanto Fabrizio De André e Dori Ghezzi danno pieno sostegno al cantante, visitandolo in carcere.


In un'intervista del 25 aprile 1984, Vasco dice di aver creduto che il fatto di comprare la droga e usarla, per uso personale e in modiche quantità, non fosse punito dalla legge, evidenziando però che non è possibile comprare la droga in piccole quantità; ammette inoltre che l'esperienza in carcere, per quanto brutale e sconvolgente, è risultata importante per lui perché gli ha permesso di guarire da un indifendibile e costoso brutto vizio[31].


Il 12 maggio, Vasco ottiene la libertà provvisoria. Il processo lo scagiona dall'accusa di spaccio, ma lo condanna a due anni e otto mesi con la condizionale, per detenzione di sostanze stupefacenti.[21]


Di lì a poco, nel 1985, pubblica l'album Cosa succede in città, considerato secondo certi aspetti l'album della rinascita. Sebbene contenga canzoni storiche poi divenute pilastri delle composizioni di Vasco, secondo la critica l'album è tecnicamente perfetto, ma per i testi e i contenuti viene considerato un album piuttosto "fiacco", anche a causa delle vicende che lo precedettero, tanto che secondo alcune persone vicine a Rossi l'album non soddisfece completamente né Vasco né Elmi. Ciò nonostante, l'album restò in classifica per 29 settimane.


L'anno seguente, da una relazione con una ragazza di Pagani, nasce il suo primo figlio e per due anni sparisce completamente. Qualcuno parla di esaurimento nervoso, ma è un periodo in cui Vasco ricerca se stesso e rivede vecchi amici d'infanzia. Di quel periodo è anche la frequentazione con il collega e amico Zucchero. A Zocca, insieme al bluesman reggiano, compone il testo di Pippo, contenuto in Blue's, concedendo poi a Zucchero la completa paternalità delle strofe.[32][33]



La consacrazione (1987-1994) |



La rinascita e la conquista dei grandi stadi |


Nel 1987, Vasco torna sulla scena pubblicando C'è chi dice no, che resterà in classifica 38 settimane, di cui 12 in testa. Il successo è tale che perfino Adriano Celentano lo vuole ospite in Rai. Lui inizialmente accetta, per poi cambiare idea il giorno prima della trasmissione facendo infuriare i vertici dell'emittente televisiva, che minacciano di bandirlo per sempre da ogni trasmissione.[20]


Il sempre crescente successo di spettatori costringe il cantante ad abbandonare i palazzetti per orientarsi verso spazi più ampi: inizia l'epoca degli stadi.




Vasco Rossi in un concerto di fine anni ottanta


Il 1º luglio 1988 viene nuovamente arrestato mentre da solo a bordo della sua BMW 750 procede zigzagando sulla A14 con a bordo un grammo di cocaina, uno sfollagente e una pistola lanciagas. Viene prontamente rilasciato tra le guardie carcerarie e i fan che gli chiedono abbracci e autografi.[34]


Nel 1989, prima dell'uscita dell'album Liberi liberi realizzato per conto della EMI, Rossi rompe con Guido Elmi e la Steve Rogers Band ritrovandosi praticamente da solo con Maurizio Lolli. Senza Solieri e Riva, parte comunque il Liberi Liberi Tour, il cui grande successo porta alla pubblicazione dell'album dal vivo Fronte del palco (1990).


Vasco racconta a Michele Monina "1989: Prima svolta radicale artisticamente, con album Liberi Liberi che rappresenta il punto di non ritorno. Senza Guido Elmi al mio fianco, senza i compagni di tante avventure, Massimo Riva e Maurizio Solieri.. ho imparato la lezione e mi sono sobbarcato anche tutta la parte tecnica - che a me piace poco - di produzione dell’album"[35].


Il 6 dicembre 1989 viene condannato ad un'ammenda di 2 milioni e 800 000 lire in seguito all'infelice episodio del 1984.


L'anno successivo vengono organizzati in rapida successione (10 e 14 luglio) due concerti rispettivamente negli stadi San Siro a Milano e Flaminio a Roma, per un totale di circa 90.000 spettatori.[36] Con il concerto di Milano, Vasco Rossi diventa il terzo artista italiano, dopo Edoardo Bennato[37] nel 1980 e Claudio Baglioni[38] nel 1985, a raccogliere un numero di fan così ampio da riempire lo stadio Giuseppe Meazza. Una parte del concerto di Milano viene pubblicata nell'album Vasco live 10.7.90 San Siro.
Nel 1991 a Cava de’Tirreni riunisce oltre 40.000 spettatori. Emozionante il momento in cui un giovane fan, Giovanni De Luca, noncurante del servizio di sicurezza, irrompe sul palco abbracciando la rockstar che, sorpresa e divertita, gli cede addirittura il microfono per qualche istante sotto gli occhi increduli dei poliziotti.
Nel 1992 torna a collaborare con gli Stadio, per i quali scrive il testo della hit radiofonica Stupidi dell'album Puoi fidarti di me.[39][40]


Diventato padre per la seconda volta, il cantante pubblica l'album Gli spari sopra (1993) col quale vincerà 10 dischi di platino, suo record di vendite tutt'oggi imbattuto. L'album fu preceduto dal singolo Gli spari sopra, mini-CD che contiene, oltre ad alcune versioni alternative de L'uomo che hai di fronte e Delusa con riferimenti alle allora ragazze di Non è la RAI, anche l'inedito Se è vero o no, che non fu inserito nell'album Gli spari sopra. Nel 1994, regala agli iscritti del suo fan club ufficiale un CD contenente l'inedita Senza parole.



La maturità artistica (1995-2000) |



A San Siro contro la guerra e il ritorno alle origini con Canzoni per me |


Nel 1995 il rocker è di nuovo a San Siro con un doppio concerto evento, Rock sotto l'assedio, contro la guerra in Jugoslavia. Sul palco sono ospitati gruppi musicali di etnie diverse, fatti giungere clandestinamente dalle zone di guerra con l'aiuto di collaboratori come il fotoreporter Massimo Sciacca e l'organizzatore Enrico Rovelli. In questa occasione canta per la prima volta Generale di Francesco De Gregori, da sempre suo riferimento musicale, interpretandola nel proprio stile rock. Vasco promuove la serata come occasione di riflessione contro la violenza della guerra, ma molti giornalisti polemizzeranno con lui per non avere devoluto l'incasso alla causa jugoslava. Con Maurizio Lolli e Mirco Bezzi realizza un sito Internet, il primo in Italia per un artista musicale, dedicato a raccogliere le testimonianze di reporter dalle zone di guerra intercettate sulla nascente rete di comunicazione e le biografie dei gruppi musicali che si esibiscono.


Nel 1996 pubblica l'album Nessun pericolo... per te, contenente una canzone, Gli angeli, dedicata all'amico Maurizio Lolli morto di cancro ai polmoni e il cui video (una produzione colossale di 600 milioni di lire) viene diretto da Roman Polański. Il video viene messo a disposizione su Internet, un evento abbastanza inusuale per quegli anni, cosicché Vasco si dimostra un precursore dei nuovi sistemi tecnologici che avanzano. La canzone viene distribuita in un singolo a forma triangolare a tiratura limitata. La forma del CD singolo potrebbe essere un chiaro omaggio all'attributo femminile, al quale spesso Vasco fa riferimento con gesti inequivocabili durante i suoi concerti.


Nel 1997 esce Rock, una raccolta di vecchi pezzi riarrangiati, che porterà il cantante ad esibirsi nell'ex stabilimento Italsider di Bagnoli, nell'ambito della prima edizione del Neapolis Rock Festival. Quell'anno Rossi è presente come autore al Festival di Sanremo (in coppia con Gaetano Curreri e Roberto Ferri) con ...E dimmi che non vuoi morire scritta per Patty Pravo, insignita del premio della critica. Sempre per il Festival di Sanremo, nel 1999 scrive la canzone Lo zaino cantata dagli Stadio.


Nel 1998 esce Canzoni per me, in cui, tra le altre, riprende anche vecchie canzoni, scritte all'inizio della carriera e mai pubblicate.


In quel periodo trionfa per la seconda volta al Festivalbar '98 con Io no, e ottiene per la prima volta la Targa Tenco nella categoria miglior album dell'anno.



Il record di pubblico all'Heineken Jammin Festival '98 e la morte di Massimo Riva |





Massimo Riva, figura fondamentale nella carriera di Vasco.


Il 1998 è un anno storico per la carriera di Vasco Rossi: il disco non porta, infatti, com'era abitudine, una nuova tournée, ma viene deciso di tenere un unico concerto, accettando la proposta di essere headliner della prima edizione dell'Heineken Jammin' Festival a Imola.


Alla serata partecipano 80.000 persone paganti,[41] segnando un evento nell'intera storia della musica italiana: il successo di Vasco diviene di massa, e il rocker di Zocca viene universalmente riconosciuto come la star della musica italiana contemporanea.


La serata viene immortalata nel video Rewind e relativo album dal vivo Rewind del 1999, a cui fa seguito il Rewind Tour. Tra le canzoni si ricorda l'omonima Rewind, la cui musica è scritta per lui dall'amico di sempre Gaetano Curreri.


A pochi giorni dalla prima tappa del tour, allo stadio Renato Curi di Perugia, viene a mancare per un'overdose di eroina, l'inseparabile "compagno di avventure" Massimo Riva, chitarrista della band e autore-coautore di una buona parte del repertorio musicale di Vasco. A partire dal Rewind tour, verrà ricordato in ogni concerto.


Nel 1999, esce il singolo La fine del millennio, i cui proventi vengono devoluti all'associazione onlus per il recupero dei tossicodipendenti, fondata dai parenti di Massimo Riva. La copertina riprende il Cristo bendato di un'immagine di scena tratta dal "Teatro delle orge e dei misteri" dell'austriaco Hermann Nitsch.


Sempre quell'anno Vasco firma come coautore il testo della canzone La tua ragazza sempre, portata al Festival di Sanremo da Irene Grandi, che si piazza in seconda posizione. La collaborazione con Irene Grandi si consoliderà negli anni: nel 2003, Vasco firmerà per la cantante fiorentina il brano Prima di partire per un lungo viaggio.



I concerti diventano produzioni colossali (dal 2001 a oggi) |



2001-2003: Stupido hotel e il triplo concerto evento a San Siro |


Il 2001 è l'anno di Stupido hotel e del terzo Festivalbar vinto con la canzone Ti prendo e ti porto via.


Nel 2002 esce Tracks, la prima raccolta pubblicizzata come ufficiale dalla EMI, con brani in versione originale e rimasterizzati e con la reinterpretazione di Generale di Francesco De Gregori, cantata durante il tour "Rock sotto l'assedio" del 1995 ma rimasta inedita. All'uscita della raccolta fa seguito il triplo concerto evento tenutosi di nuovo a San Siro nel 2003 e dal quale sarà tratto il DVD Vasco Rossi @ S.Siro 03. La reinterpretazione di Generale rappresenta una sorta di risposta e ringraziamento alla versione di Vita spericolata incisa da De Gregori nel 1993 e inclusa nel suo album Il bandito e il campione.



2004-2007: Buoni o cattivi e il ritorno a Sanremo come ospite |



Il 2004 è l'anno di Buoni o cattivi, registrato tra Bologna e Los Angeles, e successivamente venduto anche negli Stati Uniti. Il disco risulterà il più venduto in Italia nel 2004.[42] All'album segue il Buoni o cattivi Tour, articolatosi in due estati e che tocca gran parte degli stadi italiani, bissandoli dove richiesto e facendo registrare il tutto esaurito. Inoltre, il 24 settembre dello stesso anno, Vasco regala ai suoi fan un concerto gratuito tenutosi a Catanzaro (nel quartiere Germaneto), di fronte a 400.000 persone. [43] Lo stesso Vasco ha ribattezzato questo evento "Vascostock".[44]




Lo Stadio delle Alpi di Torino gremito per il concerto di Vasco Rossi nel luglio 2005


Nel 2005 ritorna a Sanremo come ospite per la serata finale, in segno di riconoscenza al festival che gli aveva offerto una vetrina importante, quando la sua carriera era ancora agli albori, nonostante i magri piazzamenti allora riconosciuti. Vasco si esibisce cantando l'introduzione di Vita spericolata, introdotto da Maurizio Solieri alla chitarra, e la hit del 2004 Un senso. Dopo la performance pronuncia poche parole contro la legge anti-fumo (legge 3/2003) varata dal ministro Girolamo Sirchia ed esce di scena sottraendosi all'abituale intervista del conduttore Paolo Bonolis ai suoi ospiti.


L'11 maggio 2005 lo IULM di Milano conferisce a Rossi la laurea "honoris causa" in Scienze della comunicazione, per essere «stato protagonista di una vera rivoluzione musicale che ha anche significativi connotati sociali e relazionali [...] introducendo uno stile espressivo, unico e insuperato, con temi del privato che fanno parte del tessuto sociale e arrivano direttamente a colpire la sensibilità dei giovani. I suoi concerti sono eventi di eccezionale portata emotiva e aggregativa.[...]»,[45] un "pezzo di carta" che Vasco esibisce con emozione e fierezza dedicandolo alla madre e ai suoi studi universitari a suo tempo interrotti.[46]


Il 9 settembre 2005 viene pubblicato È solo un rock'n'roll show, doppio DVD, lanciando così il concetto di movieclip, in cui tutte le canzoni di Buoni o cattivi si intrecciano in un lungo videoclip di oltre due ore. Il 2 dicembre 2005, esce Buoni o cattivi Live Anthology 04.05, un cofanetto comprensivo di doppio CD e triplo DVD che documenta il grande successo del Buoni o cattivi Tour.




Vasco Rossi e Maurizio Solieri nel 2007



Il 17 dicembre 2005 Vasco torna a Zocca dove gli amici d'infanzia e tutta la comunità hanno organizzato un tributo in suo onore. Per l'occasione viene allestita anche una mostra fotografica.




Vasco Rossi nel 2007


Vasco Rossi ha sostenuto nella campagna elettorale per le elezioni politiche italiane del 2006 la lista della Rosa nel Pugno (concedendo l'utilizzo della canzone Siamo solo noi come colonna sonora dello spot del partito) e ha finanziato la coalizione L'Unione. È la prima volta che il rocker prende una posizione politica netta: in passato si era limitato a mostrare simpatia per le lotte abolizioniste di Marco Pannella, acquisendo la tessera dei Radicali e prestando, nei primi anni ottanta, il suo volto ad alcune campagne antiproibizioniste.


Sempre nel 2006, Vasco annuncia pubblicamente di non cedere più i diritti delle sue canzoni per gli spot pubblicitari. La decisione di cederli, presa in passato, è stata per sua stessa ammissione un errore, in quanto non è eticamente corretto lucrare sulle emozioni dei fan.[47]


Il 19 gennaio 2007 esce il singolo Basta poco. Per volontà del cantautore non è venduto in alcun negozio e può essere ascoltato esclusivamente tramite radio oppure scaricato dal web o dal portale di una nota azienda telefonica. Il nuovo singolo fa registrare il record italiano di download legali, oltre centomila a distanza di due giorni dall'uscita del brano.


L'11 maggio 2007 Vasco Rossi pubblica un mini CD, Vasco Extended Play, contenente Basta poco, la versione "original demo" della stessa, il video con i personaggi disegnati da suo figlio Luca e una reinterpretazione de La compagnia, scritta da Mogol e Carlo Donida, portata al successo da Marisa Sannia nel 1969 e reinterpretata nel 1976 da Lucio Battisti: si tratta di un brano a cui Vasco si è dichiarato molto legato e che ha reinterpretato in chiave rock.


Il 23 novembre 2007 viene pubblicato il DVD Vasco@Olimpico.07, registrato durante le due date del 27 e 28 giugno del Vasco live Tour 2007 allo stadio romano.



2008-2009: Il mondo che vorrei e il concerto del 1° maggio |


Il 28 marzo 2008 esce Il mondo che vorrei, ventunesimo album del cantautore, quindicesimo in studio. Il mondo che vorrei è anche il nome del primo singolo estratto, lanciato in radio il 14 marzo e in tutti gli oratori della diocesi di Milano il 16 marzo. Il brano entra subito al primo posto della classifica digitale Fimi.


Nel maggio del 2008 è stato nominato cittadino onorario della città di Genova dal Sindaco Marta Vincenzi, in quanto ha omaggiato i genovesi durante la "data 0" del Vasco.08 Live in concert. Inoltre, ha ricevuto a titolo onorifico la tessera che dà libero accesso agli oratori della diocesi di Genova.




Palco per il concerto allo Stadio Del Conero (Ancona), 15 giugno 2008


Nell'estate del 2008 prosegue il tour, iniziato a Genova, negli stadi delle principali città italiane. In sole 24 ore dall'apertura delle prevendite vengono venduti 120.000 biglietti, costringendo gli organizzatori ad aggiungere ulteriori date per le tappe di Milano, Roma, Ancona e Salerno. Si esibisce anche all'Heineken Jammin' Festival di Mestre il 21 giugno 2008. Il 5 luglio 2008, tramite il suo sito ufficiale, annuncia un ritorno sul palco a settembre, per la seconda parte della tournée, la cui prima data si è svolta il 5 settembre a Teramo.
A fine anno, secondo i dati SIAE, Vasco detiene il primato della musica dal vivo grazie al record di presenze registrato nelle diciotto date del tour 2008.


Il 13 marzo 2009 esce Il mondo che vorrei live, il primo concerto rock registrato in alta definizione su Blu-ray Disc durante il doppio concerto tenutosi allo Stadio Renato Dall'Ara di Bologna il 19 e il 20 settembre 2008.


La prima apparizione dal vivo del 2009 ha avuto luogo in occasione del ventennale del Concerto del Primo Maggio a Roma, a 10 anni di distanza dalla sua prima partecipazione. L'esibizione è durata circa cinquanta minuti, nel corso della quale sono state proposte dieci canzoni tra cui Un ragazzo di strada, brano del 1966 scritto da I Corvi,[48] cantato per la prima volta da Vasco.



2009-2010: Tracks 2 - Inediti & rarità e l'Europe Tour Indoor |


Il 6 ottobre 2009 ha iniziato una tournée indoor in l'Italia e in Europa, dopo 13 anni dall'ultimo tour al chiuso datato 1996, il Nessun pericolo per te Tour.[49]


Durante questi concerti ha presentato un nuovo brano inedito intitolato Ad ogni costo, cover della hit dei Radiohead, Creep.[50] Da notare l'anomalia della data sarda, unico concerto del tour previsto all'aperto.[51]




Vasco nel 2010, durante la parte acustica del Tour Europe Indoor


Il 27 novembre 2009 esce l'album Tracks 2 - Inediti & rarità, contenente tre inediti (tra cui la stessaAd ogni costo, Ho fatto un sogno e Sto pensando a te), Sally cantata interamente live ad una tappa dello Europe Tour 2009, sei tracce dal vivo tratte dal Nessun pericolo per te Tour del 1996 e tre cover suonate negli anni dal vivo una sola volta, ovvero Il tempo di morire, Un ragazzo di strada e Amico fragile. In poco più di una settimana l'album ottiene quattro dischi di platino e, ad oggi, è disco di diamante.


Nello stesso mese la Sony produce SingStar Vasco Rossi, gioco per PlayStation 2 e PlayStation 3.[52]


Successivamente viene pubblicato il secondo singolo appartenente al nuovo album, Sto pensando a te, trasmesso nelle radio a partire dal 18 dicembre del 2009.


Il 10 marzo 2010 è uscito un numero di Topolino dove Vasco si trasforma nel Comandante Brasko, un cantante amatissimo dal pubblico che si è ritirato dai palchi, a cui Zio Paperone chiede di risollevare le sorti della manifestazione canora più importante di Paperopoli, quella al Teatro Arroston. All'interno si può trovare un'intervista dove lo stesso Vasco parla della passione per Topolino. La storia, ideata da Vincenzo Mollica, è sceneggiata da Fausto Vitaliano, mentre i disegni sono di Giorgio Cavazzano.[53][54]


Nello stesso mese decide di investire sulla rivista di critica letteraria Satisfiction,[55] divenendone editore.[56][57]


Il 22 giugno 2010 viene pubblicato in edizione limitata l'album Vasco London Instant Live 04.05.2010 registrato appunto il 4 maggio 2010 all'Hammersmith Apollo di Londra. Questa data segna un evento importante nella carriera del rocker, in quanto si tratta del suo primo concerto in Gran Bretagna.[58]


Il 29 novembre 2010, tramite Facebook, comunica che ha scritto con Gaetano Curreri, il quinto singolo di Noemi, Vuoto a perdere; il brano è anche la colonna sonora del film Femmine contro maschi di Fausto Brizzi.



2011-2012: Vivere o niente, i problemi di salute e progetti paralleli |


Il 29 marzo 2011 esce Vivere o niente, sedicesimo album in studio. Il primo singolo estratto, anticipato il 7 febbraio (giorno del suo cinquantanovesimo compleanno), è intitolato Eh... già.[59] Il disco balza subito in testa alle classifiche di vendita. Il secondo singolo è Manifesto futurista della nuova umanità, in rotazione dal 6 maggio 2011.


Il 15 aprile 2011 viene presentata dal sovrintendente Stéphane Lissner la stagione 2011-2012 del Teatro alla Scala di Milano, con le musiche e la drammaturgia a firma di Vasco utilizzate per la produzione L'altra metà del cielo, spettacolo incentrato sulla figura femminile e sui giovani.[60][61][62] La "prima" doveva avere luogo il 31 marzo 2012, con successive sette repliche,[63] ma è stata rinviata di tre giorni per uno sciopero dei lavoratori.[64][65]


il 5 giugno 2011 prende il via dallo Stadio Del Conero di Ancona, il tour Vasco Live Kom 011. Il tour che prevede un concerto all'Heineken Jammin Festival di Mestre, è il primo in cui un artista realizza quattro concerti consecutivi allo stadio San Siro. Durante l'ultima data a Milano, il rocker è obbligato ad accorciare la scaletta, iniziando con un evidente ritardo, per via di un forte mal di schiena che nonostante le cure necessarie non accennava a passare.[66]


Il 26 giugno 2011, in un'intervista a Vincenzo Mollica per il TG1, parlando del suo futuro, ha dichiarato che modificherà il suo modo di rapportarsi con il pubblico, in particolare ha affermato: «è felicemente conclusa la mia straordinaria attività di rockstar» e che «questa è l'ultima tournée di questo tipo».[67] In questo periodo viene pubblicato il libro Vasco complete canzoniere.[68]


Il 18 luglio 2011 decide di farsi ricoverare in una clinica privata nei pressi di Bologna, per verificare la natura del mal di schiena e dagli esami si scopre che la causa del dolore deriva da una costola fratturata. Inoltre approfitta della permanenza nella clinica per fare un check-up completo.[69] Il 22 agosto 2011, dopo una visita medica concordata alla clinica Villalba, i medici che seguono le sue condizioni di salute lo obbligano ad un riposo assoluto di almeno sessanta giorni,[70] che ha provocato l'annullamento delle ultime quattro date del Vasco Live Kom '011: Torino, Udine, Bologna e Avellino.[71] Al cantante viene diagnosticata un'infezione da stafilococco aureo che gli ha causato un'osteomielite al torace, un'endocardite e, in seguito, anche una polmonite.[72][73][74][75]


Il 7 settembre 2011 esce nelle sale un film-documentario sulla sua vita, artistica e privata, diretto da Alessandro Paris e Sibylle Righetti, dal titolo Questa storia qua, proiettato due giorni prima in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia e in contemporanea in oltre 200 sale, facendo registrare il tutto esaurito già in prevendita.[76][77] Dal film viene estratto il singolo I soliti, in rotazione nelle radio dal 29 agosto.[78]


Il 24 novembre 2011 viene pubblicata un'altra sua biografia, intitolata La versione di Vasco, con una tiratura di 80.000 copie; dopo tre giorni il libro è andato in ristampa con altre 50.000 copie.[79] Il libro si è piazzato subito al primo posto nella sezione "varia" o "saggistica", mentre ha occupato la quarta posizione nella classifica generale.[79] I proventi delle vendite sono andati ad una comunità di don Ciotti.[80]


Il 9 dicembre 2011, solo ed esclusivamente su iTunes, è uscita una speciale versione dell'album Vivere o niente, denominata Vivere o niente - Kom.011 Edition, contenente, oltre all'album in studio, anche un CD con 13 brani registrati durante una tappa del Vasco Live Kom '011. Il 31 marzo 2012 è stato pubblicato l'album L'altra metà del cielo contenente alcune tra le più famose canzoni di Rossi dedicate alle donne, riarrangiate per l'esecuzione sul palco de La Scala; l'album ha raggiunto subito la prima posizione fra le vendite.[81] Il 4 aprile, alla "prima" de L'altra metà del cielo, ci sono stati sei minuti di applausi finali.[82]


Dal 9 giugno al 14 luglio 2012 si è svolta una mostra sulle opere di Vasco in 3D, dal titolo Notte Rossi, presso il Palazzo Isolani di Bologna.[83][84] Nel frattempo viene pubblicata la canzone La Luna, scritta per Patty Pravo con Gaetano Curreri e uscita il 15 giugno.[85][86][87] A giugno il suo storico chitarrista Maurizio Solieri parla del rapporto tra lui e Vasco in un'intervista,[88] cui segue una piccata risposta di Vasco che lascia intendere la fine del rapporto di collaborazione.[89][90]


L'8 settembre 2012 torna a esibirsi per un mini-concerto a Castellaneta Marina, in provincia di Taranto. Il 14 settembre viene di nuovo ricoverato in clinica per problemi respiratori.[91] Il 27 novembre 2012 esce l'album dal vivo Live Kom 011: The Complete Edition, che debutta direttamente al primo posto della Classifica FIMI Artisti;[92] in due settimane ottiene il disco d'oro[93] e a dicembre viene certificato disco di platino per le oltre 60.000 copie vendute.[94]



2013-2016: Sono innocente e i Live Kom |


Il 21 gennaio 2013 esce il singolo L'uomo più semplice che arriva primo in classifica[95].
Il 9 giugno 2013 prende il via dallo Stadio Olimpico di Torino, il tour Vasco Live Kom '013, che prevede quattro concerti nel capoluogo piemontese e tre allo Stadio Renato Dall'Ara di Bologna. Il tour, che segna il ritorno sul palco di Vasco, vede la partecipazione di oltre 267.000 spettatori.[96]


Il 15 ottobre 2013 esce il singolo Cambia-menti, che guadagna immediatamente la prima posizione nella classifica dei singoli più venduti in Italia.[97]


Successivamente, vengono comunicate le date del Vasco Live Kom '014, che vede il cantante impegnato allo Stadio Olimpico di Roma e allo Stadio Giuseppe Meazza di Milano.[98] Inizialmente previste quattro date, ne sono state poi aggiunte altre tre.[99] Il 14 marzo esce il singolo Dannate nuvole[100], che anticipa l'album in uscita a novembre.[101]


Ad aprile Vasco firma un accordo con la casa discografica Universal Records che prevede la pubblicazione dei successivi tre album.[102] Il 29 maggio 2014 riceve il riconoscimento di "Cittadino onorario della Puglia creativa" dal presidente della Regione Nichi Vendola.[103]


Il 25 giugno 2014, parte il Vasco Live Kom '014. In occasione della preparazione dello show allo Stadio Olimpico di Roma, annuncia di voler dare alla sua musica una svolta metal, affermando che «A forza di fare rock duro è inevitabile finire nel metal, è una evoluzione naturale».[104] Questo tour raggiunge la cifra di circa 400.000 spettatori, per un incasso certificato di oltre 26 milioni di dollari, entrando al secondo posto nella classifica mondiale "Hot Tours 2014" di Billboard, secondo dopo i Rolling Stones.


Il successivo album di inediti, intitolato Sono innocente, esce all'inizio di novembre 2014. Il disco segna un riavvicinamento con alcuni vecchi collaboratori (il brano Sono innocente ma... presenta come coautori Roberto Casini e Andrea Righi, entrambi ex membri della Steve Rogers Band). Inusuale è anche la presenza di un brano strumentale. Inoltre, vi si trovano un inedito di Vasco scritto a 15 anni (Marta piange ancora) e una canzone del figlio Luca (L'ape regina), entrambi co-prodotti e arrangiati da Saverio Principini e registrati e mixati agli Speakeasy Studios LA di Los Angeles da Marco Sonzini e lo stesso Saverio Principini.[105]


A seguito dell'uscita del nuovo album, il 7 giugno 2015, parte dallo San Nicola di Bari, il Vasco Live Kom '015, in cui Vasco torna ad esibirsi negli stadi più importanti d'Italia, per un totale di 14 date, tra cui una allo Stadio San Paolo di Napoli, dove mancava da undici anni. Il tour segna importanti record di presenze e di spettatori e in scaletta, oltre ai nuovi brani del nuovo disco, trovano posto alcuni importanti ripescaggi del passato come Deviazioni, Credi davvero e Gli angeli.


Alla fine del tour, Vasco torna in studio per registrare il ritornello del brano Tutti contro tutti, contenuto in Miss Nostalgia, nuovo album degli Stadio. Il brano in questione segna di fatto il ritorno di Vasco Rossi al duetto con Gaetano Curreri, dopo il brano La faccia delle donne, pubblicato nei primi anni ottanta.


Il 18 marzo 2016 esce Tutto in una notte - Live Kom 015, composto da due CD, due DVD e un Blu-ray, contenente la registrazione del concerto di Napoli, interamente in presa diretta audio e video e montato in cabina di regia da Pepsy Romanoff, già regista del videoclip di Come vorrei.


Dopo un periodo di pausa, torna sul palco con il Vasco Live Kom '016. Gli organizzatori del Live Kom, decidono di compensare la mancanza di Roma tra le date del tour 2015, fissandone una "continuazione" con due date allo Stadio Olimpico previste per i giorni 22 e 23 giugno, poi portate a quattro, con l'aggiunta del 26 e 27 giugno. Questa serie di concerti rappresenta un nuovo record di date consecutive nello stadio romano, dove lui stesso arrivò a quota tre concerti nel 2014. Per le quattro date sono stati venduti complessivamente 205.000 biglietti[106].



2017-presente: i quarant'anni di carriera con la raccolta VascoNonStop e Modena Park 2017 |


Durante la promozione dei concerti allo Stadio Olimpico di Roma, Vasco annuncia il concerto-evento Modena Park 2017, che si è tenuto al parco Enzo Ferrari di Modena il 1º luglio 2017, per celebrare i suoi 40 anni di carriera. Per promuovere tale evento, l'11 novembre 2016 è stato pubblicato il cofanetto VascoNonStop, contenente 69 brani, di cui quattro inediti, compresi i due singoli estratti, Un mondo migliore, pubblicato il 14 ottobre 2016,[107] e Come nelle favole, pubblicato il 14 marzo 2017.


Con oltre 220.000 biglietti venduti per il Modena Park 2017[108], Vasco Rossi ottiene il record mondiale di spettatori paganti per un singolo concerto, superando un primato appartenente agli A-ha, che nel 1991 a Rio de Janeiro riunirono 198.000 paganti.[109] Questo concerto sarà anche ricordato per altri record: dagli spettatori tv (quasi 6 milioni) e nei cinema (oltre 50.000 biglietti emessi per seguire l'evento nelle sale)[108] al record dei fan che, pur di essere in prima fila, si sono accampati al Modena Park già un mese prima dell'evento, come Steve Tomasin di Pordenone ed Emanuele Zappia di Domodossola.[110][111]


Il 31 luglio 2017 muore improvvisamente Guido Elmi, per quasi 40 anni produttore discografico e direttore artistico di Vasco Rossi.[112]


Nell’autunno 2017 viene diffusa in radio come singolo la versione live di Colpa d’Alfredo suonata al Modena Park 2017. Il 1° dicembre 2017 esce in anteprima in alcuni cinema Vasco Modena Park - Il film, dal 4 al 7 dicembre 2017 distribuito in tutte le sale d'Italia, che ripercorre il giorno di Modena Park 2017, arricchito da contenuti inediti e dalle riflessioni dello stesso Rossi. Il film è stato diretto da Pepsy Romanoff e distribuito da QMI Stardust in collaborazione con Universal Music. L'8 dicembre esce il cofanetto Vasco Modena Park registrazione del concerto del 1º luglio a Modena.


Sempre nel dicembre del 2017 vengono comunicate le date del VascoNonStop Live 2018, che vede il cantante impegnato negli stadi italiani in undici date nei mesi di maggio e giugno 2018. Per buona parte della tournée il bassista Claudio Golinelli, colpito da un malore durante le prove a Lignano Sabbiadoro, viene sostituito da Andrea Torresani. È stato comunque presente per Siamo solo noi il 21 giugno a Messina.


Durante un incontro con il fan club a settembre 2018, Vasco annuncia il VascoNonStop Live 2019 che comprende sei date allo Stadio San Siro di Milano e due date alla Fiera di Cagliari[113]. Inoltre anticipa la notizia di un nuovo singolo in uscita a novembre con videoclip diretto dal regista Pepsy Romanoff. In autunno ritorna in studio di registrazione insieme al produttore Celso Valli, a Nicola Venieri e all'amico Gaetano Curreri per ultimare il singolo intitolato La verità, pubblicato il 16 novembre. Il nuovo brano, scritto insieme a Roberto Casini, prende spunto da una poesia scritta dallo stesso Vasco durante il 2011 e pubblicata nel suo libro La versione di Vasco del 2012 ("Viviamo tempi nuovi" è l'incipit della poesia originale).



Vita privata |


Vasco Rossi ha tre figli di cui due, Davide e Lorenzo, nati nel 1986 da due donne diverse. Davide fa l'attore ed è anche un disc jockey. Lorenzo, invece, è stato riconosciuto solo nel gennaio 2003, dopo essersi sottoposto volontariamente al test del DNA.[114]


Il terzo, Luca, che vive con lui, è nato nel 1991 da Laura Schmidt, sua compagna dal 1987 e sua moglie dal 2012[115]. Quest'ultimo, in base ai registri della SIAE, risulta coautore di diverse canzoni e a lui è stata dedicata la canzone Benvenuto.


È nonno di due nipoti: Romeo (2014), figlio di Davide e Lavinia (2017), figlia di Lorenzo.


Tra le relazioni sentimentali degli anni ottanta, una è stata intrattenuta con la conduttrice televisiva Barbara D'Urso,[116] che ha anche sostenuto che due canzoni di Vasco Rossi, Brava e Incredibile romantica, sarebbero dedicate a lei[117], circostanza, questa, smentita dallo stesso cantautore.[118]


È un sostenitore del Partito Radicale di Marco Pannella[119] nel maggio 2009 s'è iscritto al Partito Radicale per la 23ª volta consecutiva.[120] Nel 2000 era proprietario di una scuderia privata collegata ad Aprilia Racing, la Vasco Rossi Racing, che vinse il campionato del mondo e il pilota che la guidava era Roberto Locatelli.[121] Possiede il 90% di una società di charter.[122] Rossi non ha mai nascosto la sua simpatia per la squadra di calcio dell'Inter,[123][124] ricambiata dalla società con un comunicato ufficiale in occasione dei sessantesimo compleanno dell'artista.[125]


Vasco Rossi è ateo e favorevole all'eutanasia, cosa che ha dichiarato dopo un attacco subito dalla Chiesa Cattolica per il contenuto dell'album di Vasco Vivere o niente, uscito pochi giorni prima.[126][127]


Nel febbraio 2010 Vasco, tramite i suoi avvocati, chiede al sito satirico Nonciclopedia di cancellare la pagina lui dedicata, ritenendola diffamatoria; nell'agosto e settembre 2011 alcuni amministratori del sito sono convocati dalla polizia postale per questa stessa questione. Per protesta, il 3 ottobre 2011, gli amministratori di Nonciclopedia sospendono il servizio di loro iniziativa.[128][129][130][131][132] Il giorno seguente il sito viene ripristinato privo della voce su Vasco contestualmente alla promessa di ritiro della querela.[133][134]


Appassionato di danza classica, nell'ottobre del 2011, insieme a Stefano Salvati, ha fondato l'Associazione Culturale Vasco Rossi Dancing Project.[135][136] Nel dicembre del 2011 dona 75.000 euro all'Università degli Studi di Bologna per sostenere la ricerca (triennale) sui Biofilms Microbici, principali responsabili di varie forme infettive.[137][138]


Al 2011 Vasco Rossi risulta essere residente a Bologna, di cui è il primo contribuente.[139]



Controversie |



Luciano Ligabue |


L'inizio dell'incrinatura tra Vasco e Ligabue risale al 1999: in quell'anno Massimo Riva, chitarrista e intimo amico di Vasco, si spense la notte del 31 maggio a causa di una crisi respiratoria a seguito di un'iniezione di eroina. Riva aveva smesso con l'eroina da anni, ma ricominciò a farne uso per combattere la depressione che aveva sviluppato in concomitanza con la scoperta di essere affetto da epatite C, molto probabilmente contratta anni prima proprio a causa dell'eroina (l'epatite C si trasmette soprattutto attraverso l'uso di droghe per via endovenosa).[140]


Pochi giorni dopo, Luciano Ligabue, mentre presentava all'Università IULM di Milano il suo primo film Radiofreccia (che verteva proprio sul tema dell'avvento dell'eroina), disse: «Negli anni '70 non avevamo molte informazioni. Il pensiero comune era che si potesse smettere quando si voleva. Per i musicisti rock c'è ancora oggi l'alibi dello scotto da pagare per fare musica. Perciò secondo il galateo della perfetta rockstar, io che non mi drogo sarei fuori target».[141] Vasco, molto colpito e risentito di queste frasi in un momento come quello, dichiarò: «È morto un amico e invece del silenzio... c'è chi, per accrescere la propria credibilità, ha scelto di "speculare" lanciando anzitempo inutili messaggi moralizzatori». Ligabue replicò pochi giorni dopo scusandosi e affermando che le sue dichiarazioni non erano in mala fede.[142]


La rivalità continuò per alcuni anni tramite dichiarazioni e post. Nel 2011 Vasco affermò "Penso che Ligabue sia un bicchiere di talento in un mare di presunzione".[143][144][145]


La questione si affievolì nel 2012, anno in cui Vasco dichiarò su Facebook di stimare Ligabue e che quella tra loro due è "tutta una finta commedia".[146]


Nello stesso anno seguì l'invito da parte di Ligabue affinché Vasco si unisse al concerto pro terremotati dell'Emilia "Italia Loves Emilia" (dove avrebbero dovuto cantare insieme); a una prima risposta affermativa di Vasco, seguì la sua impossibilità a partecipare a causa di problemi di salute. Ligabue gli augurò una buona guarigione, dispiaciuto della sua impossibilità a partecipare, e Vasco affermò in un post su Facebook: “È scoppiata la pace tra me e Ligabue”, mettendo così fine alla polemica.


Il giorno dopo il concerto di Modena Park 2017, Ligabue pubblicò, in un post su Facebook, i suoi complimenti a Vasco: “Complimenti Vasco, complimenti Modena!”



Altri artisti |


Nel 2012 Vasco pubblicò su Facebook una prima parte della sua autobiografia L'altra autobiografia.[147]


Nel primo capitolo il cantautore esprimeva dei giudizi piuttosto severi su altri artisti, in particolare riteneva le canzoni di Claudio Baglioni molto banali, paragonandole a "musichette da sala d'attesa" e ai "peggiori discorsi sul più e sul meno".


Il post proseguiva con giudizi su Amedeo Minghi ("la sua aria da fenomeno e il suo modo di tirarsela fanno pena"), su Piero Pelù ("non ho capito se canta per scherzo e fa rock per caso"), su Gianluca Grignani ("un giovane talento un po' sbruffone che ti vuole sfidare") e su Zucchero ("si mette a competere a suon di dischi pieni di musiche travolgenti e arrangiamenti ben confezionati").



Discografia |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia di Vasco Rossi.


  • 1978 – ...Ma cosa vuoi che sia una canzone...

  • 1979 – Non siamo mica gli americani!

  • 1980 – Colpa d'Alfredo

  • 1981 – Siamo solo noi

  • 1982 – Vado al massimo

  • 1983 – Bollicine

  • 1985 – Cosa succede in città

  • 1987 – C'è chi dice no

  • 1989 – Liberi liberi

  • 1993 – Gli spari sopra

  • 1996 – Nessun pericolo... per te

  • 1998 – Canzoni per me

  • 2001 – Stupido hotel

  • 2004 – Buoni o cattivi

  • 2008 – Il mondo che vorrei

  • 2011 – Vivere o niente

  • 2014 – Sono innocente



Concerti e tour |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Tour di Vasco Rossi.



Concerto di Vasco Rossi allo Stadio San Siro di Milano



  • 1977 - Tour 1977

  • 1978 - Tour 1978

  • 1979 - Tour 1979

  • 1980 - Colpa d'Alfredo Tour

  • 1981 - Siamo solo noi Tour

  • 1982 - Vado al massimo Tour

  • 1983 - Bollicine Tour

  • 1984 - Va bene, va bene così Tour

  • 1985 - Cosa succede in città Tour

  • 1987 - C'è chi dice no Tour

  • 1989 - Liberi liberi Tour

  • 1990 - 1991 - Fronte del palco Tour

  • 1993 - Gli spari sopra Tour

  • 1995 - Rock sotto l'assedio

  • 1996 - Nessun pericolo per te (tour)

  • 1997 - World Wide Tour

  • 1998 - Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola - 1ª edizione Heineken Jammin' Festival

  • 1999 - Rewind Tour

  • 2001 - Stupido Hotel Tour

  • 2003 - Vasco@San Siro '03

  • 2004 - 2005 - Buoni o cattivi Tour

  • 2007 - Vasco Live 2007

  • 2008 - Vasco.08 Live in concert

  • 2009 - 2010 - Tour Europe indoor

  • 2011 - Vasco Live Kom '011

  • 2012 - Vasco Rossi Deejay Project

  • 2013 - Vasco Live Kom '013

  • 2014 - Vasco Live Kom '014

  • 2015 - Vasco Live Kom '015

  • 2016 - Vasco Live Kom '016

  • 2017 - Modena Park 2017

  • 2018 - VascoNonStop Live 2018

  • 2019 - VascoNonStop Live 2019



Formazione |



Live |



Band attuale |




  • Stef Burns – chitarra (1995-presente)


  • Vince Pastano – chitarra (2014-presente)

  • Andrea Torresani – basso (2018, in sostituzione di Claudio Golinelli)

  • Matt Laug – batteria, percussioni (2007-2014, 2017-presente)


  • Alberto Rocchetti – tastiere (1989-presente)


  • Frank Nemola – tromba, tastiere, programmazione, cori (1998-presente)


  • Beatrice Antolini – cori, sintetizzatore, percussioni, chitarra acustica, sassofono (2018-presente)



Ex componenti band |



Chitarre |



  • Maurizio Solieri – chitarra (1978-1987, 1991-1995, 1999-2014)


  • Massimo Riva – chitarra (1978-1987, 1995-1999)


  • Andrea Braido – chitarra (1989-1993, 1998)


  • Davide Devoti – chitarra (1989-1991)


  • Nando Bonini – chitarra (1993-1996)


  • Teddy Castellucci - chitarra (1997)


  • Riccardo Mori – chitarra acustica (2004-2005)



Basso |


  • Andrea Righi – basso (1979-1983)


  • Paul Martinez – basso (1989-1990)


  • Lorenzo Poli – basso (1991)


  • Davide Romani – basso (1997)


  • Claudio Golinelli – basso (1984-1987, 1993-1996, 1998-2017)



Batteria |



  • Roberto Casini – batteria (1979-1983)


  • Daniele Tedeschi – batteria (1984-1995)


  • Deen Castronovo – batteria (1996-1997)


  • Jonathan Moffett - batteria (1998-1999)

  • Paolo Valli - batteria (1998)


  • Kenny Aronoff – batteria (2001)


  • Mike Baird – batteria (2001-2005)


  • Will Hunt – batteria (2014-2016)


  • Glen Sobel – batteria (2010)



Tastiere |



  • Mimmo Camporeale – tastiere (1978-1987)


  • Celso Valli – tastiere (1998)



Sax |



  • Rudy Trevisi – sassofono (1980-1984)

  • (Alan King) - sassofono (1983) live


  • Andrea Innesto – sassofono (1985-2017)



Cori |


  • Clara Moroni – cori (1996-2017)


Timeline |








Studio |




  • Gaetano Curreri - tastiera (1978, 1979, 1980, 1981), pianoforte (1982)

  • Giovanni Oleandri - basso (1978)

  • Gilberto Rossi - batteria, percussioni (1978)

  • Enzo Troiano - chitarra elettrica (1978)


  • Giovanni Pezzoli - batteria (1978, 1979), percussioni (1979)


  • Maurizio Solieri - chitarra (1978, 1979, 1980, 1981, 1982, 1983, 1985, 1987, 1989, 1993), mandolino, cembalo (1979), tastiera (1985)

  • Paolo Giacomoni - violino (1978)

  • Dino Melotti - sax, flauto (1978)

  • Lauro Minzoni - flauto, percussioni (1978)

  • Riccardo Bellei - cori (1978)


  • Iskra Menarini - cori (1978)


  • Ricky Portera - cori (1978)

  • Antonio Mancuso - tastiera (1979)


  • Massimo Riva - chitarra (1979, 1981, 1982, 1983, 1985, 1987), cori (1979, 1980, 1987)

  • Gian Emilio Tassoni - basso, contrabbasso (1979)

  • Sandro Comini - trombone (1979, 1982)

  • Rudy Trevisi - sax (1979, 1982, 1983, 1985, 1987, 1989), clarino (1979), percussioni (1982, 1983, 1985, 19871989), congas (1987), tastiera, (1987, 1989), batteria (1987), tamburo (1989), batteria elettronica (1989)

  • Auro Lugli - cori (1979, 1980)


  • Guido Elmi - chitarra (1980, 1983, 1987, 1996), percussioni (1980, 1981, 1996), congas (1987), tastiera, programmazione (1996)

  • Glauco Zuppiroli – basso, contrabbasso (1980)

  • Bruno Corticelli – basso, contrabbasso (1980)


  • Roberto Costa – basso (1980), sintetizzatore [Minimoog] (1983)

  • Enzo Feliciati – tastiera (1980), tromba (1982)


  • Arcangelo Cavazzuti – batteria (1980)

  • Andrea Righi - basso (1981, 1982)

  • Roberto Casini - batteria (1981, 1982)


  • Romano Trevisani - chitarra (1981, 1983)


  • Fio Zanotti - tastiera (1981, 1987), organo Hammond (1981), pianoforte (1981), sintetizzatore, (1985), fisarmonica (1993)


  • Mimmo Camporeale - tastiera (1981, 1982)


  • Claudio Golinelli - basso (1981, 1983, 1985, 1987, 1989, 1993)


  • Lele Melotti - batteria (1981, 1982, 1983, 1985, 1987, 1989, 1993, 2007, 2008)

  • Mauro Gherardi - batteria (1982, 1983)

  • Pier Michelatti - basso (1982)


  • Tullio Ferro - chitarra (1982, 1989, 1993), cori (1987, 1989, 1993), tastiera (1996)

  • Davide Romani - basso (1982, 1983, 1985, 1987, 1989, 1993, 1996)

  • Michael Fraser - pianoforte (1982, 1983), ARP String Ensemble (1983)

  • Maurizio Biancani - programmazione, elettronica (1982), sintetizzatore (1982, 1983)


  • Rossana Casale - cori (1982)

  • Lella Esposito - cori (1982, 1983)


  • Mauro Pagani - archi (1982)

  • Luigi Tonet - programmazione, sintetizzatore (1983)

  • Vincenzo Muré - sintetizzatore [Prophet] (1983)


  • Ernesto Vitolo - pianoforte (1983, 1985), sintetizzatore (1983), organo Hammond (1985, 1993), tastiera (1993)

  • Aldo Banfi - programmazione, sintetizzatore (1983)


  • Dodi Battaglia - chitarra (1983, 1984, 1985)

  • Giulia Fasolino - cori (1983)


  • Wanda Radicchi - cori (1983)


  • Silvio Pozzoli - cori (1983, 1993, 1996, 2001, 2004, 2008)


  • Paolo Gianolio - chitarra (1985, 1989, 1996, 1998), basso (1989)


  • Joe Amoruso - pianoforte (1985)

  • Antonella Pepe – cori (1989)

  • Simona Pirone – cori (1989)

  • Antonio Biolcati – cori (1989)

  • Daniela Grifoni – cori (1989)

  • Mauro Palermo – chitarra (1989)

  • Ignazio Orlando – basso (1989)


  • Gregg Bissonette - batteria (1993, 1996)


  • Randy Jackson - basso (1993, 1996)


  • Jonathan Cain - tastiera, fisarmonica, organo Hammond (1993)


  • Andrea Braido - chitarra (1993, 1996)

  • Daniele Tedeschi - batteria (1993)

  • Luca Testoni - chitarra (1993)

  • Steve Farris - chitarra (1993, 1996)


  • Vinnie Colaiuta - batteria (1993, 1996, 1998, 2001, 2004, 2008, 2011, 2014)

  • Luca Bignardi - programmazione, basso (1993, 1996, 1998, 2001, 2004, 2008)


  • Paulinho Da Costa - percussioni (1993)

  • Stephen Hart - chitarra acustica, chitarra elettrica (1993)

  • Stefano Bertonazzi - tastiera (1993)


  • Pino Daniele - assolo chitarra e cori (1993)


  • Clara Moroni - cori (1993, 1996)


  • Nando Bonini - cori (1993, 1996)

  • Alessandro Magri - tastiera (1996, 1998), programmazione, organo Hammond (1996), direzione archi (1998)


  • Michael Landau - chitarra (1996, 1998)

  • Nicola Venieri - tastiera, programmazione (1996)


  • Matt Bissonette - basso (1996)


  • Celso Valli - tastiera, pianoforte, organo Hammond (1996)


  • Stef Burns - chitarra elettrica (1996, 1998)


  • Tony Levin - basso (1998)

  • Paolo Valli - batteria (1998)

  • Bruce Dekov - archi (1998)

  • Joel Derouin - archi (1998)

  • Evan Wilson - archi (1998)

  • Larry Corbett - archi (1998)

  • Saverio Principini – basso, chitarra, tastiera, percussioni, sintetizzatore, timpano, cori (2011, 2014)


  • Massimo Varini - chitarra (2008, 2011)


  • Peppino D'Agostino - chitarra (2011)


  • Dean Parks - chitarra


  • Tim Pierce - chitarra


  • Giacomo Castellano - chitarra (2004)


  • Simone Sello - chitarra, archi, cori, programmazione (2008, 2011, 2014)

  • Mattia Tedesco - chitarra (2014)

  • Giorgio Secco – chitarra acustica (2014)

  • Mauro Palermo - chitarra (1989)

  • Rafael Moreira - chitarra


  • Slash - chitarra

  • George Lynch - chitarra


  • Tony Franklin – basso (2004, 2008)

  • Paul Bushnell - basso (2008)

  • Leeland (Lee) Sklar - basso (2004, 2008)

  • Max Gelsi - basso (2007)


  • Saverio Lanza - basso (2011)

  • Cesare Chiodo - basso (2011)

  • Ivano Zanotti - batteria

  • Joey Kramer - batteria (2008)

  • Tommy Ruggero - percussioni (2014)

  • Alessandro Cosentino - percussioni

  • Samuele Dessì - programmazione, tastiera, chitarra

  • Patrick Warren - tastiera, pianoforte


  • Alessandro Cortini - tastiera, pianoforte

  • Alex Alessandroni Jr. - tastiera, pianoforte

  • Speakeasy Gang – cori

  • Alessia Raisi - cori

  • Giordano Mazzi - cori

  • Luciano Palermo - cori

  • Moreno Ferrara - cori

  • Annalisa Giordano - cori



Altri |




  • Diego Spagnoli – Direttore di palco, presentatore band (1977-presente)

  • Serse Mai - Fonico, sound designer, co-produzione

  • Mirco Bezzi - Fonico, missaggio

  • Nicola Venieri - Registrazione, Missaggio, Programmazione (1994-presente)[148]

  • Marco Borsatti - Registrazione, Missaggio (1996 -presente)[149]

  • Marco Sonzini - Registrazione, Missaggio (2014-presente)[150]

  • Andrea Corsellini - Fonico live

  • Federico (Deddy) Servadei - Fonico di palco



Premi e riconoscimenti |




  • Premio Nazionale del Paroliere '82 per la canzone Ogni Volta.


  • Discoinverno 1983.

  • Vincitore del Festivalbar 1983 con il brano Bollicine.

  • Certificazione Disco d'oro per l'album Bollicine.

  • Miglior cantante a Vota la voce 1984.

  • Viene votato tra i "Magnifici Sette" sul giornale TV Sorrisi e Canzoni nel 1990.


  • Telegatto per la miglior tournée nel 1991.


  • Telegatto per il disco dell'anno (Gli spari sopra) e per la miglior tournée nel 1993

  • Certificazione 10 volte disco di platino per l'album Gli spari sopra.


  • Telegatto per l'artista dell'anno e per il concerto dell'anno (Rock sotto l'assedio) nel 1995.

  • Vincitore del Festivalbar 1998 con il brano Io...no.

  • Certificazione 8 volte disco di platino per l'album Canzoni per me.


  • Targa Tenco per il miglior album nel 1998 (Canzoni per me).

  • Disco italiano (Canzoni per me), tour italiano (Imola) e premio della critica al PIM (Premio Italiano della Musica) nel 1999.


  • Premio Lunezia 1999 in qualità di Poeta del Rock, come miglior album a Canzoni per me.

  • Certificazione 10 volte disco di platino per l'album Canzoni per me.

  • Certificazione 5 volte disco di platino per l'album Rewind.

  • Vincitore del Festivalbar 2001 con il brano Ti prendo e ti porto via.

  • Certificazione 8 volte disco di platino per l'album Stupido hotel.

  • Certificazione 7 volte disco di platino per l'album Tracks.

  • Medaglia d'oro per meriti artistici e ambasciatore di Zocca nel mondo.

  • Miglior album, miglior tour e miglior artista italiano ai Grammy Award Italiani.


  • Nastro d'argento per Un senso.

  • Certificazione 12 volte disco di platino per l'album Buoni o cattivi.

  • Il DVD È solo un Rock'n'Roll show viene premiato come miglior videoclip italiano 2005.

  • Telegatto d'oro personaggio musicale italiano dell'anno 2005.

  • Telegatto d'oro miglior tour dell'anno 2004-2005.


  • Telegatto di platino per la musica italiana 2006.


  • Premio Fernanda Pivano 2006.

  • Cittadino ad Honorem di Genova nel 2008.[151]

  • Premio SIAE per il vinile più venduto dell'anno 2009 con Il mondo che vorrei.[152]

  • Certificazione 20 volte disco di platino per il DVD Il mondo che vorrei live.

  • Certificazione Disco di diamante per il l'album Vivere o niente.

  • Premio Speciale Italia attribuito a Venezia dal Future Film Festival al videoclip Manifesto futurista della nuova umanità.[153][154]


  • Music Awards 2014 come Singolo Platino per il singolo Cambia-menti, per l'album Sono Innocente.











Laurea Honoris Causa in Scienze della comunicazione. (2005)[155] - nastrino per uniforme ordinaria Laurea Honoris Causa in Scienze della comunicazione. (2005)[155]
— Università IULM di Milano

  • Cittadino onorario della Puglia creativa nel 2014[103]


Libri |



  • Ivano G. Casamonti, Io, Vasco: l'autobiografia di Vasco Rossi, Torino, Nuova Eri, 1993. ISBN 978-88-397-0841-0


  • Grazia Lissi, Vasco Rossi, Diario di bordo del capitano, Milano, Mondadori, 1996. ISBN 978-88-04-43199-2

  • Vasco Rossi, Vasco. Le mie canzoni, Milano, Mondadori, 2005. ISBN 978-88-04-54485-2

  • Massimo Cotto, Vasco Rossi, Qui non arrivano gli angeli, Aliberti, 2005. ISBN 978-88-7424-098-2


  • Vincenzo Mollica, Vasco Rossi, Provokautore, Torino, Einaudi, 2006. ISBN 978-88-06-18099-7

  • Vasco Rossi, La versione di Vasco, Milano, Chiarelettere, 2011. ISBN 978-88-6190-258-9

  • Vasco Rossi, XL – 40 anni di canzoni, Milano, Mondadori, 2017. ISBN 9788852081309



Vasco nella cultura di massa |



Vasco e il cinema |



Ciao ma'... - Il film sulla Vasco mania |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Ciao ma'....

Dopo l'enorme successo ottenuto dall'album C'è chi dice no, nel 1988 uscì un musicarello dal titolo Ciao ma'..., che narra le vicende di un gruppo di adolescenti, fan scatenati della rock star emiliana. Il film lascia intendere come i giovani di allora recepivano il fenomeno Vasco Rossi, e cioè che nonostante le critiche negative dei mass media, il cantautore continuava a conquistare il consenso del pubblico.



Il Decalogo di Vasco |


Film documentario di Fabio Masi con Vasco Rossi, Gianluca Della Valle e Fabio Masi, proiettato in anteprima nello spazio “Il Cinema nel Giardino” alla 72ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia[156][157][158].



Vasco Modena Park - Il film |


Il Vasco Modena Park - Il film ripercorre il concerto di Modena Park 2017 di Vasco Rossi al parco Enzo Ferrari di Modena il 1 Luglio 2017.



La musica di Vasco nei film e colonne sonore |


Nel corso degli anni alcune sue canzoni sono apparse in numerosi film, alcuni di grande successo:



  • Vacanze di Natale, regia di Carlo Vanzina (1983).

Contiene Vita spericolata.



  • Vai alla grande, regia di Salvatore Samperi (1983).

Contiene Vita spericolata.



  • Acqua e sapone, regia di Carlo Verdone (1983).

La colonna sonora è curata dagli Stadio e da Vasco, che collabora alla stesura del testo di Acqua e sapone, canzone di chiusura del film.



  • "FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?", regia di Renzo Arbore (1983).

Nei titoli di coda compare un ringraziamento anche a Vasco Rossi, che interpreta uno degli arabi che cantano insieme allo sceicco Roberto Benigni la canzone Il pillolo (tra gli altri c'è anche Massimo Troisi).



  • Ciao ma'..., regia di Giandomenico Curi (1988).

Intorno ad un concerto di Vasco Rossi vivono le storie di ragazzi della Roma-bene, delle borgate e di rocchettari "fuori di testa".



  • Stasera a casa di Alice, regia di Carlo Verdone (1990).

Musiche di Vasco Rossi.
La colonna sonora non è mai stata pubblicata ma il brano La fontana di Alice si trova sul disco degli Stadio Il canto delle pellicole.



  • La scuola, regia Daniele Luchetti, con Silvio Orlando e Fabrizio Bentivoglio (1995).

Contiene un remix di Senza parole.



  • Fuochi d'artificio, regia Leonardo Pieraccioni (1997).

Contiene Una canzone per te.



  • Naja, regia di Angelo Longoni (1998).

Contiene Un gran bel film, Gli angeli e Benvenuto.



  • Due amici, regia di Spiro Scimone e Francesco Sframeli (2002).

Contiene Una nuova canzone per lei.



  • Le chiavi di casa, regia di Gianni Amelio (2004).

Contiene Quanti anni hai (la canzone è in stretta relazione con la trama del film).



  • Non ti muovere, regia di Sergio Castellitto (2004).

Contiene Un senso.



  • È solo un rock'n'roll show, regia di Stefano Salvati (2005).

Contiene tutti e dodici i videoclip dei brani presenti nell'album Buoni o cattivi.



  • Il Pirata - Marco Pantani, regia di Claudio Bonivento (2006).

Contiene Gli angeli.



  • Notte prima degli esami, regia di Fausto Brizzi (2006).

Viene solo citato l'artista.



  • Scrivilo sui muri, regia di Giancarlo Scarchilli (2007).

Contiene Vita Spericolata; "scrivilo sui muri" è anche una frase contenuta nel brano Brava Giulia.



  • Scusa ma ti chiamo amore, regia di Federico Moccia (2008).

Contiene Quanti anni hai.



  • I liceali, (serie TV) regia di Lucio Pellegrini (2008).

Contiene Gli angeli e Ogni volta.



  • Albakiara - Il film[159], regia di Stefano Salvati (2008)

Contiene Albachiara, Rewind, Dillo alla luna, Ti prendo e ti porto via, Un senso, Colpa del Whisky, Bollicine, Cosa succede in città.
Colonna sonora curata da Gaetano Curreri e Frank Nemola.



  • Fortapàsc, regia di Marco Risi (2009).

Contiene Ogni Volta.



  • La nostra vita[160], regia di Daniele Luchetti (2010).

Contiene Anima fragile.



  • Romanzo criminale - La serie (prima stagione), regia di Stefano Sollima (2008).

Contiene Albachiara.



  • Romanzo criminale - La serie (seconda stagione), regia di Stefano Sollima (2010).

Contiene Liberi... liberi.



  • Questa storia qua, regia di Alessandro Paris e Sibylle Righetti (2011).

Documentario biografico-musicale su Vasco Rossi.



  • La solita commedia - Inferno, regia di Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli (2015)

Contiene Vivere, inoltre viene citato l'artista e considerato un poeta contemporaneo che in futuro verrà studiato come Dante.



  • Don Matteo (decima stagione), regia di Jan Michelini, Daniela Borsese, Monica Vullo (2016)

Nella scena finale dell'ultimo episodio (Nei secoli fedele), andato in onda il 14 aprile 2016, viene citata da Don Matteo una frase tratta da Sally: "La vita è tutto un equilibrio sopra la follia".[161]



  • Fortunata, regia di Sergio Castellitto (2017).

Contiene Vivere.



Note |




  1. ^ abcde Emiliano Merlin, Vasco Rossi - biografia, recensioni, discografia, foto, OndaRock. URL consultato il 4 luglio 2014.


  2. ^ Vasco Rossi, MTV Italia. URL consultato il 28 giugno 2014.


  3. ^ http://www.blascorossi.it/


  4. ^ Vasco di nuovo ricoverato "60 giorni di riposo assoluto" Rai.it


  5. ^
    Vasco: come ti provoco il "provocautore"[collegamento interrotto] Outsidersmusica.it



  6. ^
    Solo Vasco[collegamento interrotto] lastoriasiamonoi.rai.it



  7. ^ Tgcom - Articolo Tgcom


  8. ^ "Biografia Vasco Rossi"


  9. ^ "Il Komandante" Vasco Rossi si dimette da rockstar! raimusic.rai.it


  10. ^ Morgan vs Vasco: «E' morto a 27 anni» Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. Corriere.it


  11. ^ «Eh...già», il 6 settembre Vasco torna al Dall'Ara corrieredibologna.corriere.it


  12. ^ I top al Botteghino | Società Italiana degli Autori ed Editori, su www.siae.it. URL consultato il 3 dicembre 2018.


  13. ^ Vasco Rossi ricorda gli anni della sua infanzia a siniscola lanuovasardegna.gelocal.it


  14. ^ Biografia su Mtv.it


  15. ^ Biografia Radioitalia.it


  16. ^ Vasco Rossi: Una vita spericolata books.google.it


  17. ^ ab Foxlab - siti internet a Pisa e in tutta Italia, Intervista integrale di Bonolis a Vasco, 3 luglio 2017. URL consultato il 1º aprile 2018.


  18. ^ Gigi Vesigna, La gavetta dei VIP?, in Oggi, 12 giugno 2013, p. 94-98.


  19. ^ Vasco Rossi: «Bibi Ballandi mi vuole in tv. Un'idea ce l'avrei...» Ilmessaggero.it


  20. ^ ab "Vasco - La biografia", Michele Monnina, 2007 RCS Libri S.p.a., pag. 53


  21. ^ abc "Vasco Rossi...una vita spericolata", Massimo Poggini, 1985 SugarCo Editore. Riedito nel 2008 come allegato a Max


  22. ^ Biografia dall'archivio online di RaiUno Archiviato l'11 aprile 2009 in Internet Archive.


  23. ^ Hitparadeitalia.it


  24. ^ Gli album più venduti del 1983 Hitparadeitalia.it


  25. ^ Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi, Discografia Nazionale della canzone italiana, su discografia.dds.it. URL consultato il 21 febbraio 2016.


  26. ^ PRECEDENTI QUEI DIVI IN CELLA Oggi Patty e Vasco Rossi eviterebbero il carcere Archiviato il 2 dicembre 2013 in Internet Archive. archivio.lastampa.it


  27. ^ Vasco Rossi in carcere è messo in isolamento. Folla di fans a Pesaro ricerca.repubblica.it


  28. ^ Vasco Rossi, spericolata o no la vita va vissuta. Oppure niente Unionesarda.it


  29. ^ Vasco Rossi, spericolata o no la vita va vissuta. Oppure niente Unionesarda.it


  30. ^ Libertà provvisoria per Vasco Rossi Repubblica.it


  31. ^ cekidiceno07, Vasco Rossi - Arresto e scarcerazione, 5 ottobre 2011. URL consultato il 1º aprile 2018.


  32. ^ Enrica Brocardo, Vasco Rossi: «E sono ancora qua», in Vanity Fair, nº 17, Milano, maggio 2018. accesso richiede url (aiuto)


  33. ^ Vasco Rossi e i suoi “scolleghi”, da Morandi a Dalla a Zucchero e De André: le rivelazioni del rocker, su optimaitalia.com. URL consultato il 5 maggio 2018.


  34. ^ “Arresto di Vasco Rossi per droga, 1988” Archiviato il 28 ottobre 2008 in Internet Archive. Videoanni80.com


  35. ^ [Rossi] e [Monina], Da Rocker a Rockstar. Quella volta che mollai io la chitarra e nacque la band, PaperFIRST, ISBN 978-88-99784-19-5.


  36. ^ circa 60.000 a S.Siro "C'è Madonna, ma trionfa Vasco" (PDF), in L'Unità, 11 luglio 1990, p. 19 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016). e 30.000 al Flaminio Nel nome di Vasco il popolo del rock (PDF), in L'Unità, 15 luglio 1990, p. 18 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).


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