Mark Cavendish
Mark Cavendish | ||
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Cavendish al Tour of Britain 2016 | ||
Nazionalità | Regno Unito | |
Altezza | 175[1]cm | |
Peso | 70[1]kg | |
Ciclismo | ||
Specialità | Strada, pista | |
Squadra | Dimension Data | |
Carriera | ||
Squadre di club | ||
2006 | Team Sparkasse | |
2006 | T-Mobile | stagista |
2007 | T-Mobile | |
2008 | Team High Road | |
2008-2009 | Columbia | |
2010-2011 | Team HTC | |
2012 | Sky | |
2013-2014 | Omega Pharma | |
2015 | Etixx-Quick Step | |
2016- | Dimension Data | |
Nazionale | ||
2005- | Gran Bretagna (str.) | |
2007- | Gran Bretagna (pista) | |
Palmarès | ||
Olimpiadi | ||
Argento | Rio de Janeiro 2016 | Omnium |
Mondiali su strada | ||
Oro | Copenaghen 2011 | In linea |
Argento | Doha 2016 | In linea |
Mondiali su pista | ||
Oro | Los Angeles 2005 | Americana |
Oro | Manchester 2008 | Americana |
Oro | Londra 2016 | Americana |
Statistiche aggiornate al novembre 2016 |
Mark Cavendish (Douglas, 21 maggio 1985) è un ciclista su strada e pistard britannico che corre per il Team Dimension Data.
Soprannominato Cannonball e Manx Missile per la notevole accelerazione che lo caratterizza negli ultimi metri delle volate,[2] ha caratteristiche di velocista puro.[1] Professionista dal 2007,[1] ha vinto il campionato del mondo in linea nel 2011; in carriera si è aggiudicato inoltre tre titoli mondiali su pista, una Milano-Sanremo (nel 2009), quindici tappe al Giro d'Italia (più due cronometro a squadre), trenta tappe al Tour de France e tre alla Vuelta a España (più una cronometro a squadre), vincendo almeno una volta la classifica a punti in tutti e tre i grandi Giri.[1]
Indice
1 Biografia
2 Carriera
2.1 Gli esordi
2.2 2007-2008: i primi anni da professionista
2.3 2009: la Sanremo e le sei tappe al Tour
2.4 2010: i cinque successi al Tour
2.5 2011: il titolo mondiale su strada
2.6 2012: la stagione al Team Sky
2.7 2013: le cinque vittorie al Giro
2.8 2014-2015: gli ultimi anni
2.9 2016: Dimension Data
2.10 2017: l'anno peggiore
2.11 2018
3 Palmarès
3.1 Strada
3.1.1 Altri successi
3.2 Pista
4 Piazzamenti
4.1 Grandi Giri
4.2 Classiche monumento
4.3 Competizioni mondiali
5 Onorificenze
6 Riconoscimenti
7 Note
8 Bibliografia
9 Altri progetti
10 Collegamenti esterni
Biografia |
Mannese, vive dal 2007 tra la dipendenza della Corona, l'Essex in Inghilterra e Quarrata in Italia[3] (prima presso l'abitazione dell'amico Maximilian Sciandri, nel 2009 ha comprato casa).[4][5] È sposato con la modella glamour Peta Todd, dalla quale ha avuto una figlia, Delilah Grace, nata il 3 aprile 2012,[6] e un figlio, Frey David, nato il 17 agosto 2015.[7]
Carriera |
Gli esordi |
Dopo aver giocato a calcio per alcuni anni nella squadra della scuola primaria, all'età di undici anni cominciò a gareggiare in bicicletta (BMX e mountain bike); praticò poi danza classica – la madre Adele aveva un negozio di articoli di ballo – e all'età di sedici anni, lasciata la scuola, andò a lavorare come cassiere in una delle tante banche di Douglas, capitale dell'Isola di Man, per finanziarsi la nascente carriera di ciclista.[8][9]
Entrò quindi nell'Accademia Under-23 di ciclismo su pista della British Cycling, la Federazione britannica, iniziando ad allenarsi tra Manchester e la Toscana con il CT Rob Ellingworth.[8][9] Nel marzo 2005, in coppia con Robert Hayles, vinse la medaglia d'oro nella specialità americana ai campionati del mondo su pista di Los Angeles;[9] l'anno dopo, rappresentando l'Isola di Man, si aggiudicò invece l'oro nello scratch ai Giochi del Commonwealth di Melbourne.
2007-2008: i primi anni da professionista |
Passò a gareggiare tra gli Elite su strada proprio nella stagione 2006, quando debuttò con la squadra Continental tedesca Sparkasse. In agosto si trasferì come stagista alla più quotata T-Mobile, formazione ProTour appena colpita dallo scandalo Operación Puerto[9] e negli anni seguenti rinominata in High Road, Columbia e HTC, ma non conseguì vittorie. Fu nel 2007, una volta ufficializzato il contratto da professionista con la T-Mobile, che Cavendish ottenne i primi successi nella massima categoria ciclistica, vincendo due tappe alla Volta Ciclista a Catalunya e una all'Eneco Tour, oltre allo Scheldeprijs Vlaanderen in Belgio.
Nel 2008, dopo il secondo titolo iridato nell'americana, questa volta in coppia con Bradley Wiggins, si affermò come uno dei migliori velocisti del panorama mondiale su strada:[10] fece sue due tappe al Giro d'Italia, la quarta (con arrivo a Catanzaro) e la tredicesima (arrivo a Cittadella), e diede quindi il meglio di sé al Tour de France, dove si aggiudicò la quinta, l'ottava, la dodicesima e la tredicesima tappa (Châteauroux, Tolosa, Narbona e Nîmes le città in cui seppe imporsi). In quella stagione primeggiò anche in due frazioni della Driedaagse De Panne e nel breve cronoprologo del Tour de Romandie.
2009: la Sanremo e le sei tappe al Tour |
Il 21 marzo 2009, alla sua prima partecipazione, trionfa nella 100ª edizione della Milano-Sanremo, superando per soli undici centimetri il tedesco Heinrich Haussler, scattato in anticipo sul gruppo a 250 m dal traguardo;[2] diventa in tal modo il secondo più giovane vincitore della "Classicissima", nonché il secondo britannico in grado di aggiudicarsela.[11] Il 9 maggio seguente, nella prima tappa del Giro d'Italia, la cronosquadre del Lido di Venezia, taglia il traguardo per primo con la sua squadra, il Team Columbia-High Road, andando così ad indossare la maglia rosa di leader della generale, primo britannico a riuscirvi nella storia della corsa italiana.[12] Si aggiudica poi la nona, l'undicesima e la tredicesima tappa della gara, rispettivamente a Milano, Arenzano e Firenze.
In giugno si impone in due tappe del Tour de Suisse, mentre il mese seguente al Tour de France vince in volata la seconda, la terza, la decima, l'undicesima (eguagliando il record del connazionale Barry Hoban, otto frazioni in palmarès),[13] la diciannovesima e la ventunesima tappa; nonostante ciò non riesce a vincere la classifica a punti, che va a Thor Hushovd. Conclude la stagione in settembre, dopo il Tour of Missouri, avendo conseguito 23 successi su strada nell'anno solare.[10]
2010: i cinque successi al Tour |
Sofferente per un'infezione orale causata dall'estrazione di un dente, comincia la stagione 2010 pedalando con continuità solo a partire da febbraio;[14] fino a tutto aprile consegue solo due successi, uno alla Volta a Catalunya e uno al Tour de Romandie. L'8 luglio torna alla vittoria al Tour de France, aggiudicandosi in volata la quinta tappa con arrivo a Montargis:[15] fa poi sue la sesta tappa a Gueugnon (e dodicesima in carriera alla Grande Boucle, eguaglia Robbie McEwen, Erik Zabel e Mario Cipollini),[16] l'undicesima a Bourg-lès-Valence, la diciottesima a Bordeaux e, come nel 2009, quella conclusiva sugli Champs-Élysées;[17] perde però, ancora una volta per pochi punti, la maglia verde.[18]
Prende poi il via alla Vuelta a España: transitando per primo sul traguardo nella cronometro a squadre di apertura, conquista, per la prima volta, la maglia rossa simbolo del primato della corsa a tappe iberica. Perde il comando della classifica generale al termine terza frazione; dopo le sconfitte in volata nella seconda, nella quinta, nella sesta e settima tappa trionfa nella dodicesima,[19] nella tredicesima e nella diciottesima frazione, consolidando la leadership nella classifica a punti. Al termine dell'ultima giornata di gara a Madrid, pur battuto in volata da Tyler Farrar, può comunque far sua la maglia verde, ottenendo la prima affermazione nella classifica a punti di un grande Giro.
2011: il titolo mondiale su strada |
Nel 2011 partecipa al Giro d'Italia, centra due vittorie di tappa con arrivo in volata ma abbandona al termine della dodicesima tappa. Partecipa quindi al Tour de France: come l'anno prima vince cinque frazioni (porta così a venti il bottino di successi nella corsa francese), ma in tale occasione riesce ad aggiudicarsi anche, e per la prima volta, la maglia verde della classifica a punti. A fine agosto prende il via anche alla Vuelta a España ma già al quarto giorno di gara si ritira, senza aver ottenuto nessun piazzamento di rilievo.
Con dodici successi stagionali all'attivo, comprese le due vittorie di tappa conseguite a metà settembre al Tour of Britain, si presenta così alla partenza della prova in linea dei campionati del mondo su strada, a Copenaghen. Il tracciato è prevalentemente pianeggiante, e l'arrivo adatto alle volate: Cavendish rispetta i favori del pronostico, e quel giorno, il 25 settembre, si laurea ufficialmente campione del mondo, secondo britannico iridato dopo Tom Simpson. Sul traguardo precede allo sprint Matthew Goss e André Greipel. Il 30 novembre dello stesso anno viene insignito del titolo di Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico per i servizi resi al ciclismo britannico.[20] In ottobre, due settimane dopo la vittoria mondiale, aveva intanto ufficializzato il suo trasferimento, per la stagione 2012, tra le file del team britannico Sky.[21]
2012: la stagione al Team Sky |
Con la maglia iridata sulle spalle Cavendish ottiene i primi successi in febbraio, nella terza e nella quinta tappa del Tour of Qatar;[22] nello stesso mese si aggiudica anche la Kuurne-Bruxelles-Kuurne battendo in volata Jaŭhen Hutarovič e Kenny van Hummel.[23] Partecipa poi alla Tirreno Adriatico vincendo la seconda tappa.[24] Al Giro d'Italia si aggiudica la seconda tappa, a Herning,[25] ripetendosi poi anche nella quinta frazione, a Fano,[26] e nella tredicesima, a Cervere.[27] Nella "Corsa Rosa" indossa anche per dieci giorni la maglia rossa della classifica a punti, prima di perderla a favore di Joaquim Rodríguez al termine della penultima tappa.
In giugno vince per la prima volta una gara a tappe, lo Ster ZLM Toer nei Paesi Bassi, pur non riuscendo a far sua alcuna tappa; nel mese seguente partecipa quindi al Tour de France ottenendo tre successi, nella prima tappa in linea, quella con arrivo a Tournai, nella diciottesima frazione, con arrivo a Brive-la-Gaillarde, e nella ventesima, quella conclusiva a Parigi (quarto successo consecutivo per lui nella tappa degli Champs-Élysees).[28] In settembre aggiunge al suo palmarès anche tre successi di tappa al Tour of Britain. Il 18 ottobre firma un contratto triennale con il team Omega Pharma-Quickstep, valido a partire dalla stagione 2013; rescinde così il contratto che fino al 2014 lo legava con Sky.[29]
2013: le cinque vittorie al Giro |
Debutta con la Omega Pharma-Quickstep in gennaio in Argentina, al Tour de San Luis, vincendo la prima tappa e concludendo secondo nella seconda tappa, dietro Sacha Modolo. In febbraio domina invece il Tour of Qatar, facendo sue quattro frazioni consecutive, la classifica a punti e la classifica generale della corsa. Dopo una vittoria di tappa alla Driedaagse De Panne, in maggio è protagonista al Giro d'Italia, aggiudicandosi la maggior parte degli arrivi in volata, compresa la passerella finale a Brescia. Conclude la corsa rosa con cinque successi di tappa (oltre a Brescia, è primo sui traguardi di Napoli, Margherita di Savoia, Treviso e Cherasco) e la vittoria della maglia rossa simbolo della classifica a punti.
Il 23 giugno diventa campione nazionale in linea davanti a Ian Stannard e David Millar e, pochi giorni dopo, il 3 luglio, coglie il primo successo con la maglia di campione nazionale, vincendo in volata la quinta tappa del Tour de France sul traguardo di Marsiglia. Il giorno successivo è terzo alle spalle di Greipel e Kittel, mentre nella decima tappa è quarto e nella dodicesima è secondo, ancora alle spalle di Kittel; vince invece nella tredicesima frazione, a Saint-Amand-Montrond, davanti a Peter Sagan e Bauke Mollema, mentre nella conclusiva frazione sugli Champs-Élysées conclude terzo dietro a Kittel e Greipel. Nel prosieguo di stagione conquista una frazione al Giro di Danimarca e tre tappe al Tour of Britain, concludendo l'annata con 19 vittorie all'attivo.
2014-2015: gli ultimi anni |
Inizia la stagione 2014 al Dubai Tour, dove però non coglie risultati di rilievo. Ottiene i primi successi tra febbraio e marzo, vincendo una tappa sia alla Volta ao Algarve che alla Tirreno-Adriatico. Alla Milano-Sanremo è quinto e chiude con la classica italiana la sua prima parte della stagione. Successivamente vince quattro tappe e la classifica a punti al Presidential Cycling Tour of Turkey; salta il Giro d'Italia correndo invece Tour of California (due vittorie) e Tour de Suisse (una vittoria) in preparazione al Tour de France. Alla Grande Boucle, cui partecipa con l'obiettivo di vestire la maglia gialla sfruttando la prima tappa adatta ai velocisti, è però vittima, proprio nella prima frazione, di una caduta che al termine della giornata lo costringe al ritiro per problemi a una clavicola.[30] Rientrato alle gare, torna al successo in due occasioni al Tour du Poitou-Charentes e chiude la stagione al Tour of Britain, dove si piazza due volte secondo dietro al tedesco Marcel Kittel. In totale ottiene 11 vittorie stagionali e, per la prima volta dal 2008, nessuna nei tre grandi Giri.
La stagione 2015 di Cavendish, sempre in maglia Omega Pharma (divenuta per ragioni di sponsor Etixx-Quick Step), inizia a gennaio al Tour de San Luis nel quale, dopo due secondi posti alle spalle di Fernando Gaviria, vince la frazione conclusiva. Il mannese vince poi due tappe e la classifica generale al Dubai Tour, nonché, rientrato in Europa, la Clásica de Almería e la Kuurne-Bruxelles-Kuurne. Le prestazioni nel mese di marzo sono invece influenzate da una infezione virale contratta in Sudafrica, che non gli consente di ottenere risultati né alla Tirreno-Adriatico né alla Milano-Sanremo.[31] Torna in gara al Presidential Cycling Tour of Turkey, dove vince tre tappe in volata e la classifica a punti; nel mese di maggio partecipa invece al Tour of California, aggiudicandosi quattro tappe in volata e la classifica a punti. In giugno corre quindi il Tour de Suisse, non ottiene però particolari piazzamenti, e i campionati britannici in linea, nei quali coglie il secondo posto dietro a Peter Kennaugh.
Presentatosi al Tour de France in buone condizioni fisiche, perde le prime due volate, vinte entrambe da Greipel, piazzandosi quarto e terzo rispettivamente; vince invece la settima tappa sul traguardo di Fougères davanti a Greipel e Sagan, ritrovando il successo al Tour dopo due anni.[32] È invece solo sesto nella tappa conclusiva sugli Champs-Élysées.
Partecipa alla Vattenfall Cyclassics dove però è vittima di una caduta a 2 km dal termine. È poi al via del Tour of Britain, dove coglie un secondo posto dietro Elia Viviani nella prima tappa. È costretto a lasciare la corsa a causa di una caduta nella sesta tappa per aver urtato una macchina parcheggiata, in seguito alla quale deve rinunciare ai campionati del mondo di Richmond e all'Abu Dabhi Tour.
Al termine della stagione agonistica annuncia il passaggio dalla Etixx Quick-Step al team Dimension Data, insieme al compagno Mark Renshaw.
2016: Dimension Data |
Cavendish inizia la prima stagione con la nuova squadra a fine gennaio alla Cadel Evans Great Ocean Race, dove è però costretto al ritiro. Si presenta al Dubai Tour da campione in carica, nel quale coglie però solamente un secondo e un terzo posto nelle due volate vinte da Marcel Kittel. Due giorni dopo coglie la prima affermazione stagionale, nella prima tappa del Tour of Qatar.[33] Coglie successivamente due secondi e un quinto posto nelle tre volate vinte dal norvegese Alexander Kristoff, e un ottimo settimo posto nella cronometro, che gli permette di aggiudicarsi la classifica generale per la seconda volta nella sua carriera.[34] All'inizio di marzo si laurea per la terza volta nella sua carriera campione del mondo nella specialità Madison, in coppia con Wiggins.[35]
Nei successivi impegni su strada, alla Tirreno-Adriatico e alla Milano-Sanremo, non ottiene invece risultati di rilievo. Dopo una pausa di tre settimane corre la classica belga Scheldeprijs, piazzandosi secondo dietro a Kittel, in preparazione alla Parigi-Roubaix, la "classica delle pietre" disputata per la seconda volta in carriera e chiusa al trentesimo posto. Nel prosieguo della stagione fa sue una tappa al Giro di Croazia[36] e una al Tour of California,[37] concludendo al secondo posto il campionato nazionale in linea. Si presenta al via Tour de France con l'obiettivo di vincere le tappe in volata. Vince la tappa inaugurale battendo Kittel e indossando per la prima volta in carriera la maglia gialla.[38] Vince anche la terza tappa questa volta su Greipel,[39] ripetendosi nella sesta, nuovamente davanti a Kittel[40] e superando con 29 trionfi Bernard Hinault per numero di vittorie di tappa al Tour de France, portandosi al 2º posto di sempre alle spalle di Eddy Merckx.[41] Si aggiudica allo sprint anche la quattordicesima frazione, in quest'occasione precedendo Kristoff.
Lascia la Grande Boucle per preparare le Olimpiadi di Rio, dove è impegnato nella specialità omnium su pista, per cercare di vincere una medaglia. Dopo le sei prove svolte in due giorni, Cavendish conquista la medaglia d'argento piazzandosi secondo dietro Elia Viviani.
Torna a correre su strada per preparare il mondiale di Doha al Tour of Britain dove non coglie risultati di rilievo, per poi ottenere un settimo ed un secondo posto di tappa al Giro di Toscana. Partecipa poi alla Coppa Sabatini e al GP Peccioli, dove si ritira dopo pochi chilometri. Torna due settimane dopo alla Parigi Tours, dove si piazza sesto, mostrando una buona condizione in vista dei mondiali, previsti la settimana dopo. In Qatar la nazionale inglese corre all'attacco e crea il ventaglio decisivo dove rimangono in 25 a giocarsi il mondiale: si arriva in volata e per il secondo anno consecutivo Peter Sagan si laurea campione del mondo, battendo Cavendish e Boonen. Per l'inglese questa è la seconda medaglia ai mondiali, dopo quella d'oro a Copenaghen nel 2011. Termina la stagione all'Abu Dhabi Tour, corsa dove vince due tappe.
2017: l'anno peggiore |
Il vice campione del mondo inizia la stagione al Dubai Tour, dove nelle tre volate si piazza rispettivamente terzo, settimo e quarto. Corre dunque alla Volta ao Algarve dove non ottiene particolari risultati e all'Abu Dhabi Tour, corsa in cui trova la prima vittoria stagionale nella prima tappa, piazzandosi poi terzo e secondo nelle altre due volate. Partecipa poi alla Tirreno-Adriatico ed alla Milano-Sanremo, dove manifesta una condizione pessima, frutto di una mononucleosi che lo costringe a stare fuori dalla corse fino a giugno, quando torna a correre al Giro di Slovenia, dove si piazza secondo nell'ultima tappa. In seguito a questa buona prestazione, la sua squadra decide di inserirlo nel roster del Tour de France, dove si piazza quarto nella prima volata vinta da Marcel Kittel, ma dove è costretto al ritiro già alla quarta tappa per una caduta in volata provocato da un contatto con Peter Sagan.[42][43] Rientra poi in gara nel mese di settembre ma senza ottenere né successi né piazzamenti di rilievo.
2018 |
A distanza di un anno dall'ultima affermazione torna al successo imponendosi nella terza tappa del Dubai Tour.[44] Dopo una primavera difficile a causa, anche, di alcuni infortuni (in particolar modo la caduta alla Milano-Sanremo) prende il via del Tour de France. Lontano dalla condizione dei tempi migliori ottiene come miglior piazzamento un ottavo posto in volata. Dopo essersi salvato per circa mezzo minuto dal tempo massimo nel corso della decima frazione, non riesce a rispettarlo al termine della undicesima ed è così costretto ad abbandonare la corsa.[45]
Palmarès |
Strada |
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Altri successi |
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Pista |
- 2004
Campionati britannici, Inseguimento a squadre- UIV Cup Dortmund (con Matthew Brammeier)
- 2005
- UIV Cup Dortmund (con Geraint Thomas)
Campionati del mondo, Americana (con Robert Hayles)
Campionati europei, Corsa a punti
Campionati britannici, Inseguimento a squadre
- 2006
Giochi del Commonwealth, Scratch (Melbourne)
- 2008
Campionati britannici, Americana
Campionati del mondo, Americana (con Bradley Wiggins)
- 2014
Sei giorni di Zurigo (con Iljo Keisse)
- 2016
Campionati del mondo, Americana (con Bradley Wiggins)- Panevėžys Track Cup, Omnium
Sei giorni di Gand (con Bradley Wiggins)
Piazzamenti |
Grandi Giri |
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Classiche monumento |
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Competizioni mondiali |
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- Giochi olimpici
Pechino 2008 - Americana: 9º
Londra 2012 - In linea: 29º
Rio de Janeiro 2016 - Omnium: 2º
Onorificenze |
Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico | |
«Per meriti sportivi» — Londra, 1º dicembre 2011 |
Riconoscimenti |
Flandrien internazionale del quotidiano Het Nieuwsblad nel 2009 e 2011
Sportivo dell'anno dell'Associazione Giornalisti Sportivi Britannici nel 2011
Sportivo dell'anno della BBC nel 2011- Inserito nella Top ten sprinters of all time della rivista Cyclingnews nel 2011[46]
Note |
^ abcde (EN) Mark Cavendish, su africasteam.com. URL consultato il 16 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2016).
^ ab Luca Gialanella, Cavendish al primo colpo, su archiviostorico.gazzetta.it, 22 marzo 2009. URL consultato l'8 aprile 2011.
^ La presentazione dell'A.C. Quarrata e Mark Cavendish per la festa di Quarrata, su comunequarrata.it, 31 agosto 2009. URL consultato l'8 aprile 2011.
^ Luigi Perna, Tra le colline toscane dove Cavendish è un re, su archiviostorico.gazzetta.it, 7 maggio 2009. URL consultato il 9 aprile 2011.
^ Giancarlo Zampini, L'inglese Mark Cavendish ha preso casa a Quarrata, su lanazione.it, 23 marzo 2009. URL consultato il 9 aprile 2011.
^ (EN) Alanah Eriksen, "Happiest day of my life!" Mark Cavendish announces his joy after birth of daughter Delilah Grace with model Peta Todd, su dailymail.co.uk, 5 aprile 2012. URL consultato il 9 febbraio 2013.
^ Ciro Scognamiglio, Cavendish-papà bis: è nato Frey, su gazzetta.it, 21 agosto 2015. URL consultato il 10 luglio 2016.
^ ab Luigi Perna, Cavendish Calciatore, ballerino E va in Lambretta, su archiviostorico.gazzetta.it, 23 marzo 2009. URL consultato il 9 aprile 2011.
^ abcd Luca Gialanella, «Io, Cavendish, vinco senza doping», su archiviostorico.gazzetta.it, 24 giugno 2007. URL consultato il 9 aprile 2011.
^ ab (EN) Mark Cavendish - Team HTC - Highroad, su highroadsports.com. URL consultato l'8 aprile 2011 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2011).
^ (EN) Rebecca McIlhone, Mark Cavendish - Boy Racer!, su road.cc, 28 aprile 2009. URL consultato il 9 aprile 2011.
^ Claudio Gregori, Pink Man, vola la Columbia. Cavendish primo inglese in rosa, su archiviostorico.gazzetta.it, 10 maggio 2009. URL consultato il 9 aprile 2011.
^ Carlo Scognamiglio, Cavendish, e 4! «Così nasce una leggenda», su archiviostorico.gazzetta.it, 16 luglio 2009. URL consultato l'8 aprile 2011.
^ Luigi Perna, Che mal di denti! Cavendish in crisi, su archiviostorico.gazzetta.it, 2 marzo 2010. URL consultato l'8 aprile 2011.
^ Tour, Cavendish infila la prima a Montargis, su sport.sky.it, 8 luglio 2010. URL consultato il 9 febbraio 2013.
^ (EN) Jean-François Quénet, Cavendish wins 12th Tour stage of career, su cyclingnews.com, 9 luglio 2010. URL consultato il 9 luglio 2010.
^ Marco Pastonesi, Contador, così è più bello "Non ero al massimo", su gazzetta.it, 25 luglio 2010. URL consultato il 9 febbraio 2013.
^ Tour, Parigi incorona Contador. Petacchi in maglia verde, su sport.sky.it, 25 luglio 2010. URL consultato il 9 febbraio 2013.
^ Giampaolo Almeida, Vuelta, Cavendish torna al successo, su spaziociclismo.it, 9 settembre 2010. URL consultato il 10 settembre 2010.
^ (EN) Manx cyclist Mark Cavendish made an MBE at Palace, su bbc.co.uk, 30 novembre 2011. URL consultato il 4 febbraio 2012.
^ (EN) Cavendish, Eisel join Team Sky, su cyclingnews.com, 12 ottobre 2011. URL consultato il 9 febbraio 2013.
^ Marco Grassi, Tour of Qatar 2012: Cavendish bagna l'iride e il 2012. Ventagli, poi Mark brucia il leader Boonen, su cicloweb.it, 7 febbraio 2012. URL consultato l'8 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2012).
^ Marco Grassi, Kuurne-Brussel-Kuurne 2012: Cavendish a cavallo della tigre. SuperSky! Battuto Hutarovich, Greipel chiuso, su cicloweb.it, 26 febbraio 2012. URL consultato l'8 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2014). Parametro sconosciutositp
ignorato (aiuto)
^ Sebastiano Cipriani, Tirreno-Adriatico 2012: E chi lo batte questo Cavendish?. Quarta stagionale per Mark. Freire 2º, Modolo 5º, su cicloweb.it, 8 marzo 2012. URL consultato l'8 marzo 2012 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2012).
^ Luca Gialanella, Cavendish piazza il colpo Phinney conserva la rosa, su gazzetta.it, 6 maggio 2012. URL consultato il 6 giugno 2012.
^ Marco Grassi, Giro d'Italia 2012: Deli(lah)cious Cavendish!. Mark su Goss davanti alle sue donne. Bennati terzo, su cicloweb.it, 10 maggio 2012. URL consultato il 10 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2012).
^ Marco Grassi, Giro d'Italia 2012: Questo Cavendish riempie gli occhi. Sprint strepitoso, terza vittoria. Kristoff-Renshaw battuti, su cicloweb.it, 18 maggio 2012. URL consultato il 21 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2012).
^ (EN) Bradley Wiggins wins 2012 Tour de France, su bbc.co.uk, 22 luglio 2012. URL consultato il 9 febbraio 2013.
^ È ufficiale: Mark Cavendish lascia la Sky ed approda all'Omega Pharma, su cicloweb.it, 18 ottobre 2012. URL consultato il 9 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2012).
^ Il Tour perde subito Cavendish Caduta in volata: spalla lussata, su corriere.it, 5 luglio 2014. URL consultato il 12 luglio 2015.
^ (EN) Cavendish not 100 per cent for San Remo after stomach virus, su cyclingnews.com, 21 marzo 2015. URL consultato il 12 luglio 2015.
^ Alessandro Conti, Tour de France, Cavendish batte Greipel, su gazzetta.it, 10 luglio 2015. URL consultato il 12 luglio 2015.
^ Ciclismo, Tour del Qatar, acuto di Cavendish: battuto Modolo in volata, su gazzetta.it, 8 febbraio 2016.
^ Il Tour of Qatar a Cavendish. A Kristoff la volata finale, su gazzetta.it, 12 febbraio 2016.
^ Mondiale pista, americana: Wiggins e Cavendish di nuovo d'oro, su video.gazzetta.it, 6 marzo 2016.
^ Ciro Scognamiglio, Giro di Croazia: Cavendish batte Nizzolo, su gazzetta.it, 20 aprile 2016.
^ Giro di California, a Cavendish l’ultima tappa, ad Alaphilippe la generale, su gazzetta.it, 23 maggio 2016.
^ Mattia Bazzoni, Tour de France, 1ª tappa: Cavendish batte Kittel e indossa la maglia gialla, su gazzetta.it, 2 luglio 2016.
^ Mattia Bazzoni, Tour, 3ª tappa: Cavendish, fantastico bis. Batte Greipel al fotofinish, su gazzetta.it, 4 luglio 2016.
^ Mattia Bazzoni, Tour de France, 6ª tappa: Cavendish vince e fa tris. Kittel ancora battuto, su gazzetta.it, 7 luglio 2016.
^ Luigi Panella, Tour de France, tris di Cavendish: vittoria 29, ora neanche Merckx è lontano, su repubblica.it, 7 luglio 2016.
^ Nazareno Orlandi, Tour de France, cacciato Sagan: gomitata in volata, cade Cavendish, su gazzetta.it, 4 luglio 2017.
^ Mano pesante per Peter Sagan: espulso dal Tour de France per la gomitata a Cavendish, su it.eurosport.com, 4 luglio 2017.
^ Cavendish, il lungo digiuno è finito, su cicloweb.it, 8 febbraio 2018.
^ Tour, Cavendish fuori tempo massimo: è la fine di un'era, su video.gazzetta.it, 19 luglio 2018.
^ (EN) Hedwig Kröner, The top ten sprinters of all time, su cyclingnews.com, 21 dicembre 2011. URL consultato il 23 dicembre 2011.
Bibliografia |
- (EN) Mark Cavendish, Boy Racer - Mark Cavendish, Ebury Press, 2009, ISBN 978-0-09-193275-6.
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Collegamenti esterni |
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 120438471 · ISNI (EN) 0000 0000 7806 2288 · LCCN (EN) n2010022120 |
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