Albenga
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Albenga comune | |||
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Panorama di Albenga | |||
Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Liguria | ||
Provincia | Savona | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Giorgio Cangiano (PD) dal 26-5-2014 | ||
Data di istituzione | 1861 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 44°02′56.81″N 8°12′46.86″E / 44.049114°N 8.213017°E44.049114; 8.213017 (Albenga) | ||
Altitudine | 5 m s.l.m. | ||
Superficie | 36,58 km² | ||
Abitanti | 24 042[1](31-12-2017) | ||
Densità | 657,24 ab./km² | ||
Frazioni | Bastia, Campochiesa, Leca, Lusignano, Salea, San Fedele | ||
Comuni confinanti | Alassio, Arnasco, Ceriale, Cisano sul Neva, Ortovero, Villanova d'Albenga | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 17031 | ||
Prefisso | 0182 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 009002 | ||
Cod. catastale | A145 | ||
Targa | SV | ||
Cl. sismica | zona 3A (sismicità bassa) | ||
Cl. climatica | zona C, 1 203 GG[2] | ||
Nome abitanti | ingauni o albenganesi | ||
Patrono | san Michele Arcangelo | ||
Giorno festivo | 29 settembre | ||
Cartografia | |||
Albenga | |||
Posizione del comune di Albenga nella provincia di Savona | |||
Sito istituzionale | |||
Albenga (Arbénga in ligure[3][4], Albingaunum in Latino) è un comune italiano di 24 042 abitanti[1] della provincia di Savona in Liguria. È il secondo comune ed il secondo agglomerato urbano della provincia per popolazione, perno di un'area urbana di circa 63 000 abitanti, preceduto soltanto dal capoluogo Savona. Albenga ha l'appellativo di "Città delle cento torri".
Indice
1 Geografia fisica
1.1 Territorio
1.2 Clima
2 Origini del nome
3 Storia
3.1 Simboli
3.2 Onorificenze
4 Monumenti e luoghi d'interesse
4.1 Architetture religiose
4.2 Architetture civili
4.2.1 Palazzi e torri
4.2.2 Porte
4.2.3 Ponti
4.3 Architetture militari
4.4 Siti archeologici
4.5 Altro
5 Società
5.1 Evoluzione demografica
5.2 Etnie e minoranze straniere
6 Cultura
6.1 Istruzione
6.1.1 Scuole
6.1.2 Università
6.2 Musei
6.3 Letteratura
6.4 Media
6.4.1 Stampa
6.4.2 Radio
6.4.3 Televisione
6.5 Cinema
6.6 Cucina
6.7 Eventi
7 Geografia antropica
7.1 Frazioni
7.2 Località urbane
8 Economia
9 Infrastrutture e trasporti
9.1 Strade
9.1.1 Autostrada
9.2 Ferrovie
9.3 Aeroporto
10 Amministrazione
10.1 Gemellaggi
11 Sport
12 Note
13 Bibliografia
14 Voci correlate
15 Altri progetti
16 Collegamenti esterni
Geografia fisica |
Territorio |
Albenga si trova nella Riviera ligure di ponente, nell'omonima piana (seconda della Regione dopo quella della Magra), presso la foce del fiume Centa che nel corso dei secoli ha fatto da "architetto naturale" della pianura ingauna, rimodellando più volte il terreno e costringendo gli albenganesi a dotarsi di argini e ponti già dalla sua fondazione.
Fino al XVII secolo ha basato la sua economia sul commercio marittimo, poiché la città sorgeva sul delta del Centa ed era circondata da mura e da ponti. Con la chiusura delle altre vie di sfocio del delta, avvenuta prima per mano dei Genovesi e successivamente per opera della natura, ora il fiume costeggia il centro storico ingauno sfociando ad estuario. Dei vecchi ponti anche il ricordo è andato cancellandosi, ad eccezione delle rovine del Pontelungo.
È il centro principale del comprensorio albenganese, che si estende da Ceriale ad Andora e relativo entroterra.
Comprende anche la riserva naturale regionale dell'Isola di Gallinara o Gallinaria, dove pare visse san Martino di Tours. Proprio a questo santo era dedicato un monastero nell'isola che dopo il 1064 divenne possesso dell'abbazia di Abbadia Alpina di Pinerolo.
Clima |
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Il clima si presenta mite lungo la linea di costa, con inverni miti e raramente freddi ed estati calde ma mitigate dalla brezza di mare; nella parte più interna della piana, si fanno sentire maggiormente le caratteristiche continentali, che creano una maggiore escursione termica, temperature minime invernali più rigide e massime estive più elevate.
Origini del nome |
Il nome attuale arriva dal latino Albíngaunum che è identico ad Albium Ingaunum, cioè città capoluogo + genitivo plurale ligure in -um. L'etnonimo Ingauni è formato da ing, di origine indoeuropea, e auno, comune alla zona gallo-ligure. Quanto ad Albium deriverebbe da alb/alp un'antica radice preindoeuropea (roccia, altura), spesso associata erroneamente all'albium latino che significa bianco o chiaro.
Il primo nome fu Albium Ingaunum, ma quando venne conquistata dai Romani il nome divenne Albingaunum, subito dopo la caduta di Roma divenne Albingauno ed intorno all'anno mille il nome diventa Albingano.
Storia |
Chiamata in lingua latina prima Albium Ingaunum ed in seguito Albingaunum (crasi del termine originale), traducibile in Città degli Ingauni (dalla popolazione dei Liguri che l'ebbe in origine per capitale) è stato un centro importante per la fondazione dell'Impero romano nella Liguria occidentale. Fu alleata dei Cartaginesi contro Roma durante la Seconda guerra punica (III secolo a.C.) e divenne la base navale del fratello di Annibale Barca, Magone. Da qui egli salpò alla volta di Genova saccheggiandola nel 205 a.C.. Conquistata da Roma nel 181 a.C. da parte del proconsole L. Emilio Paolo, ottenne il diritto latino nell'89 a.C., la cittadinanza romana nel 45 a.C. e assoggettò i territori dell'interno. Il condottiero romano Gaio Giulio Cesare gli conferì la cittadinanza romana e lo status municipale. Proprio nello splendore dell'impero valorizzò e sviluppò maggiormente la sua urbanizzazione. Il territorio comunale si ampliò partendo dalla costa tra Sanremo e Finale Ligure, nell'entroterra prendendo possesso dell'intera alta valle del Tanaro. Nel V secolo subì l'attacco e l'invasione dei Goti che danneggiarono vistosamente la città conquistandola. Il 451 segnò la nascita della locale diocesi, una delle più antiche della Liguria. Fu conquistata dai Longobardi di Rotari.
Dopo il Mille fu tra i primi liberi Comuni marinari, partecipò alla prima Crociata e alle lotte per il predominio nel Tirreno. Divenne poi libero comune, passando successivamente nel territorio della Repubblica di Genova nel 1251 (sottoscrivendo una onerosa convenzione dopo la morte di Federico II di Svevia che la proteggeva), ne seguì le vicende godendo ancora periodi di grande prosperità.
Albenga sfuggì al saccheggio dei pirati che avevano assalito Ceriale nel XVII secolo. La leggenda dice che i saraceni si fermarono spaventati davanti all'odierno santuario di Nostra Signora di Pontelungo (nacque così la festa del 2 luglio). Nel 1288 ebbe statuti propri. Coinvolta nelle lotte tra Guelfi e Ghibellini, fu sotto la signoria dei Del Carretto del Marchesato di Finale, dei Visconti (1355-1379), dei francesi (1396-1413) e nuovamente di Genova.
Fu occupata dal Ducato di Savoia nel 1625 e nel 1746; sotto Napoleone Bonaparte fu capoluogo della giurisdizione del Centa e capoluogo dell'omonima provincia sotto il Regno di Sardegna (1815-1859).
Sotto il Regno d'Italia fu capoluogo fino al 1926 dell'omonimo circondario nella provincia di Genova; dal 1927 appartiene alla provincia di Savona. Subisce gli ultimi aggiustamenti ai confini amministrativi nel 1929[5] quando le fu aggregato il territorio del soppresso comune di Campochiesa.
Dal 1973 al 1º gennaio 2009 è stata la sede amministrativa della Comunità montana Ingauna.
Simboli |
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«D'oro alla croce di rosso» |
(Descrizione araldica dello stemma[6]) |
«Drappo giallo-oro caricato della croce rossa» |
(Descrizione araldica del gonfalone[6]) |
«Drappo di giallo alla croce di rosso...» |
(Descrizione araldica della bandiera[6]) |
Lo stemma ufficiale è stato approvato con l'apposito decreto datato al 22 giugno del 1933.[7]
Simbolo di Albenga è il suo centro storico e in special modo le torri che sono oggi considerate il simbolo della sua storia. Si hanno le 2 torri affiancate, quella comunale e quella della cattedrale di San Michele Arcangelo, a simboleggiare il conflitto tra i poteri ecclesiastici e quelli comunali. Oggi queste torri sono presenti su molti loghi e insegne di società e associazioni.
Onorificenze |
Titolo di Città | |
«[8]» — 22 dicembre 1958[9] |
Albenga è tra le città decorate al valor militare per la guerra di Liberazione, insignita, il 3 marzo 1975 della Croce di guerra al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale ed è membro dell'Istituto Nazionale del Nastro Azzurro che raggruppa tutti i combattenti decorati al valor militare:
Croce di guerra al valor militare | |
«Durante venti mesi di dura lotta contro l'oppressione tedesca e fascista, sosteneva coraggiosamente le forze partigiane della sua esistenza e dava alla causa della libertà efficace contributo di combattenti, di sangue generoso, di valore e di sofferenze. Zona di Albenga, 8 settembre 1943 – aprile 1945» — 3 marzo 1975 |
Monumenti e luoghi d'interesse |
La città di Albenga presenta uno dei centri storici più suggestivi e ben conservati della Riviera ligure di ponente, per gran parte ancora circondato da mura e nel quale svettano numerose torri, palazzi e altre pregevoli architetture di epoca medievale. Conservato oggi nelle sue antiche strutture, è comparabile con le descrizioni dei secoli passati come quella del 1739:
«...pavimentata per tutta la lunghezza di ciottoli, di diversi colori, ordinati in modo da rappresentare animali, trofei, fogliame...» |
Architetture religiose |
Cattedrale di Albenga, dedicata a san Michele Arcangelo nel centro storico di Albenga. La tradizione popolare vuole che per la via che da Albenga porta ad Alassio ci fosse un serpente che uccideva chiunque passasse. La popolazione fece una processione pregando san Michele di uccidere il serpente. Durante la notte si vide un bagliore provenire dal cielo e dirigersi verso un punto della strada; la popolazione accorse in fretta trovando il serpente ucciso. Conserva le spoglie di san Verano di Cavaillon. Costruita assieme al battistero, è stata ritoccata ed ampliata nel corso dei secoli; di rilevanza l'abside e le torri che affiancano il campanile. La cattedrale di San Michele è stata riprodotta nel percorso del parco di divertimento Italia in miniatura.
Battistero paleocristiano nel centro storico ingauno. Del V secolo, è il più antico edificio della Liguria ancora in piedi oltre che essere uno dei battisteri meglio conservati d'Italia grazie anche al restauro conservativo della struttura e della cupola effettuato dal famoso architetto Alfredo d'Andrade verso la fine dell'Ottocento. Decagonale all'esterno, mentre all'interno è ottagonale. All'interno nella volta in una nicchia è raffigurato un mosaico policromo, mentre al centro ci sono i resti della vasca per il battesimo ad immersione.
Chiesa di Santa Maria in Fontibus nel centro storico ingauno. Edificata a fianco della cattedrale la sua origine è risalente all'alto medioevo, ma subì ampliamenti e ricostruzioni nel XIV secolo, tra il 1612 e il 1625 e ancora nei primi anni del XX secolo. Di particolare pregio artistico è il trecentesco portale a strombatura con piccole colonnine; nella lunetta è raffigurato l'affresco della Madonna col Bambino.
- Convento di San Domenico nel centro storico ingauno. Sito nella piazza omonima, il complesso conventuale è stato oggi convertito ad uso abitativo e scolastico, ma sono ancora ben visibili i resti degli affreschi del XV secolo e i relativi chiostri.
- Ex chiesa di San Carlo nel centro storico ingauno, del XVII secolo e sconsacrata e convertita ad auditorium.
- Basilica di San Vittore al di fuori del centro storico ingauno. Edificio paleocristiano del IV e V secolo, sorse sul luogo di una necropoli di epoca imperiale romana. Nell'area dei resti della chiesa, considerata una delle più antiche della Liguria, sono stati commissionati in epoca recente scavi archeologici portando così alla luce le varie fasi di edificazione ed ampliamenti dal IV al X secolo. L'edificio è situato, assieme all'attiguo cimitero, nei pressi del santuario di Nostra Signora di Pontelungo.
- Basilica di San Calocero al di fuori del centro storico ingauno, alle pendici settentrionali del monte di San Martino. L'edificio paleocristiano, di cui oggi rimangono alcuni resti, sorse nel IV secolo e dall'VIII secolo fu affidato alla cura religiosa dei Benedettini della vicina isola Gallinara. Passò quindi alle monache benedettine dal XIII secolo fino al XVI secolo quando fu abbandonato.
- Ruderi della chiesa e dell'abbazia di San Martino al di fuori del centro storico ingauno. Di epoca medievale, sede in terraferma dei benedettini della Gallinara.
- Chiesa parrocchiale del Sacro Cuore al di fuori del centro storico ingauno.
Chiesa e convento di San Bernardino di Siena in regione Vadino, fondato nel 1466.
Santuario di Nostra Signora di Pontelungo al di fuori del centro storico ingauno. L'odierno santuario fu eretto nel 1722 di fronte l'antico e oggi scomparso ospizio presso l'alveo del fiume Centa lungo la via Aurelia tra Albenga e Ceriale.Di costruzione barocca, con un trittico cinquecentesco di Giovanni Barbagelata. Il santuario è al centro di una grande manifestazione che avviene ai primi di luglio. L'evento da cui parte la rievocazione è quello che accadde il 2 luglio 1637, quando i pirati sbarcati a Ceriale, in marcia su Albenga per saccheggiare la città, furono fermati da un violento bagliore. L'inspiegabile fenomeno fu attribuito ad un intervento miracoloso della Madonna, venerata nella piccola chiesa a fianco del Ponte, per proteggere il popolo ingauno.- Chiesa parrocchiale della Santissima Annunziata nella frazione di Bastia. Situata ai margini della frazione, la posa della prima pietra fu posta il 23 maggio del 1623.
Chiesa di Santo Stefano di Massaro nella frazione di Bastia.- Oratorio della Santa Croce nella frazione di Bastia, situato nei pressi della parrocchiale, sede dell'omonima confraternita costituita verso la fine del XV secolo.
Chiesa parrocchiale di San Giorgio nella frazione di Campochiesa.- Chiesa parrocchiale dei Santi Fabiano e Sebastiano nel centro storico di Campochiesa.
- Oratorio dei Santi Fabiano e Sebastiano nel centro storico di Campochiesa, a fianco alla parrocchiale.
- Chiesa parrocchiale di Nostra Signora Assunta nella frazione di Leca d'Albenga, risalente al 1790.
- Chiesa medievale di Santa Maria del Bossero, nella frazione di Leca.
- Chiesa parrocchiale di Santa Margherita d'Antiochia in Lusignano.
- Oratorio di San Bartolomeo di Lusignano.
- Chiesa parrocchiale dei Santi Giacomo il Maggiore e Filippo nella frazione di Salea.
Chiesa parrocchiale dei Santi Simone e Giuda nella frazione di San Fedele, il cui primo impianto risalirebbe al XIII secolo.- Oratorio di San Giovanni Battista del 1574, nella frazione di San Fedele. Sede dell'omonima confraternita, conserva affreschi rappresentanti la Passione di Cristo eseguiti nel XVI secolo da un pittore piemontese.
Architetture civili |
Palazzi e torri |
- Palazzo Vecchio e torre del Comune nel centro storico di Albenga. Inserito assieme alla torre comunale in un antico complesso medievale, la struttura fu ristrutturata nel 1950 dopo la demolizione dell'edificio della sottoprefettura che univa i tre edifici. Il pianterreno del palazzo è databile al XIV secolo, mentre il piano superiore subì una ricostruzione tra il 1387 e il 1391. La facciata presenta, verso il battistero, di una tipica merlatura ghibellina con due grandi rampe d'accesso. Dal 1933 è allestito presso il palazzo il Civico museo ingauno.
- Palazzo Vescovile nel centro storico ingauno. Sede dell'antica curia e del locale museo di Arte sacra è una tipica costruzione dell'XI secolo con la presenza di un portale del Duecento. L'ala della struttura verso il battistero ha evidenziato, grazie ad alcuni studi e restauri conservativi nel 1976, le varie fasi unificate di ristrutturazione che effettuarono i vari vescovi della diocesi tra il XIII e XV secolo, in particolare ad opera dei monsignori Giovanni Battista Cicala e Luca Fieschi. La decorazione a strisce bianche e nere con riquadro affrescato del 1463 fu voluta dal vescovo Napoleone Fieschi. L'affresco araldico è opera del pittore Giovanni Canavesio del 1477.
- Palazzo Costa Del Carretto del ramo di Balestrino nel centro storico ingauno. Oggi denominato palazzo Vescovado, la sua edificazione si attuò nel 1525 su un'area precedentemente destinata al mercato dei calzolai, il forum callegariorum. Nell'atrio del palazzo è conservato, tra le altre epigrafi romane, l'epigrafe del generale Costanzo commemorante la ricostruzione della città ingauna nel 417 e quelle di Sabina Flaminica e P. Granius Hyla del I e II secolo. Il soffitto a cassettoni in legno è del XVI secolo.
Palazzo Peloso Cepolla nel centro storico ingauno, del XVI secolo. La costruzione ruota attorno alla torre angolare del XIII secolo e presenta una tipica facciata del XVI secolo. Nell'atrio è conservato un affresco ritraente l'imperatore romano Proculo dall'origine ingauna. Il piano nobile del palazzo è caratterizzato dalla presenza di notevoli busti marmorei romani e del Rinascimento italiano. Qui è stato allestito il museo navale romano.Il palazzo è sede della sezione ingauna dell'Istituto Internazionale di Studi Liguri.- Palazzo Scotto Niccolari nel centro storico ingauno. L'edificio presenta nella sua totale interezza una tipica dimora del XVI secolo; l'ultimo restauro è databile al 1980.
Palazzo e torre Oddo nel centro storico ingauno. Collegio fino al 1955, attualmente sede della Palazzo Oddo s.r.l.. La torre presenta una tipica merlatura ghibellina.- Casa torre dei Malasemenza nel centro storico ingauno. La torre è oggi incorporata nell'odierno palazzo municipale e presenta una loggia con trifore ogivali.
- Casa torre Lengueglia Doria nel centro storico ingauno, con trifore in stile gotico.
- Torre della Ciò o della Paciotta nel centro storico ingauno, del XII secolo con conci nell'alto basamento.
- Torre Costa nel centro storico ingauno. La torre presenta un basamento del XII secolo in conci di pietra di Cisano, mentre la parte superiore del XIV secolo in laterizio e coronata da una tipica merlatura ghibellina.
- Torre Navone nel centro storico ingauno.
- Casa Fieschi Ricci nel centro storico ingauno. La struttura presenta un paramento in pietra e monofora e bifora in stile romanico del XII secolo; sul fianco sinistro è presente la loggia con grandi bifore del XIV secolo e sulla facciata un caratteristico portale di epoca rinascimentale. L'edificio è stato restaurato nel 1936.
- Casa d'Aste Basso nel centro storico ingauno, con loggiato del XIV secolo.
- Casa d'Aste Rolandi Ricci nel centro storico ingauno, del XIV secolo con torre d'angolo del Duecento. La ristrutturazione è risalente al 1959-1961.
- Casa e torre dei Cepollini nel centro storico ingauno, la cui torre risulta mozzata a seguito del terremoto del 1887.
- Loggetta "dei Quattro Canti" nel centro storico ingauno. La loggia fu aperta nel Medioevo, forse nel XIII secolo, per l'allargamento della viabilità all'incrocio delle due strade maggiori. La struttura presenta due arcate ogivale e romanica.
- Case nobiliari varie nelle frazioni di Leca, Campochiesa, Lusignano e San Fedele[10].
Porte |
- Porta Molino nel centro storico ingauno. Da questa porta transitava la romana via Julia Augusta e tale denominazione deriverebbe dalla presenza di un mulino che sorgeva a ridosso delle antiche mura.
- Porta d'Arroscia nel centro storico ingauno, ubicata al lato opposto della porta Molino dove poi la via romana proseguiva verso l'interno.
- Porta Torlaro nel centro storico ingauno. Nei pressi delle mura sporge un bastione del tardo Medioevo denominato "il Torracco".
- Porta del Pertugio nel centro storico ingauno, sovrastata da una caditoia del Cinquecento.
- Porta Marina nel centro storico ingauno, oggi non più esistente, si trovava all'ingresso meridionale dell'antica città, in direzione del mare.
Ponti |
- Pontelungo. Situato al di fuori del centro abitato di Albenga e nei pressi dell'omonimo santuario mariano, dell'antico ponte è stata accertata la sua origine medievale e attribuita al XIII secolo. Il ponte si presenta seminterrato presso l'alveo del fiume Centa.
- Il ponte Rosso di Albenga è il ponte moderno sul fiume Centa; costruito ad arcata unica senza pilastri nel 1995 dopo che l'alluvione del 5 novembre 1994 distrusse quello vecchio.
Architetture militari |
Fortino genovese di Albenga, edificato nel corso del XVI secolo dalla Repubblica di Genova.- Caserma "Piave" ad Albenga, vi era di stanza il 14º Battaglione Bersaglieri Sernaglia.
- Caserma "Aldo Turinetto" ad Albenga, vi era di stanza il 72º Battaglione Fanteria "Puglie".
- Bunker alla foce del fiume Centa dove vennero torturati e sterminati i partigiani e i civili di Albenga.
- Castello di Bastia, nell'omonima frazione, la cui edificazione sarebbe risalente al XIII secolo.
- Polveriera militare in Regione Prato Grande, nella frazione di Campochiesa.
- Deposito di munizioni in Regione Uliveto Terraconiglio, nella frazione di Salea.
Siti archeologici |
- L'anfiteatro del II-III secolo sulla collina detta "del monte".
- La necropoli e monumenti funerari, siti a breve distanza dall'anfiteatro e vicino alla via Julia Augusta.
- Le terme pubbliche di epoca romana. Le terme sono state scoperte di recente a seguito di scavi, situate nella sponda destra del fiume Centa. Nell'alveo del fiume sono stati inoltre ritrovati basi delle pile relative ad un antico acquedotto e degli altri monumenti funerari.
- La nave romana si trova tra Albenga e l'Isola Gallinara ad una profondità di 40 m. Essa è lunga 40 m e larga 12 m e trasportava tra le 11.000 e le 13.000 anfore. Già dagli anni venti del Novecento si pensava che ci fosse una nave di epoca romana perché erano state rinvenute tre anfore ad un miglio della costa e a quaranta metri di profondità da un pescatore. Nel 1948 verificarono la presenza della nave, e venne presentata al Ministero della Pubblica Istruzione la campagna di indagini: la campagna iniziò l'8 febbraio 1950.
Altro |
- Piazzetta dei Leoni. La piccola piazza, antistante e raggiungibile seguendo il fianco sinistro della cattedrale di San Michele Arcangelo, è incastonata tra la parte absidale della stessa cattedrale, con monofore e galleria su colonnine in pietra del Finale del XIII secolo, e tra le case medievali della famiglia nobiliare dei Costa. Furono gli stessi conti Costa a portare da Roma nel 1608 i tre leoni in pietra piperina e in stile rinascimentale dai quali la piazza trae il toponimo.
Società |
Evoluzione demografica |
Abitanti censiti[11]
Etnie e minoranze straniere |
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti ad Albenga sono 2 758[12], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[13]:
Marocco, 844
Albania, 473
Romania, 330
India, 222
Bangladesh, 208
Ucraina, 92
Ecuador, 73
Cina, 62
Polonia, 53
Moldavia, 43
Russia, 38
Algeria, 36
Brasile, 30
Perù, 21
Cultura |
Istruzione |
Scuole |
Albenga è sede, oltre che di numerosi sedi di scuole primarie e secondarie di primo grado, dei seguenti istituti inerenti al ciclo scolastico della scuola secondaria di secondo grado:
- Istituto Professionale per l'Agricoltura e l'Ambiente "Domenico Aicardi".
- Istituto Tecnico Industriale Statale "Galileo Galilei".
- Liceo Scientifico Statale "Giordano Bruno" con annessa sezione classica "Giovanni Pascoli".
- Centro Scolastico Diocesano "Redemptoris Mater". Istituto paritario, liceo con sezione classica e socio-psicopedagogica.
Seminario diocesano, storica istituzione che per secoli, insieme a palazzo Oddo, ha istruito i cittadini. Attualmente attivo nella moderna sede voluta da Angelo Cambiaso e attivo nell'istruzione dei futuri sacerdoti della diocesi di Albenga-Imperia.
Università |
Istituto superiore di scienze religiose: (spesso abbreviato ISSR) è una facoltà universitaria, parte della Pontificia Università della Santa Croce, che promuove lo studio della teologia e la ricerca scientifica sul fenomeno religioso.
Musei |
Museo diocesano di Albenga sito dal 1982 all'interno del palazzo vescovile, in ambienti quattrocenteschi in parte affrescati e decorati, presenta l'esposizione di opere d'arte e materiali provenienti dallo scavo della cattedrale. Fra i dipinti si distinguono un San Giovanni attribuito al Caravaggio e Il martirio di santa Caterina di Guido Reni.
Civico museo ingauno istituito nel 1933 da Nino Lamboglia nel palazzo vecchio comunale, raccoglie oggetti romani e medioevali (sculture, lapidi, sarcofagi e affreschi del XV secolo), collezioni archeologiche ed epigrafiche.
Museo navale romano[14], sorto nel 1950, presso il palazzo Peloso Cepolla e raduna oltre mille anfore romane recuperate da una nave del I secolo a.C., affondata nelle acque di Albenga. Fu la prima nave oneraria romana scoperta ed esplorata sul fondo del mar Ligure. I primi recuperi avvennero nel 1950 ad opera della nave Artiglio. Inoltre si trova una sezione preistorica con materiali della caverne della val Pennavaira.- Museo etnografico della "Civiltà dell'olio", sito in un antico frantoio di proprietà della famiglia Sommariva, la mostra è dedicata alla lavorazione delle olive, dell'olio e del vino.
- Mostra a palazzo Oddo, con l'esposizione Magiche Trasparenze ed altri spazi per mostre temporanee, al suo interno vi è il celeberrimo Piatto Blu di Albenga.
- Galleria d'arte moderna Albenga (G.A.M.A.), associazione di promozione sociale, che organizza mostre temporanee di livello internazionale esponendo opere dei maggiori artisti del panorama mondiale quali Picasso, Balthus, Renoir, Gauguin, Pissarro, Mirò, Kandinsky, Pascin, etc..
Letteratura |
Secondo alcuni critici letterari, la città di Albenga sarebbe nominata (anche se la descrizione corrisponderebbe più ad Andora) nel romanzo Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello, col nome di Alenga (è il paese dove il protagonista si ferma per comprare un giornale).
Nel romanzo Adèle e Theodore con finalità pedagogiche di Madame de Genlis, l'autrice francese dipinge Albenga - ma più precisamente la frazione di Lusignano - con queste parole:
«Tutto ciò che vi si vede è piacevole, là si vedono le vere pastorelle, mentre le contadine francesi fanno molta pena e sembrano veramente in cuffia da notte. Tutte le giovani albenganesi hanno i capelli ornati con corone di fiori naturali, poste sulla testa sul lato sinistro; esse sono molto graziose, e soprattutto notevoli per l'eleganze del loro portamento.» |
Media |
Stampa |
I principali quotidiani che si occupano di cronaca e politica di Albenga sono Il Secolo XIX e La Stampa. Esistono tuttavia dei settimanali e mensili cartacei di tiratura inferiore che se ne occupano e vari siti online che si occupano della città albenganese e del circondario ingauno, quali Il Vostro Giornale o IVG, Liguria 2000 News, Albenga Corsara, Il carciofino[15].
Radio |
Il principale mezzo di comunicazione con sede locale è l'emittente radiofonica Radio Onda Ligure 101.
Televisione |
Nel 1960 Albenga fu protagonista, grazie alla partecipazione del prof. Tommaso Schivo, del primo gioco collettivo in onda su Raiuno Campanile sera, condotto da Mike Bongiorno.
Memories, trasmissione televisiva olandese in onda sul primo canale nazionale KRO, seguita da oltre due milioni di spettatori, nel 2005 ha scelto il centro storico di Albenga come luogo di scenografia per far incontrare vecchi amori.
Nel 2006 è andato in onda su History Channel il programma televisivo Delitti incentrato sulla ricostruzione dei più importanti delitti e serial killer italiani, l'ottava puntata era dedicata al "Boia di Albenga".
La rete televisiva TV2000 nel 2011 ha scelto la famiglia Pesce di Albenga e la città stessa come set, per il reality show Romanzo Familiare.
Cinema |
Albenga, oltre ad essere stata scelta per vari spot pubblicitari (venne usata come location per lo spot pubblicitario della Comix e della Agricola Italiana Alimentare S.p.a.), è stata sede di diversi film prodotti da registi italiani e non quali Io no spik inglish del 1995 di Carlo Vanzina con protagonista Paolo Villaggio e Inkheart - La leggenda di cuore d'inchiostro del 2008 di Iain Softley e con protagonisti Brendan Fraser, Andy Serkis e Helen Mirren.
Cucina |
Tra i più noti prodotti gastronomici locali si trovano quattro prodotti tipici della produzione della piana ingauna, e sono conosciuti come i "4 d'Albenga":
Asparago violetto;
Zucchina trombetta;
Carciofo spinoso;
Pomodoro cuore di bue.
Altri prodotti:
- I biscotti con semi di finocchietto, chiamati nel gergo locale Baxin d'Albenga (trad. "Bacini d'Albenga");
- L'olio d'oliva extra-vergine di oliva taggiasca;
- Il pesto;
- Il "caviale" del Centa;
- La farinata con farina di ceci;
- Le frittelle di gianchetti;
- La focaccia;
- Le ciappe all'olio;
- L'oliva taggiasca in salamoia;
- Le pesche con il pigato.
Tra le bevande:
- I vini bianchi Pigato, Vermentino e Lumassina;
- I vini rossi Ormeasco e Rossese;
- Grappa al carciofo e chinotto;
- Liquore all'asparago violetto.
Eventi |
- "Palio Storico di Albenga": il quarto weekend di luglio, sfida tra i quattro rioni storici del centro storico: San Giovanni, Sant'Eulalia, San Siro e Santa Maria; tutti i partecipanti dei rioni si rivestono con i costumi medievali.
- "Notte Verde", il primo sabato di settembre, una notte bianca che diventa verde perché la città si orna con piante, fiori e ortaggi.
- "Fior d'Albenga", rassegna floreale primaverile all'interno del centro storico.
- "Sagralea", rassegna del vino pigato e degli altri vini di qualità della Riviera Ligure di Ponente, nell'ultima settimana di agosto, nella frazione di Salea; questo evento è incluso nella "Strada del Vino e dell'Olio".
- Raduno diocesano delle confraternite: la prima domenica di settembre, dove per l'occasione le confraternite della diocesi di Albenga-Imperia si riuniscono sfilando in processione con le proprie insegne e gli artistici crocifissi.
- Concorso pianistico nazionale "Città di Albenga", si svolge dal 27 al 30 di dicembre.
- Festival musicale e teatrale "Su la Testa", prestigioso festival che ospita artisti di livello nazionale.
- "Premio nazionale Albingaunum", premio nazionale di letteratura.
- "Premio Fionda di Legno", premio "bizzarro" inventato ed organizzato dai "fieui di Caruggi" (figli dei caruggi) in cui viene donata una fionda di legno a chi nella sua vita, o in un momento particolare della propria esistenza, ha saputo tirare "buone fiondate"[16].
- "Terreni Creativi Festival", festival multidisciplinare internazionale di teatro, danza, cinema e musica dal vivo. La manifestazione, ideata ed organizzata dal 2010 da Kronoteatro, è stata insignita del Premio Garrone nel 2016 e del Premio Rete Critica come "miglior progetto di comunicazione" nel 2017.
Geografia antropica |
Il territorio comunale è costituito, oltre al capoluogo, dalle frazioni di Bastia, Campochiesa, Leca, Lusignano, Salea e San Fedele per una superficie territoriale di 36,58 km²[17].
Confina a nord con i comuni di Arnasco, Cisano sul Neva e Ceriale, a sud con Ortovero, Villanova d'Albenga e Alassio, ad ovest con Arnasco e ad est è bagnato dal mar Ligure.
Frazioni |
Leca.
Campochiesa.
Salea.
San Fedele.
Lusignano.
Bastia.
Località urbane |
- Regione Vadino. La zona si formò in epoca tardo medievale grazie alla precedente deviazione del fiume Centa la quale colmò così la naturale insenatura di Vadino alla base della collina del Monte. Oggi la regione è densamente urbanizzata. Su una propaggine della collina è ubicato il complesso religioso del convento e della chiesa di San Bernardino di Siena, entrambi fondati nel 1466 e sede parrocchiale della comunità religiosa di Vadino.
- San Giorgio. Zona a levante della città, al confine con il territorio comunale di Ceriale.
Economia |
L'economia si basa principalmente sul commercio agricolo e floricolo, ma con la presenza di un forte settore terziario. Vi sono numerose imprese di servizi e anche alcune industrie, inoltre da pochi anni si sta sviluppando in modo deciso il settore turistico, sia enogastronomico che culturale.
Le coltivazioni sono orticole (la maggioranza fino a pochi anni fa) ma, soprattutto, piante aromatiche e floricoltura. Attorno a questo c'è un vero settore economico composto dalle aziende agricole (quasi tutte a conduzione familiare), dalle strutture e operatori del settore (consulenza tecnica, vendita di prodotti per la coltivazione, ecc.) e dai commercianti, che spesso esportano i prodotti della piana e della zona verso i paesi del nord (soprattutto Germania). Attiva anche la coltivazione viticola e quella olivicola, la produzione di vino e olio e altri prodotti agricoli. Ma vi sono alcune ditte di import-export famose e leader a livello nazionale ed europeo in questo settore come la Noberasco per quanto riguarda la frutta secca, la Fruttital per import-export di frutta fresca e la Fitimex per quanto riguarda gli ortaggi.
Molti prodotti hanno ottenuto i riconoscimenti Denominazione di Origine Controllata (DOC), Denominazione di origine protetta (DOP), Indicazione Geografica Tipica (IGT), Indicazione geografica protetta (IGP).
L'economia albenganese ha attratto, inoltre, un grande afflusso di lavoratori stranieri, in maggioranza nordafricani.
Infrastrutture e trasporti |
Strade |
Il territorio comunale di Albenga è attraversato principalmente dalla strada statale 1 Via Aurelia, che permette il collegamento stradale con Alassio, ad ovest, e Ceriale ad est. Questa strada un tempo passava per il centro della città affiancando il centro storico, negli anni sessanta del Novecento venne progettata e aperta al traffico veicolare una variante che oltrepassava tutta la città: questo tracciato moderno ha permesso di collegare velocemente le due sponde di Albenga divise dal fiume Centa.
La città è inoltre il crocevia di altre strade provinciali: la provinciale 3 per Cisano sul Neva; la provinciale 6 per Villanova d'Albenga; la provinciale 19 per Arnasco; la statale 453 della Valle Arroscia; la statale 582 del Colle San Bernardo, quest'ultima storica via per il Piemonte.
Autostrada |
Albenga è raggiungibile tramite l'autostrada A10 mediante il proprio casello autostradale. Dal 1969 è partito l'iter di un progetto per una bretella che possa unire la piana direttamente e velocemente con il suo entroterra, con la val Bormida, quindi con l'autostrada A6 e il Piemonte, quindi proseguire per la Lombardia e collegarsi con l'autostrada A26; tale progetto andrà a formare l'autostrada Predosa-Albenga; nel 2010 è stato dato il via per il progetto definitivo. Questo progetto consentirà di alleggerire il traffico che nella stagione estiva e nei festivi è sempre presente e abbondante sia sulla A10 che sulla A6.
Ferrovie |
Albenga è dotata di una propria stazione ferroviaria, posta sulla linea Genova-Ventimiglia. La stazione venne aperta nel 1872, ma l'attuale fabbricato viaggiatori, progettato dall'architetto Roberto Narducci, risale agli anni trenta del XX secolo.
L'attuale linea ferroviaria, per lunghi tratti a semplice binario, verrà sostituita da una nuova linea a doppio binario, posta più a monte; il nuovo progetto prevede un'ampia stazione nella frazione di Bastia.
Aeroporto |
Nel vicino comune di Villanova d'Albenga è presente l'Aeroporto Internazionale "C. Panero", inaugurato nel 1922. In tale spazio è presente anche la caserma del 15º Nucleo Elicotteri - Villanova D'Albenga dell'Arma dei Carabinieri.
Amministrazione |
Gemellaggi |
Albenga è gemellata con:
Dabas, dal 2004
Sport |
Gli sport più diffusi sono la pallanuoto, il calcio e la vela.
Importanza a livello regionale ha la locale squadra di pallanuoto - l'Ingaunia - che dal 1995 al 1999 ha militato nella massima serie la squadra femminile del Ponente Ligure; tra le giocatrici la savonese Eleonora Gay (oro ai mondiali di Perth 1998) e la genovese Elisa Casanova. Nonostante gli ottimi risultati (arrivò anche ai play off) la squadra si sciolse per problemi gestionali.
La principale squadra di calcio è l'A.S.D. Albenga 1928[18] nata nel 2010 e militante nel campionato di Eccellenza Liguria, dopo il fallimento dell'Albenga Calcio fondata nel 1928 e che in passato raggiunse quella che è oggi la serie C. Lo stadio è intitolato al partigiano Annibale Riva.
Rilevanza a livello calcistico è da attribuire all'A.S.D. San Filippo Neri con sede sociale in via Trieste presso la parrocchia del Sacro Cuore; sebbene il calcio si sviluppò successivamente, l'associazione sportiva è nata nel 1893 ed è una delle più antiche d'Italia. Esistono attualmente in città altre due squadre calcistiche: il Pontelungo (Prima Categoria) ed il Bastia.
Manifestazioni sportive importanti sono il torneo di calcio a sei giocatori estivo "Memorial Angelo Malco - Trofeo Città di Albenga".
Altro sport rilevante per la città, specie nel settore giovanile, è la vela. Le due scuole di vela qui ubicate hanno infatti un numero di iscritti ai corsi velici estivi molto elevato rispetto alla media delle altre scuole presenti in zona. Inoltre il Circolo Nautico Albenga può vantarsi di prestigiose squadre agonistiche nelle classi 420, Optimist, 49er e Laser, che raggiungono sovente, grazie ai loro atleti, alti risultati a livello nazionale ed internazionale.
Per quanto riguarda la pallavolo, l'A.S.D. Albenga Volley ha militato per una stagione (2014.2015) nella serie B2 italiana di pallavolo femminile, e ora milita nella serie C italiana.
Infine Albenga o più precisamente la sua val Pennavaire rappresenta con i suoi oltre trenta siti di arrampicata sportiva un'ottima alternativa alla rinomata Finale Ligure.
Albenga ha ospitato l'inizio della seconda tappa del Giro d'Italia 2015, con conclusione a Genova, vinta poi da Elia Viviani del Team Sky.
Note |
^ ab Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2017.
^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.
^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 18.
^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
^ Regio decreto 28 marzo 1929, n. 653
^ abc Fonte dal sito Araldica Civica.it, su araldicacivica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
^ Tratto dal sito Comuni-Italiani.it
^ http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/
^ DPCM 22 dicembre 1958
^ name="lusignano"
^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
^ Dato Istat al 31/12/2017
^ Dati superiori alle 20 unità
^ Approfondimenti sul sito del Museo Navale Romano
^ Il carciofino online
^ Fionda di legno, su fiondadilegno.com. URL consultato il 2 giugno 2013.
^ Fonte dallo statuto comunale di Albenga (PDF), su incomune.interno.it. URL consultato l'8 maggio 2014.
^ Calcio, l'Albingaunia torna a chiamarsi Albenga ed apre al settore giovanile | IVG.it
Bibliografia |
- Giuseppe Simoncini e Maria Giovine Scavuzzo, Albenga di un tempo, Albenga 1988
- Nino Lamboglia, Albenga romana e medioevale, Bordighera, Ist. Inter. Studi Liguri, 1966.
- Josepha Costa Restagno, Albenga, Sagep Editrice,1985
- Bruno Massabò, Itinerari Archeologici di Albenga, Fratelli Frilli Editori, Genova 2005
- Mario Marcenaro, Il Battistero monumentale di Albenga, Albenga, Ist. Inter. Studi Liguri, 2006.
- Josepha Costa Restagno, Albenga, 3ª edizione, Genova, Sagep editrice, 1993, ISBN 88-7058-479-8.
Voci correlate |
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Collegamenti esterni |
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 134356601 |
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