Davide Rebellin
Davide Rebellin | ||
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Davide Rebellin alla Freccia del Brabante 2015 | ||
Nazionalità | Italia | |
Altezza | 171 cm | |
Peso | 63 kg | |
Ciclismo | ||
Specialità | Strada | |
Squadra | Sovac | |
Carriera | ||
Squadre di club | ||
1992-1994 | GB-MG Boys | |
1995 | MG Boys Maglificio | |
1996 | Team Polti | |
1997 | Française des Jeux | |
1998-1999 | Team Polti | |
2000-2001 | Liquigas | |
2002-2008 | Gerolsteiner | |
2009 | Serr. Diquigiovanni | |
2011 | Miche | |
2012 | Meridiana Kamen | |
2013-2016 | CCC Polkowice | |
2017 | Kuwait-Cartucho | |
2018- | Sovac | |
Nazionale | ||
1992-2008 | Italia | |
Palmarès | ||
Mondiali su strada | ||
Argento | Stoccarda 1991 | In linea Dil. |
Giochi del Mediterraneo | ||
Oro | Atene 1991 | In linea |
Statistiche aggiornate al gennaio 2018 |
Davide Rebellin (San Bonifacio, 9 agosto 1971) è un ciclista su strada italiano che corre per il team Sovac-Natura4Ever. Professionista dal 1992, è uno specialista delle classiche:[1] in carriera ha vinto un'edizione dell'Amstel Gold Race (nel 2004), tre della Freccia Vallone (nel 2004, 2007 e 2009) e una della Liegi-Bastogne-Liegi (nel 2004), oltre a una tappa al Giro d'Italia.
Indice
1 Carriera
1.1 Gli esordi e i primi anni nel professionismo
1.2 1997-2008: le vittorie nelle classiche
1.3 2009-2010: la squalifica e l'assoluzione postuma
1.4 Dal 2011: il rientro e il ritorno al successo
2 Palmarès
2.1 Altri successi
3 Piazzamenti
3.1 Grandi Giri
3.2 Classiche monumento
3.3 Competizioni mondiali
3.4 Competizioni europee
4 Onorificenze
5 Riconoscimenti
6 Note
7 Altri progetti
8 Collegamenti esterni
Carriera |
Gli esordi e i primi anni nel professionismo |
Si segnala già da dilettante distinguendosi con la maglia della nazionale: nel 1991 vince il Giro delle Regioni, la prova su strada ai Giochi del Mediterraneo e la medaglia d'argento ai campionati del mondo di Stoccarda, preceduto solo dal sovietico Viktor Rjaksinski. Nel 1992 è l'uomo di punta della nazionale italiana ai Giochi olimpici di Barcellona, ma corre in appoggio del compagno di squadra Fabio Casartelli che vince la medaglia d'oro.
Esordisce da professionista dopo i Giochi olimpici nella squadra di Franco Chioccioli, Franco Ballerini e Mario Cipollini, la GB-MG Maglificio. Onora i primi mesi di professionismo con un brillante nono posto al Giro di Lombardia e coglie il primo successo da professionista l'anno successivo, vincendo la classifica finale della Hofbrau Cup, breve gara a tappe tedesca. Dopo un paio di anni in sordina, si mette in luce nel 1996 al Giro d'Italia, dove trionfa nella tappa con arrivo a Monte Sirino[2] e veste la maglia rosa indossandola per sei giorni consecutivi. Sesto nella classifica finale di quel Giro, si ripeterà con una buona prestazione alla Vuelta a España, che concluderà al settimo posto.
1997-2008: le vittorie nelle classiche |
Per via degli incoraggianti piazzamenti nelle due grandi corse a tappe di tre settimane, decide di programmare le prime stagioni da professionista per la conquista dei grandi Giri. Tuttavia, nonostante la meticolosità nella preparazione, i risultati sono deludenti a causa dei vistosi cali di condizione che lo colpiscono nell'ultima settimana di gara. Nel 1997 sigla una prestigiosa doppietta, vincendo nel giro di pochi giorni la Clásica San Sebastián e il Gran Premio di Svizzera a Zurigo sfruttando la condizione raggiunta al termine della Grande Boucle, suo principale obiettivo della stagione, conclusosi in modo fallimentare. Così, ormai trentenne, dopo diverse stagioni in cui avrebbe potuto vincere molto di più, si specializza finalmente nelle gare in linea e nelle brevi corse a tappe conquistando la Tirreno-Adriatico 2001,[3] e il Gran Premio di Francoforte 2003.
Nel 2004 è protagonista di una stagione che lo vede vincente in Amstel Gold Race,[4]Freccia Vallone[5] e Liegi-Bastogne-Liegi:[6] diventa così il primo ciclista capace di conquistare le tre classiche delle Ardenne in una sola settimana;[7] inoltre arriva secondo nella classifica finale della Coppa del mondo, preceduto dal connazionale Paolo Bettini. In chiusura di stagione, a causa della mancata convocazione nella nazionale italiana, decide di correre il campionato del mondo con i colori di quella Argentina: il ritardato arrivo del passaporto, però, non glielo permette.[8]
Nel 2005, grazie ai piazzamenti nelle classiche del calendario (quarto all'Amstel Gold Race, terzo alla Freccia Vallone, quinto al Giro di Lombardia), ottiene il terzo posto finale nella classifica UCI ProTour. Il 2006 è l'anno della ritrovata convocazione in nazionale, dove recita un ruolo fondamentale per la conquista, ad opera di Paolo Bettini, del campionato del mondo.[9] Dopo circa un mese trionfa sulle rampe del San Luca, conquistando così il Giro dell'Emilia.[10] Il 2007 inizia con il secondo posto nella Parigi-Nizza. La campagna delle Ardenne lo vede nuovamente protagonista: secondo, primo e quinto posto rispettivamente ad Amstel Gold Race, Freccia Vallone[11] e Liegi-Bastogne-Liegi. Onora poi l'ottava maglia azzurra ai campionati del mondo di Stoccarda, riuscendo a piazzarsi in sesta posizione a sei secondi dal vincitore Bettini. Chiude la stagione al secondo posto nella graduatoria finale dell'UCI ProTour.
Nel 2008 conquista la sua prima Parigi-Nizza, terminando davanti a Rinaldo Nocentini per soli 3 secondi, distacco minimo nella storia della corsa a tappe francese.[12][13] Il 9 agosto seguente ai Giochi olimpici di Pechino, nel giorno del suo trentasettesimo compleanno, si aggiudica la medaglia d'argento nella prova in linea, superato in volata a pochi metri dal traguardo dallo spagnolo Samuel Sánchez, al termine di una fuga durata una quindicina di chilometri che aveva coinvolto, insieme ai due, un ristretto numero di corridori, tra i quali l'elvetico Fabian Cancellara, terzo al traguardo.[14] Partecipa come co-capitano della nazionale italiana ai campionati del mondo di Varese: conquista un quarto posto, suo miglior risultato in un mondiale.[15] Salta quindi il Giro di Lombardia a causa del ritiro del suo gruppo sportivo, la Gerolsteiner, dopo una serie di positività al doping.
2009-2010: la squalifica e l'assoluzione postuma |
Dopo lo scioglimento della Gerolsteiner per il 2009 si accasa alla Diquigiovanni-Androni Giocattoli di Gianni Savio.[16] Dopo un avvio di stagione con le vittorie di Benahavís[17] e Antequera[18] alla Vuelta a Andalucía e una successiva fase di leggero appannamento, torna in aprile nelle classiche del Nord, conquistando sul Muro di Huy la sua terza Freccia Vallone.[19]
Il 28 aprile seguente, però, Rebellin risulta positivo al CERA, in seguito a nuove e più rigorose analisi effettuate su campioni di sangue prelevati durante i Giochi olimpici e congelati.[20] Il 17 novembre il CIO ritiene revocato l'argento olimpico vinto dall'atleta e ne ordina la restituzione.[21] L'atleta il giorno successivo, tramite i suoi legali, annuncia di volere impugnare la sentenza.[22] Il 23 dicembre concede un'intervista alla Gazzetta dello Sport durante la quale denuncia anomalie nelle procedure del CIO.[23] Il 30 luglio 2010 il TAS conferma la sentenza del CONI.[24][25] Durante il periodo di squalifica, nel 2009, è stato reso pubblico un filmato, relativo al 2001, in cui Rebellin veniva ripreso da telecamere nascoste mentre cercava di procurarsi sostanze dopanti illegali da alcuni medici: il filmato non venne però usato per l'incriminazione di Rebellin a causa del ritardo con cui le autorità presentarono tale prova, ma contribuì a gettare ulteriore discredito sulla carriera del ciclista.[26][27] Dopo sette anni, il 30 aprile 2015, venne assolto dalle accuse di doping ed evasione fiscale in quanto "il fatto non sussiste".[28]
Dal 2011: il rientro e il ritorno al successo |
Il 27 aprile 2011, al termine dei due anni di squalifica, rientra alle corse con il team Miche-Guerciotti.[29] Nell'estate dello stesso anno coglie alcuni piazzamenti, come il quinto posto al Brixia Tour, la piazza d'onore al Trofeo Matteotti e il terzo posto al Gran Premio Città di Camaiore. Il 16 agosto, pochi giorni dopo aver compiuto i 40 anni, vince la novantunesima edizione della Tre Valli Varesine, per la seconda volta in carriera, scattando nell'ultimo chilometro e superando Domenico Pozzovivo a circa 150 metri dall'arrivo.[30] Alcuni giorni dopo riesce a ripetersi aggiudicandosi, per la seconda volta in carriera, il Trofeo Melinda: nell'occasione scatta sull'ultima salita, precedendo sul traguardo il colombiano Miguel Ángel Rubiano e ancora Pozzovivo.[31] In settembre arriva terzo nella Settimana Ciclistica Lombarda e quinto al Giro di Padania. Nel mese di ottobre conquista il secondo posto nel Memorial Marco Pantani, battuto in volata da Fabio Taborre, e nella Coppa Sabatini, alle spalle di Enrico Battaglin; è infine quarto al Giro dell'Emilia.
Nel maggio del 2012 sigla un contratto con la formazione italo-croata Meridiana Kamen Team[32] e ottiene subito dei piazzamenti nella gara d'esordio, il Tour of Hellas, classificandosi secondo nella graduatoria finale a soli tre secondi dal vincitore Robert Vrečer. Nel mese di giugno si piazza quarto nel Trofeo Melinda e ritrova la vittoria nella seconda tappa dell'Okolo Slovenska,[33] concludendo la competizione al terzo posto in classifica generale. Si fa rivedere in estate, piazzandosi quarto al Gran Premio di Carnago e quinto a Il Padania, con due secondi posti di tappa; è poi ancora piazzato, questa volta terzo, nel Gran Premio Industria e Commercio di Prato, sconfitto in una volata a tre da Emanuele Sella e Luca Paolini. Nella stessa domenica in cui si corre la prova in linea del campionato del mondo, torna alla vittoria vincendo l'ultima tappa e la classifica finale dell'inedito Tour du Gévaudan Languedoc-Roussillon,[34] mentre, in una delle ultime gare della stagione, si piazza decimo nella Coppa Sabatini.
Nell'ottobre 2012 sigla un contratto con la formazione polacca CCC Polsat Polkowice, con cui corre nella stagione 2013.[35] Ottiene i primi piazzamenti nella Vuelta a Andalucía, classificandosi quinto nella prima tappa e terzo nella terza, e alla Vuelta a Murcia, nella quale chiude settimo. Lotta con i primi anche alla Settimana Internazionale di Coppi e Bartali, dove finisce ottavo in classifica.[36] Coglie le prime vittorie in stagione nella corsa polacca Szlakiem Grodów Piastowskich, vincendo le tappe di Dzierżoniów[37] e Złotoryja, concludendo secondo nella generale, dietro il ceco Jan Bárta.[38] Partecipa inoltre al ventiduesimo Trofeo Melinda, valido come campionato italiano, classificandosi al terzo posto alle spalle di Ivan Santaromita e Michele Scarponi.[39] In estate vince una tappa e la classifica generale della corsa rumena Sibiu Cycling Tour;[40] è poi quarto alla Coppa Agostoni e quinto nella Tre Valli Varesine. Ad inizio settembre conclude decimo alla Settimana Ciclistica Lombarda, con un terzo posto di tappa.
Nel 2014 gareggia ancora tra le file della squadra polacca,[41] ottenendo i primi risultati di rilievo alla Vuelta a Andalucía, con un terzo posto di tappa, e alla Vuelta a Murcia, che conclude sul terzo gradino del podio. In aprile si piazza al tredicesimo posto all'Amstel Gold Race, dimostrando di essere ancora competitivo nelle gare World Tour, al cospetto dei migliori corridori delle grandi classiche. A maggio prende parte al Presidential Cycling Tour of Turkey, durante il quale coglie un terzo posto parziale e si classifica quinto nella classifica finale. Nel mese di luglio conclude in seconda posizione il Sibiu Cycling Tour, conquistato l'anno precedente, ottenendo comunque un successo nella cronosquadre della terza frazione.[42] Ad agosto conclude al terzo posto il Tour du Limousin, breve corsa a tappe francese, sfiorando il successo nella seconda frazione. Nel finale di stagione dopo aver concluso quarto alla Tre Valli Varesine, ottavo alla Milano-Torino e ancora in quarta piazza la Coppa Sabatini, coglie il primo e unico successo dell'annata l'11 ottobre, facendo suo il Giro dell'Emilia:[43] nell'occasione riesce ad imporsi sul traguardo del San Luca, piazzando lo scatto decisivo nell'ultimo chilometro e andando a vincere in solitaria (completano il podio Ángel Madrazo e Franco Pellizotti). Riesce così ad aggiudicarsi la corsa emiliana per la seconda volta in carriera, a distanza di ben otto anni dall'ultimo successo datato 2006.[44]
Nel 2015, sempre presente nell'organico del team arancio – ora rinominato CCC Sprandi Polkowice –,[45] ottiene un successo nella cronosquadre della Settimana Internazionale di Coppi e Bartali,[46] indossando per un giorno la maglia di leader e chiudendo al terzo posto finale. In seguito ad un buon quinto posto alla Freccia del Brabante, è protagonista al Presidential Cycling Tour of Turkey: si aggiudica infatti la "tappa regina",[47] restando in testa alla classifica per tre giorni, dovendosi tuttavia ritirare nell'ultima tappa a causa di una caduta.[48] Dopo una serie di piazzamenti, compreso un nuovo secondo posto al Sibiu Cycling Tour così come nella seconda tappa del Tour du Limousin, si impone a metà settembre nella Coppa Agostoni: riesce ad avvantaggiarsi sull'ultima asperità del Lissolo, a circa 50 km dalla conclusione, assieme a Scarponi e Vincenzo Nibali, resistendo nel finale al ritorno del gruppo e battendo in una volata a due il siciliano dell'Astana.[49][50] Seguono altri piazzamenti nel finale di stagione, compresa la terza piazza al Gran Premio Industria e Commercio di Prato.
Nel 2016, alla quarta e ultima annata con la maglia polacca,[51] Rebellin non ottiene vittorie. Ad inizio stagione si fa notare con alcuni piazzamenti al Dubai Tour e al Tour of Oman, ma nelle classiche di un giorno non riesce a incidere. Trova altri piazzamenti in gare di secondo piano, quali un terzo posto di tappa e un quinto nella generale del Tour of Malopolska, un quinto alla neonata Rad am Ring e un terzo posto di tappa con un'omonima posizione nella generale del Giro della Repubblica Ceca. Nelle classiche italiane di fine stagione non brilla, complici anche alcuni problemi fisici, ottenendo come miglior risultato l'ottavo posto al Memorial Marco Pantani.
Terminata l'esperienza polacca, Rebellin corre anche nella stagione 2017, firmando con la squadra kuwaitiana Kuwait-Cartucho.es.[52] Nonostante i 45 anni d'età, il ciclista veneto riesce ad ottenere nella prima parte d'annata alcuni piazzamenti, tra cui un terzo posto di tappa e nella generale del neonato Tour de Lombok. Decimo il 25 giugno ai campionati italiani in Piemonte, nel periodo estivo corre Tour of Qinghai Lake e Volta a Portugal, non trovando risultati di rilievo. A fine settembre in Indonesia arrivano invece i primi successi, quando fa sua in solitaria, alla veneranda età di 46 anni, la prima tappa dell'International Tour de Banyuwangi Ijen,[53] conquistando anche la classifica generale della breve corsa a tappe;[54] il 12 ottobre ottiene quindi la terza e ultima vittoria stagionale, imponendosi in uno sprint a due nella quinta frazione del Tour of Iran (Azarbaijan),[55] concluso in settima posizione.
Nonostante l'età ormai gli pregiudichi la possibilità di essere ancora competitivo nelle corse di alto livello, anche nel 2018 Rebellin non intende appendere la bicicletta al chiodo e firma per la Sovac-Natura4Ever, team algerino il cui calendario prevede prevalentemente gare del continente africano.[56] Dopo il debutto allo Sharjah Tour, in cui ottiene un quarto posto di tappa, tra febbraio e marzo ottiene qualche altro piazzamento nella top 10 in alcune gare tra Algeria e Marocco, tra cui una nuova quarta posizione nella classifica finale del Tour d'Algérie. La prima e unica vittoria in stagione arriva il 6 maggio, quando fa sua al termine di uno strappo la terza tappa del Tour International de la Wilaya d'Oran,[57] che conclude secondo nella generale, alle spalle del belga compagno di squadra Laurent Évrard.[58] A fine mese torna a correre in Europa il Giro del Belgio, chiuso in trentaduesima posizione. Nella seconda parte dell'annata disputa poche prove, prendendo parte ad alcune semiclassiche del Nord, ma concludendole lontano dalle posizioni di vertice.
Palmarès |
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Altri successi |
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Piazzamenti |
Grandi Giri |
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Classiche monumento |
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Competizioni mondiali |
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Competizioni europee |
- UCI Europe Tour
UCI Europe Tour 2009: 57º
UCI Europe Tour 2011: 3º
UCI Europe Tour 2012: 27º
UCI Europe Tour 2013: 3º
UCI Europe Tour 2014: 3º
UCI Europe Tour 2015: 9º
UCI Europe Tour 2016: 158º
UCI Europe Tour 2017: 1016º
UCI Europe Tour 2018: 1613º
Onorificenze |
Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana | |
— Roma, 1º settembre 2008. Di iniziativa del Presidente della Repubblica.[59] |
Riconoscimenti |
Premio Italia dilettanti nel 1991
Memorial Gastone Nencini nel 1992
Atena d'Argento nel 1997
Premio Italia professionisti nel 1997, 1998, 1999, 2000, 2001, 2002 e 2008
Oscar TuttoBici professionisti nel 1999, 2001, 2007 e 2008
Giglio d'Oro nel 2001 e 2008
Ducato d'Oro nel 2008[60]
Premio Nazionale La Torretta nel 2008[61]
Premio Over 35 "Edo Gelli" nel 2015[62]
Note |
^ Rebellin, obiettivo Ardenne, su ciclismo.it, 26 novembre 2004.
^ Gianfranco Josti, Il Giro scopre un nome nuovo: Rebellin, in Corriere dello Sport, 26 maggio 1996, p. 31 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2015).
^ Rebellin al fotofinish, su www2.raisport.rai.it, 21 marzo 2001.
^ Amstel, Rebellin torna grande, in Gazzetta di Mantova, 19 aprile 2004.
^ Rebellin vince anche la Freccia Vallone, in La Nuova Sardegna, 22 aprile 2004.
^ Liegi-Bastogne-Liegi: è sempre Rebellin, in Il Piccolo, 26 aprile 2004.
^ Rebellin nella leggenda. A Liegi centra il tris, in Gazzetta di Mantova, 26 aprile 2004.
^ Sorpresa: Rebellin escluso dalla prova su strada, in Il Mattino di Padova, 2 ottobre 2004.
^ Ciro Scognamiglio, Magica volata, Bettini mondiale, su gazzetta.it, 24 settembre 2006.
^ Ciro Scognamiglio, Giro dell'Emilia, che Rebellin, su gazzetta.it, 7 ottobre 2006.
^ Rebellin torna a scoccare la Freccia Vallone, in La Tribuna di Treviso, 26 aprile 2007.
^ Parigi-Nizza italiana. Rebellin non ha età, su gazzetta.it, 16 marzo 2008.
^ Rebellin, trionfo in Francia, è sua la Parigi-Nizza, su repubblica.it, 16 marzo 2008.
^ Rebellin, gioia d'argento. Bettini: "Ho sbagliato", su gazzetta.it, 9 agosto 2008.
^ Antonino Morici, Ballan, scatto Mondiale. "Siamo una grande squadra", su gazzetta.it, 28 settembre 2008.
^ Paolo Marabini, Simoni e i vecchietti terribili. "Si può vincere ovunque", su gazzetta.it, 12 gennaio 2009.
^ Paolo Marabini, Rebellin-show alla Ruta. "Ma sogno la maglia rosa", su gazzetta.it, 18 febbraio 2009.
^ Simoni chiude al terzo posto, su gazzetta.it, 19 febbraio 2009.
^ Luigi Panella, Fantastico Rebellin. Tris alla Freccia Vallone, su repubblica.it, 22 aprile 2009.
^ Cera, sei atleti positivi a Pechino. C'è anche Davide Rebellin, su repubblica.it, 28 aprile 2009.
^ Il Cio a Rebellin "Restituisca la medaglia", su gazzetta.it, 17 novembre 2009.
^ DOPING - Rebellin dovrà restituire la medaglia di Pechino, su ciclonews.it, 17 novembre 2009.
^ Ciclismo, Rebellin rompe il silenzio: "Doping? Non c'entro", su sport.sky.it, 23 dicembre 2009.
^ DOPING - Il Tas respinge il ricorso di Rebellin, su ciclonews.it, 30 luglio 2010.
^ Rebellin, il Tas respinge ricorso: via l'argento di Pechino, su sport.sky.it, 30 luglio 2010.
^ Eugenio Capodacqua, Doping, Rebellin perde tutto. Ora spunta anche un video, su repubblica.it, 30 aprile 2009.
^ Eugenio Capodacqua, Quando Rebellin chiedeva l'Epo. Due filmati del 2001 lo accusano, su repubblica.it, 30 aprile 2009.
^ Claudio Ghisalberti, "Il fatto non sussiste", Rebellin assolto due volte, su gazzetta.it, 1º maggio 2015.
^ Alla fine Davide Rebellin firma per la Miche-Guerciotti, su cicloweb.it, 3 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2014).
^ Giuseppe Cristiano, Tre Valli Varesine 2011: Infinito Rebellin!!! Davide a 40 anni trionfa a Campione d'Italia su Pozzovivo e Pinot, su cicloweb.it, 16 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2014).
^ Nicola Stufano, Trofeo Melinda: Rebellin coglie un altro frutto. Davide, affondo su Rubiano e Pozzovivo, su cicloweb.it, 20 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2014).
^ (EN) Shane Stokes, Rebellin signs with Meridiana Kamen Guerciotti team, su velonation.com, 12 maggio 2012.
^ Davide Rebellin vince la seconda tappa del Giro di Slovacchia. Enrico Rossi conserva la gialla, su cicloweb.it, 6 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2014).
^ Davide Rebellin vince per distacco a Mende e si aggiudica il Tour du Gévaudan, su cicloweb.it, 23 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2014).
^ Rebellin vola in Polonia: ha firmato per il 2013 con la CCC Polsat, su cicloweb.it, 26 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
^ Vivian Ghianni, Settimana Coppi e Bartali 2013: Per Caruso rose e Fiorano. Damiano, prima da professionista. A Ulissi la classifica finale, su cicloweb.it, 24 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2014).
^ Davide Rebellin fa subito centro in Polonia. Sua la prima tappa del Szlakiem Grodòw Piastowskich, su cicloweb.it, 3 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2014).
^ Rebellin ancora vincente in Polonia. Solo Barta davanti a lui nella generale dello Szlakiem Grodòw Piastowskich, su cicloweb.it, 5 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2014).
^ Francesco Sulas, Campionato Italiano 2013: Quel Santaromita che non t'aspetti. A Fondo Ivan d'astuzia su Scarponi e Rebellin, su cicloweb.it, 22 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2014).
^ Splendida vittoria di Davide Rebellin nel tappone di montagna del Sibiu Cycling Tour, su cicloweb.it, 12 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2014).
^ Ufficiale, Davide Rebellin rinnova con la CCC Polsat per un altro anno, su cicloweb.it, 16 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2015).
^ Sibiu Tour, cronosquadre alla CCC Polsat. Davide Rebellin sale al 2º posto nella generale, Rogina sempre leader, su cicloweb.it, 20 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2014).
^ Ciclismo, Rebellin vince il Giro dell'Emilia a 43 anni, su repubblica.it, 11 ottobre 2014.
^ Marco Grassi, Giro dell'Emilia 2014: In pensione? Andateci voi!. Rebellin trionfa a 43 anni e può guardare con fiducia al 2015, su cicloweb.it, 11 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2014).
^ Ciro Scognamiglio, Voigt e Rebellin, classe '71 protagonisti nel 2015, su gazzetta.it, 10 dicembre 2014.
^ Coppi e Bartali, Rebellin si prende la maglia, su gazzetta.it, 26 marzo 2015.
^ Giro di Turchia, Rebellin in salita conquista la generale, su gazzetta.it, 28 aprile 2015.
^ Matteo Moscati, Giro di Turchia: cane in strada, Rebellin cade e si ritira, su sportlive.it, 3 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2016).
^ Mattia Bazzoni, Ciclismo, Coppa Agostoni a Rebellin: battuto Nibali dopo 50 km di fuga, su gazzetta.it, 16 settembre 2015.
^ Ciclismo, Coppa Agostoni: eterno Rebellin, battuto Nibali, su repubblica.it, 16 settembre 2015.
^ Niccolò Anfosso, Stagione 2016: Davide Rebellin 45 primavere, ma l'obiettivo sono ancora le Ardenne, su direttaciclismo.it, 2 dicembre 2015.
^ Ciro Scognamiglio, Rebellin, classe 1971, pedala ancora: in Kuwait, su gazzetta.it, 6 dicembre 2016.
^ Alessandro Farina, Ciclismo, infinito Davide Rebellin! Vince a 46 anni la prima tappa del Tour de Banyuwangi Ijen, su oasport.it, 27 settembre 2017.
^ Banyuwangi Ijen, Davide Rebellin vince la generale. Ultima tappa a Moazemi, su cicloweb.it, 30 settembre 2017.
^ Davide Rebellin si diverte ancora: a 46 anni vince in Iran battendo allo sprint Toffali, su it.eurosport.com, 13 ottobre 2017.
^ Ciclismo, infinito Rebellin: firma con la Natura4Ever-Sovac a 46 anni!, su sport.sky.it, 5 dicembre 2017.
^ Davide Rebellin a 46 anni vince la tappa regina del Tour de la Wilaya d'Oran, su cicloweb.it, 6 maggio 2018.
^ Tour d'Oran, la chiusura a Hamza. Generale a Évrard, Davide Rebellin è secondo, su cicloweb.it, 7 maggio 2018.
^ Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana Sig. Davide Rebellin, su quirinale.it.
^ La Regione Veneto consegna i Ducati d'Oro agli atleti veneti che hanno trionfato a Torino 2006 e a Pechino 2008, su venetouno.it, 6 dicembre 2008.
^ A Rebellin il Premio Torretta, su cycling.it, 26 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2016).
^ Monastero della Castellina: premiati Formolo, Rebellin e la Bastianelli, su gazzetta.it, 22 novembre 2015.
Altri progetti |
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- Wikimedia Commons
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Collegamenti esterni |
(IT, FR, EN) Sito ufficiale, su daviderebellin.it.
(EN) Davide Rebellin, su procyclingstats.com.
Davide Rebellin, su sitodelciclismo.net, de Wielersite.
(DE, EN, IT, NL) Davide Rebellin, su cyclebase.nl.
(FR) Davide Rebellin, su memoire-du-cyclisme.eu.
(EN) Davide Rebellin, su cqranking.com, CQ Ranking.
(EN) Davide Rebellin, su sports-reference.com, Sports Reference LLC.
(IT, EN) Davide Rebellin, su coni.it, Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
- Film documentario su e con Davide Rebellin, su thelastkilometer.com (archiviato l'11 aprile 2013).
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