Forțele Aeriene Române
Forțele Aeriene Române Aeronautica Militare Romena Romanian Air Force | |
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Stemma dell'Aeronautica romena | |
Descrizione generale | |
Attiva | 1910 – oggi |
Nazione | Regno di Romania RS Romena Romania |
Servizio | aeronautica militare |
Dimensione | 13.250 effettivi, più di 200 aeromobili (2007) |
Statul Major al Forțelor Aeriene | Bucarest |
Battaglie/guerre | Prima guerra mondiale Seconda Guerra Mondiale |
Sito internet | http://www.roaf.ro |
Parte di | |
Forze armate romene | |
Comandanti | |
General de aviație | Constantin Croitoru |
Simboli | |
Coccarda | |
Bandiera di battaglia | |
Voci su forze aeree presenti su Wikipedia |
La Forțele Aeriene Române è l'attuale aeronautica militare della Romania e parte integrante delle forze armate romene.
Indice
1 Storia
1.1 Gli inizi
1.2 Prima guerra mondiale
1.3 Periodo interbellico
1.4 Seconda guerra mondiale
1.5 Guerra fredda
2 Coccarde
3 Struttura e basi aeree
4 Il programma Lancer
4.1 Lancer-A
4.2 Lancer-B
4.3 Lancer-C
5 Aeromobili in uso
6 Aeromobili ritirati
7 Difesa aerea
8 Note
9 Bibliografia
10 Voci correlate
11 Altri progetti
12 Collegamenti esterni
Storia |
Gli inizi |
La Romania è stata una delle prime nazioni al mondo ad avere una propria forza aerea, nel 1910.
Il primo aereo di progettazione rumena fu costruito nell'Arsenale Militare e tenne il volo inaugurale il 17 giugno 1910[1] con un aeromobile Vlaicu I, costruito a Bucarest dall'ingegnere/aviatore Aurel Vlaicu.
Già nel 1913 la forza aerea rumena ordinò 34 aeromobili, dei quali 16 Bristol-Coandă, progettati dall'ingegnere Henri Coandă
I successivi piloti, Ştefan Protopopescu e Gheorghe Negrescu, vennero addestrati nel Complesso aeronautico di Chitila (in rumeno: Complexului Aeronautic de la Chitila) situato nei pressi della capitale, fondato da Mihail Cerchez nel novembre 1909 e il modello usato per l'addestramento era un Farman III modello 1909 costruito su licenza.[1].
Le prime missioni di guerra vennero effettuate nell'ambito della seconda guerra balcanica con ricognizioni di volo a 2200-2500 metri di quota per una lunghezza di più di 200 chilometri.[1]
Prima guerra mondiale |
Durante la Prima guerra mondiale la Romania acquistò circa 322 aeromobili da Francia e Gran Bretagna, tra i quali alcuni Nieuport, Farman e Breguet. Il 16 settembre 1916 un Farman F.40 rumeno abbatté un velivolo della Luftstreitkräfte (ovvero l'aeronautica tedesca dell'epoca), riportando così la prima vittoria assoluta dell'aeronautica militare rumena. Alla fine della guerra i piloti rumeni avevano volato per un totale di oltre 11.000 ore, partecipando a circa 750 battaglie aeree.
Periodo interbellico |
Nel periodo che intercorse tra la fine della prima guerra mondiale e l'inizio della seconda l'aeronautica militare rumena attraversò un periodo particolarmente florido. Essa infatti era, dopo la Polonia, la nazione tra quelle del futuro Patto di Varsavia che aveva un'industria aeronautica più forte, in grado di produrre la maggior parte dei velivoli militari e civili allora prodotti in quell'era. In particolare i cacciabombardieri IAR 80 riscossero un ampio successo e furono utilizzati su larga scala sul fronte Est per tutta la durata della Seconda guerra mondiale.
Seconda guerra mondiale |
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Guerra fredda |
Il 15 febbraio 1949 venne istituito il nuovo Comando d'aviazione rumeno, conforme allo stile sovietico (con le unità organizzate in reggimenti e non più in stormi). Subito entrarono in servizio aeromobili di creazione sovietica, come gli Yakovlev Yak-18, i Polikarpov Po-2, i Lavochkin La-9, i Tupolev Tu-2 e gli Ilyushin Il-10. Nel 1958 entrò in servizio anche il primo caccia supersonico MiG-19 e nel febbraio 1962 fu la volta del MiG-21, che a quei tempi era uno dei migliori caccia in circolazione.
A partire dal 1974 vennero introdotti aeromobili di produzione rumena, come ad esempio lo IAR 93, che effettuò il suo primo volo il 31 ottobre 1974.
Nel 1962 venne istituita la prima sub-unità di elicotteri, equipaggiata nel 1964 con i sovietici Mi-2 e Mi-4.
Coccarde |
Le coccarde rumene utilizzanti i colori della bandiera rumena e usate dalla Armata Română.
Coccarda per velivoli e veicoli dal 1915 al 1941, dal 1944 al 1950 e dal 1984.
Coccarda Forțele Aeriene Regale ale României e esercito dal 1º maggio 1941 al 3 settembre 1944.
Coccarda dal 1950 al 1984 durante il regime comunista.
Struttura e basi aeree |
Flotila 71 Aeriană - Câmpia Turzii „General Emanoil Ionescu”
- Escadrila 711 Aviație Vânătoare - MiG-21 LanceR;
- Escadrilele 713 și 714 Elicoptere - IAR 330;
Flotila 86 Aeriană - Fetești
- Escadrilele 861 Aviație Vânătoare - MiG-21 LanceR;
- Escadrila 862 Elicoptere - IAR 330;
Flotila 90 Transport Aerian - București - Otopeni „comandor aviator Gheorghe Bănciulescu”
- Escadrila 901 Transport Aerian Tactic - C-130 Hercules;
- Escadrila 902 Transport Aerian și Recunoaștere - Antonov An-26 / Antonov An-30/ C-27J Spartan;
- Escadrila 903 Elicoptere de Transport - IAR 330;
- Escadrila 904 Elicoptere de Atac - IAR 330 SOCAT;
- Escadrila 905 Elicoptere de Atac - IAR 330 SOCAT;
Flotila 95 Aeriană - Bacău „Erou căpitan aviator Alexandru Șerbănescu”
- Escadrila 951 Aviație Școală - IAR-99 ȘOIM;
- Escadrila 952 Elicoptere - IAR 330;
Escadrila 142 Cercetare - Timișoara - Giarmata - Shadow 600 UAV- Centrul 2 supraveghere aeriana "NORD"
Brigada 1 Rachete Sol-Aer „General Nicolae Dăscălescu” (missili: S-75M3 Volhov, P-18, PRV-13, HAWK XXI)- Baza 91 logistică
Regimentul 70 Geniu de Aviație
- 2 battaglioni geneiri
- 1 battaglione tecnico
- 1 compagnia di trasporto
Centrul 85 Comunicații Aero și Informatică (radar Harris RF 5800 V și U - MP, Panther 2000 H 400W/100W; radio: R-845, ACG – 430; radar troposferico R-412, radar R-419; trasmissioni: multicanale digitale, vocale multicanale, STAR).
- Comandamentul Centrului 85 Comunicații Aero și Informatică
- Centrul de Comunicații și Informatică pentru Operații
- Centrul Local de Comunicații și Informatică
- Grupul mobil de comunicații
- Subunități de sprijin.
Tabăra de instrucție și poligonu de trageri sol-aer Capu Midia „Gl. bg. Ion Bungescu”
Academia Forțelor Aeriene „Henri Coandă”
Școala de Aplicație pentru Forțele Aeriene „Aurel Vlaicu” (Yakovlev Yak-52, IAR 99, IAR 316)
Școala de Maiștri Militari și Subofițeri a Forțelor Aeriene „Traian Vuia”
Nome | Codice aeroportuale IATA | Quartier generale | Regione |
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71ª base aerea | - | Câmpia Turzii | Distretto di Cluj |
86ª base aerea | - | Fetești | Distretto di Ialomița |
90ª base aerea | OTP | Bucarest-Otopeni | Distretto di Ilfov |
95ª base aerea | BCM | Bacău | Distretto di Bacău |
57 base aerea (riserva) | CND | Mihail Kogălniceanu | Distretto di Costanza |
93ª base aerea (riserva) | TSR | Timișoara | Distretto di Timiș |
Scuola di volo Aurel Vlaicu | - | Boboc | Distretto di Buzău |
Accademia aeronautica Henri Coandă | - | Ghimbav | Distretto di Brașov |
Il programma Lancer |
Tra il 1962 ed il 1975, la Romania ricevette varie versioni del MiG-21. Furono consegnati, infatti, due dozzine di MiG-21F-13, 38 MiG-21PF, 56 MiG-21PFM, 12 MiG-21R, 68 MiG-21M e 74 tra MiG-21MF e MiG-21MF-75, 7 tra MiG-21U400 e MiG-21U600, 11 MiG-21US e 32 MiG-21UMS.[2]
Negli anni novanta erano ancora circa 200 gli aerei in servizio e fu deciso di aggiornare 110 macchine in base al programma "Lancer".[2]
L'israeliana Elbit System si aggiudicò il contatto di ammodernamento di questi vecchi monomotori a delta, simbolo della Guerra Fredda, con la collaborazione dei centri di assistenza tecnica e manutenzione della forza aerea e della locale Aerostar Bacau.[2]
II prototipo volò il 22 agosto 1995 per 37 minuti. Il programma era noto presso la difesa romena come DD Program, in memoria del poeta romanziere e pilota militare Doru Davidovici, morto nell'aprile del 1989 in un incidente aereo a bordo del suo MiG-21UM.[2] Furono scelti i 110 Fishbed con il minor numero di ore di volo sulla cellula che vennero totalmente ricondizionati a livello strutturale e aggiornati con nuovi sistemi. La caratteristica unica del "Lancer" è la capacità di impiegare pariteticamente armamenti di produzione orientale e occidentale.[2]
Essendo state usate varie versioni di MiG-21, vi erano molte differenze, soprattutto nel motore (R-11, R-13 ed R-25), ma anche nell'organizzazione dell'interno e della cabina e nell'impianto elettrico.
II programma di upgrade fu suddiviso in tre sottoversioni: 71 "Lancer-A" da attacco al suolo furono ricavati per riconversione di 34 MiG-21M, sette MiG-21MF-75 e 30 MiG-21MF, consegnati dal 1997 al 2000. Nel 1997 ne furono consegnati 20, seguiti da 34 nel 1998, altri 13 nel 1999 e gli ultimi quattro nel 2000. La prima unità a riceverli fu sulla base di Bacau, il 25 marzo 1997; il 15 aprile di quell'anno presero il via i test in volo e il primo squadron fu dichiarato operativo l'8 maggio successivo.[2]
Lancer-A |
Il "Lancer-A" era equipaggiato con un nuovo schermo multifunzione a colori, un sistema di navigazione LISA-4000EB, un nuovo Head-up Display Elop 921 della Elbit Systems Electro-Optics, comandi concentrati su cloche e manetta (HOTAS, Hands On-Throttle and Stick) e radar Elta EL/M-200113. Un nuovo identificatore amico/nemico (IFF) Plessey fu usato per rimpiazzare il vecchio transponder IFF SRZO-2 per garantire la compatibilità con lo standard NATO IFF Mk.10.[2]
Ora veniva garantito al pilota un sostanziale aiuto alla navigazione, soprattutto in condizioni meteo avverse, offrendo piena compatibilità VOR (VHF Omnidirectional Range), ILS (Instrumental Landing System) e DME (Distante Measuring Equipment) grazie a un ricevitore VOR/ILS KNR-634A e un transponder DME KDM-706A.[2]
È stato introdotto, infine, un visore per la gestione dei sistemi d'arma e l'identificazione dei bersagli integrato nel casco Elbit DASH (Display And Sight Helmet).[2]
La livrea del "Lancer-A" ha un camouflage a due toni verde e marrone con la parte inferiore celeste.[2]
Lancer-B |
Per l'addestramento dei piloti, inizialmente 10 MiG-21UM furono convertiti alla variante "Lancer-B", seguiti da altri quattro e dotati dello stesso radar e della stessa colorazione del "Lancer-A".[2] I primi due esemplari furono consegnati nel 1997, seguiti da altri due nel 1998, uno nel 1999, due nel 2000, due nel 2001 e gli ultimi 5 nel 2002.[2]
Lancer-C |
Il “Lancer-C” è la variante da difesa aerea, il cui prototipo ha volato per la prima volta il 26 novembre 1996.[2] Questo intercettore è stato ricavato dalla conversione di 25 MiG-21MF75.[2] Durante i test condotti dalla Aerostar, però, un esemplare andò distrutto, così la forza aerea mise a disposizione una 26a cellula (questa volta un MiG-21MF) per compensare la perdita.[2] La variante da caccia è immediatamente riconoscibile per la livrea grigio scuro, con la parte ventrale celeste, il primo esemplare fu consegnato nel 1997, seguito da altri due nel 1998, tre nel 1999, tre nel 2000, dodici nel 2001 e cinque nel 2002.[2] Ad aprile del 2003 fu annunciato in via ufficiale il completamento dell'intero programma “Lancer”.[2]
La variante da intercettazione “Lancer-C“ monta un radar Elta EL/M-2032, che può essere impiegato anche per missioni aria-superficie ma presenta un maggior orientamento verso il combattimento aria-aria grazie alla capacità di agganciare molteplici bersagli simultaneamente su una distanza fino a 65 km.[2] Come le altre versioni dell’upgrade, anche questa adotta un nuovo computer multifunzione, casco-visore DASH, HUD, HOTAS, sistema di navigazione ibrido (HNS), ILS/VOR/DME, un computer di gestione dei dati di volo Marconi, radio VHC/UHF ARC-430 e ARC-436, RWR (Radar Warning Receiver, ricevitore di allarme radar), autoprotezione mediante lanciatori di chaff/flare, registratore dei dati di volo e un transponder lFF compatibile NATO.[2]
La possibilità di impiegare una gamma molto ampia di munizionamento, comprendente armi di concezione orientale e occidentale, ne fa un aereo estremamente versatile.[2] I punti d’attacco subalari possono ospitare bombe non guidate, a guida laser e a guida infrarossa; per l’illuminazione de bersagli Viene impiegato un pod Rafael LLD (Litening Laser Designator) mentre per missioni di ricognizione può essere installato l'Elbit/Aerostar ARP (Airborne Reconnaissance Pod). Da parte sua il pod per contromisure elettroniche Elta EL/L-8222R ha dato prova di grande efficacia durante l’esercitazione ELITE (Electronic Warfare Live Training Exercise) dedicata alla guerra e ettronica, svolta sulla base tedesca di Lechfeld nel 2007.
Tra missili aria-aria, possono essere impiegati gli R-73 (AA-11 “Archer") ed R-60 (AA-8 "Aphid”) di concezione sovietica.[2]
Aeromobili in uso |
Aeromobile | Origine | Tipo | Versione (denominazione locale) | In servizio (2017)[3][4] | Note | Immagine |
Aerei da combattimento | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|
Lockheed F-16 Fighting Falcon | Stati Uniti | caccia multiruolo conversione operativa | F-16A MLU M5.2R F-16B MLU M5.2R | 9[3][5][6][7] 3[3] | 12 aerei (9 monoposto e tre biposto) ordinati nel 2013, usati dal Portogallo. Il 29 settembre 2016 sono stati consegnati i primi 6 esemplari. Ulteriori 3 saranno consegnati entro dicembre, mentre gli ultimi 3 nel 2017.[5] Gli aerei sono stati aggiornati allo standard operativo MLU M5.2R da parte dell'azienda aeronautica portoghese OGMA con il supporto di Lockheed Martin.[6][8] Altri 36 verranno acquistati e consegnati dal 2018 al 2022, completando così la forza aerea pensata nel 2010, con il beneplacito della NATO, per 48 velivoli totali.[9] | |
Mikoyan-Gurevich MiG-21 Lancer | Russia | caccia multiruolo aereo da caccia conversione operativa | MiG-21 LanceR "A" MiG-21 LanceR "C" MiG-21 LanceR "B" | 26[3][2] | Al luglio 2017 sono in servizio 26 tra MiG-21 LanceR "A" multiruolo, i MiG-21 LanceR "C" come caccia ottimizzati per scontri aria-aria e i MiG-21 LanceR "B" come aerei da addestramento.[2][10][11] Tutti questi aeromobili sono in fase di sostituzione con gli F-16 Fighting Falcon ex portoghesi.[6] | |
Aerei da addestramento | ||||||
Yakovlev Yak-52 | Russia | aereo da addestramento basico | Yak-52 | 10[8] | ||
IAR 99 'Şoim' | Romania | aereo da addestramento | IAR 99 IAR-99C | 5[3][12] 12[3][12] | 17 IAR 99 consegnati dal 1987 al 1989.[12] 12 esemplari sono stati aggiornati allo standard IAR 99C.[12] Gli IAR 99C sono dotati di strumentazione digitale.[8] | |
Aerei da trasporto | ||||||
Lockheed C-130 Hercules | Stati Uniti | aereo da trasporto | C-130H | 4[3] | ||
Alenia C-27J Spartan | Italia | aereo da trasporto tattico | C-27J | 7[3][13][4] | 7 aerei ordinati a dicembre 2007, consegnati tra l'aprile 2010 ed il gennaio 2015.[13] | |
Antonov An-26 Curl | Ucraina | aereo da trasporto tattico | An-26 | 2[3] | ||
Boeing 707 | Stati Uniti | aereo da trasporto VIP | B 707 | 1 | ||
Antonov An-30 Clank | Ucraina | aerofotogrammetria | An-30 | 2[3] | Utilizzato per effettuare rilevazioni cartografiche aeree. | |
Antonov An-2 Colt | Ucraina | aereo da trasporto leggero | An-2R An-2T | 9 | Utilizzati per l'addestramento dei paracadutisti. | |
Elicotteri | ||||||
IAR 330 | Francia Romania | elicottero d'attacco elicottero da trasporto | IAR-330 SOCAT IAR-330L IAR-330M | 59[3] | Gli IAR-330 SOCAT inizialmente erano 24: uno è andato perduto in un incidente. | |
IAR 316 Alouette III | Francia Romania | elicottero da addestramento | IAR-316B | 6[3][8] | 125 consegnati.[8] | |
Aeromobili a pilotaggio remoto - UAV | ||||||
RQ-7 Shadow | Stati Uniti | UAV | Shadow-600 | 10 (inizialmente erano 11) |
Aeromobili ritirati |
- IAR 93 Vultur
- Mikoyan-Gurevich MiG-29 Fulcrum
- Mikoyan-Gurevich MiG-23MF Flogger
- Mikoyan-Gurevich MiG-23UB Flogger
- Mikoyan-Gurevich MiG-21F-13 Fishbed-C
- Mikoyan-Gurevich MiG-21PF Fishbed-D
- Mikoyan-Gurevich MiG-21PFM Fishbed-E
- Mikoyan-Gurevich MiG-21R Fishbed-H
- Mikoyan-Gurevich MiG-21M Fishbed-H
- Mikoyan-Gurevich MiG-21MF Fishbed-J
- Mikoyan-Gurevich MiG-21U400 Mongol-A
- Mikoyan-Gurevich MiG-21U600 Mongol-A
- Mikoyan-Gurevich MiG-21US Mongol-B
- Mikoyan-Gurevich MiG-21UMS Mongol-A
B - Harbin H-5
- Aero L-39 Albatros
- Aero L-29 Delfin
- Mikoyan-Gurevich MiG-15UTI
- Avia CS-102
Difesa aerea |
Nome | Origine | Tipo | Versione | In servizio | Note | Immagine |
Raytheon MIM-23 Hawk | Stati Uniti | missile terra-aria (SAM - Surface-to-Air Missile) | Hawk XXI | 224 | 8 batterie di lancio | |
RIM-161 Standard Missile 3 | Stati Uniti | missile terra-aria (SAM - Surface-to-Air Missile) | RIM-161 Standard Missile 3 | 24 | 3 batterie di lancio del NATO missile defence system[14] |
Note |
^ abc (RO) Storia dal sito ufficiale, su roaf.ro. URL consultato il 2 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2012).
^ abcdefghijklmnopqrstuvw "La Romania conta ancora sul Lancer" - Aeronautica & Difesa" N. 369 - 07/2017 pp. 56-60
^ abcdefghijkl (EN) World Air Force 2018 (PDF), su Flightglobal.com, p. 27. URL consultato il 18 gennaio 2018.
^ ab Romanian military aviation OrBat.
^ ab "ROMANIA: ATTERRATI I PRIMI SEI F-16 ACQUISTATI DAL PORTOGALLO", su difesaonline.it, 29 settembre 2016, URL consultato il 29 settembre 2016.
^ abc "Il Portogallo ha consegnato i primi F-16 alla Romania" - "Aeronautica & Difesa" N. 361 - 11/2016 pag. 75
^ "ROMANIA LOOKS TO BUY 20 MORE F-16s" Archiviato il 16 marzo 2017 in Internet Archive., su janes.com, 14 marzo 2017, URL consultato il 16 marzo 2017.
^ abcde "Come si diventa pilota nella forza aerea della Romania", Aeronautica & Difesa" N. 366 - 4/2017 pp. 62-66
^ (RO) România vrea să cumpere încă 36 de avioane multirol. Ce alte dotări se află pe lista de achiziții a Armatei, su digi24.ro. URL consultato il 27/07/2017.
^ (RO) Romania replaces the MiG-21, Antena 3, 16th May 2007.
^ Iraq Seeks F-16 Fighters - WSJ.com.
^ abcd "IAR 99 SOIM", su military-today.com, URL consultato il 31 marzo 2017
^ ab "C-27J SPARTAN: COMPLETATA LA CONSEGNA DEI VELIVOLI ALLA ROMANIAN AIR FORCE", su aviation-report.com, 14 gennaio 2015, URL consultato il 18 gennaio 2018.
^ (EN) NATO Assistant Secretary General for Defence Investment at the ceremony for the activation of Aegis Ashore Missile Defense Facility at the Deveselu Military Base (Bucharest, Romania), su nato.int, 8 dicembre 2015.
Bibliografia |
- (RO) Valeriu Avram, Istoria aviației militare 1910-2010, Editura Scrib, 2010, ISBN 978-606-92171-8-4
- (RO) Mihai Iliescu, Vasile Bărboi, Tiberiu Marineanu, Marin Stafie, Istoria artileriei și rachetelor antiaeriene române, Editura Modelism, 1996
- (RO) Nicolae Balotescu, Carmen Zgăvârdici, Istoria aviației române, Editura științifică și enciclopedică, 1984
Voci correlate |
- Lista delle forze aeree mondiali
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
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Collegamenti esterni |
- Official site of the Romanian Air Force, su roaf.ro. URL consultato il 28 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2007).
- Official site of the Romanian Ministry of National Defense (MoND), su english.mapn.ro.
- Order of Battle of the RoAF, su scramble.nl. URL consultato il 28 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2005).
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