Trenino Verde

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Il Trenino Verde della Sardegna è il servizio turistico ferroviario dell'ARST.

Logo del Trenino Verde
Indice
1 Profilo e storia
2 Linee
2.1 Compartimento di Cagliari
2.2 Compartimento di Sassari-Macomer
3 Mezzi
4 Dati di traffico
5 Note
6 Bibliografia
7 Altri progetti
8 Collegamenti esterni
Profilo e storia |
Convoglio del Trenino Verde trainato da locomotiva a vapore FCS gruppo 400 in sosta nei pressi del nuraghe Is Paras a Isili
Caratterizzate da tempi di percorrenza piuttosto elevati e da tracciati tortuosi situati in zone suggestive dal punto di vista paesaggistico, le ferrovie a scartamento ridotto sarde hanno sempre attirato l'attenzione dei viaggiatori per gli scenari che si presentavano durante i viaggi lungo queste linee. Già nel 1921 lo scrittore britannico David H. Lawrence, nel suo libro Mare e Sardegna, raccontò le sue esperienze di viaggio lungo la Cagliari-Isili-Sorgono.
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«Prendiamo il trenino delle Secondarie,… ovunque esso vada» |
(David H. Lawrence, Mare e Sardegna, 1921) |
Nel dopoguerra prese pian piano corpo una vera e propria forma di turismo ferroviario nell'isola, fatto che spinse le concessionarie delle linee secondarie di allora, ovvero Strade Ferrate Sarde e Ferrovie Complementari della Sardegna, a organizzare in maniera più organica un servizio per i turisti negli ottanta. Si scelse così il nome di Trenino Verde, denominazione utilizzata per la prima volta nel 1984[1], per via dei tanti tratti ricchi di vegetazione che si incontravano sul cammino dei convogli.

Automotrici ADm dell'ARST nella stazione di Tempio, lungo la linea tra Sassari e Palau
Vista la crescente domanda di turismo ferroviario, le Ferrovie della Sardegna (nate nel 1989 dalla fusione di FCS ed SFS), col supporto di ESIT, WWF e Italia Nostra, ottennero finanziamenti da parte della Regione e della Comunità Europea per far fare un salto di qualità al servizio. Con questi soldi furono sottoposte a restauro locomotive a vapore, carrozze d'epoca, stazioni e porzioni di linea.
Il 10 maggio 1995, 14 anni dopo la sua chiusura, la ristrutturata tratta Tresnuraghes-Bosa Marina fu riaperta al traffico ferroviario dei convogli del Trenino Verde, divenendo così la prima linea ad utilizzo esclusivamente turistico della Sardegna. Due anni dopo, il 16 giugno 1997, 4 linee della rete FdS, la Mandas-Arbatax, la Isili-Sorgono, la Macomer-Tresnuraghes e la Nulvi-Tempio-Palau, vennero chiuse al traffico ordinario e riconvertite anch'esse a linee turistiche.
Sempre nell'ambito del progetto Trenino Verde furono aperti due musei a tema, nei locali adiacenti alle stazioni di Monserrato e Tempio Pausania.
Nel 2010 con la fusione dell'ARST Gestione FdS (denominazione assunta dalle FdS nel 2008) all'interno dell'ARST, quest'ultima società ha ereditato dalla precedente la gestione delle linee a scartamento ridotto sarde, comprese quelle del Trenino Verde. Nel corso del 2015, con la chiusura al servizio di trasporto pubblico della Sassari-Nulvi, l'intera Sassari-Tempio-Palau diviene una linea esclusivamente turistica.
Linee |
I mezzi del Trenino Verde viaggiano su una rete di 438 km di linee utilizzate esclusivamente a fini turistici:
Compartimento di Cagliari |

Automotrice ADe in sosta nella stazione di Arbatax, posta dinanzi al porto ogliastrino
Mandas - Arbatax (159 km)
Isili - Sorgono (83 km)
Compartimento di Sassari-Macomer |
Macomer - Bosa (46 km)
Sassari - Tempio - Palau (150 km)
Le linee sono utilizzabili tutto l'anno su prenotazione noleggiando un convoglio e personalizzando l'itinerario, d'estate inoltre su queste tratte si effettua un servizio regolare secondo un determinato orario e calendario.
Mezzi |

Carrozza Bauchiero
Sulle linee del Trenino Verde si impiegano i mezzi utilizzati nelle linee di trasporto pubblico dell'ARST, ovvero automotrici diesel ADe e ADm, locomotive diesel LDe e carrozze modello V2d. Ma in determinati casi, in certi periodi dell'anno o su richiesta, si possono utilizzare mezzi d'epoca ristrutturati. Il parco treni storico dell'ARST utilizzato per i viaggi è composto da
- Locomotiva a vapore FCS 400 delle Officine Meccaniche Reggiane prodotta nel 1931, utilizzata nel compartimento di Cagliari
- Locomotiva a vapore FCS 5 della Breda prodotta nel 1914, utilizzata nel compartimento di Macomer
- Locomotiva a vapore SFS 5 della Breda prodotta nel 1930, utilizzata nel compartimento di Sassari
- Carrozze Bauchiero del 1913
Tuttavia i mezzi a vapore non sono utilizzati nel periodo estivo, per via della legislazione regionale in materia di prevenzione degli incendi.
Dati di traffico |
Linea | Km Percorsi | Numero Passeggeri |
Mandas-Arbatax | 93607 | 40307 |
Isili-Sorgono | 6909 | 3092 |
Macomer-Bosa Marina | 6246 | 2804 |
Sassari-Tempio-Palau | 21497 | 14488 |
Totale | 128259 | 60771 |
(dati relativi all'anno 2005)[2]
Note |
^ Catalogo dei Viaggi con il Trenino Verde (PDF), 6ª ed., FdS - Ferrovie della Sardegna, 2003, p. 2.
^ Piano dei trasporti regionale - Schema preliminare, pagina 124
Bibliografia |
- Alessandro Boccone. Il Trenino Verde della Sardegna: da Mandas ad Arbatax Edisar Editori
- Alessandro Boccone. Il Trenino Verde della Sardegna: da Mandas a Sorgono Edisar Editori
- Alessandro Boccone. Il Trenino Verde della Sardegna: da Macomer a Bosa Edisar Editori
- Alessandro Boccone. Il Trenino Verde della Sardegna: da Sassari a Tempio Edisar Editori
- Alessandro Boccone. Il Trenino Verde della Sardegna: da Tempio a Palau Edisar Editori
- Alessandro Boccone. Il Trenino Verde della Sardegna: linea Arbatax-Mandas-Sorgono Zonza Editori
- Catalogo dei Viaggi con il Trenino Verde (2016), su treninoverde.com. URL consultato il 16 agosto 2016.
- Photorail.com - Parco rotabili FdS [1] e .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
[2][collegamento interrotto]
- Railtour Italia - Parco rotabili storici FdS, su railtouritalia.com.
- Cronistoria FdS, su digilander.libero.it.
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Trenino Verde
Collegamenti esterni |
- Trenino Verde, su treninoverde.com.
- ARST, su arst.sardegna.it.
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