ARST
































ARST S.p.A.
Logo
Stato
Italia Italia
Forma societaria società per azioni unipersonale
Fondazione
1971 a Cagliari
Sede principale Cagliari
Settore Trasporto
Sito web
arst.sardegna.it

L'ARST S.p.A., sino al 2008 Azienda Regionale Sarda Trasporti, è la principale azienda di trasporto pubblico in Sardegna, totalmente controllata dall'amministrazione regionale.


L'azienda, con sede principale a Cagliari, conta 2166 dipendenti[1], e gestisce la quasi totalità delle autolinee extraurbane dell'isola, il trasporto urbano su gomma in alcuni comuni, oltre alla rete ferroviaria a scartamento ridotto sarda e alle tranvie di Cagliari e di Sassari.




Indice






  • 1 Storia


    • 1.1 La genesi dell'Azienda Regionale Sarda Trasporti


    • 1.2 La nascita dell'ARST S.p.A.




  • 2 Autolinee


  • 3 Flotta


  • 4 Servizio ferroviario


    • 4.1 Materiale rotabile


    • 4.2 Trenino Verde


    • 4.3 Stazioni principali




  • 5 Tranvie di Cagliari e Sassari


  • 6 Note


  • 7 Bibliografia


  • 8 Voci correlate


  • 9 Altri progetti


  • 10 Collegamenti esterni





Storia |



La genesi dell'Azienda Regionale Sarda Trasporti |




Un Mercedes Citaro dell'ARST in via Roma a Cagliari


L'Azienda Regionale Sarda Trasporti (comunemente nota con l'acronimo A.R.S.T.) venne istituita dalla Regione Autonoma della Sardegna nel 1970, tramite la legge regionale numero 3 approvata il 9 giugno di quello stesso anno. Questo ente pubblico nacque col compito di occuparsi dei trasporti extraurbani e suburbani nella quasi totalità dell'isola, tramite autobus, sino ad allora gestiti da varie società (tra cui la SCIA e la SATAS, derivanti dalla scissione della precedente SITA), che furono progressivamente acquisite dall'ARST nei primi anni della sua esistenza. Il fine dell'azienda era quello di creare un soggetto regionale che si occupasse del trasporto persone su gomma, affiancandosi alle autolinee gestite dalle concessionarie ferroviarie e a quelle di privati. Nel 1978 proprio a tal proposito l'ARST cessò la quasi totalità dei servizi nel Sulcis-Iglesiente, per evitare la concorrenza in questo territorio con un altro ente pubblico (in questo caso statale), le Ferrovie Meridionali Sarde[2], da poco convertitesi in via definitiva dal trasporto su rotaia al trasporto su gomma.



La nascita dell'ARST S.p.A. |


Nella seconda metà del primo decennio degli anni 2000 fu avviato da parte della giunta regionale guidata da Renato Soru il progetto di creare un unico soggetto regionale che si occupasse della gestione dei trasporti pubblici suburbani ed extraurbani, sia su ferro che su gomma, portando avanti parallelamente l'iter di regionalizzazione delle gestioni governative di Ferrovie della Sardegna e Ferrovie Meridionali Sarde, gli altri due principali enti di trasporto pubblico all'epoca. Alla fine del 2007[3] vide la luce l'ARST SpA, una nuova società con socio unico al 100% proprietà della Regione, in cui confluì a inizio 2008 la "vecchia" Azienda Regionale Sarda Trasporti. L'11 gennaio 2008, in seguito all'accordo con il Governo Prodi per il trasferimento alla Regione degli enti di trasporto pubblico locale, ferroviario e stradale[4] fu avviato l'iter di fusione dell'ARST con le ormai ex gestioni governative di FdS ed FMS. La procedura si conclude nella primavera successiva: il 14 marzo 2008 nasce l'ARST Gestione FdS srl, società avente come unico azionista l'ARST, per la gestione delle FdS, che vi confluiscono il 16 giugno 2008[5]. Il 1º giugno dello stesso anno anche le FMS vengono inglobate nell'ARST[6].


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Lo stesso argomento in dettaglio: Ferrovie della Sardegna.

Il 25 ottobre 2010 l'ARST gestione FdS viene inglobata dall'ARST, completando il progetto di fusione[7]. All'ARST passa così la gestione del trasporto su rotaia di tutte le linee non FS dell'isola.
Lo statuto della società prevede anche la possibilità di esercitare servizi di trasporto aereo, elicotteristico, marittimo, fluviale, lacuale, di cabotaggio, nonché trasporto intermodale di persone e cose[1].



Autolinee |


L'ARST è il principale vettore per il trasporto pubblico su gomma dell'isola, nonché dal 2010 l'unico ente pubblico attivo nelle autolinee in Sardegna. A fine 2007 l'azienda esercitava 175 autolinee per una rete complessiva di 13.500 km[8], a cui vanno aggiunte le tratte all'epoca gestite da FMS ed FdS.
Inoltre l'azienda gestisce le autolinee urbane nei comuni di Alghero, Carbonia, Guspini[9], Iglesias, Macomer e Oristano[10].
Dal punto di vista territoriale l'azienda si suddivide in 8 agenzie[11][12]:



  • Cagliari

  • Guspini

  • Iglesias

  • Lanusei

  • Nuoro

  • Olbia

  • Oristano

  • Sassari


Depositi degli automezzi sono ubicati, oltre che nelle 8 Sedi, anche ad Abbasanta, Ales, Alghero, Bolotana, Bono, Bosa, Carbonia, Dorgali, Escalaplano, Fonni, Gairo, Jerzu, Isili, Laconi, Macomer, Nule, Nulvi, Ozieri, Perfugas, Pozzomaggiore, Sadali, San Vito, Sanluri, Santa Teresa di Gallura, Sant'Anna Arresi, Santadi, Senorbì, Siniscola, Sorgono, Tempio, Tortolì e Villacidro[11].






Flotta |


La flotta automobilistica comprende autobus urbani, suburbani e interurbani di differenti lunghezze e modelli per un totale di circa 800 veicoli.



Servizio ferroviario |




Due automotrici ADe: serie 90 a sinistra, prima serie a destra


L'ARST gestisce complessivamente 606 km di linee a scartamento ridotto in Sardegna, di cui 169 per le linee di trasporto pubblico e 438 per quelle del servizio turistico Trenino Verde.
La gestione dell'attività su rotaia è affidata a due sedi ferroviarie territoriali, aventi la direzione dei tre tronchi ferroviari della società:



  • La sede ferroviaria territoriale di Monserrato, che controlla la ferrovia Monserrato-Isili, oltre alle linee turistiche Mandas - Arbatax e Isili - Sorgono.

  • La sede ferroviaria territoriale di Sassari-Macomer, che controlla le linee Macomer - Nuoro, Sassari - Alghero e Sassari - Sorso, oltre alle tratte adibite al solo servizio turistico Macomer - Bosa Marina e Sassari - Tempio - Palau.


In questo settore ARST svolge compiti sia di impresa ferroviaria che di gestore dell'infrastruttura.



Materiale rotabile |


Il parco treni a disposizione per le relazioni ordinarie è il seguente:



























































Mezzo Tipo Produttore/i Anno/i di Produzione Potenza in KW
Quantità
Automotrice Diesel Elettrica (ADe) automotrice diesel-elettrica
Fiat Ferroviaria/Officine Meccaniche della Stanga/Tecnomasio Italiano Brown Boveri
1957 234 16 (10 Mon - 6 Mac)
Automotrice Diesel Elettrica (ADe) serie 300 (ex FMS) automotrice diesel-elettrica Fiat Ferroviaria/Officine Meccaniche della Stanga/Tecnomasio Italiano Brown Boveri
1958-1960
234 2 (2 Mac)
Automotrice Diesel Meccanica (ADm) automotrice diesel Fiat Ferroviaria/Officine Meccaniche della Stanga 1957 370 10 (10 SS)
Automotrice Diesel Elettrica (ADe) serie 90 automotrice diesel-elettrica Breda/ABB (Asea Brown Boveri)
1995 368 7 (4 Mon - 1 Mac - 2 SS)
Automotrice ARST AdeS automotrice diesel-elettrica Stadler Rail
2014-2015
790[13]
7 (4 SS[13] - 3 Mac[14])
Locomotore Diesel Elettrico (LDe) locomotore diesel Breda/Tecnomasio Italiano Brown Boveri
1959-1960
514 15 (6 Mon - 5 Mac - 4 SS)


(laddove non specificato dati aggiornati al 23 novembre 2010[15])


A questi mezzi vanno aggiunte 4 rimorchiate pilota RPe per le ADe (tutte assegnate alla sede di Monserrato), 7 rimorchiate pilota RPm per le ADm (tutte a disposizione della sede di Sassari) e 5 rimorchiate pilota RPe per le ADe serie 90, presenti in 3 esemplari a Monserrato e 2 a Sassari. I treni a composizione ordinaria vedono nel centro-sud dell'isola i locomotori LDe accoppiati a carrozze V2D ex Circumvesuviana del 1930, sottoposte a revamping tra il 1973 e il 1974[16], presenti in 8 esemplari a Monserrato e in 6 a Macomer. La sede di Sassari utilizza invece 10 carrozze Breda del 1920, anch'esse sottoposte a revamping nel corso della loro storia.





Da notare come le locomotive e le carrozze presentino una livrea diversa per ogni compartimento: i mezzi di Monserrato riportano una colorazione celeste-blu, quelli di Macomer sono bianchi con fascia blu, quelli di Sassari sono color verde scuro con fascia rossa. Le automotrici e le relative rimorchiate invece presentano una livrea standard per tutti e tre i compartimenti, color grigio con fasce verdi per le automotrici prodotte a fine anni cinquanta, verde con fasce bianche per i modelli prodotti nel 1995.



Trenino Verde |




Logo del Trenino Verde




Una ADe nella fermata di Anulù, lungo la Mandas-Arbatax


Oltre al servizio di trasporto pubblico locale, è attivo il servizio turistico Trenino Verde, che permette di viaggiare su alcune linee chiuse al traffico ordinario, particolarmente interessanti dal punto di vista paesaggistico. Le linee su cui il servizio è attivo sono:




  • Isili-Sorgono (sede ferroviaria territoriale di Monserrato)


  • Mandas-Arbatax (sede ferroviaria territoriale di Monserrato)


  • Macomer-Bosa (sede ferroviaria territoriale di Sassari-Macomer)


  • Sassari-Tempio-Palau (sede ferroviaria territoriale di Sassari-Macomer)


La rete turistica, lunga complessivamente 438 km, è utilizzabile secondo un determinato calendario nel periodo estivo, oppure su richiesta, noleggiando un convoglio su prenotazione durante tutto l'anno. Oltre ai mezzi a trazione diesel dell'ARST è possibile utilizzare materiale d'epoca a vapore restaurato.






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Lo stesso argomento in dettaglio: Trenino Verde.


Stazioni principali |



  • Stazione di Alghero Sant'Agostino

  • Stazione di Isili

  • Stazione di Macomer

  • Stazione di Mandas

  • Stazione di Monserrato

  • Stazione di Monserrato Gottardo

  • Stazione di Nuoro

  • Stazione di Sassari

  • Stazione di Sorso



Tranvie di Cagliari e Sassari |





Tram Skoda 06T della tranvia di Cagliari in sosta nello scalo di Monserrato Gottardo


L'ARST gestisce anche le reti tranviarie di Sassari e Cagliari.


La prima, attiva dal 2006, prevede al momento una linea che collega l'Emiciclo Garibaldi con la stazione ferroviaria e, in affiancamento al binario della linea ferroviaria per Sorso, con il capolinea di Santa Maria di Pisa.


La tranvia cagliaritana, attiva dal 18 marzo 2008 consiseva inizialmente in un'unica linea realizzata sul percorso del tratto cagliaritano della ferrovia Cagliari-Isili riconvertito a tranvia e raddoppiato in alcuni settori, cui si aggiunse in seguito un tratto costruito ex novo tra la stazione di Monserrato Gottardo e l'area del policlinico e della cittadella universitaria cagliaritana, realizzato interamente su viadotto con linea a doppio binario.



Note |




  1. ^ ab Arst, verso un taglio delle corse, su Unione Sarda, 1º novembre 2014. URL consultato il 2 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2016).


  2. ^ Andrea Pilurzu e Franco Pinna, Trasporti pubblici, l'appello dei sindacati a Bianchi e Soru (PDF), su La Nuova Sardegna, 17 giugno 2006. URL consultato il 4 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2014).


  3. ^ Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Cagliari, Visura ordinaria società di capitale ARST S.p.A (PDF), su arst.sardegna.it. URL consultato il 3 marzo 2010.


  4. ^ Regione Sardegna, La rivoluzione nei trasporti interni, su regione.sardegna.it, 11 gennaio 2008. URL consultato il 24 gennaio 2008.


  5. ^ Sonia Gioia, Ferrovie, arrivano i fondi per il rilancio, in L'Unione Sarda, 26 giugno 2008, p. 25. URL consultato l'8 dicembre 2017 (archiviato l'8 dicembre 2017).


  6. ^ Emanuele Dessì, Rivolta contro l'azienda unica (PDF).mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
    [collegamento interrotto], L'Unione Sarda, 14 maggio 2008. URL consultato il 17 giugno 2008.



  7. ^ Cagliari 25 ottobre 2010, su ARST.it. URL consultato il 27 ottobre 2010.


  8. ^ Dati esercizio al 31/12/2007, ARST. URL consultato il 27 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2010).


  9. ^ Nuovo Servizio di Trasporto Urbano a Guspini, ARST. URL consultato l'11 novembre 2014.


  10. ^ Servizi urbani TPL, ARST. URL consultato l'11 novembre 2014.


  11. ^ ab http://arst.sardegna.it/azienda/articolazioneterritoriale2.html (Articolazione Territoriale ARST SpA)


  12. ^ http://arst.sardegna.it/media/0/12288315974610/visura_arst_spa_ordinaria_2.pdf (Statuto ARST SpA, Unità locali)


  13. ^ ab Automotrici Diesel-elettriche per A.R.S.T., Sardegna (Italia) (PDF), su Stadlerrail.com. URL consultato il 28 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2016).


  14. ^ Francesco Oggianu, Macomer, arrivano i treni Stadler: ma si viaggerà senza bagni, in L'Unione Sarda, 7 dicembre 2017. URL consultato l'8 dicembre 2017.


  15. ^ Elenco Corpi ferroviari ARST FD (PDF), ARST, 23 novembre 2010. URL consultato il 4 ottobre 2011.


  16. ^ Altara, p.257



Bibliografia |



  • Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.

  • Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.

  • Catalogo dei Viaggi con il Trenino Verde (PDF)
    [collegamento interrotto], 13ª ed., ARST Gestione FdS, 2010.

  • Piano Regionale dei trasporti (schema preliminare) - Rapporto di Sintesi (PDF), Regione Autonoma della Sardegna. URL consultato il 2 marzo 2010.

  • Piano Regionale dei trasporti (schema preliminare) - Parte seconda: scenari futuri (PDF), Regione Autonoma della Sardegna. URL consultato il 2 marzo 2010.



Voci correlate |



  • Ferrovie della Sardegna

  • Ferrovie Meridionali Sarde

  • Storia dello scartamento ridotto in Italia

  • Trenino Verde



Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su ARST


Collegamenti esterni |


  • Il Trenino Verde della Sardegna, su treninoverde.com. URL consultato il 27 ottobre 2010.

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