Governo Prodi I




































Governo Prodi I
Romano Prodi 96.jpg
Stato
Italia Italia
Presidente del Consiglio
Romano Prodi
(indipendente)
Coalizione
PDS, PPI, UD, FdV, RI, SI
con l'appoggio esterno di
AD, MCU, PRI, PS, SR, PRC, SVP, La Rete, UV

Legislatura XIII Legislatura
Giuramento 18 maggio 1996
Dimissioni 9 ottobre 1998
Governo successivo
D'Alema I
21 ottobre 1998

Left arrow.svgDini D'Alema I Right arrow.svg

Il Governo Prodi I fu il cinquantatreesimo Esecutivo della Repubblica Italiana, il primo della XIII legislatura.


Il governo rimase in carica dal 18 maggio 1996[1][2][3] al 21 ottobre 1998[4] per un totale di 886 giorni, ovvero 2 anni, 5 mesi e 3 giorni. È stato il quinto governo più longevo della storia della Repubblica Italiana.


Ottenne la fiducia al Senato della Repubblica il 24 maggio 1996 con 173 voti favorevoli, 139 contrari e 1 astenuto[5].


Ottenne la fiducia alla Camera dei deputati il 31 maggio 1996 con 322 voti favorevoli e 299 contrari[6].


Non ottenne la fiducia alla Camera dei deputati il 9 ottobre 1998, con 312 voti favorevoli e 313 contrari[7][8]: il ritiro dell'appoggio esterno deciso da Rifondazione Comunista e condiviso da una parte del suo gruppo parlamentare, causò la prima crisi in Aula della storia dell'Italia repubblicana.




Indice






  • 1 Composizione


  • 2 Presidente del Consiglio dei ministri


  • 3 Vice Presidente del Consiglio dei ministri


  • 4 Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio dei ministri


  • 5 Ministri senza portafoglio


  • 6 Ministeri


    • 6.1 Affari esteri


    • 6.2 Interno


    • 6.3 Grazia e Giustizia


    • 6.4 Difesa


    • 6.5 Bilancio e programmazione economica


    • 6.6 Tesoro


    • 6.7 Finanze


    • 6.8 Industria, Commercio e Artigianato


    • 6.9 Poste e Telecomunicazioni


    • 6.10 Commercio con l'estero


    • 6.11 Trasporti e Navigazione


    • 6.12 Lavori pubblici con delega alle Aree Urbane


    • 6.13 Risorse agricole, alimentari e forestali


    • 6.14 Ambiente


    • 6.15 Lavoro e Previdenza Sociale


    • 6.16 Pubblica istruzione


    • 6.17 Università e ricerca scientifica e tecnologica


    • 6.18 Beni culturali e ambientali


    • 6.19 Sanità




  • 7 Trasformazioni politiche


  • 8 Cronologia


    • 8.1 1996


      • 8.1.1 Maggio


      • 8.1.2 Giugno


      • 8.1.3 Luglio


      • 8.1.4 Agosto


      • 8.1.5 Ottobre


      • 8.1.6 Novembre


      • 8.1.7 Dicembre




    • 8.2 1997


      • 8.2.1 Gennaio


      • 8.2.2 Febbraio


      • 8.2.3 Marzo


      • 8.2.4 Aprile


      • 8.2.5 Maggio


      • 8.2.6 Ottobre




    • 8.3 1998


      • 8.3.1 Febbraio


      • 8.3.2 Aprile


      • 8.3.3 Maggio


      • 8.3.4 Ottobre






  • 9 Note


  • 10 Altri progetti





Composizione |






















Camera dei deputati[9]
Seggi


Partito Democratico della Sinistra
Popolari per Prodi
Rifondazione Comunista
Rinnovamento Italiano
Federazione dei Verdi
Minoranze linguistiche
La Rete
Altri[10]
Totale maggioranza
172
67
26
35
14
5
3
5
327


Forza Italia
Alleanza Nazionale
Lega Nord
CCD-CDU
Totale opposizione
122
92
59
30
303

Totale

630[11]





















Senato della Repubblica[9]
Seggi


Partito Democratico della Sinistra
Partito Popolare Italiano
Federazione dei Verdi
Rinnovamento Italiano
Rifondazione Comunista
Südtiroler Volkspartei
Vallée d'Aoste
La Rete
Partito Sardo d'Azione
Lega delle Regioni
Altri[10]
Totale maggioranza
100
31
14
11
11
2
1
1
1
1
8
181


Forza Italia
Alleanza Nazionale
Lega Nord
Centro Cristiano Democratico
Cristiani Democratici Uniti
Fiamma Tricolore
Totale opposizione
48
43
27
15
10
1
144

Totale

325

Composizione del governo:



  • Indipendenti Ulivo: Presidente del Consiglio e 1 sottosegretario


  • Partito Democratico della Sinistra (PDS): 10 ministri e 16 sottosegretari


  • Partito Popolare Italiano (PPI): 3 ministri e 11 sottosegretari


  • Rinnovamento Italiano (RI): 3 ministri e 3 sottosegretari


  • Federazione dei Verdi (FdV): 1 ministro e 3 sottosegretari


  • Unione Democratica[12] (UD): 1 ministro e 2 sottosegretari

  • Indipendenti: 3 ministri e 3 sottosegretari


Partecipazione all'esecutivo senza rappresentanza in Consiglio dei ministri:




  • Patto Segni[13] (Patto): 2 sottosegretari


  • Socialisti Italiani[13] (SI), 1 sottosegretario


  • Alleanza Democratica[12][14] (AD): 1 sottosegretario


  • Movimento dei Comunisti Unitari[15] (MCU): 1 sottosegretario


  • Sinistra Repubblicana[15] (SR): 1 sottosegretario.


Il Governo ha goduto inoltre dell'appoggio esterno di:




  • Partito della Rifondazione Comunista[16]

  • Südtiroler Volkspartei

  • La Rete


  • Union Valdôtaine.



Presidente del Consiglio dei ministri |




















Nome

Inizio mandato

Fine mandato

Partito



Romano Prodi

1996

1998

L'Ulivo—Indipendente


Vice Presidente del Consiglio dei ministri |




















Nome

Inizio mandato

Fine mandato

Partito



Walter Veltroni

1996

1998

Partito Democratico della Sinistra


Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio dei ministri |























































Nome

Inizio mandato

Fine mandato

Partito



Enrico Micheli

1996

1998

Partito Popolare Italiano


Arturo Parisi

1996

1998

L'Ulivo


Sergio Zoppi

1996

1998

Partito Popolare Italiano


Ernesto Bettinelli

1996

1998

Indipendente


Giorgio Bogi

1996

1998

Sinistra Repubblicana


Elena Montecchi

1996

1998

Partito Democratico della Sinistra


Ministri senza portafoglio |









































Nome

Inizio mandato

Fine mandato

Partito

Pari Opportunità

Anna Finocchiaro

1996

1998

Partito Democratico della Sinistra
Solidarietà Sociale

Livia Turco

1996

1998

Partito Democratico della Sinistra
Funzione Pubblica e Affari regionali

Franco Bassanini

1996

1998

Partito Democratico della Sinistra
Rapporti con il Parlamento

Giorgio Bogi

1997

1998

Sinistra Repubblicana


Ministeri |



Affari esteri |












Ministro

Lamberto Dini (RI)

Sottosegretari

Piero Fassino (PDS) - (con delega alle politiche comunitarie)
Rino Serri (MCU)
Patrizia Toia (PPI)


Interno |












Ministro

Giorgio Napolitano (PDS)

Sottosegretari

Franco Barberi (Indipendente, Protezione civile)
Fabrizio Abbate (PPI)
Angelo Giorgianni (RI), fino al 13/03/1998
Giannicola Sinisi (PPI)
Adriana Vigneri (PDS)
Lucio Testa (RI)


Grazia e Giustizia |












Ministro

Giovanni Maria Flick (Indipendente)

Sottosegretari

Giuseppe Ayala (UD)
Franco Corleone (FdV)
Antonino Mirone (Patto)


Difesa |












Ministro

Beniamino Andreatta (PPI)

Sottosegretari

Massimo Brutti (PDS)
Gianni Rivera (Patto)


Bilancio e programmazione economica |












Ministro

Carlo Azeglio Ciampi (Indipendente)

Sottosegretari

Laura Pennacchi (PDS)
Giorgio Macciotta (PDS)
Isaia Sales (PDS)


Tesoro |












Ministro

Carlo Azeglio Ciampi (Indipendente)

Sottosegretari

Roberto Pinza (PPI)
Filippo Cavazzuti (PDS)
Dino Piero Giarda (Indipendente)
Laura Pennacchi (PDS)
Giorgio Macciotta (PDS)
Isaia Sales (PDS)


Finanze |












Ministro

Vincenzo Visco (PDS)

Sottosegretari

Giovanni Marongiu (RI)
Fausto Vigevani (PDS)
Pierluigi Castellani (PPI, dal 21/11/1996)


Industria, Commercio e Artigianato |












Ministro

Pier Luigi Bersani (PDS)

Sottosegretari

Umberto Carpi (PDS)
Salvatore Ladu (PPI)


Poste e Telecomunicazioni |












Ministro

Antonio Maccanico (UD)

Sottosegretari

Vincenzo Maria Vita (PDS)
Michele Lauria (PPI)


Commercio con l'estero |












Ministro

Augusto Fantozzi (RI)

Sottosegretari

Antonello Cabras (UD)


Trasporti e Navigazione |












Ministro

Claudio Burlando (PDS)

Sottosegretari

Giuseppe Albertini (PDS)
Giuseppe Soriero (PDS)



Lavori pubblici con delega alle Aree Urbane |












Ministro

Antonio Di Pietro (Indipendente) - fino al 20/11/1996
Paolo Costa (Indipendente) - dal 20/11/1996

Sottosegretari

Antonio Bargone (PDS)
Gianni Francesco Mattioli (FdV)



Risorse agricole, alimentari e forestali |












Ministro

Michele Pinto (PPI)

Sottosegretari

Roberto Borroni (PDS)


Ambiente |












Ministro

Edoardo Ronchi (FdV)

Sottosegretari

Valerio Calzolaio (PDS)


Lavoro e Previdenza Sociale |












Ministro

Tiziano Treu (RI)

Sottosegretari

Antonio Pizzinato (PDS)
Federica Gasparrini (RI)
Elena Montecchi (PDS) - fino al 23/02/1998
Alessandro Garilli (Indipendente) - dal 20/03/1998


Pubblica istruzione |












Ministro

Luigi Berlinguer (PDS)

Sottosegretari

Nadia Masini (PDS)
Carla Rocchi (FdV)
Albertina Soliani (PPI)


Università e ricerca scientifica e tecnologica |












Ministro

Luigi Berlinguer (PDS)

Sottosegretari

Luciano Guerzoni (PDS)
Giuseppe Tognon (PDS)


Beni culturali e ambientali |












Ministro

Walter Veltroni (PDS)

Sottosegretari

Willer Bordon (AD)
Alberto La Volpe (SI)


Sanità |












Ministro

Rosy Bindi (PPI)

Sottosegretari

Bruno Viserta Costantini (PDS)
Monica Bettoni Brandani (PDS)


Trasformazioni politiche |


Nel corso della legislatura sono sorte nuove formazioni politiche nell'area di maggioranza. In particolare,



  • Il 13 febbraio 1998 sono sorti i Democratici di Sinistra, dall'unione tra Partito Democratico della Sinistra, Sinistra Repubblicana, Movimento dei Comunisti Unitari ed altre formazioni politiche;

  • Il 10 maggio 1998 sono sorti i Socialisti Democratici Italiani, dall'unione tra Socialisti Italiani ed altre formazioni politiche.



Cronologia |



1996 |



Maggio |



  • 16 maggio 1996 - Il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro conferisce l'incarico di formare il nuovo Governo a Romano Prodi. Lo stesso giorno presenta la lista dei ministri.

  • 17 maggio 1996 - Giuramento del Governo Prodi I.

  • 24 maggio 1996 - Il Governo ottiene la fiducia al Senato con 173 sì, 139 no e 1 astenuto.

  • 31 maggio 1996 - Il Governo ottiene la fiducia alla Camera dei deputati con 322 sì e 299 no.



Giugno |


  • 19 giugno 1996 - Il Consiglio dei Ministri vara un decreto-legge contenente manovra correttiva dei conti pubblici per 16 000 miliardi di lire.


Luglio |



  • 11 luglio 1996 - Il Senato approva il decreto contenente la manovra correttiva del governo.

  • 23 luglio 1996 - La Camera approva il Rendiconto Generale del Bilancio dello Stato e la Legge di assestamento del Bilancio.

  • 31 luglio 1996 - La Camera accorda al governo (con 319 sì e 284 no) la fiducia sulla manovra correttiva.



Agosto |



  • 1º agosto 1996 - La Camera approva in via definitiva (con 305 sì e 268 no) il decreto contenente la manovra correttiva.

  • 2 agosto 1996 - Il Senato approva in via definitiva il Rendiconto Generale del Bilancio dello Stato e la Legge di assestamento di Bilancio.

  • 7 agosto 1996 - Il Consiglio dei Ministri vara un decreto-legge contenente misure di riforma del sistema tributario.



Ottobre |



  • 13 ottobre 1996 - Il ministro Berlinguer incontra le rappresentanze degli studenti,[17] che hanno indetto proteste e manifestazioni contro decreti emanati nell'estate o prefigurati nel collegato Bassanini e contro il numero chiuso,[18] già colpito da sentenze amministrative[19] difese dal presidente della Camera.[20] La stampa dibatte l'affollamento delle università[21] e parla di risveglio della Pantera con duecentomila manifestanti[22] nonché di calo dei consensi del centrosinistra presso gli studenti.[23]

  • 16 ottobre 1996 - La Camera approva (con 262 sì e 215 no) il decreto sul sistema tributario.

  • 22 ottobre 1996 - Il Consiglio dei Ministri vara un decreto-legge che proroga le concessioni televisive e radiofoniche private fino all'approvazione della nuova legge del sistema radiotelevisivo e delle telecomunicazioni.

  • 24 ottobre 1996 - Il Senato approva in via definitiva (con 150 sì, 43 no e 6 astenuti) il decreto sul sistema tributario.

  • 27 ottobre 1996 - Il Consiglio dei Ministri vara la Legge Finanziaria 1997, del valore di 62 500 miliardi di lire.



Novembre |



  • 14 novembre 1996 - Il Senato approva in prima lettura (con 161 sì e 0 no) il collegato Bassanini alla finanziaria, poi approvato in via definitiva come legge 59/1997.[24][25] Le opposizioni non partecipano al voto.

  • 16 novembre 1996 - La Camera approva in prima lettura (con 319 sì e 1 no) la Legge Finanziaria 1997. Le opposizioni non partecipano al voto.

  • 19 novembre 1996 - Il Senato approva in prima lettura il collegato Ciampi alla finanziaria, poi stralciato e confluito nella legge 94/1997.[26][27]

  • 20 novembre 1996 - Dopo aver appreso di essere sotto indagine per la sua attività di magistrato, il Ministro dei Lavori Pubblici Antonio Di Pietro rassegna le dimissioni. Al suo posto è nominato Paolo Costa.



Dicembre |



  • 18 dicembre 1996 - Il Senato approva (con 160 sì e 0 no) la Legge Finanziaria 1997. Le opposizioni non partecipano al voto.

  • 20 dicembre 1996 - La Camera e il Senato approvano la riforma del finanziamento pubblico ai partiti.

  • 22 dicembre 1996 - La Camera approva in via definitiva (con 316 sì, 2 no e 2 astenuti) la Legge Finanziaria 1997.

  • 30 dicembre 1996 - Il Consiglio dei Ministri vara un decreto-legge con misure fiscali per oltre 4 300 miliardi di lire (fra cui l'eurotassa).



1997 |



Gennaio |



  • 8 gennaio 1997 - Esce per la prima volta in edicola La Padania, giornale ufficiale della Lega Nord.

  • 9-12 gennaio 1997 - Si tiene il III Congresso del Partito Popolare Italiano, che elegge segretario Franco Marini con il 58% dei voti.


  • 30 gennaio 1997 - La Camera approva (con 268 sì e 113 no) la Legge Bassanini.


Febbraio |



  • 4 febbraio 1997 - La Camera respinge (con 250 sì e 311 no) una mozione di sfiducia di Lega Nord e Alleanza Nazionale nei confronti del Ministro delle risorse agricole e forestali Michele Pinto (PPI).

  • 6 febbraio 1997 - Il Senato approva il decreto contenente la manovra fiscale di fine anno.

  • 20-23 febbraio 1997 - Si tiene il II Congresso del Partito Democratico della Sinistra, che rielegge Massimo D'Alema segretario con l'88% dei voti.

  • 25 febbraio 1997 - La Camera accorda al governo (con 308 sì, 257 no e 1 astenuto) la fiducia sull'approvazione del decreto contenente la manovra fiscale di fine anno.

  • 26 febbraio 1997 - La Camera approva in via definitiva (con 207 sì, 167 no e 1 astenuto) il decreto contenente la manovra fiscale di fine anno.



Marzo |



  • 11 marzo 1997 - Il Senato approva in via definitiva (con 126 sì e 17 no) la legge Bassanini.

  • 21 marzo 1997 - Il Consiglio dei Ministri vara il «pacchetto Treu» sull'occupazione.

  • 27 marzo 1997 - Il Consiglio dei Ministri vara un decreto-legge contenente una manovra correttiva di 15.500 miliardi di lire.



Aprile |


  • 9 aprile 1997 - Prima crisi di governo. Rifondazione Comunista vota contro la «Missione Alba» in Albania, che è approvata con i voti del Polo per le Libertà. Nei giorni successivi Rifondazione torna a votare la fiducia al governo.


Maggio |



  • 5 maggio 1997 - Il governo pone alla Camera la questione di fiducia sull'approvazione del decreto contenente la manovra correttiva.

  • 6 maggio 1997 - Il governo ottiene (con 318 sì e 260 no) la fiducia sull'approvazione del decreto contenente la manovra correttiva di fine marzo. L'Aula approva poi il decreto con 287 sì e 214 no.

  • 28 maggio 1997 - Il Senato approva in via definitiva il decreto contenente la manovra correttiva.



Ottobre |



  • 9 ottobre 1997 - Seconda crisi: Rifondazione Comunista annuncia voto contrario alla Legge Finanziaria 1998. Prodi sale al Quirinale e rassegna le dimissioni.

  • 10 ottobre 1997 - Il segretario di Rifondazione Comunista Fausto Bertinotti si dice pronto a un nuovo accordo.

  • 14 ottobre 1997 - Il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro respinge le dimissioni di Prodi e rinvia il governo alle Camere.

  • 16 ottobre 1997 - Il governo ottiene la fiducia alla Camera con 319 sì, 285 no e 2 astenuti. In serata l'esecutivo ottiene la fiducia anche in Senato con 168 sì e 64 no, chiudendo quindi la crisi di governo.



1998 |



Febbraio |


  • 13 febbraio 1998 - Viene annunciata la nascita dei Democratici di Sinistra, nuovo partito politico nato dell'unione di Partito Democratico della Sinistra, Movimento dei Comunisti Unitari, Federazione Laburista, Sinistra Repubblicana, Cristiano Sociali e altre formazioni minori.


Aprile |



  • 2 aprile 1998 - La Camera respinge (con 251 sì, 304 no e 1 astenuto) una mozione di sfiducia di Lega Nord, Alleanza Nazionale, CDR e CDU contro il ministro dei Trasporti e della Navigazione Claudio Burlando.

  • 17 aprile 1998 - Il Governo presenta il Documento di programmazione economica e finanziaria.

  • 29 aprile 1998 - Le Commissioni finanze di Camera e Senato approvano il Dpef. Oltre all'Ulivo e al PRC hanno votato a favore anche i parlamentari di CDR e CDU.



Maggio |



  • 1º maggio 1998 - L'Italia viene ammessa ad entrare nel gruppo dei primi paesi dell'Euro.

  • 10 maggio 1998 - Nascono i Socialisti Democratici Italiani, nuova formazione politica derivata dalla fusione di Socialisti Italiani, Partito Socialista Democratico Italiano e altre formazioni minori.

  • 30 maggio 1998 - La Camera respinge (con 46 sì e 310 no) una mozione di sfiducia presentata da Lega Nord, CDR e CDU contro i ministri Napolitano e Flick.



Ottobre |



  • 4 ottobre 1998 - Rifondazione Comunista annuncia il suo passaggio all'opposizione. Il governo perde quindi la maggioranza alla Camera

  • 5 ottobre 1998 - Armando Cossutta, in dissenso con Bertinotti per la decisione di passare all'opposizione, si dimette dalla carica di Presidente di Rifondazione Comunista.

  • 6 ottobre 1998 - L'Assemblea dei Deputati di Rifondazione Comunista respinge a larga maggioranza la linea di rottura con le altre forze di centro-sinistra. I parlamentari affermano però che si adegueranno alle decisioni del partito.

  • 7 ottobre 1998 - Alcune centinaia di militanti e dirigenti locali di Rifondazione Comunista vicini a Cossutta, non riconoscendosi nella decisione di Bertinotti, si autoconvocano presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma con l'intento di non arrivare alla rottura con Prodi per impedire il ritorno delle destre al potere. L'assemblea è guidata da Iacopo Venier, segretario della federazione di Trieste e, in tale occasione, è firmato un appello intitolato: Non c'è salvezza per il partito se rompe con il popolo, con i lavoratori, con il Paese.

  • 8 ottobre 1998 - Prodi rende comunicazioni alla Camera e chiede la fiducia.

  • 9 ottobre 1998 - Durante il dibattito sulla fiducia al governo, il capogruppo di Rifondazione Comunista alla Camera, Oliviero Diliberto, annuncia che la maggioranza del gruppo parlamentare voterà a favore del Governo Prodi. Bertinotti dichiara invece la sfiducia. Pochi minuti dopo la Camera nega (con 312 sì e 313 no) la fiducia al governo. Prodi sale al Quirinale e rassegna le dimissioni;

  • 11 ottobre 1998 - 21 deputati e 6 senatori di Rifondazione Comunista abbandonano il partito e costituiscono il Partito dei Comunisti Italiani. Il partito entra nella maggioranza e garantisce appoggio ad un governo di centrosinistra

  • 14 ottobre 1998 - L'Unione Democratica per la Repubblica si dichiara disponibile ad appoggiare un governo di centrosinistra a patto che non sia guidato da Prodi.

  • 21 ottobre 1998 - Massimo D'Alema è nominato Presidente del Consiglio e giura nelle mani del Presidente della Repubblica. Subito dopo, con il tradizionale passaggio di consegne, termina il Governo Prodi I.



Note |




  1. ^ DPR 17/5/1996. Nomina dei Ministri


  2. ^ GOVERNO: HA GIURATO IL 'PRODI PRIMO', in Adnkronos, 18 maggio 1996.


  3. ^ GOVERNO: TUTTI I NUMERI DELL'ULIVO ANNO PRIMO, in Adnkronos, 17 maggio 1997.


  4. ^ Governo: il giuramento al quirinale .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
    [collegamento interrotto], in AGI, 21 ottobre 1998.



  5. ^ Senato della Repubblica - XIII Legislatura - Seduta n. 6


  6. ^ Camera dei Deputati - XIII Legislatura - Seduta n. 6


  7. ^ Camera dei Deputati - XIII Legislatura - Seduta n. 422


  8. ^ Prodi bocciato alla Camera Il governo si dimette, in La Repubblica, 9 ottobre 1998.


  9. ^ ab Composizione al maggio 1996


  10. ^ ab Non iscritti ad alcuna componente del Gruppo Misto


  11. ^ Il plenum di 630 deputati fu raggiunto in seguito all'opzione di Vittorio Sgarbi, eletto in più circoscrizioni.


  12. ^ ab Aderente al Gruppo parlamentare "Popolari e Democratici - L'Ulivo"


  13. ^ ab Aderente al Gruppo parlamentare "Rinnovamento Italiano - L'Ulivo"


  14. ^ Confluita in Unione Democratica il 1º marzo 1997


  15. ^ ab Aderente al Gruppo parlamentare "Sinistra Democratica - L'Ulivo"


  16. ^ Tolse la fiducia al Governo il 9 ottobre 1998 determinandone la caduta


  17. ^ Berlinguer e gli studenti: incontro e polemiche, in la Repubblica, 13 ottobre 1996.


  18. ^ Incontro studenti-Berlinguer, in la Repubblica, 11 ottobre 1996.


  19. ^ Laureati d'Italia, in la Repubblica, 24 ottobre 1996.


  20. ^ Marina Cavallieri, Violante agli studenti: sì al numero chiuso, in la Repubblica, 24 ottobre 1996.


  21. ^ Marcello De Cecco, Quando esplode l'università, in la Repubblica, 23 ottobre 1996.


  22. ^ La Pantera cambia, in la Repubblica, 26 ottobre 1996.


  23. ^ Guglielmo Pepe, Se si sveglia la Pantera, in la Repubblica, 6 ottobre 1996.


  24. ^ Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa, su senato.it.


  25. ^ Legge 15 marzo 1997, n. 59


  26. ^ Modifiche alla legge 5 agosto 1978, n. 468, e successive modificazioni e integrazioni, recante norme di contabilità generale dello Stato in materia di bilancio. Delega al Governo per l'individuazione delle unità previsionali di base del bilancio dello Stato., su senato.it.


  27. ^ Legge 3 aprile 1997, n. 94



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