Carlo Giovanardi




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Carlo Giovanardi

Carlo Giovanardi datisenato 2013.jpg



Ministro per i rapporti con il Parlamento
Durata mandato
11 giugno 2001 –
17 maggio 2006
Presidente

Silvio Berlusconi
Predecessore

Patrizia Toia
Successore

Vannino Chiti

Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri
Durata mandato
7 maggio 2008 –
16 novembre 2011
Presidente

Silvio Berlusconi
Predecessore

Chiara Acciarini

Vicepresidente della Camera dei deputati
Durata mandato
25 maggio 1994 –
8 maggio 1996
Presidente

Luciano Violante


Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato
29 aprile 2008 –
22 marzo 2018
Legislature

XVI, XVII
Gruppo
parlamentare

XVI: Il Popolo della Libertà
XVII: Il Popolo della Libertà (da inizio legislatura al 14-11-2013)
Area Popolare (NCD-UDC) (dal 15-11-2013 al 20-12-2015)
Grandi Autonomie e Libertà (dal 21-12-2015-attualmente)

Circoscrizione

Emilia-Romagna

Sito istituzionale


Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato
23 aprile 1992 –
28 aprile 2008
Legislature

XI, XII, XIII, XIV, XV
Gruppo
parlamentare

XI: Democratico Cristiano (da inizio legislatura al 19-1-1994)
Centro Cristiano Democratico (dal 19-1-1994 a fine legislatura)
XII: Centro Cristiano Democratico
XIII: Gruppo misto
XIV: Unione di Centro
XV: Unione di Centro (da inizio legislatura al 6-2-2008)
Gruppo misto (dal 6-2-2008 a fine legislatura)
Coalizione

XI: Pentapartito
XII e XIII: Polo delle Libertà
XIV e XV: Casa delle Libertà

Circoscrizione

XI - XII - XIII: Emilia-Romagna
XIV: Lombardia 2
XV: Veneto 2

Sito istituzionale

Dati generali
Partito politico

Identità e Azione (dal 2015)
In precedenza:
DC (1969-1994)
CCD (1994-2002)
UDC (2002-2008)
PL (2008-2009)
PdL (2009-2013)
NCD (2013-2015)
Titolo di studio
Laurea in giurisprudenza

Carlo Amedeo Giovanardi (Modena, 15 gennaio 1950) è un politico italiano.




Indice






  • 1 Studi e altre attività


  • 2 Carriera politica


    • 2.1 Deputato DC (1992-1994)


    • 2.2 Deputato CCD (1994-2001)


    • 2.3 Deputato UDC (2001-2008)


    • 2.4 Senatore PdL (2008-2013)


      • 2.4.1 Proposta di equiparazione tra figli naturali e legittimi




    • 2.5 Passaggio al Nuovo Centrodestra e a IdeA (2013-2018)




  • 3 Controversie


    • 3.1 Dichiarazioni sull'eutanasia


    • 3.2 Dichiarazioni sull'omosessualità


    • 3.3 Dichiarazioni sulla vicenda di Federico Aldrovandi


    • 3.4 Dichiarazioni su Andreotti


    • 3.5 Dichiarazioni su Silvana De Mari


    • 3.6 Sul Processo Aemilia


    • 3.7 Dichiarazioni su Stefano Cucchi




  • 4 Note


  • 5 Altri progetti


  • 6 Collegamenti esterni





Studi e altre attività |


Ha frequentato il Liceo scientifico statale Alessandro Tassoni di Modena. Laureato in giurisprudenza, ha rinunciato alla carriera di avvocatura.
Ha prestato servizio militare nell'Arma dei Carabinieri. Ha lavorato presso una banca nel centro storico di Modena. È presidente dell'Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche (ANIOC).


Carlo è il fratello gemello di Daniele Giovanardi[1] che ha gestito due centri di identificazione ed espulsione (CIE), uno a Modena e uno a Bologna.


Un altro fratello, Sergio[2], è un agente assicurativo in pensione.[3]



Carriera politica |


Nel 1969 si iscrive alla Democrazia Cristiana. Dopo la fase giovanile nel partito, è diventato consigliere comunale a Modena. Poi si sposta a Bologna con la carica di capogruppo della DC nell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna.



Deputato DC (1992-1994) |




Carlo Giovanardi nel 1992


Il 5 aprile 1992 diventa deputato alla Camera per la Democrazia Cristiana.


Dopo la fine della DC, nella Seconda Repubblica aderisce al Centro Cristiano Democratico (CCD) guidato da Pier Ferdinando Casini e membro della coalizione del centrodestra.



Deputato CCD (1994-2001) |


È rieletto deputato in occasione delle politiche del 1994, presentandosi nelle file di Forza Italia[4], e alle politiche del 1996, nelle liste del CCD-CDU[5].


Dal 1996 è presidente del gruppo parlamentare del CCD, all'opposizione, e vicepresidente della Camera dei deputati.



Deputato UDC (2001-2008) |


Alle elezioni politiche del 2001 viene eletto deputato nel collegio uninominale di Lecco per il CCD. Diventa Ministro per i rapporti con il Parlamento, nei governi Berlusconi II e III tra 2001 e 2006. Nel 2002 si iscrive all'UDC.


Alle elezioni politiche del 2006 viene rieletto deputato per l'UDC, nella circoscrizione Veneto-2. È presidente della Giunta per le autorizzazioni. È presidente del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa.


Nel febbraio 2006 riesce ad inserire la nuova legge sulle droghe (cosiddetta Legge Fini-Giovanardi) all'interno del pacchetto sicurezza per le olimpiadi invernali di Torino 2006. Con tale legge le droghe leggere, come la cannabis, vengono equiparate a droghe pesanti quali eroina o cocaina; vengono inoltre introdotte sanzioni penali anche per i consumatori, sanzioni che erano state cancellate dal referendum popolare del 18-19 aprile 1993 in cui si sancì la non punibilità dei consumatori[6]. Tale normativa viene giudicata incostituzionale dalla Corte Costituzionale, per via della sua incongruenza con l'obiettivo del decreto olimpiadi, e quindi annullata il 12 febbraio 2014.[7]


Nell'aprile 2007 è il protagonista della mozione che sfida la maggioranza di Pier Ferdinando Casini e Cesa nel III Congresso dell'UDC. Giovanardi, a dispetto della linea seguita dal partito di dichiararsi autonomo dalla Casa delle Libertà e di intraprendere iniziative indipendenti nell'opposizione al centrosinistra, chiede una riapertura al dialogo con la CdL (e in primo luogo con Forza Italia e Alleanza Nazionale), in nome del comune essere alternativi alla sinistra, e di avviare un percorso di collaborazione con tutti i soggetti che aderiscono al Partito Popolare Europeo e si richiamano all'area politica di centro[8]. La candidatura di Giovanardi alla segreteria del partito ottiene il 14% dei consensi[9].



Senatore PdL (2008-2013) |


Alle elezioni politiche del 2008 viene eletto al Senato della Repubblica, come capolista del Popolo della Libertà nella circoscrizione Emilia-Romagna. Viene rieletto senatore anche alle elezioni politiche del 2013.


Dal 7 maggio 2008 al 16 novembre 2011 è stato Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per la famiglia,[10] al contrasto delle tossicodipendenze[11] e al servizio civile.[12]


L'11 ottobre 2013 viene eletto membro della Commissione parlamentare antimafia.[13]



Proposta di equiparazione tra figli naturali e legittimi |


Il 29 ottobre 2010 Giovanardi ha ottenuto l'avallo del Consiglio dei Ministri su un disegno di legge per l'equiparazione completa tra figli naturali e figli legittimi, anche in materia di eredità. La normativa dà più importanza ai legami con i parenti dei genitori, introduce la rilevanza giuridica delle opinioni dei figli, e riduce la possibilità che le difficoltà economiche di una famiglia comportino lo stato di abbandono (e quindi l'adottabilità) dei figli. In una prima bozza, Giovanardi aveva previsto l'introduzione del diritto a essere amato per i figli, ma tale concetto è stato espunto dal testo finale in quanto non giuridico[14][15]. Il disegno di legge non è stato finora ufficialmente presentato al Senato[16].



Passaggio al Nuovo Centrodestra e a IdeA (2013-2018) |


Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà[17], aderisce al Nuovo Centrodestra guidato da Angelino Alfano[18][19].


Alle elezioni amministrative del 2014 è candidato alla carica di Sindaco di Modena sua città per il NCD, ottenendo il 3,96% dei consensi pari a 3 790 preferenze[20].


Il 26 ottobre 2015, al termine di un'assemblea regionale, insieme ad alcuni esponenti locali, decide di abbandonare il Nuovo Centrodestra, sostenendo che il partito era ormai succube delle scelte del Partito Democratico e del premier Matteo Renzi. Nel contempo dichiara di non volere tornare in Forza Italia e di voler rimanere però nel centro-destra.[21][22] Aderirà poi a Identità e Azione (IdeA) di Gaetano Quagliariello.[23]


Il 18 dicembre 2017, Giovanardi annuncia che non si ricandiderà al Parlamento, ma continuerà a svolgere attività politica.[24]



Controversie |









Dichiarazioni sull'eutanasia |


Nel marzo 2006 Giovanardi dichiarò che «[…] la legislazione nazista e le idee di Hitler in Europa stanno riemergendo attraverso l'eutanasia e il dibattito su come si possono uccidere i bambini affetti da patologie»[25]. La dichiarazione diede luogo a un contenzioso diplomatico, a seguito del quale l'ambasciatore italiano nei Paesi Bassi fu formalmente convocato dal governo[26][27] dell'Aja per dare spiegazioni. Il ministro in seguito chiarì di aver parlato a titolo personale e non a nome del governo. La dichiarazione di Giovanardi fu, altresì, oggetto di critiche, tra cui quelle di Daniele Capezzone, allora segretario dei Radicali italiani, che chiese formalmente le dimissioni del ministro, e quelle di 46 europarlamentari, che ne chiesero le dimissioni dal parlamento europeo.[26]



Dichiarazioni sull'omosessualità |


Il 20 settembre 2010 Giovanardi, nella trasmissione KlausCondicio, dichiara[28] che nei Paesi in cui sono state legalizzate le adozioni di bambini da parte delle coppie gay è "esplosa la compravendita di bambini e bambine". La dichiarazione ha spinto l'Arcigay a chiederne le dimissioni.


Il 23 aprile 2011 Giovanardi polemizza contro una pubblicità gay-friendly della svedese Ikea dichiarando: «Il termine famiglia usato dalla multinazionale è lesivo della Costituzione italiana, perché per essa si deve intendere solo quella formata dal matrimonio tra uomo e donna». L'Ikea replica: «Quella fondata sul matrimonio è una delle famiglie. Noi ci rivolgiamo a tutte le tipologie». Dura risposta dell'opposizione: «Alimenta il clima di omofobia».[29]


Il 12 febbraio 2012 Giovanardi, durante un'intervista a Radio24, paragona un bacio tra donne in pubblico a chi "fa la pipì per strada"[30]. Immediate le reazioni di alcuni politici, quali Rosy Bindi, secondo la quale "Giovanardi non cessa di stupire per la sua mancanza di pudore e di equilibrio e per la sua pochezza", e Paola Concia, che lancia un "mail bombing": «Scrivetegli che l'omofobia è una malattia».[30]


Il 25 gennaio 2013, nel corso di un'intervista afferma che «ci sono state persecuzioni di situazioni gay non un Olocausto dei gay».[31][32]


Il 21 gennaio 2014 presenta un emendamento per tutelare qualunque orientamento sessuale, non solo quindi quello omosessuale e bisessuale ma anche quello eterosessuale, e fra questi è compresa la pedofilia. Il Movimento 5 Stelle annuncia di voler segnalare la questione al Consiglio d'Europa.[33] In seguito, precisa di aver erroneamente inserito il termine "pedofilia" nel testo. La parola corretta era "pedofobia".[34]


Il 25 gennaio 2014, in una puntata di Porta a Porta, in risposta a una domanda fattagli da Bruno Vespa, racconta di come sua figlia in passato, andata in Sudafrica, si sia fidanzata con un ragazzo di colore, rasta, forse gay e, inoltre, sposato con un altro uomo. Giovanardi specifica di essere rimasto molto scioccato dalla notizia che sua figlia gli diede.[35]


Sostiene la teoria del complotto sull'ideologia gender, nata a metà degli anni '90 negli ambienti dell'Opus Dei per contrastare le richieste di diritti dei movimenti femministi e gruppi LGBT..mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}[senza fonte]
Si è tenacemente battuto contro il progetto di legge sulla Unioni Civili.[36][37]



Dichiarazioni sulla vicenda di Federico Aldrovandi |


Il 27 marzo 2013, a Radio24, Giovanardi afferma[38] che Federico Aldrovandi non è morto per le botte e che non è stato massacrato.
Nella stessa dichiarazione, afferma che il colore rosso visibile nella foto del defunto Aldrovandi non è riferibile a sangue, bensì al cuscino sul quale poggia la testa del ragazzo.
A seguito di queste dichiarazioni la madre del giovane, Patrizia Moretti, annuncia una querela. Il 17 settembre 2014 la procura di Ferrara gli notifica l'avviso di conclusione indagini per il relativo procedimento che lo vede indagato per diffamazione aggravata.



Dichiarazioni su Andreotti |


Il 17 settembre 2013, Giovanardi su Andreotti afferma: "La sua visione cattolica della politica, contraria al perfettismo, ma ben radicata nella convinzione che le debolezze umane e il peccato originale non consentiranno mai di costruire il paradiso su questa terra lo portava a coltivare quello spirito di tolleranza che ha contribuito a fargli subire anni e anni di tormenti giudiziari".[39] Anni prima, nel 1996, il giornalista Francesco Cagliari collaborava nella segreteria di Giovanardi al quinto piano del Gruppo Parlamentare CCD-CDU alla Camera dei Deputati, in Via del Vicario n. 21, a Roma. E indagò per sei mesi, da gennaio a giugno 1996, sul senatore Giulio Andreotti. Ma quando Francesco Cagliari iniziò a divulgare i risultati della sua inchiesta romana, Carlo Giovanardi non prese le sue difese bensì difese il politico DC.[40]



Dichiarazioni su Silvana De Mari |


A febbraio 2018, Giovanardi difende tramite un'interrogazione le affermazioni del medico Silvana De Mari.[41]



Sul Processo Aemilia |


Il 28 gennaio 2015, Carlo Giovanardi commenta gli arresti del processo "Aemilia".[42] che colpisce la mafia in Emilia per la lucrosa ricostruzione post-terremoto.[43] Nell'occasione, il senatore Carlo Giovanardi esprime tutte le sue preoccupazioni per "l'incomprensibile traduzione in carcere a Parma dell'impresario edile Augusto Bianchini".[44][45] Tre mesi prima, il giorno 21 ottobre 2014, Giovanardi aveva scritto un'interpellanza al Senato per cercare di favorire i Bianchini (tre giorni dopo un incontro privato).[46][47]


Il 31 ottobre 2018 Augusto Bianchini fu condannato a 9 anni e 10 mesi di carcere.[48]


Il 10 aprile 2017 Giovanardi fu indagato "per rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio e minaccia o violenza a un corpo politico, amministrativo o giudiziario dello Stato.[49] con l'aggravante di aver rafforzato l’associazione mafiosa, agevolandola”.[50][51]


Il 10 maggio 2017 la Commissione Antimafia chiese al Giovanardi "di valutare l'opportunità" di sospendersi.[52]


Il 4 luglio 2017, Giovanardi dichiarò all'Ansa: "Non ho mai avuto nessun contatto, né diretto né indiretto, con soggetti ritenuti 'ndranghetisti".[53]


Per l'utilizzazione dei tabulati telefonici riguardanti il Giovanardi[54] viene chiamata a pronunciarsi la Corte Costituzionale.[55]


Il 7 marzo 2019, la Corte Costituzionale si è espressa indicando che per utilizzare i tabulati telefonici riguardanti il Giovanardi è necessaria l'autorizzazione del Senato.[56]



Dichiarazioni su Stefano Cucchi |


Il 12 ottobre 2018 l'ex senatore Carlo Giovanardi ribadisce alla trasmissione radiofonica "La Zanzara" la sua posizione sulla morte del giovane Stefano Cucchi.[57]



Note |




  1. ^ Daniele Giovanardi, Il Resto del Carlino, 4 novembre 2016


  2. ^ Sergio Giovanardi, L'Espresso, 13 novembre 2014


  3. ^ La ragnatela, Casa della Legalità, archivio 2015


  4. ^ Archivio storico delle elezioni


  5. ^ Archivio storico delle elezioni


  6. ^ «Risultati del referendum popolare»


  7. ^ L'Espresso, 12 febbraio 2014


  8. ^
    Giovanardi si candida segretario[collegamento interrotto]



  9. ^ Rainews24.it


  10. ^ Carlo Giovanardi: "Concepire figli sarà un mercato, io faccio muro", in Repubblica.it, 31 agosto 2015. URL consultato il 10 maggio 2018.


  11. ^ Legge antidroga, dubbi di cosituzionalità: la Giovanardi-Fini finisce alla Consulta - Repubblica.it, in La Repubblica, 11 giugno 2013. URL consultato il 10 maggio 2018.


  12. ^ Gli ultrà della famiglia: "Stop al gender, boicottiamo la scuola per un giorno", in Repubblica.it, 18 ottobre 2015. URL consultato il 10 maggio 2018.


  13. ^ Scheda Senato Carlo Giovanardi


  14. ^ Claudio Tucci, Sì del governo all'equiparazione tra figli naturali e legittimi. Ancora fumata nera sulla Consob, in Il Sole 24 Ore, 29 ottobre 2010. URL consultato il 30 giugno 2017.


  15. ^ Carlo Giovanardi, Conferenza Nazionale della Famiglia - Milano 8-10 novembre 2010 - Intervento del Sen. Carlo Amedeo Giovanardi (PDF)
    [collegamento interrotto], su conferenzafamiglia.it, 8 novembre 2010. URL consultato l'11 dicembre 2010.



  16. ^ Senato.it, attività legislativa di Carlo Giovanardi


  17. ^ L'addio al Pdl (in frantumi), rinasce Forza Italia


  18. ^ Senato della Repubblica: Composizione del gruppo NUOVO CENTRODESTRA


  19. ^ Berlusconi lancia Forza Italia E Alfano il Nuovo Centrodestra


  20. ^ Elezioni 2014 - Comune di Modena, Interno.it


  21. ^ Corriere della Sera, Giovanardi (e i suoi) lasciano Ncd:, su corriere.it, 26 ottobre 2015. URL consultato il 26 ottobre 2015.


  22. ^ Giovanardi lascia Ncd, Repubblica, 26 ottobre 2015


  23. ^ Tutti gli uomini di Quagliariello, IlFattoQuotidiano, 21 dicembre 2015


  24. ^ Giovanardi si fa da parte: Non mi ricandido, La Repubblica, 18 dicembre 2017


  25. ^ Si veda in proposito la voce eutanasia infantile.


  26. ^ ab Il "caso Giovanardi": «Olanda richiama l'ambasciatore italiano», dal Corriere della Sera, 17 marzo 2006


  27. ^ UE. Eurodeputati chiedono le dimissioni di Giovanardi Archiviato il 1º febbraio 2009 in Internet Archive., dal sito dell'ADUC.


  28. ^ Repubblica.it: Giovanardi shock sulle adozioni gay "Esploderebbe il commercio di bimbi" 20 settembre 2010


  29. ^ Giovanardi contro l'Ikea per la pubblicità "gay friendly" - Repubblica.it


  30. ^ ab "Bacio tra donne come fare pipì in strada" Giovanardi di nuovo nella bufera - Repubblica.it


  31. ^ Giovanardi: «Gay in vertici nazi». Concia: «Disgustoso» | VIDEO - Italia - l'Unità - notizie online lavoro, recensioni, cinema, musica Archiviato il 22 febbraio 2014 in Internet Archive.


  32. ^ Giovanardi nega che ci sia mai stato un Olocausto dei gay (video) - Il Fatto Quotidiano


  33. ^ Ddl Omofobia, emendamento del senatore Giovanardi equipara gay e pedofili - Il Fatto Quotidiano


  34. ^ Omofobia, gay equiparati a pedofili? Giovanardi: "Refuso. Pensavo ai 'pedofobi'" - Il Fatto Quotidiano


  35. ^ Carlo Giovanardi a Porta a Porta: "Mia figlia si fidanzò con un ragazzo rasta, di colore, forse gay e sposato con un altro uomo" (FOTO, VIDEO)


  36. ^ Bologna, il pullman anti-gender di Giovanardi blocca piazza Malpighi. Contestato, in Repubblica.it, 26 febbraio 2018. URL consultato il 26 febbraio 2018.


  37. ^ Carlo Giovanardi lascia Ncd e maggioranza. "Ma non torno in Forza Italia", in Repubblica.it, 26 ottobre 2015. URL consultato il 26 febbraio 2018.


  38. ^ Giovanardi shock: agenti vittime., La Repubblica, 30 marzo 2013


  39. ^ Commemorazione Andreotti, Tempi, 17 settembre 2013


  40. ^ Giovanardi su Andreotti, Affari Italiani, 25 aprile 2006


  41. ^ il caso De Mari, notizieprovita, 18 febbraio 2018


  42. ^ Arresti, Processo Aemilia, 28 gennaio 2015


  43. ^ Schema, Casa della Legalità, 28 gennaio 2015


  44. ^ Le pressioni del senatore Giovanardi, 22 aprile 2016


  45. ^ Giovanardi e il processo alla mafia, Alessandro Menabue, 18 febbraio 2015 Archiviato il 7 aprile 2017 in Internet Archive.


  46. ^ Interpellanza di Giovanardi, Seduta del Senato, 21 ottobre 2014


  47. ^ Giovanardi e Ventura, Cronaca, 11 aprile 2017


  48. ^ Il Processo, Il Resto del Carlino, 31 ottobre 2018


  49. ^ Giovanardi, Antimafiaduemila.com, 11 aprile 2017


  50. ^ Giovanardi martella e martella, Gazzetta di Modena, 11 aprile 2017


  51. ^ Giovanardi tentò di aiutare le imprese in odore di 'ndrangheta, La Republlica, 27 aprile 2017


  52. ^ Commissione Antimafia, Rai News 24, 10 maggio 2017


  53. ^ Carlo Giovanardi, sito ufficiale, 4 luglio 2017


  54. ^ Carlo Giovanardi, Il Fatto Quotidiano, 22 giugno 2018


  55. ^ Le chiamate di Giovanardi alla Corte Costituzionale, mafiesottocasa.com, aggiornato il 31 ottobre 2017


  56. ^ Serve l'ok del Senato, Gazzetta di Modena, 7 marzo 2019


  57. ^ Giovanardi parla di Stefano Cucchi, lanotiziagiornale.it, 12 ottobre 2018



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Collegamenti esterni |






  • Sito ufficiale, su carlogiovanardi.it. Modifica su Wikidata


  • Carlo Giovanardi, su Openpolis, Associazione Openpolis. Modifica su Wikidata


  • Carlo Giovanardi, su storia.camera.it, Camera dei deputati. Modifica su Wikidata


  • Carlo Giovanardi (2, 3), su senato.it, Senato della Repubblica. Modifica su Wikidata






























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