Cimitero del Verano
Cimitero comunale monumentale Campo Verano | |
---|---|
L'ingresso a tre fornici del cimitero | |
Tipo | civile |
Confessione religiosa | mista |
Stato attuale | in uso |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Città | Roma |
Costruzione | |
Periodo costruzione | 1809-1812 |
Data apertura | 1812 |
Area | 83 ha[1] |
Architetto | Virginio Vespignani |
Mappa di localizzazione | |
Coordinate: 41°54′09″N 12°31′15″E / 41.9025°N 12.520833°E41.9025; 12.520833
Il cimitero comunale monumentale Campo Verano, noto popolarmente come Cimitero del Verano, o soltanto come Verano, è il più esteso cimitero monumentale d'Italia con i suoi 83 ettari[2] e il principale cimitero di Roma; situato nel quartiere Tiburtino, adiacente alla basilica di San Lorenzo fuori le mura, deve il nome "Verano" all'antico campo della ricca famiglia dei Verani (agro verano), gens senatoria ai tempi della repubblica romana.
Indice
1 Storia
1.1 Le origini
1.2 Lo sviluppo
1.3 La tranvia e i bombardamenti
1.4 Importanza storica e culturale del cimitero
2 Persone famose tumulate o sepolte al Cimitero del Verano
3 Artisti e progettisti con opere nel Cimitero del Verano
4 Collegamenti
5 Note
6 Bibliografia
7 Voci correlate
8 Altri progetti
9 Collegamenti esterni
Storia |
Le origini |
La zona, posta lungo la via consolare Tiburtina, era da sempre luogo di sepoltura (sono oggi inglobate nel cimitero le catacombe di Santa Ciriaca, e vi fu sepolto san Lorenzo, sulla cui tomba sorsero la basilica e il convento).
Il cimitero moderno fu istituito durante il regno napoleonico del 1805-1814 su progetto di Giuseppe Valadier tra il 1807 e il 1812, in ossequio all'editto di Saint Cloud del 1804, che imponeva le sepolture al di fuori le mura delle città.[3]
Tornata a Roma, dopo l'abdicazione di Napoleone del 1814, la ripristinata amministrazione pontificia mantenne tuttavia la nuova regolamentazione cimiteriale.
Lo sviluppo |
I lavori proseguirono con i pontificati di Gregorio XVI e di Pio IX[4] quando, sotto la direzione di Virginio Vespignani, il progetto ebbe una strutturazione definitiva e furono acquistati altri terreni. L'edificazione del cimitero continuò anche dopo l'avvento di Roma capitale.[5] Il complesso cimiteriale è andato pian piano ingrandendosi inglobando terreni espropriati come, ad esempio, villa Mancini che fece posto al Pincetto. L'ampliamento è proseguito sino agli anni sessanta quando entrò in funzione l'altro grande cimitero romano: il Flaminio.
L'ingresso del cimitero, a tre fornici, reso imponente dalla presenza di quattro grandi statue che rappresentano la Meditazione, la Speranza, la Carità e il Silenzio,[6] precede un ampio quadriportico, opera del Vespignani, completato nel 1880.[4]
La tranvia e i bombardamenti |
La rilevanza del Verano, per la capitale e la vita dei suoi abitanti, è provata anche dal fatto che già dal 1º novembre 1879 era stata inaugurata una tranvia a cavalli, che collegava il cimitero alla stazione Termini.
Il 19 luglio 1943, nel primo grande bombardamento di Roma, oltre al quartiere, alla basilica e allo scalo ferroviario di San Lorenzo, venne colpito anche il cimitero. Furono danneggiati il quadriportico, il Pincetto, il sacrario militare, il deposito comunale dei servizi funebri. Le esplosioni provocarono anche il crollo di un tratto delle mura di cinta, poste alla destra dell'ingresso, causando la morte di alcune persone che vi avevano cercato riparo. Numerose furono le vittime fra i fiorai e i marmisti di piazzale del Verano. Subirono danni, tra le altre, le tombe di Petrolini e della famiglia Pacelli.[7]
Importanza storica e culturale del cimitero |
Il Cimitero del Verano, con il suo patrimonio di opere d'arte, costituisce una sorta di museo all'aperto che non ha eguali per la quantità e la particolarità delle testimonianze, un inestimabile valore sotto il profilo storico-artistico e di storia della cultura dalla metà dell'Ottocento sino a tutto il Novecento. Per questo, da alcuni anni vengono organizzate visite tematiche gratuite a cura del Comune di Roma, secondo itinerari storici che conducono alle tombe delle protagoniste e protagonisti di specifiche epoche storiche o eventi o categorie di personaggi.
Persone famose tumulate o sepolte al Cimitero del Verano |
.mw-parser-output .vedi-anche{border:1px solid #CCC;font-size:95%;margin-bottom:.5em}.mw-parser-output .vedi-anche td:first-child{padding:0 .5em}.mw-parser-output .vedi-anche td:last-child{width:100%}
Artisti e progettisti con opere nel Cimitero del Verano |
Enzo Assenza (1915 - 1981), scultore
Mirko Basaldella (1910 - 1969), scultore
Giovanni Maria Benzoni (1809 - 1873), scultore
Roberto Bompiani (1821 - 1908), scultore
Duilio Cambellotti (1876 – 1960), artista di arti grafiche e visive
Silverio Capparoni (1831-1907), pittore
Raffaele De Vico (1881 - 1969), architetto
Francesco La Grassa (1876 - 1952), architetto
Giulio Monteverde (1837 – 1917), scultore e politico italiano
Carlo Panati (1850 - 1935), scultore
Filippo Severati (1819 - 1892), pittore e decoratore
Cesare Tuccimei (1849 - 1918), ingegnere
Virginio Vespignani (1808 - 1882), architetto
Publio Morbiducci (1889 - 1963), scultore
Collegamenti |
È raggiungibile dalle fermate Verano/De Lollis e Verano | del tram 3 |
È raggiungibile dalle fermate Verano/De Lollis e Verano | del tram 19 |
Il cimitero è servito mediante queste linee della rete tranviaria di Roma la quale, fra il 1879 e il 1934, integrava altresì il binario della tranvia Roma-Tivoli.
È raggiungibile dalle stazioni Policlinico e Tiburtina. |
Note |
^ I cimiteri, su Cimiteri capitolini, AMA. URL consultato il 18 aprile 2015.
^ Home page del Verano (vedi bibl.)
^ Touring Club Italiano, Collana Guida d'Italia, Roma, Ottava edizione, 1993, p. 740. ISBN 88-365-0508-2.
^ ab Fonte: Touring Club Italiano, opera citata, p. 740.
^ Il 20 settembre 1870 l'esercito italiano entrò in Roma ponendo fine allo Stato della Chiesa. Il 1º luglio 1871 la città venne proclamata capitale d'Italia.
^ Opera di Francesco Fabi-Altini (la prima e la terza statua), Stefano Galletti (la seconda), Giuseppe Blasetti (la quarta). Fonte: Touring Club Italiano, opera citata, p. 740.
^ Fonte: Cesare De Simone. Venti angeli sopra Roma. Ugo Mursia Editore, 1993, pp. 148-149, 156, 176.
Bibliografia |
- Del Bufalo, Alessandro; Il Verano: un museo nel verde di Roma; presentazione di Giulio Andreotti, Roma, Kappa, 1992, 146 p.
- Cianferoni, Corrado; Cimitero del Verano in Roma: cappelle, tombe e lapidi, Torino, Crudo e C. - Società italiana di edizioni artistiche, 1915.
- Da Bra, Giuseppe; Nuova guida storica illustrata della Basilica di S. Lorenzo fuori le mura con notizie sulle catacombe di S. Ciriaca e appendice sul "Campo Verano", Scuola tipografica Pio X, 1924.
- Testini, Pasquale; Le catacombe e gli antichi cimiteri cristiani in Roma, Bologna, Cappelli, 1966.
Guida e pianta del Verano: cimitero monumentale di Roma, Roma, Editoriale cartografia artistica italiana, 1960, 14 p.- Cardilli Alloisi, Luisa; Percorsi della memoria: Verano, Roma, Palombi, 1996, 111 p.
- Michelotti, Fermo; A Campo Verano: preghiera di devozione e lamento innanzi alla tomba di mia figlia nel suo 2º anniversario, 25 novembre 1901, Roma, tipografia Adriana, 1901, 117 p.
- Baccelli, Guido; Innanzi al ricordo marmoreo di Umberto Partini: parole [pronunziate] al campo Verano, 4 luglio 1897 Roma, tip. Forzani & C., 1897, 8 p.
Guida al Monumento di Pio IX. descritta ed illustrata e cenni storici sul cimitero al Campo Verano, Roma, Tip. Unione Coop. Ed., 1895, 55 p.
Voci correlate |
- Basilica di San Lorenzo fuori le mura
- Colombario
- Cimitero Flaminio
- Cimitero acattolico di Roma
- Personaggi illustri sepolti nel Cimitero del Verano
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cimitero del Verano
Collegamenti esterni |
- Sito istituzionale dei cimiteri capitolini, su cimitericapitolini.it.
- Il Verano a "La radio ne parla", su svil.radio.rai.it.
- Scheda sul Verano della rivista Oltre, su oltremagazine.com.
.mw-parser-output .CdA{border:1px solid #aaa;width:100%;margin:auto;font-size:90%;padding:2px}.mw-parser-output .CdA th{background-color:#ddddff;font-weight:bold;width:20%}
Controllo di autorità | VIAF (EN) 128009255 |
---|