Baba Yaga (film)































































Baba Yaga

Baba Yaga titoli.jpg
Titoli di testa del film
Paese di produzione Italia
Anno 1973
Durata 91 min
Genere
orrore, erotico
Regia Corrado Farina
Soggetto Guido Crepax
Sceneggiatura Corrado Farina
Fotografia Aiace Parolin
Montaggio
Giulio Berruti ( prima versione) , Corrado Farina (final cut)
Effetti speciali
Carlo Rambaldi (bambola Annette), Giulio Berruti e Corrado Farina in montaggio.
Musiche Piero Umiliani
Scenografia
Giulia Mafai (assistente: Renato Moretti)
Costumi Giulia Mafai

Interpreti e personaggi



  • Carroll Baker: Baba Yaga


  • George Eastman: Arno Treves


  • Isabelle de Funès: Valentina Rosselli


  • Ely Galleani: Annette


  • Franco Battiato (non accreditato)


  • Michele Mirabella (non accreditato)


Doppiatori originali



  • Lydia Simoneschi: Baba Yaga


  • Pino Colizzi: Arno Treves


  • Vittoria Febbi: Valentina Rosselli



Baba Yaga è un film horror erotico italiano del 1973 diretto da Corrado Farina, liberamente tratto dal fumetto Baba Yaga: il fascino delle streghe della serie Valentina di Guido Crepax.




Indice






  • 1 Trama


  • 2 Produzione


  • 3 Distribuzione


  • 4 Colonna sonora


  • 5 Critica


  • 6 Note


  • 7 Collegamenti esterni





Trama |





Corrado Farina e Isabelle de Funès in una scena del film


Valentina Rosselli, spregiudicata fotografa d'arte e attualità, è quasi investita dall'auto di una stravagante signora di mezza età, la strega Baba Yaga, che, dopo averla soccorsa, la invita a casa sua per fotografare una collezione di gioielli e anticaglie. Quando Valentina va da lei, riceve in dono una strana bambola che, sincronizzata con la sua macchina fotografica, lancia dardi avvelenati contro i suoi soggetti; poi la bambola si trasforma in una donna ambigua e succinta, Annette: non è che l'inizio di una lunga serie di eventi misteriosi con i quali Baba Yaga sembra tessere, intorno alla fotografa, una fitta rete di seduzione e morte.


In procinto di cadere vittima del raptus lesbico-sadico di Baba Yaga e Annette, Valentina è soccorsa da Arno, il suo compagno: Annette torna a essere una bambola e si frantuma, mentre Baba Yaga precipita all'inferno cadendo in un buco del pavimento.


A tragedia consumata si scopre che la casa è disabitata da anni, il buco si affaccia su una cantina polverosa e di Baba Yaga nessuno sa nulla.



Produzione |


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Come ricorda il regista, il film nacque dopo il cortometraggio documentario "Freud a fumetti" che riguardava il lavoro di Crepax .
Inizialmente la società di produzione 14 luglio mise a disposizione 60 milioni di lire , per il ruolo di Valentina furono provinate Stefania Casini e Isabelle de Funes. Il personaggio di Philip Rembrandt fu sostituito da Arno Treves, interpretato dall'attore George Eastman.


Le riprese durarono due mesi e furono completate con l'aiuto di Crepax; Farina montò una versione di 1 ora e 40 minuti, approvata dalla 14 luglio.
Successivamente Simone Allouche tagliò 20 minuti dal film; a questo punto Farina citò la produzione in causa e vinse con l'aiuto di Tinto Brass.


Dopo una scarsa distribuzione nel '73 dovuta al montaggio definito "stuprato" e gli ostacoli di Allouche e della censura , Farina per il quarantesimo anniversario ha rimontato il film è vi ha reintegrato le scene recuperabili.



Distribuzione |








Il film fu vietato ai minori di 18 anni nella prima versione italiana, montata senza il consenso di Farina, che non ne fu soddisfatto, in più la censura tagliò molte scene.
Il limite fu abbassato a 14 per il passaggio in TV.
La versione integrale distribuita recentemente in DVD è priva di visto censura non essendo stata distribuita nelle sale.



Colonna sonora |


La colonna sonora composta da Piero Umiliani, non è mai stata pubblicata su alcun supporto fonografico. L'unica traccia reperibile è il brano Open Space, utilizzato nei titoli di testa del film, presente quale prima traccia nell'album di sonorizzazioni del 1973 To-Day's Sound dello stesso Umiliani.[1]



Critica |



«La censura eliminò la scena madre per non mostrare la strega Carroll Baker senza veli.»[2]


Note |




  1. ^ (EN) Piero Umiliani – To-Day's Sound, su Discogs, Zink Media.


  2. ^ Paolo Mereghetti, Dizionario dei film, ed. 1994.



Collegamenti esterni |






  • (EN) Baba Yaga, su Internet Movie Database, IMDb.com. Modifica su Wikidata


  • (EN) Baba Yaga, su AllMovie, All Media Network. Modifica su Wikidata


  • (EN) Baba Yaga, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc. Modifica su Wikidata


  • (ENES) Baba Yaga, su FilmAffinity. Modifica su Wikidata


  • (EN) Baba Yaga, su TV.com, CBS Interactive Inc. Modifica su Wikidata

  • Baba Yaga, su CulturaGay.it.












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