Casa d'Asburgo




















































Asburgo
Habsburg/Habsbourg

Arms of Counts of Habsbourg.svg

A.E.I.O.U.
D'oro, al leone rosso rampante, armato, lampassato e coronato d'azzurro
Stato
Banner of the Holy Roman Emperor (after 1400).svg Sacro Romano Impero
Flag of the Habsburg Monarchy.svg Impero d'Austria
Flag of Austria-Hungary (1869-1918).svg Impero austro-ungarico
Bandera del Segundo Imperio Mexicano (1864-1867).svg Impero del Messico
Royal Coat of Arms of Spain (1580-1668).svg Regno di Spagna
Flag of Cross of Burgundy.svg Regno di Napoli
Bandiera del Regno di Sicilia 4.svg Regno di Sicilia
Bandera nacionalista sarda.svg Regno di Sardegna
Flag of Portugal (1578).svg Regno del Portogallo
Flag of the Habsburg Monarchy.svg Regno d'Ungheria
Flag of Hungary (1915-1918; angels; 3-2 aspect ratio).svg Terre della Corona di Santo Stefano
Flag of the Kingdom of Croatia (Habsburg).svg Regno di Croazia
Flag of Bohemia.svg Regno di Boemia
Flag of the Kingdom of Lombardy–Venetia.svg Regno Lombardo-Veneto
Flag of England.svg Regno d'Inghilterra[1]
Saint Patrick's Saltire.svg Regno d'Irlanda[1]
Flag of the Grand Duchy of Tuscany (1840).svg Granducato di Toscana
Flag of Archduchy of Austria (1894 - 1918).svg Arciducato d'Austria
Flag of the Duchy of Milan (1450).svg Ducato di Milano
Flag of the Duchy of Modena.svg Ducato di Modena e Reggio
Flag of Massa and Carrara.png Ducato di Massa e Principato di Carrara
Flag of the Duchy of Parma (1851-1859).svg Ducato di Parma e Piacenza
POL województwo opolskie COA.svg Ducato di Teschen
Flag of Tirol.svg Contea del Tirolo
Flag of Bosnia (1908–1918).svg Condominio di Bosnia ed Erzegovina
Titoli
Croix pattée.svg Imperatore del Sacro Romano Impero
(Imperatore dei Romani)
(1273–1291)
(1298–1308)
(1325–1330)
(1438–1740)
(1745–1806)
Croix pattée.svg Imperatore d'Austria
(1804–1919)
Croix pattée.svg Re di Germania
(Re dei Romani)
(1273–1291)
(1298–1308)
(1325–1330)
(1438–1740)
(1745–1806)
(1815–1849)
(1850–1866)
Croix pattée.svg Imperatore del Messico
(1864–1867)
Croix pattée.svg Re di Spagna
(1516–1700)
Croix pattée.svg Re d'Aragona
(1516–1700)
Croix pattée.svg Re di Sardegna
(1516–1700)
(1713–1720)
Croix pattée.svg Re di Sicilia
(1516–1700)
(1720–1734)
Croix pattée.svg Re di Napoli
(1516–1700)
(1713–1734)
Croix pattée.svg Re di Castiglia
(1506–1556)
Croix pattée.svg Re d'Ungheria
(1437–1439)
(1445–1457)
(1526–1918)
Croix pattée.svg Re di Boemia
(1437–1439)
(1453–1457)
(1526–1619)
(1620–1741)
(1743–1918)
Croix pattée.svg Re di Croazia
(1527–1918)
Croix pattée.svg Re del Portogallo
(1581–1640)
Croix pattée.svg Re di Dalmazia
(1815–1918)
Croix pattée.svg Re di Galizia e Lodomiria
(1772–1918)
Croix pattée.svg Re del Lombardo-Veneto
(1815–1866)
Croix pattée.svg Duca di Milano
(1540–1700)
(1707–1796)
Cross pattee.png Duca di Modena e Reggio
(1814–1859)
Croix pattée.svg Duca di Massa e Principe di Carrara
(1829–1859)
Cross pattee.png Duca di Parma e Piacenza
(1735–1748)
(1814–1847)
Croix pattée.svg Duca d'Austria
(1278–1359)
Croix pattée.svg Arciduca d'Austria
(1359–1804)
Fondatore Radbot
Ultimo sovrano
Asburgo-Spagna: Carlo II d'Asburgo
Asburgo-Austria: Maria Teresa d'Asburgo
Asburgo-Este: Francesco V d'Asburgo-Este
Asburgo-Lorena: Carlo I d'Asburgo-Lorena
Attuale capo
Asburgo-Lorena: Carlo d'Asburgo-Lorena
Asburgo-Este: Lorenzo d'Asburgo-Este
Data di fondazione XI secolo
Data di estinzione
Asburgo-Spagna: 1700
Asburgo-Austria: 1780
Asburgo-Este: 1875[2]
Data di deposizione
Asburgo-Este: 1859
Asburgo-Lorena: 1918
Etnia
tedesca/austriaca
Rami cadetti


  • Laufenburg-blason.png Asburgo-Laufenburg
    (1232/34–1408)


  • Wappen Vogtei Thurgau.svg Asburgo-Kyburg
    (1263–1417)


  • Royal Arms of Spain (1580-1668).svg Asburgo-Spagna
    (1556–1700)


  • Coat of arms of the archduchy of Austria.svg Asburgo-Austria
    (1521–1780)

    • Wappen Habsburg-Lothringen Schild.svg Asburgo-Lorena
      (1736–vivente)


      • Coat of arms of the House of Habsurg-Lorraine (Tuscany line).svg Asburgo-Toscana
        (1737–vivente)


      • POL województwo opolskie COA.svg Asburgo-Teschen
        (1822–vivente)


      • Armoiries Autriche-Este 1914.svg Asburgo-Este
        (1771–vivente[2])


      • Herzog Hohenberg 1917.png Casato di Hohenberg
        (morganatico)
        (1900–vivente)






La Casa d'Asburgo (o Absburgo, italianizzazione dal tedesco Habsburg, Hapsburg o Casa d'Austria[3]) è una delle più importanti ed antiche famiglie reali e imperiali d'Europa. I suoi membri sono stati per molti secoli imperatori del Sacro Romano Impero, hanno governato in Austria come duchi, arciduchi e imperatori; sono stati re di Spagna e re del Portogallo.


Il nome "Asburgo"[4] deriva dall'Habichtsburg (contratto in Habsburg), castello situato nell'omonimo comune del cantone svizzero di Argovia, sulle sponde del fiume Aare. La "Rocca dell'Astore", questo il significato in tedesco, è stata la sede originaria e feudo comitale degli Asburgo. Erano infatti cortigiani dell'imperatore Federico I Hohenstaufen detto "Barbarossa", che seguivano nei cortei reggendo l'astore, da cui il nome.


Dal sud-ovest della Germania, la famiglia estese la sua influenza ed i suoi possedimenti nei territori del Sacro Romano Impero verso est, nell'odierna Austria (1278-1382). In poche generazioni, la famiglia riuscì ad impossessarsi del trono imperiale, che tenne in distinti periodi (1273-1291 e 1298-1308, 1438-1740 e 1745-1806).
Nel XIV secolo la linea ereditaria si divise nel ramo albertino (Alberto della Treccia) e in quello leopoldino (Leopoldo il Prode), estinto nel 1457.


Massimiliano I acquisì i Paesi Bassi in seguito al suo matrimonio con Maria (1477), erede dei duchi di Borgogna, mentre il figlio Filippo il Bello acquisì la Spagna in seguito al matrimonio con Giovanna la Pazza, figlia di Ferdinando II d'Aragona e di Isabella di Castiglia. Il loro figlio, Carlo V, ereditò da loro un impero dove "il sole non tramonta mai". Dopo la sua abdicazione nel 1556, la famiglia si divise nei due rami degli Asburgo di Spagna, estinto nel 1700 con Carlo II di Spagna, e degli Asburgo d'Austria.


L'Ungheria, formalmente sotto il regno degli Asburgo dal 1526, in seguito al matrimonio di Ferdinando I, fratello minore di Carlo V, con Anna Iagellona ma in realtà occupata dall'Impero Ottomano, fu riconquistata nel 1683-1699, e gli Asburgo ne mantennero il possesso fino al 1918.


In seguito alla dissoluzione del Sacro Romano Impero, e per contrastare l'egemonia di Napoleone, Francesco II proclamò nel 1804 l'Impero d'Austria, evitando così la perdita dello status di imperatore. Due anni dopo, il 6 agosto 1806, dichiarò infine sciolto il Sacro Romano Impero, rinunciando alla corona. Francesco fu l'unico Imperatore "doppio" della storia del mondo, essendo: Francesco II, imperatore dei Romani e Francesco I, imperatore d'Austria.


Nel 1867, con il cosiddetto Ausgleich ("compromesso") tra la nobiltà ungherese e la monarchia asburgica, nasce l'Impero austro-ungarico che perdurò fino al 1919.


La linea diretta degli Asburgo formalmente si estinse nel 1780 con la morte di Maria Teresa d'Austria, ultimo membro regnante (nonché unica donna) dei domini ereditari austriaci. La casata, però, continuò con i suoi discendenti, nati dalle sue nozze con Francesco I di Lorena: gli Asburgo-Lorena furono considerati un ramo cadetto degli Asburgo e i membri della nuova casata continuarono a far capo alla casa d'Austria.


Il motto della dinastia è A.E.I.O.U. e viene in genere interpretato in Austriae est imperare orbi universo ("spetta all'Austria regnare sul mondo").




Indice






  • 1 Generalità


    • 1.1 Origini della casata


    • 1.2 Linea albertina e leopoldina


    • 1.3 Carlo V


    • 1.4 Rami del casato


    • 1.5 Dinastie confluite nella Casa d'Asburgo




  • 2 Asburgo di Spagna


    • 2.1 Contro inglesi, olandesi e turchi


    • 2.2 Il declino e la fine della dinastia




  • 3 Asburgo d'Austria


    • 3.1 Imperatori del Sacro romano Impero


    • 3.2 Contro turchi e protestanti


      • 3.2.1 La defenestrazione di Praga




    • 3.3 La guerra dei trent'anni e l'invasione turca


    • 3.4 Le guerre di successione


      • 3.4.1 La Prammatica Sanzione






  • 4 Asburgo-Lorena


    • 4.1 Il periodo rivoluzionario


    • 4.2 La Restaurazione


    • 4.3 Fine dell'Impero asburgico




  • 5 Lo stato asburgico


    • 5.1 Stati formati sotto la Casa d'Asburgo


    • 5.2 Uno stato danubiano


    • 5.3 L'Impero austriaco


      • 5.3.1 1804-1815


      • 5.3.2 1815-1848


      • 5.3.3 1848-1867


      • 5.3.4 1867-1914


      • 5.3.5 1914-1916


      • 5.3.6 1916-1919




    • 5.4 I territori dal 1427 al 1919




  • 6 Documenti


    • 6.1 Privilegium maius


    • 6.2 Dal regolamento dell'esercito di Wallenstein


    • 6.3 Maria Teresa, la morte di Francesco


    • 6.4 Nella battaglia di Solferino




  • 7 Vienna


    • 7.1 Palazzi costruiti sotto la Casa d'Asburgo


    • 7.2 Chiese costruite sotto la Casa d'Asburgo




  • 8 Grandi personalità al servizio della Casa d'Asburgo


    • 8.1 Artisti


    • 8.2 Comandanti


    • 8.3 Politici


    • 8.4 Musicisti




  • 9 Motto


    • 9.1 Frasi famose




  • 10 Cronologia


    • 10.1 Imperatori del Sacro Romano Impero


      • 10.1.1 Asburgo


      • 10.1.2 Asburgo-Austria


      • 10.1.3 Asburgo-Lorena




    • 10.2 Imperatori d'Austria


      • 10.2.1 Asburgo-Lorena




    • 10.3 Imperatori Austro-Ungarici


      • 10.3.1 Asburgo-Lorena




    • 10.4 Re di Spagna


      • 10.4.1 Asburgo-Spagna




    • 10.5 Re del Portogallo


      • 10.5.1 Asburgo-Spagna




    • 10.6 Granduchi di Toscana


      • 10.6.1 Asburgo-Lorena di Toscana




    • 10.7 Duchi di Modena e Reggio


      • 10.7.1 Asburgo-Este




    • 10.8 Duchesse di Parma e Piacenza


      • 10.8.1 Asburgo-Lorena




    • 10.9 Imperatore del Messico


      • 10.9.1 Asburgo-Lorena




    • 10.10 Imperatrice del Brasile


      • 10.10.1 Asburgo-Lorena




    • 10.11 Eredi non regnanti


    • 10.12 Consorti di sovrani stranieri




  • 11 Note


  • 12 Bibliografia


  • 13 Voci correlate


  • 14 Altri progetti


  • 15 Collegamenti esterni





Generalità |



Origini della casata |


La questione delle origini della dinastia è assai controversa, poiché, data la sua antichità, si perde nella notte dei tempi e una sua sicura ricostruzione è difficoltosa. Purtuttavia, ponendo come ormai certo capostipite il Conte di Alsazia Guntram il Ricco, i suoi più sicuri antenati sono considerati gli Eticonidi, discendente da Eticone d'Alsazia. A sostegno di questa tesi abbiamo l'effettivo possesso di vari feudi in Alsazia da parte della famiglia fino al XVII secolo e l'identificazione ormai certa del "Guntram dives", vassallo di Ottone I e discendente di Eticone con il Guntram il Ricco degli Acta Murensia.


Con Werner II conte di Alsazia, figlio di Radbod e nipote di Guntram, apparve per la prima volta la denominazione della Casa d'Asburgo, da un castello fatto costruire in Argovia da Werner, chiamato Habichtsburg, da cui Hapsburg o Habsburg.
Werner I acquisì il titolo di conte di Asburgo, dopo il 1082.
Nel 1273, con Rodolfo I, gli Asburgo guadagnarono la dignità imperiale, ottenendo l'Austria, la Stiria e la Carniola; la nomina però non fu riconosciuta da Ottocaro II di Boemia che contestò la cessione delle regioni reclamate dall'Imperatore.
Allora lo scontro fu inevitabile, ed ebbe la meglio Rodolfo I, che riuscì a strappare al rivale il possesso della Marca Orientalis.


Il figlio di Rodolfo I, Alberto I, divenuto nel 1298 re dei romani, consolidò i propri domini; così in poche generazioni la famiglia riuscì ad impossessarsi del trono imperiale, che fino al 1740 tenne quasi ininterrottamente e che, dopo il breve interregno di Carlo VII di Wittelsbach, passò alla neonata dinastia degli Asburgo-Lorena.
Al figlio di Alberto I, succedettero Alberto III dalla Treccia e Leopoldo III il Prode, con i quali la famiglia si divise in due linee ereditarie.



Linea albertina e leopoldina |





Massimiliano I d'Asburgo, diede inizio alla politica matrimoniale degli Asburgo


La linea albertina si estinse con Ladislao il Postumo nel 1457; mentre quella leopoldina perdurò negli anni.
Federico I di Stiria, nipote di Leopoldo III e imperatore col nome di Federico III (1452-1493), riunì i vari possedimenti asburgici sotto un'unica bandiera ed elevò l'Austria ad Arciducato, grazie ai documenti passati alla storia con il nome di Privilegium maius.
Il figlio Massimiliano I (imperatore dal 1493 al 1519) diede inizio alla serie di matrimoni che fecero degli Asburgo la più potente dinastia d'Europa (Tu, felix Austria, nube, frase attribuita a Mattia Corvino, re d'Ungheria); le nozze con Maria di Borgogna, erede dei possedimenti borgognoni, e quelle del figlio Filippo il Bello con Giovanna la Pazza, erede di Castiglia e Aragona, permisero al primogenito, futuro Carlo V, di ereditare il più vasto impero della terra, un impero dove "non tramonta mai il sole".
Il fratello di Carlo V, Ferdinando I, sposò nel 1521 Anna Jagellona, erede di Boemia e Ungheria.



Carlo V |


.mw-parser-output .vedi-anche{border:1px solid #CCC;font-size:95%;margin-bottom:.5em}.mw-parser-output .vedi-anche td:first-child{padding:0 .5em}.mw-parser-output .vedi-anche td:last-child{width:100%}



Magnifying glass icon mgx2.svg
Lo stesso argomento in dettaglio: Carlo V d'Asburgo.

Carlo di Gand venne incoronato imperatore nel 1519 col nome di Carlo V; questi riunì grazie alla politica matrimoniale del nonno Massimiliano I, un impero vastissimo, formato da: Castiglia, Paesi Bassi, Borgogna, Franca Contea, Alsazia, Aragona (con tutti i possedimenti italiani), Austria, Stiria, Carinzia, e tutti i territori delle colonie spagnole nel nuovo mondo.


All'impero si accorparono anche Boemia e Ungheria, grazie al matrimonio del fratello Ferdinando I con Anna Jagellona.
Carlo V combatté più volte contro la Francia, che era l'unico suo ostacolo nel tentativo di dominare l'Europa.
Dopo continue guerre con i francesi, i principi tedeschi, e gli inglesi che saccheggiavano i carichi di oro e di argento provenienti dalle colonie, Carlo V fu costretto ad abdicare a favore del figlio Filippo II, a cui sarebbero andate: Spagna (colonie comprese), possedimenti italiani, Paesi Bassi, e Franca Contea; il rimanente venne dato al fratello Ferdinando I, insieme alla corona imperiale.



Rami del casato |



  • Asburgo-Lorena

  • Asburgo-Lorena di Toscana

  • Asburgo d'Austria

  • Asburgo di Spagna

  • Asburgo-Este



Dinastie confluite nella Casa d'Asburgo |



  • Casa di Kyburg

  • Casa di Tirolo-Gorizia


  • Capetingi (ramo borgognone)

  • Casa di Trastámara (Aragona e Castiglia)

  • Casa di Piast (Polonia)


  • Jagelloni (Ungheria e Boemia)

  • Casa di Lorena-Vaudèmont

  • Casa d'Este

  • Casa d'Aviz (Portogallo)



Asburgo di Spagna |






Magnifying glass icon mgx2.svg
Lo stesso argomento in dettaglio: Asburgo di Spagna.

Questo ramo della famiglia degli Asburgo viene chiamato di Spagna o spagnolo, per distinguerlo dal ramo austriaco.
Si creò dopo la morte di Carlo V, il 21 settembre 1558, con l'ascesa del figlio Filippo II.
Filippo II cercò di riappacificare i rapporti con la Francia, firmando una tregua; ma questa mosse poco tempo dopo guerra alla Spagna, le truppe spagnole ebbero la meglio nella battaglia di San Quintino, in Francia, nel 1557.
Dopo la vittoria sui francesi si avviarono le trattative, che si conclusero con l'accordo di Cateau-Cambrésis; tale accordo sancì la supremazia spagnola in Europa, e in Italia.
Durante il regno di Filippo II, si svilupparono: la cultura, l'arte, e molti altri campi, come quello religioso; tuttavia proprio durante il suo regno riprese l'attività dell'inquisizione spagnola che mise al rogo, ed espulse dallo stato, migliaia tra mori e ebrei.



Contro inglesi, olandesi e turchi |


Filippo II affrontò due importanti guerre.
La prima fu quella di indipendenza olandese, nella quale si divisero per sempre la regione dei Paesi Bassi nelle Sette Province Unite, i futuri Paesi Bassi e i Paesi Bassi spagnoli, il futuro Belgio, che rimasero sotto il controllo spagnolo fino al 1700.
La seconda venne combattuta da Spagna e Inghilterra, la quale terminò nel 1588, con la sconfitta dell'Invincibile Armata spagnola; questa sconfitta segnò l'inizio del declino della Spagna, che mezzo secolo prima era egemone incontrastata, in Europa e nelle Americhe.
Gli Asburgo di Spagna parteciparono anche alla battaglia di Lepanto nel 1571, nel quale una potente flotta cristiana sconfisse la flotta turca.
Il regno di Filippo II terminò con la guerra che scoppiò nel 1589 e vide sconfitta la Spagna contro Francia, Inghilterra e Sette Province Unite.



Il declino e la fine della dinastia |


A Filippo II succedette Filippo III (1578-1621), il quale riprese le antiche guerre contro Inghilterra e Paesi Bassi, che non portarono a nulla; inoltre espulse dallo stato trecentomila mori, aggravando così la già precaria situazione economica del paese.
Nel 1621, dopo la morte di Filippo III, venne incoronato il figlio, Filippo IV che come suo padre si scontrò e combatté nuove guerre contro Francia, Savoia, Sette Province Unite e Repubblica di Venezia ma ne uscì sconfitto perdendo importanti territori in Italia e nelle colonie.


L'ultimo Asburgo di Spagna fu Carlo II, figlio di Filippo IV.
Come il padre si dimostrò inetto e incapace, e con le continue guerre contro la Francia portò la Spagna nel baratro.
Con la sua morte, senza eredi, nel 1700, scoppiò tra Francia e Austria la Guerra di successione spagnola, che determinò il crollo totale della potenza spagnola, e la fine della dominazione asburgica in Spagna.




Mattia, Imperatore del Sacro Romano Impero



Asburgo d'Austria |






Magnifying glass icon mgx2.svg
Lo stesso argomento in dettaglio: Asburgo d'Austria.

A questo ramo della famiglia degli Asburgo viene dato l'appellativo d'Austria, per la loro reggenza in Austria e per distinguerlo dal ramo spagnolo, il quale fino al 1700 veniva considerato il più forte e prestigioso tra i due, dato che i suoi domini si estendevano dall'Europa fino all'America.
Il ramo austriaco della famiglia si creò nel 1521 con il trattato di Worms, che stipulava la suddivisione dei domini asburgici tra i due eredi; a Ferdinando I venne concesso il governo sull'Austria, mentre Carlo V, il fratello maggiore, avrebbe governato i rimanenti territori.
Ferdinando I riprese le riforme burocratiche del nonno Massimiliano I e riorganizzò con fermezza tutti i territori sotto il suo dominio.



Imperatori del Sacro romano Impero |


Dopo la morte di Carlo V nel 1558, il titolo imperiale passò a suo fratello Ferdinando I e rimase quindi appannaggio del ramo austriaco della famiglia, che, data la sua potenza e influenza sui principi tedeschi, riuscì a conseguire sempre l'elezione imperiale da parte del Collegio dei Principi Elettori fino alla morte di Carlo VI, ultimo maschio della famiglia, nel 1740.
Dopo la perdita del titolo imperiale per alcuni anni, Francesco Stefano di Lorena, consorte della figlia ed erede di Carlo VI, Maria Teresa, riuscì a sua volta a farsi eleggere nel 1745 ed a ripristinare il tradizionale possesso del titolo imperiale, peraltro divenuto ormai puramente onorifico, in favore dei figli maschi della nuova dinastia degli Asburgo-Lorena.



Contro turchi e protestanti |


Gli Asburgo d'Austria furono costretti dalle circostanze ad affrontare le invasioni dei turchi, che stavano mettendo in ginocchio i Balcani e avevano invaso l'Ungheria, della quale Ferdinando era l'erede;
nel giro di un decennio, i turchi avevano raggiunto le porte di Vienna (da essi assediata per la prima volta nel 1529).


Dal XVI secolo in poi, quasi tutti i membri della famiglia si ritrovarono a combattere i turchi.
A Ferdinando I succedettero Massimiliano II e Rodolfo II; quest'ultimo spostò la corte reale e il centro del potere da Vienna a Praga.
Succedette a Rodolfo II, Mattia, che già prima della morte di questi lo aveva sconfitto e gli aveva tolto il potere, lasciandogli molto formalmente il titolo imperiale.
Dopo la nomina ad imperatore, Mattia tentò di togliere quei privilegi che un decennio prima Rodolfo II aveva concesso ai nobili boemi; ma la reazione fu lo scoppio della Guerra dei trent'anni, conseguenza della defenestrazione di Praga.



La defenestrazione di Praga |






Magnifying glass icon mgx2.svg
Lo stesso argomento in dettaglio: Defenestrazione di Praga (1618).

Il 23 maggio 1618 alcuni nobili protestanti capeggiati dal conte Enrico Matteo von Thurn-Valsassina, temendo che venisse abolita la libertà religiosa già sancita dagli editti di Rodolfo II, inviarono una loro delegazione al castello per chiedere precise garanzie ai rappresentanti del governo imperiale.
L'incontro degenerò subito in uno scambio di oltraggi tra le due parti, e si trasformò in rivolta quando due luogotenenti asburgici e il segretario, rappresentanti della fazione cattolica, furono gettati dalle finestre del palazzo.



La guerra dei trent'anni e l'invasione turca |






Magnifying glass icon mgx2.svg
Lo stesso argomento in dettaglio: Guerra dei trent'anni.

La defenestrazione di Praga fu il detonatore che fece esplodere la guerra dei trent'anni, uno scontro a sfondo religioso combattuto su più fronti e a più riprese da Austria, Francia, Sette Province Unite, Inghilterra, Danimarca, Svezia, Polonia e dai vari Principati tedeschi.
Questa guerra fu guidata per gli Asburgo dall'idea di dominare l'Europa e riunirla sotto un'unica fede, restaurando un imperium universale ed allo stesso tempo cancellando la Riforma Protestante. L'esito finale della guerra, dopo numerosi capovolgimenti di fronte e immani distruzioni su tutto il continente, fu tuttavia di un sostanziale stallo, sancito dalla Pace di Westfalia del 1648.


Dopo la sanguinosa guerra dei trent'anni una nuova minaccia venne dall'invasione turca, fronteggiata da Leopoldo I, grande condottiero e militare.
Dal 1663 aveva avuto inizio una grande e massiccia offensiva dell'Impero Ottomano che, spingendosi sempre più ad occidente, entrava in rotta di collisione con l'area di influenza Asburgica.
All'inizio l'esercito imperiale si trovò favorito, ma in seguito ad una rivolta di nobili ungheresi ed alla pressante offensiva turca dovette ritirarsi verso la capitale, finché il re Giovanni III di Polonia non soccorse gli austriaci e sconfisse le truppe del Sultano sotto le porte di Vienna.


La definitiva sconfitta venne inflitta ai turchi sul fiume Tibisco dal principe Eugenio di Savoia. La pace di Carlowitz del 1699 riportò tutti i domini ungheresi e balcanici alla Casa d'Austria.



Le guerre di successione |






Magnifying glass icon mgx2.svg
Lo stesso argomento in dettaglio: Guerra di successione spagnola.

Nel 1700 scoppiò un altro conflitto tra Austria e Francia per la successione al trono spagnolo, dopo la morte senza eredi dell'ultimo Asburgo di Spagna, Carlo II.
Luigi XIV voleva riunire sotto un'unica dinastia le corone francese e spagnola, designando come erede al trono suo nipote Filippo d'Angiò. Di fronte al tentativo di affermare l'egemonia francese sull'Europa, gli Asburgo puntavano piuttosto ad uno smembramento della grande potenza economica e militare della Spagna. Alleatisi con l'Inghilterra, trascinarono la Francia in una Guerra che, pur non formalmente vinta, pose fine alle ambizioni di Luigi XIV ed estese l'influenza asburgica, sotto il regno di Carlo VI, su vaste aree del continente, annettendo alla corona d'Austria la Lombardia, i Paesi Bassi spagnoli e il Regno di Napoli.


Carlo VI combatté anche la Guerra di successione polacca a favore dell'elettore di Sassonia, a fianco della Russia e ancora contro Francia e Spagna.


Non riuscì però ad avere figli maschi, dovette quindi nominare erede la giovane Maria Teresa d'Asburgo, che nel frattempo aveva già sposato Francesco Stefano di Lorena, con il quale ebbe inizio la dinastia degli Asburgo-Lorena.



La Prammatica Sanzione |


Carlo VI, non riuscendo ad avere eredi e per paura della dissoluzione della dinastia Asburgica, dovette emanare la Prammatica Sanzione, documento che sanciva l'ereditarietà del dominio asburgico da parte della figlia Maria Teresa d'Asburgo e l'indivisibilità dei territori soggetti alla Casa d'Austria.
Perché tale legge fosse ritenuta valida era necessario il riconoscimento di tutti gli altri Stati che facevano parte dell'impero, consenso che nessuno rifiutò esplicitamente all'inizio, ma che fu rifiutato nei fatti, fra gli altri, dal duca di Baviera, dal duca di Sassonia e da Federico II di Prussia (supportati da Francia e Spagna) al momento della morte dell'imperatore. Ciò diede origine allo scoppio di un nuovo conflitto, la Guerra di successione austriaca.



Asburgo-Lorena |






Magnifying glass icon mgx2.svg
Lo stesso argomento in dettaglio: Asburgo-Lorena e Asburgo-Lorena (Toscana).




Maria Teresa d'Asburgo arciduchessa d'Austria, regina d'Ungheria e Duchessa di Parma e Piacenza.


Questa dinastia asburgica, creatasi con il matrimonio celebrato a Vienna nel 1736 tra Maria Teresa d'Asburgo e Francesco Stefano di Lorena (che nel 1737 diventa granduca di Toscana), apre la sua storia con la Guerra di successione austriaca, nella quale l'Austria, fiancheggiata dall'Inghilterra, combatte contro la Francia, la Spagna e la Prussia per mantenere la propria indipendenza.


L'iniziativa fu presa dal re prussiano Federico II, che con le sue truppe invase la Slesia, regione della Boemia ricca di industrie minerarie e tessili.
La giovane arciduchessa Maria Teresa d'Asburgo non era pronta a guidare una guerra; inoltre, l'esercito disorganizzato e le casse di stato vuote peggioravano la situazione.


La guerra, perlopiù combattuta in Germania e in Italia, ebbe infine un risvolto positivo per gli austriaci: quando l'elettore di Baviera morì, si sciolse la grande coalizione antiasburgica, e tutte le vittorie della Francia e della Prussia furono vanificate.
Con l'intervento a fianco degli Asburgo della zarina di Russia, la guerra finì ufficialmente, e ad Aquisgrana nel 1748 venne firmata la pace, che riconosceva i diritti imposti dalla Prammatica Sanzione e la cessione della Slesia alla Prussia.
Non riconoscendo però il possesso della Slesia alla Prussia, Maria Teresa d'Asburgo riprese le ostilità con Federico II, e riuscì a trovare appoggio nella Francia.
Iniziò così la guerra dei sette anni (1756-1763), che non fu vinta da nessuno e non portò alla restituzione della Slesia.


Successivamente, Maria Teresa d'Asburgo si occupò principalmente della politica interna; migliorò quasi tutti gli organi statali, e fece tornare l'Austria tra le grandi potenze europee.
A Maria Teresa d'Asburgo succedette Giuseppe II, un sovrano cresciuto dalla nuova corrente illuminista, e dai nuovi ideali che essa portò; attuò molte riforme, la maggior parte delle quali era a discapito del clero ecclesiastico.
Alla morte di Giuseppe II nel 1790, gli succedette il fratello Leopoldo II, che nel 1791 invitò l'Europa a soccorrere la famiglia reale francese, e a sopprimere gli ideali della rivoluzione, senza interventi militari; morì alcuni giorni prima della dichiarazione di guerra della Francia all'Austria.



Il periodo rivoluzionario |


Nel 1792 venne incoronato imperatore a Francoforte il figlio di Leopoldo II, Francesco II.
Questi, dopo la decapitazione dei sovrani francesi, insieme agli altri sovrani europei creò una prima coalizione contro la Francia rivoluzionaria.


La coalizione riportò inizialmente qualche successo, ma cominciò subito ad arretrare, soprattutto in Italia, dove gli austriaci vennero sconfitti ripetute volte dal generale Napoleone Bonaparte.
Con il trattato di Campoformio del 1797, venne ceduto alla Francia il milanese, mentre agli austriaci restarono il Veneto, l'Istria e la Dalmazia.
A questo trattato di pace ne seguirono altri, che ridussero il dominio asburgico ad Austria, Boemia e Ungheria; Francesco II fu anche costretto a rinunciare al titolo, altisonante ma ormai puramente onorifico, di sacro romano imperatore e ad assumere invece quello, più limitato ma più corrispondente alla realtà, di imperatore d'Austria.



La Restaurazione |


Nello stesso anno della sconfitta francese di Waterloo, venne istituito il Congresso di Vienna, con il quale ebbe inizio la Restaurazione.
Il congresso imponeva la restaurazione degli antichi regimi, e l'Austria riottenne tutti i possedimenti italiani, slavi e tedeschi che aveva perso durante le guerre napoleoniche; inoltre si instaurò la Santa Alleanza tra Austria, Russia e Prussia, che aveva il compito di sopprimere tutti i moti rivoluzionari filofrancesi, o di indipendenza, che sarebbero scoppiati in Europa.


Negli anni che seguirono, Francesco II attuò una politica accentratrice, su consiglio del primo ministro Metternich; ma proprio a causa sua, e dei nuovi ideali di indipendenza, scoppiarono i moti del 1848, che devastarono tutta l'Europa e segnarono l'espulsione dello stesso primo ministro dalla cancelleria imperiale e l'ascesa di Francesco Giuseppe, sostituitosi a Ferdinando I, che fu costretto ad abdicare a favore del diciottenne principe.



Fine dell'Impero asburgico |


Francesco Giuseppe fu l'ultima grande personalità della Casa d'Asburgo.
Sotto il suo regno, l'Austria, sembrò rivivere il periodo del suo grande splendore, e Vienna divenne la città più grande e bella della Mitteleuropa.
L'Imperatore affrontò le guerre di indipendenza italiana, e la guerra austro-prussiana; portò in entrambi i casi sconfitte, che misero fine alla supremazia dell'Austria in Italia e in Germania, e affrettarono il lento declino della dinastia.


Nel 1867, Francesco Giuseppe firmò l'Ausgleich, ovvero un compromesso che divideva l'Impero asburgico in Impero Austriaco e Regno d'Ungheria: politicamente e militarmente erano uniti, ma in quanto a politica interna e amministrazione erano due entità separate.
Con il crescente interesse dell'Austria-Ungheria e della Russia per i Balcani, si crearono forti tensioni all'interno del reich asburgico che portarono l'Austria a firmare un'alleanza con la Germania e l'Italia (Triplice alleanza).


Nel 1914 in seguito all'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo, esplose la Prima guerra mondiale, dovuta ad un complesso sistema di alleanze tra gli stati europei, che vide schierate da una parte le potenze centrali (Austria-Ungheria, Germania e l'Impero Ottomano), dall'altra quelle occidentali (Francia, Regno Unito e Italia) e la Russia.
Nel 1916 morì Francesco Giuseppe: a questi succedette il beato Carlo I che, perdendo la guerra (1918), in seguito a molteplici eventi, il 3 aprile 1919 fu condannato all'esilio e i domini asburgici definitivamente divisi in repubbliche indipendenti.



Lo stato asburgico |






Magnifying glass icon mgx2.svg
Lo stesso argomento in dettaglio: Monarchia asburgica.

Il territorio governato dagli Asburgo d'Austria non poteva essere definito un vero e proprio stato, ma una unione di stati nella persona dei sovrani asburgici; infatti pur regnando su ampie regioni, questi amministravano separatamente ogni stato membro, naturalmente vi erano entità statali più o meno autonome da Vienna (sede del potere degli Asburgo d'Austria).
Infatti sotto il dominio asburgico, uno stato manteneva perlopiù la propria integrità formale; siccome non veniva unito ad uno stato più grande, bensì il titolo di regnante in quella regione veniva assegnato ad un membro della famiglia, così da inglobarlo in una specie di confederazione sotto il comando degli Asburgo.


Nei vari regni, ducati o territori che la Casa d'Austria annetteva venivano mantenuti intatti l'ordinamento statale, la suddivisione amministrativa (che solo in casi eccezionali veniva alterata), e l'organizzazione dello stato.
Ogni stato, però, avrebbe dovuto sostenere militarmente ed economicamente la famiglia, e sarebbe venuto comunque amministrato da persone fedeli agli Asburgo, o da diretti familiari.
Solitamente era l'Arciduca d'Austria a governare sugli stati inglobati alla potenza asburgica.


Il primo vero stato asburgico comparve nel 1804, quando Francesco II proclamò l'Impero d'Austria, alla vigilia della scomparsa del Sacro Romano Impero.
Questo primo stato che si era venuto a creare sotto la dinastia degli Asburgo adottava ancora sistemi feudali, quasi totalmente integri dalle innovazioni avvenute nei secoli, ed era formato da vasti territori, comprendenti numerose etnie.
Il secondo stato asburgico prese battesimo nel 1867, nato da un compromesso fra austriaci e magiari, prese il nome di Austria-Ungheria, uno stato politicamente unito, ma diviso e amministrato da due entità statali differenti.
L'Austria-Ungheria era dotata di un buon esercito, e un'ampia economia che reggeva tutto l'impero, ma le continue tensioni tra le nazioni che la componevano e l'avvento della Prima guerra mondiale portarono alla rovina il potente stato mitteleuropeo ed al suo conseguente frazionamento nei nuovi stati dell'Austria, Ungheria, Cecoslovacchia, Polonia, Jugoslavia, parte della Romania.



Stati formati sotto la Casa d'Asburgo |






Magnifying glass icon mgx2.svg
Lo stesso argomento in dettaglio: Austria-Ungheria.


  • Ducato d'Austria

  • Arciducato d'Austria

  • Impero austriaco

  • Impero austro-ungarico



Uno stato danubiano |


Nel 1740, alla fine del regno di Carlo VI d'Asburgo, la Casa d'Austria aveva in possesso la maggior parte del fiume Danubio, lungo il quale correvano importanti vie commerciali.
Ciò segnò l'egemonia politico economica degli Asburgo in quell'area, che portò alla famiglia immense ricchezze, e il controllo dei commerci verso l'oriente, che con un Impero Ottomano sempre più debole e sfiancato dalle rivolte erano diventati la più importante risorsa del casato d'Austria.
Lungo questo fiume si trovavano importanti città fluviali come: Vienna, Presburgo, Budapest,
le quali grazie al commercio fluviale si svilupparono moltissimo, fino a diventare grandi città.


Verso la fine del XIX secolo, i territori asburgici (Austria-Ungheria) inglobavano un vasto mosaico di etnie: tedeschi (principalmente in Austria), magiari (in Ungheria e in Transilvania), boemi (in Boemia e Moravia), polacchi (in Galizia), sloveni (nella Carniola), croati (in Croazia, Slavonia e Bosnia), bosniaci (in Bosnia), italiani (in Trentino e nell'Istria), rumeni (in Transilvania), ruteni (nella Rutenia), e slovacchi (in Slovacchia); proprio i vari popoli che comprendeva la Casa d'Asburgo furono la principale causa della caduta della dinastia, poiché i nuovi ideali nazionalisti che portò il 1848 scatenarono in questi un forte sentimento nazionale, portandoli a lottare contro gli Asburgo per ottenere l'indipendenza.


L'epilogo di queste continue rivolte si ebbe durante la Prima guerra mondiale, quando una ribellione di massa rese impossibile per l'Austria-Ungheria continuare la guerra, portando Carlo I, a chiedere la pace. Nella notte tra il 23-24 marzo 1919 Carlo I fu costretto a lasciare l'Austria e ad essere deposto il 3 aprile successivo.



L'Impero austriaco |






Magnifying glass icon mgx2.svg
Lo stesso argomento in dettaglio: Impero austriaco.

L'Impero Austriaco venne costituito nel 1804 come monarchia ereditaria in seguito alla formazione dell'Impero francese da parte di Napoleone I. Il primo imperatore d'Austria fu Francesco I, che al tempo aveva anche il titolo di Sacro Romano Imperatore che però abbandonò nel 1806 in seguito al disfacimento del Sacro Romano Impero.


Per mantenere il titolo proclamò l'Arciducato d'Austria Impero.
Dopo alcuni tentativi di riforma costituzionale nel 1867 vi fu una parificazione di status con la parte ungherese del regno e quindi l'Impero d'Austria prese il nome di Impero austro-ungarico.
L'Impero d'Austria, dalla sua fondazione, ebbe continui problemi dovuti all'accentramento della politica sulla parte austriaca dei domini asburgici; le varie e numerose etnie che lo componevano si trovarono subito in contrasto con gli ideali imperiali degli Asburgo.



1804-1815 |


L'imperatore Francesco I guidò la prima coalizione antifrancese contro la Francia di Napoleone, coalizione che subì le due gravi sconfitte di Ulma e Austerlitz.
In quest'occasione l'Austria cedette alla Francia il Veneto.
Consigliato dal principe Metternich, già in servizio dal 1801, Francesco I dichiarò guerra alla Francia; Napoleone, insieme al suo esercito, arrivò sino alle porte di Vienna, e costrinse gli austriaci a firmare l'umiliante pace di Schönbrunn, nel quale cedettero il Tirolo, Trento, la Galizia, le province illiriche e le città di Trieste e Fiume.


Dopo la grave sconfitta subita, il primo ministro Metternich decise di cambiare tattica e volle cercare in Napoleone un alleato, in attesa del momento della rivincita.
Per suggellare il patto, Francesco I rinunciò ufficialmente al titolo di sacro romano imperatore, e diede in sposa a Napoleone Maria Luisa d'Asburgo-Lorena.
Dopo le disastrose sconfitte dei francesi a Lipsia (1813) e a Waterloo (1815), venne istituito il Congresso di Vienna.
Nell'ottobre del 1814, si aprì a Vienna il congresso, che vide riuniti i più grandi sovrani e governatori d'Europa.



1815-1848 |


Il congresso prevedeva il ripristino degli antichi regimi europei, e il ritorno della situazione politico-territoriale a quella esistente prima della rivoluzione francese e delle guerre napoleoniche.
L'Austria riprese tutti i territori in Italia, in Polonia e nei Balcani, e formò la Santa Alleanza con Russia e Prussia, il cui compito era la reciproca difesa da rivolte filofrancesi, o di indipendenza.
Francesco I d'Austria, profondamente condizionato dal primo ministro Metternich, continuò la sua politica accentratrice e tradizionalista, riducendo lo stato ad un dispotismo; ciò mise le basi per i moti rivoluzionari del 1848.



1848-1867 |


Dopo la morte di Francesco I, salì al trono imperiale l'epilettico figlio Ferdinando I d'Austria, che allo scoppio dell'insurrezione viennese del "48" si ritrovò a congedare Metternich, e a fare generose concessioni ai rivoltosi; ma poi fuggì via dalla capitale lasciando tutto nelle mani dei generali dell'esercito.
La situazione si fece critica allo scoppio di pesanti rivolte in Ungheria, e in Italia, dove, sollecitato dai rivoltosi, il regno di Sardegna dichiarò guerra all'Austria.
Si aprì così la prima guerra di indipendenza italiana, che si concluse con il ritorno degli austriaci in tutto il Lombardo-Veneto.


Ferdinando I nello stesso anno abdicò a favore di Francesco Giuseppe.
Il nuovo imperatore, che aveva combattuto a fianco del generale Radetzky, assunse il nome di Francesco Giuseppe I, e nel tentativo di creare uno stato centralizzato creò un'efficiente burocrazia, e un esercito ben organizzato; grazie a questo e all'aiuto dei russi vennero represse le rivolte in Italia e in Ungheria.
L'impero austriaco combatté due importanti guerre, contro piemontesi e francesi, e contro piemontesi e prussiani; in entrambi i casi perse, cedendo agli italiani la Lombardia e il Veneto, e questo segnò la fine dell'egemonia austriaca in Italia.
L'impero si trasformò, con la formazione dell'Austria-Ungheria nel 1867, in base ad un compromesso tra austriaci e ungheresi.



1867-1914 |




L'Austria-Ungheria dopo il "Compromesso"


Nel 1867, Francesco Giuseppe firmò l'Ausgleich, ovvero un compromesso, che divideva l'Impero asburgico in Impero Austriaco e Regno d'Ungheria. Politicamente e militarmente questi ultimi erano uniti, ma in quanto a politica interna e amministrazione erano due entità separate.
Con il crescente interesse dell'Austria-Ungheria e della Russia per i Balcani, si crearono forti tensioni all'interno del reich asburgico, che portarono l'Austria a firmare un'alleanza con la Germania e l'Italia.



1914-1916 |


Nel 1914, in seguito all'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo, esplose la Prima guerra mondiale, dovuta ad un complesso sistema di alleanze tra gli stati europei, che vide schierati da una parte le potenze centrali (Austria-Ungheria, Germania), dall'altra quelle occidentali (Francia, Regno Unito e Italia) e la Russia.
Gli austriaci, alleati dei tedeschi, riportarono subito numerose vittorie sulle potenze alleate, ma quella che avrebbe dovuto essere una guerra lampo si trasformò in una logorante guerra di trincea; nonostante ciò l'Austria-Ungheria sconfisse gli italiani a Caporetto, facendoli indietreggiare sino al fiume Piave.



1916-1919 |


Gli eserciti delle due grandi potenze centrali riuscirono per quattro anni a difendere i confini dalla Francia, dalla Russia, dall'Italia e dalla Gran Bretagna, che aveva creato un enorme blocco navale all'Austria e alla Germania; ciò fece scoppiare in entrambi i paesi tensioni, che nell'Impero austro-ungarico, si trasformarono in vere e proprie rivolte; infatti le numerose nazionalità comprese nell'impero decisero di prendere l'indipendenza con la forza.
Con lo scoppio nell'ultimo anno della guerra di queste rivolte e con la sconfitta a Vittorio Veneto, l'Austria si trovò impossibilitata a continuare la guerra, e firmò l'armistizio nel 1918, che però non contribuì a risolvere i problemi interni del paese.
Nel 1916 morì Francesco Giuseppe; a questi succedette Carlo I, che perdendo la guerra (1918), in seguito a molteplici eventi, fu condannato all'esilio, e i domini asburgici furono definitivamente divisi in repubbliche indipendenti.



I territori dal 1427 al 1919 |




I territori asburgici nel 1547



  • Regno di Boemia

  • Arciducato d'Austria

  • Ducato di Carinzia

  • Ducato di Carniola

  • Ducato di Slesia

  • Ducato di Stiria

  • Marchesato di Moravia

  • Contea del Tirolo

  • Contea di Gorizia e Gradisca

  • Signoria di Trieste

  • Regno d'Ungheria

  • Regno di Croazia e Slavonia

  • Signoria di Fiume

  • Regno di Dalmazia

  • Regno di Galizia e Lodomiria

  • Ducato del Wurttenberg


  • Paesi Bassi spagnoli

  • Ducato di Milano

  • Ducato di Mantova

  • Ducato di Modena e Reggio

  • Ducato di Massa e principato di Carrara

  • Ducato di Parma e Piacenza

  • Granducato di Toscana

  • Regno di Sardegna

  • Regno di Sicilia

  • Regno di Napoli

  • Regno Lombardo-Veneto

  • Bosnia ed Erzegovina

  • Stato dei Presidii

  • Ducato di Bucovina


  • Galizia occidentale

  • Piccola Valacchia


  • Serbia settentrionale

  • Banato di Temesvár

  • Regno di Spagna

  • Regno del Portogallo



Documenti |



Privilegium maius |


Il Privilegium maius è un documento che faceva della Casa d'Asburgo la discendente dei grandi imperatori romani come Nerone o Giulio Cesare; naturalmente per gli storici di oggi questo documento è un falso, dato che loro ritengono impossibile e assurda questa discendenza.


Emanato da Federico III (1452-1493), era composto da cinque atti e sanciva:



  • L'ereditarietà dei possedimenti della casata.

  • L'indivisibilità di tali possedimenti.

  • Una giurisdizione indipendente

  • L'elevazione dell'Austria ad Arciducato, assieme a tutti i privilegi che caratterizzavano questo titolo.



Dal regolamento dell'esercito di Wallenstein |


Nessuno deve rubare aratri, né danneggiare o rompere mulini, forni o ciò che serve a una comunità. Non bisogna rovinare il grano e la farina, né rovesciare volutamente il vino. Non bisogna neppure opprimere, battere, saccheggiare i sudditi e i cittadini del nostro paese durante le spedizioni, l'avanzata e la ritirata, e nemmeno durante l'attraversamento dei territori, o quando si sistemano gli accampamenti. Non bisogna fare alcun danno e tutto ciò che occorre va pagato. Chi non osserva queste disposizioni verrà punito con la morte.



Maria Teresa, la morte di Francesco |


L'Imperatore Francesco, mio marito, è vissuto cinquantasei anni, otto mesi, dieci giorni; è morto il 18 agosto 1765 alle nove e mezza della sera; è dunque vissuto 680 mesi, 2958 settimane, 20708 giorni, 496992 ore. La mia felice unione è durata ventinove anni, sei mesi e sei giorni e come il giorno memorabile in cui gli ho concesso la mia mano era domenica, pure in una domenica mi è stato tolto; questo fa ventinove anni, 354 mesi, 1540 settimane, 10781 giorni e 258744 ore. Pater Noster, Ave, Requiem, Gloria Patri e molte elemosine.


V.L.Tapie, L'Europa di Maria Teresa dal barocco all'illuminismo, Mondadori, Milano, 1982


Nella battaglia di Solferino |


La nebbia azzurrina fra i due fronti si diradò un poco... Allora fra il sottotenente e le schiere di soldati, comparve l'Imperatore con due ufficiali dello stato maggiore.
Fece per portarsi agli occhi un binocolo da campo che uno degli accompagnatori gli porgeva.
Trotta sapeva cosa ciò significava: ammesso pure che il nemico stesse ripiegando, la sua retroguardia aveva pur sempre il viso rivolto agli austriaci, e chi alzava un binocolo si faceva riconoscere come un bersaglio che valeva la pena di colpire.
E questi era il giovane Imperatore.
Trotta si sentì il cuore in gola.
La paura per l'immaginabile, immensa catastrofe che avrebbe nichilito lui stesso, il reggimento, l'esercito, lo Stato, il mondo intero, gli trapassò il corpo con brividi ardenti... Con le mani afferrò le spalle del Monarca perché si chinasse.
La presa del sottotenente fu sin troppo energica.
L'Imperatore cadde a terra di botto e gli accompagnatori si precipitarono in suo aiuto.
In quell'istante una pallottola trapassò la spalla sinistra del sottotenente, quella pallottola, appunto, che era destinata al cuore dell'Imperatore.



Joseph Roth, La marcia di Radetsky, Milano, Adelphi, 1987


Vienna |






Magnifying glass icon mgx2.svg
Lo stesso argomento in dettaglio: Vienna.

La città di Vienna, residenza degli Asburgo sin dal XIII secolo, sotto il governo del casato d'Austria divenne uno dei principali poli d'Europa, nonché principale via d'accesso per l'Est Europa, che nel XVII secolo era molto arretrato rispetto ai paesi occidentali.
Dal XVIII secolo, nella città si conobbe una sempre maggiore crescita demografica, che portò i viennesi a costruire anche molto distante dalle mura che attorniavano la città.
Vienna dovette affrontare il periodo di maggiore crisi durante le invasioni turche dal XVI secolo.


In quegli anni i turchi assediarono Vienna più volte: nel 1529, nel 1532 e nel 1683; nella maggior parte dei casi questi assedi riducevano la popolazione alla fame, facendo dilagare epidemie all'interno delle mura.
Nel XVIII secolo Vienna era la città tedesca più popolosa ed importante, e divenne un centro culturale-artistico di primo grado, centro di riferimento per artisti e musicisti.




La Karlskirche



Palazzi costruiti sotto la Casa d'Asburgo |




  • Palazzo di Schönbrunn (Schloss Schönbrunn)

  • Hofburg

  • Belvedere

  • Palazzo d'Inverno del principe Eugenio



Chiese costruite sotto la Casa d'Asburgo |



  • Chiesa di San Carlo Borromeo (Karlskirche)

  • Chiesa di San Pietro (Peterskirche)

  • Duomo di Santo Stefano (Stephansdom)

  • Chiesa Votiva (Votivkirche)

  • Jesuitenkirche



Grandi personalità al servizio della Casa d'Asburgo |



Artisti |



  • Tiziano

  • Albrecht Dürer

  • Giuseppe Arcimboldi



Comandanti |



  • Raimondo Montecuccoli

  • Eugenio di Savoia

  • Karl Philipp Fürst zu Schwarzenberg

  • Josef Radetzky

  • Joseph Alvinczy von Berberek

  • Wilhelm von Tegetthoff

  • Albrecht von Wallenstein

  • Ambrogio Spinola

  • Alessandro Farnese

  • Andrea Doria

  • Alfonso d'Avalos



Politici |


  • Klemens von Metternich


Musicisti |



  • Antonio Salieri

  • Antonio Caldara

  • Francesco Bartolomeo Conti

  • Johann Joseph Fux

  • Christoph Willibald Gluck

  • Johann Adolf Hasse

  • Wolfgang Amadeus Mozart

  • Johann Strauss

  • Giuseppe Torelli



Motto |


Il famoso motto A.E.I.O.U. risale all'epoca di Federico III che lo utilizzò come siglatura per oggetti e edifici. Egli non fornì mai la spiegazione del significato, ma poco dopo la sua morte all'acronimo venne attribuito i significati di Austriae Est Imperare Orbi Universo, "Spetta all'Austria regnare sul mondo" in latino, oppure la simile frase in lingua tedesca: Alles Erdreich Ist Österreich Untertan ("L'Intero Mondo è Soggetto all'Austria").


Sebbene questo sia il significato più correntemente accettato, in quanto ben si accorda all'idea che i sovrani della casata d'Asburgo aspirassero ad un potere sempre più vasto, in grado di unire sotto la loro dinastia tutta l'Europa, esistono anche altre interpretazioni.


.mw-parser-output .citazione-table{margin-bottom:.5em;font-size:95%}.mw-parser-output .citazione-table td{padding:0 1.2em 0 2.4em}.mw-parser-output .citazione-lang{vertical-align:top}.mw-parser-output .citazione-lang td{width:50%}.mw-parser-output .citazione-lang td:first-child{padding:0 0 0 2.4em}.mw-parser-output .citazione-lang td:nth-child(2){padding:0 1.2em}






«AEIOU - Austriae Est Imperare Orbi Universo.»


(Spetta all'Austria regnare sul mondo)








«AEIOU - Austria est imperio optime unita.»


(L'Austria è ottimamente unita [al concetto di] impero)








«AEIOU - Austria erit in orbe ultima.»


(L'Austria sarà l'ultima tra le nazioni)








«AEIOU - Alles Erdreich Ist Österreich Untertan.»


(L'Intero Mondo è Soggetto all'Austria)

AEIOU significa anche Adoretur Eucharistia in Orbe Universo.
In particolare la Austria erit in orbe ultima ebbe una certa diffusione in Europa, in quanto nel senso negativo del termine ultimo rappresentava una parodia del motto. Esistono anche altre interpretazioni comunque successive alla fine dell'Impero Asburgico.



Frasi famose |









«Fiat iustitia et pereat mundus (Sia fatta giustizia e perisca pure il mondo).»


(Ferdinando I d'Asburgo)








«Viribus unitis»


(Con tutte le forze. Motto di Francesco Giuseppe d'Asburgo)








«Fiat Voluntas Tua.»


(Sia fatta la Tua volontà. Motto del beato Carlo I d'Asburgo)








«Bella gerant alii! Tu, felix Austria, nube! Nam quae Mars aliis, dat tibi regna Venus.»


(Allusione alla politica della casa d'Absburgo)

La cui traduzione è - Le guerre le facciano gli altri! Tu, felice Austria, unisciti in matrimonio! A te infatti Venere dona quei regni, che gli altri conquistano con l'aiuto di Marte.
Questa frase, pare enunciata dal re ungherese Mattia Corvino, allude alla politica matrimoniale degli Asburgo che porterà Carlo V a regnare su un territorio vastissimo, sul quale non tramonta mai il Sole.




Stemma dell'Impero austro-ungarico.



Cronologia |





Ferdinando II capeggiò la "Lega Cattolica" durante la guerra dei trent'anni



Imperatori del Sacro Romano Impero |



Asburgo |




  • Rodolfo I, 1273 - 1291


  • Alberto I, 1298 - 1308


  • Alberto II, 1438 - 1439


  • Federico III, 1440 - 1493


  • Massimiliano I, 1493 - 1519


  • Carlo V, 1519 - 1556



Asburgo-Austria |




  • Ferdinando I, 1556 - 1564


  • Massimiliano II, 1564 - 1576


  • Rodolfo II, 1576 - 1612


  • Mattia, 1612 - 1619


  • Ferdinando II, 1619 - 1637


  • Ferdinando III, 1637 - 1657


  • Leopoldo I, 1658 - 1705


  • Giuseppe I, 1705 - 1711


  • Carlo VI, 1711 - 1740



Asburgo-Lorena |




  • Francesco I, 1745 - 1765


  • Giuseppe II, 1765 - 1790


  • Leopoldo II, 1790 - 1792


  • Francesco II, 1792 - 1806



Imperatori d'Austria |



Asburgo-Lorena |




  • Francesco I, 1804 - 1835


  • Ferdinando I, 1835 - 1848


  • Francesco Giuseppe I, 1848 - 1867



Imperatori Austro-Ungarici |



Asburgo-Lorena |




  • Francesco Giuseppe I, 1867 - 1916 (Re d'Ungheria come Francesco Giuseppe dal 1867)


  • Carlo I, 1916 - 1919 (Re d'Ungheria come Carlo IV)



Re di Spagna |



Asburgo-Spagna |




  • Carlo V, 1516 - 1556


  • Filippo II, 1556 - 1598


  • Filippo III, 1598 - 1621


  • Filippo IV, 1621 - 1665


  • Carlo II, 1665 - 1700



Re del Portogallo |



Asburgo-Spagna |




  • Filippo II, 1556 - 1598


  • Filippo III, 1598 - 1621


  • Filippo IV, 1621 - 1665



Granduchi di Toscana |



Asburgo-Lorena di Toscana |




  • Francesco Stefano, 1737 - 1765


  • Leopoldo I, 1765 - 1790


  • Ferdinando III, 1790 - 1800, 1814 - 1824


  • Leopoldo II, 1824 - 1859


  • Ferdinando IV, 1859 - 1860



Duchi di Modena e Reggio |



Asburgo-Este |




  • Francesco IV, 1814 - 1831 / 1831 - 1846


  • Francesco V, 1846 - 1848 / 1849 - 1859



Duchesse di Parma e Piacenza |



Asburgo-Lorena |



  • Maria Luisa, 1814 - 1847


Imperatore del Messico |



Asburgo-Lorena |



  • Massimiliano I, 1864 - 1867


Imperatrice del Brasile |



Asburgo-Lorena |



  • Maria Leopoldina, 1822 - 1826


Eredi non regnanti |




  • Ottone (*1912 †2011), ultimo erede al trono d'Austria dal 1916 al 1919. Divenne capo della Casa Asburgo-Lorena nel 1922 alla morte del padre Carlo I.


  • Carlo (*1961), figlio di Ottone, capo della Casa d'Asburgo dal 2007.


  • Sigismondo (*1961), figlio di Leopoldo Francesco, capo della Casa Granducale di Toscana dal 1993.


  • Lorenzo (*1955), figlio di Roberto, capo della Casa d'Asburgo-Este dal 1996.



Consorti di sovrani stranieri |




  • Elisabetta d'Asburgo (1554-1592), moglie di Carlo IX di Francia.


  • Eleonora d'Asburgo (1498-1558), moglie del re Francesco I di Francia.


  • Anna d'Austria (1601-1666), moglie di Luigi XIII di Francia.


  • Maria Teresa di Spagna (1638-1683), moglie di Luigi XIV di Francia


  • Maria Antonietta (1755-1793), moglie di Luigi XVI di Francia.


  • Maria Carolina d'Asburgo-Lorena, regina delle Due Sicilie, moglie di Ferdinando I delle Due Sicilie.


  • Maria Luisa d'Austria, Imperatrice dei francesi, consorte di Napoleone Bonaparte.


  • Maria Amalia d'Asburgo-Lorena, Duchessa di Parma, moglie di Ferdinando I di Parma.


  • Maria Teresa d'Asburgo-Teschen, moglie di Ferdinando II delle Due Sicilie.


  • Maria Teresa d'Asburgo-Toscana, regina di Sardegna, consorte di Carlo Alberto di Savoia.


  • Maria Adelaide d'Asburgo-Lorena, moglie di Vittorio Emanuele II di Savoia.


  • Maria Leopoldina d'Asburgo-Lorena, Imperatrice del Brasile, moglie di Pietro I del Brasile.


  • Maria Carolina Ferdinanda d'Asburgo-Lorena, consorte di Federico Augusto II di Sassonia.


  • Maria Giuseppa d'Austria, moglie di Augusto III di Polonia.


  • Maria Cristina d'Asburgo-Teschen (1858-1929), regina di Spagna, consorte di Alfonso XII di Spagna



Note |




  1. ^ ab Filippo II d'Asburgo fu re d'Inghilterra e d'Irlanda jure uxoris come marito della regina Maria I Tudor, dal 1554 al 1558.


  2. ^ ab L'effettivo ed ultimo discendente di questo ramo cadetto fu il duca Francesco V, che morì nel 1875. Tuttavia quest'ultimo concesse il nome, i titoli e gran parte del suo patrimonio al cugino Francesco Ferdinando, a patto e condizione che aggiunga il nome "Este" al suo cognome; ma Francesco Ferdinando non era un effettivo discendente degli Este e i suoi figli nacquero da un matrimonio morganatico. Tuttavia, l'imperatore Carlo I concesse le armi, i titoli e il nome degli Asburgo-Este a suo figlio Roberto e alla di lui discendenza. Il figlio di Roberto, Lorenzo, è l'attuale Capo della Casata.


  3. ^ "The House of Austria – the Habsburgs and the Empire"


  4. ^ Tradotto nelle varie lingue dei territori di influenza asburgica:


    • Asburgo o "Absburgo" in italiano


    • Habsburg in tedesco e inglese


    • Habsbourg in francese


    • Habsburgo in spagnolo


    • Habsburg-csalàd in ungherese


    • Habsburkòve in ceco





Bibliografia |



  • A. Polzer Hoditz, L'ultimo degli Absburgo, Mondadori, Milano, 1930


  • Wilhelm Deutsch, Il Tramonto della potenza asburgica in Italia. I preliminari di Villafranca e la pace di Zurigo. 7 luglio-10 novembre 1859, Prefazione di Franco Valsecchi, Collana Storica, Vallecchi Editore, Firenze, 1960


  • Edward Crankshaw, Il tramonto di un Impero. La fine degli Absburgo, Collana Storia e Documenti n.1, Mursia, Milano, 1966


  • Adam Wandruszka, Pietro Leopoldo(d'Asburgo Lorena). Un grande riformatore, Collana Storica, Vallecchi, Firenze, I ed. 1968


  • Arthur A. May, La monarchia asburgica, Introduzione di Angelo Ara, trad. Maria Lida Bonaguidi Paradisi, cura redazionale di Gustavo Corni, Nuova Collana Storica, Il Mulino, Bologna, I ed. 1973 - 1982, SBN RLZ0038138


  • Adam Wandruszka, Gli Asburgo (titolo originale: Das Haus Habsburg. Die Geschichte Einer Europäischer Dynastie), trad. Wanda Peroni Bauer, Dall'Oglio, Milano, 1974-1981


  • Gordon Brook-Shepherd, La tragedia degli ultimi Asburgo, trad. Lydia Magliano, Rizzoli, Milano, 1968-1974

  • Edward Crankshaw, Asburgo: Una Dinastia, Edizioni Librex, 1974

  • C.A. Macartney, L'Impero degli Asburgo 1790-1918, Collana Storica, Garzanti, Milano, 1976-1981


  • Franz Herre, Francesco Giuseppe. Splendore e declino dell'Impero Asburgico nella vita del suo ultimo grande rappresentante, Collana Storica, Rizzoli, Milano, 1979


  • Hugh Trevor-Roper, Principi e Artisti. Mecenatismo e Ideologia alla Corte degli Asburgo (1517-1633), Collana Saggi n.619, Einaudi, Torino, 1980

  • Robert J.W. Evans, Felix Austria. La monarchia absburgica 1550-1700 (titolo originale: The Making of the Habsburg Monarchy 1550-1700. An Interpretation, Clarendon Press, Oxford, 1979), Edizione italiana e traduzione di Alfonso Prandi, Il Mulino, Bologna, 1981-1991-1999- Collana «I Classici della storia», Mondadori, Milano, 2012


  • Edward Crankshaw, Maria Teresa d'Austria. Vita di un'Imperatrice, Mursia, Milano, 1982


  • Alfredo Pieroni, La Gaia Apocalisse. Da Maria Teresa a Francesco Giuseppe, dai valzer di Strauss alla psicanalisi di Freud, dalla dolce Vienna a Hitler: l'Impero sul quale non tramontava mai il sole, Rizzoli, I ed. 1983

  • Robert J.W. Evans, Rodolfo II d'Asburgo. L'enigma di un Imperatore, Collana Biblioteca Storica, Il Mulino, Bologna, 1984 ISBN 978-88-15-00562-5

  • Brigitte Hamann, Rudolf. La biografia di un principe ribelle che fa piena luce sulla tragedia di Mayerling, Collana Il Cammeo n.91, Longanesi, Milano, 1984 ISBN 88-304-0241-9

  • Irmgard Schiel, Maria Luigia. Una donna che seppe amare che seppe governare, con un saggio di Mario Praz, trad. Giorgio Cuzzelli, Collana Il Cammeo n.81, Longanesi, Milano, 1984


  • Gordon Brook-Shepherd, Il tramonto delle monarchie. Le Dinastie d'Europa e la Grande Guerra, Rizzoli, Milano, 1989 ISBN 978-88-17-85161-9


  • François Fejtö, Giuseppe II. Un Asburgo rivoluzionario, Editrice Goriziana, Gorizia, 1990; Collana i Leggeri, Libreria Editrice Goriziana, Gorizia, 2001 ISBN 978-88-86928-47-2

  • Romana De Carli Szabados, Carlo I D'Absburgo. Imperatore d'Austria e Re d'Ungheria. Finis Austriae. Prefazione di Fiorello Zangrando, Edizioni LINT, Trieste, 1992


  • Gordon Brook-Shepherd, L'ultima Imperatrice. La vita e l'epoca di Zita d'Austria-Ungheria 1892-1989, Rizzoli, 1992

  • A.J.P. Taylor, La monarchia asburgica (1809-1918) (titolo originale: The Habsburg Monarchy: 1809-1918), Introduzione di Francesca Sanvitale, trad. Michele Lo Buono, Collana Biografie e Storia n.14, Oscar Mondadori, Milano, I ed. 1985; Collezione Oscar Storia n.70, Mondadori, Milano, 1993; Collana Oscar Saggi n.399, Mondadori, Milano, 1996

  • Robert A. Kann, Storia dell'Impero Asburgico 1526-1918, Collana n.5, Salerno Editrice, ISBN 978-88-8402-248-6


  • Alan Palmer, Francesco Giuseppe. Il lungo crepuscolo degli Asburgo, Collana Le Scie, Mondadori, 1995

  • John T. Salvendy, Ribelle Reale. Ritratto psicologico di Rodolfo D'Asburgo, Collana Storia e Documenti. Biografie, Mursia, Milano, 1995 ISBN 978-88-425-1743-6


  • Franz Herre, Maria Luigia. Il destino di un'Asburgo da Parigi a Parma, trad. L. Travo, Collana Le Scie, Mondadori, Milano,

  • Jacqueline Dauxois, Rodolfo II. Imperatore degli alchimisti, Collana Le Vite, Rusconi, Milano, 1999


  • Franz Herre, Maria Teresa. Il destino di una sovrana, Collana Le Scie, Mondadori, Milano, 2000 ISBN 978-88-04-39521-8

  • Andrew Wheatcroft, Gli Asburgo. Incarnazione dell'impero, Laterza, Roma-Bari, 2002, ISBN 88-420-6715-6.

  • Roberto Coaloa, Carlo D'Asburgo. L'ultimo Imperatore, Collana Documenta, Il Canneto Editore, 2012 ISBN 978-88-96430-38-5

  • (FR) Jean Bérenger, Histoire de l'Empire des Habsbourg: 1273 - 1918, Fayard, [Paris], 1990.

  • (FR) Henry Bogdan, Histoire des Habsbourg: des origines à nos jours. Paris, Perrin, coll. «Tempus», nº 107, 2005. 425 pp., 18 cm. ISBN 2-262-02376-X.

  • (FR) Philippe Nuss, Les Habsbourg en Alsace, des origines à 1273. Recherches pour une histoire de l'Alsatia Habsburgica. Société d'Histoire du Sundgau, Altkirch, 2002, 542p.

  • (FR) Habsbourg Biographies, su antiquesatoz.com.

  • Romana de Carli Szabados, Mayerling il mito, Lint Editoriale Trieste, 1989, pag.210

  • Elena Bizjak Vinci, Il Quaderno di Sissi, Lint Editoriale Trieste, 1997, 78pp.

  • John W. Mason, Il tramonto dell'Impero asburgico, Collana Universale Paperbacks, Il Mulino, 2000 ISBN 978-88-15-07329-7


  • Flavia Foradini,Otto d'Asburgo. L'ultimo atto di una dinastia, MGS Press, Trieste, 2004, 230 pp., ISBN 978-88-89219-04-1


  • Stephan Baier - Eva Demmerle, Otto d'Asburgo. La biografia autorizzata, Il Cerchio, Rimini, 2006, 386 pp ISBN 88-8474-132-7.

  • Gordon Brook-Shepherd, Uncrowned Emperor. The Life and Times of Otto von Habsburg, Hambledon Continuum, 2003


  • Timothy Snyder, Il Principe Rosso. L'Asburgo che sfidò Hitler e Stalin (Guglielmo d'Asburgo), Rizzoli, Milano, 2009 ISBN 978-88-17-02825-7

  • Marco Bellabarba, L'Impero Asburgico, Collana Le vie della civiltà, Il Mulino, Bologna, 2014 ISBN 978-88-15-25064-3



Voci correlate |



  • Tavole genealogiche della Casa d'Asburgo

  • Asburgo d'Austria

  • Asburgo di Spagna

  • Asburgo-Laufenburg

  • Asburgo-Lorena

  • Asburgo-Lorena di Toscana

  • Asburgo-Este

  • AEIOU

  • Mento asburgico

  • Bolzano

  • Stemma imperiale asburgico



Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla Casa d'Asburgo


Collegamenti esterni |



  • (EN) Genealogical tree of the house of Habsburg (till Maria Theresia), su chh.de.free.fr.

  • (EN) The Hapsburg Monarchy (Wickham Steed, 1913) eLibrary Austria Project (english ebook)

  • (IT) Che ne è stato degli Asburgo? (audiodocumentario di Flavia Foradini, RSI-Radio Svizzera Italiana, Rete Due, 1.7.14)


.mw-parser-output .navbox{border:1px solid #aaa;clear:both;margin:auto;padding:2px;width:100%}.mw-parser-output .navbox th{padding-left:1em;padding-right:1em;text-align:center}.mw-parser-output .navbox>tbody>tr:first-child>th{background:#ccf;font-size:90%;width:100%}.mw-parser-output .navbox_navbar{float:left;margin:0;padding:0 10px 0 0;text-align:left;width:6em}.mw-parser-output .navbox_title{font-size:110%}.mw-parser-output .navbox_abovebelow{background:#ddf;font-size:90%;font-weight:normal}.mw-parser-output .navbox_group{background:#ddf;font-size:90%;padding:0 10px;white-space:nowrap}.mw-parser-output .navbox_list{font-size:90%;width:100%}.mw-parser-output .navbox_odd{background:#fdfdfd}.mw-parser-output .navbox_even{background:#f7f7f7}.mw-parser-output .navbox_center{text-align:center}.mw-parser-output .navbox .navbox_image{padding-left:7px;vertical-align:middle;width:0}.mw-parser-output .navbox+.navbox{margin-top:-1px}.mw-parser-output .navbox .mw-collapsible-toggle{font-weight:normal;text-align:right;width:7em}.mw-parser-output .subnavbox{margin:-3px;width:100%}.mw-parser-output .subnavbox_group{background:#ddf;padding:0 10px}







.mw-parser-output .CdA{border:1px solid #aaa;width:100%;margin:auto;font-size:90%;padding:2px}.mw-parser-output .CdA th{background-color:#ddddff;font-weight:bold;width:20%}



Controllo di autorità
VIAF (EN) 50016942 · LCCN (EN) sh85058164 · GND (DE) 118544233 · CERL cnp00551418





AsburgoPortale Asburgo

Storia di famigliaPortale Storia di famiglia



Popular posts from this blog

Сан-Квентин

Алькесар

Josef Freinademetz