Rutilio Manetti
Rutilio Manetti (Siena, 1º gennaio 1571 – Siena, 22 luglio 1639) è stato un pittore italiano, tra i più prolifici esponenti del Seicento senese.
Indice
1 Biografia
2 Opere
3 Bibliografia
4 Altri progetti
Biografia |
Fu un allievo di Ventura Salimbeni e Francesco Vanni; fu anche tra i primi artisti a risentire delle novità di Federico Barocci, in particolare per quanto riguarda lo studio degli affetti e la resa aggraziata degli sfumati. Dal 1615 si avvicinò al naturalismo caravaggesco, con cui forse era entrato in contatto durante un viaggio a Roma, realizzando, oltre a soggetti religiosi, tele con temi tipici dei caravaggeschi, come banchetti e concerti (ne è un esempio la tela Musicisti e giocatori di carte 1626 ca.).
Durante il periodo della Reggenza fiorentina (cioè quando, morto Cosimo II nel 1621, il governo era in mano alla vedova Maria Maddalena d'Austria e alla sua suocera Cristina di Lorena), lavorò per la corte medicea. Fu chiamato prima dal Cardinale Carlo de' Medici, fratello di Cosimo II, che aveva commissionato ai migliori artisti fiorentini e senesi un ciclo di tele con temi tratti da Ovidio, Ariosto e Tasso per il suo Casino Mediceo di San Marco a Firenze: per questo ciclo Manetti dipinge Ruggero alla corte di Alcina (Galleria Palatina, 1624). Quasi contemporaneamente (e forse su suggerimento di Carlo stesso che nel 1623 è incaricato dalla Reggente di reperire le tele sul mercato romano) lavorò per Maria Maddalena, per la quale realizzò il dipinto Sofonisba e Massinissa 1623-'24, ora agli Uffizi, destinato alla Sala delle Udienze della Villa di Poggio Imperiale, residenza della Reggente per la quale aveva commissionato quattro dipinti con soggetti femminili, a completamento della decorazione ad affresco fatta da vari pittori fiorentini e dedicata a regine e imperatrici antiche e moderne, importanti per la storia della Cristianità; tutte le tele risultano già collocate nella Sala nel marzo del 1625. Forse sempre su richiesta di Maria Maddalena dipinge Estasi della Maddalena, conservato alla Galleria Palatina, opera emblematica per l'adesione al linguaggio caravaggesco.
Le sue opere principali sono il ciclo di affreschi a San Rocco della Lupa con Storie di San Rocco (1605-1610), Sant'Alessandro liberato dall'angelo (1625), Riposo in Egitto, Allegoria delle Vanità, L'Indemoniata e I tre bevitori.
Sono da segnalare anche una Assunzione della Vergine (1632), nella Abbazia di San Mercuriale a Forlì, e Dante e Virgilio varcano le porte dell'Inferno, olio su tela di poco meno di tre metri per più di due, dipinto conservato nella Pinacoteca Nazionale di Siena.
Nella sagrestia della chiesa di San Giovanni Evangelista (San Giovanni a Cerreto) si conserva una notevole tela datata 1609, raffigurante la Madonna col Bambino e i santi Giovanni Evangelista e Nicola di Bari, a lui attribuita.
Suo figlio Domenico Manetti fu un suo seguace.
Opere |
L'estasi di S. Maria Maddalena,1627, Église de Saint Eustache, Parigi
Battesimo di Gesù, 1600, Chiesa di San Giovannino della Staffa, Siena
Martirio di San Giacomo, 1605, Chiesa di san Giacomo, Siena
Storie di San Rocco (insieme a Crescenzio Gambarelli), Oratorio di San Rocco, Siena.
Assunzione della Vergine con i santi Albano e Pietro , 1608, Museo di arte sacra della Val d'Arbia, Buonconvento
Sposalizio della Madonna 1612, Collegiata di San Martino, Sinalunga, Siena.
Storie di Sant'Antonio Abate (insieme ad altri artisti coevi), Oratorio dell'Arciconfraternita della Misericordia, Siena.
Dio Padre, 1620 circa, Oratorio di san Bernardino, Siena
San Giovanni Battista, 1620-1630, Oratorio di San Bernardino (Siena), Siena
Ecce Homo, 1620-1630, Museo di arte sacra della Val d'Arbia, Buonconvento
Massinissa e Sofonisba, 1624-1625 Gallerie degli Uffizi, Firenze
Natività di Maria, 1625, Basilica di San Clemente in Santa Maria dei Servi, Siena
Crocifissione, 1625, Chiesa di san Giacomo, Siena
Sant'Antonio Abate che libera un'indemoniata, 1628, Basilica di san Domenico, Siena
Crocifissione, 1630, Chiesa di San Sebastiano in Vallepiatta, Siena
Sant'Antonio Abate tentato dal demonio, 1630 circa, Chiesa di Sant'Agostino, Siena
San Girolamo nel suo studio, 1637-1639, Museo archeologico e della Collegiata, Casole d'Elsa
San Giovanni Battista addita il Redentore ai Farisei, 1639, Chiesa di San Giovannino della Staffa, Siena
Visione di San Felice da Cantalice, 1630-1640, museo di palazzo Corboli, Asciano
Messa di San Cerbone, Insigne Collegiata di Santa Maria in Provenzano, Siena
Riposo durante la fuga in Egitto, Chiesa di San Pietro alle Scale, Siena
Tre Marie e San Giovanni Evangelista sotto la Croce, Chiesa e convento di San Niccolò del Carmine, Siena
Dante e Virgilio, Pinacoteca Nazionale di Siena
Martirio di Sant'Ansano, Pinacoteca Nazionale di Siena
Incoronazione della Vergine e Santi, Pinacoteca Nazionale di Siena
Susanna e i vecchioni, Pinacoteca Nazionale di Siena
Sacra famiglia, Pinacoteca Nazionale di Siena
- Cinque piccoli quadretti con Santa Caterina che scrive, San Giovannino nel deserto, San Bernardino che scrive, san Matteo e San Bernardino che predica, Pinacoteca Nazionale di Siena
Gioacchino ed Anna insegnano la lettura a Maria, Pinacoteca Nazionale di Siena
San Giovannino e Gesù Bambino, Chiesa di San Giovannino della Staffa, Siena
Predica del Battista, Chiesa di San Giovannino della Staffa, Siena
Crocifissione, Chiesa di San Niccolò in Sasso, Siena
Pentecoste, Chiesa di San Niccolò in Sasso, Siena
Visitazione, Battistero di Siena
Quattro Santi, affreschi Chiesa di Santo Spirito, Siena
Annunciazione, Collegiata di Santa Maria Assunta, Casole d'Elsa
Natività, Concattedrale dei Santi Alberto e Marziale, Colle val d'Elsa
Bibliografia |
- L. Bortolotti, «MANETTI, Rutilio». In: Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. LXVIII, Roma: Istituto della Enciclopedia Italiana, 2006 (on-line)
- Jane Turner (a cura di), The Dictionary of Art. 20, pp. 264–265. New York, Grove, 1996. ISBN 1-884446-00-0
Altri progetti |
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