Santuario di Lucia
























































Santuario di Lucia

San Geremia (Venezia).jpg
Il prospetto della chiesa di San Geremia
Stato
Italia Italia
Regione
Veneto Veneto
Località Venezia
Religione Cattolica
Titolare
Geremia, Santa Lucia
Patriarcato Venezia
Consacrazione 1760
Architetto Carlo Corbellini
Stile architettonico Neoclassico
Inizio costruzione 1753
Completamento 1861
Sito web
www.santuariodilucia.it/

Coordinate: 45°26′33.92″N 12°19′31.63″E / 45.442756°N 12.325453°E45.442756; 12.325453


La ex chiesa di San Geremia, oggi Santuario di Lucia, si trova a Venezia nel sestiere di Cannaregio. È un importante edificio di culto, che custodisce numerose opere d'arte e i resti mortali di santa Lucia da Siracusa, alla quale è dedicata.




Indice






  • 1 Storia


  • 2 Descrizione


  • 3 Il culto di santa Lucia


  • 4 Note


  • 5 Bibliografia


  • 6 Altri progetti


  • 7 Collegamenti esterni





Storia |


La chiesa venne edificata nell'XI secolo, per poi essere più volte ricostruita.
Già nel 1206, ospitava le spoglie mortali di S. Magno, vescovo di Oderzo ed Eraclea, morto nel 670. Qui in effetti si era rifugiato, nel tentativo di fuggire ai Longobardi. Il campanile di mattoni a vista (forse risalente al XII secolo) presenta due strette bifore romaniche alla base.


La prima ricostruzione si deve al doge Sebastiano Ziani: nel 1292 avvenne la sua consacrazione.


Fino al 1615, di fronte all'altare della Beata Vergine del Popolo si radunava la confraternita del Suffragio dei Morti.


L'edificio attuale è stato progettato da Carlo Corbellini nel 1753. La prima messa nella chiesa ricostruita venne celebrata il 27 aprile 1760. Le facciate sul campo e sul Canale di Cannaregio, invece, sono del 1861, anno in cui finirono i lavori.


Dal Canal Grande si può leggere sulla parete dell'abside della chiesa questa iscrizione:


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«LUCIA VERGINE DI SIRACUSA MARTIRE DI CRISTO IN QUESTO TEMPIO RIPOSA ALL'ITALIA AL MONDO IMPLORI LUCE PACE»




Descrizione |


All'interno della chiesa si possono notare delle pareti molto spoglie e non di grande nota.


Molto bello e pregiato è l'altare, con il suo presbiterio, nel quale si possono ammirare le statue di San Pietro apostolo e San Geremia profeta, datate 1798, di Giovanni Ferrari. Sullo sfondo l'opera monocroma a fresco di Agostino Mengozzi Colonna Due Angeli in Atto di Sostenere il Globo.


Pregevole l'opera che appare sul quarto altare, La vergine assiste all'incoronazione di Venezia fatta dal vescovo S. Magno di Palma il Giovane


Opere scultoree di nota sono la Madonna del Rosario di Giovanni Maria Morlaiter e l'Immacolata di Giovanni Marchiori.
Esiste nella chiesa una miracolosa scultura acheropita del Cristo risalente agli inizi del Seicento.[1]




Il culto di santa Lucia |


Nella chiesa di San Geremia sono conservate le spoglie mortali di una fra le più conosciute e venerate sante della cristianità, santa Lucia, vergine e martire siracusana. Il luogo è meta di pellegrinaggi di fedeli che, da ogni parte del mondo, portano la loro venerazione alla santa.


La cappella in cui troviamo l'urna contenente le spoglie della santa è stata costruita col materiale della chiesa palladiana di Santa Lucia, abbattuta nel 1861 per dar spazio alla stazione ferroviaria di Venezia che ne conserva tuttora il nome.
Le spoglie della santa sono conservate nella teca attuale dall'11 luglio 1863.


Nel 1955 l'allora Patriarca di Venezia Angelo Roncalli, futuro papa Giovanni XXIII, fece porre una maschera d'argento sul volto, per proteggerlo dalla polvere.


Il 7 novembre 1981, alcuni delinquenti trafugarono dalla chiesa il corpo di Santa Lucia, con una vera e propria azione di rapina a mano armata, chiedendone un riscatto per la sua restituzione. La reliquia fu poi recuperata dalla polizia proprio nella notte del 13 dicembre dello stesso anno, ossia nel giorno in cui ricorre la festività in onore della Santa, senza che fosse pagato alcun riscatto.


Le spoglie di santa Lucia, che per vicissitudini storiche si trovano da molti secoli a Venezia, sono fortemente reclamate dalla popolazione di Siracusa, città natale della santa, perché tornino a riposare all'interno del sepolcro dal quale furono sottratte.




Note |




  1. ^ "Chiesa dei Santi Geremia e Lucia" in Venezia insolita e segreta di Thomas Jonglez e Paola Zoffoli, Jonglez editore, 2014, pag. 254.



Bibliografia |


  • Marcello Brusegan, Le chiese di Venezia, Ed. Newton Compton 2008


Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di San Geremia


Collegamenti esterni |


  • Sito Ufficiale

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