Josef Freinademetz



































San Ujöp (Giuseppe/Josef) Freinademetz

Statue of St Joseph Freinademetz in St Joseph Chapel of Yim Tin Tsai.JPG
Josef Freinademetz in abiti cinesi
 

Religioso e missionario

 
Nascita
15 aprile 1852
Morte
28 gennaio 1908

Venerato da
Chiesa cattolica
Beatificazione 1975
Canonizzazione
5 ottobre 2003
Ricorrenza 28 gennaio

Ujöp Freinademetz noto anche come Giuseppe o Josef Freinademetz (Oies, 15 aprile 1852 – Taikia, 28 gennaio 1908) è stato un presbitero austriaco, membro della Società del Verbo Divino, fu missionario in Cina; è venerato come santo dalla Chiesa cattolica.


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«Io amo la Cina e i cinesi; voglio morire in mezzo a loro, e tra loro essere sepolto»





Indice






  • 1 Biografia


  • 2 Attività missionaria


  • 3 Il culto


  • 4 Santuario


  • 5 Note


  • 6 Pubblicazioni


  • 7 Bibliografia


  • 8 Voci correlate


  • 9 Altri progetti


  • 10 Collegamenti esterni





Biografia |




La famiglia di Josef, il padre Johann-Matthias e la madre Anna-Maria Algrang




Josef Freinademetz alla fine del 1878 a Steyl


Nato ad Oies, piccolo insediamento della Val Badia dove fu anche battezzato (Ujöp, ovvero Giuseppe in lingua ladina), in una famiglia ladina povera e molto religiosa. Egli fece la cresima nel 1854[1] e tra il 1858 e il 1862 frequento la scuola elementare ladina a Badia e tra il 1862 e il 1864 la scuola elementare tedesca a Bressanone. Tra il 1864 e il 1872 frequentò il ginnasio presso gli agostiniani di Novacella, abitando al Cassianeum presso la struttura del Seminario Minore di Bressanone.


Freinademetz studiò teologia presso il Seminario maggiore di Bressanone; fu ordinato sacerdote il 25 luglio 1875 e fece la sua prima Messa il 25 agosto;[2] gli fu poi subito affidata come cooperatore la comunità di San Martino in Badia, nella sua terra d'origine. Durante gli studi e la sua permanenza a San Martino, Freinademetz maturò la scelta di diventare missionario, oltre a insegnare anche nelle scole elementari di San Martino.
Con l'assenso del vescovo e della famiglia nell'agosto 1878 si trasferì a Steyl, nei Paesi Bassi presso la sede centrale della Società del Verbo Divino, fondata pochi anni prima da Arnold Janssen.


Il 2 marzo 1879, dopo aver ricevuto il congedo da Badia e da Steyl, Josef ricevette la croce missionaria a Roma dal Papa Leone XIII e, insieme a padre Giovanni Battista Anzer, partì alla volta della Cina. Dopo un viaggio di ben 5 settimane, arrivarono ad Hong Kong il 20 aprile 1879, dove prepararono la loro missione per i successivi 2 anni. La missione riguardava la zona di Shantung del Sud, una provincia cinese, con oltre 12 milioni di abitanti ed appena un centinaio di fedeli battezzati. Qui giunsero il 15 luglio 1881 e nel febbraio 1882 conseguì il passaporto missionario francese.



Attività missionaria |




Finestra di Martin Häusle nella chiesa parrocchiale di Liesing


Appena egli incominciava a vedere i primi frutti del suo lavoro, il vescovo lo chiamava per trasferirlo e fargli ricominciare da capo in un altro luogo. Si trattava di Puoli nel Shanlung meridionale.
Affrontò difficoltà di ogni tipo: la lingua, la differenza di cultura, la povertà e la scarsità di mezzi, la diffidenza dei cinesi verso il "diavolo straniero", l'incomprensione e la derisione per i suoi modi semplici e ingenui. Durante la sua missione, Freinademetz divenne vicario tra il 1884 e il giugno 1886 dove il 15 agosto prese i voti perpetui da parte della Società del Verbo Divino (SVD).


Josef iniziò a formare dei laici cinesi che potessero aiutarlo nel ruolo di catechisti. Scrisse anche un libro di catechismo in cinese. Iniziò a formare sacerdoti cinesi e chiese che per loro la parità con i sacerdoti occidentali.
I "suoi" cinesi, non riuscendo a pronunciare il nome originale, lo chiamavano padre Fu Shenfu[3], cioè sacerdote, padre della fortuna. Tra l'agosto 1882 e il 1900 fu il provicario dello Shanlung meridionale e nel 1890 conseguì anche il passaporto missionario tedesco. Dopo essere stato amministratore del Vicariato Apostolico (1897-1898), divenne anche il superiore provinciale della SVD.


Nel 1898 si ammalò alla laringe, oltre ad un principio di tisi, che lo costrinsero ad un periodo di riposo forzato in Giappone. Successivamente tornò nuovamente in Cina, ma non con la salute di prima.
Durante la ribellione dei boxer (1899-1901) restò presso la sua missione, rifiutando di mettersi in salvo in luoghi controllati dagli eserciti occidentali. Infatti fu nuovamente nominato tra il 1900 e il 1908 per il provicario dello Shanlung meridionale e nuovamente amministratore del Vicariato Apostolico tra il 1899-1900 e il 1904-1908.
Nel 1907, in concomitanza con un viaggio del vescovo in Europa, in cui Josef assunse l'amministrazione della diocesi, scoppiò un'epidemia di tifo, di cui anch'egli si ammalò.


Morì il 28 gennaio 1908, a Taika, attuale Dai Jia Zuang, chiedendo di essere seppellito in terra cinese con i cinesi.
Durante la "rivoluzione culturale" di Mao la sua lapide venne rimossa e distrutta, ma ora è stata ricomposta e ricollocata al suo posto, dove è ancora oggetto di devozione.



Il culto |


Tra il 1936 e il 1938 iniziò il processo informativo diocesano per la beatificazione a Yenchowfu (in Cina) e a Bressanone, ne conseguì il 22 giugno 1951 l'inizio del processo apostolico. Il 16 marzo 1970 venne dichiarato venerabile per l'eroicità delle sue virtù.
L'8 agosto 1974 papa Paolo VI firmò il decreto di beatificazione e lo proclamò beato nel 1975. Solamente il 16 febbraio 1987 vi fu la presentazione di una guarigione, da parte di una giovane giapponese in visita della canonizzazione.
Da qui, il 20 dicembre papa Giovanni Paolo II firma il decreto della canonizzazione e dopo aver fissato il 7 marzo 2003 la data di canonizzazione, il 5 ottobre 2003 padre Josef Freinademetz fu proclamato santo.



Santuario |




La casa natale del santo


Nel 1995 accanto alla casa natale in val Badia è stata edificata una chiesetta dedicata al santo.


La sua casa natale di Oies oggi è diventata una meta per molti pellegrini ed ospita diverse reliquie, indumenti della sua Cina e alcune sue lettere. Al piano inferiore si trova invece una cappella, nella quale quotidianamente si celebra la Santa Messa. Il 5 agosto 2008 anche Papa Benedetto XVI si è recato da Bressanone a Oies in pellegrinaggio, da dove ha lanciato un messaggio di apertura al Vangelo alla Cina.[4]


A Millan, presso Bressanone, gli è stata dedicata la nuova chiesa parrocchiale. Nel Duomo di Bressanone invece è stata affissa una lapide raffigurante il Santo in abiti cinesi con il Vangelo e la croce in mano. In molte altre chiese dell'Alto Adige sono invece recentemente apparse statue che lo raffigurano.



Note |




Una rappresentazione di Freinademetz presso la chiesa di Millan




  1. ^ Freinademetz


  2. ^ In occasione della sua prima messa Declara gli dedicò una poesia inlingua ladina


  3. ^ Udo Haltermann, Fu Shenfu, un cinese del Tirolo. Profilo biografico del beato Josef Freinademetz SVD primo missionario verbita in Cina, Bologna EMI, 1985


  4. ^ Il Papa oggi pomeriggio in Val Badia per rendere omaggio a San Giuseppe Freinademetz, missionario in terra cinese. Il commento di padre Federico Lombardi



Pubblicazioni |



  • Joseph Freinademetz, Sanctissimum Novae Legis Sacrificium, 1.ed., Verl. der kath. Mission, Yenchowfu (China) 1915, VII + 161 pp. 2.ed. Typographia Apostolica Domus Missionum ad S. Michaelem: Steyl 1948, VIII + 141 pp.

  • Jakob Reuter, Die Predigten von Joseph Freinademetz vor seiner Ausreise nach China, Apud Collegium Verbi Divini: Romae 1970, 84 pp.

  • Josef Freinademetz SVD, Berichte aus der China-Mission, (ordensintern als Analecta SVD 27, 1973) Apud Collegium Verbi Divini, Romae 1974, 171 pp.

  • José Freinademetz, Relatos de la mision en China, Editorial Verbo Divino, Estella (Navarra) 1976, 219 pp., ISBN 84-7151-199-1.

  • Joseph Freinademetz, Über den Geist der Societas Verbi Divini, (Analecta SVD 40) Romae 1977, 91 pp.

  • Joseph Freinademetz, The Most Holy Sacrifice of the New Covenant, translated by Stan Plutz SVD, Tagaytay/Philippines 1980, 2. ed. 1986, 146 pp.

  • Josef Freinademetz, Briefe an die Heimat, Sekretariat Josef Freinademetz: Abtei (BZ) 2009, 199 pp.



Bibliografia |



  • Giovanni Baur, Il Servo di Dio P. Giuseppe Freinademetz, Casa Missionaria del Verbo Divino, Varone 1942.

  • (EN) John Fleckner, Father Freinademetz. Requirements in a missionary, in: Verbum S.V.D. 4:4 (1962), 403-414.

  • Giacomo Reuter SVD, Giuseppe Freinademetz. Un Figlio delle Dolomiti Apostolo di Cristo nel lontano Oriente. Bologna [1975], 77 pp.

  • G. Reuter, Modello e intercessore presso Dio. Letture e preghiere per una Novena in onore del beato Giuseppe Freinademetz, Missionari Verbiti: Bolzano 1975, 32 pp.

  • Divo Barsotti, Giuseppe Freinademetz dalle sue lettere. Profili spirituale di un grande Missionario, Missionari Verbiti: Bolzano 1976, 61 pp.

  • Fritz Bornemann, Giuseppe Freinademetz. Missionario Verbita in Cina : 1852-1908. EMI; Bologna 1980, 394 pp., ISBN 978-88-307-9807-6

  • Udo Haltermann, Fu Shenfu, un cinese del Tirolo. Profilo biografico del beato Josef Freinademetz SVD primo missionario verbita in Cina, Bologna EMI, 1985


  • Novena in onore del B. Giuseppe Freinademetz, a cura di P. Giacomo Reuter (Traduzione di P. Luigi Pertoldi), Missionari Verbiti: Varone 1987, 32 pp.

  • G. Raffo SJ, La Cina ha il primo Santo non martire. Giuseppe Freinademetz, missionario verbita. In: Civiltà Cattolica 2003, III, 371-382.

  • P. Sessolo, I Missionari Verbiti, Varone 2003, 126 pp. (95-108 su J. F.)

  • S. Hollweck, 'Giuseppe Freinademetz. Una vita al servizio della missione in Cina. Roma 2003, 48 pp.

  • Sepp Hollweck, Il cinese dal Tirolo: padre Giuseppe Freinademetz: 1852-1908, Bolzano, Athesia, 2003, 144 pp., ISBN 88-8266-266-7

  • Gelmi Josef, Il santo Giuseppe Freinademetz SVD (1852-1908), Weger, 2004, ISBN 978-88-85831-99-5

  • P. Irsara (ed.), Lettere di un santo – Giuseppe Freinademetz. Bolzano 2003, 96 pp.

  • Vari autori, Josef Freinademetz (1852-1908). L'Osservatore Romano (Supplemento), 5.10.2003, pp.12-16

  • Divo Barsotti, Il Beato Giuseppe Freinademetz dalle sue Lettere. Profilo Spirituale di un grande Missionario. Bolzano 2003, 80 p.

  • Lothar Janek (a cura di), Beati voi. Novena a San Giuseppe Freinademetz alla luce delle Beatitudine, Casa Natale G. Freinademetz: Badia (BZ), 2003, 36 pp.

  • W. Egger, “Mistero della Fede”. Breve spiegazione della Santa Messa e spunti di meditazione tratti da “Sanctissimum Novae Legis Sacrificium” di P. Giuseppe Freinademetz SVD. (prima ed. Roma : Città Nuova, 1987) Amorth: Trento 2004, 112 pp.

  • (EN) Richard Hartwich, SVD (ed.), Arnold Janssen and Joseph Freinademetz. Correspondence between two saints (1904-1907), (Analecta SVD - 97), Apud Collegium Verbi Divini: Romae 2008, 287 pp.


  • San Giuseppe Freinademetz, Sacerdote, in: Messa e Liturgia delle ore. Proprio della Società del Verbo Divino, Pubblicazioni del Generalato SVD: Roma 2009, 192 pp., pp. 55-82.

  • (EN) Paul B. Steffen, Witness and Holiness, the Heart of the Life of Saint Joseph Freinademetz of Shandong, in: Studia Missionalia 61 (Roma 2012) 257-392, ISBN 978-88-7839-225-0.



Voci correlate |



  • Santuario di Santa Croce, a Badia


Altri progetti |



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Collegamenti esterni |



  • La casa natale di San Giuseppe Freinademetz, Oies, su freinademetz.it.

  • San Giuseppe Freinademetz, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it.

  • Vaticano, su vatican.va.

  • Su Cesnur, San Giuseppe Freinademetz: Il montanaro che voleva convertire la Cina, su cesnur.org.

  • Agenzia Fides, La cattedrale dell'Immacolata Concezione di Pechino ricorda i 100 anni dalla morte del missionario verbita San Giuseppe Freinademtez .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
    [collegamento interrotto], su fides.org.


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