Italia settentrionale




























Italia settentrionale

Italy North location map.svg


Stati

Italia Italia

Territorio

Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d'Aosta e Veneto

Superficie
120 260 km²

Abitanti
27 740 984[1] (31 dicembre 2016)

Densità
230,67 ab./km²

Italia settentrionale.svg




Alpi italiane


Coi termini Italia settentrionale, Settentrione, Alta Italia o Alt'Italia, Nord Italia o Norditalia, o semplicemente Nord, s'intende comunemente una regione geografica composta dall'insieme delle regioni italiane più a nord del paese. Geograficamente comprende la parte continentale della Repubblica italiana.


Queste regioni sono: Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d'Aosta e Veneto. Esse ospitano circa il 46% della popolazione italiana, e producono il 59,4% del prodotto interno lordo nazionale.


A sua volta l'Italia settentrionale si divide geograficamente e statisticamente nelle regioni NUTS 1:




  • Italia nord-occidentale o Nord-Ovest, comprendente Lombardia, Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta;


  • Italia nord-orientale o Nord-Est, comprendente Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige e Veneto.




Indice






  • 1 Geografia


  • 2 Storia


    • 2.1 Antichità e Alto Medio Evo


    • 2.2 Medioevo e Rinascimento


    • 2.3 Storia Moderna




  • 3 Demografia


    • 3.1 Regioni


    • 3.2 Comuni più popolosi




  • 4 Economia


  • 5 Note


  • 6 Voci correlate


  • 7 Altri progetti


  • 8 Collegamenti esterni





Geografia |


La regione è delimitata dalle Alpi a nord e a ovest , e dall'Appennino settentrionale a sud. Comprende anche alcuni territori sul versante meridionale dell'Appennino (parte della Liguria sul versante ligure-tirrenico).Confina a ovest con la Francia tramite le Alpi occidentali, a nord con Svizzera e Austria mediante le Alpi centrali, a est con la Slovenia e a sud con la Toscana, le Marche e il piccolo Stato di San Marino. L'Italia settentrionale è bagnata dal mar Ligure e dal mare Adriatico, su di essa si estende la pianura padana ed è attraversata dal fiume Po. Il Settentrione include regioni altamente industrializzate e ad alta vocazione turistica. Culturalmente e linguisticamente l'Italia settentrionale include anche le province di Pesaro-Urbino e di Massa-Carrara, oltre che parte delle province di Firenze, Arezzo, Perugia e Ancona.



Storia |



Antichità e Alto Medio Evo |




I popoli antichi del Nord Italia, con le celti in colore blu.


Durante i secoli precedenti la romanizzazione l'Italia settentrionale era abitata da diversi popoli tra cui i Liguri, i Veneti, dediti al commercio di ambra e l'allevamento di cavalli, gli Etruschi, che avevano colonizzato il Nord Italia espandendosi dalla Toscana, fondarono la città di Bologna e diffusero l'utilizzo della scrittura; Successivamente, a partire dal quinto secolo AC, l'area vide l'espansione di tribù galliche. Questi popoli fondarono diverse città come Torino e Milano ed estesero la loro presenza dalle Alpi fino al mar Adriatico. Il loro sviluppo venne fermato dall'espansione romana nella Pianura Padana a partire dal terzo secolo AC. Dopo secoli di lotta, nel 194 a.C. l'intera area di ciò che oggi è il Nord Italia divenne una provincia romana con il nome di Gallia Cisalpina (Gallia, da questo lato, rispetto a Roma, delle Alpi).
La cultura e la lingua dei Romani soppiantò le precedenti civiltà e il Nord Italia divenne una delle più ricche e sviluppate aree dell'Impero d'Occidente e si vide la costruzione in una vasta rete di strade e lo sviluppo di agricoltura e di commercio.




La migrazione dei Longobardi verso il Nord Italia


Nella tarda antichità il ruolo strategico del Nord Italia è sottolineata dal trasferimento della capitale dell'Impero d'Occidente da Roma a Mediolanum nel 286 e successviamente a Ravenna dal 402 fino al collasso dell'impero nel 476.
Dopo la caduta dell'Impero d'occidente il Nord Italia patì duramente la distruzione portata dalle Guerre Gotiche tra i popoli germanici e l'Impero Bizantino. Nel 570 i Longobardi, un popolo germanico, entrò nel Nord Italia attraverso il Friuli e fondarono un duraturo regno, con capitale Pavia, che diede il nome all'intero Nord Italia durante il Medioevo e alla moderna Regione Lombardia. Dopo le prime difficoltà le relazione tra i Longobardi e i latini migliorarono e la lingua e la cultura longobarda si assimilarono con quella latina preesistente, come è evidente dai numerosi nomi, parole e leggi affermatisi in quel periodo. Il regno longobardo terminò nel 774 quando il re dei Franchi Carlomagno conquistò Pavia, depose Desiderio, l'ultimo re dei Longobardi, e annesse il Regno Longobardo cambiando il nome in Regno d'Italia. I duchi longobardi vennero sostituiti da conti, vescovi e marchesi di origine franca.



Medioevo e Rinascimento |




Città facenti parte della prima e della seconda Lega Lombarda


Nel decimo secolo il Nord Italia era formalmente sotto il dominio del Sacro Romano Impero ma, nei fatti, era diviso in numerose città-stato autonome: i comuni e le repubbliche marinare.
L'undicesimo secolo segnò una significativa esplosione dell'economia del Nord Italia a causa del miglioramento del commercio e delle innovazioni agricole. Il fiorire della cultura portò alla fondazione di numerose università tra cui l'Università di Bologna, la più antica d'Europa. La crescente ricchezza delle città-stato diede loro la possibilità di sfidare il tradizionale potere feudale, rappresentato dagli imperatori tedeschi e dai loro vassalli. Questo processo portò alla creazione di diverse Leghe Lombarde formate da diverse città del Nord che sconfissero gli imperatori della dinastia Hohenstaufen: Federico I nella Battaglia di Legnano e suo nipote Federico II nella Battaglia di Parma diventando, nei fatti, indipendenti dagli imperatori tedeschi.
Le leghe fallirono nello svilupparsi da alleanze militari a confederazioni durevoli e successivamente, all'interno delle varie città-stato, avvenne un processo di consolidamento; la maggior parte di esse divennero signorie governate da potenti dinastie come i Della Scala di Verona o i Visconti di Milano e conquistarono le città vicine rischiando di unificare l'intero Nord Italia sotto un singolo stato.




Il Nord Italia dopo la Pace di Lodi


Un equilibrio di potere venne infine raggiunto nel 1454 con la Pace di Lodi e il Nord Italia finì diviso tra un piccolo numero di stati regionali, di cui i più potenti erano i ducati di Savoia, Milano, Mantova, Ferrara e le Repubbliche di Genova e di Venezia che nel frattempo aveva esteso la sua influenza nella terraferma a partire dal quattordicesimo secolo.


Nel quindicesimo secolo il Nord Italia divenne uno dei centri del Rinascimento la cui cultura e produzione artistica erano tenute in alta considerazione. La classe imprenditoriale dei comuni estese i suoi commerci e le sue attività a nord delle Alpi e i "Lombardi", i mercanti e banchieri del Nord Italia, erano presenti in tutta Europa. Le Guerre d'Italia, tra il 1494 e il 1559, posero fine al Rinascimento nel Nord Italia e portarono la regione a essere contesa tra la Francia e gli Asburgo di Spagna e Austria. Dopo le Guerre il Nord Italia cadde sotto il controllo diretto o indiretto della Spagna. Allo stesso tempo il controllo dell'Impero Ottomano del Mediterraneo e la scoperta di nuove rotte oceaniche per l'Asia e le Americhe portarono al lento declino della Repubblica di Venezia. Pestilenze come quella del 1628/1630, e il generale declino dell'economia della penisola tra il sedicesimo e diciassettesimo secolo interruppero qualsiasi ulteriore sviluppo del Nord Italia. L'unico stato in buona salute fu il Ducato di Savoia che, grazie a vittorie militari e diplomatiche nel 1720 divenne noto come Regno di Sardegna e portò Torino al rango di grande capitale europea.


de



Storia Moderna |




La corona ferrea, usata da Napoleone per simboleggiare la sua autorità sul Nord Italia


Dopo la Rivoluzione Francese nel tardo diciottesimo secolo il Nord Italia fu conquistato dalle armate francesi, molte repubbliche vassalle vennero create da Napoleone e nel 1805 un nuovo Regno d'Italia, composto di tutto il Nord Italia con l'eccezione del Piemonte direttamente annesso alla Francia, venne istituito con Milano come capitale e Napoleone come capo di stato. Al Congresso di Vienna il Regno di Sardegna venne ristabilito ed espanso con l'annessione della Repubblica di Genova. Il resto del Nord Italia divenne soggetto al dominio austriaco, diretto come nel caso del Regno Lombardo-Veneto o indiretto come nei ducati di Ducato di Parma e di Ducato di Modena. Bologna e la Romagna vennero dati allo Stato Pontificio.
Il governo imperiale austriaco si rivelò impopolare a cause delle sue politiche reazionarie e il Nord Italia divenne il centro intellettuale del processo di unificazione italiana. In particolare il piemontese Regno di Sardegna fu lo stato che realizzo l'unificazione della penisola tra il 1859 e il 1861. Dopo aver sconfitto gli austriaci nel Prima guerra d'indipendenza e aver annesso il Nord Italia il nuovo stato lanciò diverse campagne per conquistare il Sud e il Centro Italia.





Partigiani antifascisti nelle strade di Bologna dopo l'insurrezione generale dell'aprile 1945


Dopo l'unificazione italiana la capitale venne trasferita da Torino a Roma e l'importanza amministrativa e istituzionale del Nord Italia venne profondamente ridotta. Tuttavia, a partire dal tardo diciannovesimo secolo e in particolare negli anni cinquanta e sessanta del ventesimo secolo il Nord Italia, soprattutto le città di Torino, Genova e Milano, divenne il più importante centro nell'industrializzazione italiana affermando il proprio ruolo come area più ricca e industrializzata del paese. Tra il 1943 e il 1945, durante la Seconda Guerra Mondiale, il Nord Italia fu controllato da Repubblica Sociale Italiana e il principale teatro della guerriglia condotta dai partigiani antifascisti. Tra il 19 e il 25 aprile 1945 le città del Nord Italia incominciarono un'insurrezione contro le forze nazi-fasciste che portarono alla liberazione del Nord Italia da parte delle forze Alleate. Le differenze economiche tra il Nord Italia e il resto del paese, insieme con la breve storia dell'Italia come unica nazione, ha portato alla fine del ventesimo secolo all'emergere del nazionalismo padano che, promosso dalla Lega Nord, invoca una maggiore autonomia, o una totale indipendentenza della Padania, il nome scelto per indicare il Nord Italia.



Demografia |


La popolazione residente nell'Italia settentrionale ammonta a 27 740 984 abitanti[1] suddivisa come segue:




  • Italia nord-occidentale: 16 103 882


  • Italia nord-orientale: 11 637 102



Regioni |
















































Regione Capoluogo Abitanti

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

Bologna-Stemma.png Bologna
4 448 841

Friuli-Venezia Giulia Friuli-Venezia Giulia

Trieste-Stemma.png Trieste
1 217 872

Liguria Liguria

Provincia di Genova-Stemma.svg Genova
1 565 307

Lombardia Lombardia

Milano-Stemma.png Milano
10 019 166

Piemonte Piemonte

Torino-Stemma.png Torino
4 392 526

Trentino-Alto Adige Trentino-Alto Adige

Trento-Stemma.png Trento
1 062 860

Valle d'Aosta Valle d'Aosta

Aosta-Stemma.png Aosta
126 883

Veneto Veneto

Venezia-Stemma.png Venezia
4 907 529


Comuni più popolosi |


Di seguito si riporta l'elenco della popolazione residente nei comuni con più di 50.000 abitanti[1].



































































































































































































































































































































































































# Comune Regione Provincia Abitanti Note
1
CoA Città di Milano.svg Milano

Lombardia Lombardia

Milano Milano
1 351 562
2
Turin coat of arms.svg Torino

Piemonte Piemonte

Torino Torino
886 837
3
Provincia di Genova-Stemma.svg Genova

Liguria Liguria

Genova Genova
583 601
4
Bologna-Stemma.png Bologna

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

Bologna Bologna
388 367
5
Venezia-Stemma.png Venezia

Veneto Veneto

Venezia Venezia
261 905
6
Verona-Stemma.svg Verona

Veneto Veneto

Verona Verona
257 353
7
Padova-Stemma.png Padova

Veneto Veneto

Padova Padova
209 829
8
Trieste-Stemma.png Trieste

Friuli-Venezia Giulia Friuli-Venezia Giulia

Trieste Trieste
204 234
9
Brescia-Stemma.svg Brescia

Lombardia Lombardia

Brescia Brescia
196 670
10
Coat of arms of Parma.svg Parma

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

Parma Parma
194 417
11
Modena-Stemma.png Modena

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

Modena Modena
184 727
12
Reggio Emilia-Stemma.png Reggio nell'Emilia

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

Reggio Emilia Reggio Emilia
171 491
13
Ravenna-Stemma.png Ravenna

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

Ravenna Ravenna
159 057
14
Rimini-Stemma.png Rimini

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

Rimini Rimini
148 908
15
Ferrara-Stemma.png Ferrara

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

Ferrara Ferrara
132 009
16
Monza-Stemma.png Monza

Lombardia Lombardia

Monza e Brianza Monza e Brianza
122 955
17
Bergamo-Stemma.png Bergamo

Lombardia Lombardia

Bergamo Bergamo
120 287
18
Forlì-Stemma.png Forlì

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

Forlì-Cesena Forlì-Cesena
117 946
19
Trento-Stemma.png Trento

Trentino-Alto Adige Trentino-Alto Adige

Trento Trento
117 417
20
Vicenza-Stemma.png Vicenza

Veneto Veneto

Vicenza Vicenza
112 198
21
Bolzano-Stemma.png Bolzano

Trentino-Alto Adige Trentino-Alto Adige

Bolzano Bolzano
106 951
22
Piacenza-Stemma.png Piacenza

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

Piacenza Piacenza
102 355
23
Novara-Stemma.png Novara

Piemonte Piemonte

Novara Novara
104 284
24
Udine-Stemma.png Udine

Friuli-Venezia Giulia Friuli-Venezia Giulia

Udine Udine
99 341
25
Cesena-Stemma.png Cesena

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

Forlì-Cesena Forlì-Cesena
96 589
26
Alessandria-Stemma.png Alessandria

Piemonte Piemonte

Alessandria Alessandria
93 839
27
La Spezia-Stemma.png La Spezia

Liguria Liguria

La Spezia La Spezia
93 678
28
Como-Stemma.png Como

Lombardia Lombardia

Como Como
84 326
29
Treviso-Stemma.svg Treviso

Veneto Veneto

Treviso Treviso
83 950
30
Busto Arsizio-Stemma.png Busto Arsizio

Lombardia Lombardia

Varese Varese
83 340
31
Sesto San Giovanni-Stemma.png Sesto San Giovanni

Lombardia Lombardia

Milano Milano
81 822
32
Varese-Stemma.png Varese

Lombardia Lombardia

Varese Varese
80 694
33
Asti-Stemma.png Asti

Piemonte Piemonte

Asti Asti
76 164
34
Cinisello Balsamo-Stemma.png Cinisello Balsamo

Lombardia Lombardia

Milano Milano
75 659
35
Cremona-Stemma.png Cremona

Lombardia Lombardia

Cremona Cremona
71 924
36
CoA ex Comune di Ceneda.svg Pavia

Lombardia Lombardia

Pavia Pavia
72 612
37
Carpi-Stemma.png Carpi

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

Modena Modena
71 060
38
Imola-Stemma.png Imola

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

Bologna Bologna
69 951
39
Vigevano-Stemma.png Vigevano

Lombardia Lombardia

Pavia Pavia
63 505
40
Savona-Stemma.png Savona

Liguria Liguria

Savona Savona
61 057
41
Legnano-Stemma.png Legnano

Lombardia Lombardia

Milano Milano
60 259
42
Faenza-Stemma.png Faenza

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

Ravenna Ravenna
58 836
43
Moncalieri-Stemma.png Moncalieri

Piemonte Piemonte

Torino Torino
57 530
44
Cuneo-Stemma.png Cuneo

Piemonte Piemonte

Cuneo Cuneo
56 124
45
Sanremo-Stemma.png Sanremo

Liguria Liguria

Imperia Imperia
54 824
46
Gallarate-Stemma.png Gallarate

Lombardia Lombardia

Varese Varese
53 145
47
Pordenone-Stemma.png Pordenone

Friuli-Venezia Giulia Friuli-Venezia Giulia

Pordenone Pordenone
51 139


Economia |


L'economia dell'Italia settentrionale contribuisce in modo considerevole al prodotto interno lordo nazionale. Essa, dall'Unità d'Italia e con la formazione del "Triangolo Industriale" Milano, Torino e Genova, ha una grande importanza per l'economia della penisola. Tra le regioni che compongono il settentrione spicca (per economia e servizi) la Lombardia, che contribuisce per circa 1/5 al PIL nazionale. Altre realtà economiche di rilievo sono l'Emilia Romagna (con un'economia in forte crescita trainata dall'export) che risulta seconda in Italia per potenza economica dopo la Lombardia e prima nel settore agricolo, il Veneto, grande polo manufatturiero e infrastrutturale, il Trentino-Alto Adige e la Valle d'Aosta (ai primi posti in Italia per PIL procapite).



Note |




  1. ^ abc Dato Istat al 31 dicembre 2016



Voci correlate |



  • Gruppi di regioni d'Italia

  • NUTS:IT

  • NUTS

  • Regioni d'Italia

  • Pianura Padana

  • Questione settentrionale



Altri progetti |



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Collegamenti esterni |



  • Sito ufficiale dell'Istat, su istat.it.

  • Demo-Istat, su demo.istat.it.


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