Trazione integrale
Si definisce trazione integrale la ripartizione della coppia motrice di un veicolo a motore su tutte le ruote di cui è dotato.
Nel caso di veicoli a quattro ruote, questi vengono denominati gergalmente quattro per quattro (4×4) o indicati con le sigle inglesi 4WD (four-wheel drive) oppure AWD (all-wheel drive).
Indice
1 Uso
2 Caratteristiche
3 Inserimento e controllo
4 Denominazioni
5 Definizioni commerciali
6 Note
7 Voci correlate
8 Altri progetti
9 Collegamenti esterni
Uso |
Usualmente viene impiegata per agevolare la percorrenza di fondi sconnessi, a forte pendenza o a scarsa aderenza e permettere così di poter proseguire con la marcia, altre applicazioni invece hanno un compito di trasferire l'eccessiva potenza del mezzo a un numero maggiore di ruote per evitare un eccessivo slittamento delle stesse.
Ovviamente la denominazione 4×4 è quella utilizzata per i più diffusi veicoli a quattro ruote ma esistono anche le trazioni integrali n×n per veicoli a n ruote. Ad esempio, l'Iveco ACTL (AutoCarro Tattico Logistico), un autocarro militare per il trasporto dei materiali è disponibile dal 2000 come carro porta container nella versione 8×8 (trazione integrale a otto ruote motrici). L'Iveco Puma è un mezzo militare per il trasporto truppe esistente in due versioni 4×4 o 6×6.
L'applicazione meno conosciuta è quella nelle motociclette, in quanto oltre ad essere di difficile applicazione, ne sono stati sviluppati pochi modelli e kit, anche se la prima applicazione si ha nel 1958 ed è stata utilizzata da pompieri, guardie forestali ed esercito, inizialmente tutte le applicazioni motociclistiche hanno riguardato esclusivamente mezzi da fuoristrada, ma nel terzo millennio è stato realizzato anche per una moto sportiva,[1][2][3] mentre il primo esempio di mezzo a due ruote omologato anche per uso stradale è la Tarus 2x2 del 2014, la quale nella versione omologata per uso stradale utilizza i copertoni per ATV, mentre per uso privato pneumatici gonfiabili (simile a canotti).[4]
Caratteristiche |
La trazione integrale può essere:[5]
Differenziale sistemi basati sui differenti tipi e numero di differenziali
Inoltre possono in alcuni casi essere muniti di blocco-differenziale ai differenti assi, in modo da controllare maggiormente la trasmissione.
Part Time o 4WD-Low o 4L: si ha la trazione su un solo asse e quando richiesto, la trazione viene trasmessa al secondo asse e differenziale in modo diretto (senza un differenziale tra i due), questa caratteristica induce a creare sforzi tra i due assi mentre si esegue una curva, il che la rende indicata solo in caso di suoli a bassa aderenza.
Full Time o 4WD-High o 4H: la trazione è permanente su tutte le ruote, ma tra i due assi è presente un differenziale che evita la formazioni di sforzi tra i due assi, inoltre nella maggior parte dei casi permette di bloccare il differenziale centrale e funzionare come un part-time con la funzione 4×4 inserita.
Misto: un esempio è il sistema "Super Select" della Mitsubishi Pajero, dove è possibile avere sia un sistema "part time" quindi solo due ruote motrice, sia il "full time" con le quattro ruote motrici e differenziale centrale, questo non esclude la possibilità del blocco differenziale centrale.[6][7]
A Frizione si tratta di un sistema che trasmette la trazione ad un asse, mentre il secondo asse viene azionato direttamente dal motore attraverso un sistema a frizione.
Idraulico la trasmissione avviene permanentemente su un asse, mentre con un sistema idraulico a pompa e girante si ha la trasmissione sul secondo asse in modo costante e limitato.
Inserimento e controllo |
Il controllo della trazione integrale può essere attuato anche grazie alla possibilità del bloccaggio del differenziale, infatti nel caso di una trazione integrale "full time" con tutti i differenziali sbloccati la perdita dell'aderenza di una ruota fa perdere trazione, mentre nel caso di trazione integrale, ma con blocco del differenziale centrale o trazione integrale (attivata) dei sistemi "part time" la trazione viene persa nel caso una ruota anteriore e una ruota posteriore non hanno aderenza o non c'è trazione su tre ruote di quattro, per ovviare a questo a seconda delle circostanze è necessario utilizzare anche il blocco del differenziale posteriore o anteriore.[8]
L'inserimento della trazione integrale e dei eventuali blocchi dei differenziali può avvenire in vari modi e può essere:
- Deciso dal conducente;
si può agire su comandi meccanici (tipicamente una seconda leva del cambio) oppure su comandi elettrici che, con opportuni attuatori, agiscono sul ripartitore. - Autonomo (slittamento controllato);
con la perdita di trazione su un asse il sistema autoregolante/autobloccante limita lo slittamento fino ad arrivare al bloccaggio e permettere un trasferimento della trazione in modo graduale. - Demandato all'elettronica di bordo;
la perdita di aderenza delle due ruote che normalmente sono in trazione, viene rilevata da sensori che fanno decidere alla centralina elettronica di inserire la trazione su tutte e quattro le ruote.
Sono dotati di trazione full time (permanente) o part time (inseribile), molteplici tipologie di autoveicoli da strada e fuoristrada, economici o di lusso.
Denominazioni |
4WD (acronimo di 4 Wheels Drive ovvero trazione a 4 ruote): tradizionalmente, questa denominazione anglofona distingue i veicoli dotati di trazione sulle quattro ruote;
AWD (acronimo di All Wheels Drive ovvero tutte ruote motrici): indica i veicoli a trazione permanente o semipermanente su tutte le ruote (tod, giunto viscoso);
IWD (acronimo di Independent Wheels Drive ovvero trazione a ruote indipendenti): questa definizione è indicata quando ogni ruota fornisce trazione tipicamente da un motore indipendente, come ad esempio può accadere nelle auto elettriche;
4×4: questa classificazione è riservata propriamente a veicoli fuoristrada (camion o vetture) a quattro ruote totali, quindi che ogni ruota può essere di trazione, siano essi a trazione permanente o inseribile;
volgarmente tra i non addetti ai lavori si afferma un uso promiscuo delle denominazioni, soprattutto in concomitanza con l'allargamento del mercato per effetto dell'avvento degli SUV.
Definizioni commerciali |
Diverse case automobilistiche hanno utilizzato e/o utilizzano tuttora un proprio epìteto commerciale per indicare i propri veicoli dotati di trazione sulle quattro ruote. Tra questi si elencano:
Alfa Romeo: Q4
Audi: quattro
BMW: xDrive
Ferrari: 4RM
FIAT e Opel: 4×4
Ford: 4WD
Lancia: Integrale
Mercedes-Benz: 4Matic
Mini: ALL4
Mitsubishi: Super Select (Mitsubishi Pajero)
Porsche: 4
Saab: Xwd
Subaru: Symmetrical AWD
- "2-TRAC System", sviluppato dalla KTM e Yamaha per le motociclette da fuoristrada
Volkswagen: Syncro e 4motion
Volvo e Mazda: AWD
Note |
^ MOTO A TRAZIONE INTEGRALE, ORA ANCHE UNA SPORTIVA
^ .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
Moto 2WD[collegamento interrotto]
^ I soldati americani guideranno moto a trazione integrale
^ Tarus 2×2: moto russa smontabile a trazione integrale VIDEO
^ Tipi di veicoli a trazione integrale Archiviato il 5 novembre 2013 in Internet Archive.
^ SUPER SELECT Archiviato il 21 febbraio 2014 in Internet Archive.
^ manuale Mitsubishi Pajero
^ Differenziali & Trazione
Voci correlate |
- Trazione motrice
- Trazione anteriore
- Trazione posteriore
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
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Collegamenti esterni |
- Formula 1 a trazione integrale, su autoruote4x4.com.