Serie A1 (pallanuoto femminile)
Serie A1 | |
---|---|
Sport | Pallanuoto |
Tipo | Club |
Federazione | FIN |
Paese | Italia |
Titolo | Campione d'Italia |
Partecipanti | 10 |
Retrocessione in | Serie A2 |
Sito Internet | [1] |
Storia | |
Fondazione | 1985 |
Detentore | Plebiscito PD |
Record vittorie | Orizzonte CT (19) |
Ultima edizione | 2017-18 |
Edizione in corso | 2018-19 |
Prossima edizione | 2019-20 |
Trofeo o riconoscimento | |
La Serie A1 è la massima divisione del campionato italiano femminile di pallanuoto, organizzato dalla Federazione Italiana Nuoto (FIN).
Indice
1 Formula
1.1 Regular season
1.2 Play-off
1.2.1 Quarti di finale
1.2.2 Semifinali
1.2.3 Finale
1.3 Formula del campionato 2011-2012
2 Storia
3 Organico 2018-19
4 Albo d'oro
5 Note
Formula |
Regular season |
La prima fase del torneo, la cosiddetta regular season, consta di un girone all'italiana che vede le 10 squadre partecipanti al campionato di Serie A1 affrontarsi a turno nel girone di andata e in quello di ritorno, per un totale di 18 partite per squadra. Per ogni partita vengono assegnati 3 punti alla squadra vincente e 0 a quella perdente. In caso di pareggio, ciascuna delle due squadre somma un punto. Alla fine di questa fase, le ultime due squadre classificate retrocedono direttamente in Serie A2.
Play-off |
La fase dei play-off vede in scena le prime 6 squadre della regular season. I play-off si dividono in quarti di finale, semifinali e finale.
Quarti di finale |
Gli accoppiamenti dei quarti di finale vengono decisi in base alla classifica della regular season. La prima affronta l'ottava, la seconda affronta la settima, la terza si scontra con la sesta ed infine quarta e quinta si danno battaglia in quello che, teoricamente, dovrebbe essere il quarto di finale più equilibrato.
I quarti di finale si giocano al meglio delle 2 partite su 3. Significa che fra le due contendenti la prima a sconfiggere 2 volte l'avversario per un massimo di 3 partite passa il turno (2-0 o 2-1).
La prima e l'eventuale terza partita si giocano in casa della squadra meglio classificata durante la regular season.
Semifinali |
Partecipano alle semifinali le squadre vincitrici dei quarti di finale. Anche le semifinali si giocano al meglio delle 2 partite su 3.
Finale |
La finale vedrà scontrarsi le due squadre vincitrici delle semifinali. Essa si svolgerà al meglio delle 3 partite su 5, quindi la prima squadra a sconfiggere 3 volte l'avversaria su 5 incontri disponibili, si laureerà Campione d'Italia.
La prima, la terza e l'eventuale quinta partita si giocheranno in casa della squadra con il miglior piazzamento in classifica durante la regular season.
Formula del campionato 2011-2012 |
A causa della rinuncia da parte di Nervi e Palermo, la FIN ha deliberato[1] la riduzione del numero delle squadre partecipanti a 10, per un totale di 18 giornate nella Regular Season. In luogo dei play-off verrà disputata una Final Four tra le prime quattro classificate della Regular Season, in sede da stabilirsi.
Storia |
La prima stagione della massima serie femminile fu quella del 1985, vinta dal Volturno di Santa Maria Capua Vetere; la squadra casertana iniziò così ad imporre il proprio dominio sul campionato, che durò fino al 1991, vincendo sette titoli su sette. Nel 1992 fu l'Orizzonte Catania ad interrompere la serie di affermazioni del Volturno. Come le sammaritane, anche le siciliane imposero un lungo dominio sulla massima divisione, che durò sino al 2011, con un'unica interruzione: la vittoria del titolo nel 2007 da parte della Fiorentina Waterpolo. Le ultime tre edizioni hanno visto il trionfo di tre compagini liguri: il Pro Recco, il Rapallo e l'Imperia. Nel 2014-15, nel 2015-16 e nel 2016-17 ha visto il trionfo del Plebiscito Padova.
Organico 2018-19 |
Bogliasco
C.S.S. Verona
Florentia
F&D H2O Velletri
NC Milano
Orizzonte CT
Plebiscito PD
Rapallo
SIS Roma
Torre Del Grifo
Albo d'oro |
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Squadra | Scudetti |
Orizzonte CT | 19 |
Volturno | 7 |
Plebiscito PD | 4 |
Fiorentina | 1 |
Pro Recco | 1 |
Rapallo | 1 |
Imperia | 1 |
Note |
^ FEDERAZIONE - Federazione Italiana Nuoto Archiviato il 28 gennaio 2012 in Internet Archive.
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