Nazionale di calcio della Francia
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Campione del mondo in carica | |||
Uniformi di gara
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Sport | Calcio | ||
Federazione | FFF Fédération Française de Football | ||
Confederazione | UEFA | ||
Codice FIFA | FRA | ||
Soprannome | Les Bleus | ||
Selezionatore | Didier Deschamps | ||
Record presenze | Lilian Thuram (142) | ||
Capocannoniere | Thierry Henry (51) | ||
Ranking FIFA | 2° (25 ottobre 2018) | ||
Sponsor tecnico | Nike | ||
Esordio internazionale | |||
Belgio 3 - 3 Francia Bruxelles, Belgio; 1º maggio 1904 | |||
Migliore vittoria | |||
Francia 10 - 0 Azerbaigian Auxerre, Francia; 6 settembre 1995 | |||
Peggiore sconfitta | |||
Danimarca 17 - 1 Francia Londra, Regno Unito; 22 ottobre 1908 | |||
Campionato del mondo | |||
Partecipazioni | 15 (esordio: 1930) | ||
Miglior risultato | Campioni nel 1998, 2018 | ||
Campionato d'Europa | |||
Partecipazioni | 9 (esordio: 1960) | ||
Miglior risultato | Campioni nel 1984, 2000 | ||
Confederations Cup | |||
Partecipazioni | 2 (esordio: 2001) | ||
Miglior risultato | Campioni nel 2001, 2003 | ||
Torneo Olimpico | |||
Partecipazioni | 5 (esordio: 1908) | ||
Miglior risultato | Semifinali nel 1908, 1920 | ||
Nations League | |||
Partecipazioni | 1 (esordio: 2018-2019) | ||
Miglior risultato | 6° posto (nella Lega A 2018-2019) |
La nazionale di calcio della Francia (fr. Équipe de France de football) è la selezione calcistica[1] rappresentativa della Francia posta sotto l'egida della Federazione calcistica francese.
Ha vinto due campionati del mondo (Francia 1998 e Russia 2018), due campionati d'Europa (Francia 1984 e Belgio-Paesi Bassi 2000) e due Confederations Cup (Corea del Sud-Giappone 2001 e Francia 2003).
Il periodo di maggior successo della Francia è databile tra la fine degli anni 1990 e l'inizio degli anni 2000, quando ha vinto in sequenza il suo primo campionato del mondo (1998), il suo secondo campionato d'Europa (2000) e due Confederations Cup (2001 e 2003). Tra gli altri piazzamenti di rilievo la Francia vanta, ai mondiali, un secondo posto a Germania 2006, due terzi posti a Svezia 1958 e Messico 1986 e un quarto posto a Spagna 1982, mentre agli europei conta un secondo posto a Francia 2016 e ha raggiunto le semifinali a Francia 1960 e Inghilterra 1996; quella francese è, inoltre, una delle due nazionali europee, insieme a quella tedesca, ad avere vinto almeno una volta le tre maggiori competizioni internazionali (campionato europeo, mondiale e Confederations Cup), e l'unica ad aver vinto almeno due volte tutte e tre le competizioni.
Nella classifica mondiale della FIFA, istituita nell'agosto 1993, la Francia occupa il 1º posto della graduatoria,[2] posizione già occupata dal maggio 2001 al maggio 2002; il peggior posizionamento è stato il 27º posto del settembre 2010.
Indice
1 Storia
1.1 Primo cinquantennio
1.2 1950-1980
1.3 Era Platini
1.4 Crisi (1988-1994)
1.5 Generazione d'oro (1996-2006)
1.5.1 Il double Mondiale-Europeo
1.5.2 La fine del ciclo
1.6 Era Domenech (2004-2010)
1.6.1 Mondiale 2006: il secondo posto
1.6.2 Euro 2008: fallimento
1.6.3 Mondiale 2010: altro fallimento
1.7 Da Blanc a Deschamps
1.7.1 Euro 2012
1.7.2 Mondiale 2014
1.7.3 Euro 2016: il secondo posto
1.7.4 Mondiale 2018: di nuovo campioni
1.7.5 Nations League 2018-2019
2 Aspetti culturali
3 Colori e simboli
3.1 Colori
3.2 Simboli
3.3 Evoluzione della divisa
4 Rivalità e tifosi
5 Confronti con le altre nazionali
5.1 Tutti i confronti
5.2 Confronti più frequenti
5.2.1 Saldo positivo
5.2.2 Saldo neutro
5.2.3 Saldo negativo
6 Palmarès
7 Partecipazioni ai tornei internazionali
8 Statistiche dettagliate sui tornei internazionali
8.1 Mondiali
8.2 Europei
8.3 Confederations Cup
8.4 Olimpiadi
9 Tutte le rose
9.1 Mondiali
9.2 Europei
9.3 Confederations Cup
9.4 Giochi olimpici
10 Rosa attuale
11 Allenatori
12 Record individuali
13 Note
14 Voci correlate
15 Altri progetti
16 Collegamenti esterni
Storia |
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Primo cinquantennio |
Fino agli anni 1950 la nazionale francese non ottenne risultati notevoli. La prima partita dei Bleus risale al 1904 contro il Belgio e terminò 3-3. La selezione partecipò a tutte e tre le edizioni della Coppa del mondo precedenti alla seconda guerra mondiale. Nel campionato del mondo 1930 Lucien Laurent segnò il primo gol nella storia dei Mondiali, in una vittoria per 4-1 contro il Messico. Al campionato del mondo 1938 la Francia giunse ai quarti di finale dell'edizione disputata in casa, dove fu eliminata dall'Italia con il punteggio di 3-1.
1950-1980 |
Terminata la guerra, la situazione migliorò e al campionato del mondo 1958 la Francia fu sconfitta soltanto in semifinale dal Brasile, dopo aver patito l'infortunio del difensore centrale Robert Jonquet e la tripletta di Pelé. In quel torneo la nazionale si piazzò terza, sconfiggendo la Germania per 6-3 nella finale per il terzo posto. L'attaccante Just Fontaine in 6 partite realizzò ben 13 gol, cifra che rappresenta ancora oggi un record per la fase finale di un Mondiale. In quel periodo l'ossatura della squadra era composta in gran parte da giocatori o ex giocatori del forte Stade de Reims come Raymond Kopa, Robert Jonquet, Roger Marche e Just Fontaine, cui si aggiungeva Roger Piantoni.
Il terzo posto al mondiale svedese fu comunque un traguardo isolato, dato che nel ventennio seguente i galletti avrebbero collezionato soltanto eliminazioni al primo turno o addirittura mancate qualificazioni alla fase finale dei Mondiali e degli Europei. Al campionato d'Europa 1960, prima edizione della manifestazione continentale, la Francia giunse tra le prime quattro, ma nella fase finale a quattro squadre che si teneva in casa dovette fare a meno di Fontaine, autore di cinque reti tra ottavi e quarti che si erano svolti in partite di andata e ritorno, e perse così la semifinale contro la Jugoslavia per 5-4. Nella finale per il 3º e 4º posto fu superata dalla Cecoslovacchia per 2-0.
Era Platini |
Negli anni 1980 vi furono notevoli progressi, grazie a giocatori come Michel Platini, Dominique Rocheteau, Marius Trésor, Alain Giresse e Luis Miguel Fernández. I Bleus arrivarono quarti ai Mondiali di Spagna 1982 con il CT Michel Hidalgo, e terzi a quelli di Messico 1986 sotto Henri Michel, venendo sconfitti in entrambe le occasioni in semifinale dalla Germania Ovest. Nel frattempo la Francia del CT Hidalgo vinse il suo primo titolo europeo nell'edizione casalinga di Francia 1984, battendo in finale la Spagna per 2-0.
Crisi (1988-1994) |
Il mondiale messicano del 1986 segnò la fine di una generazione di talenti che molti osservatori ritenevano irripetibile. Dopo quella edizione della coppa del mondo lasciarono la nazionale Dominique Rocheteau, Maxime Bossis e Alain Giresse e, un anno più tardi, quando già erano iniziate - male - le qualificazioni per l'europeo del 1988, anche Platini.
La fine del precedente ciclo fu troppo brusca e per la selezione francese si aprì una fase buia. La squadra di Henri Michel fallì malamente, nonostante fosse campione d'Europa in carica, la qualificazione a Euro 1988, piazzandosi terza in un girone comprendente anche URSS, Germania Est, Islanda e Norvegia, con un bilancio di una vittoria, 4 pareggi e 3 sconfitte.
Nell'agosto 1987 aveva fatto il suo esordio in nazionale il giovane Éric Cantona, uno dei migliori calciatori francesi della sua epoca.
L'11 giugno 1988, alla presenza del presidente della Repubblica Francese François Mitterrand, la federcalcio francese inaugurò il Centro tecnico nazionale Fernand-Sastre, noto come Clairefontaine. Costato 104 milioni di franchi, era un'accademia finalizzata alla formazione dei giovani talenti calcistici francesi.
Il 22 ottobre 1988 fu istituito ad hoc il ruolo di sovrintendente per la nazionale francese, affidato al presidente del Bordeaux Claude Bez, il quale indicò in Michel Platini il nuovo commissario tecnico nel novembre 1988. Cantona offese l'allenatore in diretta televisiva definendolo "un sacco di merda" e fu per questo sospeso dalla nazionale per un anno.
L'ex fuoriclasse della Juventus non fu in grado di qualificare la squadra per il campionato del mondo 1990. La selezione francese fu eliminata già nella fase preliminare, arrivando terza nel proprio raggruppamento alle spalle di Jugoslavia e Scozia e davanti a Norvegia e Cipro, con 3 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte in 8 partite.
Malgrado l'esito negativo delle qualificazioni al mondiale del 1990, Platini fu confermato e guidò la Francia ad un'autorevole qualificazione al campionato europeo del 1992. L'obbiettivo fu centrato con addirittura otto vittorie in altrettante partite giocate nel girone comprendente anche Cecoslovacchia, Spagna, Islanda e Albania, con un bilancio di 20 gol fatti e solo 6 subiti.
Dal 29 aprile 1989 al 20 novembre 1991 la squadra conseguì ben 19 risultati utili consecutivi, che nel 1991 valsero a Platini il premio di "allenatore dell'anno" da parte del mensile inglese World Soccer.
Nonostante la campagna di qualificazione a Euro 1992 facesse ben sperare, Platini attuò un modello di gioco prettamente difensivo, senza molta creatività in campo, e non riuscì dunque a sfruttare il potenziale delle sue stelle offensive (Cantona e Papin). Già nei match di preparazione all'europeo la formazione transalpina stentò: perse per 2-0 a Wembley contro l'Inghilterra il 19 febbraio 1992, pareggiò per 3-3 contro il Belgio il 25 marzo dopo essere stata in svantaggio per tre volte e fu battuta anche il 27 maggio a Losanna dalla Svizzera (2-1). Pareggiò l'ultimo match amichevole contro l'Olanda, il 5 giugno (1-1). Nella fase finale, in Svezia, la Francia non riuscì a vincere nessuna partita. Ottenne due pareggi contro Svezia (1-1) e Inghilterra (0-0) e una sconfitta (2-1) contro la ripescata Danimarca, futura vincitrice del torneo.
Al posto del dimissionario Platini fu ingaggiato quindi Gérard Houllier, deciso a rilanciare la squadra.
Anche l'era Houiller si rivelò, tuttavia, fallimentare, chiudendosi con la mancata qualificazione alle fase finale del campionato del mondo 1994. Inserita in un girone comprendente Svezia, Bulgaria, Austria, Finlandia e Israele, la Francia, dopo aver sprecato una prima occasione il 13 ottobre 1993 perdendo per 3-2 al Parco dei Principi di Parigi contro Israele (a dieci minuti dalla fine vinceva per 2-1 e subì due gol all'83° e all'ultimo minuto di gioco), fu eliminata il 17 novembre 1993 dopo l'ultima partita delle qualificazioni, battuta clamorosamente sempre a domicilio, sempre al Parco dei Principi, all'ultimo minuto, per 2-1 dalla Bulgaria, quando un pari sarebbe stato sufficiente per accedere ai Mondiali statunitensi. Il terzo posto finale in classifica alle spalle di Svezia e Bulgaria non bastò alla squadra di Houllier per staccare il biglietto per gli Stati Uniti. Fu curioso ciò che il quotidiano Libération titolò l'indomani: "Francia qualificata ai Mondiali del '98", alludendo in modo ironico alla certezza d'essere presenti ai Mondiali successivi poiché i francesi lo avrebbero ospitato.
Generazione d'oro (1996-2006) |
Nel dicembre del 1993 Houiller fu rimpiazzato da Aimé Jacquet, assunto inizialmente in maniera provvisoria, poi in modo definitivo dopo una striscia positiva di 30 partite[3], tra cui l'amichevole contro l'Italia a Napoli nel febbraio del 1994. Sfidando l'opposizione dell'estrema destra e la costante ascesa di Jean-Marie Le Pen,[4] Jacquet mise in piedi una Francia multietnica, con giocatori nati lontano dai confini transalpini o comunque discendenti da altri popoli,[5] e accantonò alcune storiche "bandiere" del passato, come Cantona, Jean-Pierre Papin e David Ginola, per far spazio a un nuovo gruppo di giocatori.[6][7] Tra questi spiccava il nome di Zinédine Zidane, talentuoso centrocampista di origini algerine, su cui Jacquet modellò la sua Francia.
Al campionato d'Europa 1996 in Inghilterra, i Blues raggiunsero le semifinali, dove furono sconfitti ai tiri di rigore dalla Rep. Ceca.[8][9] Si trattava del miglior risultato della Francia dal campionato del mondo 1986. Jacquet si disse soddisfatto di come la squadra si era comportata essendo priva di Cantona e dichiarò di voler proseguire il progetto iniziato con quei giocatori.[3] Fu l'inizio della cosiddetta generazione d'oro che di lì in pochi anni fu artefice di grandi affermazioni internazionali in virtù dell'apporto di grandi campioni.[3]
Il double Mondiale-Europeo |
La Francia si presentò al campionato del mondo 1998 da padrone di casa e quindi qualificata di diritto. Dopo aver brillantemente superato la prima fase battendo Sudafrica (3-0), Arabia Saudita (4-0) e Danimarca (2-1), batté, priva della sua stella Zinédine Zidane squalificata, il Paraguay agli ottavi, con un golden gol di Blanc[10]. L'ostico quarto di finale contro l'Italia si decise solo ai rigori, che arrisero ai padroni di casa[11], che prevalsero anche sulla Croazia (semifinale, 2-1 con doppietta di Thuram).[12] Nella finale dello Stade de France del 12 luglio i transalpini travolsero per 3-0 il Brasile campione del mondo uscente. In vantaggio di due gol già alla fine del primo tempo grazie a due reti di testa di Zidane, i francesi non soffrirono neanche dopo l'espulsione di Desailly e suggellarono la vittoria con un gol di Petit, il millesimo nella storia della nazionale francese, all'ultimo minuto di gioco[13]. Il capitano Didier Deschamps divenne il primo calciatore francese a sollevare la coppa del mondo.
Dopo il trionfo mondiale Jacquet lasciò la nazionale a Roger Lemerre[14], che condusse la squadra alla qualificazione al campionato d'Europa 2000 non senza patemi. Dopo alcuni risultati al di sotto delle aspettative - pareggio in Islanda (1-1), vittoria di misura in casa di Andorra (1-0) con un calcio di rigore di Lebœuf a quattro minuti dalla fine e sconfitta interna contro la Russia (3-2) - la Francia arrivò a doversi giocare la qualificazione all'ultima giornata con Ucraina e Russia. Le tre nazionali lottavano per il primo posto (che avrebbe garantito l'accesso diretto alla fase finale dell'Europeo) e per il secondo posto, valido per l'accesso agli spareggi. Il 10 ottobre 1999, allo Stade de France, i francesi si portarono sul 2-0 contro l'Islanda, ma furono raggiunti a venti minuti dalla fine del match. Il contemporaneo vantaggio della Russia sull'Ucraina fece calare il gelo sullo Stade de France, ma un gol di Trezeguet nel finale di gara e il pareggio ucraino di Ševčenko regalarono ai transalpini il primo posto nel girone e la qualificazione[15]. In preparazione alla rassegna europea in programma in Belgio e Paesi Bassi, la Francia disputò una serie di amichevoli dai risultati rassicuranti (vittorie contro Polonia, Scozia, Slovenia, Croazia e contro Giappone ai rigori dopo il pareggio per 2-2 e contro il Marocco nel Torneo Hassan-II).
Lemerre poteva contare su una squadra solida, impreziosita da un attacco di grande livello, composto da Thierry Henry, David Trezeguet, Nicolas Anelka e Sylvain Wiltord. La prima fase dell'Europeo fu superata con due vittorie (3-0 contro la Danimarca e 2-1 contro la Rep. Ceca) e una sconfitta di misura contro l'Olanda (3-2) che fece scivolare i francesi al secondo posto nel girone. Superati i quarti di finale contro la Spagna (2-1 con gol di Zidane e Djorkaeff)[16][17] e la semifinale contro il Portogallo ai tempi supplementari (sofferto 2-1 grazie ad un golden goal di Zidane su contestato calcio di rigore concesso a tre minuti dall'esito ai tiri di rigore), nella finale del 2 luglio a Rotterdam i Bleus si trovarono in svantaggio contro l'Italia fino a pochi istanti dalla fine del match, ma riuscirono a pareggiare all'ultimo istante (terzo minuto di recupero) con Wiltord, portando la sfida ai supplementari. Fu poi il golden gol di David Trezeguet, giunto al 103º minuto di gioco, a decretare il successo della nazionale francese[18], che realizzò in tal modo un double Mondiale-Europeo riuscita prima solo alla Germania Ovest negli anni 1970, sebbene a parti invertite (prima la vittoria al campionato d'Europa 1972 e poi quella al campionato del mondo 1974).
La fine del ciclo |
L'anno dopo la striscia di successi proseguì con la vittoria della FIFA Confederations Cup 2001 (primo alloro nella competizione), ma l'anno seguente arrivò la disfatta al campionato del mondo 2002. Data tra le favorite per la vittoria, i transalpini furono eliminati in modo clamoroso al primo turno della competizione; fu infatti estromessa, al pari dell'Uruguay, dall'esordiente Senegal (vittorioso per 1-0 contro i francesi nella prima partita della competizione)[19] e dalla Danimarca, senza segnare neanche un gol. I motivi dell'eliminazione – oltre alla squadra troppo "vecchia", con diversi giocatori reduci dal trionfo del 1998 e ormai al tramonto della loro carriera, a cui Lemerre non volle rinunciare – furono la mancanza giovani promettenti, ma soprattutto l'infortunio muscolare di Zidane alla vigilia della kermesse. Recuperato in extremis - dopo aver saltato le prime due gare - il talento francese provò a prendere per mano la squadra nell'ultima e decisiva sfida contro la Danimarca, ma senza successo.[20]
Licenziato Lemerre dopo il flop mondiale,[21] la Federazione francese affidò la panchina a Santini che guidò i Blues alla conquista della FIFA Confederations Cup 2003 disputata in Francia e alla qualificazione al campionato d'Europa 2004. La Francia superò l'impasse dei precedenti Mondiali e si presentò agli Europei come una delle maggiori candidate per la vittoria finale.[22] Dopo aver superato bene il primo turno vincendo il girone con Inghilterra (battuta in rimonta all'esordio), Croazia (pareggio) e Svizzera (vittoria), fu, però, sorprendentemente battuta ai quarti di finale per 1-0 dalla Grecia,[23] la quale, confermando l'ottima forma atletica, vinse poi clamorosamente quell'edizione dell'Europeo.
Era Domenech (2004-2010) |
Mondiale 2006: il secondo posto |
Dopo il doppio fallimento mondiale e continentale, la Francia del nuovo CT Domenech, già tecnico dell'Under-21 francese, iniziò le qualificazioni per il campionato del mondo 2006 molto male, riuscendo a centrare ugualmente la qualificazione grazie al ritorno in squadra di Zidane, Thuram e Makélélé, che in precedenza avevano annunciato il ritiro dalla Nazionale.[24][25] Nonostante un diffuso scetticismo e voci su uno spogliatoio diviso a causa delle cattiva gestione da parte di Domenech dei rapporti con alcuni giocatori[26], i Blues conquistarono con qualche difficoltà il secondo posto del gruppo G, frutto di due pareggi e una vittoria contro Svizzera (0-0), Corea del Sud (1-1) e Togo (0-2). Nella sfida contro Togo, Thuram divenne il recordman di presenze della Nazionale francese.[27]
Agli ottavi di finale sconfissero poi la Spagna, favorita alla vigilia, per 3-1,[28] mentre ai quarti compirono l'impresa di eliminare il Brasile campione del mondo in carica, battendolo per 1-0 con gol di Henry.[29] In semifinale superarono il Portogallo per 1-0 (rete su rigore di Zidane), e conquistarono la finale di Berlino contro l'Italia.[30] La partita più attesa terminò con il risultato di 1-1 con gol di Zidane su rigore e pareggio di Materazzi nel primo tempo. Durante i tempi supplementari Zidane fu espulso a causa di una testata a Materazzi dopo uno scambio di offese, chiudendo di fatto la sua carriera da giocatore. Poi, ai rigori, ebbe la meglio l'Italia che trasformò in gol tutti e cinque i calci di rigore, mentre per i francesi fu decisivo l'errore di Trézeguet, il cui tiro si stampò sulla traversa.[31]
Euro 2008: fallimento |
Dopo un cammino altalenante nelle qualificazioni per il campionato d'Europa 2008, la Francia vicecampione del mondo riuscì a qualificarsi con un turno d'anticipo, grazie alla vittoria dell'Italia sul campo della Scozia. Per i transalpini si trattò della settima qualificazione alla fase finale di un campionato europeo, dopo quelle del 1960, 1984, 1992, 1996, 2000 e 2004.[32] Nella fase finale degli Europei, inserita nel girone C con Romania, Paesi Bassi e Italia, la Francia di Domenech disattese le aspettative, classificandosi ultima nel proprio raggruppamento (1 gol fatto, 6 subiti) dopo il pareggio contro i rumeni (0-0) e le due sconfitte contro gli olandesi (4-1) e gli italiani (2-0).[33]
Mondiale 2010: altro fallimento |
Nonostante il fallimentare europeo, Domenech fu riconfermato sulla panchina dei Blues tra la disapprovazione generale.[34] Nelle qualificazioni per il campionato del mondo 2010, i transalpini terminarono il proprio girone al secondo posto dietro la Serbia e si qualificarono ai Mondiali solo grazie alla vittoria contro l'Irlanda nei due spareggi disputati nel novembre 2009. Nella partita di ritorno, però, la Francia riuscì a vincere solo grazie a un gol palesemente irregolare, propiziato prima da un fuorigioco e poi da un doppio controllo di mano di Henry, che servì il pallone a Gallas, sugli sviluppi di un calcio di punizione.[35] Aspre polemiche fecero seguito: il primo ministro Brian Cowen e la Federazione irlandese chiesero alla FIFA di rigiocare la partita, valevole per la qualificazione ai mondiali, ma la massima organizzazione calcistica mondiale rigettò l'istanza irlandese e ammise la Francia alla fase finale, pur inserendola nell'ultima fascia per il sorteggio dei gironi eliminatori.[36] Per la Nazionale francese fu l'ottava partecipazione consecutiva tra Europei e Mondiali, situazione senza precedenti.
Nella fase finale del torneo in Sudafrica la Nazionale francese, dilaniata da dissidi interni,[37][38][39] uscì clamorosamente al primo turno. Dopo aver pareggiato contro l'Uruguay per 0-0, perse contro il Messico per 2-0 e contro il Sudafrica padrone di casa per 2-1, chiudendo all'ultimo posto nel proprio girone, come successo al mondiale nippo-coreano del 2002. La federcalcio francese (Fff) licenziò il commissario tecnico Raymond Domenech il 5 settembre 2010.[40]
Da Blanc a Deschamps |
Euro 2012 |
Il 2 luglio 2010 Laurent Blanc diventò il nuovo CT della Francia.[41] L'ex-giocatore e campione del mondo 1998 forgiò una squadra rinnovata, dando fiducia a giovani esordienti e reintegrando alcuni giocatori della vecchia gestione. Sotto la sua guida la Francia si qualificò per il campionato d'Europa 2012 vincendo il proprio girone con un punto di vantaggio sulla Bosnia ed Erzegovina e con un ruolino di marcia di 6 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta. Dal 7 settembre 2010 la Francia ottenne 21 risultati utili consecutivi tra partite ufficiali e amichevoli. La striscia di risultati utili terminò all'Europeo: dopo un pareggio per 1-1 contro l'Inghilterra all'esordio e una vittoria per 2-0 contro l'Ucraina, la Francia fu sconfitta dalla Svezia per 2-0 e passò il girone D come seconda.[42][43] Nei quarti fu eliminata dalla Spagna, futura vincitrice della competizione. Il 30 giugno 2012, Blanc lasciò la guida della Nazionale francese rassegnando le sue dimissioni.
Mondiale 2014 |
L'8 luglio 2012 Didier Deschamps viene nominato come nuovo commissario tecnico della nazionale francese. L'ex allenatore del Monaco e del Marsiglia firma un biennale con opzione per altri due anni in caso di qualificazione al campionato del mondo 2014. Nel proprio girone di qualificazione per i Mondiali, arriva, con 17 punti, seconda dietro alla Spagna. Il 19 novembre 2013, nei play-off, vincendo per 3-0 contro l'Ucraina, rimonta lo 0-2 incassato nella gara d'andata, qualificando la Francia per la rassegna mondiale.[44]
L'esordio al mondiale brasiliano avviene il 15 giugno con un 3-0 inflitto all'Honduras, con doppietta di Karim Benzema e un'autorete del portiere honduregno. Le due partite seguenti, con Svizzera ed Ecuador, terminano, rispettivamente, 5-2 per i Bleus (a segno Giroud, Matuidi, Valbuena, Benzema e Sissoko) e 0-0; i 7 punti garantiscono il primo posto nel girone. Agli ottavi di finale gli uomini di Deschamps riescono a sconfiggere la Nigeria per 2-0 (gol di Pogba e autorete), ma si arrenderanno alla Germania nel turno successivo, grazie a una rete in apertura di Hummels.[45]Paul Pogba è eletto miglior giovane del mondiale.
Euro 2016: il secondo posto |
Qualificata d'ufficio al campionato d'Europa 2016 in quanto nazionale del paese ospitante, la Francia disputa tra il 2014 e il 2016 una serie di amichevoli con le squadre del girone 1 di qualificazione all'europeo. Registra sette vittorie contro Portogallo (2-1; 1-0), Armenia (3-0; 4-0), Danimarca (2-0; 2-1) e Serbia (2-1), due pareggi contro Serbia (1-1) e Albania (1-1) e una sconfitta contro l'Albania (0-1 a Elbasan). Nella squadra di Deschamps si inseriscono nuovi calciatori quali Anthony Martial, Kingsley Coman e N'Golo Kanté, campione d'Inghilterra con il Leicester di Ranieri.
In preparazione al campionato europeo la squadra francese batte la Germania (2-0), l'Olanda (3-2) e la Russia (4-2). Il 17 novembre 2015 perdono contro l'Inghilterra (2-1) a Wembley. Si mette in luce come uno dei leader della squadra il calciatore dell'Atlético de Madrid Antoine Griezmann.
Il 10 giugno 2016 la Francia debutta allo Stade de France battendo per 2-1 la Romania grazie ad un gol segnato ad un minuto dalla fine della partita. Anche contro l'Albania il successo è sofferto e giunge grazie a due gol segnati al 90º e al 96º. Con il pareggio per 0-0 contro la Svizzera la Francia conclude la fase a gironi al primo posto nel proprio raggruppamento. Negli ottavi di finale viene accoppiata ad una delle migliori terze, l'Irlanda, e la elimina battendola per 2-1. Nei quarti di finale la Francia elimina l'Islanda battendola per 5-2 con due gol di Giroud. In semifinale, al Vélodrome di Marsiglia, sconfigge dopo 58 anni la Germania campione del mondo in carica (2-0 con doppietta di Griezmann), ma perde la finale contro il Portogallo per 1-0, a causa di un gol realizzato da Éder nei tempi supplementari. La Francia diviene la seconda nazionale a uscire sconfitta da una finale dell'europeo disputando la gara in casa. Alla fine di quell'edizione Griezmann è capocannoniere e nominato miglior giocatore del torneo.
Mondiale 2018: di nuovo campioni |
La Francia si assicura all'ultima giornata la qualificazione al campionato del mondo 2018, ottenendo il primo posto nel proprio girone di qualificazione. Nonostante la vittoria nel gruppo, i transalpini incontrano non poche difficoltà, avendo perso 2-1 in Svezia a causa di un vistoso errore del portiere Lloris,[46] pareggiato 0-0 in trasferta contro la Bielorussia[47] e clamorosamente in casa per 0-0 contro il modesto Lussemburgo.[48][49] Nella fase finale, in Russia, la Francia batte Australia (2-1) e Perù (1-0) e pareggia a reti bianche contro la Danimarca (0-0), ottenendo così la qualificazione agli ottavi di finale da prima del girone, insieme ai danesi secondi. Agli ottavi elimina l'Argentina, battendola per 4-3 dopo aver aperto le marcature e dopo essersi trovata in svantaggio per 2-1. Ai quarti di finale sconfigge per 2-0 l'Uruguay, mentre in semifinale ha la meglio sul Belgio battendolo per 1-0. Il 15 luglio 2018 si svolge a Mosca la finale del mondiale di Russia tra Francia e Croazia, di nuovo opposte a vent’anni dalla semifinale di Francia 1998. Il risultato (4-2) premia i Bleus, che si laureano così campioni del mondo per la seconda volta nella loro storia, a vent'anni dalla prima volta.[50]
Nations League 2018-2019 |
Dopo il mondiale vinto in Russia, la Francia fu impegnata nella Lega A di UEFA Nations League 2018-2019, dove trovò nel girone Germania e Paesi Bassi. Malgrado il buon inizio (un pari in casa della Germania e due vittorie per 2-1 in casa contro olandesi e tedeschi), la Francia fallì la qualificazione alla final four del torneo a causa della sconfitta nell'ultimo incontro in casa dei Paesi Bassi e del successivo pari degli oranje in casa dei tedeschi, che valse ai Paesi Bassi il primo posto nel girone.
Aspetti culturali |
Il primo giocatore nero selezionato per la nazionale di calcio francese (Raoul Diagne) collezionò la sua prima presenza già nel 1931, fino a ottenerne 18 prima della seconda guerra mondiale.
Il primo giocatore di origine nordafricana a essere convocato dalla Francia fu il marocchino Larbi Ben Barek, che detiene ancora oggi il record di longevità con la squadra francese: 15 anni e 10 mesi di militanza dal 1938 al 1954. Nel frattempo erano stati convocati molti giocatori provenienti da famiglie straniere che avevano trovato lavoro in Francia: italiani (Roger Piantoni, Michel Platini), spagnoli (Luis Miguel Fernández), polacchi (Raymond Kopa), armeni (Youri Djorkaeff) e portoghesi (Robert Pirès).
Dagli anni 1990 la nazionale francese è ritenuta da alcuni un esempio di moderna convivenza pacifica tra etnie diverse per la sua capacità di incarnare l'ideale multiculturale della Francia.[51] La squadra ha ottenuto successi a livello continentale e mondiale rimanendo etnicamente eterogenea e diversa per la provenienza dei singoli giocatori, alcuni dei quali originari dei dipartimenti di oltremare della Francia, e altri, invece, figli di immigrati dalle ex colonie francesi. Zinédine Zidane è di origini algerine, precisamente cabile (come anche Karim Benzema). Lilian Thuram, William Gallas, Sylvain Wiltord e Thierry Henry provengono dalle Antille (il primo viene dalla Guadalupa e il terzo ha genitori nati in Guadalupa e Martinica). Florent Malouda è nato nella Guyana Francese, mentre Patrick Vieira si trasferì in Francia dal Senegal.
Questa situazione ha causato la sollevazione dei settori più nazionalisti della società e della politica francese e in particolar modo nel leader dell'estrema destra Jean-Marie Le Pen.[52] Molti indicarono nella vittoria della squadra "Nera, Bianca e Beur" al campionato del mondo 1998 una risposta alle lamentele di Le Pen riguardo alla presunta assenza di una sufficiente componente "francese" nella formazione, in realtà la squadra che vinse la finale con il Brasile era per otto undicesimi bianca. Nel 2002 la Nazionale, con in prima fila Marcel Desailly nativo del Ghana, al secondo turno delle elezioni presidenziali si appellò unanimemente e pubblicamente contro Le Pen, invitando la gente francese a fare altrettanto e auspicando la riconferma di Jacques Chirac.
Nel 2004 una troupe televisiva colse l'esperto CT della Spagna Luis Aragonés mentre incitava José Antonio Reyes invitandolo a dimostrare di valere di più di Thierry Henry (suo compagno nell'Arsenal), cui l'allenatore si riferiva con insulti razzisti. Sulla vicenda l'UEFA condusse un'inchiesta, che terminò in modo controverso, con una contestabile multa alla Federazione calcistica spagnola e l'impegno a punire severamente comportamenti simili in futuro. Dopo il fatto lo stesso Henry e l'azienda Nike iniziarono a promuovere una campagna internazionale per la sensibilizzazione contro il razzismo (Stand Up Speak Up).
Nel 2006 la Francia raggiunse nuovamente la finale della Coppa del mondo. Anche in questa circostanza Le Pen attirò su di sé un vespaio di polemiche per aver dichiarato che Domenech aveva convocato troppi calciatori di colore.[53] La squadra, tramite Domenech e Thuram, decise di non replicare alle affermazioni di Le Pen, definite «idiozie».
I tentativi della Francia di integrare le sue minoranze e di porre definitivamente fine al suo passato coloniale tramite il modello di convivenza costituito dalla sua Nazionale hanno avuto esiti scarsi. Da ricordare le parite giocate contro Algeria e Tunisia a Parigi, durante le quali venne fischiato l'inno nazionale francese. Poi ci sono gli episodi di intolleranza: nel 2001 un'amichevole giocata a Parigi con l'ex colonia Algeria, pochi giorni dopo gli attentati terroristici dell'11 settembre, fu sospesa nel secondo tempo per via di cori da stadio in favore di Osama bin Laden e di insulti a Zidane.[54]
Il 30 aprile 2011 viene intercettata una conversazione tra François Blaquart, capo della Direzione Tecnica Nazionale, e il CT Laurent Blanc, in cui si paventa l'ipotesi di instaurare delle quote etniche e di indurre i giocatori delle giovanili francesi a non schierarsi con la propria Nazionale d'origine in futuro. L'intercettazione suscita molte polemiche, in quanto considerata da una parte razzista, dall'altra poco patriottica, e porta alla sospensione di Blaquart e alle pubbliche scuse di Blanc.[55]
Colori e simboli |
Colori |
La nazionale francese veste praticamente da sempre i colori della propria bandiera, le Tricolore. La divisa tradizionale casalinga è composta da una maglia blu (da cui il soprannome Les Bleus), calzoncini bianchi e calzettoni rossi, i cui colori richiamano il vessillo nazionale. Negli anni sono spesso stati aggiunti ulteriori dettagli bianchi e rossi sulla maglia blu.
In special modo, nel lungo periodo in cui fornitrice ufficiale era Adidas (subentrata a un'unica breve parentesi della francese Le Coq Sportif) la divisa casalinga presentava strisce bianche e rosse Adidas e disegni, a seconda della moda, sempre bianco-rossi. Si nota in particolare la divisa con cui la nazionale vinse il campionato d'Europa 1984: casacca blu con vistosa barra orizzontale rossa sul petto accompagnata da tre sottili righe bianche sull'addome (richiamo alle strisce Adidas). Questa composizione stilistico-cromatica fu rivisitata, in una forma più moderna, nella divisa del campionato del mondo 1998, che pure videro i francesi vincitori. La barra rossa, senza strisce bianche, fu riproposta anche al campionato d'Europa 2000, anch'esso vinto dalla Francia, e al campionato d'Europa 2004, meno fortunato per i galletti.
Dal 2010 la fornitura del materiale tecnico è passata all'azienda americana Nike che ha segnato un netto cambio estetico delle divise, avvicinandosi per tonalità a quelle della selezione di rugby. In particolare c'è un ritorno alla sobrietà nel campionato d'Europa 2012, in cui per la prima volta la Francia ha scelto una tenuta completamente blu con strisce orizzontali leggermente più scure e dettagli dorati, e una seconda divisa totalmente bianca. Negli anni seguenti c'è un ritorno alla divisa classica con maglia blu scuro, calzoncini bianchi e calzettoni rossi, eventualmente corredati di piccoli dettagli di altri colori.
In trasferta la Francia ha sempre giocato con divise bianche con pantaloncini azzurri o in tenuta bianca monocromatica, a seconda della combinazione indossata dalla selezione di casa, da quasi sempre contornata da bordini e striscette rosso-blu, sempre richiamando dove possibile il tricolore francese. Degne di nota le versioni invertite delle già citate maglie con le righe sul petto, e quella della finale con l'Italia del 2006 dove sul petto portava una sfumatura dal rosso al blu.
Nel 2008 l'Adidas, non senza qualche critica, cambiò drasticamente la combinazione cromatica della divisa da trasferta, realizzandola rossa con bordini bianco-blu, e accompagnata da pantaloncini e calzettoni azzurri. Ai Mondiali del 1978, a causa di un disguido, la Francia giocò contro l'Ungheria con una insolita maglia a strisce verticali bianco-verdi: entrambe le squadre si erano presentate in maglia bianca. Furono usate le maglie prestate dalla locale squadra del Kimberley Football Club.[56]
Simboli |
Il simbolo che da sempre figura sul petto delle divise francesi è un galletto dorato su un'iscrizione F.F.F. (acronimo di Fédération Française de Football che in ogni partita viene sostituita dalla scritta France vs "nome squadra" e la data dell'incontro), oggi accompagnato da due stelle dopo le vittorie nelle Coppe del Mondo del 1998 e del 2018. Lo stemma della federazione reca ugualmente un galletto, ma argenteo e con altri disegni. Il coq gaulois, insieme alla Marianne, è uno dei simboli francesi, particolarmente utilizzato nello sport (per esempio, anche la nazionale di rugby francese utilizza un gallo, seppur molto stilizzato) e richiama alle popolazioni galliche, stanziate storicamente in Francia; inoltre, tale simbolo è racchiuso in un esagono, che ricorda vagamente la forma della Francia continentale.
Evoluzione della divisa |
Storica | Mondiali '58 | Mondiali '62 | Mondiali '66 | 1972 | Mondiali '78 casa | Mondiali '78 (vs Ungheria) |
Mondiali '82 casa | Euro '84 | Mondiali '86 casa | Mondiali '86 trasferta | 1990-1991 | Euro 1992 | 1994 casa | 1994 trasferta |
Euro 1996 casa | Euro 1996 trasferta | Mondiali '98 casa | Mondiali '98 trasferta | Euro 2000 | Mondiali '02 casa | Mondiali '02 trasferta | Mondiali '06 casa |
Mondiali '06 trasferta | Euro 2008 | 2008-2009 | Mondiali '10 | 2011 | Euro 2012 | Mondiali '14 casa | Mondiali '14 trasferta |
Rivalità e tifosi |
I francesi sentono forte le rivalità con le nazionali dei Paesi più vicini e confinanti, come quelle con Inghilterra, Spagna, Germania e soprattutto Italia, quest'ultima acuitasi specialmente a partire dagli anni 2000. La rivalità calcistica tra francesi e italiani è da sempre esistente e le storie delle due nazionali sono spesso intrecciate. La prima partita della Nazionale azzurra fu disputata proprio contro i francesi (sconfitti 6-2) e nel corso del periodo precedente alla seconda guerra mondiale le due formazioni si affrontarono più volte. Fino al 1978 la rivalità era più sentita dai francesi che dagli italiani, in quanto l'Italia aveva superato nella maggior parte delle occasioni i rivali, a volte anche con risultati clamorosi (un 9-4 e un 7-0 negli anni 1920) e nelle occasioni importanti era riuscita a estromettere i cugini dalle Olimpiadi del 1928, dai Mondiali di Francia 1938 (vinti dall'Italia) e da quelli di Argentina 1978, conseguendo grandi risultati.
Dopo una vittoria alle Olimpiadi nel 1920 i francesi non riuscirono più a imporsi sugli azzurri in nessuna occasione fino a un'amichevole del 1982. Quattro anni dopo quella storica vittoria i francesi riuscirono a ripetersi in una occasione ben più importante: gli ottavi di finale del campionato del mondo 1986. Da quel momento le cose cambiarono completamente: la Francia, tra alti e bassi, vinse tutti i trofei a disposizione (gli Europei di Francia 1984 e Belgio-Paesi Bassi 2000, la Confederations Cup per due anni di fila e il Mondiale di Francia 1998), mentre l'Italia non riuscì più a vincere un solo trofeo fino al titolo mondiale di Germania 2006.
La rivalità è andata acutizzandosi a fine anni 1990, quando le due compagini si incontrarono ai quarti di finale nel campionato del mondo 1998 disputato proprio in Francia e vinto poi dai transalpini, dove alla fine la spuntarono i Bleus ai tiri di rigore. Ma fu due anni dopo, al campionato d'Europa 2000, che le due squadre si ritrovarono questa volta in finale. La Francia vinse al golden gol, dopo essere stata in svantaggio per gran parte della partita: durante le scene di festeggiamento a Parigi molti francesi si divertirono a dileggiare i cugini, acuendo e rinfocolando la rivalità. Per un breve periodo le Nazionali maggiori non si sono più affrontate, ma sono tornate a sfidarsi nella finale del campionato mondiale di calcio 2006, vinta questa volta ai rigori dagli azzurri. La gara fu ricca di scintille: Zinédine Zidane segnò un rigore con un tiro a cucchiaio (gesto considerato provocatorio), mentre nei supplementari lo stesso calciatore diede una testata violenta a Marco Materazzi in risposta ad alcuni suoi insulti ritenuti pesanti, venendo poi espulso. In breve tempo Materazzi divenne l'idolo di molti italiani e nemico pubblico francese, Zidane viceversa. Dopo la finale susseguirono giornate incandescenti, con dichiarazioni velenose dei parenti di Zidane e di personaggi di primo piano francesi nei confronti di Materazzi, reo di aver provocato il calciatore francese.
Dopo la discussa finale l'Italia ritrovò la Francia sia nelle qualificazioni (ma in realtà il sorteggio era avvenuto a gennaio 2006, prima del Mondiale) che, a qualificazione ottenuta, nel girone del campionato d'Europa 2008. Anche le due partite di qualificazione per l'Europeo sono state giocate in un clima incandescente. Soprattutto quella di ritorno a Milano, finita 0-0, è stata preceduta dalle dichiarazioni gravi del CT francese Raymond Domenech rese a Le Parisien nelle quali sostiene: «Sono contento di giocare l'8 settembre Italia-Francia a Milano e non a Roma: senza pista d'atletica e con 80 mila persone così vicine sarà un ambiente eccezionale. È in questi casi che si vedono i grandi giocatori: la mia sola preoccupazione sarà l'arbitro, ma con gli italiani è un'abitudine».[57]
L'enorme gravità delle affermazioni ha eco immediata in Italia, con lo sdegno di gran parte della popolazione: la UEFA è costretta a intervenire, squalificando Domenech e multandolo aspramente.[58] Nonostante i tentativi di distensione dei giocatori italiani e francesi, soprattutto del capitano azzurro Fabio Cannavaro, la sera della partita allo Stadio Giuseppe Meazza di San Siro il pubblico fischia pesantemente la Marsigliese.[59] Seguono immediate aspre polemiche sia in Francia che in Italia, con lettere ufficiali di scuse. A seguito di questi episodi la situazione si è un po' stemperata con successive dichiarazioni distensive di Domenech che, dopo che la sua nazionale ha prima rischiato di essere eliminata e poi è tornata in gioco grazie ai risultati di altre partite, ha poi dichiarato di tifare Italia in modo che la sua nazionale potesse qualificarsi con più tranquillità, cosa poi avvenuta con le due squadre che con una giornata di anticipo volano all'Europeo alpino.
L'ultima partita tra le due nazionali nella fase finale di un torneo si è giocata il 17 giugno 2008 all'europeo di Austria-Svizzera 2008 ed è stata vinta dagli azzurri per 2-0, risultato che ha qualificato l’Italia agli ottavi di finale ha determinato l’eliminazione della Francia dalla competizione. Da trent'anni (campionato del mondo 1978) gli azzurri non battevano i bleus nei 90 minuti di gioco. L'ultimo confronto risale, invece, al 1º giugno 2018, quando la nazionale francese si è imposta con il risultato di 3-1 in amichevole a Nizza.
Confronti con le altre nazionali |
Tutti i confronti |
Questi sono i saldi della Francia nei confronti delle altre nazionali[60].
Nota: Partite terminate ai tiri di rigore
Come previsto dai regolamenti FIFA, le partite terminate ai rigori dopo i tempi supplementari contro Brasile (21 giugno 1986, vinti), Germania (8 luglio 1982, persi), Italia (3 luglio 1998, vinti e 9 luglio 2006, persi) sono considerate pareggi.
Saldo positivo (numero di vittorie > numero di sconfitte) | |
Saldo neutro (numero di vittorie = numero di sconfitte) | |
Saldo negativo (numero di vittorie < numero di sconfitte) |
Dati aggiornati al 15 luglio 2018.
Avversaria | G | V | N | P | RF | RS | DR | % vittorie |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Albania | 7 | 5 | 1 | 1 | 14 | 3 | +13 | 71.4% |
Algeria | 1 | 1 | 0 | 0 | 4 | 1 | +3 | 100.0% |
Andorra | 3 | 3 | 0 | 0 | 7 | 0 | +7 | 100.0% |
Argentina | 12 | 3 | 3 | 6 | 11 | 15 | -4 | 25.0% |
Armenia | 5 | 5 | 0 | 0 | 14 | 2 | +12 | 100.0% |
Australia | 5 | 3 | 1 | 1 | 10 | 3 | +7 | 60.0% |
Austria | 23 | 12 | 2 | 9 | 39 | 40 | -1 | 52.1% |
Azerbaigian | 2 | 2 | 0 | 0 | 12 | 0 | +12 | 100.0% |
Bielorussia | 6 | 3 | 2 | 1 | 10 | 6 | +4 | 50.0% |
Belgio | 74 | 25 | 19 | 30 | 128 | 160 | -32 | 33.8% |
Bosnia ed Erzegovina | 4 | 2 | 2 | 0 | 6 | 3 | +3 | 50.0% |
Brasile | 16 | 5 | 4 | 7 | 20 | 27 | -7 | 31.25% |
Bulgaria | 22 | 10 | 4 | 8 | 38 | 26 | +12 | 45.5% |
CAF XI | 1 | 1 | 0 | 0 | 2 | 0 | +2 | 100.0% |
Camerun | 3 | 2 | 1 | 0 | 5 | 3 | +2 | 66.7% |
Canada | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | +1 | 100.0% |
Cile | 5 | 2 | 1 | 2 | 11 | 5 | +6 | 40.0% |
Cina | 2 | 1 | 0 | 1 | 3 | 2 | +1 | 50.0% |
Colombia | 4 | 3 | 0 | 1 | 7 | 5 | +2 | 75.0% |
CONCACAF XI | 1 | 1 | 0 | 0 | 5 | 0 | +5 | 100.0% |
Costa Rica | 2 | 2 | 0 | 0 | 5 | 3 | +2 | 100.0% |
Costa d'Avorio | 2 | 1 | 1 | 0 | 3 | 0 | +3 | 50.0% |
Croazia | 6 | 4 | 2 | 0 | 13 | 5 | +8 | 66.7% |
Cipro | 8 | 7 | 1 | 0 | 27 | 2 | +25 | 87.5% |
Cecoslovacchia | 20 | 7 | 4 | 9 | 29 | 34 | -5 | 35.0% |
Rep. Ceca | 4 | 1 | 2 | 1 | 4 | 5 | -1 | 25.0% |
Danimarca | 15 | 8 | 2 | 5 | 20 | 28 | -8 | 53.3% |
Germania Est | 7 | 2 | 2 | 3 | 8 | 7 | +1 | 28.6% |
Ecuador | 2 | 1 | 1 | 0 | 2 | 0 | +2 | 50.0% |
Egitto | 1 | 1 | 0 | 0 | 5 | 0 | +5 | 100.0% |
Inghilterra | 33 | 10 | 6 | 17 | 43 | 74 | -31 | 30.3% |
Inghilterra dilettanti | 8 | 1 | 0 | 7 | 4 | 61 | -57 | 12.5% |
Estonia | 1 | 1 | 0 | 0 | 4 | 0 | +4 | 100.0% |
Fær Øer | 6 | 6 | 0 | 0 | 22 | 0 | +22 | 100.0% |
FIFA XI | 1 | 1 | 0 | 0 | 5 | 1 | +4 | 100.0% |
Finlandia | 8 | 8 | 0 | 0 | 18 | 3 | +15 | 100.0% |
Georgia | 4 | 3 | 1 | 0 | 7 | 1 | +6 | 75.0% |
Germania | 14 | 7 | 3 | 4 | 19 | 16 | +3 | 50.0% |
Grecia | 8 | 6 | 1 | 1 | 23 | 7 | +16 | 75.0% |
Honduras | 1 | 1 | 0 | 0 | 3 | 0 | +3 | 100.0% |
Ungheria | 22 | 8 | 2 | 12 | 31 | 47 | -16 | 36.4% |
Islanda | 12 | 9 | 3 | 0 | 35 | 10 | +25 | 75.0% |
Iran | 1 | 1 | 0 | 0 | 2 | 1 | +1 | 100.0% |
Irlanda | 1 | 1 | 0 | 0 | 4 | 0 | +4 | 100.0% |
Irlanda dilettanti | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 2 | -1 | 0.0% |
Israele | 9 | 4 | 4 | 1 | 15 | 6 | +9 | 44.4% |
Italia | 39 | 11 | 10 | 18 | 56 | 82 | -28 | 26.3% |
Giamaica | 1 | 1 | 0 | 0 | 8 | 0 | +8 | 100.0% |
Giappone | 6 | 4 | 1 | 1 | 14 | 5 | +9 | 66.0% |
Kuwait | 2 | 2 | 0 | 0 | 5 | 1 | +4 | 100.0% |
Lettonia | 1 | 1 | 0 | 0 | 7 | 0 | +7 | 100.0% |
Lituania | 4 | 4 | 0 | 0 | 5 | 0 | +5 | 100.0% |
Lussemburgo | 18 | 16 | 1 | 1 | 71 | 12 | +59 | 88.9% |
Malta | 2 | 2 | 0 | 0 | 10 | 0 | +10 | 100.0% |
Messico | 7 | 5 | 1 | 1 | 15 | 6 | +9 | 71.4% |
Marocco | 5 | 3 | 2 | 0 | 12 | 6 | +6 | 60.0% |
Paesi Bassi | 26 | 12 | 4 | 10 | 45 | 53 | -8 | 46.2% |
Nuova Zelanda | 1 | 1 | 0 | 0 | 5 | 0 | +5 | 100.0% |
Nigeria | 2 | 1 | 0 | 1 | 2 | 1 | +1 | 50.0% |
Irlanda del Nord | 8 | 5 | 3 | 0 | 18 | 4 | +14 | 62.5% |
Norvegia | 15 | 7 | 4 | 4 | 22 | 15 | +7 | 46.7% |
Paraguay | 5 | 3 | 2 | 0 | 14 | 4 | +10 | 60.0% |
Perù | 2 | 1 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 50.0% |
Polonia | 16 | 8 | 5 | 3 | 27 | 16 | +11 | 50.0% |
Portogallo | 25 | 18 | 1 | 6 | 49 | 29 | +20 | 72.0% |
Irlanda | 17 | 8 | 5 | 4 | 22 | 15 | +7 | 43.8% |
Romania | 16 | 8 | 5 | 3 | 21 | 16 | +5 | 50.0% |
Russia | 7 | 4 | 1 | 2 | 15 | 10 | +5 | 50.0% |
Arabia Saudita | 1 | 1 | 0 | 0 | 4 | 0 | +4 | 100.0% |
Scozia | 16 | 8 | 0 | 8 | 23 | 15 | +8 | 50.0% |
Senegal | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | -1 | 0.0% |
Serbia | 5 | 3 | 2 | 0 | 8 | 4 | +4 | 60.0% |
Slovacchia | 4 | 2 | 1 | 1 | 6 | 2 | +4 | 50.0% |
Slovenia | 3 | 3 | 0 | 0 | 10 | 2 | +8 | 100.0% |
Sudafrica | 4 | 2 | 1 | 1 | 6 | 3 | +3 | 50.0% |
Corea del Sud | 3 | 2 | 1 | 0 | 9 | 3 | +6 | 66.7% |
URSS | 12 | 2 | 6 | 4 | 13 | 18 | -5 | 16.7% |
Spagna | 35 | 12 | 7 | 16 | 37 | 63 | -26 | 34.3% |
Svezia | 21 | 10 | 5 | 6 | 29 | 21 | +8 | 47.6% |
Svizzera | 38 | 16 | 10 | 12 | 67 | 60 | +7 | 43.2% |
Togo | 1 | 1 | 0 | 0 | 2 | 0 | +2 | 100.0% |
Tunisia | 4 | 2 | 2 | 0 | 7 | 3 | +4 | 50.0% |
Turchia | 4 | 4 | 0 | 0 | 12 | 2 | +10 | 100.0% |
Stati Uniti | 4 | 3 | 1 | 0 | 11 | 1 | +10 | 75.0% |
Ucraina | 9 | 5 | 3 | 1 | 14 | 5 | +9 | 55.5% |
Uruguay | 9 | 2 | 4 | 3 | 6 | 8 | -2 | 22.2% |
Galles | 5 | 3 | 1 | 1 | 11 | 4 | +7 | 60.0% |
Germania Ovest | 15 | 6 | 4 | 5 | 28 | 29 | -1 | 40.0% |
Jugoslavia | 26 | 9 | 7 | 10 | 41 | 39 | +2 | 34.6% |
Confronti più frequenti |
Questi sono i saldi della Francia nei confronti delle nazionali con cui sono stati disputati almeno 10 incontri[60].
Saldo positivo |
Nazionale | Giocate | Vinte | Pareggiate | Perse | Reti fatte | Reti subite | Differenza reti | Ultima vittoria | Ultimo pareggio | Ultima sconfitta |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Svizzera | 38 | 16 | 10 | 12 | 67 | 60 | +7 | 20 giugno 2014 | 19 giugno 2016 | 27 maggio 1992 |
Germania | 30 | 13 | 8 | 9 | 47 | 45 | +2 | 7 luglio 2016 | 6 settembre 2018 | 4 luglio 2014 |
Portogallo | 26 | 18 | 1 | 6 | 49 | 29 | +19 | 4 settembre 2015 | 29 aprile 1928 | 10 luglio 2016 |
Paesi Bassi | 25 | 11 | 4 | 10 | 41 | 53 | −12 | 10 ottobre 2016 | 31 marzo 2004 | 13 giugno 2008 |
Austria | 23 | 12 | 2 | 9 | 39 | 40 | −1 | 14 ottobre 2009 | 19 agosto 1998 | 6 settembre 2008 |
Bulgaria | 21 | 9 | 4 | 8 | 37 | 26 | +11 | 7 ottobre 2016 | 14 maggio 1982 | 17 novembre 1993 |
Svezia | 19 | 9 | 5 | 5 | 25 | 18 | +7 | 18 novembre 2014 | 9 febbraio 2005 | 19 giugno 2012 |
Lussemburgo | 16 | 15 | 0 | 1 | 68 | 11 | +57 | 25 marzo 2011 | 3 settembre 2017 | 8 febbraio 1914 |
Polonia | 16 | 8 | 5 | 3 | 27 | 16 | +11 | 9 giugno 2011 | 17 novembre 2004 | 31 agosto 1982 |
Romania | 16 | 8 | 5 | 3 | 21 | 16 | +5 | 10 giugno 2016 | 6 settembre 2011 | 8 aprile 1972 |
Norvegia | 16 | 7 | 4 | 5 | 22 | 22 | 0 | 27 maggio 2014 | 25 febbraio 1998 | 11 agosto 2010 |
Irlanda | 16 | 7 | 5 | 4 | 20 | 15 | +5 | 26 giugno 2016 | 18 novembre 2009 | 14 ottobre 1981 |
Danimarca | 14 | 8 | 2 | 4 | 16 | 27 | -11 | 11 ottobre 2015 | 26 giugno 2018 | 11 giugno 2002 |
Islanda | 12 | 9 | 3 | 0 | 35 | 10 | +25 | 3 luglio 2016 | 5 settembre 1998 | - |
Saldo neutro |
Nazionale | Giocate | Vinte | Pareggiate | Perse | Reti fatte | Reti subite | Differenza | Ultima vittoria | Ultimo pari | Ultima sconfitta |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Scozia | 16 | 8 | 0 | 8 | 23 | 15 | +8 | 4 giugno 2016 | - | 12 settembre 2007 |
Saldo negativo |
Nazionale | Giocate | Vinte | Pareggiate | Perse | Reti fatte | Reti subite | Differenza | Ultima vittoria | Ultimo pareggio | Ultima sconfitta |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Belgio | 74 | 25 | 19 | 30 | 128 | 160 | -32 | 10 luglio 2018 | 14 agosto 2013 | 7 giugno 2015 |
Italia | 38 | 10 | 10 | 18 | 53 | 81 | -28 | 1º giugno 2018 | 8 settembre 2007 | 17 giugno 2008 |
Spagna | 34 | 12 | 7 | 15 | 36 | 61 | −25 | 4 settembre 2014 | 16 ottobre 2012 | 26 marzo 2013 |
Inghilterra | 29 | 8 | 5 | 17 | 36 | 67 | -31 | 17 novembre 2010 | 11 giugno 2012 | 17 novembre 2015 |
Jugoslavia | 26 | 9 | 8 | 10 | 41 | 39 | +2 | 20 novembre 2002 | 29 aprile 1989 | 19 novembre 1988 |
Ungheria | 22 | 8 | 2 | 12 | 31 | 47 | −16 | 31 maggio 2005 | 24 aprile 1971 | 22 maggio 1976 |
Cecoslovacchia | 20 | 7 | 4 | 9 | 29 | 34 | −5 | 4 settembre 1991 | 24 agosto 1988 | 4 aprile 1979 |
Brasile | 15 | 5 | 4 | 7 | 20 | 24 | -5 | 9 febbraio 2011 | 20 maggio 2004 | 26 marzo 2015 |
Argentina | 12 | 3 | 3 | 6 | 11 | 15 | −4 | 30 giugno 2018 | 26 giugno 1977 | 11 febbraio 2009 |
URSS | 11 | 2 | 6 | 3 | 13 | 17 | -4 | 13 ottobre 1972 | 9 settembre 1987 | 11 ottobre 1986 |
Palmarès |
- Campionato mondiale: 2
Francia 1998, Russia 2018
- Campionato d'Europa: 2
Francia 1984, Belgio-Paesi Bassi 2000
Confederations Cup: 2 (record europeo)
Corea del Sud e Giappone 2001, Francia 2003
- Coppa Artemio Franchi: 1
- 1985
Partecipazioni ai tornei internazionali |
Campionato del mondo | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1930 | Primo turno |
1934 | Ottavi di finale |
1938 | Quarti di finale |
1950 | Non qualificata |
1954 | Primo turno |
1958 | Terzo posto |
1962 | Non qualificata |
1966 | Primo turno |
1970 | Non qualificata |
1974 | Non qualificata |
1978 | Primo turno |
1982 | Quarto posto |
1986 | Terzo posto |
1990 | Non qualificata |
1994 | Non qualificata |
1998 | Campione |
2002 | Primo turno |
2006 | Secondo posto |
2010 | Primo turno |
2014 | Quarti di finale |
2018 | Campione |
Campionato europeo | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1960 | Quarto posto |
1964 | Non qualificata |
1968 | Non qualificata |
1972 | Non qualificata |
1976 | Non qualificata |
1980 | Non qualificata |
1984 | Campione |
1988 | Non qualificata |
1992 | Primo turno |
1996 | Semifinali |
2000 | Campione |
2004 | Quarti di finale |
2008 | Primo turno |
2012 | Quarti di finale |
2016 | Secondo posto |
Giochi olimpici[61] | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1908 | Semifinali e quarti di finale[62] |
1912 | Non partecipante |
1920 | Semifinali |
1924 | Quarti di finale |
1928 | Ottavi di finale |
1936 | Non partecipante |
1948 | Quarti di finale |
Confederations Cup | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1992 | Non invitata |
1995 | Non invitata |
1997 | Non qualificata |
1999 | Rinuncia |
2001 | Campione |
2003 | Campione |
2005 | Non qualificata |
2009 | Non qualificata |
2013 | Non qualificata |
2017 | Non qualificata |
Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni
Statistiche dettagliate sui tornei internazionali |
Mondiali |
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1930 | Uruguay | Primo turno | 1 | 0 | 2 | 4:3 |
1934 | Italia | Ottavi di finale | 0 | 0 | 1 | 2:3 |
1938 | Francia | Quarti di finale | 1 | 0 | 1 | 4:4 |
1950 | Brasile | Non qualificata | - | - | - | - |
1954 | Svizzera | Primo turno | 1 | 0 | 1 | 3:3 |
1958 | Svezia | Terzo posto | 4 | 0 | 2 | 23:15 |
1962 | Cile | Non qualificata | - | - | - | - |
1966 | Inghilterra | Primo turno | 0 | 1 | 2 | 2:5 |
1970 | Messico | Non qualificata | - | - | - | - |
1974 | Germania Ovest | Non qualificata | - | - | - | - |
1978 | Argentina | Primo turno | 1 | 0 | 2 | 5:5 |
1982 | Spagna | Quarto posto | 3 | 2 | 2 | 16:12 |
1986 | Messico | Terzo posto | 4 | 2 | 1 | 12:6 |
1990 | Italia | Non qualificata | - | - | - | - |
1994 | Stati Uniti | Non qualificata | - | - | - | - |
1998 | Francia | Campione | 6 | 1 | 0 | 15:2 |
2002 | Corea del Sud / Giappone | Primo turno | 0 | 1 | 2 | 0:3 |
2006 | Germania | Secondo posto | 4 | 3 | 0 | 9:3 |
2010 | Sudafrica | Primo turno | 0 | 1 | 2 | 1:4 |
2014 | Brasile | Quarti di finale | 3 | 1 | 1 | 10:3 |
2018 | Russia | Campione | 6 | 1 | 0 | 14:6 |
Europei |
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1960 | Francia | Quarto posto | 0 | 0 | 2 | 4:7 |
1964 | Spagna | Non qualificata | - | - | - | - |
1968 | Italia | Non qualificata | - | - | - | - |
1972 | Belgio | Non qualificata | - | - | - | - |
1976 | Jugoslavia | Non qualificata | - | - | - | - |
1980 | Italia | Non qualificata | - | - | - | - |
1984 | Francia | Campione | 5 | 0 | 0 | 14:4 |
1988 | Germania Ovest | Non qualificata | - | - | - | - |
1992 | Svezia | Primo turno | 0 | 2 | 1 | 2:3 |
1996 | Inghilterra | Semifinali | 2 | 3 | 0 | 5:2 |
2000 | Belgio / Paesi Bassi | Campione | 5 | 0 | 1 | 13:7 |
2004 | Portogallo | Quarti di finale | 2 | 1 | 1 | 7:5 |
2008 | Austria / Svizzera | Primo turno | 0 | 1 | 2 | 1:6 |
2012 | Polonia / Ucraina | Quarti di finale | 1 | 1 | 2 | 3:5 |
2016 | Francia | Secondo posto | 5 | 1 | 1 | 13:5 |
Confederations Cup |
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1992 | Arabia Saudita | Non invitata | - | - | - | - |
1995 | Arabia Saudita | Non invitata | - | - | - | - |
1997 | Arabia Saudita | Non qualificata | - | - | - | - |
1999 | Messico | Rinuncia | - | - | - | - |
2001 | Corea del Sud / Giappone | Campione | 4 | 0 | 1 | 12:2 |
2003 | Francia | Campione | 5 | 0 | 0 | 12:3 |
2005 | Germania | Non qualificata | - | - | - | - |
2009 | Sudafrica | Non qualificata | - | - | - | - |
2013 | Brasile | Non qualificata | - | - | - | - |
2017 | Russia | Non qualificata | - | - | - | - |
2021 | Qualificata | 0 | 0 | 0 | 0:0 |
Olimpiadi |
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1908 | Londra | Semifinali[63] | 0 | 0 | 1 | 1:17 |
Quarti di finale[64] | 0 | 0 | 1 | 0:9 | ||
1912 | Stoccolma | Non partecipante | - | - | - | - |
1920 | Anversa | Semifinali | 1 | 0 | 1 | 4:5 |
1924 | Parigi | Quarti di finale | 1 | 0 | 1 | 8:5 |
1928 | Amsterdam | Ottavi di finale | 0 | 0 | 1 | 3:4 |
1936 | Berlino | Non partecipante | - | - | - | - |
1948 | Londra | Quarti di finale | 1 | 0 | 1 | 2:2 |
Tutte le rose |
Mondiali |
- Coppa del Mondo FIFA 1930
- P Tassin, P Thépot, D Andoire, D Capelle, D Mattler, C Chantrel, C Delmer, C J. Laurent, C L. Laurent, C Pinel, C Villaplane, A Delfour, A Langiller, A Libérati, A Maschinot, A Veinante, CT: Caudron
- Coppa del Mondo FIFA 1934
- P Défossé, P Llense, P Thépot, D Gonzales, D Mairesse, D Mattler, D Vandooren, C Beaucourt, C Delfour, C Delmer, C Gabrillargues, C Laurent, C Liétaer, C Rio, C Verriest, A Alcazar, A Aston, A Courtois, A Keller, A Korb, A Nicolas, A Veinante, CT: Kimpton
- Coppa del Mondo FIFA 1938
- P Darui, P Di Lorto, P Llense, D Ben Bouali, D Cazenave, D Mattler, D Povolny, D Vandooren, C Bastien, C Bourbotte, C Diagne, C Jasseron, C Jordan, A Aston, A Brusseaux, A Courtois, A Delfour, A Heisserer, A Kowalczyk, A Nicolas, A Veinante, A Zatelli, CT: Barreau
- Coppa del Mondo FIFA 1954
- 1 Remetter, 2 Ruminski, 3 Abbes, 4 Gianessi, 5 Grimonpon, 6 Kaelbel, 7 Marche, 8 Bieganski, 9 Cuissard, 10 Jonquet, 11 Louis, 12 Marcel, 13 Mahjoub, 14 Penverne, 15 Ben Tifour, 16 Dereuddre, 17 Glovacki, 18 Kopa, 19 Leblond, 20 Schultz, 21 Strappe, 22 Vincent, CT: Pibarot
- Coppa del Mondo FIFA 1958
- 1 Abbes, 2 Colonna, 3 Remetter, 4 Kaelbel, 5 Lerond, 6 Marche, 7 Mounyet, 8 Chiarelli, 9 Hnatow, 10 Jonquet, 11 Lafont, 12 Marcel, 13 Penverne, 14 Bellot, 15 Bruey, 16 Douis, 17 Fontaine, 18 Kopa, 19 Oliver, 20 Piantoni, 21 Vincent, 22 Wisnieski, CT: Batteux
- Coppa del Mondo FIFA 1966
- 1 Aubour, 2 Artélésa, 3 Baraffe, 4 Bonnel, 5 Bosquier, 6 Budzynski, 7 Chorda, 8 Combin, 9 Couécou, 10 De Bourgoing, 11 De Michèle, 12 Djorkaeff, 13 Gondet, 14 Hausser, 15 Herbet, 16 Herbin, 17 Muller, 18 Piumi, 19 Robuschi, 20 Simon, 21 Carnus, 22 Schuth, CT: Guérin
- Coppa del Mondo FIFA 1978
- 1 Baratelli, 2 Battiston, 3 Bossis, 4 Janvion, 5 Bracci, 6 Lopez, 7 Rio, 8 Trésor, 9 Bathenay, 10 Guillou, 11 Michel, 12 Papi, 13 J. Petit, 14 Berdoll, 15 Platini, 16 Dalger, 17 Lacombe, 18 Rocheteau, 19 Six, 20 Rouyer, 21 Bertrand-Demanes, 22 Dropsy, CT: Hidalgo
- Coppa del Mondo FIFA 1982
- 1 Baratelli, 2 Amoros, 3 Battiston, 4 Bossis, 5 Janvion, 6 Lopez, 7 Mahut, 8 Trésor, 9 Genghini, 10 Platini, 11 Girard, 12 Giresse, 13 Larios, 14 Tigana, 15 Bellone, 16 Couriol, 17 Lacombe, 18 Rocheteau, 19 Six, 20 Soler, 21 Castaneda, 22 Ettori, CT: Hidalgo
- Coppa del Mondo FIFA 1986
- 1 Bats, 2 Amoros, 3 Ayache, 4 Battiston, 5 Bibard, 6 Bossis, 7 Le Roux, 8 Tusseau, 9 Fernández, 10 Platini, 11 Ferreri, 12 Giresse, 13 Genghini, 14 Tigana, 15 Vercruysse, 16 Bellone, 17 Papin, 18 Rocheteau, 19 Stopyra, 20 Xuereb, 21 Bergerôo, 22 Rust, CT: Michel
- Coppa del Mondo FIFA 1998
- 1 Lama, 2 Candela, 3 Lizarazu, 4 Vieira, 5 Blanc, 6 Djorkaeff, 7 Deschamps, 8 Desailly, 9 Guivarc'h, 10 Zidane, 11 Pirès, 12 Henry, 13 Diomède, 14 Boghossian, 15 Thuram, 16 Barthez, 17 Petit, 18 Lebœuf, 19 Karembeu, 20 Trezeguet, 21 Dugarry, 22 Charbonnier, CT: Jacquet
- Coppa del Mondo FIFA 2002
- 1 Ramé, 2 Candela, 3 Lizarazu, 4 Vieira, 5 Christanval, 6 Djorkaeff, 7 Makélélé, 8 Desailly, 9 Cissé, 10 Zidane, 11 Wiltord, 12 Henry, 13 Silvestre, 14 Boghossian, 15 Thuram, 16 Barthez, 17 Petit, 18 Lebœuf, 19 Sagnol, 20 Trezeguet, 21 Dugarry, 22 Micoud, 23 Coupet, CT: Lemerre
- Coppa del Mondo FIFA 2006
- 1 Landreau, 2 Boumsong, 3 Abidal, 4 Vieira, 5 Gallas, 6 Makélélé, 7 Malouda, 8 Dhorasoo, 9 Govou, 10 Zidane, 11 Wiltord, 12 Henry, 13 Silvestre, 14 Saha, 15 Thuram, 16 Barthez, 17 Givet, 18 Diarra, 19 Sagnol, 20 Trezeguet, 21 Chimbonda, 22 Ribéry, 23 Coupet, CT: Domenech
- Coppa del Mondo FIFA 2010
- 1 Lloris, 2 Sagna, 3 Abidal, 4 Réveillère, 5 Gallas, 6 Planus, 7 Ribéry, 8 Gourcuff, 9 Cissé, 10 Govou, 11 Gignac, 12 Henry, 13 Evra, 14 Toulalan, 15 Malouda, 16 Mandanda, 17 Squillaci, 18 Diarra, 19 Diaby, 20 Valbuena, 21 Anelka, 22 Clichy, 23 Carrasso, CT: Domenech
- Coppa del Mondo FIFA 2014
- 1 Lloris, 2 Debuchy, 3 Evra, 4 Varane, 5 Sakho, 6 Cabaye, 7 Cabella, 8 Valbuena, 9 Giroud, 10 Benzema, 11 Griezmann, 12 Mavuba, 13 Mangala, 14 Matuidi, 15 Sagna, 16 Ruffier, 17 Digne, 18 Sissoko, 19 Pogba, 20 Rémy, 21 Koscielny, 22 Schneiderlin, 23 Landreau, CT: Deschamps
- Coppa del Mondo FIFA 2018
- 1 Lloris, 2 Pavard, 3 Kimpembe, 4 Varane, 5 Umtiti, 6 Pogba, 7 Griezmann, 8 Lemar, 9 Giroud, 10 Mbappé, 11 Dembélé, 12 Tolisso, 13 Kanté, 14 Matuidi, 15 Nzonzi, 16 Mandanda, 17 Rami, 18 Fekir, 19 Sidibé, 20 Thauvin, 21 L. Hernandez, 22 Mendy, 23 Areola, CT: Deschamps
Europei |
- Campionato d'Europa UEFA 1960
- P Lamia, P Taillander, D Chorda, D Herbin, D Jonquet, D Rodzik, D Siatka, D Wendling, C Ferrier, C Marcel, C Muller, A Douis, A Heutte, A Sauvage, A Stievenard, A Vincent, A Wisnieski, CT: Batteux
- Campionato d’Europa UEFA 1984
- 1 Bats, 2 Amoros, 3 Domergue, 4 Bossis, 5 Battiston, 6 Fernández, 7 Ferreri, 8 Bravo, 9 Genghini, 10 Platini, 11 Bellone, 12 Giresse, 13 Six, 14 Tigana, 15 Le Roux, 16 Rocheteau, 17 Lacombe, 18 Tusseau, 19 Bergerôo, 20 Rust, CT: Hidalgo
- Campionato d’Europa UEFA 1992
- 1 Martini, 2 Amoros, 3 Silvestre, 4 Petit, 5 Blanc, 6 Casoni, 7 Deschamps, 8 Sauzée, 9 Papin, 10 Fernández, 11 Perez, 12 Cocard, 13 Boli, 14 Durand, 15 Divert, 16 Vahirua, 17 Garde, 18 Cantona, 19 Rousset, 20 Angloma, CT: Platini
- Campionato d’Europa UEFA 1996
- 1 Lama, 2 Angloma, 3 Di Meco, 4 Lebœuf, 5 Blanc, 6 Guérin, 7 Deschamps, 8 Desailly, 9 Djorkaeff, 10 Zidane, 11 Loko, 12 Lizarazu, 13 Dugarry, 14 Lamouchi, 15 Thuram, 16 Barthez, 17 Madar, 18 Pedros, 19 Karembeu, 20 Roche, 21 Martins, 22 Martini, CT: Jacquet
- Campionato d’Europa UEFA 2000
- 1 Lama, 2 Candela, 3 Lizarazu, 4 Vieira, 5 Blanc, 6 Djorkaeff, 7 Deschamps, 8 Desailly, 9 Anelka, 10 Zidane, 11 Pirès, 12 Henry, 13 Wiltord, 14 Micoud, 15 Thuram, 16 Barthez, 17 Petit, 18 Lebœuf, 19 Karembeu, 20 Trezeguet, 21 Dugarry, 22 Ramé, CT: Lemerre
- Campionato d’Europa UEFA 2004
- 1 Landreau, 2 Boumsong, 3 Lizarazu, 4 Vieira, 5 Gallas, 6 Makélélé, 7 Pirès, 8 Desailly, 9 Saha, 10 Zidane, 11 Wiltord, 12 Henry, 13 Silvestre, 14 Rothen, 15 Thuram, 16 Barthez, 17 Dacourt, 18 Pedretti, 19 Sagnol, 20 Trezeguet, 21 Marlet, 22 Govou, 23 Coupet, CT: Santini
- Campionato d'Europa UEFA 2008
- 1 Mandanda, 2 Boumsong, 3 Abidal, 4 Vieira, 5 Gallas, 6 Makélélé, 7 Malouda, 8 Anelka, 9 Benzema, 10 Govou, 11 Nasri, 12 Henry, 13 Evra, 14 Clerc, 15 Thuram, 16 Frey, 17 Squillaci, 18 Gomis, 19 Sagnol, 20 Toulalan, 21 Diarra, 22 Ribéry, 23 Coupet, CT: Domenech
- Campionato d'Europa UEFA 2012
- 1 Lloris, 2 Debuchy, 3 Evra, 4 Rami, 5 Mexès, 6 Cabaye, 7 Ribéry, 8 Valbuena, 9 Giroud, 10 Benzema, 11 Nasri, 12 Matuidi, 13 Réveillère, 14 Ménez, 15 Malouda, 16 Mandanda, 17 M'Vila, 18 Diarra, 19 Martin, 20 Ben Arfa, 21 Koscielny, 22 Clichy, 23 Carrasso, CT: Blanc
- Campionato d'Europa UEFA 2016
- 1 Lloris, 2 Jallet, 3 Evra, 4 Rami, 5 Kanté, 6 Cabaye, 7 Griezmann, 8 Payet, 9 Giroud, 10 Gignac, 11 Martial, 12 Schneiderlin, 13 Mangala, 14 Matuidi, 15 Pogba, 16 Mandanda, 17 Digne, 18 Sissoko, 19 Sagna, 20 Coman, 21 Koscielny, 22 Umtiti, 23 Costil, CT: Deschamps
Confederations Cup |
- FIFA Confederations Cup 2001
- 1 Ramé, 2 Sagnol, 3 Lizarazu, 4 Vieira, 5 Gillet, 6 Djorkaeff, 7 Pirès, 8 Desailly, 9 Anelka, 10 Carrière, 11 Wiltord, 12 Coupet, 13 Silvestre, 14 Née, 15 Bréchet, 16 Dacourt, 17 Marlet, 18 Lebœuf, 19 Karembeu, 20 Camara, 21 Dugarry, 22 Robert, 23 Landreau, CT: Lemerre
- FIFA Confederations Cup 2003
- 1 Landreau, 2 Mexès, 3 Lizarazu, 4 Boumsong, 5 Gallas, 6 Dacourt, 7 Pirès, 8 Desailly, 9 Cissé, 10 Giuly, 11 Wiltord, 12 Henry, 13 Silvestre, 14 Rothen, 15 Thuram, 16 Barthez, 17 Kapo, 18 Pedretti, 19 Sagnol, 20 Marlet, 21 Dabo, 22 Govou, 23 Coupet, CT: Santini
Giochi olimpici |
- Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1908
- P Signoret, P Tillette, D Desaulty, D J. Dubly, D Wibaut, C Bayrou, C Du Rhéart, C Renaux, C Schubart, A Albert, A Cyprès, A A. Dubly, A Fenouillière, A François, A Hanot, A Royet, A Sartorius, A Zimmermman, CT: commissione tecnica
- Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1908
- P Desrousseaux, D Bilot, D Morillon, D Verlet, C Dastarac, C Denis, C Gressier, C Prouvost, C Vialaret, A Eucher, A Filez, A Holgard, A Jenicot, A Mathaux, A Schaff, A Six, CT: commissione tecnica
- Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1920
- P Lebidois, P Parsys, D Baumann, D Huot, D Mony, D Roth, C Batmale, C Bonnardel, C P. Gastiger, C Gravelines, C Hugues, C Leroux, C Petit, A Bard, A Bongard, A Boyer, A Dewaquez, A Dubly, A M. Gastiger, A Lassalle, A Nicolas, CT: Pentland
- Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1924
- P Chayriguès, P Cottenet, D Baumann, D Canthelou, D Gravier, D Huot, C Bard, C Batmale, C Bonnardel, C Crut, C Domergue, C Jourda, C Parachini, A Boyer, A Chesneau, A Dewaquez, A Dubly, A Dufour, A Gross, A Isbecque, A Nicolas, A Rénier, CT: Griffiths
- Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1928
- P Henric, P Thépot, D Canthelou, D Domergue, D Rollet, D Wallet, C Banide, C Brouzes, C Chantrel, C Dauphin, C Villaplane, A Bardot, A Dewaquez, A Gourdon, A Langiller, A Monsallier, A Nicolas, A Pavillard, CT: Farmer
- Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1948
- P Rouxel, P Schaeffer, D Bienvenu, D Ducousso, D Gianessi, C Colau, C Krug, C Mercurio, C Rabstejnek, C Robert, C Rouellé, A Bottini, A Courbin, A Hebinger, A Hamoutène, A Heckel, A J. Lanfranchi, A M. Lanfranchi, A Paluch, A Persillon, A Strappe, CT: sconosciuto
NOTA: per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.
Rosa attuale |
Lista dei convocati per i match con Olanda e Uruguay del 16 e 20 novembre 2018.
Presenze e reti aggiornate al 19 novembre 2018.
N. | Pos. | Giocatore | Data nascita (età) | Pres. | Reti | Squadra | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | P | Hugo Lloris | 26 dicembre 1986 | 107 | -80 | Tottenham | ||
16 | P | Steve Mandanda | 28 marzo 1985 | 28 | -28 | O. Marsiglia | ||
23 | P | Alphonse Areola | 27 febbraio 1993 | 2 | -1 | Paris Saint-Germain | ||
2 | D | Benjamin Pavard | 26 marzo 1996 | 17 | 1 | Stoccarda | ||
3 | D | Presnel Kimpembe | 13 agosto 1995 | 6 | 0 | Paris Saint-Germain | ||
4 | D | Raphaël Varane | 25 aprile 1993 | 54 | 3 | Real Madrid | ||
5 | D | Mamadou Sakho | 13 febbraio 1990 | 28 | 2 | Crystal Palace | ||
17 | D | Adil Rami | 27 dicembre 1985 | 35 | 1 | O. Marsiglia | ||
19 | D | Djibril Sidibé | 29 luglio 1992 | 18 | 1 | Monaco | ||
12 | D | Lucas Digne | 20 luglio 1993 | 23 | 0 | Everton | ||
22 | D | Benjamin Mendy | 17 luglio 1994 | 9 | 0 | Manchester City | ||
{{{no}}} | C | Paul Pogba | 15 marzo 1993 | 64 | 10 | Manchester Utd | ||
6 | C | Tanguy Ndombele | 28 dicembre 1996 | 3 | 0 | Olympique Lione | ||
13 | C | N'Golo Kanté | 29 marzo 1991 | 35 | 1 | Chelsea | ||
14 | C | Blaise Matuidi | 9 aprile 1987 | 76 | 9 | Juventus | ||
15 | C | Steven N'Zonzi | 15 dicembre 1988 | 13 | 0 | Roma | ||
7 | A | Antoine Griezmann | 21 marzo 1991 | 66 | 26 | Atlético Madrid | ||
9 | A | Olivier Giroud | 30 settembre 1986 | 86 | 32 | Chelsea | ||
10 | A | Kylian Mbappé | 20 dicembre 1998 | 27 | 10 | Paris Saint-Germain | ||
11 | A | Ousmane Dembélé | 15 maggio 1997 | 21 | 2 | Barcellona | ||
8 | A | Nabil Fekir | 18 luglio 1993 | 19 | 2 | Olympique Lione | ||
20 | A | Florian Thauvin | 26 gennaio 1993 | 6 | 0 | O. Marsiglia | ||
{{{no}}} | A | Anthony Martial | 5 dicembre 1995 | 18 | 1 | Manchester Utd |
Allenatori |
Prima del 1936 (tranne alcuni periodi) i giocatori erano selezionati da un comitato della FFF.
Dati aggiornati al 15 luglio 2018.
Allenatore | Periodo in carica | G | V | N | P | % vittorie |
---|---|---|---|---|---|---|
Raoul Caudron | 1930 | ? | ? | ? | ? | ? |
Sid Kimpton | 1934 | ? | ? | ? | ? | ? |
Sid Kimpton | 1935-1936 | ? | ? | ? | ? | ? |
Gaston Barreau | 1936-1954 | ? | ? | ? | ? | ? |
Albert Batteux | 1955-1962 | ? | ? | ? | ? | ? |
Henri Guérin | 1964–1966 | 15 | 5 | 4 | 6 | 33,3 |
José Arribas e Jean Snella | 1966 | 4 | 2 | 0 | 2 | 50,0 |
Just Fontaine | 1967 | 2 | 0 | 0 | 2 | &&0,0 |
Louis Dugauguez | 1967–1968 | 9 | 2 | 3 | 4 | 22,2 |
Georges Boulogne | 1969–1973 | 31 | 15 | 5 | 11 | 48,4 |
Ștefan Kovács | 1973–1975 | 15 | 6 | 4 | 5 | 40,0 |
Michel Hidalgo | 1976–1984 | 75 | 41 | 16 | 18 | 54,7 |
Henri Michel | 1984–1988 | 36 | 16 | 12 | 8 | 44,4 |
Michel Platini | 1988–1992 | 29 | 16 | 8 | 5 | 55,2 |
Gérard Houllier | 1992–1993 | 12 | 7 | 1 | 4 | 58,3 |
Aimé Jacquet | 1994–1998 | 53 | 34 | 16 | 3 | 64,2 |
Roger Lemerre | 1998–2002 | 53 | 34 | 11 | 8 | 64,2 |
Jacques Santini | 2002–2004 | 28 | 22 | 4 | 2 | 78,6 |
Raymond Domenech | 2004–2010 | 79 | 41 | 24 | 14 | 51,9 |
Laurent Blanc | 2010–2012 | 27 | 16 | 7 | 4 | 59,3 |
Didier Deschamps | 2012–oggi | 83 | 53 | 15 | 15 | 63,9 |
- In corsivo i traghettatori
Record individuali |
Dati aggiornati al 9 settembre 2018.
# | Giocatore | Periodo | Pres. | Reti |
---|---|---|---|---|
1 | Lilian Thuram | 1994-2008 | 142 | 2 |
2 | Thierry Henry | 1997-2010 | 123 | 51 |
3 | Marcel Desailly | 1993-2004 | 116 | 3 |
4 | Zinédine Zidane | 1994-2006 | 108 | 31 |
5 | Patrick Vieira | 1997-2009 | 107 | 6 |
6 | Hugo Lloris | 2008-oggi | 104 | -80 |
7 | Didier Deschamps | 1989-2000 | 103 | 4 |
8 | Laurent Blanc | 1989-2000 | 97 | 16 |
9 | Bixente Lizarazu | 1992-2004 | 95 | 2 |
10 | Sylvain Wiltord | 1999-2006 | 92 | 26 |
# | Giocatore | Periodo | Reti | Pres. | Reti/pr. |
---|---|---|---|---|---|
1 | Thierry Henry | 1997-2010 | 51 | 123 | 0,41 |
2 | Michel Platini | 1976-1987 | 41 | 72 | 0,57 |
3 | David Trezeguet | 1998-2008 | 34 | 71 | 0,48 |
4 | Olivier Giroud | 2011-oggi | 33 | 82 | 0,4 |
5 | Zinédine Zidane | 1994-2006 | 31 | 108 | 0,29 |
6 | Just Fontaine | 1953-1960 | 30 | 21 | 1,43 |
6 | Jean-Pierre Papin | 1986-1995 | 30 | 54 | 0,56 |
8 | Youri Djorkaeff | 1993-2002 | 28 | 82 | 0,34 |
9 | Karim Benzema | 2007-2015 | 27 | 81 | 0,33 |
10 | Antoine Griezmann | 2014-oggi | 26 | 65 | 0,4 |
Note |
^ CALCIO - Francia in "Enciclopedia dello Sport", su www.treccani.it. URL consultato il 21 agosto 2016.
^ (EN) Men's Ranking, su fifa.com.
^ abc Da traghettatore a campione: Aimé Jacquet, uefa.com, 17 dicembre 2013. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ TUTTI CONTRO LE PEN ' SIAMO LA FRANCIA', la Repubblica, 25 giugno 1996. URL consultato il 2 gennaio 2016.
^ ' BLU METICCIO' COLOR DI FRANCIA, la Repubblica, 22 giugno 1996. URL consultato il 2 gennaio 2016.
^ Jacquet l'operaio "Calcio, che schiavitù", la Repubblica, 1º luglio 1998. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ LA FRANCIA LASCIA A CASA CANTONA, la Repubblica, 20 maggio 1996. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ Francia-R.Ceca 5-6dcr, uefa.com, 26 giugno 1996. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ ' FRANCIA FUORI PER SCARSO PATRIOTTISMO', la Repubblica, 28 giugno 1996. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ Il golden gol salva una Francia brutta, la Repubblica, 28 giugno 1998. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ L'Italia è fuori ancora ai rigori, la Repubblica, 3 luglio 1998. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ Grande Thuram, la Francia raggiunge il Brasile, la Repubblica, 8 luglio 1998. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ Schiantato il Brasile La Francia è campione, la Repubblica, 12 luglio 1998. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ Nuovo ct della Francia Jacquet lascia a Lemerre, la Repubblica, 28 luglio 1998. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ Francia e Germania salve in extremis, La Repubblica, 10 ottobre 1999.
^ La Francia soffre ma vince, uefa.com, 6 ottobre 2013. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ Roberto Perrone, Raul perdona, Djorkaeff no, Corriere della Sera, 26 giugno 2000, p. 41. URL consultato il 5 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2015).
^ La beffa più amara K.o. al golden gol, la Repubblica, 2 luglio 2000. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ Senegal, gioia e lacrime "Scusate, sembra un sogno", la Repubblica, 31 maggio 2002. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ Francia, addio ai mondiali finisce il ciclo di Zidane, la Repubblica, 11 giugno 2002. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ Francia, licenziato il ct Lemerre, la Repubblica, 6 luglio 2002. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ Tutte le altre finaliste, la Repubblica, 30 novembre 2003. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ Francia inguardabile giù dal trono Avanti gli eroi ellenici di Rehhagel, la Repubblica, 25 giugno 2004. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ Zidane, la Francia tira un sospiro di sollievo, la Repubblica, 13 ottobre 2005. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ Gabriele Romagnoli, Voilà Domenech, il più bistrattato dei ct, La Repubblica, 3 luglio 2006. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ Valerio Gualerzi, Attore, astrologo, bagarino, gelosissimo Domenech, ct francese tra amore e odio, La Repubblica, 7 luglio 2006. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ Vieira e Henry salvano la Francia Negli ottavi ci sarà la Spagna, la Repubblica, 23 giugno 2004. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ E' il trionfo della "vecchia" Francia Spagna, finiti i sogni di gloria e il Mondiale, La Repubblica, 27 giugno 2006. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ Zidane è ancora il re Brasile eliminato, La Repubblica, 1º luglio 2006. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ Rigore Zidane, Francia in finale sfiderà l'Italia per il Mondiale, La Repubblica, 5 luglio 2006. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ L'Italia è campione del mondo. Francia ko dopo i calci di rigore, La Repubblica, 9 luglio 2006. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ Una per una, le avversarie dell'Italia, La Repubblica, 2 dicembre 2007. URL consultato il 5 gennaio 2006.
^ Italia, la notte perfetta. Nei quarti c'è la Spagna, Gazzetta dello Sport, 17 giugno 2008. URL consultato il 5 gennaio 2016.
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^ Qualificazione e vergogna, La Gazzetta dello Sport.
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^ Insulti a Domenech, Anelka a casa, corriere.it, 19-06-2010
^ Domenech all'attacco. Una pagliacciata, repubblica.it, 21 giugno 2010.
^ Mondiali 2010, Evra accusa pesantemente Domenech nel dopo gara, calciomercatonews.it, 22 giugno 2010.
^ Domenech licenziato dalla Ffff, calciomercato.com, 5 settembre 2010. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ (FR) Escalettes : "L'Euro 2016, un honneur pour la France", fff.fr, 29-05-2010
^ Paul Saffer, Svezia fuori a testa alta, su it.uefa.com, 19 giugno 2012. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ Euro 2012: Francia KO ma ai quarti, su sportmediaset.mediaset.it, 19 giugno 2012. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ Francia, impresa compiuta 3-0 all'Ucraina: qualificata!, corrieredellosport.it, 19 novembre 2013. URL consultato il 4 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
^ Mondiali, Francia-Germania 0-1: gol di Hummels, tedeschi in semifinale, in La Gazzetta dello Sport, 4 luglio 2014. URL consultato il 5 gennaio 2016.
^ Russia 2018, Svezia-Francia 2-1: follia Lloris, Toivonen decide al 94', in La Gazzetta dello Sport - Tutto il rosa della vita. URL consultato il 23 febbraio 2018.
^ Mondiali 2018: Bielorussia-Francia 0-0 - Calcio, in ANSA.it, 6 settembre 2016. URL consultato il 23 febbraio 2018.
^ Qualificazioni Mondiali: incredibile Francia, 0-0 col Lussemburgo. Belgio vince in Grecia e si qualifica, in Repubblica.it, 3 settembre 2017. URL consultato il 23 febbraio 2018.
^ Figuraccia della Francia: solo 0-0 con il Lussemburgo; Belgio qualificato alla fase finale, in Eurosport, 3 settembre 2017. URL consultato il 23 febbraio 2018.
^ (FR) Les Bleus dans les cieux, in Fédération Française de Football. URL consultato il 15 luglio 2018.
^ A Multi-Hued National Team Thrills Racially Uneasy France - washingtonpost.com
^ Giuseppe Smorto, Francia-Algeria dalla festa alla rissa, su repubblica.it, 6 ottobre 2001.
^ http://soccernet.espn.go.com/columns/story?id=373084&root=worldcup&cc=5901 Articolo su ESPN
^ http://observer.guardian.co.uk/osm/story/0,,1741569,00.html Articolo sul sito del Guardian
^ Scandalo Quote Etniche: Salta Il Dtn E Blanc Si Scusa | Sotto La Tour Eiffel
^ 10 juin 1978 : France-Hongrie 3-1 (3ème match de poule de la Coupe du Monde) - Poteaux-carrés
^ «Contro l'Italia temo solo l'arbitro», Corriere della Sera.
^
Wikinotizie contiene l'articolo Calcio:_l%27allenatore_della_Francia_squalificato_per_una_giornata, 27 agosto 2007
^ San Siro fischia la Marsigliese, La Stampa (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2009).
^ ab France national football team statistics and records: all-time record lingua=en, 11v11.com.
^ Come da regolamento FIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionare questa pagina.
^ Il quest'edizione del Torneo Olimpico la Francia schierò due nazionali diverse denominate ufficialmente come Francia A e Francia B. La Francia A riuscì ad arrivare fino alle semifinali mentre la Francia B si fermò ai quarti di finale.
^ Statistiche riguardanti la Francia A.
^ Statistiche riguardanti la Francia B.
Voci correlate |
- Incontri ufficiali della Nazionale di calcio della Francia dal 1904 al 1970
- Incontri ufficiali della Nazionale di calcio della Francia dal 1971 al 2000
- Incontri ufficiali della Nazionale di calcio della Francia dal 2001 a oggi
- Francia Under-21
- Guyana francese
- Guadalupa
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- Riunione
- Saint-Martin
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Collegamenti esterni |
- sito della federazione, su fff.fr.
- French National Football Team Database (archivio della nazionale in francese), su allezlesbleus.free.fr.
- (DE, EN, IT) Nazionale di calcio della Francia, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- RSSSF archivio dei giocatori con più presenza e dei capocannonieri, su rsssf.com.
- RSSSF archivio degli allenatori 1960-, su rsssf.com.
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