WWE




































































World Wrestling Entertainment, Inc.
Logo
Stato
Stati Uniti Stati Uniti
Forma societaria Public company
Borse valori
NYSE: WWE[1]
ISIN US98156Q1085
Fondazione 7 gennaio 1952[2][3] a South Yarmouth (Massachusetts)[2]
Fondata da Vincent J. McMahon[4]
Sede principale
Stamford (Connecticut)[5]
Persone chiave


  • Vince McMahon: presidente, proprietario (52%)[6] e amministratore delegato[4][7][8]

Settore
Media sociali e tecnologia[5]
Sport-intrattenimento/spettacolo[5]
Streaming[5]
Wrestling[5]
Prodotti



  • Editoria[5]


  • Eventi dal vivo[5]


  • Televisione[5]


  • Film[5]


  • Home video[5]


  • Merchandising[5]


  • Musica[5]


  • Servizio di video streaming[5]


  • Wrestling[5]


Fatturato 658,8 milioni di dollari[9] (2015)
Utile netto 24,1 milioni di dollari[9] (2015)
Dipendenti circa 800[10] (2016)
Slogan «Then. Now. Forever.»
Sito web
www.wwe.com/

La World Wrestling Entertainment (WWE),[11] nota come World Wrestling Federation (WWF) fino al 2002, è un'azienda statunitense di sport di intrattenimento che si occupa principalmente di wrestling, oltre a film, musica e merchandising. È quotata in borsa al New York Stock Exchange con la sigla WWE,[5] che si riferisce anche all'omonima federazione di wrestling.[1]


L'inizio della storia della WWE risale al 1948, quando nacque la National Wrestling Alliance (NWA) – un gruppo di federazioni indipendenti di wrestling, dette anche «territori» – e il territorio della futura WWE era quello degli Stati Uniti d'America nord-orientali, noto anche come Capitol Sports.[12] La precursore della WWE fu fondata da Jess McMahon e Toots Mondt il 7 gennaio 1952 con il nome di Capitol Wrestling Corporation Ltd. (CWC).[13] La CWC entrò ufficialmente a far parte del sistema a territori della NWA nel 1953 e vi rimase fino al 1963, quando se ne staccò e il 25 aprile seguente formò la Word Wide Wrestling Federation. Tuttavia nel 1971 l'allora WWWF tornò a far parte del circuito territoriale NWA e vi rimase fino al 1983, anno in cui si staccò definitivamente dalla NWA.[14][15] Per ragioni di marketing nel 1979 acquisì il nome di World Wrestling Federation.[16] Successivamente attraversò diversi cambi legali di nome negli anni successivi: a partire dal 1980 acquisì il nome di Titan Sports, Inc. (fondata nel 1979 a South Yarmouth, Massachusetts), che sarebbe l'odierna entità e che fu costituita dopo essere stata incorporata con la CWC, a sua volta acquistata dalla Titan Sports nel 1982;[2][17] a partire dal 6 maggio 1998 diventò nota con il nome di World Wrestling Federation, Inc. e il 19 ottobre 1999 come World Wrestling Federation Entertainment, Inc. (WWFE, Inc. o WWFE),[18][19] per poi passare il 6 maggio 2002 – a causa di un contenzioso con il World Wide Fund for Nature, noto con lo stesso acronimo[20] – al più recente e odierno nome legale,[21] divenendo nota semplicemente come WWE (acronimo di World Wrestling Entertainment) a partire dal 7 aprile 2011, anche se il nome legale completo non è stato mai ufficialmente cambiato.[12][22][23]


Al 2017 il presidente della WWE e amministratore delegato – nonché proprietario e azionista di maggioranza (52%) – è Vince McMahon, aiutato nella gestione dai figli Shane e Stephanie e da suo genero Paul Levesque: la famiglia McMahon detiene quindi circa il 70% del capitale sociale della WWE e il 96% dei diritti di voto.[7][8] A partire dall'agosto del 2014, a causa di problemi in corso con un fondo speculativo di New York, la società Eminence Capital ha acquisito il 9,6% del capitale della WWE, mentre la famiglia McMahon conserva il rimanente 90,4%.[24] Il quartier generale della WWE è a Stamford Connecticut, con uffici a Los Angeles, New York, Miami, Londra, Mumbai, Shangai, Singapore, Monaco e Tokyo.[5] Al 2017 la WWE è anche la principale federazione di wrestling mondiale: gli spettacoli televisivi della WWE, tra i quali spiccano Raw[25] e SmackDown,[26] raggiungono circa 650 milioni di case in tutto il mondo e sono trasmessi in venticinque lingue in più di 180 Paesi.[5] La WWE dà inoltre vita a diversi eventi in pay-per-view,[27] il più importante dei quali è WrestleMania,[28] che si tiene ogni anno verso la fine del mese di marzo e l'inizio del mese di aprile;[29] e due giorno prima di questo evento si svolge la cerimonia della Hall of Fame.[30] A partire dal marzo 2002 – in seguito all'acquisizione della World Championship Wrestling (WCW) il 23 marzo 2001[31] e della Extreme Championship Wrestling (ECW) nel 2003[32][33][34] – la WWE ha istituito una «brand extension», formando essenzialmente due roster (Raw e SmackDown!),[35] a cui nel 2006 se ne è aggiunto un terzo (ECW)[36] dopo la rinascita della ECW portata avanti dalla WWE sino al 2010.[32][37] Il programma televisivo ECW fu cancellato nel 2010 in favore di NXT.[38][39] La prima brand extension si è conclusa nell'agosto 2011, quando la WWE lanciò il «SuperShow», permettendo ai wrestler di apparire in qualunque programma televisivo e ponendo di fatto fine alla separazione dei roster.[40] Ciò è durato fino al maggio 2016, quando la WWE ha annunciato l'intenzione di restaurare la brand extension e il draft (che si svolse ogni anno, con l'eccezione del 2003, fino all'aprile 2011)[41][42] a partire dal luglio seguente,[43][44] mese in cui SmackDown sarebbe andato in onda in diretta – proprio come Raw (che dalla puntata numero mille ha una durata di tre ore)[45] – ogni martedì sera con una durata di due ore e con il nome di SmackDown Live per ragioni di marketing.[46] Nel 2014 la WWE aveva lanciato un proprio servizio di video streaming: il WWE Network.[47][48][49]


Così come altre federazioni di wrestling, anche gli spettacoli della WWE sono basati sullo spettacolo e intrattenimento, che si basa a sua volta su storie scritte e su incontri di wrestling predeterminati, sebbene questi includano mosse che possono causare reali infortuni se non eseguite correttamente.[50][51] Di tutto ciò si occupano gli scrittori creativi, che sono divisi in due gruppi: coloro che si limitano a decidere i risultati degli incontri e delle faide sono noti con il termine di booker, mentre coloro che scrivono le storie, i segmenti e la struttura di una rivalità sono noti con il termine di writer (scrittori) ed entrambi i gruppi fanno capo a un superiore, noto rispettivamente come head booker e head writer.[52] Della struttura degli incontri tra i wrestler si occupano invece i produttori – noti anche con il termine di road agent – insieme ai wrestler stessi.[53] Durante la prima brand extension anche l'intera squadra creativa della federazione venne ulteriormente divisa in gruppi, con uno che si occupava di Raw e l'altro di SmackDown!.[54] Tutto ciò è stato riconosciuto per la prima volta nel 1989 da Vince McMahon – il proprietario della WWE sin dal 1980 – per evitare di pagare le tasse dalle commissioni atletiche e sin dagli anni ottanta del XX secolo la WWE ha pubblicizzato il suo prodotto come «sports entertainment» (sport-spettacolo), riconoscendo quindi le radici del prodotto che risalgono alle competizioni sportive e al teatro drammatico.[55]


La WWE possiede un territorio di sviluppo chiamato NXT[56] e una propria scuola-palestra di wrestling, il WWE Performance Center.[57] Ha inoltre avuto diverse federazioni satellite, meglio conosciute come territori di sviluppo;[58][59][60] tra queste le più importanti furono la Deep South Wrestling (DSW),[61] la Ohio Valley Wrestling (OVW)[62] e la Florida Championship Wrestling (FCW),[63] mentre le altre si segnalano anche la Heartland Wrestling Association (HWA),[64] la International Wrestling Association (IWA) di Porto Rico,[65] la Memphis Championship Wrestling (MCW)[66] e la Ultimate Pro Wrestling (UPW).[67][68] Nel 2015 la WWE ha iniziato a collaborare con la EVOLVE Wrestling,[69][70] con la possibilità di acquisire i loro wrestler per farli esibire a NXT ed eventualmente anche nel roster principale della WWE.[71][72]




Indice






  • 1 Storia


    • 1.1 Capitol Wrestling Corporation Ltd. (1952–1963)


    • 1.2 World Wide Wrestling Federation (1963–1979)


    • 1.3 Titan Sports, Inc. (1980–1998)


      • 1.3.1 Golden Age (1980–1993)


      • 1.3.2 New Generation (1993–1997)


      • 1.3.3 Monday Night War (1995–2001)


      • 1.3.4 Attitude Era (1997–2001)




    • 1.4 World Wrestling Federation, Inc./World Wrestling Federation Entertainment, Inc. (1998–2002)


      • 1.4.1 La tragedia di Owen Hart


      • 1.4.2 Il business avanza


      • 1.4.3 Acquisizione della WCW e della ECW


      • 1.4.4 La fine dell'Attitude Era


      • 1.4.5 L'Invasion


      • 1.4.6 L'Undisputed Championship


      • 1.4.7 Il New World Order (nWo)




    • 1.5 World Wrestling Entertainment, Inc./WWE


      • 1.5.1 Ruthless Aggression Era (2002–2007)


        • 1.5.1.1 Brand extension (2002–2011)


        • 1.5.1.2 WWE Hall of Fame


        • 1.5.1.3 La morte di Eddie Guerrero e l'istituzione del Wellness Program


        • 1.5.1.4 La rinascita della Extreme Championship Wrestling


        • 1.5.1.5 La tragedia Benoit




      • 1.5.2 PG Era/Universe Era (2008–2013)


        • 1.5.2.1 I social media e WWE HD


        • 1.5.2.2 Superstars e il «Titan Tower Massacre»


        • 1.5.2.3 Il ritorno della "Monday Night War"


        • 1.5.2.4 Il lancio di NXT e il Nexus


        • 1.5.2.5 Unificazione dei titoli di tag team e femminili


        • 1.5.2.6 Cambiamento del modello di business


        • 1.5.2.7 Triple H nuovo direttore operativo, la fine della brand extension e Raw Supershow


        • 1.5.2.8 L'era del People Power


        • 1.5.2.9 Nuovo formato di NXT


        • 1.5.2.10 Unificazione dei titoli mondiali




      • 1.5.3 Reality Era (2014-presente)


      • 1.5.4 Ritorno alla divisione dei roster






  • 2 Wellness Program


  • 3 WWE Performance Center


  • 4 Espansione oltre il wrestling


  • 5 Governo societario


    • 5.1 Consiglio di amministrazione


    • 5.2 Comitato esecutivo




  • 6 Titoli e riconoscimenti


    • 6.1 Campioni attuali


      • 6.1.1 Raw


      • 6.1.2 205 Live


      • 6.1.3 SmackDown Live


      • 6.1.4 NXT


      • 6.1.5 NXT UK




    • 6.2 Altri riconoscimenti


    • 6.3 Titoli non più in uso




  • 7 Programmazione televisiva


    • 7.1 Programmi televisivi settimanali


    • 7.2 Rubriche settimanali


    • 7.3 Eventi in pay-per-view


    • 7.4 Eventi in pay-per-view non più attivi


    • 7.5 Eventi in pay-per-view internazionali


    • 7.6 Altri eventi


      • 7.6.1 Programmi televisivi cancellati


      • 7.6.2 Altri eventi internazionali


      • 7.6.3 Altri programmi televisivi speciali






  • 8 Note


  • 9 Bibliografia


  • 10 Voci correlate


  • 11 Altri progetti


  • 12 Collegamenti esterni





Storia |



Capitol Wrestling Corporation Ltd. (1952–1963) |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Capitol Wrestling Corporation.



Un house show della WWE


Roderick James "Jess" McMahon, capostipite della famiglia McMahon, incominciò, negli anni dieci, ad organizzare incontri di boxe, fra cui quello fra Jess Willard e Jack Johnson del 1915. Negli anni successivi McMahon continuò ad organizzare eventi di boxe insieme a Tex Rickard; il primo match organizzato dai due fu quello fra i due pesi leggeri Jack Delaney e Paul Berlenbach l'11 dicembre 1935. McMahon si occupò anche della produzione di concerti dal vivo.


Qualche anno prima, intorno al 1920, il wrestler professionista Joseph Raymond "Toots" Mondt aveva creato un nuovo stile di wrestling, chiamato "Slam Bang Western-Style Wrestling", che combinava il wrestling tradizionale con altri elementi tratti da boxe, lotta greco-romana, lotta libera e teatro per rendere il prodotto più attraente per il pubblico. Quindi formò una propria federazione, gestita dal cosiddetto Gold Dust Trio, che mise sotto contratto molti importanti lottatori dell'epoca. Nonostante un grande successo dovuto alle rivoluzionarie innovazioni, degli screzi all'interno del trio portarono alla rapida morte della federazione. Mondt dovette cercare l'aiuto di altri promoter per controllare il panorama del wrestling nella zona di New York, e fra questi ci fu Jess McMahon.


Dall'alleanza fra Jess McMahon e Toots Mondt nacque il 7 gennaio 1952 la Capitol Wrestling Corporation Ltd. (CWC).[13] La federazione entrò nel circuito della National Wrestling Alliance nel 1953. Fu in questo periodo che Antonino Rocca divenne uno dei talenti cardine della federazione.[73] A seguito della morte di Jess, questi fu sostituito dal figlio Vincent J. McMahon. La nuova coppia Mondt-McMahon riuscì in poco tempo a controllare circa il 70% del booking NWA,[73] grazie al proprio grande bacino di utenza nel cosiddetto "Triangolo del Nordest", regione popolatissima degli Stati Uniti che ha come estremi Pittsburgh, Washington e Maine. Nel 1956 la CWC firmò un contratto con WTTG Channel 5 per trasmettere in diretta i suoi eventi.[73]



World Wide Wrestling Federation (1963–1979) |





Bruno Sammartino, campione WWWF durante gli anni sessanta, con Mario Trevi


Nel 1963 "Nature Boy" Buddy Rogers era il campione del mondo dei pesi massimi NWA ed era Mondt a decidere chi doveva sfidarlo, ma soprattutto dove doveva avere luogo questa sfida.[74] La commissione della National Wrestling Alliance non era soddisfatta di ciò, visto che spesso Mondt obbligava Rogers a combattere nel solo nordest.[74] I tempi erano maturi perché la federazione si staccasse dalla NWA ed andasse per la propria strada; Rogers sarebbe dovuto diventare il perno della federazione e per questo McMahon e Mondt gli chiesero di portare con sé la cintura.[74] Rogers però non era disposto a sacrificare il suo deposito di 25.000 dollari sulla cintura (in quegli anni i detentori della cintura dovevano pagare un deposito per sfavorire un'eventuale mancanza nei loro impegni da campioni).[74] Rogers perse quindi il titolo contro Lou Thesz a Toronto, in Ontario (Canada) il 24 gennaio 1963.[74] Di conseguenza Mondt, McMahon e la CWC lasciarono la NWA, chiamando Rogers a prender parte al loro nuovo progetto, la World Wide Wrestling Federation (WWWF).[73]


A metà aprile Rogers si vide assegnare il WWWF World Heavyweight Championship dopo un torneo (fittizio) svolto a Rio de Janeiro, in cui avrebbe sconfitto alla fine Antonino Rocca.[74][75] Rogers perse il titolo in un incontro contro Bruno Sammartino un mese dopo, il 17 maggio, dopo aver subito una presa di sottomissione.[74][76] Toots Mondt lasciò poi la federazione nella fine degli anni sessanta. La WWWF rientrò nella NWA nel 1971 come una federazione regionale e il Titolo del mondo WWWF perse il suo status di titolo nazionale, divenendo un titolo regionale.[74] Nel mese di marzo 1979 la WWWF cambiò nuovamente nome, diventando World Wrestling Federation (WWF).[74][77] Il cambiamento era puramente estetico e nulla cambiò nella dirigenza o tra i dipendenti.



Titan Sports, Inc. (1980–1998) |



Golden Age (1980–1993) |






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Lo stesso argomento in dettaglio: espansione del wrestling negli anni ottanta.




Vince McMahon divenne negli anni ottanta il nuovo proprietario della WWF


Nel 1980 Vince McMahon, figlio di Vincent J., fondò la Titan Sports, Inc. e nel 1982 comprò la Capitol Sports da suo padre.[78] Dopo aver scoperto all'età di 12 anni il ruolo di suo padre nel mondo del wrestling, Vince iniziò a essere costantemente coinvolto nel business. Nonostante il padre avesse sempre criticato l'idea di allargare il proprio orizzonte territoriale, Vince iniziò un processo di espansione che cambiò radicalmente il wrestling. Cominciò col far trasmettere gli show della WWF in televisione in tutti gli Stati Uniti, ricevendo furiose critiche da altri promoter di wrestling, poiché McMahon uscì dalla tradizionale area della WWF, il Nord-Est degli States. McMahon iniziò poi anche a vendere video degli eventi della WWF in tutta la nazione attraverso la sua compagnia di distribuzione Coliseum Video. Infine iniziò a spendere i guadagni prodotti dalla pubblicità, dai contratti televisivi e dalle vendite di videocassette per mettere sotto contratto talenti di federazioni rivali. I promoter di wrestling di tutta la nazione entrarono in competizione con la WWF.





Hulk Hogan, simbolo della "Golden Age", durante un'entrata in piena era Hulkamania


La mossa principale di McMahon fu mettere sotto contratto Hulk Hogan, che grazie alla sua apparizione in Rocky III aveva una notorietà nazionale che pochi altri wrestler potevano offrire. Insieme ad Hogan vennero portati in WWF Roddy Piper, Jimmy Snuka, Don Muraco, Paul Orndorff, Greg Valentine, Ricky Steamboat, The Iron Sheik e Jesse Ventura (sebbene Ventura lottò raramente nella World Wrestling Federation, a causa di una malattia polmonare che lo portò al ritiro; Ventura divenne quindi commentatore WWF insieme a Gorilla Monsoon)[79]. Sebbene in WWF ci fosse già da anni André the Giant, uno dei lottatori più popolari all'epoca, era indubbiamente Hogan la stella principale della federazione, e per molti anche la ragione principale del boom della WWF.


La vera e propria rivoluzione iniziò con una delle più grandi idee di McMahon, ovvero WrestleMania.[78] Il progetto di McMahon era quello di creare un evento in pay-per-view che potesse diventare, col passare degli anni, una sorta di Super Bowl del wrestling. L'idea di un evento così non era nuova nel Nord America: infatti la NWA organizzava StarrCade già da qualche anno e già suo padre Vince Sr. aveva organizzato grandi eventi nello Shea Stadium poi trasmessi in pay-per-view. McMahon voleva però aumentare sempre di più la fetta di pubblico della WWF. Con la prima edizione di WrestleMania la WWF strinse un accordo con MTV, dando vita a quella che fu definita la Rock 'n' Wrestling Connection. McMahon invitò allora nella sua federazione celebrità come Muhammad Ali, Mr. T e Cyndi Lauper per aumentare la pubblicità per WrestleMania attirando l'attenzione dei media di tutti gli USA.





Ted DiBiase, uno dei simboli della Golden Age


La prima edizione di WrestleMania, datata 31 marzo 1985, fu un grande successo finanziario e coincise con debutto del cosiddetto sport entertainment (sport spettacolo), il nuovo modo di intendere il wrestling da parte di McMahon; tale era è stata infatti caratterizzata dalla gimmick, ovvero un periodo in cui ogni atleta si presentava come un personaggio stereotipato, facilmente riconoscibile e caratterizzante, simbolo di una professione (Il poliziotto, l'esattore delle tasse, il barbiere o il modello) o di un ideale (l'uomo da un milione di dollari e i tanti difensori della patria).[80]


L'uomo immagine di questa nuova era del wrestling è stato senz'altro Hulk Hogan, dotato di grande carisma e prestanza fisica. Grazie al successo di WrestleMania I, la stessa divenne un evento annuale da svolgersi ogni primavera, tra marzo ed aprile. Oltre a Hogan iniziarono ad affermarsi altre grandi star che facevano del fisico il loro punto forte, come The Ultimate Warrior e Randy Savage. Ma la WWF poteva vantare anche un'eccellente divisione tag team, con una miriade di coppie di wrestler eccelse quali The Rockers, Demolition, The Hart Foundation, The British Bulldogs e The Fabulous Rougeaus.


Nel 1987 la WWF aumentò ancora il successo della compagnia producendo ciò che è stato considerato il picco del boom del wrestling negli anni ottanta, WrestleMania III. In quello che fu presentato dalla WWF come "the biggest main event in sports entertainment" si sfidarono Hulk Hogan e André the Giant, con in palio il WWF World Heavyweight Championship detenuto da Hogan; l'immagine di Hogan che schiaccia André al suolo è uno dei momenti simbolo dell'intera storia della WWF.[81] Grazie al successo di WrestleMania, McMahon decise di aggiungere altri tre eventi annuali, uno per ogni stagione dell'anno: Survivor Series in autunno (prima edizione nel 1987), SummerSlam in estate (prima edizione nel 1988) e Royal Rumble in inverno (prima edizione nel 1988). Le Survivor Series erano caratterizzate da incontri di squadra a eliminazione, la Royal Rumble aveva al centro l'omonimo incontro a 30 uomini e SummerSlam divenne l'evento principale dell'estate.


Questo periodo di massima popolarità venne caratterizzato da un aumento considerevole del merchandising con l'obiettivo di rendere il wrestling uno sport-spettacolo celebre al livello di altre discipline sportive di popolarità mondiale, facendo uscire il wrestling da quella sorta di nicchia per soli appassionati generando così maggiori ricavi. Vennero quindi prodotte anche numerose serie di giocattoli destinati ai fan più giovani, come le serie di action figure dei wrestler prodotte prima dalla LJN (Wrestling Superstars) e poi dalla Hasbro (WWF Hasbro Action Figures), oltre a magliette, poster ed altri prodotti commercializzati anche in Italia.





André the Giant abbandonò la WWF nel 1990


Genericamente WrestleMania VI (1º aprile 1990) è considerata la fine della Age per una serie di ragioni: l'ultima apparizione di André the Giant nella WWF, l'ultima apparizione di Nikolai Volkoff come "cattivo" (il suo passaggio fra i "buoni" rifletteva la fine della guerra fredda) e soprattutto lo scontro fra Hulk Hogan e The Ultimate Warrior, l'unico lottatore che in quel periodo raggiunse livelli di popolarità pari a quelli di Hogan. La sconfitta pulita di Hogan segnò il passaggio di consegne al suo avversario, nuovo simbolo della federazione e della fine di un'intera era;[82] Warrior comunque non fu all'altezza delle aspettative ed Hogan vinse il titolo mondiale altre tre volte nei tre anni successivi, nonostante diversi annunci di ritiro.



New Generation (1993–1997) |






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Lo stesso argomento in dettaglio: New Generation Era.




The Undertaker, uno dei lottatori simbolo della New Generation


La WWE entrò in un periodo di grande crisi quando McMahon e molti dipendenti della federazione vennero accusati di spaccio e abuso di steroidi nel 1993[83] e vi fu addirittura un'accusa per violenza sessuale; alla fine Vince McMahon fu scagionato il 22 luglio 1994,[84] ma la vicenda lasciò un segno molto profondo: il processo fece spendere alla WWF circa 5 milioni di dollari in un periodo in cui i redditi erano al minimo storico. Per risollevare economicamente la federazione, McMahon tagliò di circa il 40% gli stipendi di molti wrestler e staffer (e del 50% nel caso di manager, come i casi di Bobby Heenan e Jimmy Hart, che lasciarono entrambi la federazione); molti dipendenti non accettarono questa situazione e decisero di lasciare la WWF. Tra il 1994 e il 1996 molti fra i main eventer si accasarono alla nuova concorrente, la World Championship Wrestling (WCW) di Ted Turner.


La WWF fu costretta a rivolgere la sua attenzione a quelli che fino a poco tempo prima erano lottatori di secondo piano. In particolare, per prendere distanza dai lottatori dalla grande stazza dell'Era Gimmick, al centro dello scandalo steroidi, la federazione diede spazio maggiore ai wrestler più agili, che facevano della loro tecnica il punto forte, nonostante un fisico meno imponente. Fu così che alcuni giovani talenti come Shawn Michaels, Bret Hart, Razor Ramon, Hunter Hearst Helmsley e The Undertaker presero il posto delle star principali della WWF, giungendo a vincere i titoli più importanti della federazione. Nacque così la "WWF New Generation" (Nuova Generazione della WWF).[85] Per la WWF iniziò però un periodo di stasi, a causa di storyline molto blande e personaggi eccessivamente caratterizzati e fuori dalla realtà. I fan si erano infatti stancati dell'Era Gimmick e anche star come Hulk Hogan incominciarono a perdere il loro appeal, anche a causa dello scandalo steroidi. L'intero mondo del wrestling stava iniziando un lento processo di trasformazione.


Nel frattempo la WWF aveva rivoluzionato il panorama del wrestling televisivo col debutto del suo show settimanale via cavo: Monday Night Raw.[86] Dopo che Raw si dimostrò essere un grande successo, la WCW nel 1995 rispose con Monday Nitro, show via cavo posto nella stessa fascia oraria di Raw, destinato a provocare molte conseguenze negative per la WWF.[87]



Monday Night War (1995–2001) |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Monday Night War.




Eric Bischoff fu l'ideatore di Monday Nitro




Grafico sui rating di Raw e Nitro


Con la nascita di Nitro ebbe infatti inizio la cosiddetta "Monday Night War" ("Guerra del lunedì sera"), una sfida a suon di audience televisivo tra WWF e WCW; entrambe occupavano la stessa fascia oraria con i rispettivi show: da una parte Monday Night Raw, cavallo di battaglia della WWF, dall'altra Monday Nitro, spettacolo nuovo di zecca in onda su una rete di Turner, la TNT, ideato da Eric Bischoff, head booker della WCW (il "capo booker", ossia colui che coordina gli addetti a decidere i risultati degli incontri).[88] Se all'inizio la sfida risultava equilibrata, la situazione cambiò radicalmente dalla metà del 1996: grazie al carisma ed alla grande notorietà dei wrestler provenienti dalla WWF, quali ad esempio Scott Hall e Kevin Nash, al nuovo stile di lotta dei pesi leggeri provenienti dal Giappone e dal Messico, alla geniale invenzione del nWo ed a decisioni di booking molto azzardate, la WCW superò la sua rivale sia in popolarità, sia in audience. Per rimediare ad un crollo degli ascolti televisivi che aumentava sempre di più, la WWF dovette rispondere con una rivoluzione del prodotto che portò alla nascita della cosiddetta "Attitude Era".



Attitude Era (1997–2001) |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Attitude Era e Screwjob di Montreal.

Nella seconda metà degli anni novanta vi fu un nuovo boom nel mondo del wrestling. Le faide e i tipi di incontri sviluppati nella seconda metà degli anni novanta introdussero una nuova era nel wrestling. I fan della WWF iniziarono a sostenere i "cattivi" piuttosto che i "buoni". I cambiamenti del team creativo della WWF trasformarono il wrestling in una sorta di "lotta da strada": la WWF si scostò dal tipico prodotto "per famiglie" che era solita mandare in onda ed iniziò a farcire i suoi show con maggiore violenza, rendendo il prodotto più "adulto", con uno stile definito Crash TV. Nonostante i cambiamenti rivoluzionari nello sport-spettacolo che la WWF introdusse, quest'ultima ebbe un pesante crollo finanziario, che portò la federazione di Stamford molto vicina alla liquidazione.





Stone Cold Steve Austin, simbolo dell'Attitude Era


Intanto McMahon riuscì a trattenere Bret Hart dalle lusinghe della WCW.[89] In assenza di Hart dopo WrestleMania XII, quando il wrestler canadese decise di prendersi una pausa di ben otto mesi, la WWF iniziò il grande lancio del controverso Stone Cold Steve Austin, grazie anche al MSG Incident, a partire dal famoso discorso "Austin 3:16" pronunciato dopo aver vinto la finale dell'edizione 1996 di King of the Ring contro Jake Roberts .[90]


WrestleMania 13 vide Hart sconfiggere Austin in un submission match (match in cui l'unico modo per ottenere la vittoria è sottomettere l'avversario).[91] McMahon incentrò le vicende principali della sua compagnia intorno Hart, Austin e Shawn Michaels, con faide incrociate fra di loro per la maggior parte dell'anno. Nonostante Hart fosse uno dei wrestler più amati nella federazione, la dirigenza decise di farlo diventare cattivo, con la rinascita dell'Hart Foundation in chiave anti-USA, mentre Austin incominciò ad essere acclamato dai fan, nonostante gli sforzi per dipingerlo come cattivo; Stone Cold fu uno dei primi casi di tweener della WWF, ossia un lottatore né buonocattivo.


Rocky Maivia entrò nella Nation of Domination dopo che i fan rifiutarono la sua immagine da "buono",[92] mentre Shawn Michaels fondò la fazione di ribelli chiamata D-Generation X con Triple H e Chyna;[93] similmente al personaggio di Stone Cold Steve Austin, la DX era concepita come un gruppo che non s'interessava di cosa i fan o gli altri wrestler pensassero di loro. Michaels dichiarò successivamente che il concetto della DX fu introdotto dopo che egli stesso persuase McMahon a rendere il prodotto della compagnia più crudo. L'Hell in a Cell Match fra Shawn Michaels e The Undertaker introdusse nuovi standard di violenza mai raggiunti fino ad allora in WWF.[94]





Bret Hart fu il protagonista del controverso Screwjob di Montréal


La rivalità fra WWF e WCW si ingarbugliò ancora di più quando in autunno la WCW offrì un contratto triennale di tre milioni di dollari all'anno a Bret "The Hitman" Hart.[95] Dopo diversi mesi di ristrettezze economiche, stavolta McMahon era dubbioso sul da farsi e permise ad Hart di continuare le negoziazioni con la WCW.[95] Nonostante la grande lealtà che Hart nutriva verso la WWF, il canadese accettò l'offerta della WCW.[95] Hart era però ancora il WWF Champion e McMahon incominciò ad organizzare un piano per far perdere al canadese la sua cintura prima del passaggio in WCW.


Hart aveva in programma un incontro per il titolo mondiale contro Shawn Michaels nell'edizione di quell'anno di Survivor Series. Il contratto del canadese gli garantiva un certo controllo nella gestione del suo personaggio. Hart, sfruttando questa opportunità, fece sapere alla dirigenza della WWF che avrebbe volentieri passato il testimone, ponendo solo due condizioni: non avrebbe dovuto perdere il titolo né contro HBK né davanti al suo pubblico canadese (Survivor Series si sarebbe svolto a Montréal). McMahon accettò la richiesta, ma a Montreal non mantenne la parola data e si consumò così il controverso Screwjob di Montréal, a cui seguì l'immediato passaggio di Hart alla WCW.[96]


Vince McMahon sfruttò l'odio che ne derivò nei suoi confronti da parte dei fan, dei critici e dei suoi stessi dipendenti con la creazione del personaggio di Mr. McMahon, il boss dittatoriale della federazione che favoriva i cattivi che erano "buoni per il business" a dispetto dei buoni ed "inutili" come Austin.[97] Questo portò ad una faida tra Stone Cold e McMahon; tale scontro, assieme alla sopraccitata D-Generation X che aumentò la sua notorietà grazie all'ingresso temporaneo nel gruppo di Mike Tyson,[90][98] portò alla creazione della nuova "Attitude Era" o "Austin Era";[90] la WWE considera come data d'inizio di questa nuova era il 29 marzo 1998, giorno in cui Stone Cold Steve Austin divenne WWF Champion contro Shawn Michaels a WrestleMania XIV, diventando il nuovo simbolo della federazione.[90][99][100]


Nonostante Nitro continuasse ad avere ascolti più alti di Raw, McMahon ed i suoi non si diedero per vinti e i fatti gli diedero ragione: col tempo la "Nuova Generazione" iniziò ad appassionare sempre più i fan; Stone Cold Steve Austin, The Rock, Mick Foley e la D-Generation X acquisirono una notorietà senza precedenti e diventarono il fulcro della nuova WWF ed il simbolo del nuovo approccio al wrestling.





The Rock, altro grande esponente dell'Attitude Era


Il 13 aprile 1998 Raw batté finalmente Nitro in termini di ascolti dopo 84 settimane, grazie all'annuncio del match fra McMahon e Austin. L'evoluzione degli incontri, sempre più brutali grazie alle nuove stipulazioni introdotte, era propedeutica all'aumento del pubblico; fra i tipi di incontri più violenti spiccavano l'Hell in a Cell, che raggiunse l'apice di violenza con la sfida fra The Undertaker e Mankind,[94] e l'Inferno Match, introdotto da Kane contro The Undertaker.[101]


Parallelamente, le cose in WCW iniziarono a girare nel verso sbagliato: il numero eccessivo di primedonne, la decisione di puntare molto su persone che col wrestling non sembravano avere molto a che fare (come ad esempio l'attore David Arquette, che divenne campione del mondo WCW) e alcune storyline al limite dell'assurdo cominciarono a rendere sempre meno interessante il prodotto WCW.


Il prodotto WWF era ormai tornato ad essere il più seguito negli Stati Uniti, ma il processo di rinnovamento intrapreso a Stamford non fu privo di critiche. Molte famiglie furono scioccate dalla violenza degli show dalla WWF. Inoltre vi fu molto sdegno, specialmente fra i gruppi femministi, per l'uso di donne succintamente vestite per attrarre spettatori. Comunque, questa nuova controversa WWF era la più interessante di sempre per i telespettatori e ciò portò alla ripresa della federazione di Stamford. Nella puntata di raw del 4 gennaio 1999, molti telespettatori abbandonarono nitro per vedere il match tra Mick foley e the rock per il wwe champion e da quella puntata in poi raw diventà il canale più seguito al posto di wcw monday nitro.


Nel 2004 la WWE ha pubblicato un DVD intitolato The Monday Night War che racconta la battaglia tra le due federazioni.[88][102] Anche in questo caso sono state molte le critiche piovute sulla WWE, attaccata per aver creato un lavoro completamente di parte che aveva come obiettivo quello di far sembrare la WWF nettamente superiore alla WCW.



World Wrestling Federation, Inc./World Wrestling Federation Entertainment, Inc. (1998–2002) |



La tragedia di Owen Hart |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Owen Hart.

Il 23 maggio 1999, durante il pay-per-view Over the Edge, il lottatore Owen Hart morì cadendo da circa 16 metri sul ring.[103] Hart, che interpretava il personaggio di The Blue Blazer, avrebbe dovuto combattere un incontro contro The Godfather valido per il Titolo intercontinentale;[104] il wrestler avrebbe dovuto compiere un'entrata spettacolare calandosi con una corda dalla sommità dell'arena, ma il costume del lottatore si impigliò nell'imbragatura ed Owen precipitò impattando dapprima contro un paletto del ring e poi rimbalzando sulle corde.[105] I soccorsi furono tempestivi ma inutili, poiché Hart morì prima di arrivare all'ospedale.[105]


La scena non andò in onda perché proprio in quel momento veniva trasmessa un'intervista pre-registrata di Hart; il pubblico presente nell'arena, non capendo fino in fondo la situazione, restò a guardare i soccorsi al lottatore, mentre il pubblico a casa fu informato da Jim Ross di ciò che era avvenuto; lo stesso Ross mise subito in chiaro che quanto accaduto era completamente reale.[105] Si decise comunque di continuare lo show perché, come disse Vince McMahon, "era quello che Owen avrebbe voluto".





Owen Hart



Più avanti nel corso dello show, un Jim Ross palesemente scosso annunciò al pubblico a casa la morte di Owen Hart con le seguenti parole:


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(EN)

«... I have the unfortunate responsibility to let everyone know that Owen Hart has died. Owen Hart has tragically died from that accident here tonight.[106]»


(IT)

«... Ho la spiacevole responsabilità di far sapere a tutti che Owen Hart è morto. Owen Hart è tragicamente morto a causa di quell'incidente qui stasera»


(Jim Ross)

Il pubblico dell'arena fu informato del decesso alla fine dello show.[105] Vince McMahon convocò una conferenza stampa e rivolse le sue condoglianze alla famiglia del lottatore.


Il giorno dopo, il 24 maggio, la consueta puntata di Raw Is War fu trasformata in un tributo al lottatore scomparso e fu chiamata "Raw Is Owen"; fu trasmessa dallo Kiel Center di St. Louis.[107] Molti lottatori ricordarono Hart nel corso della trasmissione, che terminò con Stone Cold Steve Austin intento in un ipotetico brindisi con una immagine proiettata di Hart sul maxi schermo.[107][108] Anche la World Championship Wrestling (federazione nella quale militava il fratello di Owen, Bret), salutò per l'ultima volta il wrestler facendo risuonare per tre volte il gong.


Ci sono varie discussioni sulla documentazione dell'incidente: esistono varie fotografie scattate dal pubblico, che ritraggono gli attimi immediatamente successivi alla caduta e i primi soccorsi. Sono invece falsi tutti i video, che girano da anni sul web, che ritrarrebbero il momento della caduta; tuttavia un video dell'accaduto, registrato dalle varie telecamere della WWE, esiste, ma non è stato mai reso pubblico.



Il business avanza |




Una foto scattata durante SmackDownǃ, show televisivo introdotto nel 1999, nell'anno di nascita


Il 29 aprile 1999 la WWF fece il suo ritorno su una televisione terrestre lanciando uno speciale show chiamato SmackDownǃ sulla rete televisiva UPN. Lo show acquisì una cadenza settimanale a partire da giovedì 26 agosto 1999. SD! è stato uno dei programmi di maggior successo che UPN abbia mai avuto. Intanto gli ascolti di Raw continuarono a salire; il segmento This Is Your Life fra The Rock e Mick Foley del 27 settembre 1999 raggiunse il rating di 8.4, che è a metà 2011 il picco di audience raggiunto da uno show settimanale di wrestling.[109]


Il 19 ottobre 1999 la compagnia che detiene il controllo della WWF, ossia la Titan Sports (rinominata poi World Wrestling Federation Entertainment, Inc.) iniziò ad essere quotata in borsa: vennero offerte 10 milioni di azioni al prezzo di 17 dollari l'una.[110] La WWF iniziò poi a diversificare le sue attività: aprì un locale a Times Square (il "The World"), produsse film ed album musicali, oltre ad occuparsi della pubblicazione di libri.





Big Show, uno dei lottatori arrivati dalla WCW


Nonostante l'abbandono di Austin a causa di un infortunio al collo e l'infortunio ad un pettorale di The Undertaker, la WWF continuò a dominare gli indici d'ascolto con wrestler come The Rock e Triple H. La WWF mantenne alta l'audience grazie al rinnovamento del prodotto dovuto al cambiamento dei vertici nel team creativo, con Chris Kreski che sostituì Vince Russo, passato in WCW[111] a causa dell'aumento della mole di lavoro dopo l'introduzione di SmackDown. Kreski ha ideato molte delle storie principali dell'epoca, come la faida per il Titolo WWF fra Triple H e Cactus Jack, il triangolo Triple H/Kurt Angle/Stephanie McMahon e la rivalità fra Hardy Boyz, Edge e Christian e i Dudley Boyz combattuta nei nuovi TLC match. Inoltre l'arrivo di ex-wrestler WCW ed ECW come Big Show, Chris Jericho, The Dudley Boyz, Chris Benoit ed Eddie Guerrero e il lancio di lottatori "Made in WWF" come Kurt Angle, The Hardy Boyz, Rikishi ed Edge e Christian rafforzò il parco lottatori della WWF, togliendo contemporaneamente ogni possibilità alla WCW di tornare ad essere una seria minaccia per la federazione di Stamford.


Il 25 settembre 2000 Raw si spostò da USA Network a TNN.[112] Questo coincise col ritorno di Steve Austin, dopo esser stato inattivo quasi per un anno a causa del suo infortunio.[90] Nonostante ritornasse una delle sue stelle più grandi (e nello stesso anno tornò anche The Undertaker[113]) gli ascolti della WWF incominciarono ad abbassarsi lentamente. Chris Kreski lasciò la compagnia, sostituito nel suo ruolo da Stephanie McMahon, figlia di Vince.


Nonostante questo la WWF presentò ciò che è considerato il loro più grande evento di ogni tempo, WrestleMania X-Seven, con l'incontro per il Titolo WWF fra The Rock e Stone Cold Steve Austin nel main event.[114][115][116] Alla fine dello show Vince McMahon aiutò Steve Austin a vincere, scatenando il suo clamoroso ed inaspettato passaggio fra i "cattivi".[117] Austin formò un'alleanza con Triple H chiamata Two-Man Power Trip,[90] su cui si incentrarono le storyline della WWF in primavera. Ma mentre iniziava una nuova fase della WWF, perse due delle sue più grandi stelle, Triple H e Chris Benoit, s'infortunarono, uscendo entrambi dalle scene per un anno. Fu durante questo periodo che l'audience incominciò ad abbassarsi decisamente, dovuto sostanzialmente alla morte di WCW ed ECW, il turn heel di Steve Austin e l'assenza di alcuni grandi nomi.


Intanto nel 2001 la WWF, in collaborazione con la rete televisiva NBC, inaugurò la prima stagione della X Football League, una nuova lega professionistica di Football americano. La lega ebbe sorprendentemente alti indici d'ascolto per le prime settimane, per poi essere cancellata dai palinsesti della NBC per il crollo degli indici d'ascolto.[118]



Acquisizione della WCW e della ECW |





Rhyno e Tajiri, due dei wrestler arrivati dalla ECW


Il 5 febbraio 2001, Jim Ross scrisse nel suo "Ross Report" che i lottatori della Extreme Championship Wrestling (ECW) Justin Credible, Jerry Lynn e l'ECW World Heavyweight Champion Rhyno erano passati alla WWF. Lynn e Rhyno avevano accordi verbali mentre Credible aveva firmato un contratto di tre anni il 26 gennaio. Paul Heyman debuttò come nuovo commentatore al posto di Jerry Lawler.[119] La ECW fallì nell'aprile di quello stesso anno.[120]


Il successo dell'Attitude fu enorme e la WCW non riusciva a tener testa alla WWF che con la nuova direzione creativa vinceva su tutti i fronti. La situazione finanziaria della federazione di Turner peggiorava notevolmente e questo rappresentava un grave problema: era infatti imminente la fusione tra la America Online (la più grande fornitrice di servizi via internet degli Stati Uniti) e la Time Warner di Ted Turner (società che de facto possedeva la WCW). La Warner non poteva portare in dote una sua divisione, la WCW, con un bilancio così in rosso; si decise di effettuare comunque la fusione e di vendere in seguito la divisione in perdita.[121] Le trattative per la vendita furono serrate ed apparirono sulla scena diversi gruppi interessati all'acquisto della federazione. Il più interessato sembrava Eric Bischoff che si fece portavoce di un gruppo chiamato "Fusient Media Ventures". Tutto sembrava procedere per il meglio e Bischoff si comportava già da leader della federazione, licenziando molti lottatori ritenuti inutili. Accadde però il colpo di scena: nel marzo 2001 le trattative tra la AOL Time Warner e la Fusient Media Ventures, ormai praticamente concluse,[122][123] saltarono.[124] Entrò in scena una nuova, agguerrita concorrente: la WWF. Per la modica cifra di 7 milioni di dollari la World Wrestling Federation acquistò la World Championship Wrestling.[124][125]




Shane comprò (secondo le storyline) la WCW, dando inizio all'Invasion


Durante l'ultima puntata di Nitro, Vince McMahon annunciò a Raw Is War di aver comprato la WCW.[126] I fan di tutto il mondo rimasero sconvolti quando Shane McMahon, figlio di Vince, annunciò a Nitro che era stato lui ad aver comprato la WCW e non Vince.[126] In un momento surreale, i due show finirono a schermo diviso (ognuno poteva guardare nello schermo gigante dell'arena cosa succedeva nell'altro show). A WrestleMania X-Seven si disputò un match fra Vince e Shane McMahon, incontro che è considerato l'inizio della fallita storyline dell'"Invasion".[127] Mesi dopo McMahon ed Eric Bischoff posero fine ai loro contrasti: Bischoff firmò un contratto con la WWE per interpretare il "General Manager" di Raw.[124]



La fine dell'Attitude Era |





Kurt Angle, uno dei protagonisti della guerra WWF-Alliance


L'Attitude Era incominciò il suo declino a WrestleMania X-Seven, considerato da alcuni addirittura l'evento che ne decretò la fine.[128] Il writing team, guidato allora da Stephanie McMahon, iniziò a perdere la sua originalità creativa; le gimmick di successo venivano cambiate senza che ce ne fosse un effettivo bisogno e la stella della federazione Steve Austin, fino ad allora il più amato dai fan, aveva rinnegato il suo pubblico. Intanto, Triple H e Chris Benoit, due dei lottatori principali della compagnia, si infortunarono; il primo soffrì di uno strappo del quadricipite nel mese di maggio, il secondo si infortunò al collo a giugno. Come se non bastasse, The Rock lasciò la federazione per alcuni mesi per girare il film Il Re Scorpione[129] e Chyna, la principale diva della WWF, lasciò la federazione per controversie sul suo contratto.[130]



L'Invasion |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Invasion (wrestling).

Nel periodo dell’Invasion, i lottatori della World Championship Wrestling, acquistata, secondo le storyline, da Shane McMahon, invasero la WWF.[131] La faida interpromozionale era attesa da tutti i fan che sognavano da tempo incontri tra le più grandi stelle delle due compagnie. L'angle tuttavia fu un vero e proprio fallimento.[132] I wrestler principali della WCW erano infatti sotto contratto con l'ex società madre della WCW, ossia la AOL Time Warner, e quindi non erano comprese nel "pacchetto WCW" acquistato dalla WWE; star del calibro di Sting, Bill Goldberg, Scott Steiner e Rey Mysterio decisero perciò di non lottare per la WWF fino alla fine del loro contratto con l'AOL Time Warner, in modo da poter continuare ad intascare il lauto stipendio previsto dai loro onerosi contratti.[133] Inoltre la faida era quasi totalmente a favore della WWF visto che le vittorie da parte dei rappresentanti della WCW erano ben poche, rendendo la storia poco emozionante.


Il 9 luglio 2001 i wrestler della WCW e quelli dell'Extreme Championship Wrestling (acquistata, secondo la storyline, da Stephanie McMahon, figlia di Vince e quindi sorella di Shane) unirono le forze formando l'Alliance;[134] alla guida del gruppo c'erano i fratelli McMahon con il supporto dell'ex proprietario della ECW Paul Heyman.[119] L'Alliance sfidò la WWF ad un incontro interpromozionale fra le due compagini allo speciale evento in pay-per-view denominato per l'occasione InVasion.[135][136] Vince McMahon decise quindi di allearsi con il suo più acerrimo nemico, ossia Stone Cold Steve Austin, per sconfiggere l'Alliance. Stone Cold accettò, ma ad InVasion Austin tradì la WWF permettendo all'Alliance di conquistare la vittoria.[137][138] Stone Cold divenne in breve tempo il leader degli invasori. Vi fu il ritorno di The Rock, dopo un periodo di pausa di molti mesi: fu lui ad occupare il ruolo di nuovo leader della WWF nella guerra contro l'Alliance.[129] Anche Kurt Angle, in seguito, tradì la WWF per passare all'Alliance.[139]





Paul Heyman, ex proprietario dell'ECW e commentatore WWF, supportò l'Alliance


Per porre fine all'Invasion, Vince McMahon sfidò l'Alliance ad un "Winner-Take-All Match" da tenersi a Survivor Series 2001: in pratica una sfida con 5 membri di una fazione per ogni parte, dove il team vincente avrebbe preso il controllo della federazione. Nel match decisivo il Team WWF, capitanato da The Rock, sconfisse l'Alliance, capitanata da Steve Austin, grazie all'aiuto di Kurt Angle rivelatosi una talpa della WWF nell'Alliance.[140][141] L'Invasion contribuì comunque al declino degli indici d'ascolto degli show WWF; al contempo anche le arene iniziarono a spopolarsi. Comunque, molte stelle WCW ed ECW firmarono un contratto con la WWF, come Gregory Helms, Torrie Wilson, Booker T, Lance Storm e Rob Van Dam.




Nel 2001 Ric Flair tornò dopo una decina di anni in WWE


Benché l'Invasion venga considerata un fallimento,[132] durante questo periodo nacquero comunque grandi rivalità fra i membri delle fazioni nemiche, su tutte quella fra Kurt Angle e Stone Cold Steve Austin, da molti indicata come la faida migliore del 2001 nonché una delle migliori di sempre.



L'Undisputed Championship |


Dopo il periodo dell'Invasion avvennero molti cambiamenti nella WWF. "The Nature Boy" Ric Flair tornò nella federazione come, secondo le storyline, "co-proprietario" della federazione, dando vita ad una faida con l'altro co-proprietario, Vince McMahon.[142]Jerry "The King" Lawler ritornò al commento di Raw, dopo aver abbandonato la federazione l'anno prima.[143] Steve Austin ritornò di nuovo il beniamino delle folle che era prima di Wrestlemania X-Seven. Inoltre, come già menzionato, alcune stelle dell'Alliance divennero membri fissi del roster WWF.


La WWF si trovava poi con due campioni del mondo: infatti The Rock era il campione WCW e Steve Austin era il campione WWF. Altri titoli acquisiti dalla WCW vennero invece unificati a titoli WWF nel corso di Survivor Series.[140][141] Vince McMahon annunciò un torneo per Vengeance 2001 in cui sarebbero stati unificati i due titoli mondiali, con il campione che avrebbe indossato entrambe le cinture. The Rock avrebbe affrontato nella prima semifinale Chris Jericho, mentre Steve Austin avrebbe affrontato nella seconda semifinale Kurt Angle.[144] Il vincitore del torneo fu sorprendentemente Jericho, che sconfisse in finale Austin grazie all'intervento di Booker T.[144] Jericho divenne così il primo Campione indiscusso dai tempi di Lou Thesz.[144][145][146][147]



Il New World Order (nWo) |





"Hollywood" Hulk Hogan sul ring durante WrestleMania X8


Dopo l'acquisizione della WCW da parte della WWF nel 2001 Vince McMahon riportò nella sua federazione i membri dell'nWo, ossia Hulk Hogan, Kevin Nash, e Scott Hall, al pay-per-view No Way Out del 17 febbraio, 2002.[148][149] Nella storyline ideata per l'occasione, la nWo doveva essere lo strumento di McMahon per mettere in ginocchio la WWF, allo scopo di evitare a Vince l'onta di dividere il potere decisionale con il nuovo co-proprietario della WWF Ric Flair.[149] Dopo la sconfitta a WrestleMania X8 contro The Rock, Hulk Hogan fu aggredito da Hall e Nash e lasciò così il gruppo.[150] Hall e Nash reclutarono quindi due nuovi membri per la nWo: X-Pac (il 21 marzo 2002 a SmackDown registrato a Ottawa)[149][151] e Big Show (il 22 aprile, 2002).[149][152]


Il ritorno del New World Order nella WWF non durò a lungo. Hall venne licenziato a maggio per ragioni personali, probabilmente legati all'abuso di sostanze stupefacenti o alcool.[153] Flair divenne in seguito un semi-membro del nWo dopo il voltafaccia a Stone Cold Steve Austin.[149] Come proprietario di Raw, Flair stipulò un Lumberjack Match il 13 maggio tra Austin e l'ultimo nuovo membro del nWo, che si rivelò essere Booker T.[149] Nash introdusse Shawn Michaels nel nWo il 3 giugno 2002.[149] Michaels cacciò Booker fuori dal New World Order solo una settimana più tardi.[149] Il 15 luglio 2002 McMahon, dopo aver riguadagnato pieno controllo sulla WWE, sciolse il gruppo.[149]



World Wrestling Entertainment, Inc./WWE |



Ruthless Aggression Era (2002–2007) |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Ruthless Aggression Era.



Logo della WWE tra il 2002 e il 2014


Nel 2000[128] il World Wide Fund for Nature (il cui acronimo era WWF, come la federazione), un'organizzazione ambientalista, querelò la World Wrestling Federation, per aver violato un accordo del 1994[154] che limitava l'uso da parte della Titan Sports dell'acronimo "WWF" fuori dai confini degli States. La causa si risolse con la vittoria del World Wide Fund, che costrinse la federazione a cambiare nome. Il 5 maggio 2002 fu lanciato lo slogan Get the "F" out e l'URL del sito ufficiale cambiò da WWF.com a WWE.com.[155] Il giorno dopo in una conferenza stampa fu ufficializzato il cambio di nome della compagnia in World Wrestling Entertainment, Inc. (WWE).[155] Il cambio di nome fu ribadito la sera dello stesso giorno durante Monday Night Raw, tenutosi ad Hartford, Connecticut. L'ultimo evento televisivo targato WWF fu il pay-per-view Insurrextion 2002.





Chris Benoit e Eddie Guerrero, campioni del mondo a Wrestlemania XX


La scelta del termine Εntertainment non fu casuale: già diversi anni prima, quando la WWF dovette affrontare anche la controversia del doping, Vince McMahon si vide costretto a dichiarare che quello che andava in onda settimanalmente e nei pay-per-view non era uno sport, bensì uno spettacolo (entertainment in inglese).[156] Così facendo non dovette più sottostare alle leggi in materia di doping previste per gli sport praticati negli Stati Uniti.


Tutto ciò costrinse la federazione a commercializzare nuovo merchandising come videogiochi, DVD ed altro con il nuovo logo WWE. Fu inoltre vietato l'uso del logo dell'"Era Attitude", che venne censurato in tutti i video che lo raffiguravano. Alla WWE fu comunque permesso l'uso del logo originale usato fra 1979 e 1994 e del logo dell'"Era New Generation", usato fra 1994 e 1998. Inoltre la federazione poteva ancora usare le espressioni "World Wrestling Federation" e "World Wrestling Federation Entertainment" senza scatenare con ciò cause legali.


Il cambio di nome segnò l'inizio della cosiddetta "Ruthless Aggression Era", iniziata dopo WrestleMania X8, con il declino dell'ultima incarnazione dell'nWo in WWE e il Brand Extension.[157] Essa fu caratterizzata da una nuova attenzione per il wrestling lottato, segnato dalla consacrazione a WrestleMania XX dei tecnici Eddie Guerrero e Chris Benoit, le cui morti sono considerate il punto di trapasso di questa nuova era. Fra gli eventi da ricordare durante quest'era ci sono la divisione del roster, il debutto e l'ascesa di Edge, JBL, Brock Lesnar, John Cena, Randy Orton e Batista, il ritorno dell'ECW, la reintroduzione dell'Hall of Fame e la creazione del Money in the Bank.



Brand extension (2002–2011) |





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Lo stesso argomento in dettaglio: brand extension.




Triple H fu il primo wrestler a detenere il World Heavyweight Championship


A seguito della storyline dell'Invasion, Vince McMahon chiese alla TNN la copertura televisiva per un nuovo show con il roster WCW. L'idea fu però rifiutata a causa del fallimento degli altri progetti di McMahon non legati alla WWE, in particolare la XFL. Dovendo affrontare il problema di un surplus di wrestler, non risolto con il licenziamento dei lottatori meno importanti, nell'aprile 2002 la WWF/E attuò il cosiddetto "Brand Extension". La federazione fu letteralmente divisa in due, creando due roster con lottatori, rivalità e cinture diversi.[158][159] I nomi scelti per indicare i due gruppi furono Raw e SmackDown, derivanti proprio dal nome dei due show che da allora li ospitano.[160]


I wrestler divennero esclusiva di uno solo dei due roster; unica eccezione, l'Undisputed Champion e la Women's Champion, poiché i titoli mondiale e femminile potevano essere difesi in entrambi gli show.[158][160] Nell'agosto 2002 il campione del mondo Brock Lesnar si rifiutò di difendere il suo titolo a Raw, trasformando di fatto il suo titolo in un'esclusiva di SmackDown.[161] La settimana seguente, a Raw, il General Manager Eric Bischoff creò per l'occasione il World Heavyweight Championship, erede del Titolo mondiale dei pesi massimi WCW, assegnandolo a Triple H.[162]


A seguito della divisione del roster, con cadenza pressoché annuale viene svolto il draft, un evento durante il quale gli atleti cambiano roster.[158]


Nel 2003 Thursday Night Smackdown va in onda su Italia 1 che finora è stato il canale italiano più importante dove è stato trasmesso uno show della WWE. Nel 2005 tale show diventerà Friday Night Smackdown! venendo trasferito dalla WWE dal giovedì al venerdì sera.



WWE Hall of Fame |





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Lo stesso argomento in dettaglio: WWE Hall of Fame.

Il programma leggende iniziò in maniera non formale col ritorno in grande stile della cerimonia della WWE Hall of Fame nel 2004 (il giorno prima di WrestleMania XX)[163], che da allora si tiene annualmente nel week-end di WrestleMania. L'introduzione di WWE 24/7 e il successo di DVD sulle carriere di leggende del wrestling come la The Ultimate Ric Flair Collection, Roddy Piper: Born to Controversy e Brian Pillman: Loose Cannon diedero un nuovo lustro alla WWE Hall of Fame che iniziò a portare un senso di nostalgia ai fan di wrestling più "anziani" e permise ad una nuova generazione di fan di guardare match ed eventi di cui potevano solo aver sentito parlare.



La morte di Eddie Guerrero e l'istituzione del Wellness Program |





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Lo stesso argomento in dettaglio: Eddie Guerrero.




Eddie Guerrero


La mattina del 13 novembre 2005 gli atleti di entrambi i roster si trovavano in un hotel di Minneapolis, città nella quale avrebbero dovuto svolgersi alcuni show della federazione.[164][165]Eddie Guerrero però non rispose alla telefonata per il risveglio mattutino e la security si trovò costretta ad aprire la sua stanza.[164][165]Chavo Guerrero Jr. fu il primo ad entrare e trovò suo zio privo di conoscenza.[164] Chavo tentò la respirazione artificiale ma Eddie fu dichiarato morto all'istante. Eddie Guerrero fu il primo lottatore sotto contratto dalla WWE a morire dopo l'incidente di Owen Hart. Vickie Guerrero, moglie di Eddie, annunciò successivamente che l'autopsia aveva rivelato un decesso dovuto ad infarto e smentì coloro che pensavano che la morte fosse dovuta all'uso di droghe e alcool (sostanze che comunque Guerrero aveva assunto in passato per diversi anni).[166]


Eddie morì proprio nel giorno in cui avrebbe dovuto sostenere un match per il World Heavyweight Championship, contro Batista e Randy Orton, che lo vedeva favorito. La compagnia organizzò una serata tributo dove si tennero due puntate di Raw e di SmackDown dedicate entrambe a Guerrero.[167] Il 1º aprile 2006 Eddie Guerrero fu introdotto postumo nella WWE Hall of Fame da Rey Mysterio, Chris Benoit e il nipote Chavo Guerrero.


Vince McMahon annunciò un nuovo piano antidroga per la WWE che riduceva, attraverso controlli più frequenti e precisi, la possibilità di problemi di salute dei lottatori (Wellness Program).[168] Il primo atleta a far le spese di questi test fu Eugene, che fu trovato positivo all'uso di una sostanza dopante e venne allontanato per qualche tempo dagli show.[169]


Dopo la morte di Eddie la WWE ha continuato ad utilizzare il nome dell'atleta in varie storyline, tra le quali la più famosa resta quella tra Randy Orton e l'amico di Eddie Rey Mysterio.[170] Mysterio fu battuto da Orton,[171] ma ottenne ugualmente un incontro per il World Heavyweight Championship a Wrestlemania 22[172] che vinse, dedicando il titolo all'amico defunto.[173][174]



La rinascita della Extreme Championship Wrestling |





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Lo stesso argomento in dettaglio: ECW (WWE).




Sabu, Tommy Dreamer, Rob Van Dam e The Sandman, ossia gli ECW Originals nelle loro pose tradizionali.


Nel 2003, la WWE acquistò ufficialmente il nome "Extreme Championship Wrestling" e l'intera collezione di video ECW, producendo dal 2005 una serie di DVD sulla federazione estrema, fra i quali spicca "The Rise and Fall of ECW", un documentario (e successivamente anche un libro) sulla storia della ECW.[175] L'enorme popolarità di questo DVD e di altri prodotti legati alla ECW portò all'organizzazione di uno show commemorativo chiamato ECW One Night Stand.[175] ECW ONS ebbe un successo incredibile e ciò spinse la WWE ad organizzarne una seconda edizione l'anno successivo.[176]


Il 5 maggio 2006 la WWE annunciò ufficialmente che l'ECW sarebbe tornata ad avere un suo show, ECW on SyFy, sull'omonimo canale televisivo della NBC Universal.[177][178] Le trasmissioni sul suolo statunitense iniziarono il 13 giugno,[179] dopo WWE vs. ECW Head to Head ed ECW One Night Stand 2006, eventi organizzati proprio per lanciare la nuova ECW.


L'ECW divenne a tutti gli effetti il terzo roster della WWE, affiancando quello di Raw e quello di SmackDown. Al comando della rinata ECW c'era Paul Heyman, l'uomo che anni prima aveva determinato il successo della ECW, coadiuvato dal suo "allievo prediletto" Tommy Dreamer. A comporre il roster c'erano veterani della vecchia ECW, come Balls Mahoney, Sabu, Terry Funk e Sandman, ex lottatori ECW già presenti in WWE, come Tazz e Rob Van Dam, lottatori WWE che non hanno mai lottato in ECW, come Kurt Angle e Big Show, e lottatori di federazioni indipendenti come CM Punk. Durante la prima edizione di ECW on SyFy Paul Heyman ripristinò l'ECW World Heavyweight Championship e nominò campione Rob Van Dam, che aveva vinto il Titolo WWE a One Night Stand 2006.




Il set ECW da gennaio 2008


Il ruolo di Paul Heyman nella nuova ECW diventò ogni settimana sempre più ridotto e la vera guida del nuovo roster diventò Vince McMahon stesso. Sotto l'egida di McMahon l'ECW cambiò radicalmente: da uno stile di lotta più vicino a quello delle federazioni indipendenti si passò ad un prodotto più simile a quello tradizionale della WWE, con conteggi fuori e squalifiche, senza le "Regole estreme" che erano il marchio di fabbrica della ECW originale. Gli incontri estremi diventarono sempre più rari e la nuova ECW si scostò completamente da quella originale.


Il 3 dicembre 2006 ad Augusta, in Georgia, si è tenuto December to Dismember, il primo evento in pay-per-view della nuova ECW, che si rivelò un fallimento totale, raggiungendo il record negativo di vendite di un PPV della WWE.[180]


Nel corso dello show ECW del 2 febbraio 2010 Vince McMahon annunciò la morte del terzo brand della federazione, che dal 23 febbraio dello stesso anno fu sostituito da un nuovo show denominato WWE NXT.[181][182]



La tragedia Benoit |





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Lo stesso argomento in dettaglio: Chris Benoit § La morte.

Lunedì 25 giugno 2007 la WWE ha annunciato, attraverso un comunicato sul proprio sito internet, la morte del wrestler canadese Chris Benoit.[183] Il corpo di Benoit è stato rinvenuto nella sua casa di Fayetteville, in Georgia, assieme a quello della moglie Nancy Benoit e di loro figlio Daniel di sette anni.[184] Il 26 giugno la polizia ha ufficialmente dichiarato che si era trattato di un caso di doppio omicidio - suicidio:[185] Benoit uccise la moglie venerdì 22 giugno strangolandola e poi soffocò Daniel sabato 23 giugno, per poi suicidarsi nella notte tra sabato e domenica.[185] Fu la stessa WWE a chiedere alla polizia della Contea di Fayette il 25 giugno di recarsi a casa di Benoit per controllare che egli stesse bene;[185][186] alcuni dipendenti della federazione erano allarmati poiché avevano ricevuto degli strani SMS da Benoit nella notte tra sabato e domenica[185][186] e chi si era messo in contatto con lui nel pomeriggio di sabato rimase colpito dal suo tono di voce dimesso e stanco. La federazione provò a contattare Benoit in tutti i modi nella giornata di domenica, senza riuscirvi.[186]





Chris Benoit


Sulle prime la federazione, che non era a conoscenza della effettiva portata di quanto accaduto, annullò la puntata di Raw prevista per la serata di lunedì, trasformandola in uno show di tributo di tre ore in memoria del lottatore.[183][185][186]Vince McMahon ruppe la kayfabe (secondo le storyline, McMahon era ufficialmente morto in un'esplosione) apparendo sul ring e annunciando che lo spettacolo sarebbe stato dedicato al ricordo di Benoit;[187] nel corso dello spettacolo molti wrestler ricordarono Benoit con le loro parole e furono mandati in onda dei filmati tratti dal DVD dedicato all'atleta canadese.[187] Parimenti, sul sito della federazione furono pubblicati testi e filmati nei quali wrestler ed addetti ai lavori ricordavano a modo loro la figura di Benoit.


Tuttavia col passare delle ore si fece chiarezza su ciò che realmente avvenne nella casa di Benoit ed il comportamento della federazione in merito cambiò radicalmente: tutti i contenuti commemorativi di Benoit furono eliminati dal sito, assieme a tutti gli oggetti di merchandising (come magliette e DVD) ricollegabili alla figura di Chris Benoit.[188][189][190] In seguito la WWE rilasciò alcuni comunicati, nei quali erano riportate le cronologie dei fatti per quanto riguarda la federazione: furono inseriti tutti gli avvenimenti a partire dalla giornata di sabato che spinsero in seguito la federazione a contattare le autorità.[186] Il drastico cambiamento di rotta fu confermato dallo stesso McMahon nel corso della puntata settimanale di ECW on Sci-Fi: McMahon disse che quanto fatto a Raw era stata una conseguenza delle scarse informazioni in possesso della federazione, ma che dal quel momento, giacché le notizie giunte erano più chiare, di Benoit non si sarebbe più parlato.[191] Tuttavia per una forma di rispetto ed in segno di lutto nella puntata in questione, così come nella successiva puntata di SmackDown, i wrestler si sarebbero limitati esclusivamente a lottare, senza alcun riferimento a feud, angle o storyline.


Sempre il 26 giugno, la WWE annunciò ufficialmente l'annullamento del tour previsto per la metà di luglio in Canada. La puntata di Monday Night Raw di tributo a Chris Benoit non fu distribuita ad alcuna TV estera ad eccezione di ART Sport (tv araba) e BSkyB (tv inglese) che la mandarono in onda integralmente. SKY Italia e le altre TV trasmisero invece un'edizione contenente i migliori match del periodo 2006-2007.


Dopo la morte di Benoit l'emittente televisiva italiana Italia 1 che trasmetteva per l'Italia SmackDown! decise di non trasmettere più il programma.[192][193]



PG Era/Universe Era (2008–2013) |





John Cena, wrestler simbolo della PG Era


Nel corso del 2008 la WWE iniziò a modificare il suo prodotto per attirare un pubblico più giovane. Tutti gli show WWE iniziarono così ad esser catalogati non più come "TV-14" (adatti ad un pubblico di età maggiore di 14 anni), ma come "PG", ossia programmi che possono esser visti anche dalle fasce più piccole d'età, previa presenza dei genitori.[194] Il passaggio al PG è stato considerato da molti appassionati la nascita di una nuova "era" della WWE, chiamata Era Pg.[195]
Vince McMahon ha motivato questa scelta notando il cambiamento demografico dei fan WWE; infatti oltre il 40% dell'audience della compagnia è composto da pubblico femminile e quasi il 25% da minorenni.[5] Questa decisione ha ovviamente portato alla riduzione della violenza negli show WWE che ha suscitato molte polemiche fra tutti i fan della federazione.


Durante l'era Ruthless Aggression, John Cena era diventato il volto della compagnia. Il personaggio di Cena fu cambiato per avvicinarsi al nuovo target composto da donne e bambini. John Cena dominava la programmazione della WWE e ben presto il pubblico più adulto iniziò a vedere il suo personaggio come stantio e simbolo del prodotto PG, e avrebbe iniziato a fischiarlo durante gli show.


Questo periodo è stato definito anche Era Internet, per via del sempre maggior coinvolgimento della rete nel mondo WWE; tale espressione è stata comunque coniata precedentemente, per dimostrare la forte influenza che Internet ha avuto in alcune storyline della WWE (come ad esempio l'incontro fra Brock Lesnar e Goldberg di WrestleMania XX e il triangolo Edge-Lita-Matt Hardy) e quindi non s'identifica immediatamente con questo periodo, per cui è usata molto più frequentemente l'espressione "Era Pg".



I social media e WWE HD |



Il set di Raw introdotto il 21 gennaio 2008 per l'introduzione dell'HDTV


Nel gennaio 2008, la WWE iniziò a trasmettere i suoi programmi in alta definizione, con la nascita del marchio "WWE HD".[196] Le versioni Home video degli show sarebbero state pubblicate in formato Blu-ray (come ad esempio quello di WrestleMania 24). Per questa ragione i tre show della WWE adottarono nuovi set somiglianti l'un l'altro;[197] il primo show ad essere prodotto in HD fu l'edizione di Raw il 21 gennaio, seguita da ECW on SyFy il giorno dopo e Friday Night SmackDown, mentre il primo evento in pay-per-view ad essere ripreso in alta definizione fu la Royal Rumble 2008.[198]


Il 19 novembre 2008, WWE.com lanciò ufficialmente il suo social network, WWE Universe.[199] Apparso in aprile col nome "WWE Fan Nation", assunse la nuova denominazione qualche mese dopo. La piattaforma di WWE Universe era simile a quella di MySpace: ogni utente vi si poteva registrare gratuitamente e creare un proprio account e blog, postare foto e dialogare. Nella stessa data WWE.com lanciò il suo nuovo video player di nuova generazione.[200] Dal suo lancio la visione dei video sul sito è aumentata del 77%.[200][201]



Superstars e il «Titan Tower Massacre» |



Il set in HD di Superstars


Il 19 dicembre 2008 fu annunciata la creazione di un nuovo show settimanale di un'ora, chiamato Superstars,[202] Lo show debuttò il 16 aprile 2009 negli Stati Uniti su WGN America.[203] WWE Superstars avrebbe coinvolto superstar di tutti i roster WWE, assumendo la stessa funzione dei vecchi WWE Heat e WWE Velocity: incontri fra wrestler non di prima fascia, altrimenti poco utilizzati, in aggiunta a video riassuntivi delle ultime puntate di Raw e SmackDown.


Tra dicembre 2008 e marzo 2009, la WWE ha provveduto a tagliare del 10% il personale, per poter così risparmiare circa 20 milioni di dollari in tutto il 2009;[204] questa serie di licenziamenti è stata rinominata "Titan Tower Massacre".[205] I licenziamenti hanno riguardato sia il ring che gli uffici, infatti sono stati licenziati wrestler, arbitri, allenatori, road agent e booker. A Sydney la WWE ha definitivamente chiuso gli uffici licenziando tutto il personale.[206][207]



Il ritorno della "Monday Night War" |

Il 27 ottobre 2009 Hulk Hogan annunciò in una conferenza stampa che lui ed Eric Bischoff avevano firmato un contratto con la Total Nonstop Action Wrestling (TNA); l'annuncio fu dato al Madison Square Garden, arena tradizionalmente legata alla WWE.[208] I due si riunirono così con l'ex booker della WCW Vince Russo, con cui erano in cattivi rapporti; tuttavia, Hogan e Bischoff dichiararono che Russo non sarebbe stato licenziato e che i tre avrebbero provato a lavorare insieme.[209] Poco tempo dopo, il 5 dicembre 2009, Hogan annunciò che Impact!, show tradizionalmente in onda di giovedì, sarebbe andato in onda il 4 gennaio 2010 di lunedì sera, tradizionalmente orario di messa in onda di Raw, con uno show live di tre ore.[210] Sarebbe stata così la prima volta dal marzo 2001 che due federazioni di wrestling si sarebbero sfidate in una guerra di ascolti nel lunedì sera. Fu poi annunciato anche il debutto di Hogan per la stessa serata.[211] La WWE rispose con l'annuncio del ritorno di Bret Hart, che non era apparso in nessuno show della compagnia dallo Screwjob di Montreal del 1997.[212]





Ric Flair con il logo della TNA sullo sfondo, durante una puntata di Impact! del 2010


L’Impact! del lunedì sera vide i debutti e i ritorni fra gli altri di Scott Hall, Sean Waltman, Eric Bischoff, Sting, Jeff Jarrett, Jeff Hardy, Ric Flair, Sean Morley, Orlando Jordan e Shannon Moore, oltre al preannunciato Hogan.[213]WWE Raw invece mise in scena l'incontro faccia a faccia fra i protagonisti dello Screwjob di Montreal Bret Hart, Vince McMahon e Shawn Michaels, insieme per la prima volta sullo stesso ring in 12 anni.[214] L'audience mostrò il dominio di Raw con circa 5,6 milioni di ascoltatori contro i 2,2 milioni di Impact![215] Nonostante non riuscì a superare Raw in termini di audience, Impact! superò il precedente record di ascoltatori (1.97 milioni).


Dall'8 marzo 2010 Impact! si sarebbe spostato definitivamente di lunedì sera per sfidare Raw.[216] Eric Bischoff sarebbe tornato così a competere contro la WWE di Vince McMahon, dichiarando tra l'altro in un'intervista che la storia si stava ripetendo.[217] In effetti la nuova guerra del lunedì sera iniziò allo stesso modo dell'originale; la TNA aveva assunto gli stessi ex-lottatori della WWE che la WCW aveva arruolato nel 1996, ricreando la storyline degli "Outsiders" nata col passaggio di Kevin Nash e Scott Hall in WCW e, il che è molto più importante, questi erano guidati da Hulk Hogan ed Eric Bischoff. Bischoff dichiarò poi che la TNA non aveva l'obiettivo di sconfiggere la WWE in termini di audience, ma quello di guadagnare una significativa fetta di pubblico, aumentando così il numero di fan della TNA.[209]


L'8 marzo 2010 Raw batté Impact! col rating di 3.4, ossai circa 5.1 milioni di ascoltatori, mentre Impact! totalizzò un 0.98 di rating con circa 1.4 milioni di ascoltatori.[218] L'audience di Impact! continuò a diminuire, e dal 5 aprile Impact! iniziò ad esser trasmesso un'ora prima di Raw, il che portò ad un miglioramento dell'audience. La nuova guerra degli ascolti durò molto poco, dato che Impact! ricominciò ad esser trasmesso di giovedì sera dal 13 maggio.



Il lancio di NXT e il Nexus |



Il Nexus nella formazione iniziale


Il 23 febbraio 2010 la WWE lanciò un nuovo programma su Syfy, chiamato NXT, in sostituzione degli show della ECW.[181][182] Presentato come un incrocio fra un reality show e un tradizionale show di wrestling, NXT consisteva in una gara fra giovani talenti, aiutati da lottatori professionisti della WWE, con l'obiettivo di contratto con la federazione di Stanford. Il 1º giugno venne incoronato il primo vincitore di NXT, Wade Barrett.[219] Sei giorni dopo la fine della prima stagione i partecipanti di NXT intervennero a Raw durante l'incontro fra John Cena e CM Punk, attaccando i due lottatori sul quadrato, i commentatori e il personale della WWE dell'arena, per poi distruggere lo stesso ring.[220] Durante il segmento Daniel Bryan di NXT attaccò il ring announcer Justin Roberts tentando di strangolarlo con la sua stessa cravatta, azione che la WWE giudicò troppo violenta per la loro programmazione PG. Di conseguenza la WWE annunciò attraverso il loro sito ufficiale, quattro giorni dopo, che Bryan era stato licenziato (legittimo),[221][222] il che suscitò molte polemiche fra i fan già contrari al PG. Nella puntata successiva di Raw la storyline continuò con il licenziamento (kayfabe) di Barrett da parte del general manager Bret Hart.[223] Una settimana dopo il presidente della WWE Vince McMahon licenziò Hart annunciando l'avvento di un nuovo general manager, che cambiò la decisione, mettendo sotto contratto i sette rookie e ripristinando la title shot (la possibilità di sfidare il detentore di un titolo in un incontro valido per lo stesso) che spettava a Barrett in qualità di vincitore di NXT.[224] Durante un promo sul ring in quella stessa sera i lottatori di NXT annunciarono la nascita di un'alleanza chiamata Nexus.[224]



Unificazione dei titoli di tag team e femminili |



L'Hart Dynasty con le nuove cinture di coppia


Il 16 agosto 2010 il WWE Tag Team Championship e il World Tag Team Championship furono sostituiti da un unico titolo, che avrebbe mantenuto il nome e l'albo d'oro dei WWE Tag Team Titles. Il nuovo titolo fu presentato quel giorno agli allora campioni David Hart Smith e Tyson Kidd dell'Hart Dynasty, a cui furono consegnate due nuove cinture con un nuovo design. I campioni, come già avveniva da WrestleMania XXV, avrebbero potuto difendere le cinture in entrambi i roster.


A Night of Champions il WWE Women's Championship e il WWE Divas Championship furono unificati; il titolo avrebbe mantenuto sostanzialmente lo stesso nome, design e albo d'oro della seconda cintura e avrebbe potuto esser difeso in entrambi i roster. Nei primi tempi è stato chiamato anche WWE Unified Divas Championship.



Cambiamento del modello di business |

Il 7 aprile 2011 il sito WWE Corporate ha annunciato che l'azienda avrebbe cambiato nome da "World Wrestling Entertainment, Inc." a semplicemente "WWE, Inc."[22] Il cambio di nome ha simboleggiato un cambiamento nel business dell'azienda, che avrebbe potuto così presentarsi non come esclusivamente una federazione di wrestling, ma come una "compagnia d'intrattenimento globale".[22] Fra i nuovi progetti della WWE sono stati citati la rinascita di WWE Tough Enough, questa volta come un programma non predeterminato (contrariamente alla natura predeterminata del wrestling) e il lancio di una rete televisiva WWE fra 2012 e 2013.[22]



Triple H nuovo direttore operativo, la fine della brand extension e Raw Supershow |




CM Punk con una maglietta con la scritta "The Best in the World". Punk è stato un wrestler di importanza rilevante all'interno della WWE. Nonostante ciò questi lasciò l'azienda a causa del comportamento di Vince McMahon e per problemi di salute.


Nel giugno 2011 CM Punk sconfisse Alberto Del Rio e Rey Mysterio in un triple threat match, ottenendo così un incontro per il titolo del mondo a Money in the Bank; Punk annunciò che la sera stessa del Pay per view sarebbe scaduto il suo contratto con la compagnia, promettendo di lasciare la WWE con il titolo del mondo detenuto allora da John Cena. CM Punk iniziò nelle settimane successive a mostrare un'attitudine da anti-eroe più che da heel: dopo aver tenuto un discorso a Raw sulla cattiva gestione della WWE e il suo presidente Vince McMahon, fu sospeso dagli eventi televisivi della compagnia,[225] per poi essere reintegrato la settimana successiva sotto richiesta di John Cena.[226] Questo portò Punk a nuovi livelli di popolarità con i vecchi fan. Due settimane dopo, a Money in the Bank, CM Punk riuscì nel suo intento, vincendo la cintura WWE contro John Cena e scappando con essa dall'arena.


Nella puntata di Raw del 18 luglio, tornò in nome del consiglio direttivo della WWE comunicando a suo suocero, Vince McMahon, la rimozione dall'incarico di Chairman della federazione.[227] Triple H ha poi aggiunto di esser stato nominato nuovo COO della WWE (kayfabe). Triple H reintegrò John Cena e CM Punk e riconobbe entrambi campioni WWE. Annunciò poi un incontro fra i due per SummerSlam per stabilire il campione indiscusso, con lui stesso come arbitro speciale. Anche se contò lo schienamento vincente di Punk, il piede di John Cena era sulle corde, in quanto avrebbe dovuto interrompere il conteggio.[228][229] Dopo il match, Kevin Nash, amico di lunga data di Triple H, attaccò Punk e permise a Alberto Del Rio di incassare il Money in the Bank per vincere il WWE Championship.[230]


Nella puntata di Raw del 29 agosto 2011, Triple H annunciò la partecipazione dell'intero roster WWE sia a Raw che a SmackDown!, dichiarando, di fatto, la fine della Brand Extension. Raw divenne così Raw Supershow. In seguito, la direttrice creativa e moglie di Triple H, Stephanie McMahon, ha dichiarato che la decisione di mettere fine alla divisione dei due roster è motivata dalla diffusione dei programmi WWE in televisione e sulle piattaforme online[231].


Il 3 ottobre a Raw Triple H venne sfiduciato dall'intero roster, arbitri e commentatori compresi. La settimana successiva Mr. McMahon ritornò per annunciargli il sollevamento dai suoi incarichi a Raw; Triple H sarebbe comunque rimasto COO. McMahon annunciò poi la nomina di John Laurinaitis a GM ad interim di Raw.



L'era del People Power |



Il primo dark match mandato in diretta su You Tube fu vinto da Santino Marella


In seguito alla sconfitta del team di Teddy Long a Wrestlemania, John Laurinaitis divenne l'unico General Manager in WWE, riportando in federazione wrestler del calibro di Brock Lesnar e A-Train (conosciuto ora con il ring name Tensai). Il match fra Brock Lesnar e John Cena ad Extreme Rules 2012 vide il ritorno del sangue, e fu considerato dai fan come uno degli incontri più violenti dell'era PG.


Cena intraprese così una vera e propria faida con Laurinaitis che terminò a No Way Out in un match contro Big Show vinto da Cena in cui, se il gigante avesse perso, il GM assoluto sarebbe stato licenziato ma se invece Cena avesse perso, sarebbe stato licenziato quest'ultimo. A fine match rifila una Attitude Adjustment sul tavolo dei commentatori a John Laurinaitis, che era stato appena licenziato da Mr. McMahon.[232]


Da Wrestlemania su WWE.com vengono annunciati in anticipo i dark match disputati prima di ogni pay per view, visibili sul canale YouTube della WWE. Il primo dark match ad essere guardato in diretta su YouTube fu quello di Wrestlemania tra The Usos, Primo & Epico e Tyson Kidd & Justin Gabriel, vinto dai secondi.



Nuovo formato di NXT |

La quinta stagione dello show, che avrebbe dovuto permettere al vincitore di entrare nella sesta stagione, non vede un vincitore poiché diventa uno show vero e proprio. Nella puntata dell'11 aprile 2012 viene annunciata l'episodio finale di NXT Redemption e la trasformazione di NXT in uno show dedicato ai giovani provenienti dalla FCW, l'unica federazione di sviluppo della WWE. Il 25 aprile inizia sul sito ufficiale della WWE WWE NXT con un roster formato sia da giovani promesse, come Bo Dallas, Paige e Bray Wyatt, sia da wrestler già presenti nei roster principali, come Jinder Mahal, Derrick Bateman e Johnny Curtis. Inoltre viene nominato come NXT Commissioner,per dirigere lo show, l'Hall of Famer Dusty Rhodes. Il 26 luglio Dusty annuncia l'inizio del "Gold Rush Tournament", un torneo da otto partecipanti per l'assegnazione dell'NXT Championship. Il torneo finisce dopo cinque settimane con la vittoria di Seth Rollins su Jinder Mahal e il suo incoronamento a primo NXT Champion della storia. Nei primi giorni di agosto la FCW viene chiusa e tutti i wrestler vengono spostati nel roster di NXT. Il 21 gennaio Shawn Michaels presenta gli NXT Tag Team Championship e indice un torneo a otto coppie per decretare i primi campioni. Dopo quattro settimane, nella finale del torneo, The British Ambition (Adrian Neville e Oliver Grey) sconfiggono The Wyatt Family (Luke Harper e Erick Rowan) e diventano i primi NXT Tag Team Champions. Nella puntata andata in onda il 5 giugno Stephanie McMahon presenta l'NXT Women's Championship e indice un torneo ad otto partecipanti per assegnare la cintura. Il torneo finisce nella puntata del 24 luglio Paige sconfigge in finale Emma diventando la prima campionessa femminile di NXT.



Unificazione dei titoli mondiali |




Randy Orton unificò il WWE Championship e il World Heavyweight Championship nel WWE World Heavyweight Championship


Nella puntata di Raw del 25 novembre, John Cena, il rivale di lunga data di Orton, ha suggerito che c'è solo "un campione" in WWE, così Triple H ha dichiarato che ci sarebbe stato un match di unificazione al pay-per-view TLC.[233] A TLC, Orton ha sconfitto Cena unificando il suo WWE Championship con il World Heavyweight Championship di Cena, ed è stato ufficialmente riconosciuto come l'ultimo World Heavyweight Champion.



Reality Era (2014-presente) |






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Lo stesso argomento in dettaglio: WWE Network.

L'8 gennaio 2014 la WWE ha annunciato il lancio del WWE Network, un servizio di video streaming gestito dalla federazione stessa che mette a disposizione degli utenti una enorme quantità di prodotti, che ha debuttato ufficialmente il 24 febbraio 2014 negli Stati Uniti.


Il 24 marzo 2014, durante la puntata di Raw, Triple H ha ribattezzato questo periodo "Reality Era", riconoscendo apertamente la grande influenza ormai esercitata nelle scelte della WWE sia dalla comunità di Internet che dagli stessi fan, come visto nella storyline che ha portato Daniel Bryan a vincere il titolo nel main event di WrestleMania XXX. Lo stesso Triple H ha poi riconosciuto come la stragrande maggioranza dei fan sia ormai a conoscenza della natura predeterminata del prodotto offerto e dell'esistenza della realtà dietro le quinte.


Il 16 agosto 2014 Vince McMahon ha pubblicato sul proprio profilo Twitter le foto sulla inaugurazione del nuovo logo della WWE, precedentemente usato come logo del WWE Network.


Di enorme rilevanza è anche il cambiamento avvenuto riguardo agli stessi wrestler entrati nella federazione: soprattutto per scelta di Triple H sono arrivati in questo periodo alcuni tra i più importanti lottatori delle federazione indipendenti come, oltre allo stesso Daniel Bryan, AJ Styles, Samoa Joe, Kevin Owens, Austin Aries, Eric Young, Bobby Roode, Kassius Ohno, Tommaso Ciampa, Finn Balor, Seth Rollins e Gallows & Anderson. Altro cambiamento epocale è stato la cosiddetta "Women's Revolution", che ha portato ad accantonare l'immagine delle Divas per concentrarsi sulle capacità tecniche di wrestler femminili come Charlotte Flair, Becky Lynch, Sasha Banks, Asuka e così via.



Ritorno alla divisione dei roster |


Il 25 maggio, attraverso il sito WWE.com, viene annunciato che a partire dal 19 luglio SmackDown passerà dal venerdì al martedì e andrà in onda in diretta; inoltre ci sarà una nuova divisione dei roster con conseguente draft.[234] In virtù di questo fatto, il 27 giugno il WWE World Heavyweight Championship è stato rinominato WWE Championship per SmackDown, invece per Raw è stato annunciato un nuovo titolo, il WWE Universal Championship, che farà la sua prima comparsa in quel di SummerSlam. Il primo a conquistare il WWE Universal Championship è stato Finn Bálor. Nella puntata di Raw del 25 luglio ha sconfitto Cesaro, Kevin Owens e Rusev in un fatal 4-way match e successivamente Roman Reigns, guadagnando l'accesso al match contro Seth Rollins con in palio il nuovo titolo a SummerSlam.[235]


Durante la puntata di Raw dell'11 luglio, Vince McMahon ha nominato sua figlia Stephanie nuova commissioner di Raw, mentre suo figlio Shane nuovo commissioner di SmackDown. Il 18 luglio vengono presentati i nuovi general manager: Mick Foley per Raw e Daniel Bryan per SmackDown. Il 22 luglio, attraverso un comunicato sul sito della WWE, vengono presentati i nuovi loghi di Raw e SmackDown, a indicare il cambiamento avvenuto all'interno della federazione con il brand extension.[236]


Nella puntata di SmackDown del 23 agosto sono state presentate due nuove cinture, relative ai due nuovi titoli esclusivi di SmackDown: il WWE SmackDown Women's Championship e il WWE SmackDown Tag Team Championship, ambedue assegnati a Backlash: Becky Lynch diventa la prima detentrice dello SmackDown Women's Championship,[237] mentre Heath Slater e Rhyno vincono il Tag Team Championship.[238] Inoltre, per la prima volta nella storia della WWE il main event avrà per protagonista la categoria femminile in un Hell in a Cell match nell'omonimo pay-per-view con in palio il WWE Raw Women's Championship.


La settimana successiva all'evento si è tenuta la cosiddetta "Superstars' Shakeup", una sorta di mini-draft che ha visto lo scambio di diversi wrestlers tra i due brand e anche i due titoli non esclusivi sono passati allo show opposto. Ma soprattutto nella puntata di raw del 23/07/2018 Stephanie mcmahon annunciò un ppv tutto femminile ad ottobre.



Wellness Program |






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Lo stesso argomento in dettaglio: WWE Wellness Program.

Il Wellness Program è una procedura antidoping utilizzata dalla WWE, che consiste nell'effettuare periodici test antidoping per tenere sotto controllo i propri wrestler e assicurarsi che nessuno di essi faccia uso di sostanze illecite.


La tabella qui sotto riporta i wrestler della WWE sospesi poiché risultati positivi ai test antidoping, in ordine di numero di violazioni al Wellness Program




Il wrestler Umaga, licenziato nel giugno del 2009 per violazione del Wellness Program, è morto nel dicembre dello stesso anno a causa di un infarto



WWE Performance Center |


Il WWE Performance Center è un centro professionale di allenamento per wrestler situato a Orlando, in Florida ed è stato aperto dalla società l'11 luglio 2013.[239]



Espansione oltre il wrestling |


Oltre a concedere licenze a compagnie come Acclaim, 2K e Mattel per la produzione di videogiochi e action figure sul wrestling, la WWE ha allargato la sua area d'interesse creando delle aziende sussidiarie non strettamente correlate al mondo del wrestling:



  • WWE Films: sussidiaria della WWE nata nel 2002 per creare e sviluppare lungometraggi, precedentemente chiamata WWE Studios.

  • WWE Niagara Falls: stabilimento di vendita al dettaglio e intrattenimento localizzato a Niagara Falls, Ontario e di proprietà della WWE. Chiuso nel 2011.

  • The World, prima conosciuto come WWF New York: un ristorante, night club e negozio di memorabilia a New York. Chiuso nel 2004.

  • WWE Music Group: sussidiaria specializzata nella produzione di album con le canzoni d'entrata dei lottatori della WWE. L'azienda produce anche canzoni eseguite dai wrestler stessi.

  • WWE Home Video: sussidiaria specializzata nella distribuzione di copie in VHS, DVD e dischi Blu-Ray di eventi in pay-per-view della WWE, raccolte di incontri dei lottatori e biografie di questi ultimi.

  • WWE Books: sussidiaria col compito di pubblicare autobiografie di personalità della WWE, guide sul dietro le quinte della WWE, libri illustrati, calendari, libri per giovani e altro.

  • WWE Kids: un sito e una serie a fumetti indirizzata al mercato dei giovanissimi; i fumetti sono prodotti bi-mensilmente dal 15 aprile 2008.



Governo societario |




Un'immagine della cosiddetta Titan Tower, il quartier generale della WWE a Stamford



Consiglio di amministrazione |




  • Vince McMahon, presidente, proprietario e amministratore delegato[4][7][8]


  • Paul "Triple H" Levesque, vicepresidente esecutivo per le relazioni con il personale, gli eventi dal vivo e il team creativo[7][8]

  • Basil DeVito, consulente senior per la strategia del business WWE[240]

  • David Kenin, vicepresidente esecutivo della programmazione Hallmark Channel[7][8]

  • Frank A. Riddick II, consulente di TowerBrook Capital Partners[240]

  • Jeffrey R. Speed, vicepresidente esecutivo e direttore finanziario della Six Flags[240]

  • Joseph Perkins, presidente della Communications Consultants[7][8]

  • Kevin Dun, vice presidente esecutivo per la produzione televisiva WWE[240]

  • Lowell P. Weicker Jr., ventiseiesimo governatore dello Stato del Connecticut e senatore degli Stati Uniti)[7][8]

  • Michael B. Solomon, direttore generale della Gladwyne Partners[7][8]



Comitato esecutivo |



  • Vince McMahon, presidente, proprietario e amministratore delegato[4][7][8]

  • Andrew Whitaker, vicepresidente esecutivo per il mercato internazionale[241]

  • Brian Kalinowski, vicepresidente esecutivo per i media digitali[242]

  • George Barrios, direttore finanziario[7][8]

  • Jim Connelly, vicepresidente esecutivo per i prodotti di consumo[243]

  • Paul "Triple H" Levesque, vicepresidente esecutivo per le relazioni con il personale gli eventi dal vivo e il team creativo[7][8]

  • Kevin Dunn, vicepresidente esecutivo per la produzione televisiva[244]

  • Mike Pavone, vicepresidente esecutivo per la WWE Studios[245]

  • Michelle D. Wilson, vicepresidente esecutivo per il marketing[246]


  • Stephanie McMahon, direttore del brand[7][8]



Titoli e riconoscimenti |



Campioni attuali |



Raw |
























































Titolo
Campione/i
Vittoria
Nome
Regno
Giorni
Data
Evento
Città

Universal Championship

Brock Lesnar

23
2 novembre 2018

Crown Jewel

Riad

Intercontinental Championship

Seth Rollins

98
19 agosto 2018

SummerSlam

Brooklyn

Raw Tag Team Championship

Akam

Rezar




20
5 novembre 2018

Raw

Manchester

Raw Women's Championship

Ronda Rousey

98
19 agosto 2018
SummerSlam
Brooklyn


205 Live |

























Titolo
Campione/i
Vittoria
Nome
Regno
Giorni
Data
Evento
Città

Cruiserweight Championship

Buddy Murphy

50
6 ottobre 2018

Super Show-Down

Melbourne


SmackDown Live |




















































Titolo
Campione/i
Vittoria
Nome
Regno
Giorni
Data
Evento
Città

WWE Championship

Daniel Bryan

12
13 novembre 2018

SmackDown Live

St. Louis

United States Championship

Shinsuke Nakamura

133
15 luglio 2018

Extreme Rules

Pittsburgh

SmackDown Tag Team Championship

Cesaro Sheamus



40
16 ottobre 2018

SmackDown

Washington

SmackDown Women's Championship

Becky Lynch

70
16 settembre 2018

Hell in a Cell

San Antonio


NXT |
























































Titolo
Campione/i
Vittoria
Nome
Regno
Giorni
Data
Evento
Città

NXT Championship

Stati Uniti Tommaso Ciampa

130
18 luglio 2018

NXT

Stati Uniti Winter Park (Florida)

NXT North American Championship

Stati Uniti Ricochet

99
18 agosto 2018

TakeOver: Brooklyn IV

Stati Uniti Brooklyn (New York)

NXT Tag Team Championship

Canada Kyle O'Reilly

Stati Uniti Roderick Strong





157
21 giugno 2018

NXT

Stati Uniti Winter Park (Florida)

NXT Women's Championship

Stati Uniti Shayna Baszler

28
28 ottobre 2018

Evolution

Stati Uniti Uniondale (New York)


NXT UK |











































Titolo Campione/i/ Vittoria
Nome
Regno
Giorni
Data
Evento
Città

WWE United Kingdom Championship

Pete Dunne

554
20 maggio 2017

TakeOver: Chicago

Rosemont

NXT UK Tag Team Championship







NXT UK Women's Championship
Rhea Ripley

91
26 agosto 2018

NXT UK

Birmingham


Altri riconoscimenti |







































































Riconoscimento Ultimo vincitore Vittoria
Nome
Roster
Data
Evento
Città

André the Giant Memorial Trophy

Matt Hardy

Raw
8 aprile 2018

WrestleMania 34

New Orleans

WrestleMania Women's Battle Royal

Naomi

SmackDown
8 aprile 2018
WrestleMania 34
New Orleans

Money in the Bank (maschile)

Braun Strowman

Raw
17 giugno 2018

Money in the Bank

Rosemont
Money in the Bank (femminile)

Alexa Bliss

Raw
17 giugno 2018
Money in the Bank
Rosemont

Royal Rumble (maschile)

Shinsuke Nakamura

SmackDown
28 gennaio 2018

Royal Rumble

Philadelphia
Royal Rumble (femminile)

Asuka

Raw
28 gennaio 2018
Royal Rumble
Philadelphia

Dusty Rhodes Tag Team Classic

Adam Cole e Kyle O'Reilly

NXT
7 aprile 2018

TakeOver: New Orleans
New Orleans


Titoli non più in uso |




  • WWWF United States Tag Team Championship (1958–1967)


  • WWWF United States Heavyweight Championship (1963–1976)


  • WWF North American Championship (1979–1981)


  • WWF International Heavyweight Championship (1959–1984)


  • WWF World Martial Arts Heavyweight Championship (1978–1989)


  • WWF Junior Heavyweight Championship (1967–1985)


  • WWF International Tag Team Championship (1969–1985)


  • WWF Canadian Championship (1985–1986)


  • WWF Women's Tag Team Championship (1983–1989)


  • WWF Intercontinental Tag Team Championship (1991)


  • WCW Tag Team Championship (2001)


  • WWF Light Heavyweight Championship (1997–2001)


  • WCW/World Championship (2001)


  • WWE European Championship (1997–2002)


  • WWE Hardcore Championship (1998–2002)


  • WWE Cruiserweight Championship (1991–2007)


  • ECW Championship (2006–2010)


  • World Tag Team Championship (1971–2010)


  • WWE Women's Championship (1956–2010)


  • World Heavyweight Championship (2002–2013)


  • WWE Divas Championship (2008–2016)



Programmazione televisiva |



Programmi televisivi settimanali |























Nome
Giorno

Raw
Lunedì (in diretta)

SmackDown Live
205 Live
Martedì (in diretta)

NXT
Mercoledì

Main Event
Giovedì


Rubriche settimanali |










Nome

Afterburn

Bottom Line

Experience

This Week on WWE

24/7

Vintage Collection

Afterburn, Bottom Line, Experience e This Week on WWE sono rubriche che riassumono cosa è successo in una settimana;
24/7 e Vintage Collection sono rubriche nelle quali vengono proposti i match passati alla storia.



Eventi in pay-per-view |






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Lo stesso argomento in dettaglio: eventi in pay-per-view della WWE.






















































Mese
Nome
Gennaio

Royal Rumble
Febbraio

Elimination Chamber
Marzo

Fastlane
Aprile

WrestleMania
Maggio

Backlash
Giugno

Money in the Bank
Luglio

Extreme Rules
Agosto

SummerSlam
Settembre

Hell in a Cell
Ottobre

Super Show-Down
Evolution
Novembre

Crown Jewel
Survivor Series
Dicembre

TLC: Tables, Ladders & Chairs


Eventi in pay-per-view non più attivi |






























































































































































Nome
Anno/i attivo/i
Note

The Wrestling Classic
1985


This Tuesday in Texas
1991
L'evento fu un esperimento della WWF per tentare di rendere il martedì sera la seconda cornice stabile di eventi in pay-per-view

King of the Ring
1993–2002
Occasionalmente un torneo in uno degli programmi televisivi principali

In Your House
1995–1999
Si trattava di una serie di eventi in pay-per-view che venivano prodotti in quei momenti dell'anno nei quali non andava in onda nessuno dei quattro pay-per-view storici della WWF, i cosiddetti "Big Four"
A partire dal maggio 1999 ogni evento ha assunto un proprio nome e di conseguenza il nome e la dicitura In Your House sono state eliminate

Over the Edge
1998–1999
Eliminato dopo la morte di Owen Hart nell'edizione 1999, che non è mai stata ufficialmente pubblicata in VHS e DVD a causa della morte di Hart

Fully Loaded
1998–2000


Invasion
2001
L'evento nacque esclusivamente per enfatizzare la faida tra la WWF e l'Alliance

One Night Stand
2005–2008
L'evento nacque per rendere tributo alla defunta Extreme Championship Wrestling (ECW), acquistata pochi anni prima dalla WWE.

December to Dismember
2006
Questo era l'unico pay-per-view in esclusiva della ECW, ma contò un'unica edizione.

Bad Blood
1997; 2003–2004
Rimosso nel 2005 per far posto a One Night Stand.

New Year's Revolution
2005–2007
Questo pay-per-view è stato rimosso a causa della decisione della WWE di ridurre il numero di eventi in pay-per-view.

Unforgiven
1998–2008
La prima edizione si svolse nel mese di aprile anziché a settembre come tutte le edizioni successive.

No Way Out
1998–2009; 2012
Il nome dell'evento venne concepito con lo scopo di schernire la famosa stable di wrestling del New World Order, allora attiva nella World Championship Wrestling (WCW).

Taboo Tuesday/Cyber Sunday
2004–2008
Chiamato Taboo Tuesday fra il 2004 e 2005 e Cyber Sunday fra 2006 e 2008, era l'unico evento dove gli spettatori potevano decidere via internet le stipulazioni dei match e altre cose.

Armageddon
1999–2000; 2002–2008
L'edizione del 2001 non venne realizzata a causa degli attentati dell'11 settembre 2001 e della guerra in Afghanistan; infatti il nome dell'evento era un riferimento troppo esplicito alla guerra.

Judgment Day
1998; 2000–2009
L'edizione del 1999 non venne disputata per questioni legate alla morte di Owen Hart e a partire dall'anno successivo l'evento venne sempre realizzato nel mese di maggio in sostituzione di Over the Edge.

Vengeance
2001–2007; 2011
Nel 2007 il pay-per-view prese il nome di Night of Champions, ma nel 2011 furono organizzati entrambi.

The Great American Bash
2004–2009
L'ultima edizione di questo evento è stata semplicemente chiamata The Bash perché secondo la WWE il nome precedente ricordava troppo la WCW.

Breaking Point
2009
Il nome dell'evento è stato scelto dai fan e non dalla WWE stessa; la particolarità del pay-per-view è stata quella di proporre la stipulazione che i match principali dovevano concludersi per sottomissione.

Bragging Rights
2009–2010
Evento realizzato per decretare il roster dominante della WWE.

Fatal 4-Way
2010
Un evento in cui la maggior parte degli incontri erano a quattro uomini o donne.

Capitol Punishment
2011
Il nome dell'evento è un chiaro riferimento al Campidoglio (Capitol) degli Stati Uniti.

Over the Limit
2010–2012
Secondo alcuni l'evento doveva essere l'erede di Over the Edge, cancellato perché scenario della tragica morte di Owen Hart.

Night of Champions
2008–2015
Rimosso nel 2016 per far posto a Clash of Champions.

Roadblock: End of the Line
2016


Great Balls of Fire
2017


Battleground
2013–2017


No Mercy
1999–2008; 2016–2017


Payback
2013–2017


Clash of Champions
2016–2017



Eventi in pay-per-view internazionali |





















































Nome
Anno/i Attivo/i
Note

One Night Only
1997
L'evento si è tenuto nel Regno Unito ed era disponibile solo in Europa e Canada.

Capital Carnage
1998
L'evento si è tenuto nel Regno Unito a dicembre.

No Mercy
1999
L'evento si è tenuto nel Regno Unito a maggio
Un altro pay-per-view chiamato No Mercy fu tenuto lo stesso anno negli Stati Uniti.

Rebellion
1999–2002
L'evento si è tenuto nel Regno Unito in ottobre nel 1999 e 2002, a novembre nel 2001 e a dicembre nel 2000.

Insurrextion
2000–2003
L'evento si è tenuto nel Regno Unito nel mese maggio fra 2000 e 2002 e in quello di giugno nel 2003.

The Beast in the East
2015
L'evento si è tenuto in Giappone nel 2015.

Greatest Royal Rumble
2018
L'evento si è tenuto in Arabia Saudita il 27 aprile 2018.

Super Show-Down
2018
L'evento si è tenuto in Australia il 6 ottobre 2018.

Crown Jewel
2018
L'evento si è tenuto in Arabia Saudita il 2 novembre 2018.


Altri eventi |




Il set HD di Heat nel 2008



Programmi televisivi cancellati |




  • Saturday Night's Main Event (1985–1992, 2006–2008)


  • The Main Event (1988–1991)


  • Shotgun Saturday Night (1997–1999)


  • Jakked/Metal (1999–2002)


  • Sunday Night Heat (1998–2008)


  • Velocity (2002–2006)


  • ECW (2006–2010)


  • Tough Enough (2001–2005; 2011; 2015)


  • Superstars (2009–2016)



Altri eventi internazionali |




  • First WWF UK Event (1989)


  • WWF at Royal Albert Hall (1991)


  • UK Rampage (1991–1993)


  • Mayhem in Manchester (1998)


  • WWE Global Warning Tour (2002)


  • Cruiserweight Classic (2016)


  • Mae Young Classic (2017)


  • United Kingdom Championship Tournament (2017–2018)



Altri programmi televisivi speciali |




  • Puntate speciali di Raw


  • Puntate speciali di SmackDown

  • WWE vs. ECW Head-to-Head



Note |




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