Glossario del wrestling
Il glossario del wrestling è una lista di termini utilizzati nel mondo del wrestling che possiede uno slang estremamente articolato[1].
Gran parte dei termini che ne fanno parte derivano dal gergo utilizzato dagli addetti ai lavori delle antiche fiere itineranti (in inglese carnival) e dove nacque la lotta tra i professionisti. Questo slang è infatti conosciuto anche come "carny talk" ed in passato i lottatori utilizzavano spesso il carny talk tra di loro ed in presenza dei fan, in modo da non lasciar trasparire la natura lavorativa del wrestling[1].
Accanto ad alcuni dei termini qui sotto elencati vi è posta tra parentesi la traduzione letterale in lingua italiana mentre nei casi in cui esiste un termine in italiano vi è indicato il corrispettivo termine in inglese.
A |
(spettacolo principale)- un evento di wrestling nel quale combattono i lottatori più importanti e di maggior livello (vedi B-Show).
(gruppo principale)- un gruppo di lottatori tra i più importanti di una federazione che combatte in un dato evento (vedi B-Team).
(aborto)- terminare una faida, un angle od una gimmick senza addurre spiegazioni od a causa dello scarso interesse del pubblico. A causa della sua etimologia è diventato un termine di scarso utilizzo ed al giorno d'oggi si preferisce ricorrere a scrapped.
- vedi road agent.
- un segmento di una storyline studiato a tavolino. Un angle può consistere in un match o una scena eseguiti durante uno spettacolo in modo da portare avanti una storyline.
(magazine di Apter)- una rivista sul wrestling vecchio stile, che segue la kayfabe ed è costituita a partire da articoli ed interviste create a tavolino. L'etimologia del termine è riconducibile a Bill Apter (un giornalista appassionato di wrestling) e con tale espressione si indicano principalmente le riviste da lui dirette come Pro Wrestling Illustrated o altri tipi di magazine dello stesso settore.
- vedi special referee.
(colore del braccio)- un lottatore con un braccio insanguinato, risultato di un blading.
o
- un tour nel corso del quale un lottatore lotta nelle principali città in cui una federazione opera.
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un periodo di tempo tra il 1997 e il 2002 durante il quale le produzioni della World Wrestling Federation (WWF) passarono dall'essere rivolte da un pubblico familiare a un pubblico più adulto e le azioni si fecero più crude e le situazioni vietate ai minori (per il loro grado di violenza o per la natura spiccatamente sessuale) aumentarono notevolmente. Fu il periodo di maggior successo della federazione.
B |
(gruppo secondario)- gruppo di lottatori che lottano in un B-Show. Spesso, il B-Team partecipa a spettacoli che si tengono in una sede differente da quella in cui lottano i lottatori dell'A-Team nella stessa serata.
(spettacolo secondario)- un evento di wrestling nel quale combattono i lottatori ritenuti meno importanti o di scarso livello (vedi A-Show).
- vedi face.
(wrestling da cortile)- l'atto di creare spettacoli di wrestling da parte di persone che solitamente non hanno alcun bagaglio tecnico e atletico. Il termine può essere altresì utilizzato per indicare le federazioni che hanno pochissima o nessuna notorietà.
(pestaggio o rissa)- espressione utilizzata per indicare l'atto di colpire un wrestler da parte di un gruppo di wrestler.
(Sabato nero)
È riferito alla serata di sabato 14 luglio 1984 quando la WWF occupò lo slot televisivo precedentemente utilizzato dalla Georgia Championship Wrestling (GCW) per trasmettere il suo spettacolo.
(lama)- oggetto affilato utilizzato per il blading. Solitamente coperto da nastro adesivo e nascosto sotto un polsino o nei pantaloni.[2]
(tagliarsi) o
l'atto di procurare dei tagli a se stesso oppure ad un avversario al fine di sanguinare (vedi color, juicing).
(cieco)- riferito ad un arbitro quando durante un match si ritrova con le spalle rivolte all'azione sul ring in modo da permettere ai wrestler di barare.
(tag cieco)- è un tag (cioè un tocco per darsi il cambio) effettuato da un lottatore senza che il compagno di tag team se ne accorga. Spesso accade quando un lottatore viene spinto dall'avversario contro le corde od all'angolo del ring e inavvertitamente tocca il proprio compagno.
match finale di una faida o ultimo match nella federazione per un lottatore.
(esplosione)- riferito ad un lottatore completamente esausto e privo di energia.
(paura di una bomba)
match con poco pubblico.[3]
- riferito alla natura predeterminata del wrestling. Quando qualcosa è booked vuol dire che è stata decisa a tavolino dai booker.
(o )- la persona incaricata di creare i match e gli angle e quindi di decidere chi vince i match, le cinture e le faide. La WWE è solita indicarli con l'appellativo "Creative Team" (team creativo).
- il lavoro del booker. È altresì utilizzato per indicare un match previsto o l'apparizione ad uno spettacolo da parte di un wrestler.
o , ,
- una mossa che non va come pianificato, eseguita fuori tempo o tale da sembrare light.
(ragazzi)- appellativo utilizzato dai wrestler di sesso maschile per indicare se stessi.
- termine arcaico per indicare le wrestler di sesso femminile. Oggi rimpiazzato in WWE con il termine Diva mentre la Impact Wrestling/TNA utilizza Knockout.
(toro)- un termine in disuso per indicare il promoter degli eventi di wrestling.
- quando un lottatore colpisce il pavimento del ring oppure il suo esterno da altezze elevate o subendo una mossa abbastanza rischiosa.[3]
- un ring con maggiore supporto elastico sotto il tappeto in modo da essere più comodo per chi subisce i bump.
(sepoltura)- termine che fa riferimento all'azione di abbassare il livello di popolarità di un wrestler agli occhi del pubblico e può essere inteso come l'azione del promoter o del booker che ha lo scopo di portare un wrestler a diminuire la sua popolarità perdendo velocemente i match (squash) o facendolo partecipare a storyline poco interessanti e degradanti. Può essere la causa scatenante di litigi e discussioni reali con i booker o la dirigenza ed avere altre ripercussioni di varia natura sulla carriera del wrestler nel breve e nel lungo periodo. Ad esempio può nascere una faida tra il wrestler ed il booker oppure il wrestler è costretto ad interpretare una gimmick impopolare o non funzionante perdendo credibilità (vedi push, squash).
- vedi blading.
C |
o (chiamare)- l'azione che effettua un wrestler quando, senza farsi notare dal pubblico nel corso del match, ricorda all'avversario come proseguire l'incontro.
- tifo di approvazione (cheer) o tifo di disapprovazione (boo) aggiunto ad arte dalla federazione attraverso il sistema audio durante uno spettacolo in diretta o aggiunto in seguito in post-produzione.
(menù)- l'elenco dei match che verranno disputati in uno spettacolo. L'ordine dei match della card è solitamente legato all'importanza dell'angle o della faida. I match più importanti sono definiti "top of the card" od "headliners" e vengono posti solitamente al termine della card, mentre i match tra lottatori meno noti o meno importanti costituiscono la cosiddetta undercard. Nella lucha libre, i match che compongono la card sono in genere cinque: il primo è detto "Primera Lucha", il secondo "Segunda Lucha", il terzo "Combate Especial" o "Lucha Especial", il quarto o comunque il penultimo match della card è detto "Lucha Semifinal" ed il match principale (noto nel mondo del wrestling come main event) è chiamato "Lucha Estelar" o "Lucha Estrella" (vedi jobber, main event e dark match).
o
- linguaggio che i wrestler e gli addetti ai lavori usano tra di loro quando discutono di wrestling ed hanno a che fare con persone non coinvolte nel business. Prima dell'avvento di internet e dell'Attitude Era (il periodo nel quale la terminologia carny diventò nota a tutti gli appassionati), chi usava il carny aveva la certezza di potere parlare senza essere compreso dalle persone esterne al mondo del wrestling.
- l'atto che compie un wrestler quando porta avanti da solo gran parte del match per renderlo più apprezzabile.
- una semplice frase o motto ripetuto diverse volte da un wrestler, spesso durante i promo e che diventa una sorta di segno di riconoscimento ed una sua caratteristica. Un esempio è la frase And that's the bottom line, 'cause Stone Cold said so! di Stone Cold Steve Austin.
- incontro perso.[3]
(campionato)
nella storyline è il riconoscimento assegnato al lottatore vincitore della divisione. Tale premio assume la forma di una cintura (detta "Championship belt") e chiamata anche Titolo (Title) o con il diminutivo di Strap (Cinghia). Al di fuori della storyline (quindi nella realtà, legit), i Championship sono vinti e le cinture detenute dai wrestler che i booker ritengono possano generare o aumentare l'interesse dei fan in termini di presenze agli eventi, indici di ascolto televisivi o vendita di merchandising.
- il proprietario della federazione.
- quando un wrestler (spesso un heel) spinge gli spettatori, insultandoli, ad esprimere un forte tifo negativo (heat) nei suoi confronti. Spesso il wrestler usa nel proprio discorso parole di disprezzo o disgusto verso la città o la più famosa squadra locale, oppure fa riferimento ad un fatto di cronaca negativo accaduto nella città (vedi cheap pop).
- quando un wrestler (spesso un face) spinge gli spettatori ad esprimere un forte tifo positivo (pop) nei suoi confronti. Per fare in modo che ciò accada, il wrestler può ad esempio limitarsi a nominare il nome della città in cui si trova o a fare i complimenti per i risultati raggiunti dalle locali compagini sportive (vedi cheap heat).
- un colpo utilizzato per ottenere un vantaggio rispetto all'avversario; esempi di cheap shot sono il colpo basso (low blow) oppure il ricorso ad un foreign object (oggetto utilizzato come arma).
(chimica)- tra due wrestler c'è chemistry (chimica) quando questi lavorano bene insieme, anche e soprattutto quando lottano l'uno contro l'altro. Chemistry è inteso come l'amalgamarsi di due cose diverse e che da un effetto positivo.
- è la rappresentazione fisica del titolo ovvero una cintura che rappresenta il campionato (vedi Championship)
(anche Independent Circuit od Indy Circuit)
termine utilizzato per indicare le tante federazioni di wrestling di piccole o medie dimensioni e più in generale quelle che hanno una copertura televisiva molto minore (oppure ne sono prive) rispetto alla WWE ed alla Impact Wrestling/TNA.
(finale pulito)- un match che termina con una vittoria regolare, senza ricorso a scorrettezze o interferenze da parte di terzi (vedi dusty finish, screwjob).
- un campione (vedi championship), solitamente un heel, che evita ad arte incontri contro lottatori più forti o grandi di lui e che usa scorrettezze per vincere o che si fa squalificare volontariamente (spesso i titoli non passano di mano in caso di sconfitta del campione per squalifica).
(colore)- sangue.
- un membro del team dei commentatori che assiste il play-by-play analyst riempiendo i momenti di silenzio di quest'ultimo. Il color commentator ha il compito di fare battute, puntualizzare concetti o spiegare le storyline nei momenti in cui l'azione sul ring è nulla o quasi. In molti casi i color commentator sono ex wrestler, come ad esempio Tazz, Jerry Lawler e Mick Foley.
(low blow)
un colpo assestato all'altezza dell'inguine, considerato non legale e quindi motivo di squalifica.
(maschera cremisi)- viso ricoperto di sangue (vedi Scala Muta).
- termine utilizzato per identificare la categoria dei pesi massimi leggeri (altri sinonimi sono junior-heavyweight, light-heavyweight o lightweight) ed in cui i lottatori devono avere un peso inferiore alle 220 libbre (circa 100 kg) e che generalmente utilizzano manovre che richiedono molta agilità. La categoria opposta è quella degli heavyweight.
(calata del sipario)- noto anche come MSG Incident.
- citato anche come count-out o count out, avviene quando un lottatore non rientra nel ring entro il conto di 10 dell'arbitro ed il match termina. (vedi anche Double countout).
D |
(match scuro)- un incontro disputato prima o al termine di un evento televisivo e destinato a non essere teletrasmesso. Un dark match può aver luogo prima dell'inizio dello spettacolo televisivo oppure al termine dello stesso. Il primo caso viene spesso utilizzato come prova generale verso i lottatori neo assunti dalla federazione, mentre il secondo, nella maggior parte dei casi, si svolge con lottatori importanti e viene realizzato con lo scopo di offrire di più agli spettattori presenti nell'arena. A volte un dark match viene usato anche per provare un turn.
(peso morto)- espressione che definisce un wrestler che non collabora appieno nella realizzazione della mossa. Può essere intenzionale per far apparire l'avversario più debole od essere involontario ma anche avere lo scopo di fare uno scherzo pesante (rib). (vedi anche sandbag).
(affare)- sinonimo di championship.
(match della morte)- versione estrema dell'hardcore wrestling nel quale si fa maggior ricorso a foreign object (oggetti esterni) ed il blading è all'ordine del giorno.
termine usato dalla World Wrestling Entertainment (WWE) per indicare le donne che prendono parte agli show, sia che si tratti di lottatrici che di modelle. Il termine corrispondente della TNA/Impact Wrestling è Knockout.
(fare il lavoro)- quando due wrestler lavorano insieme alla realizzazione di un match o di un angle oppure espressione utilizzata quando un wrestler esegue un job anche nel caso in cui ciò non gli procuri alcun beneficio.
(doppio countout)- citato anche come double count-out o double count out. Vale la stessa cosa di countout ma avviene quando entrambi i lottatori non rientrano nel ring entro il conto di 10 dell'arbitro.
(doppio turn)- un evento, peraltro estremamente raro, che porta due lottatori impegnati in un match od in un angle per effettuare un turn ribaltando quindi i ruoli. Un esempio di double turn è quello avvenuto durante il loro match tra Bret Hart e Steve Austin a WrestleMania 13.
- essere capaci di carpire l'attenzione degli spettatori.
- avere un ruolo riconosciuto dell'attrazione dei i fan.
- quando il detentore di un titolo acconsente a perdere la cintura in favore di un avversario.
- un match noioso o non interessante.
(finale polveroso)- finale di un match poco chiaro, nel quale entrambi i contendenti possono essere dichiarati vincitori. Il "Dusty" è riferito a Dusty Rhodes, il quale da booker era solito studiare finali simili nella National Wrestling Alliance (NWA) e nella World Championship Wrestling (WCW). Il suo contrario è clean finish.
- vedi squalifica.
E |
- abbreviazione di E-Federation, gioco di ruolo online basato sul wrestling ideato presumibilmente nella seconda metà degli anni novanta nei paesi anglofoni e arrivato in Italia a cavallo dei due millenni. In Italia ci sono molteplici federazioni "promo" o simulate fra cui spiccano la Supreme Fanta Entertainment (SFE), la New Wrestling Revolution, la Pro Wrestling Alliance, la Royal Elite Federation, la Frontier Wrestling Association, la Ring of Fire, Impact, Female Wrestling Club e la WDMW.
- un wrestler che accompagna un lottatore in un match, agendo come una sorta di guardia del corpo. Può assumere la stessa funzione di un General Manager o di un'altra personalità. Il termine fu coniato da Arn Anderson, il cui soprannome era proprio "The Enforcer". Vedi anche Spedial guest enforcer.
- vedi Attitude Era.
(wrestling estremo)- uno stile di wrestling basato principalmente sull'Hardcore wrestling, farcito di highspot ed attacchi con foreign object (oggetti usati come armi).
(estremisti)- espressione utilizzata per qualche tempo dalla WWE per indicare i lottatori del roster della ECW.
F |
- mossa che consiste nel caricarsi sulle spalle l'avversario e dopo essersi stabilizzati iniziare una rotazione del busto e del corpo verso una direzione qualsiasi. Arrivati al limite massimo di torsione del busto, cambiando rapidamente senso di rotazione, si fanno passare le gambe dell'avversario sopra la testa e si lascia cadere a terra l'intero corpo dell'avversario continuando la rotazione. L'avversario nell'impatto al suolo subisce due forze: quella di gravità e quella impressa dal wrestler con la rotazione. Il nome deriva dal fatto che nella sua esecuzione la mossa richiama molto l'idea di un tornado e F5 sta a significare "forza 5". Quindi tradotto "il tornado a forza cinque". L'F5 è una delle celebri mosse finali resa famosa dal wrestler Brock Lesnar.
abbreviazione di babyface, il lottatore che interpreta la parte del buono (vedi tweener e heel).
- vedi stable.
- la fine del match. Può essere determinata da un three-count (il conteggio fino a tre dell'arbitro), da una manovra di sottomissione oppure da una squalifica. In match come il Two out of three falls un lottatore ottiene la vittoria dopo aver schienato o forzato l'avversario a cedere in due occasioni distinte (vedi near fall).
(finto ritorno)- quando un lottatore face riesce ad esercitare una breve e fruttuosa offensiva nel corso di un match prima di subire la replica del lottatore heel (vedi superhuman comeback, feeding, hope spot, hulking up).
- (sinonimo di promotion) è un'organizzazione che realizza eventi di wrestling. La Impact Wrestling o la WWE ad esempio sono delle federazioni.
- il ruolo interpretato dal lottatore heel durante il false comeback del face e dove il primo si dirige più volte verso il face solo per essere colpito (vedi superhuman comeback, false comeback, hope spot, hulking up).
(Feud)
una battaglia tra due o più wrestler o tra stable durante la quale vengono realizzati diversi match, promo ed angle. Una faida può durare per diversi mesi, divenire il motivo di sfide o coinvolgere ulteriori wrestler.
(finale)- il finale prestabilito del match (vedi dusty finish e clean finish).
o finisher move (mossa finale)
è la mossa caratteristica di un lottatore (anche detta trademark move o signature move), che viene effettuata immediatamente prima del finale del match.
- una mossa resa celebre da Ric Flair che porta il lottatore avversario a finire a testa in giù una volta colpito l'angolo del ring per poi terminare in piedi oltre le corde, a bordo ring.
- un bump nel quale un lottatore cade sulla propria schiena, colpendo il terreno con la maggiore superficie possibile.
(oggetto esterno)- un oggetto che non può essere utilizzato nel corso del match, come una sedia, un tirapugni, una mazza ecc. Un sinonimo è international object.
(regola dei Freebird)- una regola mai scritta che permette a due membri facenti parte di una stable di difendere un titolo vinto in precedenza da altri due membri della stessa fazione. Il nome deriva dal tag team dei Fabulous Freebirds che misero in pratica questa regola nella Georgia Championship Wrestling.
G |
(straniero)- aggettivo giapponese utilizzato nel mondo del puroresu per indicare un lottatore statunitense o più in generale un lottatore straniero.
(wrestling spazzatura)- wrestling in stile hardcore match nel quale i contendenti utilizzano quasi esclusivamente foreign objects (oggetti) o spot (mosse) estremi; si tratta quindi di una tipologia di match che non ha quasi nulla a che vedere con la tradizionale concezione di incontro. Il termine è stato coniato da Giant Baba della All Japan Pro-Wrestling (AJPW) per indicare i match della Frontier Martial-Arts Wrestling (FMW) di Atsushi Onita. (vedi Hardcore wrestling).
- steroidi (vedi juice e roids); oppure energia (in espressioni come "out of gas", utilizzata per indicare un lottatore molto stanco nel corso di un match).
(cancello)- l'incasso generato da uno spettacolo e si cui spesso ne fa parte anche il merchandising.
- sinonimo di blading.
- una personalità che, secondo la kayfabe, dirige un roster od una federazione.
- una strategia studiata dai booker per rendere più popolare un wrestler od un gruppo di wrestler.
- sinonimo di blade.
- ferita conseguenza di un blading.
l'insieme della personalità, comportamento, attrazione, fascino ed altre caratteristiche che costituiscono il personaggio interpretato dal wrestler. Un lottatore può interpretare diverse gimmick nel corso della carriera, spesso l'una incorrelata con l'altra.
- un oggetto modificato in modo che si rompa facilmente.
o
- sinonimo di gimmick, non più in uso.
(vai a casa)- una frase detta da un commentatore ad un wrestler od all'arbitro per indicare che il lottatore deve porre fine entro breve tempo al match.
- colpire qualcuno.
- un pareggio dettato dal raggiungimento del tempo limite (quando previsto).
- espressione che indica il passaggio da una federazione importante ad una del circuito indipendente da parte di un lottatore.
- un wrestler con i quali i colleghi amano lavorare poiché durante il match è sempre concentrato ed attento nell'eseguire e subire i colpi.
(posizione di Gorilla)- la zona del backstage dove i wrestler sono soliti aspettare prima di compiere l'ingresso verso il ring. Questa espressione prende nome da Gorilla Monsoon, che stabilì l'importanza di questa posizione.
(verde)- od anche Green Boy (ragazzo verde) è riferito ad un wrestler agli inizi della propria carriera e quindi maggiormente incline agli errori dovuti all'inesperienza.
- letteralmente "ospite speciale", è un personaggio al di fuori del roster o del wrestling in generale, che assume temporaneamente il ruolo del general manager dello spettacolo a cui è stato invitato a partecipare.
- un gig mark (taglio) da cui sgorga molto sangue, causato solitamente da un errore durante il blading.
H |
- riferito ad un lottatore con la testa incastrata tra la seconda e la terza corda, tra loro intrecciate.
tipologia di wrestling centralizzata sull'uso di foreign objects (oggetti esterni) come sedie, catene, palle di fuoco, scale di ferro e bastoni. Lo stile hardcore prevede inoltre un uso maggiore di pugni e calci a discapito delle classiche manovre tecniche.
- un match che termina per decisione dell'arbitro quando un lottatore viene ritenuto incapace di continuare a combattere.
- danno in seguito ad una mossa subita maggiore rispetto a quanto dovrebbe.
- sanguinamento dovuto a ferita non auto inflitta (vedi bladejob e juicing).
- il booker principale di una federazione.
(caduta di testa)- conseguenza di un botch (errore) che causa l'impatto a terra della testa del lottatore che la subisce. Nel puroresu invece, il termine può essere riferito ad un bump che si vuole far credere sia la conseguenza di un errore ma che in realtà non lo è ed in questo caso l'impatto non avviene con la sola testa ma anche con le spalle o la parte alta della schiena.
- un wrestler che riceve una reazione negativa da parte della folla (vedi cheap heat, canned heat e X-Pac heat).
- termine utilizzato per identificare la categoria dei pesi massimi ed in cui i lottatori devono avere un peso superiore alle 220 libbre (circa 100 kg) e che generalmente utilizzano mosse che si basano sulla forza fisica. La categoria opposta è quella dei cruiserweight.
un personaggio che recita la parte del cattivo (vedi tweener e face).
lottatore che basa il suo stile quasi esclusivamente su highspot o comunque su manovre estremamente veloci.
- una mossa eseguita con un salto dalla terza corda oppure una serie di manovre percepite come estremamente pericolose.
- la maschera eventualmente indossata da un lottatore.
- un lottatore estremamente abile nelle prese di lotta e conoscitore di diversi sistemi di sottomissione estremamente pericolose e note come “hooks” da cui deriva il nome. Agli inizi del novecento fu un termine molto diffuso tra i lottatori delle fiere ma col tempo è andato in disuso (vedi shooter).
- quando un face che sta subendo l'azione di un heel riesce a riprendere in mano la situazione per pochi secondi, per poi tornare ad essere nuovamente sotto il controllo dell'avversario (vedi superhuman comeback, false comeback, feeding, hulking up).
- quando un promoter od un booker fa terminare una faida o lottare un match molto importante durante uno show televisivo anziché in un pay-per-view. Utilizzato anche per indicare gli angle od i turn realizzati con il solo scopo di colpire o stupire gli spettatori anziché per necessità di storyline.
- avvenimento nel corso di un tag team match che si realizza quando un lottatore face ottiene il cambio (tag) da parte del suo partner dopo avere subito l'azione continua dell'avversario senza possibilità di reazione.
- uno spettacolo non trasmesso su reti televisive (vedi dark match).
- un lottatore che sviluppa un "comeback" e non sembra più subire l'effetto delle mosse dell'avversario. Tale espressione prende il nome da Hulk Hogan, il quale ha fatto dell'hulking up il climax dei propri match (vedi superhuman comeback, false comeback, feeding, hope spot).
I |
- abbreviazione per "indipendent federation" (Circuito indipendente) in riferimento ad una piccola federazione che non può competere a livello nazionale.
(oggetto internazionale)- espressione molto utilizzata negli anni ottanta, equivalente di foreign object. Il suo utilizzo fu promosso da Ted Turner, il quale vietò all'interno delle proprie reti televisive l'utilizzo della parola foreign per utilizzare invece l'aggettivo international. Gli annunciatori di wrestling del network TBS sono soliti utilizzare tuttora, scherzando, l'espressione in questione.
J |
(lavoro)- una sconfitta avvenuta in pochi minuti per rendere get over un altro lottatore.
(lavoratore)
un lottatore la cui funzione primaria nei vari spettacoli è quella di perdere contro altri lottatori. Un jobber occupa l'ultimo posto nella scala di importanza di una federazione. (vedi anche undercard, main eventer e dark match).
- un lottatore di fascia media ed abbastanza conosciuto e che in genere vince contro lottatori meno conosciuti ma che viene comunque utilizzato come jobber contro quelli più noti e di fascia più alta.
(succo)- steroidi (vedi gas e roids). Può anche significare sangue, solitamente da una ferita della testa.
- sanguinamento (vedi blading e hardway juicing).
K |
termine utilizzato per indicare la condizione di sospensione dell'incredulità nel mondo del wrestling. È utilizzato anche durante le discussioni tra i wrestler e quando c'è la possibilità che persone estranee si avvicinino.
- termine utilizzato nella TNA/Impact Wrestling per indicare il personale femminile come le lottatrici le manager e le vallette. Il termine corrispondente nella World Wrestling Entertainment (WWE) è Diva.
L |
- un wrestler poco cooperativo sul ring o l'atto di non essere cooperativo sul ring.
o (legittimo)- qualunque cosa che sia reale. Ad esempio un wrestler legit ha effettivamente un'esperienza da lottatore. Un evento legit quindi è qualcosa accaduto realmente ed una lotta legit tra due wrestler è uno scontro reale e non studiato a tavolino (sinonimo di shoot. Vedi storyline).
- un conflitto reale tra lottatori.
(leggero)- un wrestler si comporta light quando agli occhi del pubblico non sembra subire i colpi come dovrebbe (vedi sell, showing light).
- l'inizio di un match.
- applicare prese di sottomissione o stringere il corpo dell'avversario con meno forza del normale.
- è la traduzione in italiano del termine wrestler ed in genere è riferito a colui che disputa il match sul ring. Nel wrestling però può essere definito wrestler (od anche worker) chiunque faccia parte di una federazione e che sia questo un annunciatore od un arbitro o qualsiasi altra persona avente un contratto con essa.
- particolari tipologie di match utilizzate quasi esclusivamente nel mondo della lucha libre. La lucha de apuestas prevede che lo sconfitto debba subire una particolare punizione per mano del vincitore e solitamente il perdente è costretto a privarsi per sempre della maschera (tipica caratteristica dei luchador) od a subire il taglio dei capelli.
o lucha (lotta libera)
espressione in lingua spagnola usata per descrivere il wrestling in Messico od il modo di realizzare i match tipico del wrestling messicano (con molti high flyer).
(lottatore)- un wrestler messicano od un lottatore che combatte match di lucha libre.
M |
- l'incontro principale in una card, al quale prendono parte i main eventer (vedi undercard e dark match).
- un wrestler considerato dal management come uno dei principali performer della federazione e per questo protagonista dei match principali (vedi jobber).
- personaggio che accompagna un wrestler sul ring e lo assiste nelle interviste e nello svolgimento delle storyline (vedi valletta).
(o Federation Years)- periodo tra il 1984 e il 1993 durante il quale Vince McMahon trasformò la WWF da compagnia locale a potenza mondiale. Il termine "Mania" è legato all'Hulkamania e fenomeno dominante a quei tempi. Altre espressioni utilizzate per indicare la Mania Era sono Showtime Era, Superstars Era, Hulkamania Era o Federation Era.
- uno spettatore che ritiene reale ciò che ha a che fare con il wrestling, ignorando volontariamente la kayfabe. Il termine può altresì essere utilizzato per indicare un grande appassionato di un wrestler, di una federazione o di uno stile in un modo considerato eccessivo da alcuni (vedi smark e smart).
- un momento nel quale si seguono le azioni sul ring e nel backstage alla maniera di un mark e che vengono prese per quello che sono e senza pensare alla natura work del wrestling.
(matrimonio)- una lunga faida tra due wrestler, team o personaggi.
- (letteralmente partita o gara) è un termine di utilizzo comune e significa "incontro di lotta" (o di wrestling).
- (letteralmente "metà del menù") corrisponde ai match di importanza media ed in genere posti a metà della card.
- un wrestler che combatte match di importanza media ed in genere posti a metà della card.
- schermo secondario più piccolo del titantron. Nella WWE vengono utilizzati due minitron di cui uno posto sotto e un altro posto sopra il titantron mentre quello superiore viene chiamato anche curvetron a causa della forma curva che assume.
(mossa mancata)- vedi botch.
- persona che investe soldi in una federazione o per aprirne una in modo da entrare a contatto con i wrestler.
- un match non valido per un titolo ma molto pubblicizzato e posto sul finire (se non alla fine) della card in modo tale da essere considerato la ragione principale per la quale il pubblico si interessi all'evento.
- Un personaggio face che non perde facilmente od alcuni casi non perde mai. Questo tipo di wrestler è molto raro e in genere è un personaggio che effettua quasi subito un turn. In alcuni casi (come ad esempio Brodus Clay o Ryback) il turn non avviene entro breve termine. Bill Goldberg invece non ha mai effettuato il turn ed è sempre rimasto monster face in WWE dal Raw post-Wrestlemania 2003 a WrestleMania XX nel 2004.
- un personaggio che interpreta il cattivo ma strutturato in maniera tale da sembrare inarrestabile ed utilizzato solitamente per dar vita a faide contro i face principali della federazione. Si utilizza in particolar modo per indicare quei cattivi fisicamente fuori dalla norma e spesso grotteschi o semplicemente spaventosi. Il monster heel più famoso è sicuramente Kane.
- vedi Screwjob di Montreal.
- traducibile con portavoce è il manager che risponde alle interviste al posto del suo protetto, il quale spesso non possiede le capacità necessarie per farlo da solo.
abbreviazione di "Madison Square Garden Incident" e definizione riferita a ciò che accadde al cosiddetto incidente accaduto al Madison Square Garden nel 1996, quando i quattro lottatori della WWF e noti come la Kliq (Shawn Michaels, Diesel, Razor Ramon e Triple H) giunti al termine di un match ruppero la kayfabe uscendo dai propri personaggi davanti al pubblico per poi abbracciarsi al centro del ring e salutando assieme la folla.
(scala Muta)- vedi scala Muta.
N |
- evento che si verifica quando un lottatore riesce a tenere il proprio avversario con le spalle al tappeto fino al conto di due ma questi si libera prima del definitivo conto di tre dell'arbitro (vedi fall).
- quando un incontro finisce senza avere un vincitore.
- inizialmente, questa espressione indicava un match che non poteva terminare per squalifica o per conteggio fuori dal ring. Col passare del tempo è stata aggiunta un'ulteriore regola che permette il ricorso a foreign object (oggetti usati come armi) e ad interferenze esterne.
- mancanza dell'opportuna reazione da parte di un lottatori che subisce un'offensiva o una mossa da parte dello sfidante (vedi sell od over-sell).
- Wrestler che non si presenta allo show. Uno dei più famosi no-show della storia, nonché più drammatico, fu quello del 24 giugno 2007 in occasione dell'evento in pay-per-view di Vengeance: Night of Champions dove Chris Benoit (un lottatore canadese che avrebbe dovuto prendere parte al match per l'ECW Championship contro CM Punk), non giunse al Toyota Center di Houston teatro dello show. In seguito si scoprì che Benoit era rimasto nella sua casa di Fayetteville dove aveva ucciso la moglie ed il figlio suicidandosi successivamente[4].
contendente numero uno (anche noto come #1 contender) è il primo che può sfidare il detentore di un titolo e di cui ne ha la precedenza su tutti gli altri wrestler.
O |
- quando un lottatore indica all'avversario di rovesciare una presa di sottomissione. Ad esempio, quando Jake Roberts bloccò Shawn Michaels in una headlock, lui era solito stringere il polso di Shawn per indicare a questi la necessità di invertire la presa.[5]
tipologia classica di match che prevede la fine non appena si verifica uno schienamento, una sottomissione, un conteggio fuori dal ring od una squalifica. A seconda della stipulazione, un one fall match può terminare anche con una sola modalità, ad esempio solo per sottomissione. E prima dell'inizio del match, l'annunciatore sul ring è solito dire queste parole: "This match" (oppure "The following contest") "is scheduled for one-fall", che diventa traducibile con: "Questo match (oppure la contesa che segue) prevede un solo round".
- aggettivo utilizzato per quei lottatori che sono molto apprezzati quando sono dei face o molto disprezzati se sono degli heel (vedi put over).
- dimostrare una reazione eccessiva ai colpi subiti (vedi sell o no-sell).
- buttare l'avversario fuori dal ring facendolo passare sopra la terza corda.
P |
(carta)- i biglietti distribuiti gratuitamente in modo da aumentare il numero di spettatori presenti ad un evento.
(località sconosciute)- località non esistenti o volontariamente artefatte per indicare il luogo di provenienza di un wrestler. In genere si utilizza questa espressione per aggiungere mistero ad una gimmick. Attualmente vi si fa poco ricorso.
- il concetto che porta i wrestler giovani o appena entrati nel buisiness ad essere puniti o vessati all'inizio della propria carriera, sia fuori che dentro il ring (vedi anche job e rib).
- un atleta o qualsiasi altra persona che sappia esibirsi nel corso dello spettacolo.
- quando un lottatore od un arbitro agiscono come se avessero subito una mossa anche nel caso in cui questa è stata visibilmente sbagliata (vedi botch, bump).
o pin- vedi schienamento.
- aggettivo che indica wrestler o attori famosi che partecipano agli spettacoli come spettatori e spesso seduti nelle prime file agli eventi. Solitamente un plant è interpretato da un wrestler sconosciuto. Tutti gli attacchi eventualmente effettuati contro un plant sono frutto della kayfabe ma può tuttavia capitare che nasca un alterco tra un wrestler ed una persona del pubblico che non è un plant e ciò avviene quando il wrestler ritiene di aver subito un torto da uno spettatore, come ricevere uno sputo od un'offesa grave.
o (analista azione per azione)- membro del team di commento di uno spettacolo con il compito di descrivere ciò che avviene raccontando ogni singola azione. A questa è solitamente associata una seconda figura, quella del color commentator di cui il più famoso è sicuramente Jim Ross.
(poliziotto)- è un wrestler che lavora da anni nella stessa federazione che è fedele alla dirigenza e che colpisce (shoot) un compagno non collaborativo, spesso per punizione.
(politico)- un wrestler che stabilisce legami con la dirigenza per diventarne il riferimento nel backstage ed influenzare le decisioni a riguardo delle storyline.
- una reazione molto forte del pubblico e solitamente positiva (vedi cheap pop).
match che non interessa al pubblico e messo nella card per incentivare i tifosi ad alzarsi per andare a comperare il merchandising.
- spingere con forza l'avversario contro il paletto all'angolo del ring.
(patata)- un pugno legit dato intenzionalmente od accidentalmente. Viene spesso dato quando i wrestler sono vicini ai tifosi a bordo ring od a volte vi si ricorre come punizione (vedi spud, policeman).
- un discorso al microfono o un'intervista che ha lo scopo di fare pubblicità ad un wrestler e di mandare avanti le faide.
- un organizzatore che promuove eventi di wrestling.
- sinonimo di federazione.
- un match a cui dovrebbero partecipare due o più lottatori ma che degenera in una sorta di rissa generale. La conseguenza della kayfabe è che a questo punto un altro face e subito dopo un altro heel si dirigono verso il ring rendendo ancora più confusionario il match. In genere questi incontri terminano in un no contest o doppia squalifica. In alternativa invece due lottatori combattono tra loro senza rispettare le regole e vengono fermati dall'ingresso di altri arbitri o wrestler.
(o puro)
stile di wrestling giapponese.
- lasciare che un avversario vinca o complimentarsi con un avversario in un'intervista in modo da renderlo over.
(psicologia)- la storia, la trama di un match.
- (letteralmente "spingere") fare in modo che un wrestler acquisti popolarità con una serie di vittorie e/o un aumento dell'esposizione negli spettacoli principali. La situazione opposta è definita invece bury.
- un push ritenuto dai fans non meritato od irritante.
R |
- stile di wrestling diffuso nel sud degli Stati Uniti d'America che enfatizza la kayfabe ed i colpi stiff, con meno match squash e con faide generalmente più lunghe. Il termine era utilizzato quasi come sinonimo per le federazioni affiliate al circuito indipendente della NWA. Gli spettacoli televisivi di Rasslin' vengono in genere girati in arene piccole e con molto meno pubblico rispetto a quelli delle federazioni più grandi. Il termine deriva dalla trascrizione fonetica della parola wrestling pronunciata con uno spiccato accento del sud degli USA.
(rosso significa verde)- una frase utilizzata per descrivere il concetto che il blading genera denaro poiché attira attenzione.
- l'arbitro di un incontro viene intenzionalmente colpito in modo da permettere interferenze da terze parti od altre azioni illegali (vedi bump).
- il periodo di detenzione di un titolo da parte di un lottatore ed intercorre dal giorno della vittoria dello stesso a quello della sconfitta o della volontaria sua resa vacante del titolo stesso oppure dell'eventuale ritiro da parte della federazione.
- quando si ripete per la seconda volta un determinato match con gli stessi due lottatori. La maggior parte delle volte avvengono quando un campione perde il titolo e sfrutta la sua clausola di rematch contro colui che lo ha sconfitto.
- cambiare completamente la gimmick di un wrestler, non limitandosi al mero turn. Perché ciò avvenga, il wrestler viene solitamente tenuto lontano dagli spettacoli televisivi per qualche tempo.
- una presa applicata in maniera leggera.
- scherzi giocati dai wrestler. I wrestler passano molto tempo insieme in spazi ristretti e spesso ricorrono ai rib per spezzare la monotonia o, in alcuni casi, per ripagare qualcuno per presunti torti subiti.
- un wrestler che ricorre spesso ai rib. Tra i più noti realizzatori di rib figuravano Owen Hart e Curt Hennig.
letteralmente tradotto in anello è il luogo specifico dove in genere si svolge il match.
(annunciatore sul ring)
colui che presenta il match ed i contendenti sul ring.
(Tenuta da ring)- abbigliamento indossato da un wrestler durante un combattimento. Spesso può variare a seconda dell'importanza di uno spettacolo o ad un cambio di gimmick ed anche durante l'entrata in scena di un wrestler e inoltre possono essere aggiunti oggetti di complemento come occhiali da sole, cappelli, mantelli ecc.
(nome da ring)- è lo pseudonimo utilizzato da un wrestler. Spesso è oggetto di copyright da parte delle federazioni nelle quali il wrestler lotta ed è frequente per un lottatore cambiare ring name in occasione del passaggio in un'altra federazione ed anche nel caso in cui mantenga la stessa gimmick. Molto raramente invece, i diritti del nome possono essere posseduti da società che hanno poco o nulla a che fare con il wrestling, come nel caso del ring name Hulk Hogan che è stato un marchio di proprietà della Marvel Comics fino ai primi mesi del 2003. In altri casi, è il wrestler stesso ad essere proprietario del proprio ring name oppure ne acquista i diritti. È il caso, ad esempio, di Steve Borden (che detiene i diritti del ring name "Sting"), di Andrew Martin (che ha legalmente cambiato nome in "Andrew Test Martin" per appropriarsi del suo storico ring name Test), di Jim Hellwig (che ha cambiato nome in "Warrior"), di Dean Roll (che fece causa alla Miramix Film poiché violò i diritti del suo ring name "Shark Boy") e di Joanie Laurer che è diventata legalmente "Chyna" per acquisire i diritti sul suo vecchio ring name).
o rat (topo da ring)- qualcuno che nutre una forte attrazione sessuale verso i wrestler ed assiste agli spettacoli nella speranza di flirtare con qualcuno di loro.
- la "ruggine" che ha un lottatore fuori allenamento quando torna a lottare dopo un po' di tempo.
(o producer)- tipologia di persona che funge da contatto tra wrestler e dirigenza, assiste i booker, studia i possibili finali dei match ed aiuta a realizzare gli spettacoli della federazione. Ad ogni modo il lavoro principale dei road agent è quello di mantenere il più possibile calma e stabile la situazione tra i wrestler nel backstage. La WWE è solita indicarli con il termine producers.
- è la paranoia o la depressione e la rabbia fuori controllo causati dal ricorso agli steroidi.
- steroidi (vedi roid rage, gas e juice).
- simile allo schienamento a culla è un pinfall che viene effettuato alle spalle dell'avversario.
- è l'elenco degli impiegati presso una federazione di wrestling e comprende i lottatori, i booker, gli annunciatori, i manager le vallette ecc.
- denominazione messicana per gli heel.
- evento che si verifica quando uno o più wrestler non impegnati in un match muovono in direzione del ring per interferire durante il normale svolgimento dell'incontro. I run-in sono tipicamente realizzati dagli heel i quali vanno in aiuto di un altro heel in difficoltà e possono comportare un successivo run-in da parte dei face per cercare di ristabilire la parità numerica. Spesso un run-in può risolversi in una rissa (beat down).
- finale di un match anticipato rispetto ai tempi previsti a causa di un infortunio patito da un lottatore o perché il match si è prolungato più del previsto.
S |
(sacco di sabbia)- il non cooperare con l'avversario comportandosi come un peso morto e rendendo le mosse più difficili se non impossibili da realizzare. Il ricorso al sandbag è solitamente il frutto di una protesta contro l'avversario il quale potrebbe aver avuto troppo risalto in precedenza (vedi stiff).
(salvare)- quando uno o più lottatori entrano nel ring per interrompere uno schienamento eseguito ai danni di un alleato.
- una scala di misurazione della quantità di sangue persa da un lottatori nel corso di un match. Il suo nome deriva da quello di The Great Muta, lottatore noto per aver subito alcuni dei più violenti blading della storia. Il valore minimo di tale scala è 0.0 (nessuna perdita di sangue), mentre il massimo è 1.0. Quest'ultimo valore corrisponde alla quantità di sangue persa da Muta durante un match del 1992 contro Hiroshi Hase e quando Muta diede vita a quello che è universalmente riconosciuto come il blading con la più copiosa fuoriuscita di sangue di sempre.
- dall'inglese Pinfall o pin è uno dei modi possibili per terminare un match ed avviene quando il lottatore si pone sull'avversario facendo in modo che entrambe le spalle di quest'ultimo siano ben appoggiate al tappeto e se riesce a mantenere fermo l'avversario nel tempo necessario all'arbitro per battere tre volte la mano sul tappeto (three-count) lo schienamento ha avuto successo ed il match termina. Perché il conteggio sia valido, chi schiena non deve appendersi al costume dell'avversario e quest'ultimo deve avere tutto il corpo all'interno del quadrato. Un modo valido per interrompere lo schienamento (oltre ovviamente all'alzare una delle due spalle da terra), è quello di toccare la corda con una qualunque parte del corpo e se ciò accade l'arbitro dovrà interrompere immediatamente il conteggio.
- è uno schienamento effettuato a sorpresa alle spalle dell'avversario.
- un gruppo di lottatori coinvolti in una rissa e designati a chiudere un match od un angle.
od anche Scrap- terminare una faida, un angle od una gimmick senza addurre spiegazioni od a causa dello scarso interesse del pubblico. È sinonimo di abortion.
- un match con un finale controverso o non soddisfacente, spesso frutto di scorrettezze o interferenze esterne.
(o semplicemente Montreal)
un incidente avvenuto durante la Survivor Series 1997 quando l'arbitro Earl Hebner ritenendo che Bret Hart aveva dichiarato di aver ceduto alla prese di sottomissione di Shawn Michaels e Vince McMahon ordinò di suonare la campanella dando termine all'incontro. Come conseguenza Hart perse il WWF Championship in favore di Michaels ma differentemente dagli accordi precedentemente presi. L'incidente fu creato da McMahon ed altri come punizione per Hart, il quale di lì a poco avrebbe lasciato la World Wrestling Federation per trasferirsi alla rivale World Championship Wrestling (vedi Screwjob).
(vendere)- reagire agli attacchi subiti in modo da suggerire di aver davvero subito un colpo (vedi light, over-sell o no-sell)
- vedi plant
- un evento reale, non determinato dalla kayfabe (vedi work, worked shoot, legit).
- un lottatore che ha avuto esperienze di lotta (in passato lotta libera o greco romana, oggi più spesso arti marziali miste), o possiede la reputazione di un duro. È un gradino sotto uno hooker. Esempi noti sono Kurt Angle (in passato atleta di lotta) e vincitore di una medaglia d'oro alle olimpiadi di Atlanta del 1996, nella categoria dei Pesi Massimi[6] e Brock Lesnar ex-campione della UFC.
tipologia di arti marziali miste. Può capitare che un lottatore abbia un passato più o meno importante in questa categoria o che la gimmick che interpreta sia quella dello shooter.
- quando la folla riesce chiaramente a vedere che un lottatori subisce un colpo nonostante non sia stato toccato dall'avversario (vedi light, sell, over-sell' o no-sell).
- sinonimo di trademark move, è una delle prese caratteristiche di un lottatore (vedi finisher).
- insieme di movimenti, gesti e/o parole che il wrestler esegue ogni volta che può, tanto da diventare un elemento caratterizzante del wrestler stesso (ad esempio, il famoso gesto "You Can't See Me" di John Cena).
- diminutivo di smart mark, utilizzato per descrivere un fan che sa che il wrestling è predeterminato, ma non conosce tutte le dinamiche che sono dietro la disciplina. Spesso si ritiene di essere un fan smart ma ragiona senza volerlo come un fan mark (vedi mark, smart).
- uno spettatore assolutamente cosciente delle basi sulle quali poggia un incontro di wrestling e che vede come un semplice spettacolo deciso a tavolino dai booker e ritiene i lottatore siano degli atleti che hanno come solo fine quello di divertire il pubblico. Più che sostenere determinati lottatori, questa categoria di fan valuta gli stessi unicamente in base alla loro bravura nell'eseguire le manovre o nel portare avanti una faida.
dall'inglese submission consiste in presa applicata al corpo (o parte del corpo) dell'avversario infliggendo dolore fino ad ottenere la sua resa. La resa può avvenire a voce, dicendo chiaramente che si ha intenzione di cedere, o con almeno due colpi con la mano o con il piede sul tappeto o sul corpo dell'avversario.
- un individuo (solitamente una celebrità) che partecipa ad un match come arbitro speciale e che favorisce un avversario nei confronti dell'altro (come ad esempio Chuck Norris a Survivor Series 1994 o Mike Tyson a WrestleMania XIV). Vedi anche enforcer.
(arbitro speciale)- chi si presta all'arbitraggio di un match anche se in realtà non è un arbitro e può essere un lottatore, un wrestler ma anche una celebrità.
(sport intrattenimento)- un termine coniato dalla WWE per differenziare il suo prodotto dal wrestling tradizionale al fine di suscitare maggiore interesse da un'audience più grande. Fa riferimento ad un mix di wrestling, sceneggiature, (storyline) e altri concetti derivati da altre forme di intrattenimento.
- una mossa prestabilita, grazie alla quale si dovrebbe ricevere una particolare reazione del pubblico o dare una svolta ad un match. I lottatori che sono soliti coreografare i loro match prima dello spettacolo sono soliti affidarsi ad uno spot di apertura e ad un take home spot oltre che a diversi altri spot nel corso del match (vedi highspot, spotfest, botch)
- un match che consiste principalmente di spot, senza seguire necessariamente un filo logico (psychology). Può suscitare reazioni positive o negative. Un match spotfest è solitamente molto veloce, con dimostrazioni continue di atletismo e capacità tecniche. Lo stesso termine (se utilizzato in un contesto negativo), può indicare un match estremamente coreografato. Ciononostante gli spotfest contengono molte mosse o manovre pericolose che mettono a rischio sia chi le esegue che chi le subisce. Solitamente ci si imbatte negli spotfest principalmente nella categoria cruiserweight (vedi spot).
- un match con molte potatoes.
- avviene una squalifica (in inglese disqualification) quando intervengono uno o più wrestler che interferiscono con i lottatori del match oppure quando uno dei contendenti ricorre all'applicazione di mosse od oggetti non consentiti o qualsiasi altro fatto o cosa che venga ritenuto irregolare dall'arbitro. Spesso la squalifica diventa uno strumento cercato dai detentori di un titolo poiché invalidando il match il titolo rimane al possessore.
- un match a senso unico e che termina in pochi minuti senza nessun danno per il vincitore (vedi bury, push).
- un gruppo di wrestler all'interno della stessa federazione uniti da un elemento comune (come ad esempio l'amicizia, che sia legit o frutto di un angle, un manager o una storyline in comune) e che quindi agiscono come una singola unità. Le stable possono essere piccole entità composte da un minimo di tre fino a un massimo di sei (come l'Evolution, i Four Horsemen, gli MNM, i Dudley Boyz, il Team Xtreme, i Latin American Exchange, la D-Generation X, la Straight Edge Society, lo Shield e altri) o supergruppi che includono la metà e oltre dei componenti il roster della federazione (come ad esempio il New World Order e il Bullet Club).
- in genere è il ring, ma può essere qualsiasi altro posto dove si svolge lo spettacolo come ad esempio la pedana a cui si accede uscendo dal retroscena oppure la parte sottostante al ring.
- quando un lottatore mette più forza nei suoi attacchi, deliberatamente o accidentalmente.
- lasso di tempo nel quale il wrestler fa parte di una determinata federazione o di un determinato roster.
- un wrestler heel che fa il ruolo di spalla ad un altro wrestler. Lo stooge esegue il lavoro sporco del suo capo.
- è l'insieme dei fatti più importanti della storia ideata dai booker di una federazione di wrestling. La storyline può essere creata ad arte per dar vita a delle particolari rivalità tra wrestler, oppure prendere spunto da fatti reali romanzandoci sopra per motivare le azioni dei lottatori dentro e fuori il ring. Spesso hanno una risoluzione finale ben precisa quando uno dei lottatori coinvolti sconfigge l'avversario nel corso di un match in pay-per-view o di un evento importante. Non è comunque raro vedere una storyline chiudersi inaspettatamente o comunque prima dei tempi stabiliti, a causa della difficoltà di renderla credibile presso i fan o per il licenziamento del o dei wrestler coinvolti nella stessa.
(cinghia)- un altro nome per la cintura di campione (vedi championship).
- applicare prese di sottomissioni con forza piena.
(stile duro)- stile di lotta work giapponese che ha come obiettivo quello di restituire performance il più realistiche possibile; vengono enfatizzati gli attacchi stiff ed i worked shoot.
- quando un wrestler, solitamente face, dà vita ad una serie di no-sell all'offensiva dell'avversario dopo essere stato dominato per diversi minuti e di solito il match termina con la vittoria del face. Esempi comuni di utilizzatori di superhuman comeback sono Hulk Hogan e John Cena (vedi false comeback, feeding, hope spot, hulking up).
- termine utilizzato dalla WWF/E quando fa riferimento ai propri lottatori.
- un cambio repentino di direzione per una storyline con l'obiettivo di sorprendere il pubblico. Spesso, ma non sempre, porta uno dei wrestler ad un turn contro il proprio alleato, magari per unire le forze con quello che fino a poco prima era un loro nemico. Ciò porta alla nascita di una nuova faida tra i due ex amici. Un altro tipo di swerve si ha quando un booker fa tutto quanto in suo potere per convincere il pubblico che una certa cosa accadrà in uno spettacolo, salvo poi far accadere qualcosa di completamente differente. Può anche essere il risultato della diffusione di una notizia falsa da parte di un wrestler alla stampa.
T |
- vedi finisher.
- nei tag team match, è il tocco che un lottatore esegue sulla mano o qualunque altra parte del corpo del compagno per rendere ufficiale un cambio. Ciò comporta l'uscita del wrestler dal ring e la sua collocazione accanto ad uno dei paletti d'angolo del ring. Il tag viene usato anche negli incontri dove i team contendenti sono composti da più di una coppia di lottatori.
coppia di lottatori che combatte in un match contro due avversari.
match combattuto da due lottatori contro altrettanti due.
- dichiarare la propria resa quando si subisce una mossa di sottomissione. L'espressione fa riferimento al gesto di battere la propria mano sul pavimento del ring. Prima del 1997 tale metodologia non era applicata nella WWE e la sua introduzione si deve a Bret Hart, il quale batté più volte la mano al tappeto per richiamare l'attenzione dell'arbitro. Prima di allora, i lottatori comunicavano a voce il loro ritiro.
(talento)- termine che indica l'insieme di persone (wrestler, manager, color e play-by-play commentator eccetera) che prendono parte attiva agli spettacoli di una federazione.
- abbreviazione di signature taunt.
- il corrispondente messicano dei wrestler face.
- i dieci rintocchi di campanella (ring bell) che si effettuano in memoria di un wrestler scomparso e che faceva parte (od ha fatto parte) della federazione.
è una determinata zona geografica facente parte di un insieme di piccole federazioni regionali (in prevalenza statunitensi) che nel corso degli anni si sono associate (o distaccate) dalla National Wrestling Alliance e con cui condivisero i campionati ed i titoli. Benché sia un'espressione molto spesso riferita al passato ci sono tuttora federazioni territoriali affiliate alla NWA.
piccole federazioni indiendenti che accordano con le grandi compagnie la crescita di wrestler più famosi offrendosi come posto dove questi possono essere formati o provati.
(conto di tre)- è il conteggio fino a tre che effettua l'arbitro battendo tre volte la mano sul tappeto e serve a convalidare uno schienamento. Dopo il three-count avviene il fall.
o
- un maxi schermo posto sopra l'ingresso al ring dal quale vengono trasmessi video.
- la possibilità di sfidare il detentore di un titolo in un match valido per il medesimo.
(Title)- è il premio assegnato ad un lottatore dopo aver vinto il campionato (championship) ed in genere corrisponde ad una cintura.
- cadere fuori dal ring oltre la terza corda.
- sinonimo di signature move, è una mossa caratteristica di un lottatore (vedi finisher).
(campione di transizione)- un lottatore che detiene un titolo di campione tra due regni di lunga durata (vedi championship).
quando un wrestler modifica il proprio allineamento in face, heel o tweener.
: quando un wrestler esegue un turn passando ad heel o face in maniera inaspettata e veloce.
: un turn graduale, che solitamente si protrae in un lungo periodo di tempo.
- un wrestler ambiguo, né buono né cattivo. Termine volte usato anche per descrivere un heel tifato od un face fischiato, specialmente quando due face o due heel si affrontano.
U |
match che si tiene prima dell'evento principale (vedi jobber, main event e dark match).
(Unification)- l'azione che porta alla fusione di due o più championship (campionati) in uno solo ed il risultato di tale azione è la creazione di un nuovo titolo od il consolidamento di uno nell'altro[7].
- il lottatore considerato sfavorito in un match.
V |
(vacante)- si utilizza per indicare un titolo senza detentore. Ad esempio, quando un lottatore viene privato di una cintura di campione senza venire sconfitto da nessuno, il titolo viene dichiarato "vacante" od anche un lottatore può rendere vacante il suo titolo offrendolo in cambio della possibilità per vincerne un altro.
- una performer di sesso femminile (vedi manager).
- quando un lottatore emette un suono per far comprendere di aver subito un colpo duro (vedi sell).
W |
(lavoro)
- (sostantivo): un evento studiato a tavolino; deriva dal gergo carnevalesco working the crowd (vedi shoot).
- (verbo): attaccare metodologicamente una singola parte del corpo.
(lavoratore)- genericamente riferito ad un wrestler senza specificarne la mansione o ruolo. Il termine worker può anche essere utilizzato per differenziare dai wrestler coloro che non hanno ruoli di apparizione davanti alle telecamere e nelle zone visibili al pubblico (ad esempio i tecnici del suono, i normali impiegati, gli elettricisti ecc).
- un segmento work che si tiene in uno spettacolo dove si suppone che tutto sia shoot. Più in generale, un segmento dove il pubblico crede che sia shoot ma che nei fatti non lo è. Questo perché i booker studiano il tutto a tavolino ma il lottatore può dire o fare ciò che vuole, seppur con determinati limiti.
(tasso di lavoro)- l'uso del work da parte di un lottatore nello sviluppo di un match. Il workrate è determinato dall'abilità di questi di fare work in un modo intelligente e produttivo, seguendo la ring psychology. Quando è usato dai critici doventa un'analisi delle azioni attraverso il quale si determina il livello del match e dei lottatori.
- un dipendente della federazione. In genere si confonde con il termine wrestler il solo lottatore ma in realtà la definizione di wrestler comprende non solo i lottatori ma anche gli annunciatori, le vallette, i manager, gli arbitri o qualsiasi altra persona che sia alle dipendenze della federazione stessa.
X |
- riferito all'heat suscitata da un wrestler verso il quale i fan non hanno il minimo interesse. Nello specifico, i fan tenderanno a tifare contro il wrestler a prescindere dal suo allineamento.
Note |
^ ab(EN) Torch Glossary of Insider Terms, PWTorch.com, 2000. URL consultato il 10 luglio 2007.
^ Harley Race, Ricky Steamboat, Les Thatcher. The Professional Wrestlers' Workout & Instructional Guide (p.106)
^ abcFoley, Mick. Have A Nice Day: A Tale of Blood and Sweatsocks (p.90)
^ (EN) Authorities Confirm Chris Benoit Murdered Wife and Son, crimelibrary.com. URL consultato il 27 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2008).
^ Michaels, Shawn. Heartbreak & Triumph: The Shawn Michaels Story, p. 67.
^ Lotta ai Giochi della XXVI Olimpiade#Pesi massimi .2890-100 kg.29
^ Unification, wrestlingrevolution.it, 2000. URL consultato il 10 luglio 2007.
Bibliografia |
- Mick Foley, Have A Nice Day: A Tale of Blood and Sweatsocks, HarperCollins, 2000, p. 511, ISBN 0-06-103101-1.
- Harley Race, Ricky Steamboat, Les Thatcher, The Professional Wrestlers' Workout & Instructional Guide, Sports Publishing LLC, 2005, ISBN 1-58261-947-6.
Voci correlate |
- Tipi di match di wrestling
- Heel
- Turn
- Faida
- Kayfabe
- Gimmick
Collegamenti esterni |
- Glossario su PWTorch.com, su pwtorch.com.