Stazione ferroviaria







Stazione di Berlino Centrale





Stazione di Danzica Centrale


Nella tecnica e nell'esercizio delle ferrovie una stazione ferroviaria è una località di servizio, delimitata da segnali di protezione, in cui avvengono le operazioni di movimento dei treni (precedenze, deviazioni o incroci) e l'accesso alla rete dei viaggiatori e delle merci[1].




Indice






  • 1 Caratteristiche


    • 1.1 Scelta tipologica


    • 1.2 Funzioni di una stazione




  • 2 Descrizione in relazione al movimento


    • 2.1 Stazione impresenziata


    • 2.2 Stazione disabilitata


    • 2.3 Fermata


    • 2.4 Assuntoria




  • 3 Primati


    • 3.1 Altitudine massima delle stazioni ferroviarie nel mondo


    • 3.2 Stazioni storiche




  • 4 Note


  • 5 Bibliografia


  • 6 Voci correlate


  • 7 Altri progetti


  • 8 Collegamenti esterni





Caratteristiche |




La stazione di Roma Termini in una foto del 1868


Una stazione è un impianto ferroviario nel quale si svolgono le attività che riguardano i passeggeri (arrivi e partenze), le merci (spedizione e ricevimento), l'esercizio ferroviario (movimento e manutenzione dei rotabili)[2].


Dal punto di vista impiantistico, una stazione ferroviaria è dotata di almeno due binari e uno scambio, per avere la possibilità di effettuare incroci o precedenze fra treni e di comporre e scomporre i convogli ferroviari.


In base alla posizione del fabbricato viaggiatori rispetto al fascio principale dei binari si possono distinguere:



  • stazioni di transito (intermedie o nodali), nelle quali i treni possono arrivare, fermarsi e ripartire senza dover invertire la marcia;

  • stazioni di testa, presso le quali tutti i binari terminano con un respingente ed il treno, per poter ripartire, deve invertire la marcia.


Alcune stazioni possono avere una parte di piazzale di transito, o passante, ed un'altra parte di testa[2].



Scelta tipologica |


La scelta della tipologia di stazione è un problema tradizionalmente affrontato nella tecnica ferroviaria e nella disciplina urbanistica. Dal punto di vista urbanistico la stazione di testa è da preferirsi in quanto limita la divisione di parti della città da parte della ferrovia. Dal punto di vista dell'esercizio ferroviario una stazione passante risulta la scelta ottimale: si riducono i tempi di stazionamento dovuti all'inversione di marcia (ed all'eventuale sostituzione della locomotiva in testa) e di conseguenza è possibile migliorare l'utilizzazione dei binari, richiedendone un numero minore; minore sarà anche il territorio necessario all'insediamento della stazione. Dal punto di vista dei passeggeri invece, le stazioni di transito riducono i tempi di viaggio e i percorsi a terra tra treni in coincidenza, ma obbligano all'uso di sottopassaggi o passerelle[2].


Con l'impiego di treni bidirezionali, elettrotreni o treni navetta, i tempi di inversione si sono ridotti sensibilmente rispetto al cambio di locomotiva, permettendo alle stazioni di testa di ridurre il punto a sfavore[2].



Funzioni di una stazione |


Le stazioni possono avere diverse funzioni:


  • Stazioni per solo servizio viaggiatori:

    • stazione di transito e fermata;

    • stazione di origine dei treni con parco vetture, rifornimento e pulizia delle carrozze.






Stazione di Livorno Calambrone, esempio di stazione adibita al solo servizio merci


  • Stazioni per solo servizio merci:

    • con scalo merci munito di banchine per carico e scarico, composizione e scomposizione treni merci

    • con scalo a solo servizio industriale specifico nei grandi stabilimenti industriali

    • con scalo portuale o stazione marittima per imbarco, sbarco e movimentazione dei treni

    • con scalo di smistamento, o stazione di smistamento, per la scomposizione e composizione interi treni merci

    • intermodale con attrezzature idonee alla movimentazione e interscambio di container






Stazione di London Bridge della metropolitana di Londra



  • Stazioni per solo esercizio ferroviario:
    • stazioni per soli fini di servizio dove si effettuano incroci e precedenze ed operazioni di movimento e non sono accessibili al pubblico (definite Posti di Movimento)[3]. Questi sono la principale categoria dei Posti di Servizio, che si dividono in altre piccole categorie quali:

      • Posto di Comunicazione, località di servizio nella quale due linee parallele o semplicemente i binari di linea si interconnettono tra loro

      • Posto di Passaggio, dove la linea dove è sito (generalmente a binario unico) diventa a doppio binario

      • Posto di Precedenze, l'equivalente di un normale Posto di Movimento con la differenza di trovarsi esclusivamente sulle linee a binario unico

      • Bivio, località di servizio dalla quale la linea si dirama in due o più linee differenti

      • Posto Tecnologico, situato generalmente sulle linee ad alta velocità, è l'equivalente di un normale PM ma è stato privato dei deviatoi e di eventuali binari di ricovero




  • Stazione di confine, dove si svolgono essenzialmente operazioni doganali


Le funzioni anzidette possono essere raggruppate in un'unica stazione[4].



Descrizione in relazione al movimento |



Stazione impresenziata |


Normalmente una stazione è presidiata da un dirigente movimento (capostazione), che è la figura che ha il compito di gestire in sicurezza la circolazione all'interno della stazione e sulle linee afferenti[5].
Non è strettamente necessaria la presenza fisica del dirigente movimento nell'ambito della stazione, che può anche essere comandata a distanza; si parla in questo caso di telecomando. Ciò avviene quando gli apparati di sicurezza della stazione vengono attivati da comandi azionati dal dirigente movimento di un'altra stazione, che può essere quella più vicina, oppure provenienti da appositi impianti di telecomando operati dal dirigente centrale operativo.



Stazione disabilitata |


Si parla di stazione disabilitata quando essa è temporaneamente inibita al movimento. Questo vuol dire che i deviatoi presenti non sono manovrabili, bloccati in posizione normale da appositi attrezzi posti sul terreno (fermascambi) oppure dal blocco degli apparati di sicurezza. La stazione assume quindi le caratteristiche della fermata dove non sono possibili spostamenti dei treni da un binario ad un altro. In caso di necessità o di opportunità rimane la possibilità di riabilitare la stazione facendola presenziare da un dirigente movimento abilitato che può legalmente togliere gli impedimenti posti permettendole di operare al movimento.



Fermata |


Assimilabili alle stazioni sono inoltre le fermate, particolari località di servizio pubblico per viaggiatori solitamente poste su un binario o su due binari passanti, quando la linea è a doppio binario. Tali località non intervengono nel distanziamento dei treni, i quali non vi effettuano e non possono effettuarvi incroci o precedenze[2][6]. Se munite di scambi questi debbono essere immobilizzati con dispositivi appositi e/o vincolati all'aspetto dei segnali se presenti. Di regola l'infrastruttura delle fermate è essenziale e spesso priva di servizi accessori.



Assuntoria |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Assuntoria.

Particolare tipologia di stazione operativa in Italia atta all'accesso dei viaggiatori ed eventualmente delle merci, retta dall'assuntore, un agente di servizio che assumeva tutte le incombenze del capostazione eccetto quelle relative al movimento ferroviario e alla circolazione dei treni.



Primati |



Altitudine massima delle stazioni ferroviarie nel mondo |













































Stazione Altezza Nazione Linea ferroviaria
1 Tanggula 5 068 m

Cina Cina

Pechino-Lhasa
2 Ticlio 4 829 m
Perù Perù

Lima-Huancayo
3 Cóndor 4 786 m
Bolivia Bolivia

Rio Mulatos-Potosí
4 La Raya 4 313 m
Perù Perù

Cuzco-Lago Titicaca
5 Pikes Peak Summit 4 301 m
Stati Uniti Stati Uniti

Manitou and Pike's Peak Railway


Stazioni storiche |


  • La stazione di Edge Hill a Liverpool nel Regno Unito è la più vecchia stazione ferroviaria tuttora in uso, essendo stata inaugurata il 15 settembre 1830[7].


Note |




  1. ^ Guida, Milizia, p. 352.


  2. ^ abcdeMayer, pp. 271-284.


  3. ^ Ferrovie dello Stato, Regolamento circolazione treni, art. 2.


  4. ^ Ivo Angelini, Treni e Ferrovie: ieri, oggi, domani, Firenze, Editrice Salani.


  5. ^ Guida, Milizia, p. 104.


  6. ^ Ferrovie dello Stato, Regolamento circolazione treni, art. 2, comma 9.


  7. ^ Subterranea Britannica, su subbrit.org.uk.



Bibliografia |



  • Umberto Crisalli, Corso di Terminali per i Trasporti e la Logistica - Le stazione ferroviarie (PDF), Roma, Università degli Studi di Roma Tor Vergata. URL consultato il 20 marzo 2014.

  • Lucio Mayer, Impianti ferroviari. Tecnica ed esercizio, a cura di Pier Luigi Guida e Eugenio Milizia, 3ª ed., Roma, Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani, 2003.

  • Pier Luigi Guida e Eugenio Milizia, Dizionario ferroviario. Movimento, Circolazione, Impianti di Segnalamento e Sicurezza, 2ª ed., Roma, Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani, 2003.

  • Marcello Serra, Il piazzale di stazione, in La tecnica professionale, n.s. 21, 2014, pp. 52-55.



Voci correlate |



  • Fabbricato viaggiatori

  • Posto di Movimento



Altri progetti |



Altri progetti



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Collegamenti esterni |



  • Sito dedicato alle stazioni ferroviarie, su stazionidelmondo.it. URL consultato il 10 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2009).


  • Stazione ferroviaria, in Thesaurus del Nuovo soggettario, BNCF. Modifica su Wikidata


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