Rock
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Rock | |
---|---|
Origini stilistiche | Rockabilly Rock & roll British invasion |
Origini culturali | Stati Uniti, Regno Unito, anni cinquanta e sessanta |
Strumenti tipici | voce, chitarra elettrica, chitarra acustica, basso elettrico, batteria, organo, tastiera, pianoforte, sintetizzatore |
Popolarità | Elevata dagli anni cinquanta. |
Sottogeneri | |
Rock alternativo – Art rock – Musica beat – Britpop – Emo – Experimental rock – Garage rock – Glam rock – Grunge – Hard rock – Heartland rock – Heavy metal – Instrumental rock – Indie rock – Jangle pop – Krautrock – Madchester – Piano rock – Pop barocco –Pop rock – Power pop – Progressive rock – Proto-punk – Psychedelia – Punk rock – Rock elettronico – Soft rock – Southern rock – Stoner rock – Surf – Symphonic rock – Rap rock | |
Categorie correlate | |
Gruppi musicali rock · Musicisti rock · Album rock · EP rock · Singoli rock · Album video rock |
Il rock o musica rock e, in particolari casi, rock 'n' roll[1] è un genere della popular music sviluppatosi negli Stati Uniti e nel Regno Unito nel corso degli anni cinquanta e sessanta del Novecento.[2] È un'evoluzione del rock and roll,[2] ma trae le sue origini anche da numerose forme di musica dei decenni precedenti, come il rhythm and blues e il country, con occasionali richiami anche alla musica folk. Musicalmente, il rock è incentrato sull'uso della chitarra elettrica, solitamente accompagnata dal basso elettrico e dalla batteria.
Negli anni il termine rock è diventato un termine generico utilizzato per indicare una grande varietà di sottogeneri musicali che si sono sviluppati nel corso del tempo.[3] A partire dagli anni sessanta in poi, la musica rock si è infatti diramata in una enorme varietà di sottogeneri: si è mescolata con il blues per dar vita al blues rock e al southern rock, poi con il jazz e altre forme di musica orchestrale per creare la fusion e il rock progressivo. Allo stesso tempo, il rock ha anche incorporato influenze dal soul, dal funk e dalla musica latina. Nel corso degli anni sono nati altri generi derivati come il pop rock, l'hard rock, il rock psichedelico, il glam rock, l'heavy metal, e il punk rock. Gli anni ottanta hanno visto sbocciare il filone new wave, l'hardcore punk, il rock elettronico e l'alternative rock, mentre negli anni novanta si è assistito alla diffusione del grunge, del britpop, dell'indie rock e del post-rock.[4]
La musica rock ha inoltre contribuito al diffondersi di movimenti culturali e sociali, portando alla nascita di sottoculture come i mod e i rocker nel Regno Unito e la controcultura hippie, che, da San Francisco, si diffuse negli Stati Uniti negli anni sessanta. In modo analogo, la cultura punk degli anni settanta ha poi portato alla nascita delle sottoculture goth ed emo. Continuando una parte della tradizione folk delle canzoni di protesta, una delle manifestazioni iniziali del rock è stata espressione della rivolta giovanile contro il consumismo e il conformismo, fenomeno poi ribaltato a partire dagli anni '80 con la diffusione del glam e del pop rock.
Indice
1 Caratteristiche
2 Le origini: il rock and roll
3 Folksinging e cantautorato: il folk revival
4 Il rock anni sessanta: rock blues, beat & mods
4.1 La British Invasion
4.2 Garage rock
4.3 Blues rock
5 La scena della West Coast: psichedelia e country
5.1 Surf music
5.2 Psychedelic rock
5.3 Jazz rock
5.4 West Coast rock
6 Rock strumentale e teatralità: progressive e glam
6.1 Progressive canonico
6.1.1 Progressive europeo
6.2 Gruppi ispirati in parte dal prog
6.3 Glam rock
7 La ribellione punk
7.1 Proto-punk
7.2 Punk rock
7.3 Pop punk
8 Il rock duro: hard & heavy
8.1 Hard rock ed heavy metal
8.2 Southern rock
8.3 New Wave of British Heavy Metal
8.4 Hair metal
8.5 Il metal estremo
8.6 Nu metal
9 Il rock anni ottanta
9.1 La nascita di MTV e l'era del suono digitale
9.2 New wave, new romantic e pop-rock
9.3 L'attivismo politico e i maxiconcerti
9.4 L'emergere dell'alternative rock
10 Il grunge
10.1 Grunge
10.2 Post-grunge
11 Il britpop
11.1 Britpop
11.2 Post-britpop
12 Il nuovo millennio
12.1 Indie rock
12.2 Gothic metal
12.3 Post-hardcore ed emo
12.4 Garage rock/Post-punk revival
12.5 Metalcore e New Wave of American Heavy Metal
12.6 Rock elettronico
13 Impatto culturale
14 Note
15 Bibliografia
16 Altri progetti
17 Collegamenti esterni
Caratteristiche |
Le sonorità del rock si improntano prevalentemente sull'utilizzo di strumenti elettrici, in particolare la chitarra elettrica,[5] che in genere viene accompagnata da una sezione ritmica costituita da basso elettrico[6] e batteria.[7] Frequente negli anni sessanta fu la presenza dell'organo elettronico, come il Vox Continental e l'Hammond. Dagli anni settanta e poi sempre più frequentemente hanno cominciato a fare la loro comparsa anche i sintetizzatori.[8] Altri strumenti di contorno, ad esempio il sassofono e l'armonica a bocca, sono usati per lo più in qualità di solisti. Nelle composizioni più elaborate, o nelle ballad, sono talvolta presenti arrangiamenti per archi e ottoni.
La maggior parte delle formazioni rock sono composte da quattro elementi, un quartetto solitamente formato da un chitarrista, un cantante, un bassista e un batterista. Esistono comunque anche formazioni più articolate, di cinque o più elementi, o meno articolate, con due o tre elementi soltanto. La ripartizione dei ruoli non rispetta inoltre uno standard e uno stesso musicista può ricoprire più ruoli all'interno di un gruppo musicale.
La musica rock è tradizionalmente costruita su semplici ritmi non sincopati in 4/4, tendenzialmente ripetitivi e con accento sul secondo e quarto movimento.[9] Le melodie spesso sono derivate da vecchi modelli musicali, per es. quello dorico e altri simili. Le armonie spaziano ampiamente, fino a progressioni dissonanti. Soprattutto negli anni 60 è forte la derivazione da blues e folk.[10]
Le origini: il rock and roll |
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Il termine Rock and Roll venne utilizzato per la prima volta nel 1951 dal Dj Alan Freed, per indicare la musica R&B trasmessa nel corso del suo programma radiofonico "The Moondog House Rock'n Roll Party".[11]
Basato sul connubio di vari elementi appartenenti alla tradizione musicale americana e africana (notevoli sono state le influenze jazz, country, blues, folk, gospel, boogie-woogie e R&B), il rock and roll ha rappresentato non solamente un nuovo genere musicale, ma anche un vero e proprio fenomeno sociale, specchio della cultura e della società del tempo, esaudendo così la necessità di emancipazione e i fermenti dei "neri e dei bianchi".[12]
Tra i precursori rientrano Big Joe Turner nel 1939, con il singolo Roll 'Em Pete, e Sister Rosetta Tharpe nel 1944, con Strange Things Happening Every Day.
Nel 1951 Jackie Brenston and his Delta Cats registrarono quello che da molti è considerato come il primo vero e proprio rock and roll, Rocket 88, presso la Memphis Recording Service di Sam Phillips, raggiungendo il primo posto nella classifica R&B.[13]
Verso la metà degli anni '50 iniziarono a riscuotere notevole successo Rock Around The Clock di Bill Halley & The Comets (1954), e soprattutto That's All Right (Mama) di Elvis Presley (1954), registrata negli Sun Studio di Memphis, che diede origine al cosiddetto "rockabilly".[14]
Nel 1955 Chuck Berry pubblicò il suo primo singolo Maybelline, unendo country e R&B, e sempre nello stesso anno, uscirono Tutti Frutti di Little Richards e Whole Lotta Shakin' Goin'On di Jerry Lee Lewis, a rappresentare il massimo splendore del rock and roll.
Verso il finire del decennio, numerosi eventi negativi sancirono la fine degli anni d'oro del rock and roll: la morte di Buddy Holly, The Big Bopper e di Ritchie Valens in un incidente aereo; la partenza di Elvis per il servizio militare; i numerosi problemi giudiziari di Chuck Berry e Jerry Lee Lewis.
L'ultimo evento culminante fu la morte di Eddie Cochran, il 17 aprile 1960, in un incidente automobilistico, in cui rimase ferito anche il musicista Gene Vincet.[15]
Folksinging e cantautorato: il folk revival |
Negli anni '30 e '40 iniziò a diffondersi in America la cosiddetta folk music, principalmente per mano di Woody Guthrie e Pete Seeger, che in seguito, nel 1940, fondarono con Lee Hayes e Millard Lampell gli Alamanac Singers, agevolando l'introduzione della protest song all'interno del mercato discografico e nelle messe in onda radiofoniche.
Tra gli anni '40 e '50 i The Weavers, nati dalle ceneri degli Alamanac Singers, divennero la più importante formazione folk d'America di tutti i tempi.[16]
All'inizio degli anni sessanta nacque il termine songwriter, associato inizialmente a Guthrie e Seeger, consacrati ormai come i padri fondatori del folk revival, e in seguito a molti altri, come Bob Dylan, Donovan, Joan Baez e Joni Mitchell.
Il fulcro dell'ascesa della musica folk si deve in gran parte al Club 47 di Cambridge, che fu club, culla e punto di riferimento per i "nuovi folkisti"[17], ma anche al Greenwich Village di Manhattan, quartiere cardine per gli intellettuali in fuga dal conformismo della società sin dal periodo della Beat Generation.
A livello di sonorità, gli artisti di questo periodo coniugavano sapientemente il blues, il country, il jazz, con una sensibilità mai vista, facendo tesoro della tradizione folk, realizzando una musica capace di veicolare sentimenti e messaggi profondi.[18]
Nel 1965 Bob Dylan pubblicò i singoli Mr. Tambourine Man e Like a Rolling Stone, che segnarono definitivamente la nascita del folk rock e il tramonto folk revival, grazie anche all'introduzione degli strumenti elettrici.
A New York nacque il sodalizio di Simon & Garfunkel, la cui The Sound of Silence, prima in versione acustica e successivamente registrata con chitarra elettrica e batteria, fu il loro primo grande successo.
In Europa il Folk influenzò artisti come lo scozzese Donovan, i britannici Fairport Convention, Pentagle, Steeleye Span e gli Albion Band che tra il 1968 e il 1969 produssero sonorità mutuate dalla tradizione folk inglese, in fusione con il rock americano, riuscendo così a conquistare le classifiche di tutto il mondo.
Il rock anni sessanta: rock blues, beat & mods |
La British Invasion |
Il rock and roll americano anni '50 riscosse in tutto il mondo un enorme successo, soprattutto in Europa, dove all'inizio degli anni '60 Elvis Presley, Chuck Berry e Buddy Holly erano gli artisti d'oltreoceano più amati.
Le influenze maggiori si fecero sentire nel Regno Unito, grazie a un crescente numero di giovani che iniziarono a fondare i loro gruppi musicali. Nacquero così gruppi come Beatles, Rolling Stones, Animals, Them, che iniziarono ad entrare nelle classifiche di tutto il mondo grazie a cover di canzoni d'origine statunitense, riuscendo a fondere, in modo originale, il rock and roll con l'R&B .
Iniziò il fenomeno musicale, sociale e culturale della British Invasion, che elevò la Gran Bretagna a fulcro dello sviluppo della nuova generazione anni '60.[19]
Il sogno dei giovani artisti divenne presto quello di conquistare la scena negli Stati Uniti. Tra i primi, l'inglese Cliff Richard tentò invano d'imporsi nel mercato americano, proponendosi come l'alternativa inglese a Elvis, e come lui molti altri.
Però soltanto nei primi mesi del 1963, con il singolo I Want To Hold Your Hand, i Beatles, con la loro innovativa freschezza, divennero i primi britannici a scalare la classifica statunitense, dando origine al fenomeno Beatlemania, che celermente spopolò in tutto il mondo.[20]
Il 9 febbraio del 1964, i Beatles, parteciparono all'Ed Sullivan Show, incollando davanti ai televisori circa 73 milioni di persone.
L'enorme successo dei Beatles aprì la strada all'invasione di altre band inglesi, come gli Animals, che nello stesso anno raggiunsero il successo mondiale con The House Of Rising Sun, mentre I Kinks, con You Really Got Me, realizzarono la prima canzone hard rock della storia.
I Rolling Stones, invece, nel 1965, con (I Can't Get No) Satisfaction, diventarono l'alternativa ai Beatles, portando sonorità derivate dal blues e dal rock, rispecchiando i malumori e le tensioni della società del tempo.
Londra in questo periodo divenne così "la città più di tendenza del mondo", e la capitale della controcultura giovanile, dando origine anche al movimento "mod" (abbreviazione di modernismo), che abbracciò dal punto di vista musicale band come i The Who, resi noti dal singolo My Generation, e gli Small Faces.[21]
Molti gruppi folk rock statunitensi, come i Byrds, con la cover elettrica di Mr Tambourine, i Beau Brummels e i Lovin' Spoonful, iniziarono a trarre ispirazione dalle band britanniche, nel tentativo di contrastare il loro enorme successo.
Garage rock |
Il garage rock è una forma di rock and roll più grezza, nata negli Stati Uniti verso la prima metà degli anni sessanta come evoluzione della musica americana degli anni cinquanta, sotto l'influenza di artisti come gli Wailers di Tacoma, che avevano destrutturato ed estremizzato il rhythm & blues.[22][23] Già nel 1963, un anno prima che i Beatles approdassero a New York, gruppi come i Kingsmen e i Trashmen avevano pubblicato singoli come Louie Louie e Surfin Bird.[24][25][26]
Molte delle scene locali statunitensi finiranno per divenire sinonimo di uno stile ben preciso: la California e il Texas (ognuna con soluzioni stilistiche ben diverse) saranno più psichedeliche,[27]Boston più morbida e raffinata, Seattle più aggressiva e sporca, Detroit poi farà genere a sé grazie a The Stooges e MC5 e al loro essere diversi da qualsiasi cosa in circolazione.
Blues rock |
Nei primi anni '60 il blues venne relegato al ruolo di musica ascoltata e suonata dalla parte più povera della popolazione, quella dei lavoratori.
A seguito dell'invasione britannica, gruppi come i Rolling Stones diedero nuovo lustro al genere, iniziando a sperimentare sonorità che univano i suoni ruvidi del Chicago Blues con l'energia elettrica del Rock.
Nacque il cosiddetto Blues Rock, marchio distintivo degli Yardbirds, che arrivarono al successo nel 1965 con For Your Love, e dei Bluesbreakers di John Mayall.
Uno dei maggiori esponenti del genere fu Eric Clapton che collaborò con band come gli Yardbirds, Bluesbreakers, ma soprattutto con i Cream, grazie ai quali incise uno dei pezzi più importanti della storia del rock: Sunshine of Your Love.[28]
Verso la fine degli anni '60, il genere iniziò ad aprirsi a nuove declinazioni del rock e all'emergente psichedelia.[29]
Gli ultimi rappresentati del genere furono i Ten Years After e i Fleetwood Mac, nella loro formazione originale.
La scena della West Coast: psichedelia e country |
Surf music |
La surf music era una forma di rock strettamente associata alla cultura del surf, la cultura giovanile nata in quel periodo sulle spiagge della California meridionale.[30] Pur essendo un genere suonato da musicisti bianchi e diretto a un pubblico bianco, il surf fu profondamente influenzato dalla musica nera.[31] La prima ondata di surf rock fu lanciata da Dick Dale e il suo singolo Let's Go Trippin. Il singolo ebbe un successo considerevole ma limitato alla California; in seguito, tuttavia, ispirò altre band come The Chantays e Surfaris.[32][33] La seconda ondata del Surf è stata condotta dai Beach Boys, che aggiunsero nel Surf lo stile Pop dei Four Freshmen ai ritmi di base di Chuck Berry. Gruppi come Jan & Dean e Ronny & the Daytonas si ispirarono alla corrente Surf, ma i Beach Boys sono considerati da molti l'ultima band Surf, semplicemente perché, assieme alla musica, conservarono i testi trattanti il Surf e la spiaggia.
Psychedelic rock |
La psichedelia inizialmente venne associata alla sperimentazione artistica alimentata dall'assunzione delle nuove droghe sintetiche come l'Lsd, scoperto dal chimico svizzero Albert Hoffman nel 1943, che causavano un'alterazione dello stato di coscienza.[34]
Lo psicologo Timothy Leary e lo scrittore Ken Kesey furono tra i primi a farne uso e a sperimentarne gli effetti allucinogeni, credendo potessero rappresentare una soluzione per una migliore comprensione della nostra realtà.
Negli Stati Uniti, in particolare a San Francisco, iniziarono a sorgere nuovi movimenti culturali, come la Beat Generation durante gli anni '50, a causa del sopraggiungere di scrittori e poeti, migrati direttamente dal Greenwich Village di New York.
A partire dal 1965, si diffusero in città comunità di giovani attratti dalle filosofie orientali, appassionati di musica e di arte, vestiti con colori sgargianti e abituali consumatori di droghe: i cosiddetti "Hippie".
Nacque così l'Haight Asbury, quartiere di San Francisco, fulcro della sperimentazione e dell'eccentricità del movimento hippie.
Dal punto di vista musicale, tra i fautori spiccò la cantante Janis Joplin, capace di catalizzare l'attenzione su di sé per le sue notevoli doti canore e per la sua anima totalmente dedita al blues.
Emersero nello stesso periodo gruppi come i Jefferson Airplane e Grateful Dead, che divennero sin da subito punti di riferimento per la musica rock-psichedelica.
Nel giro di pochi anni il movimento hippie riuscì a trovare riscontro in gran parte dei giovani americani, varcando i confini degli Stati Uniti fino ad arrivare in Europa, in particolare in Inghilterra. Lì venne abbracciato soprattutto dai Beatles, che nel 1967 rivoluzionarono la loro vita artistica con l'album Sgt.Pepper's Lonely Hearts Club Band, sperimentando sonorità inedite e cogliendo appieno le nuove linee di pensiero introdotte dalla generazione dei "figli dei fiori".[35] Il disco rappresentò, inoltre, la consacrazione di questa nuova corrente musicale a livello commerciale.
Parallelamente, nella scena underground americana, nacquero alcuni tra i più grandi esponenti del rock, come Captain Beefheart, Frank Zappa e Tim Buckley. Definibili come "i tre freak", modificarono il rock fino a renderlo una musica universale. Captain Beefheart, nel suo capolavoro Trout Mask Replica, ignorò le regole convenzionali dell'armonia, privando alcuni dei suoi brani di un ritmo definito e di una perfetta intonazione, per ricreare un'atmosfera alquanto grottesca. Frank Zappa miscelò sapientemente tutti i generi musicali inventati nel XX secolo, mentre Tim Buckley, con la sua voce dal timbro caratteristico, diede una sua versione cerebrale e malinconica del rock.
A New York, nel 1964, si formarono i Velvet Underground, composti inizialmente da Lou Reed, John Cale, Sterling Morrison e Angus MacLise, che divennero un gruppo di pionieri di svariati generi, dal rock alternativo al post rock. Nel 1967 pubblicarono, grazie alla collaborazione con l'artista Andy Warhol e la cantante Nico, The Velvet Underground & Nico. Sull'onda dei gruppi destinati a suscitare scalpore, trovarono spazio anche i Fugs, formati da due poeti Ed Sanders e Tuli Kupferberg, che provarono a coniugare rock e poesia, con una forte vena satirica e trasgressiva.
Il 18 giugno 1967 a Monterey, California, si tenne uno dei più importanti concerti degli anni '60, che consacrò la musica e gli artisti della "love generation". Dinnanzi ai circa 40.000 spettatori suonarono nomi illustri della scena musicale, da Janis Joplin ai Grateful Dead, dagli Who a Otis Redding. L'evento contribuì anche alla fama del chitarrista Jimi Hendrix.
Altro gruppo rappresentativo furono i Doors. Raggiunsero il successo del pubblico e della critica con il brano Light My Fire, che rimase al vertice delle classifiche per tre settimane.
L'evento più rappresentativo della fine del decennio fu sicuramente la guerra del Vietnam, che scosse l'opinione pubblica di tutto il mondo, portando numerosi giovani a manifestare il loro disappunto sull'insensatezza del conflitto.
Come risposta, nell'estate del 1969, settecento mila persone si riunirono per tre giorni a Bethel per il festival di Woodstock, con la dissacrante esecuzione dell'inno americano da parte di Hendrix.
Gli anni settanta si aprirono con una serie di morti tra gli artisti che, loro malgrado, costituirono uno spartiacque fra il rock degli anni sessanta e quello degli anni settanta: Brian Jones fu trovato morto in circostanze mai chiarite; Jimi Hendrix morì a Londra nel settembre del 1970; Janis Joplin morì a Los Angeles nell'ottobre del 1970; Jim Morrison dei Doors morì a Parigi il 3 luglio dell'anno successivo.[36]
Jazz rock |
Il Jazz rock, chiamato anche Jazz rock fusion o semplicemente fusion, emerse alla fine degli anni sessanta combinando elementi di jazz, rock e funk[43].
Il genere prevedeva l'utilizzo di strumenti elettrici, tipici della musica rock, utilizzati seguendo gli stilemi del jazz, lasciando spazio, con l'evoluzione stilistica del genere, anche al funk.
Tra i capostipiti troviamo i Blood di Al Kooper, i Soft Machine e soprattutto Miles Davis che, con l'album Bitches Brew, definì e diede vita al genere fusion.
Il punto più alto del jazz-rock si ebbe con i Weather Report, di Zawinul e Shorter, e con Joni Mitchell, che collaborò con Jaco Pastorius, Pat Metheney, Lyle Mays, Michael Brecker e Don Alias.
West Coast rock |
Il suono della California non fu rappresentato soltanto dal rock psichedelico di San Francisco; nella seconda metà degli anni sessanta iniziò a formarsi un nuovo "West Coast Rock".
Fra i primi esponenti di questo nuovo sound vi fu il supergruppo inizialmente formato dal trio californiano Crosby, Stills & Nash, che durante il Festival di Woodstock divenne un quartetto con l'aggiunta alla formazione di Neil Young. Questo permise al gruppo di raggiungere la fama con brani anche politici
come Ohio di Young sugli studenti morti negli scontri all'università statale dell'Ohio, o anche Chicago di Nash sugli scontri tra i pacifisti e la polizia durante il Congresso del Partito Democratico.
L'inglese Graham Nash, era apprezzato da Crosby insieme al quale incise un disco intitolato semplicemente Graham Nash/David Crosby. Il canadese Young fu l'unico del gruppo a continuare in una lunga carriera da solista, con album di successo come Harvest, dopo lo scioglimento del quartetto Crosby, Stills, Nash & Young.
Nella West Coast californiana alcuni gruppi legati al movimento hippie si avvicinarono al country, dando origine al country rock, che prese una strada diversa dal resto del rock.[24] Fra i gruppi che diedero avvio al genere sono da citare i californiani Creedence Clearwater Revival, che unirono il tradizionale rock and roll con folk, country e blues, risultando fra le band più influenti della fine degli anni sessanta.
A essi si aggiunsero altri giovani artisti californiani come Ry Cooder, Bonnie Raitt e Lowell George, che influenzarono le opere di star affermate come i Rolling Stones (Beggars Banquet) e i Beatles (Let It Be).
Nel 1968 Gram Parsons si unì ai Byrds per registrare Sweetheart of the Rodeo (1968), considerato uno degli album più influenti del genere.[37] L'avventura di Parsons nei Byrds fu però di breve durata, poiché lasciò il gruppo insieme a Chris Hillman per formare i The Flying Burrito Brothers, che nel 1969, con l'album The Gilded Palace Of Sin, realizzarono il primo album country rock della storia.
A seguire le orme di Gram Parsons furono gli Eagles, autori del più grande successo commerciale per il country rock con Their Greatest Hits (1971-1975) e musicalmente caratterizzati da un equilibrio di sonorità country e folk, con forti richiami alla musica rock del periodo.[38]
Il singolo Hotel California del 1976 certificò, in modo metaforico, la scomparsa definitiva dello spirito hippie.[39]
Fra gli appartenenti al genere della West Coast si possono annoverare anche: Peter Frampton, famoso per l'utilizzo del talk box e autore dell'album live più venduto della storia, Frampton Comes Alive!; i Fleetwood Mac della fine degli anni '60, lontani dalle origini blues e indirizzati verso un pop rock più vicino alle sonorità delle band del format radiofonico AOR (Adult Oriented Rock); i Journey; gli Steve Miller Band; i The Band, che mostrarono come fosse possibile mescolare con gli stilemi del rock musiche appartenenti alla tradizione sia bianca che nera.[40]
Notevole fu il successo riscosso dalle cantanti Carole King, vincitrice di quattro Grammy Awards, e Joni Mitchell, capace di realizzare canzoni poetiche, complesse e musicalmente indelebili.
Rock strumentale e teatralità: progressive e glam |
Progressive canonico |
Con l'uscita nel 1966 del album Pet Sounds dei Beach Boys e, nel 1967, di Stg Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles, la sala di registrazione iniziò a diventare il luogo della sperimentazione sonora.
Tra i primi sperimentatori vi furono gruppi britannici come i Moody Blues, con l'album Days of Future Passed (1967), nel quale si realizzò un'alternanza tra parti orchestrali (mutuate dalla Sinfonia dal nuovo mondo) e parti prettamente pop, segnando un primo passo verso il rock sinfonico.
Nel 1968 uscì S.F. Sorrow dei Pretty Things, album importante per essere stato uno dei primi concept di opera rock, precedendo Tommy degli Who, la prima vera e propria rock opera della storia, ovvero una composizione musicale dotata di una struttura narrativa, adatta ad essere rappresentata anche in forma scenico-teatrale. Nel 1969 i Kinks andarono oltre, grazie all'album Arthur (Or the Decline And Fall Of The British Empire), raggiungendo l'idea di musical rock.
Il primo vero album progressive coincise con In the Court of the Crimson King (1969) dei King Crimson, che riuscirono a sintetizzare il rock psichedelico e il rock blues.[41]
Il rock progressivo rappresentò l'evoluzione del rock dalle sue radici blues, di matrice americana, a un livello maggiore di complessità e varietà compositiva, melodica, armonica e stilistica, anche mediante l'utilizzo di elementi provenienti da altre tradizioni musicali.[42] Si trattò di un genere colto, che richiamava continuamente la musica classica, pur essendo suonato con gli strumenti tipici del rock.
Con il termine art rock si definì la tendenza, sviluppata dal prog, di trasformare il rock da musica d'intrattenimento a musica da ascoltare prevalentemente in cuffia.[43] Un notevole cambiamento avvenne a partire dalle copertine degli album, che non miravano più a collocare al centro dell'attenzione gli autori, ma piuttosto la storia narrata all'interno delle singole tracce, dando origine a una continua ricerca di artisti capaci di coglierne l'essenza, tramite rappresentazioni artistiche di altissimo livello.
Anche la parte vocale divenne nei nuovi gruppi inglesi una componente primaria della struttura dei vari brani musicali. Ai cantanti venne richiesto sempre un grande sforzo: le loro esibizioni furono caratterizzate spesso da note tenute a lungo, parti nel registro alto, flessibilità espressiva e capacità di articolazione ritmica.[12]
Nacquero grandi vocalist come Peter Hammill dei Van der Graaf, Jon Anderson degli Yes, Steve Winwood dei Traffic e Greg Lake, prima cantante-bassista dei King Crimson poi membro del supergruppo degli Emerson, Lake & Palmer.
Un discorso a parte riguarda i Genesis, sia per la particolarità della loro musica e sia per l'importanza che ebbero nello sviluppo del rock inglese e non solo.
I Genesis raggiunsero il loro periodo di massimo splendore artistico a partire dal secondo album Foxtrot (1972), grazie anche a Peter Gabriel, che lasciò il gruppo dopo il 1974, intraprendendo una carriera solista.
I loro testi spaziavano, come la maggior parte dei gruppi prog, dalla letturatura alla mitologia, dall'amore alla politica, fondendo con la musica classica sonorità derivate dalla musica rock del periodo, utilizzando anche strumenti all'epoca innovativi, come il Mellotron e l'Hammond L-11, auspicando al raggiungimento della parità artistica tra i due generi musicali.[44]
Fra i gruppi progressive, oltre ai King Crimson e ai Genesis, ebbero grande riscontro gli Emerson, Lake & Palmer che, con il tastierista Keith Emerson, sperimentarono gli effetti e i particolari utilizzi del moog, ma anche gli Yes, i Gentle Giant e i Van der Graaf Generator.
Verso la metà degli anni '70, con la creazione di scenografie sempre più complesse, vennero introdotti costumi, maschere, luci e macchine del fumo, che trasformarono ogni concerto in una vera e propria esperienza sonora e visiva, assottigliando così la distanza che separava questo mondo da quello teatrale.[45]
Dal 1976 in poi, il progressive iniziò un lento e inesorabile declino a seguito di numerose vicende, come l'addio ai Genesis di Peter Gabriel, o la crisi artistica degli Emerson Lake & Palmer, che aprirono le porte all'ascesa del punk, che etichettò gli artisti prog come il passato da dimenticare.[46]
Nacquero nuove band come gli Asia, supergruppo formato da membri dei King Crimson, Emerson Lake & Palmer e Yes, che produssero una serie di successi in chiave rock anni '70.
Altri, come i già citati Genesis, si orientarono verso sonorità più vicine al pop-rock, raggiungendo un notevole riscontro a livello commerciale.
Progressive europeo |
Oltre all'Inghilterra, il rock progressivo raggiunse livelli paragonabili soprattutto in Italia e in Germania. Tra i gruppi italiani più importanti emersero la Premiata Forneria Marconi[47], che riscosse un notevole successo anche all'estero, in particolare negli Stati Uniti, il Banco del Mutuo Soccorso[48], i Goblin[49], Le Orme[50], gli Area[51] e i New Trolls[52], tutti fortemente influenzati dalle sonorità e dalle sperimentazioni di King Crimson, Genesis e Emerson, Lake & Palmer.
Diversi cantautori furono influenzati dalle sonorità progressive; per esempio Alan Sorrenti[53], Angelo Branduardi[54] e Franco Battiato[55]. Lucio Battisti si interessò al genere musicale nell'album Anima latina del 1974, considerato un disco «senza il quale non si può dire di conoscere il progressive italiano»[56], anche se l'artista mostrò già alcune influenze di stampo progressive in Amore e non amore, album del 1971.
Il rock strumentale ottenne una notevole diffusione anche in Germania, dove nacque il cosiddetto "krautrock" (termine denigratorio creato da Melody Maker[57]). Questo genere includeva gruppi spesso diversissimi tra loro, per caratteristiche tecniche e sonore, come i Faust, i Tangerine Dream, gli Ash Ra Tempel, i Can, i Neu!, i Kraftwerk, gli Amon Düül I e II, e i Cosmic Jokers. I segni del krautrock si possono sentire anche in David Bowie, a seguito del periodo berlinese, ma anche nella new wave di fine anni '70, nello shoegaze, nel post-rock, nella techno e nella new Age.
Gruppi ispirati in parte dal prog |
Vengono inseriti in questa categoria solo i gruppi che parzialmente hanno aderito agli stilemi e alle ideologie del progressive.
I Pink Floyd, nati inizialmente verso metà anni '60 come gruppo rock-blues, furono capitanati da Roger Water e Syd Barrett, che volse il gruppo verso sonorità di genere psichedelico, con notevoli innovazioni tecniche di qualità e particolarità del suono.
Dopo l'allontanamento di Barrett, a causa di problemi di alcolismo e tossicodipendenza, il gruppo si avviò a raggiungere l'apice del successo con la pubblicazione di Dark Side of The Moon (1973) e Wish You Were Here (1975), due degli album più venduti della storia della musica.
Di notevole impatto furono anche i Jethro Tull, con album come Aqualung e Thick As A Brick, dove sperimentarono vari generi, come rock, blues, folk e persino hard rock, fino ad abbracciare sonorità e filosofia tipiche del progressive.
Diversamente i Supertramp, caratterizzati da un timbro notoriamente pop, produssero diversi album di successo mondiale, come Breakfast in America, basati su un particolare utilizzo delle tastiere, elemento caratterizzante della loro sonorità.
Tra le band di maggior successo degli anni '70 vi furono anche Queen, sapienti nel fondere una quantità smisurata di generi musicali, senza eccedere in particolari virtuosismi, ma capaci di realizzare canzoni memorabili e album impregnati di uno stile musicale decisamente unico e riconoscibile.
Considerando invece i singoli artisti, Mike Oldfield, con Tubular Bells, sperimentò uno stile musicale strutturato come un unico brano musicale formato da un insieme di nastri preregistrati. Ogni strumento veniva suonato dall'autore, creando una sorta di sinfonia rock, e diventando anche colonna sonora del noto film L'esorcista.
David Bowie, al contempo, inventò Ziggy Stardust e rilasciò il singolo Space Oddity, cavalcando il fascino per i viaggi spaziali, rendendosi partecipe anche di alcune apparizioni cinematografiche e diventando produttore per Lou Reed, con l'album Transformer (1972), e successivamente per Iggy Pop con The Idiot (1977).
Glam rock |
Nel glam rock le figure più famose sono i T. Rex, i Kiss, i Queen, David Bowie (nel periodo Ziggy Stardust) e il gruppo dei Roxy Music. Essi sviluppano nuove contaminazioni con la letteratura dei poeti maledetti e con la musica classica contemporanea, in particolare Karlheinz Stockhausen, che avrà un ascendente molto forte sul tastierista dei Roxy Music, Brian Eno.[58][59][60]
I pionieri del Glam rock sono i T. Rex di Marc Bolan; grazie al loro successo nacquero altri gruppi della stessa corrente tra cui i New York Dolls e Alice Cooper; anche David Bowie (amico di Bolan), dopo l'esplosione del glam, si convertì al genere.
David Bowie proviene dalla scuola teatrale di mimo di Lindsay Kemp e inserisce i suoi costumi e le scenografie psichedeliche nella struttura della sua musica. Gli album che si possono definire glam-rock di Bowie sono: Hunky Dory, Ziggy Stardust and the Spider of Mars, Alladin Sane e Pin Ups.
Bowie divenne una superstar internazionale e promosse l'adozione di uno stile glam fra artisti come Lou Reed, Iggy Pop, New York Dolls e Jobriath, con testi dal contenuto più cupo rispetto alle loro controparti britanniche.
Dopo l'esperienza dei Velvet Underground, il cantante-compositore Lou Reed si avvicinò al glam rock su consiglio dell'amico David Bowie, il quale produsse per lui il celebre album Transformer del 1972, secondo disco da solista dopo l'esordio Lou Reed, dello stesso anno, che non aveva riscosso consensi al contrario di quanto fece "Transformer", il quale fu un grande successo di critica e pubblico divenendo uno dei dischi chiave del movimento glam, grazie anche a brani storici come "Walk on a Wild Side", "Satellite of Love" o "Perfect Day". In questo periodo, Reed divenne famoso come il "Frankenstein del Rock", per via dell'abitudine che aveva di esibirsi con il volto ricoperto da cerone bianco e con gli occhi cerchiati di nero[61].
Dopo aver rilanciato la carriera di Lou Reed, grazie alla produzione dell'album "Transformer", David Bowie pensò a produrre il primo album solista di un'altra personalità del rock che, come Lou Reed, l'aveva profondamente influenzato: l'ex leader della band proto-punk The Stooges, ovvero Iggy Pop che si differenziava da Lou Reed per una continuità di stile musicale ancora legato alla musica dura metropolitana e poco glam. Trovatosi al centro della rivoluzione punk, in America rappresentata, più che altro, dal gruppo dei Ramones e, in seguito raffinata da altri gruppi come ad esempio i Television di Tom Verlaine, Iggy Pop cavalcò l'onda della nuova musica e, in un certo senso, riuscì ad uscirne indenne, così come non ne fu travolta Patti Smith che si adeguò alle nuove sonorità, aggiungendole alla propria, soprattutto nei primi due album, Horses e Radio Ethiopia e nel singolo Piss Factory che è di chiara impronta punk.
Elton John nella seconda parte della sua carriera matura una fase decisamente glam rock: egli perfeziona il proprio look nei concerti, creato sulla base di travestimenti kitsch e ambiguità sessuale, con gli occhiali da vista dei modelli più incredibili che diventano un suo marchio di fabbrica con album come Goodbye Yellow Brick Road (1973) e Captain Fantastic and the Brown Dirt Cowboy (1975) [62][63].
Si ricordano come esponenti del glam rock anche i Queen degli anni settanta. Il gruppo britannico si destreggia fra più generi musicali: hard rock, glam, vaudeville, progressive, music hall e persino opera lirica, a cui si adattano perfettamente le doti canore del loro cantante Freddie Mercury. I Queen raggiungono il grande successo con A Night at the Opera (1975); negli anni ottanta adottano il suono dei sintetizzatori allontanandosi dal progressive.
Ma altri gruppi altrettanto importanti che caratterizzarono la scena furono Slade, Mud, Gary Glitter, Sweet, Mott the Hoople, Alice Cooper o New York Dolls.
Il Glam ha vissuto sporadici revival con band come i The Darkness, resi inconfondibili dal potente falsetto di Justin Hawkins.
La ribellione punk |
Proto-punk |
Una nuova corrente sconvolse il discorso musicale dalla seconda metà degli anni settanta: il punk.[64]
Secondo alcuni critici il pensiero punk nacque negli anni sessanta grazie ai Velvet Underground.[65][66]Lou Reed venne successivamente riconosciuto dai punk come uno dei padri fondatori del movimento[67], divenendo un'icona dello stesso tanto da guadagnarsi la copertina del primo numero della rivista Punk Magazine[68].
Ci furono anche altri gruppi precursori del punk, tra i più famosi si possono citare gli MC5 e Stooges, che avevano il sound rozzo e sporco caratteristico del punk. Durante i primi anni settanta assistiamo alla nascita del proto-punk, ovvero quel filone di gruppi di ispirazione garage che precedettero l'ondata punk rock dei metà anni settanta, come i già citati MC5 e Stooges, Patti Smith, o New York Dolls, che diedero alla luce i primi accenni di punk rock proprio sulle basi del garage.[69][70] Il punk rock infatti sarà considerato un genere direttamente discendente dal garage rock per le sue caratteristiche generalmente più grezze e distorte rispetto al rock and roll più tradizionale.[24] Quindi si può facilmente affermare che il punk nacque molti anni prima dell'avvento di gruppi come Ramones e Clash, ma è nel 1977 che nacquero il movimento e la moda punk.
Punk rock |
I Ramones, i Sex Pistols ed i Clash furono i primi gruppi "punk" per definizione a livello di moda globale (pur questo non limitando il valore della loro musica). I Sex Pistols in particolare furono in gran parte plasmati dalla mente del manager Malcolm McLaren (affascinato dagli articoli e dal modo di vestirsi di Richard Hell nei suoi soggiorni newyorkesi) e dalla oggi nota stilista Vivienne Westwood, ma indubbiamente trainati dalla grande personalità del cantante Johnny Rotten (in seguito fondatore dei PIL). La situazione di malcontento e di tumulto durante la crisi del governo thatcheriano in Gran Bretagna fecero sì che il movimento assumesse una forma più massificata rispetto agli Stati Uniti.
L'avvento del punk decretò definitivamente la fine del rock progressive e la fine di quel decennio di sperimentazione e contaminazione: abbandonati i violini, i flauti, i fiati, i sitar, le tastiere, gli organi elettrici, si ritornò alla formazione "originaria" del rock&roll: chitarra, basso e batteria. Dal punto di vista strutturale e armonico delle composizioni, i brani tornarono ad essere di due, tre, massimo quattro minuti, così da poter essere trasmessi per radio, armonicamente più "orecchiabili" e "lineari", e composti dall'alternarsi di strofe e ritornello.
L'ondata di ribellismo dei primi anni punk è testimoniata dagli album Ramones dei Ramones, Never Mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols dei Sex Pistols e il primo disco dei Clash.[71]
Il punk inglese cavalcò il diffuso malcontento delle nuove generazioni e un certo anarchismo selvaggio che si ritrova nei pezzi punk come in Anarchy in the U.K. e la versione corretta dai Sex Pistols dell'inno nazionale britannico, God Save the Queen, mentre nel primo album dei Clash si trovano titoli come White Riot, Police and Thieves e London's Burning.
I Sex Pistols crearono molte controversie durante la loro breve carriera, attirando l'attenzione su di loro e mettendo spesso in secondo piano la musica. I loro show e i loro tour erano ripetutamente ostacolati dalle autorità, e le loro apparizioni pubbliche spesso finivano disastrosamente.[72]
I Clash erano famosi per la loro varietà musicale (nel loro repertorio trovano posto reggae, dub, rap, rockabilly e altri generi), per la sofisticatezza lirica e politica che li distingueva dalla maggior parte dei loro colleghi appartenenti al movimento punk e per le loro esibizioni dal vivo particolarmente intense.
Sempre alla fine degli anni settanta, sulla scia del punk inglese dei Sex Pistols e dei Clash, si formarono i Police, che diedero vita ad un nuovo sound soprannominato reggae n' roll, ad evidenziare la particolare inclinazione verso il lato reggae del punk, tra i loro hit, Roxanne, Message in a Bottle.
Forse per la prima volta in Gran Bretagna musica rock e politica si incontrarono, ma si persero velocemente di vista: erano iniziati gli anni ottanta e la filiazione di questo genere di rock approdò alla New wave.[73]
Verso la fine degli anni settanta nacque anche il post-punk, che fonde il punk rock con elementi sperimentali provenienti da artisti come i newyorkesi Velvet Underground, Roxy Music e David Bowie[74][75] e da generi come disco, dub e krautrock (soprattutto i Can e i Kraftwerk).[74][75] Esso non è da intendere come un genere musicale vero e proprio, ma piuttosto come un'etichetta utilizzata per quei gruppi che intorno al 1980 iniziarono ad unire il punk rock con vari altri generi musicali.[76]
Pop punk |
Il genere si sviluppò verso i fine anni settanta tramite l'ondata punk 77, negli Stati Uniti e in contemporanea nel Regno Unito.
Con il loro apprezzamento verso i Beach Boys ed il bubblegum pop della fine degli anni sessanta, i Ramones gettarono le basi per quello che sarebbe poi stato conosciuto come pop punk[77]. Alla fine degli anni settanta, gruppi del Regno Unito come i Buzzcocks o i The Undertones (successivamente influenzati fortemente dal glam rock) combinarono la velocità e la caoticità delle sonorità punk rock con la musica pop nei toni e nei temi[78] distaccandosi in parte dal punk nella sua rappresentazione classica. Il successo vero e proprio del genere però ha inizio verso la fine degli anni ottanta e primi anni novanta con l'avvento della nuova corrente detta punk revival. I gruppi a saper meglio sfruttare il potenziale commerciale di questi generi e a lanciare il "revival" furono i Green Day, Weezer[79], The Offspring, seguiti poi da NOFX (classificabili comunque nel melodic hardcore punk) e Rancid, che affermarono il genere a livello mondiale. Alla fine degli anni novanta questo sotto genere è stato poi portato a nuove vette commerciali con i Blink-182.[80]
Nel nuovo millennio continua il momento positivo dell'ondata Pop-punk, inizialmente con blink-182 e Sum 41 e poi soprattutto con l'exploit, ancora una volta, dei Green Day da metà decennio in poi, grazie all'apogeo di American Idiot, concept album in stile Who, nel quale il trio di Berkeley mostra un approccio musicale più maturo e complesso, senza però snaturare se stessi, il proprio stile e le proprie idee, che vengono fortemente ribadite anche nel successivo 21st Century Breakdown.
Il rock duro: hard & heavy |
Hard rock ed heavy metal |
Gli anni settanta del rock sono caratterizzati dall'inserimento di nuovi strumenti musicali che arricchiscono questo genere di nuove sonorità. Intanto ci fu una grande proliferazione delle sezioni ritmiche, l'esempio più classico di questa evoluzione è il gruppo californiano dei Santana, fondato dal chitarrista messicano Carlos Santana, in particolare per l'introduzione di ritmi latinoamericani e la sezione delle percussioni di José Chepito Areas.[81]
Anche in Inghilterra la sezione ritmica diventò basilare per alcuni nuovi gruppi e anche molti che provenivano dagli anni sessanta come Cream e soprattutto Colosseum, King Crimson e Vanilla Fudge.
L'evoluzione di questa parte del rock si trasfuse nei gruppi del cosiddetto hard rock primi fra tutti Led Zeppelin, Black Sabbath e Deep Purple nel Regno Unito e gli Aerosmith negli Stati Uniti, e successivamente Iron Maiden, Europe, AC/DC, Queen, Motörhead, Blue Öyster Cult, Rainbow, Sweet, Thin Lizzy, Status Quo, Styx, Meat Loaf, Scorpions, T. Rex, New York Dolls, Slade, Uriah Heep, MSG, UFO, Kiss, Whitesnake, Rush, Hanoi Rocks, Sammy Hagar e altri.[81][82][83]
La locuzione "heavy", riferita al rock, nacque a seguito di una canzone dei Queen, Stone Cold Crazy, contenuta nell'album Sheer Heart Attack. Questa canzone fece da spartiacque all'interno dell'Heavy: vennero considerati "heavy rock" tutti quei gruppi precursori del genere, primi tra tutti i primi duri rockettari della storia Rolling Stones.
Si parlerà poi di heavy metal a partire dai primi anni settanta, in riferimento a volte a gruppi già etichettati come hard rock come ad esempio nel caso di Deep Purple e Led Zeppelin, ma soprattutto a gruppi più recenti e caratterizzati solitamente da sonorità più estreme e meno complesse rispetto all'hard rock originale, Black Sabbath, Blue Öyster Cult, Aerosmith, Van Halen. Citiamo anche Judas Priest e Kiss, che aggiungono un tocco pittoresco o sadomaso al genere, e ancora Scorpions, Helloween, Motörhead, Dio solo per citare alcuni tra i più famosi.
Un altro importante esponente del genere, anche se si differenzia dalle suddette band per lo stile prettamente centrato sul virtuosismo chitarristico e su uno stile fortemente influenzato dalla musica classica è lo svedese Yngwie Malmsteen, a cui è attribuita normalmente la creazione del Metal Neoclassico.
Non è facile tracciare dei confini netti per stabilire in quale momento storico l'hard rock abbia generato l'heavy metal; alcuni utilizzano anche l'espressione hard & heavy per riferirsi a un genere musicale intermedio, di transizione fra i due. Per molte fonti, un gruppo che si può considerare "fondatore" dell'heavy metal sono i Judas Priest, alla metà degli anni settanta. L'espressione "heavy metal" entrò nell'uso comune quindi negli anni settanta, alcuni anni prima della cosiddetta New Wave of British Heavy Metal a cui appartengono per esempio Iron Maiden e Saxon.
Southern rock |
Ritmi frenetici e chitarre distorte sono tipico del Southern rock, genere musicale che si diffonde nel Sud degli Stati Uniti.
La band prototipo del genere fu sicuramente la Allman Brothers Band, che svilupparono un sound caratteristico, largamente derivato dal blues rock, che incorporava, però, anche elementi del boogie, del soul, e del country;[37] coniugavano ascendenze psichedeliche e hippismo con l'amore per la propria terra.
La band che meglio di tutte incarna il Southern Rock è quella dei Lynyrd Skynyrd, che contribuirono all'affermazione dei modi da good ol'boys dei protagonisti del genere, oltre che a influenzare lo stile del rock degli anni settanta.[37]
Il momento più significativo del genere si concluse con la caduta dell'aereo dei Lynyrd Skynyrd, nel 1977, in cui morirono il cantante Ronnie Van Zant, il chitarrista Steve Gaines e altri membri del gruppo.
New Wave of British Heavy Metal |
La New Wave of British Heavy Metal è una scuola di complessi heavy metal originatisi in Gran Bretagna sul finire degli anni settanta.[84][85] I gruppi della NWOBHM sono considerati la forma più pura dell'heavy metal[85] generalmente con meno influenze blues rispetto ai precursori di questa ondata come Black Sabbath e Judas Priest. I gruppi più importanti sono, fra gli altri, gli Iron Maiden, i Venom, i Saxon, i Def Leppard, i Diamond Head, i Tygers of Pan Tang, i Samson, i Demon, le Girlschool e gli Angel Witch.[86]
Hair metal |
Lo stile del metal che più imperversava negli Stati Uniti durante gli anni '80 è il hair metal di gruppi come Quiet Riot, Ratt, Mötley Crüe e i W.A.S.P., caratterizzati da un look vistoso fatto di capelli cotonati e laccati, maglie a rete, tacchi alti, pantaloni di pelle, borchie, catene e pentacoli.[87] Tali band furono infatti tra le prime a sfruttare pienamente il fenomeno MTV e videoclip. La base del movimento hair metal è Los Angeles, ma la scena include anche gruppi non californiani come i Twisted Sister e Europe.[88] I gruppi glam metal erano improntati, tematicamente, a un super individualismo edonistico e ad uno sfrenato esibizionismo.[89] Gruppi di crocevia di questo genere furono band come Van Halen, Alice Cooper e i Kiss.
Gli album di maggior successo del genere sono stati nel 1986 Slippery When Wet dei Bon Jovi e The Final Countdown degli Europe, entrambi con oltre 10 milioni di dischi venduti. Il sound dei Bon Jovi è fatto di melodie orecchiabili e ballad romantiche. Il sound degli Europe fatta eccezione alle melodie di The Final Countdown è spesso più Heavy. Nella seconda metà degli anni 80 emersero dalla scena di Los Angeles, anche i Guns N' Roses, che esordirono con l'album Appetite for Destruction nel 1987.[90]
La corrente riscosse talmente tanto successo durante la seconda metà degli anni ottanta, da spingere diversi artisti ad adottare le loro sonorità alle nuove tendenze musicali per ritornare in classifica: l'esempio più lampante fu quello degli Aerosmith con Permanent Vacation nel 1987.
Altri gruppi della scena da ricordare sono Cinderella, Def Leppard, White Lion, Dokken e i Poison.
Il metal estremo |
Fu dagli anni ottanta in poi che l'heavy metal (dopo la new wave britannica, il maggior fenomeno che ha riguardato questo genere è stata la proliferazione di sottogeneri, spesso difficili da definire in modo netto) ha generato diversi sotto-generi, come il già citato hair metal, e il thrash metal, che si sviluppò negli Stati Uniti dallo speed metal, sotto l'influenza dell'hardcore punk, con testi che spesso esprimevano visioni nichilistiche. Il genere fu reso popolare da quattro gruppi in particolare: Anthrax, Megadeth, Slayer e soprattutto i Metallica, che con il loro terzo album in studio Master of Puppets raggiunsero l'apice della carriera,è che e considerata attualmente la heavy metal band di più successo, almeno considerando le vendite. La band ebbe successo immediato, durante il loro primo tour americano, come band di supporto a Ozzy Osbourne, si vedono indossate dal pubblico più magliette recanti il nome della band che non quello dell'ex frontman dei Black Sabbath.[91]
Il death metal si sviluppò dal thrash, influenzato particolarmente da band come gli Slayer. Questo genere presenta un suono ancor più pesante rispetto al metal precedente grazie anche alla caratteristica voce death. Il black metal, influenzato da gruppi come Venom e Mercyful Fate, si sviluppò prevalentemente in Norvegia sul finire degli anni ottanta ed enfatizzava le tematiche di satanismo e blasfemia. Il power metal emerse in Europa verso la fine degli anni ottanta come reazione al death e al black metal e fu sviluppato dai tedeschi Helloween, che combinarono la velocità e l'energia del thrash con un approccio melodico.
Gruppi americani come i Queensrÿche e i Dream Theater hanno effettuato una fusione fra la NWOBHM e il progressive rock chiamata progressive metal.
Nu metal |
Le prime tracce di partiture "rappate" su basi rock si possono già trovare nell'album Sandinista!, pubblicato dai britannici The Clash nel 1980[92]. Anche i Blondie realizzarono nello stesso periodo un brano simile, Rapture. Il termine "nu metal" fu usato inizialmente, e spesso in modo improprio, per denotare il rilancio del rock metallico ad opera di gruppi come Korn, Rage Against the Machine, Deftones e Limp Bizkit, ma anche per i successi dell'Ozzfest[93], festival riservato esclusivamente al metal. Sviluppatosi negli anni novanta, il nu metal è divenuto in breve tempo una corrente che si discosta per alcuni aspetti da quella del metal tradizionale. Difatti, pur proponendo sonorità molto dure, ad esse affianca influenze da altri stili, in particolare alternative metal, rap metal, alternative rock, funk ed hip hop. Sono frequenti ritmi duri ma sincopati, riff di chitarra semplici, ribassati e ripetuti, alternanza di parti vocali aggressive e melodiche e, per alcuni gruppi, strofe rappate e scratch prodotti con i dischi in vinile. Fra i principali gruppi della scena nu metal possono essere citati Korn, Deftones, Limp Bizkit, Linkin Park, Coal Chamber, Disturbed, System of a Down, Slipknot, Incubus, P.O.D. e Papa Roach.[94][95]
Dal 2002 segni che la popolarità del nu metal si stava indebolendo erano evidenti. Il quinto album dei Korn, da lungo aspettato, Untouchables e il secondo album dei Papa Roach LoveHateTragedy non vendettero come i loro album precedenti. Le presenze delle band nu metal sulle stazioni radio e su MTV incominciarono a diminuire, a vantaggio di band pop punk/emo. Da allora, molte band hanno cambiato il loro stile, per avvicinarsi ai più convenzionali rock ed heavy metal.[96][97]
I Linkin Park sono il gruppo di maggior successo del genere. Il loro primo album, Hybrid Theory, ha venduto 27 milioni di copie e ha ricevuto un disco di diamante negli Stati Uniti d'America.[98]
Il rock anni ottanta |
La nascita di MTV e l'era del suono digitale |
MTV Europe inaugura le sue trasmissioni con il videoclip di Money for Nothing dei Dire Straits.[99] I Dire Straits (letteralmente «terribili ristrettezze») sono considerati un unicum nel panorama del periodo, poiché il loro stile musicale risulta del tutto fuori moda e in netta contrapposizione rispetto alle tendenze dell'epoca: la band britannica – guidata dal chitarrista, cantante e compositore Mark Knopfler – propone infatti un rock ispirato principalmente al blues, al country e al rock and roll americano delle origini.[100][101][102] Le loro canzoni, caratterizzate spesso da un tono introspettivo, presentano inoltre testi ricercati e connotati da una forte impronta narrativa.[103] I Dire Straits raggiungono il culmine della popolarità nel 1985 con l'album Brothers in Arms, che tuttavia costituisce l'opera meno rappresentativa della loro produzione;[104][105] registrato interamente con l'ausilio di tecnologie digitali, Brothers in Arms è il primo album a vendere più di un milione di copie in compact disc, contribuendo dunque alla diffusione del nuovo formato.[106]
New wave, new romantic e pop-rock |
Il rock si diluisce e si orienta verso il pop, quello mistificato delle grandi multinazionali della musica (o major), alle quali non basta più scoprire nuovi talenti e lanciarli commercialmente, ma astutamente comincia a crearli, svilupparli e lanciarli sul mercato come fossero un qualunque prodotto commerciale, come ad esempio i casi dei New Kids on the Block e dei Milli Vanilli.[107][108]
La new wave e la sua sottocultura sbocciano assieme ai primi gruppi punk rock, a tal punto che, inizialmente, punk e new wave sono considerati quasi sinonimi.[109] Successivamente, però, i termini cominciano ad assumere significati diversi: gruppi come Television, Talking Heads, Blondie, Devo e The Police, che stavano ampliando il loro ventaglio strumentistico, incorporando ritmi orientati alla dance, e lavorando con una produzione più ripulita, vennero chiamati "New Wave" piuttosto che "punk".[110] Combinando elementi della musica e moda punk con uno stile più orientato al pop, artisti New Wave come i The Cars ed Elvis Costello diventano molto popolari in entrambi i lati dell'Atlantico.[111][112] Il new wave diventa un termine generico per tutta la musica mainstream ispirata al punk, racchiudendo stili disparati come il 2 tone ska, il mod revival basato sui The Jam e il fenomeno New romantic incarnato dai Duran Duran,[113]Spandau Ballet, Ultravox, Talk Talk ed Eurythmics.
Un sottogenere che spicca è inoltre il synth pop, con forti influenze dei Kraftwerk e del compositore francese Jean-Michel Jarre. Il synth pop trova seguaci anche in Italia, come nel caso dei Rockets, che si presentano in pubblico camuffati da alieni e sempre con la pelle ricoperta di crema argentata. Alcune band britanniche come i Depeche Mode e i Pet Shop Boys riscuotono notevole successo, grazie anche al debutto del canale televisivo MTV nel 1981, che passa regolarmente in rotazione video new wave, che diventa una rappresentazione della cultura pop.
Un caso particolare è quello degli scozzesi Simple Minds, classificati come band new wave agli albori della loro carriera, che poi si evolvono fino a raggiungere un successo commerciale ma offrendo un sound genuino, emozionante e unico, grazie al carisma del frontman Jim Kerr (che è stato sposato con la cantante/attrice Patsy Kensit), a melodie caratterizzate da un'attitudine struggente ereditata sicuramente dalla musica tradizionale scozzese, a un sound preciso ma potente, al perfetto equilibrio fra tutti gli elementi del gruppo che creano un sound vincente. Di loro ricordiamo l'LP New Gold Dream (81–82–83–84) e il singolo Don't You (Forget about Me).
Prince è autore della colonna sonora, vincitrice del Premio Oscar, più venduta di tutti i tempi, Purple Rain, una ballata rock tra le più riuscite, famose e imitate di tutti i tempi. I suoi album 1999, Purple Rain, Around the World in a Day, Parade e Sign o' the Times. Altri artisti emersi in questo periodo che possono essere etichettati come «pop rock» sono Billy Joel, Hall & Oates, George Michael e Madonna.[114]
L'attivismo politico e i maxiconcerti |
Il rock degli anni '80 sposa l'attivismo politico, che ebbe il suo picco di popolarità negli anni ottanta col singolo "Do They Know It's Christmas?" del 1984 e il concerto Live Aid per l'Etiopia del 1985, che, oltre ad aver sensibilizzato con successo l'opinione pubblica riguardo alla povertà mondiale e ad aver raccolto fondi per gli aiuti umanitari, è stato anche criticato, insieme ad eventi simili, per aver fornito un palcoscenico per l'accrescimento della popolarità e dei guadagni delle star coinvolte.[115] Gli anni ottanta vedono infatti il risorgere degli show concepiti come spettacoli di dimensioni sempre più imponenti, che solo a volte sono concerti di beneficenza.
A beneficiare del clamore mediatico legato ai mega eventi degli anni ottanta non sono solo i nuovi idoli pop, ma anche gruppi rock già presenti negli anni settanta che raggiungono però l'apice del loro successo nel decennio successivo: gruppi Glam rock come i Kiss o i Queen.
Due grandi eventi musicali contribuirono a risollevare la popolarità dei Queen a livello mondiale. Nelle prime settimane del 1985, Gerry Stickells, tour manager della band, organizzò la partecipazione dei Queen a un festival a Rio de Janeiro, il Rock in Rio,[116] che si svolse dal 12 al 19 gennaio e fu trasmesso in diretta televisiva in tutto il Sud America e vide la partecipazione di AC/DC, George Benson, Iron Maiden e Yes; le regine aprirono e chiusero l'evento rock davanti a circa 250.000 persone.[117] I Queen parteciparono, il 13 luglio 1985, al Live Aid.[118] Nei 20 minuti a disposizione, i Queen suonarono Bohemian Rhapsody, Radio Ga Ga, Hammer to Fall, Crazy Little Thing Called Love, We Will Rock You e We Are the Champions;[118]. Subito dopo il concerto londinese, cominciarono a progettare un nuovo album; l'album A Kind of Magic uscì il 2 giugno 1986, posizionandosi subito al primo posto delle classifiche britanniche, posizione che occuperà per 13 settimane consecutive, vincendo due dischi di platino.
Assente dal Live Aid ma personaggio emblematico del rock anni ottanta è Bruce Springsteen, esponente del cosiddetto "Heartland Rock", caratterizzato da uno stile musicale semplice e rimandi alla vita operaia americana[119]. Già conosciuto negli Stati Uniti grazie a Born to Run del 1975 e The River del 1980, fu grazie al suo album del 1984, Born in the U.S.A., registrato insieme alla sua fedele E Street Band, che diventò una star planetaria.[120] Disco basato su un rock emozionale e diretto, salì ai vertici delle classifiche, grazie anche al riuscito videoclip del singolo omonimo, e portò Springsteen e la sua band ad intraprendere un tour di 156 date conclusosi nell'ottobre del 1985 con quattro serate al Coliseum di Los Angeles che hanno registrato il tutto esaurito.
Un'altra band dal Live Aid, e del rock anni ottanta in generale, è quella degli U2. La band irlandese, influenzata inizialmente dal post punk di band come i Joy Division, è caratterizzata dall'utilizzo di tematiche religiose, politiche e socioeconomiche, che contribuiranno a costruire l'immagine del frontman Bono Vox.[121] Gli U2 ottennero il successo planetario con l'album The Joshua Tree, che raggiunse i 25 milioni di copie vendute. Di seguito un tour americano consoliderà la fama della band anche in quel paese.
L'emergere dell'alternative rock |
Si fanno così strada numerose etichette indipendenti, gestite da band e appassionati del genere. L'alternative rock è un genere derivato dal punk rock emerso negli anni ottanta ma divenuto abbastanza popolare negli anni novanta. Il termine alternative venne coniato negli anni ottanta per descrivere quelle band che si ispiravano al punk rock che facevano parte di etichette indipendenti e non commerciali.[122]
Come genere musicale, dell'alternative rock fanno parte diversi sottogeneri che sono emersi dalla scena della musica indipendente degli anni ottanta, come il grunge, il britpop, il gothic rock, l'indie rock, l'indie pop e molti altri. Significative influenze dell'alternative rock sono riscontrabili anche in numerosi gruppi alternative metal come i Jane's Addiction, i quali, includendo nella loro musica tanto elementi alternative rock quanto influenze funk metal, evidenziano il carattere sincretico di tale sottogenere del heavy metal nelle sue forme iniziali. L'alternative rock è caratterizzato dalla presenza di elementi stilistici della musica punk, che ha posto le basi per la musica alternativa negli anni settanta.[123]
Tra i gruppi della scena underground degli anni ottanta sono sicuramente da citare i gruppi post-punk come i Wire[124], The Fall[124] e Public Image Ltd., la cui attività causerà la nascita di molti dei generi derivati dal post-punk. In particolare i PIL con la loro musica cupa e decadente influenzarono il successivo movimento gothic rock[125] capitanato da Joy Division, Bauhaus, The Cure, The Sisters of Mercy e Killing Joke. Negli Stati Uniti si affermarono Pere Ubu, Residents, Devo e Talking Heads e in Australia Nick Cave.
Sebbene il genere sia considerato come appartenente alla musica rock, molti suoi sottogeneri sono influenzati dalla musica folk, il reggae, l'elettronica e il jazz. Ai tempi degli anni ottanta, il termine alternative rock veniva utilizzato per indicare gli artisti underground di quel periodo, tutti i generi che discendevano dal punk (post-punk, new wave, grunge) e, ironicamente, per la musica rock degli anni novanta e del nuovo millennio.
Mentre numerosi artisti come i R.E.M. o i Red Hot Chili Peppers (i quali hanno mescolato punk, rock, funk, e alcuni tratti rap, creando un genere molto particolare) hanno avuto un successo commerciale, molti artisti di culto dell'alternative rock durante gli anni ottanta incidevano e pubblicavano i propri lavori tramite etichette indipendenti tanto da avere successo grazie alle radio universitarie.[122][126]
Il grunge |
Grunge |
In contrapposizione al rock più commerciale di quel tempo, nacque il grunge, genere nato prodotto principalmente nello Stato di Washington degli Stati Uniti d'America, in particolare nella città di Seattle, a partire dalla seconda metà degli anni ottanta.[127] La scena di Seattle proprio in quegli anni si rivelava, infatti, una delle più fertili del panorama mondiale, producendo gruppi che mescolavano influenze estremamente eterogenee, principalmente l'heavy metal e il punk rock[127], ma anche l'hardcore punk, l'hard rock e il post-hardcore[128].
Letteralmente il significato del termine inglese grunge, fradicio, stropicciato, sporco, valenza semantica che evidenzia l'aspetto estetico trasandato dei protagonisti, nonché una scarsa ricercatezza tecnica comune a numerose band in questione, interessate maggiormente all'immediatezza e alla forza della propria musica e delle proprie parole.
Fra gli elementi comuni delle band grunge, si possono citare la ripresa di sonorità di chiara derivazione heavy metal, hard rock e punk rock, le finalità di denuncia e l'utilizzo dello strumento musicale come protesta contro l'establishment politico e culturale del momento, e i testi, che trattano spesso argomenti apatici ed angosciosi, come la frustrazione di vivere, la tristezza, la depressione, la rabbia verso una vita vissuta passivamente, la ribellione.[129]
Band come i Green River, i Soundgarden, i Melvins e gli Skin Yard furono i pionieri del genere, diventando con i Mudhoney i gruppi grunge con più successo nella fine degli anni ottanta. Il successo commerciale planetario del genere grunge è da individuare nell'anno 1991, anno della realizzazione per l'etichetta discografica Geffen Records dell'album Nevermind dei Nirvana con il singolo Smells Like Teen Spirit. La musica dei Nirvana presentava tratti più melodici dei suoi predecessori[130].
Sempre nel 1991 vide la luce Ten, il primo album dei Pearl Jam, nel 1992 uscirono Dirt degli Alice in Chains e Core degli Stone Temple Pilots, mentre nel 1994 uscì Superunknown dei Soundgarden.
Post-grunge |
Sull'onda della morte di Kurt Cobain, cantante dei Nirvana, si sviluppò un nuovo stile musicale chiamato post-grunge.[131] Il genere è caratterizzato da riff distorti derivativi del grunge, rivisti in un'ottica molto più commerciale e radio-friendly. Il grande boom di popolarità avvenne con l'album di debutto degli australiani Silverchair, Frogstomp, nel 1996. I Foo Fighters, la nuova band di Dave Grohl, l'ex batterista dei Nirvana, aiutarono a rendere ancor più popolare il genere, ed emersero diversi gruppi come Bush, Creed, Audioslave, Candlebox, Collective Soul, Goo Goo Dolls, Everclear e Live.[132] Anche la cantante Alanis Morissette trovò il successo etichettata come artista post-grunge. Nel 1995 il suo album Jagged Little Pill ebbe rilevante successo, con singoli come You Oughta Know, influenzando durante la fine degli anni novanta cantanti pop come Fiona Apple, Jewel e Liz Phair.[133]
All'inizio del XXI secolo c'è un consolidamento del post-grunge, grazie soprattutto ai Foo Fighters di Dave Grohl, capaci di rimanere sulla cresta dell'onda anche oltre il decennio e i successi di Nickelback, Creed e in seguito degli Alter Bridge, nati dallo scioglimento dei Creed, che mettono in luce la voce di Myles Kennedy, che collaborerà in seguito anche agli album solisti di Slash, e il talento chitarristico di Mark Tremonti (da citare l'assolo di chitarra di Blackbird, nominato uno dei migliori assoli di tutti i tempi). Incominciarono a emergere anche nuove band, come Breaking Benjamin, Seether, e 3 Doors Down.
Il britpop |
Britpop |
All'inizio degli anni '90, mentre la scena musicale americana era dominata dal grunge, nel Regno Unito ci fu l'affermarsi di numerose band della scena indipendente e underground britannica che cercarono di riattualizzare e modernizzare le melodie pop dei gruppi britannici degli anni sessanta come i Beatles, dando vita ad una vera e propria corrente stilistica definita britpop.[134] Le radici del genere risalgono alla fine degli anni '80, quando a Manchester, da cui provenivano anche i The Smiths, emerse la scena "Madchester".[135] La scena emerse intorno al 1992 con le prime pubblicazioni dei Suede e dei Blur, a cui si aggiunsero band come Oasis, Pulp, Supergrass ed Elastica, il cui successo ha contribuito a lanciare, se non a creare, il movimento come fenomeno di massa.
Caratteristica del britpop fu la rivalità, orchestrata dalla stampa, fra Oasis e Blur, molto simile a quella fra Beatles e Rolling Stones, inizialmente vinta dai Blur, con gli Oasis che conquistarono successivamente l'Europa e gli Stati Uniti con l'album (What's the Story) Morning Glory?.[136] Mentre band come i Blur erano più influenzate dagli Small Faces e dai Kinks, gli Oasis trassero ispirazione dai Rolling Stones, Beatles e Stone Roses.[137] I gruppi britpop lanciarono il movimento alternative rock britannico come movimento come fenomeno di massa e costituirono l'ossatura di un ampio movimento culturale britannico chiamato Cool Britannia.[138]
Post-britpop |
Come il movimento britpop incominciò a dissolversi, band emergenti iniziarono ad evitare l'etichetta di gruppi Britpop mentre ancora producevano musica derivata da essa. Molte di queste band tendevano a mescolare elementi del rock britannico anni 1960, prendendo ispirazione da artisti come Beatles, Rolling Stones e Small Faces,[139] con sonorità grunge e noise d'oltreoceano.
Devono al britpop la loro fortuna, per essere stati portati sulla sua onda pubblicitaria e commerciale, band non definibili Britpop ma molto legati al revival del rock britannico tradizionale come i The Verve con Urban Hymns (1997), i Radiohead con Ok Computer (1997), vincitore del Grammy Award del 1998 come miglior album, i Travis con The Man Who (1999) e i Coldplay, pienamente ispirati a melodie e giri armonici ancora una volta stile Beatles con suoni e spunti chitarristici wave,[140] con il loro album di debutto Parachutes (2000). Successivamente i The Verve si sciolsero a causa di dissidi interni nel 1999, mentre i Radiohead si orientarono verso una musica più sperimentale e meno orecchiabile distanziandosi dai loro precedenti successi. Si può dire che il gruppo di Thom Yorke fece da vero e proprio spartiaque nel panorama britannico, tanto che presero a tutti gli effetti la nomina di ispiratori primari della nuova ondata britannica. Questi gruppi fornirono probabilmente una piattaforma di lancio per il successivo garage rock o post-punk revival, che è stato anche visto come una reazione al loro stile di rock introspettivo.
Il decennio successivo si apre con la consacrazione dei Radiohead.
A recitare la parte di primi attori della scena britannica per il primo decennio del nuovo millennio sono però due gruppi in particolare: i Coldplay e i Muse, che, partendo dalla stessa base (i Radiohead), prendono con il tempo strade autonome e molto diverse. I primi propongono un suono freddo, sentimentale e posato nei primi tre album (Parachutes, nel 2000, A Rush of Blood to the Head, nel 2002, e X&Y, nel 2005) per poi distaccarsi in maniera netta nel 2008 con Viva la vida or Death and All His Friends.
I Muse hanno esordito nel 1999 con Showbiz. Come per Parachutes dei Coldplay, l'album presenta una notevole e marcata influenza dei Radiohead. I Muse prendono la propria strada emancipandosi dalle altre influenze con Origin of Symmetry (2001) e Absolution (2003) per poi pubblicare album più sperimentali come Black Holes & Revelations (2006), The Resistance (2009) e The 2nd Law (2012), facendo ritorno verso sonorità più pesanti con Drones (2015).
Il nuovo millennio |
Gli anni duemila sono stati caratterizzati progressivamente dalla parziale sparizione della musica come fenomeno di massa e alla sua frammentazione in tendenze più piccole.
Emergono alcuni elementi caratteristici del decennio, come l'uso del software Auto-Tune, l'avvento di Internet, di lettori multimediali come iTunes e piattaforme di condivisione di video come YouTube. Grazie alla presenza di siti di download gratuiti, prima perseguiti poi tollerati, l'industria discografica viene messa in crisi. Non potendo contare sui ricavi dalle vendite degli album, la principale fonte di guadagno per gli artisti diventano i concerti. Musicisti contemporanei e grandi mostri sacri della musica si lanciano in tour interminabili per il mondo. Gli album pubblicati diventano un pretesto per pubblicizzare le tournée (e non viceversa come negli anni precedenti).
Emblematico è il caso degli U2 che ottengono uno scarso successo con l'album No Line on the Horizon, ma fanno il tutto esaurito negli stadi di tutto il mondo con il loro gigantesco 360° Tour, uno degli spettacoli dal vivo più imponenti mai organizzati.
Indie rock |
Dalla metà degli anni novanta, il termine "musica alternativa" ha perso molto del suo significato originario, poiché le radio rock abbracciarono forme altamente commercializzate del genere. Dalla fine del decennio, la musica hip hop scavalcò l'alternative rock nelle vendite, e iniziarono a salire alla ribalta generi come il pop punk e miscugli fra grunge e rock. Molti gruppi che, per scelta o per destino, rimasero fuori dal panorama commerciale, diventarono parte del movimento indie rock.[141] I gruppi indie rock mantennero un completo controllo sulla loro musica e sulle loro carriere, spesso pubblicando album con le proprie etichette indipendenti, puntando su tour e radio indipendenti o di college per farsi pubblicità.[142] Collegati più per la loro etica che per il loro approccio musicale, il movimento indie rock comprende una vasta gamma di stili, da band largamente influenzate dal grunge come i Cranberries e i Superchunk, band sperimentali come i Pavement fino a cantanti punk-folk singers come Ani DiFranco. Attualmente, molti paesi hanno una scena indie molto ampia, con band molto meno popolari dei gruppi commerciali, virtualmente sconosciuti fuori dai loro paesi, ma abbastanza noti per sopravvivere all'interno di essi.[143] Dal Canada arrivano gli Arcade Fire, autori di un successo che li porterà nel 2011 a vincere un Grammy nella categoria "Miglior album".
Gothic metal |
Il gothic metal (o goth metal) è un sottogenere dell'heavy metal e del gothic rock che unisce la sacralità del doom metal o death-doom con le atmosfere oscure e macabre del gothic rock.[144] Il gothic è un vasto insieme di sottogeneri con band che applicano l'approccio gothic a stili differenti di heavy metal. Il gothic nacque nei primi anni novanta in Europa, originato dal death-doom, una fusione di death metal e doom metal. I testi sono solitamente introspettivi e dark, e traggono ispirazione dai mondi fantastici del romanzo gotico.
Fra i pionieri del gothic metal, sebbene le band stesse non si sono mai attribuite il titolo di gothic metal, ci sono i britannici Paradise Lost, My Dying Bride ed Anathema, gli statunitensi Type O Negative, gli svedesi Tiamat e gli olandesi The Gathering. I norvegesi Theatre of Tragedy hanno introdotto la compresenza di una voce maschile aggressiva con una voce femminile pulita, un contrasto che da allora è stato adottato da molti gruppi gothic metal. Durante la metà degli anni novanta, i Moonspell, Theatres des Vampires e i Cradle of Filth hanno portato l'approccio gothic al black metal. Dalla fine degli anni novanta i norvegesi Tristania e gli olandesi Within Temptation ed Epica hanno introdotto una variante del gothic metal chiamata symphonic metal, caratterizzata dall'uso ampio di sonorità strumenti derivanti dalla musica classica, dall'epica, dalla lirica e dalla sinfonica.
Nel ventunesimo secolo il gothic metal è diventato popolare in Europa, particolarmente in Finlandia con gruppi come gli Entwine, gli HIM, i The Rasmus, i The 69 Eyes, i Nightwish, i Lullacry, i Poisonblack. Negli Stati Uniti, comunque, solo poche band come i Type O Negative, gli HIM,[145] gli italiani Lacuna Coil,[146] gli Evanescence[147] e i Cradle of Filth[148] hanno ottenuto un discreto successo musicale.
Post-hardcore ed emo |
Il termine Emo o Emo-core[149] si riferisce ad un genere inizialmente compreso all'interno del punk rock, ed è perciò considerato un suo sottogenere[150]. Tuttavia, nella sua evoluzione più moderna, il genere include anche sonorità di tipo melodico orientate all'indie rock e all'alternative rock.
Di fondamentale importanza per la genesi dello stile furono gli Hüsker Dü con il loro album Zen Arcade[151], pubblicato nel 1984 e i Naked Raygun con Throb Throb[152] nel 1985. Questi lavori, sebbene siano comunque per la gran parte etichettabili come hardcore punk, furono infatti diversi dal sound hardcore più grezzo e violento visto sino ad allora, e contenevano una maggiore attenzione sia ai testi che alla tecnica musicale[151], tanto da influenzare moltissimo la scena musicale di Washington DC tanto che fu proprio in questa zona che venne usato per la prima volta il termine emo[151] per definire band in sostanza sempre hardcore ma con sonorità più melodiche e ricche. I nomi più significativi sono Rites of Spring[151], Embrace[151] (il gruppo di Ian MacKaye precedentemente leader dei Minor Threat che dopo fonderà insieme al cantante dei Rites of Spring i Fugazi, band anch'essa di grande importanza per l'emo nel finire degli anni ottanta[151]), One Last Wish, Gray Matter, Fire Party e leggermente dopo Moss Icon[153] e i The Hated[153]. La prima ondata emo iniziò a scemare con lo scioglimento nei primi anni novanta di molte delle band citate.
A metà anni novanta, il termine "emo" iniziò ad essere usato per indicare la scena musicale indie influenzata appunto dai Fugazi[151] con sonorità quindi marcatamente pop punk e indie rock[151] Gruppi come Sunny Day Real Estate e Texas Is the Reason interpretarono il lato più emo dell'indie rock, un lato più melodico e meno caotico del suo predecessore. La scena "indie-emo" sopravvisse fino alla fine degli anni novanta, quando molte bands appartenenti ad essa si sciolsero o indirizzarono la propria musica verso territori più mainstream.
Garage rock/Post-punk revival |
Il post-punk revival è una corrente di rock alternativo nata negli anni 2000 dove le band riprendono gli elementi del genere originale dell'inizio degli anni ottanta[154]. Il movimento è assai diffuso nei paesi anglossassoni quali il Regno Unito e gli Stati Uniti e in diversi paesi del continente europeo, ed è molto legato alla scena post-punk di Londra e di New York degli anni ottanta.
Il termine post-punk revival fu coniato da vari critici musicali per indicare band come The Rapture[155], The Strokes (Is This It del 2001)[154] e White Stripes (Elephant, nel 2003, che contiene Seven Nation Army). Questa ondata di gruppi che riprendono il post-punk inseriscono all'interno della loro musica elementi dell'indie rock e della dance degli ultimi anni ottanta più o meno come succedeva per il post-punk che fondeva elementi del krautrock e della musica da discoteca della fine degli anni settanta.
Una seconda ondata di band garage rock/post-punk revival che hanno ottenuto successi internazionali sono gli americani The Killers, Kings of Leon, Interpol,[156] i britannici Arctic Monkeys, Franz Ferdinand, Placebo, The Fratellis, MGMT e LCD Soundsystem e gli australiani Jet.
Metalcore e New Wave of American Heavy Metal |
Il metalcore è un genere consistente nella fusione fra hardcore punk e vari stili di heavy metal[157], in particolare thrash metal, death metal e melodic death metal[157].
Seppur le origini di questo stile risalgano ai fine anni ottanta, il metalcore rientra in parte nella cosiddetta New Wave of American Heavy Metal, termine coniato da alcuni critici per intendere una determinata scena metal nordamericana originatasi sul finire degli anni novanta[158] e che indica tutte quelle heavy metal band statunitensi e canadesi nate tra il finire degli anni novanta ai primi anni 2000 e che hanno raggiunto la popolarità con generi come il groove metal, il metalcore e i suoi sottogeneri[159]. Un esempio sono gli Avenged Sevenfold, partiti come band metalcore ed evoluti nel tempo con sonorità più vicine all'Heavy Metal più tradizionale.
Analogamente alla New Wave of British Heavy Metal, anche questa corrente non è relativa ad un genere preciso e non indica uno stile preciso, ma si limita a raggruppare diversi gruppi musicali emersi in un certo periodo storico[159], rigorosamente di nazionalità statunitense e canadese, e relativi a diverse forme di heavy metal moderno, talvolta anche ibride o con influenze esterne (lo stesso metalcore, genere principale dell'ondata, è per definizione un ibrido tra hardcore punk e heavy metal)[160]. Il termine emerso solo recentemente, è in sostanza una classificazione che sta ad indicare il proliferare di metal band americane in risposta a quelle europee (in particolare scandinave), relative particolarmente a precisi sottogeneri di heavy metal, su tutti il metalcore.
La NWOAHM spesso viene erroneamente scambiata come un vero e proprio genere a sé stante, ma in realtà indica solo un raggruppamento di complessi musicali, indifferentemente dallo stile suonato. Le cause sono da ritrovare nel fatto che la gran parte delle band incluse in questo filone facciano parte della scena metalcore, fino a portare ad un'ambivalenza dei due termini.
Viene applicato invece il termine "retro-metal" a band come gli australiani Wolfmother, il cui album di debutto omonimo del 2005 combinava elementi del suono di Deep Purple e Led Zeppelin.
Rock elettronico |
Il rock elettronico o digital rock unisce il rock alla musica elettronica[161] (che può essere intesa sotto altrettanti sottogeneri che possono variare dalla musica da discoteca, come house, trance, ambient e electroclash, ad altri generi di elettronica, primo fra tutti l'industrial).[162] In parole povere, il rock elettronico non è altro che un genere ibrido, dove il largo impiego di strumentazioni elettroniche, campionamenti e tastiere costituisce la caratteristica predominante del modo di comporre di alcuni degli artisti del genere.[163]
Gli artisti di questo genere usano sovente suoni artificiali, tramite l'utilizzo di sintetizzatori, campionatori e drum machine. Il rock elettronico può avere molte sfaccettature, in quanto i musicisti di questa categoria provengono dai generi più disparati. Caratteristiche simili sono riscontrabili nel Synth pop, il quale ha in comune con il synth rock il largo uso di suoni elettronici, ma generalmente più inquadrabili in ambito pop con la minor presenza o assenza di chitarre elettriche, o possono inquadrarsi all'interno di altri generi quali l'industrial metal o l'electro-punk, a seconda delle caratteristiche presenti nella propria musica.[164][165] Synth rock, electro rock o rock elettronico, sono termini generici che ricoprono un'ampia gamma di stili e forme musicali, che in maniera netta o leggera, uniscono diversi generi musica rock ad altrettanti di musica elettronica.[166]
Impatto culturale |
Diversi sottogeneri del rock sono diventati centrali per l'identità di un grande numero di sottoculture. Negli anni cinquanta e sessanta fra i giovani britannici si diffusero le sottoculture Teddy Boy e Rocker, che ruotavano intorno al rock and roll statunitense.[167] La controcultura hippy degli anni sessanta era legata strettamente col rock psichedelico.[167] La sottocultura punk degli anni settanta nacque negli Stati Uniti, ma ereditò il suo look caratteristico dalla stilista britannica Vivienne Westwood: il look punk ideato da Westwood si diffuse poi in tutto il mondo.[168] Dalla sottocultura punk sono successivamente nate anche le sottoculture goth ed emo, entrambe caratterizzate da propri look distintivi.[169]
Quando si sviluppò una cultura rock internazionale, essa sostituì il cinema come la fonte principale di influenza sulla moda.[170] Paradossalmente, i fan della musica rock hanno spesso diffidato il mondo della moda, per la sua caratteristica di dare più importanza all'immagine piuttosto che alla sostanza.[170] Le mode rock sono costituite dalla combinazione di elementi di culture e periodi differenti, che hanno espresso visioni differenti riguardo alla sessualità; la musica rock, in generale, è stata criticata per aver propagandato una maggiore libertà sessuale.[170][171] Il rock è stato anche collegato all'uso di varie droghe: ad esempio il rock psichedelico era associato all'uso di LSD fra anni sessanta e anni settanta, oltre all'uso di cannabis, cocaina ed eroina, droghe elogiate in alcune canzoni rock.[172][173]
Il rock ha influenzato la mentalità occidentale diffondendo la cultura afroamericana; ma, al contempo, il rock è stato accusato di essersi appropriato e di aver sfruttato la cultura sopraccitata.[174][175] Mentre la musica rock ha assorbito molte influenze esterne e ha introdotto al pubblico occidentale diverse tradizioni musicali,[176] il diffondersi della musica rock in tutto il mondo è stato interpretato come una forma di imperialismo culturale.[177]
La musica rock ha ereditato la tradizione folk delle canzoni di protesta, con affermazioni politiche su argomenti come guerra, religione, povertà, diritti civili, giustizia e ambiente.[178]
Sin dalle sue origini la musica rock è stata legata a forme di ribellione contro le norme sociali e politiche, soprattutto nel rifiuto della cultura dominante nel primo rock and roll e nel rifiuto del punk di ogni forma di convenzione sociale, e in generale nel carattere anticonsumistico e anticonformistico della controcultura rock.[179] dall'altra parte, però, essa può essere anche vista come un mezzo di sfruttamento commerciale di tali idee e come forma di allontanamento dei giovani dall'azione politica.[180] Secondo alcuni giornalisti, l'adorazione della musica rock non contaminata da altre espressioni sonore si è a volte tradotta in un pregiudizio negativo ed errato nei confronti della musica di consumo. Questa tendenza, che è stata definita "rockismo",[181][182][183] si contrappone al cosiddetto "poptimism", che sarebbe la credenza secondo cui la musica pop è degna di essere presa seriamente al pari della musica rock.[184]
Note |
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